Cavolo pure in Bobby. Bellssima canzone.
Fine OT.
Ieri sera ho visto "L'uomo dell'anno"....e la stessa canzone c'è pure lì!
Inviato 22 maggio 2007 - 21:42
Cavolo pure in Bobby. Bellssima canzone.
Fine OT.
Inviato 30 maggio 2007 - 23:48
the music that forced the world into future
Inviato 31 maggio 2007 - 00:41
Ho visto ieri Zodiac e per me è un ottimo film.
Anche se tratta una storia vera e per giunta insoluta il climax ne risente davvero molto poco, il film è piuttosto fedele alla verità storica e racconta un indagine avvicente e frustrante in maniera particolareggiata dilungandosi sulle ipotesi e suoi ruoli dei vari personaggi che hanno ruotato attorno alla vicenda del serial killer.
La necessità di attenersi ai fatti limita logicamente il fattore tensione ma il film riesce lo stesso a far entrare nel clima di ricerca spasmodica mista a frustrazione provato dai protagonisti ed è questo per me il suo punto di forza. A un certo punto sembra quasi di sbattere la testa contro il muro insieme alla polizia e al vignettista del Chronicles presi tra teorie medievali e sospetti con poche prove a carico. Fincher doveva rendere al meglio quelle sensazioni e ci è riuscito davvero bene, buone anche le prove degli attori (da quanto tempo non vedevo Robert Downey Jr..).
Inviato 31 maggio 2007 - 07:37
Inviato 31 maggio 2007 - 13:44
Inviato 31 maggio 2007 - 17:24
Un esempio eclatante è la scelta di non mostrare mai da vicino la vittima della lussuria, limitando tutto a un paio di foto.
Inviato 31 maggio 2007 - 17:40
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
Inviato 31 maggio 2007 - 19:26
Infatti. Se c'è qualcosa da criticare in Se7en non è certo la scelta di mostrare poco o quasi, addirittura, di non mostrare le vittime dei diversi omicidi. Il fatto è che Fincher immerge tutto in un'atmosfera inquietante, sporca, cupa, costantemente accompagnata dalla pioggia e da qualche squarcio di luce (ma piove anche con il sole a volte).
Inviato 31 maggio 2007 - 19:33
Semmai il difetto principale del film è nel cambio repentino dopo la prima bellissima ora abbondante...si passa da un sorprendente docu-drama corale ad un molto più tradizionale thriller tutto incentrato sulla classica ossessione per il killer di un singolo protagonista...ecco, questo è il passaggio che mi ha convinto meno (o meglio non il cambio di registro in sè, quanto i tempi scelti)..
the music that forced the world into future
Inviato 31 maggio 2007 - 19:45
Semmai il difetto principale del film è nel cambio repentino dopo la prima bellissima ora abbondante...si passa da un sorprendente docu-drama corale ad un molto più tradizionale thriller tutto incentrato sulla classica ossessione per il killer di un singolo protagonista...ecco, questo è il passaggio che mi ha convinto meno (o meglio non il cambio di registro in sè, quanto i tempi scelti)..
Invece secondo me rispecchia perfettamente il passaggio fra gli anni caotici di attività del killer (con impegno della polizia, copertura mediatica, paura nella popolazione etc.) e la fine degli omicidi che ha visto il solo giornalista impegnarsi nella ricerca spasmodica del colpevole per molti anni.
Inviato 01 giugno 2007 - 17:08
Inviato 01 giugno 2007 - 18:05
Sì. Appunto intendevo che ha un tocco a volte troppo glamour e ammiccante, è per questo che i suoi thriller non mi lasciano impietrito\scioccato\disgustato, ma al massimo mi fanno dire "che figata la trovata del finale!".
Un Hitchcock gira finali scioccanti e dissacranti, ma non accomoda il pubblico, e va ben oltre il puro shock del momento (qualcuno disse che ogni film di Hitchcock è come una seduta psicanalitica), mentre autori come Fincher sembrano mettere le proprie scelte narrative al servizio dell'acquolina in bocca di un certo pubblico e sciorinano complesse e altisonanti soluzioni che non riescono mai a provocare in me altro che sorpresa momentanea e ammirazione per la creatività dello sceneggiatore. Insomma, con "Gli uccelli" <<ci sono rimasto VERAMENTE MALE>>, con Se7en un po' meno.
Inviato 03 gennaio 2008 - 19:10
Inviato 03 gennaio 2008 - 19:57
Prego per i poveri viandanti che hanno visto il film doppiato in italiano. Ho provato a guardare alcune scene. Un doppiaggio allucinante, dato in mano ad alcune voci che stanno diventando sfortunatamente quelle più in circolazione. La voce di Ruffalo e quella di Jake Gyllenhaal fanno ridere, fanno solo ridere.
Inviato 03 gennaio 2008 - 21:37
Inviato 03 gennaio 2008 - 22:39
Io difatti i film americani di un certo mercato tendo a non vederli al cinema, preferisco aspettarli in dvd, almeno ho la possibilità di evitare la tortura del doppiaggio. Ti dico, ti invito a prenderti il dvd e confrontare i due sonori.
Inviato 04 gennaio 2008 - 12:44
Io difatti i film americani di un certo mercato tendo a non vederli al cinema, preferisco aspettarli in dvd, almeno ho la possibilità di evitare la tortura del doppiaggio.
Inviato 05 gennaio 2008 - 11:48
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
Inviato 05 gennaio 2008 - 12:31
Io per rivederlo aspetto l'edizione in doppio DVD, così da potermelo gustare in lingua originale. E lo attendo con tantissima trepidazione!
Inviato 07 gennaio 2008 - 18:24
Inviato 08 gennaio 2008 - 20:33
Inviato 18 giugno 2008 - 12:38
Inviato 19 giugno 2008 - 19:01
Ho già l'acquolina in bocca; ma il soggetto è ispirato a un romanzo o è l'invenzione di un genio di sceneggiatore?
Inviato 21 giugno 2008 - 09:18
Ho già l'acquolina in bocca; ma il soggetto è ispirato a un romanzo o è l'invenzione di un genio di sceneggiatore?
no, è tratto da un romanzo di Scott Fitzgerald.
Inviato 22 giugno 2008 - 13:59
Inviato 15 luglio 2010 - 18:57
Inviato 02 giugno 2011 - 08:53
Inviato 02 giugno 2011 - 12:03
Inviato 02 giugno 2011 - 12:36
Inviato 02 giugno 2011 - 12:38
Inviato 02 giugno 2011 - 16:48
Vado subito al nocciolo della questione...capitolo Fight Club...Fight Club è, per me, uno dei migliori film dell'ultimo decennio, straordinario capolavoro sia visivo che narrativo...e lo è per tre motivi:
1) Innanzi tutto bisogna considerare la base letteraria da cui è tratto, cosa che è impossibile ignorare trattandosi di un soggetto non originale...la letteratura di Palahniuk è, che piaccia o no, una delle punte dell'iceberg della nuova narrativa postmoderna con cui il cinema, prima o poi, avrebbe dovuto necessariamente confrontarsi ed il libro da cui è tratto il film di Fincher è del Palahniuk ancora ispirato, quello che aveva portato nel mercato un effettivo nuovo stile ed una nuova tecnica di narrazione...Fight Club è dunque un film che tiene presente l'assoluta peculiarità della costruzione che stava dietro al romanzo originale e ne è una brillantissima trasposizione in immagini (solo Roger Avary il Grande riuscirà a fare quasi altrettanto bene alle prese con Bret Easton Ellis)...
2) Clamoroso errore in cui incorrono tutti i detrattori è quello di trasfigurare i reali intenti della pellicola: sembra quasi che al centro della sceneggitura e della messa in scena ci sia una sorta di morale spicciola da quattro soldi, frutto di una lettura tristemente superficiale dell'opera...semmai, questo era il cruccio di Palahniuk, non certo di Fincher che ha scelto Fight Club per ben altri motivi...esso è un film sulla doppiezza, delle immagini, dei personaggi, delle situazioni, delle relazioni interpersonali, in Fight Club la messa in scena dissimula sempre e comunque, lo fa a priori, nasconde la verità allo spettatore su tutto, sui protagonisti, cu ciò che lo spettatore materialmente vede sullo schermo, sui reali intenti e sulle conseguenti azioni dei personaggi...ed un'operazione di tale mole, che perdura fino all'ultima scena, con il fotogramma infilato sui titoli di coda, è ovviamente encomiabile...
3) Infine, siccome non sono di quei tecnicisti che amano il cinema tramite i manuali, non posso non notare che, alla faccia di chi contribuisce ad alimentare la favola della morte dei grandi attori "di una volta", quando i due protagonisti sono insieme sulla scena, assistiamo ad uno dei più begli esempi di prove attoriali che si ricordino di recente...e parlo dei due veri attori, non di quel terzo bamboccio che ha investito sul film solo con intenti mercantilistici..
Inviato 03 giugno 2011 - 09:29
Inviato 03 giugno 2011 - 14:50
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 03 giugno 2011 - 16:06
Inviato 04 giugno 2011 - 01:28
Inviato 18 ottobre 2011 - 15:25
Inviato 18 ottobre 2011 - 16:17
Inviato 18 ottobre 2011 - 18:09
Inviato 20 ottobre 2011 - 07:09
mi sa che l'avevano già postato. comunque un capolavoro di montaggio.
Inviato 09 novembre 2011 - 14:49
Inviato 09 novembre 2011 - 15:21
Inviato 04 luglio 2012 - 06:59
Inviato 04 luglio 2012 - 08:44
1) "divertissement" o esercizio di stile, metacinema, cinema sul cinema, esaltazione dell'illusione cinematografica, manipolazione dello spettatore
2) riflessione sull'abominio del male, sulla sua presenza nel mondo, predilizione per tematiche di violenza estrema e devianza come la figura del serial-killer
Inviato 04 luglio 2012 - 16:18
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
Inviato 05 luglio 2012 - 02:34
Panic Room
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 07 luglio 2012 - 11:57
Inviato 07 luglio 2012 - 12:41
Inviato 07 luglio 2012 - 13:22
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi