Motorpsycho
#51 Guest_teddy_*
Inviato 18 agosto 2009 - 11:19
#52
Inviato 18 agosto 2009 - 11:33
#53 Guest_teddy_*
Inviato 18 agosto 2009 - 12:23
Certo è che con tutti sti doppi album sono un gruppo di una prolificità stupefacente!
#54
Inviato 18 agosto 2009 - 14:26
primo Roadwork
Questo è perfetto come best of del periodo Trust Us e dintorni, vacci tranquillo. Timothy's Monster invece è il disco più bello degli anni Novanta, quindi vedi tu.
Whatever you do, don't
#55
Inviato 19 agosto 2009 - 07:24
Whatever you do, don't
#56
Inviato 12 gennaio 2010 - 09:09
Whatever you do, don't
#57
Inviato 12 gennaio 2010 - 10:41
#58
Inviato 12 gennaio 2010 - 10:50
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#59
Inviato 12 gennaio 2010 - 18:42
Whatever you do, don't
#60
Inviato 12 gennaio 2010 - 19:52
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#61
Inviato 13 gennaio 2010 - 07:56
Ma come lo vedi quest'ultimo lavoro rispetto al disco precedente?
Considerato che quello precedente l'ho cestinato dopo venti minuti questo non poteva non essere meglio.
� più rifinito, meglio arrangiato, nelle parti suonate/improvvisate si sente che sono ridiventati un trio, e ci sono pure due pezzi (W.B.A.T. e Gullible's Travails, peccato li abbiano cacciati in fondo alla scaletta) che sembrano usciti dritti da Trust Us. In particolare il secondo, malgrado i 20'42" di durata sta in piedi che è un piacere e si regge su idee davvero belle (la coda finale è davvero notevole).
Non dico che mi renda entusiasta, ma se non altro lo ascolto con piacere, cosa che non mi accadeva, letteralmente, da Panerothyme in poi (unica eccezione l'Ep In the Fishtank con la sezione fiati dei Jaga Jazzist, e un po' anche Barracuda, dà i).
Whatever you do, don't
#62
Inviato 17 gennaio 2010 - 10:16
Ovviamente parlavo ai fan, per il resto del mondo potrebbero/dovrebbero essere morti e sepolti all'incirca dal 2000.
Tenendo bene a mente questo, è un disco sicuramente migliore del precedente e anche di Little Lucid Moments, almeno qualche idea sparsa in giro c'è. Il problema è che sono sparse in giro e diluite in brani lunghissimi di cui faccio fatica a trovare un capo o una coda.
Rispetto al passato, da Little Lucid Moments diciamo, mi sembra che nel disco finiscano brani come se fossero suonati live, ogni pezzo ha un intermezzo improvvisato (X-3 è l'esempio perfetto), una coda psichedelica, una parte in cui la canzone viene messa da parte e i tre vanno via di jam. Come dal vivo (comunque neanche lì capita in ogni pezzo) solo che live tra volumi, coinvolgimento e la loro straordinaria capacità di stare sul palco questo sistema funziona su disco no.
E' vero che nei loro album feeling live e momenti jam non sono mai mancati ma: 1) la proporzione con i momenti scritti era nettamente a favore di questi ultimi; 2) il pezzone con la jam in mezzo era un momento centrale del disco (Un Chien D'Espace) circondato da un sacco di canzoni con ritornelli da imparare a memoria tutte pronte per ogni possibile stravolgimento live.
Il succo è che un ascolto è andato, forse ce ne saranno altri e poi ritorno di nuovo a un discoacasodeglianni90 anche se li conosco nota per nota.
Contento per loro che sembrano divertirsi ancora, contento per chi riesce a goderseli.
Io non ci riesco
Frankie se non ricordo male da una tua playlist Demon Box ti era piaciucchiato, che hai sentito oltre a quello?
#63
Inviato 18 gennaio 2010 - 08:36
un ascolto è andato, forse ce ne saranno altri e poi ritorno di nuovo a un discoacasodeglianni90 anche se li conosco nota per nota.
Contento per loro che sembrano divertirsi ancora, contento per chi riesce a goderseli.
Ahah è la stessa cosa che ho fatto io, dopo due o tre giorni di quasi-entusiasmo ho messo su Trust Us e tanti saluti all'ultimo album.
Whatever you do, don't
#64
Inviato 26 gennaio 2010 - 11:36
Che non ci siano ritornelli orecchiabili e memorizzabili è una cosa di cui li ringrazio con tutto il cuore: questi sono animali da jam session, mica indienerd.
#65
Inviato 13 febbraio 2010 - 08:51
E la delusione è ancora piu' grande viste le potenzialità che il gruppo sembrava poter esprimere dopo grandi lavori..da Demon box a Timothy's Monster..ed anche piu' tardi con in the Fishtank.
Peccato..una grande occasione persa..un altro gruppo come tanti altri !
#66
Inviato 22 aprile 2011 - 08:23
Arriva Roadwork Vol. 4, registrazioni del tour 2007 con questa scaletta:
The Bomb-Proof Roll & Beyond 21:04
All Is Loneliness 18:45
Wishing Well 7:27
Landslide 9:00
Kill Devil Hills 10:09
The Alchemyst 13:31
#67
Inviato 04 luglio 2011 - 12:58
Non è neanche questioni di lungaggini da live, è che è scarico e il paragone con il primo Roadwork è impietoso.
Perché pubblicare roba simile quando per una decade abbondante questi hanno regnato in lungo e in largo per l'europa? Perché?
Girano dei bootleg che sono Live At Leeds in confronto.
#68
Inviato 04 febbraio 2012 - 02:44
#69
Inviato 04 febbraio 2012 - 08:53
Whatever you do, don't
#70
Inviato 10 febbraio 2012 - 02:43
Io quest'anno torno a vederli dal vivo solo e unicamente perché suonano a Mezzago, sarà puro revival, mi presento ai cancelli alle sei del pomeriggio con la schiscetta.
cos'è una schiscetta? xD
oggi esce il nuovo album, sembra promettere bene spero abbiano tagliato un po' di jam fini a loro stesse (su disco); il fatto che ci sia l'orchestra di archi e la collaborazione con un jazzman mi fa ben sperare!
#71
Inviato 10 febbraio 2012 - 02:50
#72
Inviato 10 febbraio 2012 - 02:58
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#73
Inviato 10 febbraio 2012 - 08:24
Whatever you do, don't
#74
Inviato 10 febbraio 2012 - 08:54
#75
Inviato 10 febbraio 2012 - 09:03
spero abbiano tagliato un po' di jam fini a loro stesse
Mah: il disco nuovo dura 75 minuti e l'orchestra non mi ispira niente di buono.
Whatever you do, don't
#76
Inviato 10 febbraio 2012 - 09:09
Santo cielo, sto riascoltanto Trust Us in questi giorni e non lo ricordavo così grosso, bello sì ma non di queste dimensioni. Dieci secco.
Idem. Gli unici difetti sono un filo di prolissità e le prime due del secondo cd che proprio non mi piacciono.
Non sapevo nulla del disco nuovo. Un po' curioso lo sono.
#77
Inviato 10 febbraio 2012 - 09:28
Whatever you do, don't
#78
Inviato 10 febbraio 2012 - 12:47
per quanto riguarda trust us, secondo me merita proprio il massimo dei voti perchè cristo c'è di tutto e fatto benissimo,come molti gruppi si sognano: penso a ozone, vortex surfer, 577 in cui la chitarra improvvisa sul 7/4, o al finale di taifun che è leggendario, e appena finsice parte subito dopo superstooge... disco fondamentale, assieme a timothy's monster
#79
Inviato 10 febbraio 2012 - 13:13
Per quanto mi riguarda, temo che disegnerà la stessa parabola degli ultimi quattro o cinque: tiepida attesa - ascolti ripetuti scordandomi cosa sono stati - moderato piacere - calo degli ascolti - cestino.
per me degli ultimi è rimasto solo little lucid moments, che ogni tanto lo ascolto..e in the fishtank; in child of the future c'è qualceh canzone bellina, in heavy metal fruit anche,ma in linea di massima non li ascolto mai
#80
Inviato 11 febbraio 2012 - 09:22
Whatever you do, don't
#81
Inviato 11 febbraio 2012 - 13:07
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
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三生石
#82
Inviato 11 febbraio 2012 - 13:09
#83
Inviato 11 febbraio 2012 - 13:13
#84
Inviato 11 febbraio 2012 - 14:10
Frankie ma dei vecchi (anni 90) quali hai sentito? Mi pare di ricordare un playlist con Demon Box eoni fa.
Eh, tutti...ma stiamo parlando di eoni fa...Comunque, ottimo Demon Box.
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三生石
#85
Inviato 11 febbraio 2012 - 14:27
Frankie ma dei vecchi (anni 90) quali hai sentito? Mi pare di ricordare un playlist con Demon Box eoni fa.
Eh, tutti...ma stiamo parlando di eoni fa...Comunque, ottimo Demon Box.
per me però nno è il loro migliore comunque quest'ultimo ascolto dopo ascolto guadagna molto!
#86
Inviato 11 febbraio 2012 - 16:16
#87
Inviato 11 febbraio 2012 - 16:27
Devo sentire pero' trust us
Santo cielo, se ti piacciono quei due Trust Us è un ascolto obbligatorio. Forse l'ho già scritto ma mi ripeto, tutti i dischi da Demon Box a Let Them Eat Cake sono irrinunciabili e lì c'è la cifra dei Motorpsycho più grandi, dopo è soltanto maniera.
Whatever you do, don't
#88
Inviato 11 febbraio 2012 - 18:58
#89
Inviato 11 febbraio 2012 - 19:49
[m]http://www.youtube.com/watch?v=lVDL9VJ3fFE[/m]
Merda se sono cambiati negli anni.
#90
Inviato 12 febbraio 2012 - 03:43
#91
Inviato 13 febbraio 2012 - 19:50
#92
Inviato 18 febbraio 2012 - 17:09
Non ho mai fatto il tifo per la categoria "evoluzione e progresso" nel giudicare un gruppo rock, ma se penso che questa è la stessa gente che ha inciso Un chien d'espace mi dico che son tornati parecchio indietro.
Whatever you do, don't
#93
Inviato 18 febbraio 2012 - 20:51
#94
Inviato 19 febbraio 2012 - 12:24
Non per fare il nostalgico a tutti i costi ma cose così le seminavano negli ep.
[m]http://www.youtube.com/watch?v=1X82-lx8zjs[/m]
#95
Inviato 19 febbraio 2012 - 12:58
#96
Inviato 19 febbraio 2012 - 13:00
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
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三生石
#98
Inviato 21 febbraio 2012 - 02:32
Devo sentire pero' trust us
Santo cielo, se ti piacciono quei due Trust Us è un ascolto obbligatorio. Forse l'ho già scritto ma mi ripeto, tutti i dischi da Demon Box a Let Them Eat Cake sono irrinunciabili e lì c'è la cifra dei Motorpsycho più grandi, dopo è soltanto maniera.
Condivido!!! E non sai quanto!! Un nostalgico, e dei peggiori anche....
Addirittura addirittura io mi fermerei quasi a Trust Us.
Ma forse è bene seguire il tuo consiglio e riascoltare bene anche Let them Eat Cake.... è che tutte le volte che mi è capitato di infilare un loro cd nello stereo, irrimediabilmente la scelta è andata sui precedenti.
#99
Inviato 09 dicembre 2012 - 09:04
Motorpsycho originally released their masterpiece album "Blissard" in 1996 to worldwide acclaim. Now, almost 2 decades later, they've emptied the vaults and have compiled the ultimate box-set consisting of the original tracks, different recording sessions, rejected mixes, songs lost along the way and, at times, absolute musical mayhem. A must-have for hardcore Motorpsycho fans and an interesting insight for all music lovers into the workings of one of the world's most prolific indie bands.
http://www.stickman-records.de/
Tracklist
Disc 1: Blissard vol. 1 The Original Album
- Sinful, Wind-borne
- "Drug Thing"
- Greener
- 's Numbness
- The Nerve Tattoo
- True Middle
- S.T.G.
- Manmower
- Fool's Gold
- Nathan Daniel's Tune From Hawaii
Disc 2: Blissard vol.2 - When The World Sleeps (The KiT-sessions, 1994)
- Stalemate
- Flick of the Wrist
- When the World Sleeps
- Black W'abbit
- The Ballad of Patrick & Putrick
- 7th Dream
- Mad Sun
Disc 3: Blissard vol.3 - The Pidah Mixes
- Sinful, Wind-borne
- "Drug Thing"
- Greener
- The Matter With Her
- 's Numbness
- The Nerve Tattoo
- Manmower
- Like Always
- True Middle
- S.T.G.
- Stalemate
Disc 4: Blissard vol.4 - The Ones That Got Away B-sides, rehearsal tapes, the Atlantis psychosis files...
- The Nerve Tattoo
- Of Beacons & Beams
- The Wheel
- Pale Day
- Mad Sun (short version)
- A Saw Sage Full of Secretion
- Heaven and Hell
- Sterling Says
- Never Judge
- Baby Scooter
- In the Midst of All That
- Silver Tongue
- Dave Gave Up
- That Dying Breed
- "Drug Thing"
- A Shortcut to the Stars
- Aa Luna
- Atlantis Swing
- Familjen tar plats i studion/Fyra kvällar session
- Jazz på trøndska
#100
Inviato 05 marzo 2014 - 17:36
Timothy’s Monster (1994): cambio di etichetta. Abbandonata la Voices Of Wonders i Motorpsycho passano alla neonata Stickman (se non sbaglio nata proprio per produrre loro). L’ispirazione compositiva è allo zenit e Timothy’s Monster risulta essere il loro personale capolavoro. Lo stile inoltre evolve ulteriormente, il lato hard viene abbandonato in favore di quella slackeness di cui i Pavement erano i massimi portavoce al momento, gli arrangiamenti si fanno più curati, le parti acustiche acquistano sempre più peso, il lato pop emerge sempre più.
Nel primo cd sfilano Feel, lofi acustico/intimista che apre il disco, i potenziali singoli killer Trapdoor e Wearing Yr Smell, Beatiful Sister (da qualche parte avevo letto Syd Barrett incatenato a pane e feedback), la sognante On My Pillow (vedere I’m Only Sleeping dei Beatles), Kill Some Day, potenziale inno della generazione x (solito discorso di stare dalla parte sbagliata dell’oceano), Now It’s Time To Skate, incanto acustico che si elettrifica nel finale (con un Geb sempre più smaliziato al banjo) e in chiusura Watersound altra meraviglia che parte soffusa e tremolante per esplodere in mille frammenti.
La divisione in doppio cd in questo caso è significativa, infatti sul primo sfilano canzoni più o meno standard, il secondo è molto più sperimentale e tira un po’ le somme del gruppo. I quattro brani sono esemplificativi delle forze che hanno spinto il gruppo finora, The Wheel è un mostruoso monumento alla reiterazione, il gioiellino Sungravy dice che Nick Drake è un’influenza non indifferente, Grindstone chiude definitivamente col passato metal, la conclusiva The Golden Core, che solitamente viene etichettata come il loro parto migliore (concordo) e che deve parecchio alle stratificazioni orizzontali di Loveless (accompagna con la voce anche Anneli Drecker dei Bel Canto), è un’ estasi malinconica da contemplazione universale.
Quoto e sottoscrivo un post di 6 anni fa per un disco che ho riascoltato almeno dopo 18 anni dall'ultima volta.
Con gli psicotici della motoretta ho avuto un rapporto ondivago. Ho ascoltato con piacere diversi loro album nei 90, ma non mi hanno mai fatto davvero impazzire. Come ad altri psichedelici sboroni di quegli anni, gli rimproveravo un'alternanza tra genialate e pasticcionate, come ad esempio quei suoni spesso impastati più per vezzo lo-fi fine a se stesso che per reale necessità .
Ma Timothy’s Monster era speciale. Un doppio monolitico che arrivava all'apice, e quindi già all'imminente decadenza, di quella misteriosa stagione della strega in cui l'alternative rock faceva capolino persino nelle classifiche italiane, passava per radio e ogni tanto faceva canticchiare anche qualche casalinga. Proprio per la posizione sghemba e poco centrale dei Motorpsycho, anche geograficamente parlando, sembrava un disco proveniente da un mondo buffo e storto, un burtoniano Paese di Halloween della generazione X, ma era un compendio perfetto delle atmosfere, delle mescolanze, dei paesaggi sonori di quella scena.
Devo dire che mi ricordavo più il clima generale che non le singole canzoni. Riascoltandolo invece mi ha colpito proprio l'incredibile potenza dei singoli brani. Il primo CD ha una scaletta da spavento: undici canzoni perfette, dove ad una perla segue sempre un'altra perla. E' stato un piccolo viaggio nel tempo, nel mondo sonoro di una generazione che riusciva a fare musica intima, dolce e sognante utilizzando anche accensioni hard e bordate noise.
Il secondo CD è una specie di versione rock del Giardino delle delizie di Bosch, con un'alternanza vertiginosa, ma coerente, tra inferni sferraglianti e paradisi elettroacustici.
Capolavorone insomma.
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lazlotoz