Inviato 29 gennaio 2015 - 08:49
Sì sì certo. Mi sento in colpa perché sono praticamente le uniche due nazioni che non ho considerato finora. Anche se loro ci mettono del proprio, si può dire.
Coi tedeschi sette-ottocenteschi dovresti buttarti piuttosto sulla drammaturgia. Ci sono chicchine come:
"Minna von Barnhelm" di Lessing
"Don Carlos" di Schiller
"Il principe di Homburg" e praticamente qualsiasi altra cosa di von Kleist
"Woyzeck" di Buchner
"Prima del levar del sole" di Hauptmann
"Amoretto" di Schinitzler
E ovviamente il "Faust".
Per la narrativa piuttosto ci sono degli autori di racconti, il solito von Kleist chediolabbiaingloria, Hoffmann, Storm, Moricke, Schnitzler.
I grandi romanzi cruccofoni sono roba più novecentesca.
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.