Sì sentiti, ma poco entrambi per parlarne in maniera approfondita.
Gli Sugarfoot son un gruppone numeroso che rifanno psych-pop-rock anni '60, son una di quelle robe a metà strada fra il giocoso (ai limiti del parodistico) e il serio. Secondo me presi non troppo sul serio son molto buoni. È un po' come il progetto Tussler, ma un po' meno riuscito forse. Certo ci son dei pezzi loro che comunque sia mi gasano. Si capiscono comunque alcune derive del Bent. Stanno sotto la Crispin Glover e nell'ultimo c'è alla produzione e arrangiamenti Horntveth che è un bel fenomeno.
Per la Crispin c'erano anche i Spidergawd per dire.
Quello con Ole Paus ascoltato poco, dicono sia famoso in Norvegia lui ma non è che ne sappia molto. Mi pareva però che musicalmente avesse delle cose molto belle che riportavano un po' i MP a robe del periodo Let Them Eat Cake e Phanerothyme che personalmente trovo bellissimo. Quindi me lo recupererò con calma...
Ah, User, anche per me il consiglio è andare indietro nel tempo con loro. Diciamo che fra il 93 e il 2001 han infilato una serie di bombe non indifferenti.
Quando mi andrà a noia la trilogia pescherò uno dagli anni Novanta, quello con la copertina più fica
Oltre tutto la trilogia pop chiude una fase bella grossa. Che per molti è in realtà la fine tout court dei MP.
Ovviamente non son d'accordo. Ma di certo c'è che per 4 anni (una eternità per i loro standard) non han fatto uscire dischi a loro nome (escluso il 10 In the Fishtank, più che ottimo, nonché primo disco loro che ho comprato).
E soprattutto segnano la fine dell'era Gebhardt.
La chiusura della trilogia credo sia uno dei dischi più odiati tra i loro. Ma per me va benissimo pure quello.
Ottimo disco quest'ultimo, primi tre brani che potrebbero tranquillamente stare in uno dei loro dischi più celebrati (come sonorità li vedo vicini a Blissard).
La suite è ostica ma è sviluppata magistralmente con dei momenti geniali, nella parte IV (Night of Pan) mi sembra di sentire i Can e nel V (Circles Around the Sun, pt. 2) ci sento addirittura gli Ozric Tentacles. Parecchio ambizioso, chiaramente delle logiche commerciali se ne battono la minchia
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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
Ottimo disco quest'ultimo, primi tre brani che potrebbero tranquillamente stare in uno dei loro dischi più celebrati (come sonorità li vedo vicini a Blissard).
La suite è ostica ma è sviluppata magistralmente con dei momenti geniali, nella parte IV (Night of Pan) mi sembra di sentire i Can e nel V (Circles Around the Sun, pt. 2) ci sento addirittura gli Ozric Tentacles. Parecchio ambizioso, chiaramente delle logiche commerciali se ne battono la minchia
Sì, è ottimo. Alla fine mi ha conquistato del tutto come non mi capitava da tempo. Vero c'è del Blissard ma forse pure robe della trilogia pop.
La suite alla fine a me vola via sempre con gusto. Certo son più di 40 minuti ma è un viaggione totale.
Scorporarla in un disco a sé poteva essere una strada, ma alla fine ci sta che sia in mezzo (su vinile poi ancora di più che è il lato B del disco 1 e il lato A del disco 2). Anche perché si integra alla grande con il resto. Da ricordare che son proprio due sessioni di registrazione differenti, mi pare una in Francia e l'altra in Norvegia.
Ora la fotta di vederli dal vivo è davvero massima, anche perché l'ultimo tour è stato il migliore da tanti anni a questa parte, e con il batterista ormai perfettamente integrato fanno scintille.
Direi che delle logiche commerciali quei due lì non si son mai occupati un granché.
User, tira fuori una compilation dal minutaggio onesto dalla trilogia che stai ascoltando.
al momento direi:
Sail away on a breeze so cool Chart the course, clear the straights
Ship of Fools 14:41 The Same Old Rock 5:17 The Magpie 5:36 Stardust 3:34 In Every Dream Home 8:23 The Maypole 3:38 Dreams Of Fancy 9:36 N.O.X. I: Circles Around The Sun Pt1 9:10 N.O.X. II: Ouroboros 8:22 Lux Aeterna 10:55
We're memories just floating on the breeze And hopefully our souls are all at peace
Ok, era un'esagerazione. Diciamo che mi piace l'equilibrio tra pezzi diretti e tirati e quelli psycho.
Che poi, tale equilibrio è la summa della loro arte.
Stavo mettendo ordine nei miei CD (neanche tanti, ma evidentemente abbastanza incasinati) e mi e' spuntato fuori Blissard che pensavo di aver venduto secoli fa insieme a tanta altra roba, tenendo di loro solo Timothy's Monster. Rimesso nello stereo seduta stante... ma finito di ascoltarmelo con cuffie su spotify dopo lo sguardo smarrito di mia moglie alla prima impennata sonica. Immagino che all'epoca il loro essere "derivativi" me li facesse catalogare come dei bravoni ma un po' di serie B. Che poi ai tempi potevo forse riconoscere Sonic Youth, Smashing Pumpkins e (forse) Flaming Lips tra le influenze, mentre mi sfuggivano tutti gli altri, a cominciare dai fondamentali Pavement. Oggi sto bignami di tutta l'alternativa che alternativaggiava all'epoca mi risulta come una figata assurda. C'e' davvero tutto quello che cercavo ai tempi nella musica: adrenalina e sospensioni, atmosfere un po' spaziali un po' da sogno, ma ottenute attraverso suoni ruvidi e selvatici. E su tutto quell'aria "segreta", da musica da dietro un calorifero (atmosfera sintetizzata perfettamente nel video di Manmower), che sentivo in molto rock di quel periodo che tanto mi piaceva, ma che gia' in quel '96 iniziava a svanire. Poi evidentemente lo avevo ascoltato piu' di quello che ricordavo, perche' quasi ogni canzone mi e' suonata familiare nonostante i sicuramente due decenni abbondanti dall'ultima volta che le ho ascoltate.
Attitudine 90s che trasuda dalle fottute pareti...
Storia vera e storia scema che mi e' appena tornata in mente: all'epoca c'avevo la fissa stramoboide che degli artisti che mi interessavano dovevo avere almeno tre dischi, immagino perche' lo considerassi il numero perfetto e bastante (anche economicamente) per conoscere un artista o per qualche altro ragionamento-cagata simile. Per cui pure dei Motorpsycho, dopo Timothy's Monster e Blissard, mi ci voleva per chiudere il trittico un altro album. Ne andai in cerca sui cataloghi che ti inviano i dischi via posta, immagino cercassi Angels and Daemons e, botta di culo lo trovai scontatissimo a pochi euroe lire. Lo ordinai e mi arrivo'. Qualcosa nello stile della copertina (una bandiera sudista, mi pare) non mi tornava. Lo misi su e scopri' di essermi confuso e di aver beccato un EP dei Motorhead con un titolo simile... o forse manco quello, semplicemete avevo guardato piu' il prezzo che nomi e titoli. Naturalmente qualcuno potrebbe scrivere che il vero grande gruppo sono i Motorhead ed ebbi una botta di culo, ma naturalmente mi fece vomitare e quello si' che sono sicuro di averlo rivenduto.
Incidente di percorso che contribui' a farmi lasciare indietro gli incolpevoli Motorpsycho. Anche se conoscendomi dubito li avrei comunque seguiti per molto altro tempo, vista l'abnorme produzione. Che e' quello che mi inibisce con loro anche oggi, anche se un po' l'idea folle di farmi la mega-rassegna mi e' venuta. Magari se parte il lockdown serio e non muoio prima...
Che e' quello che mi inibisce con loro anche oggi, anche se un po' l'idea folle di farmi la mega-rassegna mi e' venuta. Magari se parte il lockdown serio e non muoio prima...
Nel caso:
- confermo quanto scritto nel 2008 (gasp!). Magari rivedrei la forma ma come contenuto sono ancora d'accordo con me stesso. Ho provato anche a sentire qualche album uscito dopo questo post ma non non fanno per me, seguendo il thread però vedo che hanno sempre dei sostenitori, cosa di cui sono contento, ma appunto non saprei se/cosa consigliare.
- vedi pure come ti viene voglia di ascoltarli però questo è uno di quei casi in cui l'approccio cronologico potrebbe funzionare. Nel caso salta pure Lobotomizer e parti con 8 Soothing Songs for Rut.
- non sottovalutare gli EP, da Mountain fino a quelli del '98 di accompagnamento a Trust Us almeno una o due chicche degne dei migliori pezzi degli album le trovi sempre. Non sono così tanti e se togli il pezzo dell'album e l'intermezzo non c'è neanche così tanta roba*.
- negli anni hanno ristampato in edizioni mega-espanse alcuni album, sono comodi perché contengono gli EP ma sono anche pieni di fondi di barile giusto per completisti hardcore.
*altro esempio di video che più annata '96 non si può e di pezzo lasciato su un EP di Blissard: Mad Sun
Beh, una bella rassegna quella di Starmelt, sebbene su alcuni passaggi non sia molto d'accordo (Go To California per dire è un pezzo che mi piace tantissimo e non capisco quel disappunto, in Little Lucid Moment, che forse non è un disco fondamentale, c'è però Year Zero che è uno dei loro apici). Però ci sta tutto.
Dopo il 2008 la strada è stata lunga e impervia. L'idea di far uscire un disco all'anno non sempre ha giovato. Come non ha giovato avere Kapstad alla batteria per tutti quegli anni. Nulla da eccepire sul biondino. Ma la svolta avuta con Järmyr mi pare evidente.
Intanto va detto che se già da subito erano una band da live, ora come ora il salto è ancora più evidente.
Tom, se ti fai tutta la trafila son curioso di sapere che effetto fanno. Facci saper.
Visto le loro tipiche atmosfere serene e natalizie ho passato lo scorso dicembre ad ascoltarmeli. Tra le tante belle suggestioni che mi suggeriscono, direi che funzionano come perfetta cartina di tornasole per l'alternative-music dei 90s. Avevano iniziato bene anche il millennio, ma esaurendosi in fretta. Non credo andro' mai oltre il 2002, anche se non ho dubbi che abbiano inciso altra roba interessante, anche solo per la legge dei grandi numeri visto quanto cristodundio producono.
1991 Lobotomizer
Ne potessi ascoltare uno al mese di dischi cosi' selvaggiamente acerbi, che sprizzano energia e mistero giovanili. Un disco di capelloni norvegesi immersi in una foresta di suoni, che sintetizza gia' perfettamente una delle peculiarita' di certo rock anni 90: usare i suoni piu' trash e violenti (c'e' molto metal) per descrivere malinconie e tormenti che le generazioni precedenti avevano affidato a suoni piu' meditabondi.
1992 8 Soothing Songs For Rut
Nonostante nasca quasi per caso, e' il gemello piu' ordinato e rifinito del precedente, anche se parla la stessa lingua barbara. Verrebbe quasi da imputarglielo come un difetto, ma il gruppo e' gia' in palla e il livello delle canzoni e' gia' settato tra l'ottimo e l'irresistibile. La parolaccia “grunge” viene in mente piu' di una volta con piu' di un brano. E mi sa che se il disco fosse stato inciso senza un oceano di mezzo oggi se ne parlerebbe come di un piccolo grande classico.
1993 Demon Box
Il loro primo Gran Viaggione. Come per loro diventera' norma il formato diventa "monster", con la durata che si fa impegnativa e la varieta' di stili che diventa caleidoscopica con accostamenti al limite dello schizofrenico. Buttano l'ascoltatore nella loro scatola demoniaca e gli fanno fare un lieto giretto in un inferno/paradiso di suoni in cui sfogano gli ultimi istinti metal, alternandoli a sospensioni estatiche e morbidezze folk-rock. Splendidamente incendiario e misterioso.
1994 Timothy’s Monster
Sulla scorta dell'entusiasmo per il contorno avevo quasi timore che lo avrei un pelo ridimensionato. Macche', resta un capolavoro... mostruso, anzi il fatto che si stagli comunque sul pur spettacolare resto me lo ha fatto ulteriormente crescere. Bibbia sonora del sentire e suonare alternativo.
1996 Blissard
Ne ho scritto poco tempo fa e non mi dilungo. Al centro di una quaterna di mammut discografici poteva farci la figura del Dumbo timido, ma affascina anche per questa sua relativa compassatezza, che valorizza l'atmosfera segreta e il tono quasi pop.
1997 Angels & Daemons At Play
Pochi angeli e molti demoni a darci dentro con questa splendida sarabanda di rock un po' space e parecchio psycho. Anche quando il fumo psichedelico si addensa hanno l'aria di divertirsi, e divertono di conseguenza con un altro album esplosivo e cupamente colorato, pieno di stelle, pianeti e cani spaziali. Tutto sbilenco, ma ancora non sbagliano una canzone che sia una.
1998 Trust Us
Non so se scopro l'acqua calda, ma fin dalla copertina e per via di certi rimandi che mi sembra di aver colto, per me voleva essere la loro risposta a Ok Computer, un po' ''gliela facciamo vedere noi come si fa rock futurista nei 90s!'' e un po' "si' anche noi, che bello!". Rispetto al gruppo di Yorke naturalmente sono meno paranoidi e androidi, piu' selvatici e tribali, ma comunque piu' controllati rispetto alla loro media. Gran bel diorama di alternativita' europea, per chiudere in bellezza il decennio.
Nostalgia e invidia davanti al video di ''Hey, Jane'', simpaticamente lo-fi e casalingo, ma pieno cosi' di figa norvegese.
2000 Let Them Eat Cake
Un furgoncino hippie a forma di disco, carburato con gli ultimi litri della loro migliore ispirazione. I colori dei 60s suggeriti da canzoni come provenenti da un televisore in bianco e nero sintonizzato sul passato. Un'impeccabile e fantasiosa evocazione vintage in anticipo sulla moda retromaniaca a venire.
2001 Phanerothyme
In teoria il sequel ancor piu' ''californiano'' del precedente, in pratica un bel crollo creativo. La scrittura e' modesta e stavolta i consueti e spericolati accostamenti stilistici e d'atmosfera non trovano un filo conduttore, o almeno io non l'ho trovato. Tutto sommato l'unica che mi piace e' proprio la semi-parodia west coast di ''Go To California'' - mi ricordo quando vidi il video su Brand New e rimasi scioccato nel ritrovarmeli, dopo anni in cui li avevo persi di vista, trasformati in quaccheri "sunshine". Ma il resto e' noia. Forse in cerca di frivolezza trovavano solo vacuita'.
2002 It’s A Love Cult
Le pile sono scariche, ma continuano a macinare. Neanche spiacevolmente, ma a meta' ascolto mi sono accorto che lo stavo ascoltando solo perche' firmato da loro e non da un generico e anonimo gruppo indie a cui non perdonerei un disco indie tanto generico e anonimo.
No, va beh, ieri sera metto su la chiavetta usb e parte in automatico un bel ritmone che mi piglia. Non riconosco subito chi suona, gli mp3 dei Motorpsycho pensavo di averli tolti, invece sto ascoltando It’s A Love Cult e stavolta me lo sono ascoltato tutto fino alla fine con sommo godimento. Al solito la predispozione e il momento sono tutto, alla faccia dell'oggettivita. Quando l'avevo ascoltato qualche settimana fa mi aveva irritato tutto 'sto "culto dell'amore'' per la calligrafia 70s, ora mi pare tutto fico, direi elegantemente sexi. Il loro disco da party da spiaggia, anche se a tratti ci si allontana dalla festa per osservare il tramonto e farsi pure una canna.
A sto punto mi sa che rivalutero' pure Phanerothyme.
No, va beh, ieri sera metto su la chiavetta usb e parte in automatico un bel ritmone che mi piglia. Non riconosco subito chi suona, gli mp3 dei Motorpsycho pensavo di averli tolti, invece sto ascoltando It’s A Love Cult e stavolta me lo sono ascoltato tutto fino alla fine con sommo godimento. Al solito la predispozione e il momento sono tutto, alla faccia dell'oggettivita. Quando l'avevo ascoltato qualche settimana fa mi aveva irritato tutto 'sto "culto dell'amore'' per la calligrafia 70s, ora mi pare tutto fico, direi elegantemente sexi. Il loro disco da party da spiaggia, anche se a tratti ci si allontana dalla festa per osservare il tramonto e farsi pure una canna.
A sto punto mi sa che rivalutero' pure Phanerothyme.
Dai Tom che piano piano diventi come me
Son meglio del maiale ché non si butta via niente.
Io stamattina mi son alzato con una voglia di concerti da paura, e ovviamente più di tutti quanti mi mancano i loro.
Son il gruppo che ho visto più volte, e comunque ho una voglia incredibile di farmi far fischiare le orecchie da quei tipacci.
Quindi in mancanza di altro, ho deciso di ripartire (quasi) dall'inizio per rifarmeli tutti.
Demon Box e Timothy's Monster, nella versione cofanetto (con un po' di bside e outtakes).
Che quelli lì (c'era anche Lars Lien e l'immane Deathprod), in due anni abbiano tirato fuori quei due doppi dischi, è abbastanza miracoloso. Avevano un'evidente ispirazione, uno stato di grazia totale nella scrittura, nel mischiare tutto (per dire dal folk ai Pantera, i Dinosaur Jr con i Pink Floyd, il rumorismo e accenni punkettini nel mood trasandato) senza però essere citazionisti come lo saranno in seguito. Ne esce invece una voce personale e fantastica.
Han dei momenti duri, dei momenti in cui si dilatano i tempi, dei momenti romanticissimi in cui la scolaretta che c'è in me si bagna sempre le mutandine (l'uno due Wearing Yr Smell – Now It's Time to Skate è da cappottarsi in tal senso.).
Insomma c'è un mondo in quei due dischi che per me è il top.
Per forza poi con gli anni son scesi un po' in ispirazione. Come potevano star sempre lì?
Ma andate affanculo. Io li voglio dimenticare e voi continuate a rivangare.
Laz, a me è sempre rimasta una curiosità, chiedo a te che li hai visti parecchie volte, e pure io ad ogni tour, da Timothy's a Phanerothyme.
Ti è mai capitato che mentre suonavano improvvisassero una specie di mancanza di corrente di qualche secondo per poi riprendere all'unisono ?
Non ho mai capito se fosse veramente un breve black out o un virtuosismo della band, ma mi pare di ricordare che non si sentiva nemmeno la batteria, quindi....parlo del periodo into rno al 2000. Sicuramente post Trust Us.
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !
La testa mozzata di Varg ed il font usato lasciano presagire una svolta black metal
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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
Sì dice in giro, nelle prime recensioni (che non so, esce fra un mese il disco), che c'è molta roba acustica, e che il riferimento è più verso Timothy's Monster. Boh.
The Watcher non ho capito se è la cover degli Hawkwind.
oggi ti ho pensato. in radio (lifegate) ho sentito
pensavo fossero i flaming lips. invece erano loro.
volevo chiederti se hai mai preparato una playlist (spotify, yt...) con le cose migliori. mi interessano soprattutto le robe come quella postata sopra, psichedelia tranquilla.
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When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
oggi ti ho pensato. in radio (lifegate) ho sentito
pensavo fossero i flaming lips. invece erano loro.
volevo chiederti se hai mai preparato una playlist (spotify, yt...) con le cose migliori. mi interessano soprattutto le robe come quella postata sopra, psichedelia tranquilla.
Oh Folagra!
Sai che non l'ho mai fatta una playlist, però se vuoi te la metto giù.
Stiamo sui 8-10 pezzi con roba un po' tranquillona.
Edit: fatta, mi son venuti su 23 pezzi
Forse rischio un po' dei lentoni, ma va beh, dagli un giro e fammi sapere.
Comunque di base, Let Them eat cake e Phanerothyme sono abbastanza su quelle coordinate lì come dischi, poi c'è la chiusa della trilogia pop che è It's a Love cult che pure non si discosta troppo.
Sentita un po' di volte, forse il grosso problema è nell'incipit davvero già sentito da loro, e nella prima parte. Poi mi sa che ci son quelle robe di cui si vociferava.
Allora, parto dal fatto che han un po' rotto il cazzo quelli che scrivono che è sempre il momento di svolta. Perché credo sia impossibile facciano un salto come nel passato. Quindi il discorso è più legato a una continua evoluzione, che in passato per me ha portato un po' a un rinchiudersi a riccio su certe robe (infatti, dico sempre la stessa cosa, le cose migliori son le schegge della discografia es. Begynnelser), e che dal disco scorso sono tornati a respirare.
Direi che è proprio da quel respiro che son partiti per questo Kingdom of oblivion (non ho ancora letto nulla, ma direi che son robe prese da quelle sessioni di registrazione pure).
Hanno i loro momenti di hardrock spinto tipico loro, che può anche un po' stuccare ma ripigliano più delle cose da The Death Defying Unicorn volendo. Ma c'è molto molto molto altro e non è sbagliato sentire dei passaggi che vanno a pescare dalle parti di Timothy's (ma non illudetevi però). Forse è il disco della svolta per davvero
E credo sarà una figata.
Sono innamorato di Järmyr, che alla prima turnée pareva un pulcino. Ora tiene tutto su in maniera divina.
Mi sembra migliore del precedente, un po' più "coeso".. la cosa che più mi mancava nelle ultime uscite era la "freschezza" che avvertivo a ogni loro disco, anche quando si facevano prendere dal citazionismo più spinto. E forse in questo album l'hanno un po' recuperata, soprattutto negli ultimi due ecco. Non sono convintissimo del suono ma devo ascoltarlo meglio, ma sicuramente qualsiasi loro uscita per me è disco dell'anno o giù di lì
Lazlo, tu che segui il forum ufficiale, li hai visti i 2 inediti live nei primi concerti norvegesi? 2 belle bombette. Soprattutto uno!
Sì avevo sentito da lì, ma sinceramente non in maniera approfondita che i video che c'erano lì erano abbastanza scarsi e mi vien i l nervoso
Così a naso direi che il secondo pezzo è una bella figata, ma pure il primo dai. Tu preferisci il primo?
Tra l'altro han fatto Little Lucid Moment per intero, che strano...
Mi fa piacere che quei tre lì non si fermino mai, e con un disco appena uscito se ne vadano in giro a suonare degli inediti. Ovviamente si vocifera già di una doppia uscita in questo 2021. Però non so, credo dipenderà molto da come andrà l'estate, perché se li lasciano suonare in giro per l'europa non registreranno di sicuro.
A meno che non sia già tutto fatto.
Intanto King of Oblivion alla fine è proprio un bel disco. Il lato C un gioiello.
Questi inediti ricalcano le ultime uscite o c'è una qualche virata verso qualcosa di un po'diverso?
Il mio sogno sarebbe vederli dal vivo con gen comunque, ma credo che potrà rimanere tale e basta purtroppo