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Consigliami Il Libro


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443 replies to this topic

#1 tabache

    Enciclopedista

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Inviato 26 gennaio 2015 - 16:08

Ci sono già vari thread per chiedere consigli su letture di vari temi. Questo vuole essere solamente più generico. Sicuramente troppo ! Ma ci proviamo

 


Solo da qualche anno ho iniziato ad ampliare le mie letture, i temi che mi interessano son molto vari.
Spesso mi trovo ad interessarmi di temi dei quali non ho nessuna base scolastica e quindi fatico ad orientarmi.


In questo periodo volevo leggere qualcosa riguardo a questi due temi:

1 - Come è cambiata la vita sociale del popolo italiano nel '900. Come è stato influenzato dai media (in primis l'irrompere della televisione negli anni 50/60). Cambiamenti a livello culturale, psicologico ecc... una visione quindi sociologica/antropologica. Può esistere qualcosa di interessante?


2 - Un libro che parli dell'esistenza umana. Noi come partecipi alla storia umana attuale, consapevoli di come siamo soltanto un minuscolo ingranaggio destinato a morire come è accaduto a tutti gli altri esseri umani dei secoli scorsi. Quindi la piccolezza della nostra unica vita di fronte a tutte le vite già morte o ancor vive. La maggioranza di vite che si sprecano nell'ordinaria quotidianità senza fare i conti con la morte.

Abbiate pietà, sono un ignorante totale di filosofia.


  • 5

#2 OldfieldReturn

    Progressivo

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Inviato 26 gennaio 2015 - 16:26

erano giorni che pensavo di aprire un thread simile,ottimo ;)


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#3 Reynard

    No OGM

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Inviato 26 gennaio 2015 - 16:49

 

2 - Un libro che parli dell'esistenza umana. Noi come partecipi alla storia umana attuale, consapevoli di come siamo soltanto un minuscolo ingranaggio destinato a morire come è accaduto a tutti gli altri esseri umani dei secoli scorsi. Quindi la piccolezza della nostra unica vita di fronte a tutte le vite già morte o ancor vive. La maggioranza di vite che si sprecano nell'ordinaria quotidianità senza fare i conti con la morte.

Abbiate pietà, sono un ignorante totale di filosofia.

 

Per forza in quest'ottica o anche un libro che parli dell'esistenza umana nel cosmo da un altro punto di vista?

Provo a consigliarti due libri, brevi, relativamente abbordabili, assolutamente degni di lettura:

"La filosofia dell'esistenza" di Karl Jaspers

"La posizione dell'uomo nel cosmo" di Max Scheler


  • 3
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#4 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 26 gennaio 2015 - 17:38

Ci sono già vari thread per chiedere consigli su letture di vari temi. Questo vuole essere solamente più generico. Sicuramente troppo ! Ma ci proviamo

 

Solo da qualche anno ho iniziato ad ampliare le mie letture, i temi che mi interessano son molto vari.
Spesso mi trovo ad interessarmi di temi dei quali non ho nessuna base scolastica e quindi fatico ad orientarmi.


In questo periodo volevo leggere qualcosa riguardo a questi due temi:

1 - Come è cambiata la vita sociale del popolo italiano nel '900. Come è stato influenzato dai media (in primis l'irrompere della televisione negli anni 50/60). Cambiamenti a livello culturale, psicologico ecc... una visione quindi sociologica/antropologica. Può esistere qualcosa di interessante?

2 - Un libro che parli dell'esistenza umana. Noi come partecipi alla storia umana attuale, consapevoli di come siamo soltanto un minuscolo ingranaggio destinato a morire come è accaduto a tutti gli altri esseri umani dei secoli scorsi. Quindi la piccolezza della nostra unica vita di fronte a tutte le vite già morte o ancor vive. La maggioranza di vite che si sprecano nell'ordinaria quotidianità senza fare i conti con la morte.

Abbiate pietà, sono un ignorante totale di filosofia.

 

Qualche suggerimento sul primo punto, sempre che io abbia capito bene quello che ti interessa (altrimenti dimmelo pure):

 

Sul tema media/consumi e mutamento sociale:

 

a47c601cover13908.jpeg

 

https://www.mulino.i.../9788815139085#

 

 

sul rapporto con le culture politiche dal 1945 in poi:

 

7ada19acover24122.jpeg

 

https://www.mulino.i.../9788815241221#

 

 

con qualche strumento teorico in più di matrice sociologica:

 

b2d124ecover09689.jpeg

 

https://www.mulino.i.../9788815096890#

 

 

Una classica storia generale del dopoguerra che dedica parti interessanti ai mutamenti sociali:

 

978880616054MED.jpg

http://www.einaudi.i...gi/978880616054

 

 

Stessa cosa ma nel più lungo periodo (in 2 volumi, varie riedizioni):

 

$(KGrHqV,!rcF!98RgYFrBQSuw)vPu!~~60_35.J

 

http://www.amazon.it...storia italiani

 

 

Se ti interessa in particolare il passaggio degli anni '50 (quello che in fin dei conti ha cambiato di più e più profondamente la società italiana), ti consiglio questo:

 

1998446.jpg

 

http://www.amazon.it...storia italiani

 

...e questo

 

9788842092124p.jpg

 

http://www.ibs.it/co...l-miracolo.html

 

 

Buone letture!


  • 4

Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#5 Panfilo Maria Lippi

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Inviato 26 gennaio 2015 - 19:31

Un storia dell'architettura per principianti assoluti? Meglio se concentrata più sul '900, ma comunque una roba proprio tipo "le casette spiegate ai deficienti".


  • 0

#6 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 26 gennaio 2015 - 19:32

Un storia dell'architettura per principianti assoluti? Meglio se concentrata più sul '900, ma comunque una roba proprio tipo "le casette spiegate ai deficienti".

 

Architettura o urbanistica? Nel secondo caso, questo. Bellissimissimo.

 

http://www.ibs.it/co...-ventesimo.html


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Rodotà beato te che sei morto


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#7 tabache

    Enciclopedista

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Inviato 27 gennaio 2015 - 14:16

 

 

2 - Un libro che parli dell'esistenza umana. Noi come partecipi alla storia umana attuale, consapevoli di come siamo soltanto un minuscolo ingranaggio destinato a morire come è accaduto a tutti gli altri esseri umani dei secoli scorsi. Quindi la piccolezza della nostra unica vita di fronte a tutte le vite già morte o ancor vive. La maggioranza di vite che si sprecano nell'ordinaria quotidianità senza fare i conti con la morte.

Abbiate pietà, sono un ignorante totale di filosofia.

 

Per forza in quest'ottica o anche un libro che parli dell'esistenza umana nel cosmo da un altro punto di vista?

Provo a consigliarti due libri, brevi, relativamente abbordabili, assolutamente degni di lettura:

"La filosofia dell'esistenza" di Karl Jaspers

"La posizione dell'uomo nel cosmo" di Max Scheler

 

 

Grazie mille,

mi sono guardato un pò i libri di Karl Jaspers, leggendomi le introduzioni, devo dire che mi han incuriosito di più "Introduzione alla filosofia" ed "Origine e senso della storia".

La filosofia dell'esistenza e La posizione dell'uomo nel cosmo mi danno l'impressione di essere un pò più pesanti / difficili. Possibile?

 

 

Ora mi spulcio tutti i libri di combatrock :)


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#8 Reynard

    No OGM

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Inviato 27 gennaio 2015 - 15:32

 

 

 

2 - Un libro che parli dell'esistenza umana. Noi come partecipi alla storia umana attuale, consapevoli di come siamo soltanto un minuscolo ingranaggio destinato a morire come è accaduto a tutti gli altri esseri umani dei secoli scorsi. Quindi la piccolezza della nostra unica vita di fronte a tutte le vite già morte o ancor vive. La maggioranza di vite che si sprecano nell'ordinaria quotidianità senza fare i conti con la morte.

Abbiate pietà, sono un ignorante totale di filosofia.

 

Per forza in quest'ottica o anche un libro che parli dell'esistenza umana nel cosmo da un altro punto di vista?

Provo a consigliarti due libri, brevi, relativamente abbordabili, assolutamente degni di lettura:

"La filosofia dell'esistenza" di Karl Jaspers

"La posizione dell'uomo nel cosmo" di Max Scheler

 

 

Grazie mille,

mi sono guardato un pò i libri di Karl Jaspers, leggendomi le introduzioni, devo dire che mi han incuriosito di più "Introduzione alla filosofia" ed "Origine e senso della storia".

La filosofia dell'esistenza e La posizione dell'uomo nel cosmo mi danno l'impressione di essere un pò più pesanti / difficili. Possibile?

 

 

"La posizione dell'uomo nel cosmo" difficile non direi proprio.

Quello di Jaspers può avere i suoi momenti ardui, più che altro perché è breve e certe volte riassume di brutto, ma direi che è affrontabile. E' un'opera di sintesi, ne ha scritte anche altre, come "Piccola scuola del pensiero filosofico".


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#9 ravel

    mon cœur est rouge

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Inviato 27 gennaio 2015 - 18:45

 

"La posizione dell'uomo nel cosmo" difficile non direi proprio.

Quello di Jaspers può avere i suoi momenti ardui, più che altro perché è breve e certe volte riassume di brutto, ma direi che è affrontabile. E' un'opera di sintesi, ne ha scritte anche altre, come "Piccola scuola del pensiero filosofico".

 

 

Oh... non mi rubare il lavoro, con Jaspers! :lol:

 

(ovviamente sottoscrivo quando dici)


  • 0

«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)

 

Moriremotuttista


#10 Reynard

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Inviato 27 gennaio 2015 - 19:22

OT: a proposito di Jaspers, mi sono preso molto bene con la sua allieva Jeanne Hersch. Letta?


  • 0
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#11 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 27 gennaio 2015 - 20:57

Posso fare un po' di pubblicità ad un mio carissimo amico?

 

1508562_10206353826070702_39395935513955

 

 

In uscita il 3 febbraio.

Fabio Genovesi, mio conterraneo, grande amante della musica (purtroppo metal), pesca e ciclismo. Ha esordito con un libro di racconti "Il bricco dei vermi" sulla sua infanzia, in cui tra l'altro ci sono anche io in un paio di episodi. Poi il primo romanzo, ambientato sempre a Forte dei Marmi "Versilia Rock City". Il successo è arrivato con il romanzo successivo: "Esche Vive" tradotto in nonsoquante lingue in tutto il mondo, che vi consiglio. Poi è arrivato il periodo del giornalismo e della saggistica: prima "Morte dei Marmi", saggio sulla perdita dell'identità storica e culturale del nostro Paese natale, venduto al turismo d'elite e alle grandi firme, poi un racconto delle sue vicende da giornalista al seguito del Giro d'Italia 2013 "Tutti primi sul traguardo del mio cuore": anche questo assolutamente da leggere.

Adesso esce il suo terzo romanzo, "Chi manda le onde" del quale non so assolutamente nulla ma da prendere a scatola chiusa, ovviamente.


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#12 aldous

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Inviato 28 gennaio 2015 - 06:48

Un storia dell'architettura per principianti assoluti? Meglio se concentrata più sul '900, ma comunque una roba proprio tipo "le casette spiegate ai deficienti".

due libri scritti da non addetti ai lavori... sennò sai che due palle (tipo Storia dell'architettura moderna di Bruno Zevi)

http://www.ibs.it/co...a-felicita.html

http://www.ibs.it/co.../wolfe-tom.html


  • 0

#13 aldous

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Inviato 28 gennaio 2015 - 07:44

Posso fare un po' di pubblicità ad un mio carissimo amico?

 

1508562_10206353826070702_39395935513955

 

 

In uscita il 3 febbraio.

Fabio Genovesi, mio conterraneo, grande amante della musica (purtroppo metal), pesca e ciclismo. Ha esordito con un libro di racconti "Il bricco dei vermi" sulla sua infanzia, in cui tra l'altro ci sono anche io in un paio di episodi. Poi il primo romanzo, ambientato sempre a Forte dei Marmi "Versilia Rock City". Il successo è arrivato con il romanzo successivo: "Esche Vive" tradotto in nonsoquante lingue in tutto il mondo, che vi consiglio. Poi è arrivato il periodo del giornalismo e della saggistica: prima "Morte dei Marmi", saggio sulla perdita dell'identità storica e culturale del nostro Paese natale, venduto al turismo d'elite e alle grandi firme, poi un racconto delle sue vicende da giornalista al seguito del Giro d'Italia 2013 "Tutti primi sul traguardo del mio cuore": anche questo assolutamente da leggere.

Adesso esce il suo terzo romanzo, "Chi manda le onde" del quale non so assolutamente nulla ma da prendere a scatola chiusa, ovviamente.

Esche vive l'ho letto e mi è piaciuto moltissimo, ricordo che lo consigliava Gipi.


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#14 Infinite dest

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Inviato 28 gennaio 2015 - 09:34

Posso fare un po' di pubblicità ad un mio carissimo amico?

 

1508562_10206353826070702_39395935513955

 

 

In uscita il 3 febbraio.

Fabio Genovesi, mio conterraneo, grande amante della musica (purtroppo metal), pesca e ciclismo. Ha esordito con un libro di racconti "Il bricco dei vermi" sulla sua infanzia, in cui tra l'altro ci sono anche io in un paio di episodi. Poi il primo romanzo, ambientato sempre a Forte dei Marmi "Versilia Rock City". Il successo è arrivato con il romanzo successivo: "Esche Vive" tradotto in nonsoquante lingue in tutto il mondo, che vi consiglio. Poi è arrivato il periodo del giornalismo e della saggistica: prima "Morte dei Marmi", saggio sulla perdita dell'identità storica e culturale del nostro Paese natale, venduto al turismo d'elite e alle grandi firme, poi un racconto delle sue vicende da giornalista al seguito del Giro d'Italia 2013 "Tutti primi sul traguardo del mio cuore": anche questo assolutamente da leggere.

Adesso esce il suo terzo romanzo, "Chi manda le onde" del quale non so assolutamente nulla ma da prendere a scatola chiusa, ovviamente.

Esche vive l'ha regalato alla mia compagna una sua amica (stronza) che sembra lo conosca o che so io - peraltro sta tizia abita dalle tue parti (zona Coop Gavinana)

Giudizio della mia compagna: fa cagare. Ergo deve essere un buon libro.


  • 1

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#15 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 28 gennaio 2015 - 11:39


Giudizio della mia compagna: fa cagare. Ergo deve essere un buon libro.

 

 

ahaahah!


  • 0

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#16 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 28 gennaio 2015 - 22:39

Tocca a me. Consigliatemi bei classici/libri/mattoni italiani e tedeschi, ché non ne trovo e la vivo male. Periodo ottocentesco e non oltre, mi raccomando.


  • 0

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#17 combatrock

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Inviato 28 gennaio 2015 - 22:40

Tocca a me. Consigliatemi bei classici/libri/mattoni italiani e tedeschi, ché non ne trovo e la vivo male. Periodo ottocentesco e non oltre, mi raccomando.

 

Ma romanzi? Sei un po' ermetico! :)


  • 0

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#18 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 28 gennaio 2015 - 22:41

Sì sì certo. Mi sento in colpa perché sono praticamente le uniche due nazioni che non ho considerato finora. Anche se loro ci mettono del proprio, si può dire.

PS Verga escluso.


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#19 combatrock

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Inviato 28 gennaio 2015 - 23:02

"I Viceré" di De Roberto? A me piacque assai.
  • 2

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A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


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#20 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 28 gennaio 2015 - 23:03

I classici ottocenteschi sono più francesi, russi e inglesi che tedeschi o italiani.

 

Per gli italiani non saprei proprio cosa consigliarti a parte quelli che già hai studiato al liceo (e che per questo ho imparato ad odiare).

 

Fra i tedeschi mi viene in mente solo Le affinità elettive (1809) e Effi Briest (1894).

Se ti va bene sforare di due anni ci sarebbero i Buddenbrook (1901), che fra l'altro sono quelli che di più si avvicinano al concetto di mattone, come dimensione, intendo (a latere, è un libro che ho letto un annetto fa ed ho ADORATO).

 

 

Edit, vedo dal tuo Anobii che Le Affinità Elettive l'hai già letto.

 

Riedit, vedo dal tuo Anobii che hai già letto anche i Buddenbrook.

 

P.S. Hai abbandonato Gargantua! E' così palloso?

Io l'ho comprato l'anno scorso, ma solo perché c'erano gli sconti e perché mi piace avere nella libreria certi classici che so che non leggerò mai (credo).


  • 1
Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

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"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#21 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 28 gennaio 2015 - 23:42

P.S. Hai abbandonato Gargantua! E' così palloso?

Io l'ho comprato l'anno scorso, ma solo perché c'erano gli sconti e perché mi piace avere nella libreria certi classici che so che non leggerò mai (credo).

Boh, più che palloso non rientra nei miei interessi, diciamo. Una scena e un elenco telefonico di parole: si accenna ad un pranzo e parte la sequela di cibi, bevande, odori, sapori, azioni delle mani, della bocca, dello stomaco, dell'intestino per pagine e pagine e pagine. Dopo un paio di centinaia però non ce l'ho più fatta e ho desistito.

Ringrazio dei consigli, frattanto.


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#22 Reynard

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Inviato 29 gennaio 2015 - 08:49

Sì sì certo. Mi sento in colpa perché sono praticamente le uniche due nazioni che non ho considerato finora. Anche se loro ci mettono del proprio, si può dire.

 

 

Coi tedeschi sette-ottocenteschi dovresti buttarti piuttosto sulla drammaturgia. Ci sono chicchine come:

"Minna von Barnhelm" di Lessing

"Don Carlos" di Schiller

"Il principe di Homburg" e praticamente qualsiasi altra cosa di von Kleist

"Woyzeck" di Buchner

"Prima del levar del sole" di Hauptmann

"Amoretto" di Schinitzler

E ovviamente il "Faust".

 

Per la narrativa piuttosto ci sono degli autori di racconti, il solito von Kleist chediolabbiaingloria, Hoffmann, Storm, Moricke, Schnitzler.

 

I grandi romanzi  cruccofoni sono roba più novecentesca.


  • 3
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#23 Leeeo

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Inviato 30 gennaio 2015 - 00:11

No, niente drammaturgia per me, non ce la faccio.

Mi sono segnato Hoffmann, Schnitzler e Fontane. Von Kleist l'ho letto ma non m'ha lasciato granché. 


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#24 Merlo

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Inviato 30 gennaio 2015 - 14:36

Ottimo topic, ho meditato più volte di aprirlo io per non pasticciare "cosa state leggendo"...  :nod:

 

Dunque, a me piacerebbe:

 

- Approcciare Simenon, ma ha scritto davvero troppa roba e non so davvero che parte cominciare... se non sbaglio tra di voi ci sono parecchi appassionati (Piersa?).

 

- Leggere qualcosa di divulgativo sull'intelligenza artificiale dalla sua nascita ai recenti sviluppi

 

grazie!


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"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#25 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 02 febbraio 2015 - 15:34

Ottimo topic, ho meditato più volte di aprirlo io per non pasticciare "cosa state leggendo"...  :nod:

 

Dunque, a me piacerebbe:

 

- Approcciare Simenon, ma ha scritto davvero troppa roba e non so davvero che parte cominciare... se non sbaglio tra di voi ci sono parecchi appassionati (Piersa?).

 

 

Ecchime, amore abbastanza recente e escludente i Maigret (almeno per ora). Mi pare che Dest sia quello più ferrato ma tra i tre che ho letto almeno due sono considerati, a ragione, dei piccoli gioielli. Su L'homme qui regardait passer les trains avevo scritto qualcosa in "comunicazione ai moderatori" ( ?_?), qui approfitto di aver appena finito La neige etait sale per dire due parole e consigliarteli entrambi (La neve era sporca e L'uomo che guardava passare i treni).

La neve era sporca è ambientato nella Parigi occupata dai nazisti dove vige il sospetto di tutti contro tutti e alcuni si sono organizzati con i traffici di derrate, alcol, donne e... orologi meccanici.

Se da un lato è un ritratto molto secco di quei giorni, dall'altro seguiamo un diciottenne che legge Zola ma che ha un animo da Raskolnikov con cui condivide freddezza e un piano che aspira a una sorta di elevazione. Anche in questo caso la storia è divisa equamente in delitto e castigo.

La differenza tra un giallo qualsiasi e questo di Simenon (per non dire di Dostoevskji), oltre passare il piano puramente comportamentista, è tessere uniformemente gli stati emotivi alla trama talchè questi non sono inserti gratuiti e slegati ma motore essi stessi degli atti finali, cioè il comportamenti, le azioni.

Questo è un concetto che sfugge ancora alle cosiddette scuole di scrittura creativa e a tutti gli scribacchini che pensano di essere chissà chi.

Buona lettura.


  • 4

#26 Merlo

    Classic Rocker

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Inviato 02 febbraio 2015 - 16:21

Grazie!  :)


  • 0

"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#27 100000

    Enciclopedista

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Inviato 04 febbraio 2015 - 11:54

Non che abbia strettamente bisogno di consigli, visto il comodino (/libreria/etc) strapieno, però mi sono accorto ieri sera di aver letto qualcosa come 5 libri scritti da donne in tutta la mia vita. E non è stata una misoginia consapevole.

Quindi: consigli su autrici valide/interessanti/nonsolamentefemministe*?

 

*per quanto mi ricordi di aver apprezzato Cassandra di Christa Wolf


  • 0

#28 Reynard

    No OGM

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Inviato 04 febbraio 2015 - 12:20

Tra quelle cinque c'è Marguerite Yourcenar?


  • 0
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#29 100000

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Inviato 04 febbraio 2015 - 12:23

Sí, solo L´opera al nero, ma devo dire che non è che mi abbia particolarmente entusiasmato (lo so che è un po´ un´eresia, ma vabbè, non si può avere tutto).


  • 0

#30 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 04 febbraio 2015 - 12:40

Anne Tyler

Praticamente qualsiasi cosa anche a caso va bene

Fai presto però, che ci sta che prenda il nobel o crepi e mi diventa un hype


  • 1

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#31 100000

    Enciclopedista

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Inviato 04 febbraio 2015 - 13:00

Proverò perché mi fido, ma due parole due?

Per dire, da wiki, questa frase non mi incoraggia molto: Her subject in all her novels has been the American family and marriage.


  • 0

#32 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 04 febbraio 2015 - 13:03

Non che abbia strettamente bisogno di consigli, visto il comodino (/libreria/etc) strapieno, però mi sono accorto ieri sera di aver letto qualcosa come 5 libri scritti da donne in tutta la mia vita. E non è stata una misoginia consapevole.

Quindi: consigli su autrici valide/interessanti/nonsolamentefemministe*?

 

*per quanto mi ricordi di aver apprezzato Cassandra di Christa Wolf

 

Lalla Romano (Le parole tra noi leggere, La penombra che abbiamo attraversato), Elsa Morante (La Storia), Oriana Fallaci (Un uomo). Questi te li consiglierei di sicuro, in particolare la Romano.


  • 1

Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#33 100000

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Inviato 04 febbraio 2015 - 13:11

Prendo nota, grazie anche a te, JK.
Peró ditemi magari di cosa parlano, il genere, lo stile, qualcosa oltre ai nomi buttati là.

 

EDIT: mi rendo anche conto che senza mettere nomi di cose che mi piacciono, magari è anche difficile.

Sparo due nomi io stavolta di uomini che mi piacciono e non scrivono "cose solo da uomini" (per dire no Roth, Miller, e non dico neanche Ballard va):
Auster, Beckett, Saramago, Wallace, Kundera, Kafka.

Insomma, pensandoci i libri di qusti qui potrebbero essere scritti anche da donne (magari non al 100%, ma almeno in buona parte). O il fatto che siano fra i miei preferiti è intrinsecamente collegato con il loro essere maschi?


  • 0

#34 ravel

    mon cœur est rouge

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Inviato 04 febbraio 2015 - 13:33

Alice Munro (e spero dest non si riferisse maliziosamente a lei, parlando di quelli che prendono il Nobel e poi diventano finti... :)). Scrittrice canadese (e il Canada è molto presente come ambientazione e paesaggio), maestra del genere del racconto. Come spesso nelle scrittrici notevole parte hanno le tematiche dei rapporti intersoggettivi (non necessariamente solo quelli uomo/donna).

Ma è tutto un po' ridicolo quello che mi stai costringendo a scrivere... asd

 

Poi, ci sarebbero alcune poetesse, se tu leggessi anche poesia... Che so, robette come Emily Dickinson, Sylvia Plath, Anne Sexton, molte italiane.


  • 0

«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)

 

Moriremotuttista


#35 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 04 febbraio 2015 - 13:41

Ne parlavo con una mia amica, che in quanto femminista militante legge quasi solo romanzi scritti da donne, e mi diceva che la maggiorparte dei libri che legge non me li consiglierebbe perché sono libri "da donne".

E detto fra di noi, non credo sia una teoria tanto campata per aria.

 

Comunque anche io leggo pochissimi libri scritti da donne. Uno dei motivi è anche che in questi ultimi anni ho letto tanti classici, e nell'800/primo900 di scrittrici ce ne erano veramente poche (Austen, Bronte, Woolf e chi altri?).

 

Recentemente ho letto La Trilogia della Città di K di Agota Kristoff e la consiglio a chiunque - dunque anche a te.

 

Poi dopo il nobel avevo letto anche qualche racconto della Munro e mi erano sembrati molto belli (Edit, vedo che Ravel te l'ha già consigliata a sufficienza).

 

A proposito di classici, nella classifica 2014 avevo messo L'Età dell'Innocenza di Edit Wharton, che uno di quei romanzi di inizi 900 sulla borghesia e le sue contraddizioni.


  • 1
Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
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#36 combatrock

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Inviato 04 febbraio 2015 - 13:46

Ne parlavo con una mia amica, che in quanto femminista militante legge quasi solo romanzi scritti da donne, e mi diceva che la maggiorparte dei libri che legge non me li consiglierebbe perché sono libri "da donne".

E detto fra di noi, non credo sia una teoria tanto campata per aria.

 

Quanto mi piacerebbe iniziare una discussione su questo tema. O forse è meglio di no.


  • 0

Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#37 Infinite dest

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Inviato 04 febbraio 2015 - 13:50

gustie Munro (e spero dest non si riferisse maliziosamente a lei, parlando di quelli che prendono il Nobel e poi diventano finti... :)). Scrittrice canadese (e il Canada è molto presente come ambientazione e paesaggio), maestra del genere del racconto. Come spesso nelle scrittrici notevole parte hanno le tematiche dei rapporti intersoggettivi (non necessariamente solo quelli uomo/donna).
Ma è tutto un po' ridicolo quello che mi stai costringendo a scrivere... asd
 
Poi, ci sarebbero alcune poetesse, se tu leggessi anche poesia... Che so, robette come Emily Dickinson, Sylvia Plath, Anne Sexton, molte italiane.

non mi riferivo alla munro, ovviamente, però leggendo dei gusti di 10000 non so quanto la Tyler possa piacergli, col suo stile cesellato e concentrico che dalla minuziosa indagine del quitidiano e delle dinamiche interpersonali riesce a tirar fuori, con sublime leggerezza, la poetica e volte disarmante complessità dell'umana natura - specie femminile
  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#38 Infinite dest

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Inviato 04 febbraio 2015 - 13:52

Ne parlavo con una mia amica, che in quanto femminista militante legge quasi solo romanzi scritti da donne, e mi diceva che la maggiorparte dei libri che legge non me li consiglierebbe perché sono libri "da donne".
E detto fra di noi, non credo sia una teoria tanto campata per aria.

Comunque anche io leggo pochissimi libri scritti da donne. Uno dei motivi è anche che in questi ultimi anni ho letto tanti classici, e nell'800/primo900 di scrittrici ce ne erano veramente poche (Austen, Bronte, Woolf e chi altri?).

Recentemente ho letto La Trilogia della Città di K di Agota Kristoff e la consiglio a chiunque - dunque anche a te.

Poi dopo il nobel avevo letto anche qualche racconto della Munro e mi erano sembrati molto belli (Edit, vedo che Ravel te l'ha già consigliata a sufficienza).

A proposito di classici, nella classifica 2014 avevo messo L'Età dell'Innocenza di Edit Wharton, che uno di quei romanzi di inizi 900 sulla borghesia e le sue contraddizioni.

puoi sempre dirle che il migliore libro mai scritto su una donna è opera di un uomo - Flaubert - e poi vedere come reagisce
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#39 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 04 febbraio 2015 - 13:58

 

puoi sempre dirle che il migliore libro mai scritto su una donna è opera di un uomo - Flaubert - e poi vedere come reagisce

 

 

giphy.gif


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Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


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#40 100000

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Inviato 04 febbraio 2015 - 14:00

 

Ne parlavo con una mia amica, che in quanto femminista militante legge quasi solo romanzi scritti da donne, e mi diceva che la maggiorparte dei libri che legge non me li consiglierebbe perché sono libri "da donne".

E detto fra di noi, non credo sia una teoria tanto campata per aria.

 

Quanto mi piacerebbe iniziare una discussione su questo tema. O forse è meglio di no.

 

Iniziatela che io vi leggo volentieri. Dopotutto le mie richieste partono/vergono anche da/su questi dubbi.

 

Grazie a tutti per i consigli, la Kristof è quella che mi ispira di più finora, metto sempre in wishlist (aka la leggerò nel 2016).


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#41 ravel

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Inviato 04 febbraio 2015 - 14:05

A me personalmente non piacciono, ma so che è doveroso mostrare un apprezzamento che rasenta l'entusiasmo per scrittrici come Colette e la Nemirovsky.


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«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
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#42 Reynard

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Inviato 04 febbraio 2015 - 14:06

Ma la Deledda è ormai fuori moda? A me piace.


  • 1
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#43 joseph K.

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Inviato 04 febbraio 2015 - 14:11

Prendo nota, grazie anche a te, JK.
Peró ditemi magari di cosa parlano, il genere, lo stile, qualcosa oltre ai nomi buttati là.

 

EDIT: mi rendo anche conto che senza mettere nomi di cose che mi piacciono, magari è anche difficile.

Sparo due nomi io stavolta di uomini che mi piacciono e non scrivono "cose solo da uomini" (per dire no Roth, Miller, e non dico neanche Ballard va):
Auster, Beckett, Saramago, Wallace, Kundera, Kafka.

Insomma, pensandoci i libri di qusti qui potrebbero essere scritti anche da donne (magari non al 100%, ma almeno in buona parte). O il fatto che siano fra i miei preferiti è intrinsecamente collegato con il loro essere maschi?

 

Velocemente e in modo molto grezzo:

Lalla Romano sono due storie la prima (La penombra che abbiamo attraversato) di ricordi di infanzia visti da un punto di vista femminile, "analiticamente dolce", a me ha sorpreso come modo di "raccontarsi" e raccontare la propria vita famigliare/i propri ricordi. Il secondo (Le parole tra noi leggere) è sul suo rapporto col figlio maschio, anche qui molto bello perché è il punto di vista non banale, "sentimentale" ma anche "distaccato e in qualche maniera obiettivo " di una madre su suo figlio, la sua crescita e la loro relazione.

 

La storia della Morante è la storia di una famiglia tra guerra, occupazione ecc. Un tragedione ben scritto, se hai voglia di qualcosa di narrativo è l'ideale.

 

Un uomo della Fallaci è una sorta di biografia, mediata dal suo punto di vista "attivo" (dato che i due avevano una relazione) di Alekos Panaguli, un personaggio fuori dall'ordinario, per tempra e sopportazione e coraggio, nella Grecia della dittatura. La storia è potente e coinvolgente e secondo me, a parte alcuni punti, ben scritta.

 

In questa discussione ai tempi delle relative letture avevo scritto meglio di ognuno di questi.


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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#44 piersa

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  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 04 febbraio 2015 - 14:15

Flannery O'Connor su tutte.

Una acutezza difficilmente riscontrabile nell'altra metà del cielo


  • 1

#45 100000

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Inviato 04 febbraio 2015 - 15:17

Bravo Piersa, assieme alla Kristof questa O´Connor è quella che mi ispira di più (sempre dal wiki, poi magari mi fanno cagare tutte).


  • 0

#46 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 04 febbraio 2015 - 16:26

Herta Müller anyone? Me ne hanno parlato molto bene ma non ho mai letto nulla. Opinioni?


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A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


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#47 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 04 febbraio 2015 - 16:46

10000

Se vale anche la poesia ti consiglio qualsiasi cosa scritta da Mariangela Gualtieri.


  • 1
A chemistry of commotion and style

#48 Fox la testa parlante

    Mr. Alphabet says

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  • LocationOn the stairs with my feet in the air

Inviato 04 febbraio 2015 - 17:29

Elfriede Jelinek?  :wub: 

Cattura13.PNG


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"Give me all your money just to cover you
Cover you in honey"

 

(Don't be afraid

There's no marmalade)


#49 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 04 febbraio 2015 - 18:08

Charlotte Bronte? ashd
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#50 100000

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Inviato 04 febbraio 2015 - 18:18

Non so il perché della faccina di debaser, boh, sparate pure nel mucchio, tanto io sono igno.

La Jelinek per esempio mi ispira (se non altro per il film di Haneke, che però non è fra i miei suoi preferiti).

Per la poesia, ne leggo davvero poca, e purtroppo non la apprezzo sempre, quindi preferirei letteratura al momento. Voglio scoprire un mondo che non immaginavo di avere accuratamente (ma non deliberatamente) evitato per tutta la vita.


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