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Il film che ho visto (prima di postare leggere le regole in prima pagina)


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5780 replies to this topic

#151 corey

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Inviato 15 febbraio 2008 - 09:10

http://www.repubblic...Image&id=143503

Prima che sia notte (Before Night Falls, 2000) di Julian Schnabel

Cinebiografia romanzata di Reinaldo Arenas, scrittore cubano omosessuale e anticastrista, censurato dal regime e condannato prima alla segregazione poi alla fuga.

Un film se possibile ancora più respingente di Basquiat. Schnabel le prova tutte per inculcare nella testa dello spettatore la convinzione di assistere a un film toccante: il proprio nome arty sparato a tutto schermo, l'incipit all'insegna del panismo, una cascata di inquadrature poetico-idriche (vedasi locandina), castoni di immagini d'archivio, Jerzy Skolimowski come professore sovietico in trasferta a Cuba e via enfatizzando. Se potesse, spedirebbe in sala squadre antisommossa con gli idranti per intimidire il pubblico e imporre l'approvazione coatta.
Il risultato è un film che, nell'ostentazione di intensità e verità emotiva, proietta le immagini a una distanza siderale dallo spettatore, comunicando un'irrecuperabile sensazione di antipatia (nel senso di avversione per la pomposità della messa in scena) e artificio. Non aiutano certo le continue lezioni di vita impartite un po' da chiunque (dal letterato José Lezama Lima in primis) e la prova strappapplausi e coppevolpi di Bardem (di questa  bravura oscena personalmente ne ho fin sopra i capelli). Solito cast oceanico con camei extralusso (Sean Penn liscio, un doppio Depp), qualche momento di indimenticabile claustrofobia (incredibilmente angosciosa la sequenza della "cellula" d'isolamento) e un Mahler gettato alle ortiche. Film schnabeliano, vale a dire tonitruante.

E oggi tocca allo scafandro: il trailer, incredibilmente, marca benissimo.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#152 Tom

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Inviato 15 febbraio 2008 - 11:19

Dalle troppe visioni degli ultimi mesi, distillo questi film qua:

LA MORTE CORRE SUL FIUME di Charles Laughton
Ovvero quello che attualmente considero il mio film favorito.
Inclassificabile e arcano, un musical di canzoni, sequenze, facce e ombre come forse solo un regista non professionista come Laughton poteva girare. Un Mitchum monumentale, simbolo di un Male umano e concreto che si beve a colazione tutti i serial-killer tromboni degli ultimi trent'anni, una Lilian Gish che è semplice ed estinta forza della natura. 

IL GRANDE INQUSITORE di Micheal Reeves
Il Nick Drake dell'horror inglese ci lascia questa sua terza gemma oscura e terrificante, prima di morire con modalità straordinariamente simili a quelle del cantautore (suicido: forse che sì, forse che no). Una vicenda d'orrore immersa nel paesaggio inglese e nel gran massacro della Storia. Un film senza catarsi possibile e senza vie di scampo per lo spettatore.

ROBIN E MARIAN di Richard Lester
BUTCH CASSADY AND SUNDANCE KID: THE EARLY YEARS di Richard Lester
Lester è uno di quelli giustamente dimenticati; sarebbe imbarazzante averlo intorno mentre ci si esalta per tanti registucoli con un decimo della sua libertà e un centesimo della sua classe anarchica. Lui,  vero signore, anni fa in un'intervista diceva di non avere più bisogno di girare film, dato che con tutte le schifezze che aveva girato negli anni '80 pensava di aver contribuito abbastanza alla distruzione del cinema.
Il primo film si risolve con un termine: capolavoro... e chi non si commuove alla scena finale è un povero stronzo.
Il secondo è un prequel senza motivo di esistere, se non quello di affastellare sequenze su sequenze di raffinata superficialità e divertimento: insensatamente piacevole.

IL CIELO PUO' ATTENDERE di Ernst Lubitsch
Visto per la prima volta senza i tagli "democratici e cristiani" d'epoca. Come e più che il film di Laughton un film che è prima di tutto un reperto archeologico di un modo di intendere la vita (e di fare film) oggi irrecuperabile. Commedia filosofica che eleva le macchiette a simboli di profondità siderale e pone la superficialità a unica dimensione possibile nel mettere in scena una vita. E Gene Tierney è la più bella donna mai entrata nell??occhio di una cinepresa.

IL ROSSO SEGNO DELLA FOLLIA di Mario Bava
Bava a 18 carati: sgangherato e raffinatamente surreale, scombiccherato eppure conciso. Affascinante e bello. Sicuramente non trash.

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#153 Homer

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Inviato 15 febbraio 2008 - 11:42

In the Mood for Love
Un film di Wong Kar Wai. Con Tony Leung, Maggie Cheung, Rebecca Pan, Lai Chen, Gong Li. Genere Sentimentale, colore 98 minuti. - Produzione Hong Kong 2000.

Immagine inserita

Pura e semplice poesia delle immagini, prima ancora che delle parole.
Un film etereo, in cui Kar Wai scruta, senza invadere, i movimenti, i pensieri, i sentimenti dei propri personaggi: li osserva da dietro una cancellata, dagli angoli di una stanza. Storia di amore inespresso (che nasce recitando, fingendo conversazioni con i rispetti coniugi, loro sì amanti), represso per tacer degli altri. E allora tutto ciò che sprigiona passione e amore sono i colori (caldi, pastosi, con una forte prevalenza del rosso), le atmosfere rarefatte (la pioggia, il silenzio di una camera), i movimenti di camera: ora lenti e sensuali, ora rapidi ed improvvisi. Manierismo, ricercatezza, certo. Ma con una grande forza espressiva.
Bravissimi, nella loro malinconia e nella solitudine a cui decidono di destinarsi, i due (assoluti) protagonisti (sempre presenti nella scena, nell'inquadratura).
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#154 {`tmtd`}

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Inviato 15 febbraio 2008 - 11:47

ohhhhhhhhhhhh.  :-*

in the mood for love = trilioni di  :-*
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#155 popten

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Inviato 15 febbraio 2008 - 13:31

Immagine inserita
Ho rivisto dopo anni  ??Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?? (1972) di Billy Wilder

sai dirmi che apparizione fa di preciso Sergio Bruni?
Recita?Canta?
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#156 Homer

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Inviato 15 febbraio 2008 - 14:14

Doodlebug (1997)
Scritto e diretto da Christopher Nolan, con Jeremy Theobald.

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Breve cortometraggio (dura appena 3 minuti) firmato da Christopher Nolan, con protagonista Jeremy Theobald (produttore e protagonista del primo lungometraggio di Nolan, The Following, del 1998). Realizzato tutto all'interno di una stanza, in bianco e nero, vede il protagonista impegnato nel tentativo di stanare ed uccidere un insetto, con colpo di scena finale.
Corto interessante, che ricorda in parte le atmosfere dei film di Lynch, grazie soprattutto all'ambientazione ed all'utilizzo del sonoro.
Curioso.
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#157 nicholas_angel

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Inviato 17 febbraio 2008 - 11:05

Il falsario-Operazione Bernhard di Stefan Ruzowitzky. Con Karl Markovics, August Diehl,
Della serie "L'altra faccia dei Lager" (con tutto il rispetto).
Dopo un film che non aggiungeva nulla a un evento storico di un certo storico come l'Olocausto, Hotel Meina-che non è proprio da buttar via, ma troppo televisivo-, ecco una pellicola veramente originale di quelle che ti lasciano col fiato sospeso dall'inizio alla fine, una coproduzione Germania-Austria: è da dire che la prima delle due sta vivendo un periodo d'oro, cinematograficamente parlando-vedi anche il caso de Le vite degli altri e Quattro minuti.
Nel ruolo del falsario troviamo un grandissimo attore, Karl Markovicz, una specie di incrocio tra Ulrich Muhe e un Jason Statham dimagrito e invecchiato: capace di dare vita a un anti-eroe che pur di sopravvivere è disposto anche ad aiutare i nazisti. Ovviamente presto arriverà il dubbio: aiutare i nazisti per cercare di salvarsi aspettando la fine della guerra oppure sabotare  tutto rischiando la vita ogni momento? Si tratta dell'operazione Bernahrd, in cui i nazisti volevano stampare sterline e dollari falsi per infliggere un duro colpo alle economie delle due grandi potenze.
Non voglio aggiungere altro, questo è un film veramente prezioso, uno di quelli che ti lascia soddisfatto all'uscita dalla sala, candidato inoltre all'oscar come Miglior Film straniero- e anche se non lo fosse....
Ultima osservazione: molto bella la fotografia, inizialmente piena di colori vivi per dare risalto all'attività truffaldina di Salomon, il protagonista, rischiosa ed eccitante quanto quella di un James Bond- la scena del gioco a carte mi ha ricordato Casino Royale ma vabbé. Poi i colori vanno sul grigio più spento per registrare la desolazione dei campi di concentramento.
C'è anche il tempo per qualche risata e qualche momento surreale (il campo da ping pong regalato agli ebrei lavoratori), ma non mancano scene tostissime, come quando il nazista piscia addosso al protagonista
Diciamo pure che siamo sull'8 pieno
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#158 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 17 febbraio 2008 - 12:36

Gli Arcangeli film indipendente italiano, uscito a gennaio sotto silenzio...un film altamente provocatorio, lontanissimo da ogni film di ordinaria amministrazione prodotto in Italia, affronta il tema della solitudine con un'originalità fuori dal comune, avrebbe meritato più fortuna..[7]

American Gangster l'ho rivalutato dopo la visione...resta il miglior film di Ridley Scott dai tempi della mitica trilogia Duellanti-Alien-Blade Runner e a livello di messa in scena un imponente esercizio di stile e dimostrazione di bravura registica...resta che lo scontro fra poliziotto e criminale, fra bene e male, fra le due diverse tragedie personali sa molto di deja vu (come tutti gli script di Zaillian), in questo, mi pare, i livelli raggiunti da Michael Mann e dai suoi film rimangono irraggiungibili..[7]

Signorinaeffe bruttissimo! un flop clamoroso...anche la Labate rimane vittima della sindrome del tinello e partendo dall'epico confronto fra quadri e operai Fiat dimentica la scena sociale per mettere in piedi un ridicolo triangolo (quadrato?) amoroso..[3]

Il Falsario piuttosto noioso e occasione sprecata per dare una lettura cinematografica di un momento storico da un punto di vista nuovo e curioso...ben presto (subito dopo il prologo) si trasforma nell'ennesimo saggio politico-pedagogico tutto europeo, con dialoghi incredibili scritti apposta per "spiegare" gli eventi allo spettatore..[5]

Into the Wild magnifico, correggo il tiro e appoggio l'idea che più che a Herzog Penn si sia ispirato a Malick e al suo cinema-non cinema...le riflessioni a voce alta di fratello e sorella (e le stupende canzoni) sono l'essenza dell'opera...Hal Holbrook strameriterebbe l'oscar..[9]

La famiglia Savage con la Jenkins in regia e una coppia di attori mostruosa come Laura Linney & Philip Seymour Hoffman il rischio è uno solo: che diventi una gara sopraffina a chi è più bravo, a chi ha il miglior primo piano, a chi dice la battuta più carina e indy...finisce in pareggio, il film è bello, ma una minor ruffianeria nei confronti del pubblico avrebbe giovato alla commedia..[7]
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#159 fulcanelli

    aspirante indie

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Inviato 18 febbraio 2008 - 09:00

A L'Interieur di Alexandre Bustillo e Julien Maury (2007)
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Un bagno di sangue sul tema della maternità. Echi di Friedkin e Barker. Haute Tension di Aja battuto sul suo terreno: quello del gore e dell'iper splatter. Fotografia raffinatissima e patinata. Momenti di sadismo parecchio disturbanti. Leggermente eccessivo (soprattutto nel finale dove c'è l'apoteosi) ma è bello per questo. Beatrice Dalle evidentemente è ormai abituata a tuffarsi nei liquami rossi, ma rimane una dark lady più nera della morte. Un film che ha a che fare con le viscere.
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#160 Guest_Oyuki_*

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Inviato 18 febbraio 2008 - 09:23

...


Sono contenta ti sia piaciuto!
Secondo me è un peccato che un film simile sia passato così in secondo piano da queste parti. Specie visto l'alto interesse che qui pare esserci per questo tipo di film.
Gli attori sono bravi, tra l'altro tutti già visti almeno con Park Chan-Wook.
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#161 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 18 febbraio 2008 - 10:17

Jules, mai farsi l'autoscatto alle 5 di mattina...  ;-DD


E' Sam Raimi a volermi così flight..
  • 0

#162 corey

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Inviato 18 febbraio 2008 - 11:04

A L'Interieur di Alexandre Bustillo e Julien Maury (2007)
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Un bagno di sangue sul tema della maternità. Echi di Friedkin e Barker. Haute Tension di Aja battuto sul suo terreno: quello del gore e dell'iper splatter. Fotografia raffinatissima e patinata. Momenti di sadismo parecchio disturbanti. Leggermente eccessivo (soprattutto nel finale dove c'è l'apoteosi) ma è bello per questo. Beatrice Dalle evidentemente è ormai abituata a tuffarsi nei liquami rossi, ma rimane una dark lady più nera della morte. Un film che ha a che fare con le viscere.


Secerno schiuma.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#163 corey

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Inviato 18 febbraio 2008 - 11:07

Secondo me è un peccato che un film simile sia passato così in secondo piano da queste parti. Specie visto l'alto interesse che qui pare esserci per questo tipo di film.
Gli attori sono bravi, tra l'altro tutti già visti almeno con Park Chan-Wook.


Il primo incasso coreano di tutti i tempi (13 milioni di spettatori!!!) non ha certo bisogno di essere messo in primo piano, non si discute l'evidenza.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#164 Guest_runciter_*

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Inviato 18 febbraio 2008 - 11:15

questa deriva apertamente sadica del cinema horror mi preoccupa, e a dirla tutta non credo sia solo frutto dello "spirito del tempo": per me si tratta anche di propaganda e/o lavaggio del cervello, le nuove generazioni devono familiarizzare con la violenza più estrema, per non scandalizzarsi troppo quando si parla di torture autorizzate dal governo, bambini smembrati dalle "nostre" bombe a grappolo, intere nazioni fatte a pezzi.
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#165 corey

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Inviato 18 febbraio 2008 - 11:21

questa deriva apertamente sadica del cinema horror mi preoccupa, e a dirla tutta non credo sia solo frutto dello "spirito del tempo": per me si tratta anche di propaganda e/o lavaggio del cervello, le nuove generazioni devono familiarizzare con la violenza più estrema, per non scandalizzarsi troppo quando si parla di torture autorizzate dal governo, bambini smembrati dalle "nostre" bombe a grappolo, intere nazioni fatte a pezzi.


interessante lettura sociopolitica, fa pensare.
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#166 Homer

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Inviato 18 febbraio 2008 - 12:21


questa deriva apertamente sadica del cinema horror mi preoccupa, e a dirla tutta non credo sia solo frutto dello "spirito del tempo": per me si tratta anche di propaganda e/o lavaggio del cervello, le nuove generazioni devono familiarizzare con la violenza più estrema, per non scandalizzarsi troppo quando si parla di torture autorizzate dal governo, bambini smembrati dalle "nostre" bombe a grappolo, intere nazioni fatte a pezzi.


interessante lettura sociopolitica, fa pensare.


Non è un discorso tanto campato per aria, perchè in fondo nel cinema horror c'è sempre stato un "movente" sociale...
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#167 dick laurent

    ...

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Inviato 18 febbraio 2008 - 12:37

questa deriva apertamente sadica del cinema horror mi preoccupa, e a dirla tutta non credo sia solo frutto dello "spirito del tempo": per me si tratta anche di propaganda e/o lavaggio del cervello, le nuove generazioni devono familiarizzare con la violenza più estrema, per non scandalizzarsi troppo quando si parla di torture autorizzate dal governo, bambini smembrati dalle "nostre" bombe a grappolo, intere nazioni fatte a pezzi.


bè, al di là del mainstream esiste da parecchio una frangia estrema nel mondo horror, che per un periodo credo abbia pure incassato discretamente; penso ai cannibalici, ai mondo movies e alle derive shockumentary, roba che non è stata girata esattamente l'altro ieri
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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#168 fulcanelli

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Inviato 18 febbraio 2008 - 13:19

infatti. Secondo me non c'è nessuna deriva sadica, altrimenti questa deriva dura dagli anni '60 almeno, con punte eccezionali negli '70 e '80. C'è un ritorno allo splatter anche a livello di circuito mainstream questo si, ma secondo me per motivi di mercato. Perchè così nelle sale mandano il film tagliato e nelle videoteche vendono il doppio dvd super edition con la scritta a caratteri cubitali "UNRATED".


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#169 corey

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Inviato 18 febbraio 2008 - 14:03

infatti. Secondo me non c'è nessuna deriva sadica, altrimenti questa deriva dura dagli anni '60 almeno, con punte eccezionali negli '70 e '80. C'è un ritorno allo splatter anche a livello di circuito mainstream questo si, ma secondo me per motivi di mercato. Perchè così nelle sale mandano il film tagliato e nelle videoteche vendono il doppio dvd super edition con la scritta a caratteri cubitali "UNRATED".



interessante lettura socioeconomica, fa pensare.
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#170 rimbaud_oh_yeah

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Inviato 18 febbraio 2008 - 14:16

questa deriva apertamente sadica del cinema horror mi preoccupa, e a dirla tutta non credo sia solo frutto dello "spirito del tempo": per me si tratta anche di propaganda e/o lavaggio del cervello, le nuove generazioni devono familiarizzare con la violenza più estrema, per non scandalizzarsi troppo quando si parla di torture autorizzate dal governo, bambini smembrati dalle "nostre" bombe a grappolo, intere nazioni fatte a pezzi.


:D

questa me l'avevo persa.


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#171 RandolphCarter

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Inviato 18 febbraio 2008 - 19:35


questa deriva apertamente sadica del cinema horror mi preoccupa, e a dirla tutta non credo sia solo frutto dello "spirito del tempo": per me si tratta anche di propaganda e/o lavaggio del cervello, le nuove generazioni devono familiarizzare con la violenza più estrema, per non scandalizzarsi troppo quando si parla di torture autorizzate dal governo, bambini smembrati dalle "nostre" bombe a grappolo, intere nazioni fatte a pezzi.


:D

questa me l'avevo persa.



???
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The sound of something important disappearing.

#172 Guest_runciter_*

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Inviato 19 febbraio 2008 - 08:59

scusate ma io negli ultimi anni, semplicemente sfogliando una rivistuola di cinema che si occupa essenzialmente di "mainstream", sono venuto a conoscenza dell'uscita di una quantità mostruosa di film riconducibili al filone di cui sopra, e bisogna tener conto che attualmente un ragazzotto ammerrecano o affine può accedere a questa roba con una facilità inimmaginabile fino a qualche tempo fa: io stesso, fossi adolescente adesso, mi farei probabilmente risucchiare dal fascino perverso dell'andare sempre oltre, del vedere fino a che punto si può arrivare nella rappresentazione della violenza e nella resistenza a tale spettacolo.

sulla funzione propagandistica e ipnotica della macchina hollywoodiana: è un argomento che suscita sempre una certa ilarità tra gli esteti pseudo-scetticoni, ma basta fermarsi un attimo a riflettere per capire che escludere a priori una possibilità di questo genere è esattamente il contrario dello scetticismo.
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#173 corey

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Inviato 19 febbraio 2008 - 11:21

Polar (1984) di Jacques Bral

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Dall'incredibile noir di Jean-Patrick Manchette Morgue Pleine (tradotto in italiano con Un mucchio di cadaveri edito da Einaudi), Jacques Bral ricava un film bruttino e confusionario. Mi piange il cuore a fare i soliti paragoni tra libro e film, ma non posso astenermi, il romanzo di Manchette è di una fenomenalità assoluta. Il suo Eugène Tarpon, ex sbirro riciclatosi come detective  privato in seguito a una brutta faccenda, dardeggia sarcasmo e amarezza come come una cerbottana di cristallo. Puntuto e strafottente come la merda. C'è così tanta ironia e sprezzo delle convenzioni(/convinzioni) nelle pagine di Manchette da distruggere qualsiasi edificio pubblico della vostra ZTL.
Ora, Bral appioppa il ruolo di Tarpon a costui:

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Cioè, non ho nulla contro Jean-François Balmer, che è un attore rispettabile di specchiata moralità lo sanno tutti, ma Eugène Tarpon no, diosanto! Vabbè, fa niente torno al film. Tarpon è un detective privato senza clienti che, causa inoperosità, ha deciso di tornare al paese da sua madre. Manco a farlo apposta gli piomba in ufficio una donna assai piacente che gli incasina i progetti. La sua compagna di casa è stata assassinata e lei è terrorizzata. Tarpon cerca di calmarla e di convincerla a rivolgersi alla polizia, ma lei, temendo di essere accusata dell'omicidio, gli rifila una ginocchiata nelle palle e sparisce.
Da questo momento in poi non ci si capisce più una cippa o quasi: sulle tracce della donna compaiono individui poco raccomandabili che minacciano, sequestrano, stordiscono e cercano di uccidere il povero Tarpon, che si difende come può (in tutta sincerità, stante la fisionomia di Jean-François Balmer, inverosimilmente bene). Poi c'è anche Claude Chabrol nei panni di un regista di pornazzi scocciato dalla riluttanza di un'attrice a farsi sodomizzare da un cane. Che impertinenza! Comunque è strano, più parlo di 'sto film e più mi piace, sicché è meglio che mi fermi. Ciao.
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#174 Homer

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Inviato 19 febbraio 2008 - 11:30

A L'Interieur di Alexandre Bustillo e Julien Maury (2007)


Ma sul caro e buon vecchio muletto si trova in italiano?
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#175 terminator

    Festivalbar con la cassa Inpdap

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Inviato 19 febbraio 2008 - 11:51

Rupert Julian - Il fantasma dell'opera (1925)
grande interpretazione di Lon Chaney per un capolavoro del cinema muto, fedelissimo al romanzo originale, il viraggio della pellicola a tratti lo fa sembrare un vero film a colori (la scena del ballo in maschera), le scenografie sono davvero maestose (l'opera di parigi è stata ricostruita negli studi universal); un punto di riferimento per tutto l'horror che verrà.
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#176 corey

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Inviato 20 febbraio 2008 - 11:10

Tell Me Something (1999) di Chang Youn-hyun

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Impropriamente definito un thriller ansiogeno, Tell Me Something è invece un poliziesco cupissimo imbrattato di sangue e ambiguità. Chi si aspettava uno spettacolo tambureggiante è rimasto deluso da un complicato polar che alterna segmenti pensosamente introspettivi a parentesi copiosamente gore, passando per flashback di raggelante musicalità (da brividi il frammento in cui Enya soffia Boadicea).

Un detective di discussa moralità (il tormentato Han Suk-gyu) si ritrova assegnato un caso rompicapo: qualcuno sta uccidendo persone anestetizzandole e facendole a pezzi col bisturi. I pezzi dei cadaveri vengono poi infilati in sacchi della spazzatura e disseminati per Seoul. Il detective Cho cerca di ricostruire corpi, identità e logica delle amputazioni, realizzando che al completamento del disegno necroscopico manca una testa. La sua.

Chang Youn-hyun gira come uno schiacciasassi: inquadrature elementari come una tabellina del due sparate in faccia ai protagonisti. Volti di tre quarti immersi nell'oscurità e coperti da pettinature schermanti. Lampeggianti delle sirene che rimbalzano sull'asfalto e sulla pelle, esasperando gli animi e accecando la ragione. Sangue. Sangue ovunque. Che confluisce in un secchio sotto il tavolo autoptico, che esplode da un sacco dell'immondizia inondando un ascensore, che precipita da un cavalcavia sparpagliandosi sul parabrezza di un'automobile in corsa. Il cruore dell'enigma. Un film maestosamente pessimista.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#177 nicholas_angel

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Inviato 20 febbraio 2008 - 13:12

Il supplente di e con Andrea Jublin (2007)
E' un cortometraggio prodotto da Sky Cinema candidato all'oscar. Inizialmente mi ha lasciato perplesso, poi sono pian piano riuscito a lasciarmi trascinare da questo supplente mezzo pazzo che poi proprio insegnante non è... Arriva lui e porta il trambusto nella classe, mettendo voti a simpatia. Ma sei lecchino? ed ecco il 3.
Poi ci hanno aggiunto il solito pappone sul dover crescere, ma la sincerità, la personalità di un'operazione non eccellente, ma comunque simpatica si sente e non lascia infastiditi come invece capita per gran parte del cinema italiano (con le dovute eccezioni). Questo Jublin promette bene. Vedremo
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#178 rimbaud_oh_yeah

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Inviato 20 febbraio 2008 - 13:57

scusate ma io negli ultimi anni, semplicemente sfogliando una rivistuola di cinema che si occupa essenzialmente di "mainstream", sono venuto a conoscenza dell'uscita di una quantità mostruosa di film riconducibili al filone di cui sopra, e bisogna tener conto che attualmente un ragazzotto ammerrecano o affine può accedere a questa roba con una facilità inimmaginabile fino a qualche tempo fa: io stesso, fossi adolescente adesso, mi farei probabilmente risucchiare dal fascino perverso dell'andare sempre oltre, del vedere fino a che punto si può arrivare nella rappresentazione della violenza e nella resistenza a tale spettacolo.


ma questo cosa c'entra scusa?
eppoi il problema è un altro, non so quanti anni hai, ma posso dirti che negli anni 80 era pure peggio, passavano film davvero "di resistenza", e mettici lo shock della prima volta, dopo i 70 l'horror diventava davvero mainstream, folle di giovanissimi a vedere sta roba e a volerne sempre di più.
Quindi, oggi come allora, se sei adolescente e vuoi farti risucchiare nel giro splatter e affini non ci sono problemi.

Che poi, sempre negli anni 80, non ti dico i vari Rambo e Terminator, e 30 anni prima l'epopea western, prodotti che vengono molto sommariamente (e forse giustamente) associati alla destra, all'interventismo, alla patria sovrana.
Voglio dire, sei davvero fuori tempo massimo se ci mettiamo a parlare di sta roba qua.

sulla funzione propagandistica e ipnotica della macchina hollywoodiana: è un argomento che suscita sempre una certa ilarità tra gli esteti pseudo-scetticoni, ma basta fermarsi un attimo a riflettere per capire che escludere a priori una possibilità di questo genere è esattamente il contrario dello scetticismo.


ma nessuno lo esclude, un regista fa quello che vuole, avrà le sue pressioni dalle lobby eccetera, l'importante è che faccia un prodotto decente, poi se uno è a favore o contro la guerra è affare molto personale, sia del regista che degli spettatori.
questa del lavaggio del cervello è una storia vecchia come il mondo, credibile si ma fino ad un certo punto, il mondo è troppo vario e pieno di contrasti per dire "hollywood va da quella parte" quando ci sono il doppio degli artisti che vanno dalla parte contraria.
ci sarà qualche regista di destra, ma chissenefrega, tutto qua.
che se poi andiamo su sti lidi uno "di sinistra" come quel grassone Moore ha fatto più danni che altro.

il cinema, parere molto personale, andrebbe analizzato prodotto per prodotto, esistono cose fatte bene e cose fatte male, niente altro.


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#179 Jules

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Inviato 20 febbraio 2008 - 14:14

Oltre al fatto che il cinema horror, quando è stato politico, lo è stato quasi sempre contro guerre, governi & affini...il cinema di propaganda è sempre esistito ma mai nel filone horror..(almeno non a hollywood)
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#180 Homer

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Inviato 20 febbraio 2008 - 14:57

Vogliamo i titoli, Jules!
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#181 Jules

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Inviato 20 febbraio 2008 - 15:16

Che titoli? Del'horror politico?
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#182 Homer

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Inviato 20 febbraio 2008 - 15:21

E di quello di propaganda!
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#183 Smog.

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Inviato 20 febbraio 2008 - 15:24

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Dopo la visione di Cloverfield l'altra sera, ho deciso di dare un'altra possibilità a questi "mostri" venuti dall'acqua e mi sono vista The Host, horror-monster movie uscito nel 2006 e diretto dallo stesso regista di Memories of murder, Joon-ho Bong.

Un patologo americano ordina al suo assistente coreano di rovesciare un centinaio di bottiglie di formaldeide nello scarico, dopo qualche anno, nel fiume Han (Seoul) viene trovato da dei pescatori una creaturina malformata che, però, riesce a scappargli. Dopo qualche anno ancora, ecco che dal fiume esce un vero e proprio mostro, a caccia di vittime con una famiglia in particolare che sarà al centro della vicenda.
Non racconto di più per non rovinarvi il film.

A me è piaciuto abbastanza, direi che per il genere gli darei anche un 7, se proprio vogliamo parlare di voti.

Questo il trailer:
http://www.apple.com...hehost/trailer/

ma come cavolo hai fatto a trovarli? io l'avevo cercato per una settimana (emule) e nulla.
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Nicola.

#184 Jules

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Inviato 20 febbraio 2008 - 15:25

di propaganda non mi vengono in mente, tanto li trovo irrilevanti...film horror politici a hollywood ce n'è una caterva (ma non fanno certo la propaganda di cui sopra)


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#185 corey

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Inviato 20 febbraio 2008 - 15:44


ma come cavolo hai fatto a trovarli? io l'avevo cercato per una settimana (emule) e nulla.


fubbia, cazzo, ci hai il mulo a pedali?
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#186 rimbaud_oh_yeah

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Inviato 20 febbraio 2008 - 15:52


ma come cavolo hai fatto a trovarli? io l'avevo cercato per una settimana (emule) e nulla.

fubbia, cazzo, ci hai il mulo a pedali?


ma i film scaricati dal mulo si vedono bene? non perdono in dettaglio, colori, immagini, sonoro?
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#187 corey

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Inviato 20 febbraio 2008 - 15:54



ma come cavolo hai fatto a trovarli? io l'avevo cercato per una settimana (emule) e nulla.

fubbia, cazzo, ci hai il mulo a pedali?


ma i film scaricati dal mulo si vedono bene? non perdono in dettaglio, colori, immagini, sonoro?


sì, e ci hanno anche le doppie punte.
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#188 rimbaud_oh_yeah

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Inviato 20 febbraio 2008 - 16:04




ma come cavolo hai fatto a trovarli? io l'avevo cercato per una settimana (emule) e nulla.

fubbia, cazzo, ci hai il mulo a pedali?


ma i film scaricati dal mulo si vedono bene? non perdono in dettaglio, colori, immagini, sonoro?


sì, e ci hanno anche le doppie punte.


dai su son serio, è per sapere...
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#189 corey

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Inviato 20 febbraio 2008 - 16:14





ma come cavolo hai fatto a trovarli? io l'avevo cercato per una settimana (emule) e nulla.

fubbia, cazzo, ci hai il mulo a pedali?


ma i film scaricati dal mulo si vedono bene? non perdono in dettaglio, colori, immagini, sonoro?


sì, e ci hanno anche le doppie punte.


dai su son serio, è per sapere...


non sono la persona più adatta a rispondere seriamente. a occhio e croce (lo dico solo sulla base del buon senso) dovrebbe dipendere dalle dimensioni del file che acquisisci (ma mi sono capitati anche casi che smentiscono questa norma elementare).
comunque credo sia assai difficile stabilire una casistica precisa, può capitare di incocciare in copie merdose o in copie eccellenti. ma il punto importante non è questo: al mulo (o a altri sistemi equipollenti) bisognerebbe ricorrere solo in caso di irreperibilità accertata (anche questa da considerare con elasticità) del film. Altrimenti un disco originale è OVVIAMENTE garanzia di migliore qualità audiovideo (a meno che non sia materiale scadente già quello di partenza). Tipo, adesso mi sto vedendo un film coreano del 1996 sul massacro di Kwangju del maggio 1980. Che abbia qualche imperfezione e che i sub siano leggermente cazzeggianti non mi pare tutto questo dramma. Non sarebbe peggio non vederlo? Insomma, il purismo non ha molto senso (a meno che uno abbia intenzione di farsi intere filmografie solo scaricando, ma a quel punto il problema è suo e non del mezzo che utilizza). questo è tutto ciò che ho da dire sulla questione, è poco e banale lo so, ma mi sono impegnato, giuro.
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#190 Homer

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Inviato 20 febbraio 2008 - 16:32

I file migliori sono quelli rinominati in AC3, in teoria presi paro paro dai DVD. Sulle dimensioni è un discorso abbastanza vero, ma non sempre.
Devo dire che in generale la qualità dei film che si trova è buona, forse meno per quelli muti o più vecchi.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#191 corey

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Inviato 20 febbraio 2008 - 16:54

I file migliori sono quelli rinominati in AC3, in teoria presi paro paro dai DVD.


Ecco questa era una cosa che non sapevo affatto. Grazie.
Se qualcuno sa qualcos'altro e ha voglia di condividerlo, thanx.
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#192 rimbaud_oh_yeah

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Inviato 20 febbraio 2008 - 17:27






ma come cavolo hai fatto a trovarli? io l'avevo cercato per una settimana (emule) e nulla.

fubbia, cazzo, ci hai il mulo a pedali?


ma i film scaricati dal mulo si vedono bene? non perdono in dettaglio, colori, immagini, sonoro?


sì, e ci hanno anche le doppie punte.


dai su son serio, è per sapere...


non sono la persona più adatta a rispondere seriamente. a occhio e croce (lo dico solo sulla base del buon senso) dovrebbe dipendere dalle dimensioni del file che acquisisci (ma mi sono capitati anche casi che smentiscono questa norma elementare).
comunque credo sia assai difficile stabilire una casistica precisa, può capitare di incocciare in copie merdose o in copie eccellenti. ma il punto importante non è questo: al mulo (o a altri sistemi equipollenti) bisognerebbe ricorrere solo in caso di irreperibilità accertata (anche questa da considerare con elasticità) del film. Altrimenti un disco originale è OVVIAMENTE garanzia di migliore qualità audiovideo (a meno che non sia materiale scadente già quello di partenza). Tipo, adesso mi sto vedendo un film coreano del 1996 sul massacro di Kwangju del maggio 1980. Che abbia qualche imperfezione e che i sub siano leggermente cazzeggianti non mi pare tutto questo dramma. Non sarebbe peggio non vederlo? Insomma, il purismo non ha molto senso (a meno che uno abbia intenzione di farsi intere filmografie solo scaricando, ma a quel punto il problema è suo e non del mezzo che utilizza). questo è tutto ciò che ho da dire sulla questione, è poco e banale lo so, ma mi sono impegnato, giuro.


mi trovi d'accordo, nulla da aggiungere.
per dire che un film come INTO THE WILD scaricato è un'offesa a Dio, I Fichissimi con Jerry Calà si può anche scaricare, oppure Un Silenzio Particolare di Rulli che tanto in giro non lo troverò mai l'ho scaricato e visto (bellissimo).
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#193 Guest_runciter_*

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Inviato 21 febbraio 2008 - 09:36

ma questo cosa c'entra scusa?
eppoi il problema è un altro, non so quanti anni hai, ma posso dirti che negli anni 80 era pure peggio, passavano film davvero "di resistenza", e mettici lo shock della prima volta, dopo i 70 l'horror diventava davvero mainstream, folle di giovanissimi a vedere sta roba e a volerne sempre di più.
Quindi, oggi come allora, se sei adolescente e vuoi farti risucchiare nel giro splatter e affini non ci sono problemi.
Che poi, sempre negli anni 80, non ti dico i vari Rambo e Terminator, e 30 anni prima l'epopea western, prodotti che vengono molto sommariamente (e forse giustamente) associati alla destra, all'interventismo, alla patria sovrana.
Voglio dire, sei davvero fuori tempo massimo se ci mettiamo a parlare di sta roba qua.


parlavo di internet, e del fatto che "hostel" o "saw" sono considerati prodotti più o meno normali.

ma nessuno lo esclude, un regista fa quello che vuole, avrà le sue pressioni dalle lobby eccetera, l'importante è che faccia un prodotto decente, poi se uno è a favore o contro la guerra è affare molto personale, sia del regista che degli spettatori.
questa del lavaggio del cervello è una storia vecchia come il mondo, credibile si ma fino ad un certo punto, il mondo è troppo vario e pieno di contrasti per dire "hollywood va da quella parte" quando ci sono il doppio degli artisti che vanno dalla parte contraria.
ci sarà qualche regista di destra, ma chissenefrega, tutto qua.
che se poi andiamo su sti lidi uno "di sinistra" come quel grassone Moore ha fatto più danni che altro.

il cinema, parere molto personale, andrebbe analizzato prodotto per prodotto, esistono cose fatte bene e cose fatte male, niente altro.


scopro con un certo stupore che a hollywood il cinema è in mano ai registi, non ai produttori.
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#194 popten

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Inviato 21 febbraio 2008 - 13:19

per dire che un film come INTO THE WILD scaricato è un'offesa a Dio, I Fichissimi con Jerry Calà si può anche scaricare, oppure Un Silenzio Particolare di Rulli che tanto in giro non lo troverò mai l'ho scaricato e visto (bellissimo).

io direi che è preferibile vedere a cinema o acquistare film che son piaciuti. tu parli giustamente per te di into the wild che ti sarà piaciuto tantissimo, lo stesso discorso ripeto andrebbe applicato ai film preferiti,quantomeno. questo anche perchè al cinema o in originale si gode di una qualità audio-video migliore.
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#195 nicholas_angel

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Inviato 21 febbraio 2008 - 16:35

Stranger than paradise (1984) di Jim Jarmusch con John Lurie, Richard Edson
Due imbroglioni di New York che frequentano le corse dei cavalli. La cugina di una di loro appena arrivata dall'Ungheria. Direzione Cleveland. Poi la Florida. Basta questo per sapere la storia (...) del primo film 'ufficiale' di Jim Jarmusch- prima c'era quel Permanent Vacation che valeva come compito per la Scuola di cinema-; ma in realtà nel film più strano del paradiso c'è molto altro. A cominciare dalla scelta di rappresentare il brutto della società, dal diner tv al degrado del quartiere dove vivono i protagonisti, senza andare a finire nell'esistenzialismo: c'è una certa malinconia di fondo, ma non si parla di pessimismo, la precarietà dell'uomo... Forse è solo l'industrarsi dell'uomo di fronte alla sorte, forse si parla solo di fortuna. Comunque da qui si è cominciato a fare un nuovo tipo di cinema: un cinema che riesce a trasmettere allo stesso tempo malinconia e euforia- vedi la scena del tossico- con un irresistibile tocco surreale.
Le canzoni di Screamin' Jay Hawkins -da cui Tom Waits continua a prendere ispirazione- aggiungono valore al film.
Grande

Aggiungo una questione... film da fattoni?
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#196 Jules

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Inviato 21 febbraio 2008 - 16:57

Se sia da fattoni non ti so dire...che sia un capolavoro sono piuttosto sicuro..
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#197 Guest_vegeta_*

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Inviato 21 febbraio 2008 - 17:54

che sia un capolavoro sono piuttosto sicuro..


bè, io non tanto...anzi mi è sempre parso un film un tantino sopravvalutato.

Intendiamoci, non assomiglia a nient'altro, l'umorismo stralunato di Jarmusch mi fa morire, ma "Dead Man" o "Broken Flowers" per me stanno su un altro pianeta.
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#198 corey

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Inviato 22 febbraio 2008 - 02:42

A Petal (1996) di Jang Sun-woo

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Il massacro di Kwangju del maggio 1980, costato la vita a un numero di persone oscillante tra 200 e 2000 a seconda delle fonti, è senza ombra di dubbio l'evento politico sudcoreano più sconvolgente della seconda metà del XX secolo (dopo la Guerra di Corea ovviamente).

In seguito all'imprigionamento del leader storico dell'opposizione Kim Dae-jung da parte del generale Chun Doo-hwan, fautore del colpo di stato conseguente all'assassinio del Presidente Park Chung-hee, migliaia e migliaia di coreani si radunano a Kwangju, capoluogo della regione di provenienza del dissidente incarcerato, e il 18 maggio, in violazione della legge marziale, manifestano contro i metodi autoritari e repressivi del regime e dell'esercito.  Per 10 giorni è guerra: studenti e civili protestano veementemente, l'esercito manganella, baionetta e spara sulla folla.  La rivolta ha il suo apice il 21 maggio con la cacciata provvisoria delle truppe, che però si riprenderanno definitivamente la città il 27 maggio, sbaragliando la resistenza in soli 90 minuti.

Sedici anni dopo, Jang Sun-woo (all'epoca degli scontri in carcere a Seoul per attività sediziose) riesce a portare sullo schermo la materia tragica di Kwangju. Ma anziché scegliere le formule documentaristiche o del film di denuncia, concepisce un film stranissimo, costruito per lo più in forma di rito sciamanico (un ssitkkim-gut per la precisione) che in forma di racconto lineare, un rito per il sollievo di un'anima afflitta.

Una ragazzina quindicenne che ha perso la madre durante la rivolta vaga in evidente stato confusionale, cercando disperatamente il fratello maggiore (morto mentre era sotto le armi). Trova invece un uomo in riva a un fiume e inizia a tallonarlo. L'uomo, un operaio rude e solitario ai limiti dell'eremitismo, si approfitta di lei violentandola ma iniziando al tempo stesso a investirla di una scontrosa forma di affetto che finisce per legarli. Nel frattempo tre ragazzi, amici del fratello della giovane, si mettono in viaggio per rintracciarla, alleviare la sua disperazione e riportarla a casa. Anche se i tre non la ritroveranno, la ragazzina riuscirà ad affrontare da sola il doloroso ricordo della morte della madre in uno sprazzo di lancinante lucidità (davanti alla simbolica tomba del fratello, rievoca le immagini dei tragici avvenimenti di Kwangju).

Film importantissimo. Senza incanaglirsi nella condanna individuale (ci penseranno i tribunali qualche anno dopo a fare giustizia), Jang compone un affresco dalle risonanze arcaiche in cui il dolore matto e disperatissimo della giovane donna si fa luogo di compassione collettiva, la violenza erotica e fisica esercitata dall'operaio e dai soldati si fa specchio della ferocia un'intera società e la trance del ssitkkim-gut si fa veicolo di consapevolezza radicata nelle tradizioni. E tutto ciò accanto a un paio di intuizioni folgoranti: l'inserimento di sequenze in animazione per i ricordi più domestici della ragazzina e il passaggio al bianco e nero per la sezione più drammatica, quella dedicata agli scontri di Kwangju. Sezione girata proprio nella città del massacro, dove Jang, coinvolgendo la popolazione nella lavorazione del film, ha organizzato una vera e propria manifestazione per riprodurre le dinamiche e le atmosfere di morte degli scontri. Dalla realtà al cinema, dal cinema alla realtà.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#199 Guest_runciter_*

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Inviato 22 febbraio 2008 - 09:15

Oltre al fatto che il cinema horror, quando è stato politico, lo è stato quasi sempre contro guerre, governi & affini...il cinema di propaganda è sempre esistito ma mai nel filone horror..(almeno non a hollywood)


in passato era così, adesso secondo me non più.
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#200 popten

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Inviato 22 febbraio 2008 - 10:10

Il coraggio e la sfida
(The Singer Not the Song)
Gran Bretagna 
1960   
di Roy Ward Baker

con Dirk Bogarde
    John Mills
    Mylène Demongeot
    Laurence Naismith


Questo film me l'ha proposto mio padre. ambientazione western ma il film non è un western. la storia è quella di un prete-John Mills - inviato in una paesino caldo, zona franca per un manipolo di criminali capitanati dal personaggio molto ben interpreatato da Dirk Bogarde. la donzella di turno,Mylène Demongeot che è stupenda!, aggiunge l'elemento passionale-drammatico alla vicenda, un elemento forse forviante stando ad alcuni critici che ci hanno letto una qualche indicazione di omosessualità nella vicenda.
comunque è un bel film, una piacevole visione, nonostante le 2 ore e 10 scorre con interesse, ci sono delle cose un po' scontate ma c'è anche del buono e quindi vale la pena vederlo.

un buon ***






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