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Consigliami Il Libro


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443 replies to this topic

#151 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 13 febbraio 2016 - 18:45

 


Non ho più +, puoi elaborare? Io sono andato poco più in là degli studi liceali, quanto a filosofia, però mi sembra di poterci sempre trovare qualcosa, circa i problemi che voleva studiare l'utente tabache.

Per quel poco di cui ho un'idea, mi fido del tuo giudizio su Foucault (infatti non ho mai considerato seriamente di acquisirne qualche scritto). Però l'espressione "philosophes francesi del secondo '900" mi ispira da sempre e probabilmente in modo perverso e indipendente dai contenuti.

Dall'altro lato, di Chomsky non ho ancora letto nulla direttamente, ma qui e lì è in possibile non ritrovarselo, studiando questioni concrete.

 

Quindi le domande&richieste sono:

-secondo te quali philosophes francesi del secondo '900 non hanno la suddetta tara? Quelli del primo '900 come sono messi? Consiglia libri (o che per essi), anche lontani dal tema di tabache

-Chomsky ti sta sui coglioni anche peggio a causa della sua "estrema fiducia empirica"? Con chi lo metti a confronto, sui temi non prettamente linguistici? Consiglia

 

Ovviamente per favore, e grazie.

 

 

ehm, per la ragione di cui sopra, non sono decisamente la persona giusta a cui fare domande  :) si tratta davvero d'un campo dove ho vaste lacune e dove sto cercando d'orientarmi. su Chomsky non-linguista non saprei dirti molto anche se trovo stucchevole il noglobalismo+complottismo-ameriKKKaimperodelmale!!!1!!1 dei suoi interventi 'politici' da tempo immemore a questa parte.

[edit: ma nel famoso dibattito televisivo con Foucault la parte della persona ragionevole la faceva senza dubbio lui]

 

sul piano linguistico, credo che la grammatica generativa sia stata un momento importantissimo della linguistica del '900 ma anche che sia in buona parte superata o smentita, non fosse che per inerzia continua a esercitare un forte potere accademico. le riconosco per esempio il merito d'aver fondato uno studio sistematico e scientifico della sintassi, trascuratissima a favore di fono- e morfologia nei primi 150 anni di scienza linguistica. ma ad esempio in fonologia, campo che conosco meglio, trovo che le varie correnti generativiste e post-generativiste abbiano imboccato notevoli vicoli ciechi. e su tutto l'argomento del Language Organ e dell'innatismo, centrale nella teoria chomskiana, mi risulta che chi studia acquisizione del linguaggio piuttostoché linguistica cognitiva abbia oggi serissime riserve.

 

(e ad esempio buona parte degli studiosi di linguistica storico-comparativa non può soffrire i generativisti, con buone ragioni a mio avviso).

 

 

Grazie, comunque mi ricordavo già che non ti occupi di filosofie, bensì di lingue, e ho chiesto apposta perché non sei del campo. Ci sono filosofi di cui mi fido (reynard the fox) e filosofi di cui non mi fido ashd

In realtà non mi interessa molto neanche il Chomsky militante, anzi. Oltre ad aver letto di lui in giro, attraverso altri, ho visto la stramba intervista di Gondry, che si concentra comunque su teorie del linguaggio e della mente for dummies.

Poi a me nel dibattito linkato sembrano entrambi ragionevoli, nonché comprensibili, addirittura senza sottotitoli!

Per quanto riguarda la grammatica generativa e oltre, ho colto il focus sulla sintassi e ho già avuto modo di stupirmi, sempre da profano e ignorante, della sicurezza con cui Chomsky confida in basi neurofisiologiche, genetiche, etc per la sua teoria. La fonologia però non mi interessa :/

 

Se vuoi esprimerti meglio in privato, per non subire gli strali dei filosofi... asd


  • 1

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#152 Stephen

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Inviato 13 febbraio 2016 - 23:06

mentre non ho una laurea in filosofia

Neanch'io, quindi parliamo alla pari, anzi,

 

anche se ho una cultura di tipo umanistico

 

visto che mi sembra che tu ce l'abbia di livello un bel po' superiore al mio, siamo impari a tuo vantaggio. ;)

 

sul primo punto: io in realtà non ho parlato affatto di politica, quindi non ho nulla da contestare a quel che dici.

E invece sì. Hai scritto

 

problema (al limite inventato)

Problema al limite inventato? Tipo l'explicit di Sorvegliare e punire. "Interrompo qui questo libro che deve servire da sfondo storico a diversi studi sul potere di normalizzazione e sulla formazione del sapere nella società moderna". Fine a se stessa come tutto l'attivismo politico di cui lo stesso autore si è fatto promotore? C'entra eccome e poi espressioni del tipo "smascherare l'universo-mondo" e "pensiero che smaschera se stesso", o sono citazioni di Derrida - e in questo caso dovrei darti un punto - oppure devi spiegarmele. asd

 

per me infatti anche Hegel rientra fra gli affabulatori cazzari

Lo diceva anche la mia prof di filosofia delle superiori, ma era laureata in tutt'altro, mi sa pure male, e senza il dottorato.
 

ogni stereotipo, ne son convinto, ha un fondo di verità: che non esaurisce la verità stessa, oltre il quale bisogna procedere, ma che non può non esserci, altrimenti lo stereotipo stesso non esisterebbe; quindi se la vulgata su questi filosofi è tale, ci saranno delle ragioni intrinseche nei loro testi che l'hanno generata

Ok, il tuo argomento è questo, in pratica l'avevo solo esplicitato, solo che, attenzione, non è una vulgata, è uno stereotipo, un luogo comune + argomento d'autorità (che non è una cosa brutta)

 

comunque cose simili alle mie (anzi, anche più pesanti) le dicono anche critici della cultura che questa gente l'hanno letta e meditata appieno, appunto perché a differenza mia lo fanno per mestiere.

Mi viene in mente Searle, ma allora ti dico che forse c'è anche la risposta di Derrida, da leggere. Mi viene in mente Chomsky, che però non ha letto più di due righe di Lacan - sua dichiarazione. Mi viene in mente anche altra gente, ma forse va contestualizzata. C'è Habermas, che è uno dei più severi verso certi autori che mi vengano in mente, ma ne Il discorso filosofico della modernità (un bel po' di capitoli dedicati ad Hegel, uno a Derrida, uno a Foucault, uno a Luhmann...) non c'è neanche una riga che lasci anche solo intuire qualcosa che potrebbe vagamente ricollegarsi alle tue posizioni.

 

gli stessi, fra l'altro, che osservano come i nomi dei 'francesi' siano spesso branditi come clave in certo discorso kulturale contemporaneo

Tutt'altro discorso e per parlarne bisognerebbe proprio partire dal presupposto di distinguere Foucault dai foucaultismi, Derrida dai derridismi, etc... e sono il primo a ritenerlo una priorità - soprattutto perché non voglio assolutamente prendere tutto il pacchetto Foucault, tutto il pacchetto Derrida, tutto il pacchetto Deleuze... però me li sono letti - nonostante la mia tesi sia di un altro SSD asd - e non sono d'accordo con te. Scusa eventuali asprezze, sono dovute allo schermo dello schermo. ;)

 

Sdrammatizziamo col bellissimo riassunto del dibattito Foucault-Chomsky.

 

 

Ciao ;)


  • 2

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

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#153 Ronald Regaz

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Inviato 14 febbraio 2016 - 23:49

Stephen, grazie per avermi risposto punto per punto e aver preso sul serio quello che alla fine, da parte mia, poteva essere considerato un raglio ignorante. a LFT come da sua richiesta ho già mandato un mattonazzo di wall of text in privato asd , a te replico solo su un paio di punti (sul resto, s'intende che prendo atto, annoto, e spero di poter approfondire presto):

 

- 'problemi inventati': davvero, era una frase molto generica che rientrava nella descrizione di quello che percepisco come un certo mood intellettuale, non volevo far riferimento diretto all'opera di Foucault e, quindi, tantomeno a uno suo presunto disimpegno politico. anche perché questo per me è ortogonale rispetto al problema dell'eventuale ciarlataneria (per dire, quanti politici di professione non sono forse dei ciarlatani?)

 

- prof che insegnano materie in cui non sono specializzati: sfondi una porta aperta, trovo assurdo che una persona magari specializzata in epigrafia greca possa insegnare a livello liceale, che so, la storia del XVII secolo. ma cosa dovrebbe saperne? alla stessa maniera, che uno laureato in storia insegni filosofia. però le classi di concorso funzionano così e anzi adesso le stanno accorpando ulteriormente.

 

-la cosa sullo smascherare no, figùrati, nessuna citazione testuale, maldestre parole mie che però echeggiano osservazioni imho condivisibili fatte più volte da Matteo Marchesini. riguardo a F. sicuramente aveva scritto qualcosa su fb, che ora non riesco a ritrovare, e dato che è un poligrafo pazzesco sicuramente l'ha echeggiato altrove; di recente ha fatto un pezzo su Deleuze, per dire: http://www.claudiogi...-ventanni-dopo/. lui lo dice meglio: "la demistificazione che si confonde con una mistificazione al quadrato".


  • 1

#154 piersa

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Inviato 15 febbraio 2016 - 02:07

Bravi GDO
:)
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#155 Greed

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Inviato 15 febbraio 2016 - 11:37

Io di Focault ho letto solo stralci o discorsi riportati in altri libri. Leggasi: non so un cazzo!, ma mi ha fatto esattamente lo stesso effetto che ha fatto (giuro che non uso più la doppia t in questo post) a JSR. Troppo intellettuale (ops), tante parole e poche cose, ma sono cosciente che viviamo in un mondo fatto di parole, quindi....quindi boh, effettivamente le parole devono essere smascherate, ma possono essere smascherate da altre parole?

 

Horatio, there are more things in heaven and earth, than are dreamt of in our philosophy.

 

Non ne sono affatto sicuro.


  • 0

#156 piersa

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Inviato 15 febbraio 2016 - 12:54

Di quello stanne certo chè la natura aborre il vuoto ma anche la ridondanza. En plus in cielo si dice ci sia addirittura Dio
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#157 Stephen

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Inviato 15 febbraio 2016 - 13:10

presunto disimpegno politico. anche perché questo per me è ortogonale rispetto al problema dell'eventuale ciarlataneria

Certo, ma complica il quadro - la "rappresentazione" in senso hegeliano, meglio :rotfl: - che ne davi, indicandoli come filosofi che "chiaccherano" senza riscontri pratici. Ecco, i riscontri pratici ci sono - io dico di più, il "riscontro pratico" è quella stessa attività filosofica.

D'accordo sulle classi di concorso, molto meno sulla condivisibilità delle posizioni riportate nel terzo punto, che secondo me non reggono assolutamente, quindi le forze si annullano e soprassiedo - in verità ci sarebbe di più una kantiana forza negativa asd

Che siano filosofi dalla prosa molto tesa, intricata e complessa, è assodato, ma volevo spostarmi un po' da questo piano (Foucault molto meno di altri). Questa mattina stavo leggendo Deleuze che scrive su Leibniz e per dire è impossibile non scontrarsi con la difficoltà di distinguere il piano ermeneutico da quello propositivo, ma da qui a dire che sono solo "parole" ce ne passa, ecco. Volevo un po' mostrare le mie perplessità su certi luoghi comuni che secondo me non rendono onore a nessuno, ma non difendo a spada tratta nessuno, anche perché, ed è una cosa importante: 1) "filosofia francese del novecento" non è una corrente filosofica, Badiou critica Deleuze in modo molto più pesante di quanto si possa immaginare, e non frequentava neanche le sue lezioni, Derrida ha scritto il più aggressivo, feroce, drastico e radicale saggio anti-Foucault apparso finora, e anche questo complica il quadro; 2) per capire certi passaggi di Deleuze - tra l'altro impliciti, per la maggior parte, giusto per semplificare un po' asd - vi assicuro che bisogna aver letto molto approfonditamente (soprattutto perché bisogna riuscire a vederli dove non vengono citati) Meinong, Darwin e anche altra gente generalmente non considerata proprio "chiaccherona"; Badiou cita Zermelo, Cantor e Russell ogni due pagine (http://cahiers.kings...mes/badiou.html), usw.

effettivamente le parole devono essere smascherate, ma possono essere smascherate da altre parole?

Foucault ha scritto tutti i libri che ha scritto (forse apparte Le parole e le cose) basandosi su documenti d'archivio, parlo di cose come verbali di processi, regolamenti scolastici, regole monastiche, tutte cose oltre che parole. (cfr. il capitolo di Nascita della biopolitica sul "far finta che gli universali non esistano"). E tra l'altro quando Foucault era accademico il problema era riuscire a capire se fosse uno storico o un filosofo per assegnargli la cattedra giusta, non un filosofo o un sofista (quello era il problema di Derrida asd ). Poi lui ha risposto che non faceva histoire ma histoire fiction, e va be', è un'altra storia. asd

Ciao ;) e

Ciao :ciao:
  • 2

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#158 ravel

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Inviato 15 febbraio 2016 - 15:10

: 1) "filosofia francese del novecento" non è una corrente filosofica, Badiou critica Deleuze in modo molto più pesante di quanto si possa immaginare, e non frequentava neanche le sue lezioni, Derrida ha scritto il più aggressivo, feroce, drastico e radicale saggio anti-Foucault apparso finora, e anche questo complica il quadro; 2) per capire certi passaggi di Deleuze - tra l'altro impliciti, per la maggior parte, giusto per semplificare un po' asd - vi assicuro che bisogna aver letto molto approfonditamente (soprattutto perché bisogna riuscire a vederli dove non vengono citati) Meinong, Darwin e anche altra gente generalmente non considerata proprio "chiaccherona"; Badiou cita Zermelo, Cantor e Russell ogni due pagine, usw.

 

 

 

Che poi, volendo sommessamente notare... , nella "filosofia francese del '900" ci sarebbe anche dell'altro, a cominciare dai pensatori di matrice fenomenologica, Sartre, Merleau-Ponty, Ricoeur, ci sarebbe Camus, ci sarebbe tutto il versante spiritualista cattolico tipo Marcel, Maritain ecc. E qualcosa dimentico senz'altro...


  • 0

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Moriremotuttista


#159 Ronald Regaz

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Inviato 16 febbraio 2016 - 12:57

Che poi, volendo sommessamente notare... , nella "filosofia francese del '900" ci sarebbe anche dell'altro, a cominciare dai pensatori di matrice fenomenologica, Sartre, Merleau-Ponty, Ricoeur, ci sarebbe Camus, ci sarebbe tutto il versante spiritualista cattolico tipo Marcel, Maritain ecc. E qualcosa dimentico senz'altro...

 

chiaro, vero, è giusto ricordarlo. penso siamo tutti d'accordo che il discorso non fosse su base nazionale o linguistica ma che si usasse 'Francia' come abbreviazione conveniente per indicare certe correnti.

poi basta, mi taccio davvero perché di queste cose so pochissimo.

 

(anzi, ancora una domanda: e Blanchot? a parte che mi pare più che altro un critico letterario [ma direi che con questi la distinzione sia molto labile], tipicamente lo vedo citato nello stesso clima culturale, diciamo, e le righe che ho letto m'hanno fatto l'impressione dell'ennesimo che si compiace con le sentenze vertiginose e paradossali [laudatore di quel disturbato di Bataille, ad esempio]. spiegatemi anche per lui che non è davvero così barra spiegatemi perché è importante e come dovrei approcciarlo).


  • -1

#160 Greed

    round control to major troll

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Inviato 16 febbraio 2016 - 13:31

Per quel che ho visto della "Conversazione infinita"* mi pare quasi più scrittore che critico-filosofo (vabbè, sono categorie che sono diventate più labili, forse e soprattutto da Nietzsche in poi, ma anche Schop ed Hegel non scherzano), o una sorta di incrocio. Lo vorrei leggere, comunque Piersa mi aveva dissuaso e NOT incoraggiato, se fai una ricerca su OR probabilmente trovi qualche commento alle mie domande.

Però forse non è la tua cup of tea (cit.), tutto qui. Ci sta. 

*uscita da poco una traduzione per einaudi, con un'introduzione di Bottiroli in cui si riesce a capire qualcosa.

 

 

Richiesta mia. Vorrei rileggere Macbeth in anglese studiandomi un po' la lingua, conoscete dizionari storici online gratis? Ovviamente l'oxford si paga.

Un equivalente di questo insomma http://www.tommaseobellini.it/#/


  • 1

#161 Matthew30

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Inviato 17 febbraio 2016 - 13:38

I libri di Richard Adams, La collina dei conigli e I cani delle peste, sono due letture degne, a vostro modo di vedere?

 

Conosco per fame le due trasposizioni cinematografiche, che sono considerate da alcuni critici due dei film di animazione più crudi mai prodotti dal cinema europeo. 


  • 0

#162 bELLE ELLEish

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Inviato 17 febbraio 2016 - 15:19

Io volevo chiedere sempre ai filosofi, agli storici e agli antropologi se esistono libri interessanti sui giochi.

Non Teoria dei Giochi applicata all'antropologia e al comportamento, non strettamente almeno. Neanche scienze della formazione mediante attività giocose, per carità. Neppure un'enciclopedia con le regole.

Una storia dei giochi in senso lato nelle comunità umane, da quelli rituali preistorici a quelli moderni, quelli dei bambini, quelli che si giocano ovunque e quelli endemici, magari raggruppati in famiglie di qualche tipo. Ho la sensazione che ci siano vari libri non molto profondi e interessanti, non saprei neanche bene perché mi sia venuto in mente questo. Mi sa che intendo qualcosa di "etologico", infatti sarebbe ben voluta anche una parentesi sui giochi degli altri animali, e fra loro e con gli umani.


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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

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#163 Reynard

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Inviato 17 febbraio 2016 - 15:24

Io volevo chiedere sempre ai filosofi, agli storici e agli antropologi se esistono libri interessanti sui giochi.

Non Teoria dei Giochi applicata all'antropologia e al comportamento, non strettamente almeno. Neanche scienze della formazione mediante attività giocose, per carità. Neppure un'enciclopedia con le regole.

Una storia dei giochi in senso lato nelle comunità umane, da quelli rituali preistorici a quelli moderni, quelli dei bambini, quelli che si giocano ovunque e quelli endemici, magari raggruppati in famiglie di qualche tipo. Ho la sensazione che ci siano vari libri non molto profondi e interessanti, non saprei neanche bene perché mi sia venuto in mente questo. Mi sa che intendo qualcosa di "etologico", infatti sarebbe ben voluta anche una parentesi sui giochi degli altri animali, e fra loro e con gli umani.

 

Johann Huizinga "Homo ludens"

 

Va letto perche' e' interessante, e' ottimamente scritto, ed e' il primo libro in assoluto che tratta del gioco come elemento essenziale della cultura umana.

Detto questo, lo apprezzerai piu' per le strade che ha aperto sbagliando che per quello che e' rimasto di valido asd

 

Roger Caillois "Il gioco e gli uomini"

 

(E un'occhiata alle "Ricerche filosofiche" di Wittgenstein, ovviamente)


  • 2
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#164 bELLE ELLEish

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Inviato 17 febbraio 2016 - 15:31

(E un'occhiata alle "Ricerche filosofiche" di Wittgenstein, ovviamente)

 

Questo lo avevo iniziato e lasciato perché il file aveva un'impaginazione orrenda, probabilmente è quello che recupero più facilmente in biblioteca.

Grazie, sempre puntuale!


  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
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#165 ravel

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Inviato 17 febbraio 2016 - 16:30

Io volevo chiedere sempre ai filosofi, agli storici e agli antropologi se esistono libri interessanti sui giochi.

Non Teoria dei Giochi applicata all'antropologia e al comportamento, non strettamente almeno. Neanche scienze della formazione mediante attività giocose, per carità. Neppure un'enciclopedia con le regole.

Una storia dei giochi in senso lato nelle comunità umane, da quelli rituali preistorici a quelli moderni, quelli dei bambini, quelli che si giocano ovunque e quelli endemici, magari raggruppati in famiglie di qualche tipo. Ho la sensazione che ci siano vari libri non molto profondi e interessanti, non saprei neanche bene perché mi sia venuto in mente questo. Mi sa che intendo qualcosa di "etologico", infatti sarebbe ben voluta anche una parentesi sui giochi degli altri animali, e fra loro e con gli umani.

 

Alle segnalazioni di reynard - e sempre sul versante filosofico - aggiungerei Il gioco come simbolo del mondo, di Eugen Fink che purtroppo è penalizzato da una vecchia traduzione assolutamente inadeguata.
Poi ci sarebbe Eraclito...  "Il tempo del mondo è un bambino che gioca, con le tessere di una scacchiera: di un bimbo è il regno" (ma sulla traduzione esistono belluine e feroci dispute fra gli interpreti :))


  • 1

«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
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#166 debaser

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Inviato 17 febbraio 2016 - 17:00

I libri di Richard Adams, La collina dei conigli e I cani delle peste, sono due letture degne, a vostro modo di vedere?

Conosco per fame le due trasposizioni cinematografiche, che sono considerate da alcuni critici due dei film di animazione più crudi mai prodotti dal cinema europeo.


Letto il primo, bello.
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#167 Greed

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Inviato 17 febbraio 2016 - 17:43

LFT ho una decina di pagine sul gioco "mosca cieca" scritte da Mario Alinei, che confrontando il nome italiano con altri nomi attestati (gatta cieca, lupo cieco, fino all'alouette bandee francesce e alla gallina ciega spagnola, and many more) riconduce il gioco e il ruolo del colpitore cieco ad una raffigurazione della morte (gli animali, e anche i santi "ciechi" riconducono poi ad una concezione totemica e le sue varie stratificazioni).

Analisi che parte da una teoria etimologica-semantica innovativa (l'iconomasiologia) esposta in altri luoghi, ma secondo me si capisce. E' molto bello, se ti interessa pm.


  • 1

#168 Matthew30

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Inviato 17 febbraio 2016 - 18:29

Se non erro Roland Barthes aveva scritto sul wrestling negli anni Cinquanta... trovato, Le monde où l'on catche, contenuto all'interno di Mythologies (1957). E' una raccolta di 53 testi che analizza la creazione dei miti moderni nella società novecentesca.


  • 0

#169 Ronald Regaz

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Inviato 18 febbraio 2016 - 10:43

I libri di Richard Adams, La collina dei conigli e I cani delle peste, sono due letture degne, a vostro modo di vedere?

 

Conosco per fame le due trasposizioni cinematografiche, che sono considerate da alcuni critici due dei film di animazione più crudi mai prodotti dal cinema europeo. 

 

mai letti i libri, dei film ho visto solo il primo: capolavoro immenso (è vero che è crudo, in certe scene, ma non lo ridurrei a questo).


  • 0

#170 Stephen

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Inviato 20 febbraio 2016 - 16:28

mentre non ho una laurea in filosofia
neanch'io, quindi parliamo alla pari, anzi

Da qualche giorno ho iniziato ad avere ragione, pero! asd

 

nella "filosofia francese del '900" ci sarebbe anche dell'altro, a cominciare dai pensatori di matrice fenomenologica, Sartre, Merleau-Ponty, Ricoeur, ci sarebbe Camus, ci sarebbe tutto il versante spiritualista cattolico tipo Marcel, Maritain ecc. E qualcosa dimentico senz'altro...

 

Anche Bachelard, che nei manuali di filosofia della scienza viene prima - o dopo - Popper, per esempio, o l'importantissimo hegeliano Jean Wahl, per cambiare settore!

 

chiaro, vero, è giusto ricordarlo. penso siamo tutti d'accordo che il discorso non fosse su base nazionale o linguistica ma che si usasse 'Francia' come abbreviazione conveniente per indicare certe correnti.

Chiaro, ma è proprio questo il punto. Quella certa corrente* è molto meno unitaria di quanto possa sembrare. Deleuze mi sembra si sia laureato con Canguilhem - al quale con molta difficoltà possono essere attribuite certe caratteristiche - e quasi tutti hanno sviluppato il proprio pensiero in un contrasto produttivo con quello degli hegeliani della generazione precedente (Hyppolite, Kojève...); inoltre ci sono delle opposizioni interne notevoli, come Derrida versus Foucault, primo Derrida versus Levinas, Badiou versus Deleuze, Deleuze dell'"Anti-Edipo" versus Foucault della "Volontà di sapere"... A me sembra che l'idea che in generale si ha di questi autori - lo si capisce da affermazioni come "smascherare il mondo"** - sia in verità più aderente con autori vagamente post-moderni come Rorty, come Baudrillard... Allo stesso modo in cui il Kant dei manuali non è veramente Kant, ma quella eminenza grigia della storia della filosofia che è Hamann, per esempio. (Il link rientra perfettamente nella categoria dei manuali in questione.)

 

* Per quanto quasi tutti ne provino, con successo, a parlare, il che ti dà ragione, ecco, come Badiou, nel libro mi pare tradotto come "L'avventura della filosofia francese".

 

** Quando il nostro Greed scrive che "quasi più scrittore che critico-filosofo (vabbè, sono categorie che sono diventate più labili, forse e soprattutto da Nietzsche in poi, ma anche Schop ed Hegel non scherzano)" siamo con tutti e due i piedi nella lettura hegeliana data da Rorty. (Cerco un link adatto e lo posto, penso che ci riuscirò entro domani. asd )

 

Ciao ;)


  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

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#171 Greed

    round control to major troll

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Inviato 20 febbraio 2016 - 20:06

 

** Quando il nostro Greed scrive che "quasi più scrittore che critico-filosofo (vabbè, sono categorie che sono diventate più labili, forse e soprattutto da Nietzsche in poi, ma anche Schop ed Hegel non scherzano)" siamo con tutti e due i piedi nella lettura hegeliana data da Rorty

 

 

Sì, citazione voluta.

Spoiler


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#172 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 05 marzo 2016 - 18:45

Sto leggendo adesso il libro di Blanchot: difficilotto, eh? asd

 

Apriamo un topic di lettura simultanea per darci una mano? asd

 

EDIT

 

Sul post di Greed: l'introduzione di Bottiroli è molto chiara, è vero, però mi lascia perplesso il fatto che non segua il lessico di Blanchot. Vedremo leggendo veramente quello che scrive il nostro Maurice!


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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

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#173 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 05 marzo 2016 - 19:24

NO, TI PREGO, LA CLASSIFICA NO :(


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#174 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 05 marzo 2016 - 19:28

Ho detto che se non scrivevo da qualche parte la lista delle letture che mi hanno spinto a dare testate al muro diventavo matto; ora che l'ho fatto editone e stop.


  • 1

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

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#175 MajorMarquis

    pivello

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Inviato 06 marzo 2016 - 08:54

Sto cercando dei libri da leggere dopo aver studiato roba pesante: Qualcosa di leggero ma comunque di qualche valore. Che tipo di libri consigliereste?


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#176 Guybrush Threepwood

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Inviato 06 marzo 2016 - 10:50

dick? vonnegut? pratchett?

 

o magari qualcosa di stephen king? o sono tutte cose troppo disimpegnate?


  • 0

#177 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 06 marzo 2016 - 10:56

Un bell'italiano tipo Silone o Pratolini? Brevi, leggibili e ben costestualizzabili
  • 1

#178 Ronald Regaz

    ritardato mentale

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Inviato 06 marzo 2016 - 13:23

Sto cercando dei libri da leggere dopo aver studiato roba pesante: Qualcosa di leggero ma comunque di qualche valore. Che tipo di libri consigliereste?

 

Geminello Alvi, Eccentrici, un Adelphi che sto finendo di leggere in questi giorni.

 

altrimenti un qualsiasi Cavazzoni.


  • 1

#179 Operación Puerto

    Dr. Eufemiano Fuentes

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Inviato 06 marzo 2016 - 21:17

Geminello Alvi

 

 

 


  • 2
 

 


#180 Ronald Regaz

    ritardato mentale

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Inviato 06 marzo 2016 - 22:33

grandissimo Sgarbi, più gli anni passano più mi rendo conto d'amarlo  - senza quelle ironie con cui si amano, che so, le canzoni di Bello Figo Gu, etc.


  • 1

#181 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 07 marzo 2016 - 08:57

Non so perché ma a me Sgarbi mi fa paura [cit.]


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Siamo vittime di una trovata retorica.


#182 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 16 aprile 2016 - 12:58

Cicci, ho bisogno di un aiuto. Cerco un libro che parli delle lotte per il riconoscimento di legittimità dell'opera letteraria SOLO IN RELAZIONE ALLO STILE DI SCRITTURA. Riferimenti alla tradizione, rotture, consapevolezza delle scelte e loro posizione al momento della produzione, successo differito, rivalutazione e svalutazione postume etc.
  • 0

Siamo vittime di una trovata retorica.


#183 Reynard

    No OGM

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Inviato 16 aprile 2016 - 13:08

Cicci, ho bisogno di un aiuto. Cerco un libro che parli delle lotte per il riconoscimento di legittimità dell'opera letteraria SOLO IN RELAZIONE ALLO STILE DI SCRITTURA. Riferimenti alla tradizione, rotture, consapevolezza delle scelte e loro posizione al momento della produzione, successo differito, rivalutazione e svalutazione postume etc.

 

Non l'ho letto e quindi non posso garantirtelo, ma credo che questa raccolta di saggi ne abbia alcuni che toccano questi argomenti:

http://www.edizionid...tradizione.html


  • 1
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#184 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 16 aprile 2016 - 13:21

Cerco in biblioteca, grazie. Naturalmente comprendo nel discorso lo studio delle oscillazioni della centralità stilistica (mi è venuta malino) nella valutazione dell'opera letteraria.
  • 0

Siamo vittime di una trovata retorica.


#185 Matthew30

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Inviato 21 aprile 2016 - 21:21

Conoscete qualche bel libro di sociologia e storia dell'Africa? Non solo (o non tanto, se preferite) la parte sahariana e mediterranea, ma anche quella centrale e meridionale (oltre al Sudafrica). 

Grazie a chiunque avrà consigli in merito o suggerirà degli spunti interessanti.  :)


  • 0

#186 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 21 aprile 2016 - 21:40

Conoscete qualche bel libro di sociologia e storia dell'Africa? Non solo (o non tanto, se preferite) la parte sahariana e mediterranea, ma anche quella centrale e meridionale (oltre al Sudafrica). 

Grazie a chiunque avrà consigli in merito o suggerirà degli spunti interessanti.  :)

 

Se si parla di autori italiani, qualunque cosa trovi di Gian Paolo Calchi Novati.


  • 1

Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#187 Mr. Atomic

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Inviato 01 giugno 2016 - 23:07

Conoscete qualche bel libro di sociologia e storia dell'Africa? Non solo (o non tanto, se preferite) la parte sahariana e mediterranea, ma anche quella centrale e meridionale (oltre al Sudafrica). 

Grazie a chiunque avrà consigli in merito o suggerirà degli spunti interessanti.  :)

ti consiglio Kongo, è uscito tipo 2 anni fa. è molto interessante anche il limes di 2-3 edizioni fa, specialmente la parte legata al lago Ciad e Boko Haram

 

domanda mia: che voi sappiate, hanno mai scritto romanzi su una giovane mercenaria che tra un omicidio e l'altro si ritrova a riflettere?


  • 0

#188 Mr. Atomic

    Classic Rocker

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Inviato 06 giugno 2016 - 19:36

other question; Veracruz di Evangelisti è un libro consigliabile? 


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#189 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 12 luglio 2016 - 14:46

dai, un bel libro di sociologia dedicato all'America degli anni Sessanta...

 

(grazie!)


  • 0

#190 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 23 luglio 2016 - 17:39

Mi consigliate qualcosa sugli anni di piombo? Non storiografie, ma narrativa/saggistica.


  • 0

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#191 Stephen

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Inviato 23 luglio 2016 - 17:58

"L'affaire Moro" di Sciascia l'hai letto?
  • 1

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

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#192 azevedo

    Roadie

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Inviato 12 dicembre 2016 - 16:52

Gentilissimi, mi affido a voi per i regali di Natale:

 

1) uno/due libri per la mia ragazza. Da amante della storia quale è, pensavo una biografia, magari dall'impronta romanzata, di un'importante figura femminile che ha fatto la storia. Oppure un romanzo storico o saggio storico leggero che narra le vicende di un personaggio femminile. Se incentrato sul tema del viaggio tanto meglio.

 

2) uno/due libri per mia mamma. Qui le cose si complicano un po'. Le piacciono molto cose tipo Elena Ferrante, Clara Sanchez ecc., ma ha apprezzato anche libri più "impegnativi" come Il maestro e Margherita, Stoner, L'uomo di Kiev (Malamud). So che la richiesta è generica, ma vorrei regalarle qualcosa di non troppo leggero né troppo impegnativo. Anche qui se la protagonista è femminile tanto meglio. In ogni caso, narrativa.

 

Grazie in anticipo


  • 0

#193 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 12 dicembre 2016 - 17:29

Gentilissimi, mi affido a voi per i regali di Natale:

 

2) uno/due libri per mia mamma. Qui le cose si complicano un po'. Le piacciono molto cose tipo Elena Ferrante, Clara Sanchez ecc., ma ha apprezzato anche libri più "impegnativi" come Il maestro e Margherita, Stoner, L'uomo di Kiev (Malamud). So che la richiesta è generica, ma vorrei regalarle qualcosa di non troppo leggero né troppo impegnativo. Anche qui se la protagonista è femminile tanto meglio. In ogni caso, narrativa.

 

Ma qualcosa tipo Amado? Che ne so, un "Gabriella, garofano e cannella" che fa un po' tanto romanticismo ma è apprezzato pure da noi rudi ondarockiani.

Altrimenti (senza però grandi personaggi femminili) io consiglio sempre un Paasilinna, scrittore finlandese. Il mio preferito è "Piccoli suicidi tra amici" che è divertentissimo. Sono leggeri entrambi, ma entrambi significativi.


  • 1

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#194 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 12 dicembre 2016 - 18:21

Gentilissimi, mi affido a voi per i regali di Natale:

 

1) uno/due libri per la mia ragazza. Da amante della storia quale è, pensavo una biografia, magari dall'impronta romanzata, di un'importante figura femminile che ha fatto la storia. Oppure un romanzo storico o saggio storico leggero che narra le vicende di un personaggio femminile. Se incentrato sul tema del viaggio tanto meglio.

 

2) uno/due libri per mia mamma. Qui le cose si complicano un po'. Le piacciono molto cose tipo Elena Ferrante, Clara Sanchez ecc., ma ha apprezzato anche libri più "impegnativi" come Il maestro e Margherita, Stoner, L'uomo di Kiev (Malamud). So che la richiesta è generica, ma vorrei regalarle qualcosa di non troppo leggero né troppo impegnativo. Anche qui se la protagonista è femminile tanto meglio. In ogni caso, narrativa.

 

Grazie in anticipo

 

La trilogia di Kent Haruf forse può essere una via di mezzo interessante.


  • 0

Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#195 MosquitoTweeter

    Scaricatore di porco

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Inviato 03 gennaio 2017 - 23:30

Ragazzi, una persona a me cara a breve si trasferirà a Zurigo e vorrei trovare un libro per aiutarlo a entrare in confidenza con la città, a conoscerne più aspetti, qualcosa di tipico zurighese insomma. La ricerca è difficile. Potreste darmi qualche spunto? Naturalmente no a guide turistiche, si a poesie, saggistica ecc.
Grazie mille
  • 0

#196 Dudley

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Inviato 04 gennaio 2017 - 08:13

Va bene anche un DVD?  ;D 

 

zuribrannt.jpg


  • 0

#197 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 09 gennaio 2017 - 10:07

Qualcuno di voi ha mai letto qualcosa di Thomas Ligotti? Consigli? Pareri?


  • 0

#198 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 16 gennaio 2017 - 12:32

Le recensioni del suo saggio sul pessimismo non ha stimolato il mio interesse: infatti non l'ho letto. asd

Sinceramente approfondisco Kierkegaard, Dostoevskij, Camus... per queste cose.

Quindi mi associo alla richiesta nell'attesa di sentire pareri diversi rispetto a quelli che ho sentito finora.
  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

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#199 hexen

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Inviato 16 gennaio 2017 - 15:23

ma correte a leggere una delle sue raccolte di racconti, è stato tradotto Teatro Grottesco [se non erro da un forumista, dovreste leggerlo già solo per questo] e qualche altro libro per una piccola casa editrice. in inglese gli ebook invece sono facilmente recuperabili

 

la conspiracy come primo approccio è una cosa che sconsiglio fortemente - anche perché ho apprezzato molto di più i racconti - ma va detto che c'entra poco con "Kierkegaard, Dostoevskij, Camus...", è più una sorta di commento ad un testo di Zapffe in cui viene svolta una genealogia dei sostenitori dell'antinatalismo; ovviamente non è solo questo ma di sicuro non è il testo para-filosofico che potrebbe sembrare, di filosofia ce n'è molta (anche gente un po' dimenticata come Mainländer) ma Ligotti la prende un po' più larga, ecco.

 

i racconti invece sono strepitosi, se kafka avesse sofferto di colite ulcerosa e avesse scritto qualcosa sulle sue scariche di diarrea penso che il risultato sarebbe stato molto simile [= ci sta che possa non piacere perché sono racconti anche volutamente fastidiosi, con un senso di angoscia strisciante, atmosfere asfissianti e un po' asettiche. però è un'esperienza che vi consiglio, io ci sono rimasto sotto]


  • 0

il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati

 


#200 debaser

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Inviato 16 gennaio 2017 - 16:35

i racconti invece sono strepitosi, qualche volta sono abbastanza carini e solitamente non troppo noiosi


a parte gli scherzi, credo che con stu Ligotti ci riproverò.
  • 1

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia





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