Manco gli Who del Live at Leeds, in qualche maniera un po' più punk, no, proprio quelli di Quadrophenia sei andato a pescare, un disco prog zeppo di orchestra, arrangiamenti elettronici e quant'altro. Boh, mi sembra proprio volerci ficcare il nome altisonante a tutti i costi anche quando palesemente non c'entra nulla, ma contento tu.
Andate pure con un'altra messe di meno, visto che altro non sapere fare, io mi ritiro.
Se io chiamo cuori e tu rispondi picche è logico che non ci capiamo: io ho parlato di influenza a livello drammaturgico e poetico, non a livello estetico. Sto parlando dei testi, dello svolgimento del racconto e dell'impostazione concettuale della rock opera. Non parlo delle scelte stilistiche dal punto di vista musicale perché è ovvio che gli Who, nemmeno quelli di "Live at leeds" (che pure è un disco che c'entra sempre, in qualsiasi cosa sia venuta dopo, anche nell'ambient o nell'hip-hop, perché quel disco è la musica) c'entrino nulla. Mi sono spiegato?