Non ho più +, puoi elaborare? Io sono andato poco più in là degli studi liceali, quanto a filosofia, però mi sembra di poterci sempre trovare qualcosa, circa i problemi che voleva studiare l'utente tabache.
Per quel poco di cui ho un'idea, mi fido del tuo giudizio su Foucault (infatti non ho mai considerato seriamente di acquisirne qualche scritto). Però l'espressione "philosophes francesi del secondo '900" mi ispira da sempre e probabilmente in modo perverso e indipendente dai contenuti.
Dall'altro lato, di Chomsky non ho ancora letto nulla direttamente, ma qui e lì è in possibile non ritrovarselo, studiando questioni concrete.
Quindi le domande&richieste sono:
-secondo te quali philosophes francesi del secondo '900 non hanno la suddetta tara? Quelli del primo '900 come sono messi? Consiglia libri (o che per essi), anche lontani dal tema di tabache
-Chomsky ti sta sui coglioni anche peggio a causa della sua "estrema fiducia empirica"? Con chi lo metti a confronto, sui temi non prettamente linguistici? Consiglia
Ovviamente per favore, e grazie.
ehm, per la ragione di cui sopra, non sono decisamente la persona giusta a cui fare domande si tratta davvero d'un campo dove ho vaste lacune e dove sto cercando d'orientarmi. su Chomsky non-linguista non saprei dirti molto anche se trovo stucchevole il noglobalismo+complottismo-ameriKKKaimperodelmale!!!1!!1 dei suoi interventi 'politici' da tempo immemore a questa parte.
[edit: ma nel famoso dibattito televisivo con Foucault la parte della persona ragionevole la faceva senza dubbio lui]
sul piano linguistico, credo che la grammatica generativa sia stata un momento importantissimo della linguistica del '900 ma anche che sia in buona parte superata o smentita, non fosse che per inerzia continua a esercitare un forte potere accademico. le riconosco per esempio il merito d'aver fondato uno studio sistematico e scientifico della sintassi, trascuratissima a favore di fono- e morfologia nei primi 150 anni di scienza linguistica. ma ad esempio in fonologia, campo che conosco meglio, trovo che le varie correnti generativiste e post-generativiste abbiano imboccato notevoli vicoli ciechi. e su tutto l'argomento del Language Organ e dell'innatismo, centrale nella teoria chomskiana, mi risulta che chi studia acquisizione del linguaggio piuttostoché linguistica cognitiva abbia oggi serissime riserve.
(e ad esempio buona parte degli studiosi di linguistica storico-comparativa non può soffrire i generativisti, con buone ragioni a mio avviso).
Grazie, comunque mi ricordavo già che non ti occupi di filosofie, bensì di lingue, e ho chiesto apposta perché non sei del campo. Ci sono filosofi di cui mi fido (reynard the fox) e filosofi di cui non mi fido
In realtà non mi interessa molto neanche il Chomsky militante, anzi. Oltre ad aver letto di lui in giro, attraverso altri, ho visto la stramba intervista di Gondry, che si concentra comunque su teorie del linguaggio e della mente for dummies.
Poi a me nel dibattito linkato sembrano entrambi ragionevoli, nonché comprensibili, addirittura senza sottotitoli!
Per quanto riguarda la grammatica generativa e oltre, ho colto il focus sulla sintassi e ho già avuto modo di stupirmi, sempre da profano e ignorante, della sicurezza con cui Chomsky confida in basi neurofisiologiche, genetiche, etc per la sua teoria. La fonologia però non mi interessa :/
Se vuoi esprimerti meglio in privato, per non subire gli strali dei filosofi...