Siamo un po' come le locuste migratorie.
Il vero passo definitivo che risolverà tutto sarà Marte,lì c'è tantissimo spazio libero e nessun problema di inquinamento.
Inviato 23 agosto 2022 - 15:21
Siamo un po' come le locuste migratorie.
Il vero passo definitivo che risolverà tutto sarà Marte,lì c'è tantissimo spazio libero e nessun problema di inquinamento.
Inviato 24 agosto 2022 - 11:31
Se la loro casa affonda possono sempre trasferirsi a The Line.
https://www.neom.com...regions/theline
Inviato 24 agosto 2022 - 12:39
Siete mai stati a Jakarta? Potrebbe essere una delle poche cose positive del climate change.
Inviato 24 agosto 2022 - 13:20
Che vuoi che sia,si trasferiscono in Siberia ed è tutto risolto.
Che poi 'sta cosa della Siberia e della Patagonia deserte mica l'ho capita. Se le nazioni africane diventeranno invivibili, non ce le vedo decine di milioni di persone a invadere la Russia e l'Argentina senza che queste abbiano niente da ridire. Posto che la migrazione Africa centrale > Argentina o Russia potrebbe risultare un filo più difficile del previsto.
Tra due anni torniamo per vincere.
Inviato 24 agosto 2022 - 14:31
Che vuoi che sia,si trasferiscono in Siberia ed è tutto risolto.
Che poi 'sta cosa della Siberia e della Patagonia deserte mica l'ho capita. Se le nazioni africane diventeranno invivibili, non ce le vedo decine di milioni di persone a invadere la Russia e l'Argentina senza che queste abbiano niente da ridire. Posto che la migrazione Africa centrale > Argentina o Russia potrebbe risultare un filo più difficile del previsto.
Perchè non sei ottimista,vedrai andrà tutto bene.
Inviato 02 settembre 2022 - 18:06
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 12 settembre 2022 - 15:00
Inviato 15 settembre 2022 - 20:34
Inviato 16 settembre 2022 - 07:34
Praticamente il paradiso.Stavo cercando in effetti un B&B a Cernobyl per passare una bella vacanza nella natura incontaminata. Ho trovato questo: https://www.tripadvi...iev_Oblast.html
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Inviato 16 settembre 2022 - 08:13
meno solo per i disegnetti di merda.
"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."
Inviato 16 settembre 2022 - 12:39
Io ho passato anni ad avere paura irrazionale del nucleare, poi quando gli argomenti a favore mi hanno convinto (non da questo cartone, è da un pezzo ormai) esce fuori che erano tutti falsi? E se domani qualcuno confuta quanto hai appena linkato ed esce fuori che erano tutti veri?
Ormai su Internet c'è sempre un esperto che dice il contrario di un altro: c'è modo di misurare il consenso generale della comunità scientifica al riguardo?
Tra due anni torniamo per vincere.
Inviato 16 settembre 2022 - 12:56
bravo, ed ha ragione a dire che è una campagna organizzata* altro che il simpatico ragazzo che faceva video spontanei per sputtanare luoghi comuni e politici beceri.
Liberissimo di farlo, ma molto squallido perchè in fondo chi fa satira ha una sua credibilità che porta quasi a sospendere il giudizio
*la parte più interessante
Cosa ha ammazzato l'atomo in Occidente?
Dovrebbe essere chiaro oramai:
- extra costi dovuti sia a nuove norme di sicurezza che a gravi difficoltò industriali
- incapacità dell'industria di costruire impianti rispettando tempi e budget
- concorrenza di gas (economico fino a/
poco tempo fa) e rinnovabili.Oilkiluoto (Finlandia):
- costi e tempi più che triplicati
- costruzione iniziata nel 2005, impianto non ancora in funzione a regime (forse entro fine anno)
- circa 13 anni di ritardo
Flamanville (Francia)
- costi quasi 6x, tempi 3,5x
- costruzione iniziata nel 2007, impianto non ancora in funzione a regime (forse entro fine 2023)
- circa 12 anni di ritardo
Vogtle - 2 reattori (USA)
- costi e tempi ~2,5x
- costruzione iniziata nel 2013, impianto non ancora in funzione
- circa 5-6 anni di ritardo
Hinkley Point C - 2 reattori (UK)
Più recenti, che già però scontano sostanziali ritardi ed extra budget (circa +30% costi e +15% tempi).
Soprattutto, i due reattori (entrambi EPR) costano - al MW - già più di Olkiluoto (~8 mil EUR/MW vs 7): la promessa dell'EPR era di 2 mil EUR/MW.Non si vedono miglioramenti, anzi: ci sono addirittura peggioramenti.
In tutto questo le rinnovabili hanno visto il loro costo crollare drasticamente negli ultimi 10 anni, mentre il nucleare diventava sempre più costoso.
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Inviato 16 settembre 2022 - 14:13
Io ho passato anni ad avere paura irrazionale del nucleare, poi quando gli argomenti a favore mi hanno convinto (non da questo cartone, è da un pezzo ormai) esce fuori che erano tutti falsi? E se domani qualcuno confuta quanto hai appena linkato ed esce fuori che erano tutti veri?
Ormai su Internet c'è sempre un esperto che dice il contrario di un altro: c'è modo di misurare il consenso generale della comunità scientifica al riguardo?
Sia chiaro, non era un endorsement al tizio (ciao Jet), che immagino sia al pari dell'Avvocato dell'Atomo uno col suo tornaconto/bias nell'altra parte. Io non ne so nulla e non ho un'opinione chiara, era solo per presentare qui anche l'altra campana.
Di certo so solo che quel video lì di cartonibrutti fa diverse semplificazioni, sparate e strawman, sorvolando su cose, banalizzandone altre, con artifici retorici evidenti anche ai non addetti che non possono che farmi stringere le chiappe. Ma non erano loro, quelli seri? (da leggere con la voce di Roy Batty).
Curioso di leggere contro-controargomentazioni.
Inviato 16 settembre 2022 - 14:57
Ma il problema è di fondo, quello è uno spot
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 16 settembre 2022 - 15:39
Si anche a me da subito è sembrato tutt'altro che un video equilibrato. Per esempio non si dice del fatto che il costo livellato dell'energia per il nucleare è aumentato sempre di più, mentre il costo delle rinnovabili è in picchiata, propone il problema delle batterie per le rinnovabili come se esistessero solo ed esclusivamente le batterie al litio e non anche parecchie alternative di accumulo, tralascia totalmente il fatto che l'europa si è impegnata ad arrivare alla neutralità carbonica entro il 2050 e il nucleare contribuisce molto poco ad abbattere le emissioni, per cui non è ben chiaro se centrali che partirebbero se tutto va bene tra dieci anni andrebbero smantellate dopo meno di vent'anni di attività, visto che se una parte cospicua della produzione energetica produce anche un bel po' di emissioni diventa anche molto difficile pareggiarle.
Giusto tenere sul tavolo tutte le opzioni, ma è difficile farsi un'idea precisa quando chi dice che vuole fare chiarezza ha invece chiaramente degli obbiettivi e tralascia deliberatamente varie questioni o fornisce dati discutibili.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
Inviato 16 settembre 2022 - 15:59
E siete sicuri-sicuri-sicuri che non vi sembri un video equilibrato solo perché dice cose con cui non siete d'accordo si?
Beati voi, io so di saperne abbastanza poco da mantenermi neutrale (come da avatar )
Inviato 16 settembre 2022 - 16:26
Si anche a me da subito è sembrato tutt'altro che un video equilibrato. Per esempio non si dice del fatto che il costo livellato dell'energia per il nucleare è aumentato sempre di più, mentre il costo delle rinnovabili è in picchiata, propone il problema delle batterie per le rinnovabili come se esistessero solo ed esclusivamente le batterie al litio e non anche parecchie alternative di accumulo, tralascia totalmente il fatto che l'europa si è impegnata ad arrivare alla neutralità carbonica e il nucleare contribuisce molto poco ad abbattere le emissioni, per cui non è ben chiaro se centrali che partirebbero se tutto va bene tra dieci anni andrebbero smantellate dopo meno di vent'anni di attività, visto che se una parte cospicua della produzione energetica produce anche un bel po' di emissioni diventa anche molto difficile pareggiarle.
Giusto tenere sul tavolo tutte le opzioni, ma è difficile farsi un'idea precisa quando chi dice che vuole fare chiarezza ha invece chiaramente degli obbiettivi e tralascia deliberatamente varie questioni o fornisce dati discutibili.
Sì, anche se comunque il grosso delle contestazioni è sul piano della convenienza economica, trattato come un elemento invariante... quando difficilmente è così.
Se per le rinnovabili il prezzo è in picchiata è perché ci son stati 20/30 anni di investimenti costanti, mentre sul nucleare per questioni congiunturali / politiche / sentimentali gli investimenti sono stati bloccati o fortemente limitati.
Nel momento in cui si fossero fatte (o si facessero oggi) scelte in quella direzione a livello continentale i costi così come la ricerca necessaria ad aggirare i punti critici avrebbero con ogni probabilità portato a uno scenario diverso e ad un'industria più competitiva ed avanzata.
Inviato 16 settembre 2022 - 16:36
Si anche a me da subito è sembrato tutt'altro che un video equilibrato. Per esempio non si dice del fatto che il costo livellato dell'energia per il nucleare è aumentato sempre di più, mentre il costo delle rinnovabili è in picchiata, propone il problema delle batterie per le rinnovabili come se esistessero solo ed esclusivamente le batterie al litio e non anche parecchie alternative di accumulo, tralascia totalmente il fatto che l'europa si è impegnata ad arrivare alla neutralità carbonica e il nucleare contribuisce molto poco ad abbattere le emissioni, per cui non è ben chiaro se centrali che partirebbero se tutto va bene tra dieci anni andrebbero smantellate dopo meno di vent'anni di attività, visto che se una parte cospicua della produzione energetica produce anche un bel po' di emissioni diventa anche molto difficile pareggiarle.
Giusto tenere sul tavolo tutte le opzioni, ma è difficile farsi un'idea precisa quando chi dice che vuole fare chiarezza ha invece chiaramente degli obbiettivi e tralascia deliberatamente varie questioni o fornisce dati discutibili.
Sì, anche se comunque il grosso delle contestazioni è sul piano della convenienza economica, trattato come un elemento invariante... quando difficilmente è così.
Se per le rinnovabili il prezzo è in picchiata è perché ci son stati 20/30 anni di investimenti costanti, mentre sul nucleare per questioni congiunturali / politiche / sentimentali gli investimenti sono stati bloccati o fortemente limitati.
Nel momento in cui si fossero fatte (o si facessero oggi) scelte in quella direzione a livello continentale i costi così come la ricerca necessaria ad aggirare i punti critici avrebbero con ogni probabilità portato a uno scenario diverso e ad un'industria più competitiva ed avanzata.
non so, magari si fosse investito sul torio oggi avremmo risolto gran parte dei problemi energetici. Sull'uranio però perchè, si sono fermati gli investimenti per esempio negli stati uniti? Domanda non retorica, direi il contrario visto che lì il nucleare non si è mai smesso di usarlo e nonostante questo i prezzi anzichè scendere continuano a salire... ma magari mi sbaglio.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
Inviato 16 settembre 2022 - 16:51
E siete sicuri-sicuri-sicuri che non vi sembri un video equilibrato solo perché dice cose con cui non siete d'accordo si?
Beati voi, io so di saperne abbastanza poco da mantenermi neutrale (come da avatar )
Per me non è questione di essere o meno d'accordo, ci sono delle cose che trovo condivisibili nel video e anche ben spiegate. E non è nemmeno un problema il fatto che sia un video apertamente pro nucleare, che ci sta tranquillamente se affronti tutti i temi e spieghi in maniera convincente perchè è la scelta migliore. Ma le omissioni (le direttive dell'Europa sul tema emissioni) o certi argomenti buttati lì così (la cosa delle batterie al litio come unico modo per l'accumulo, che mi sembra molto disonesto) a me lo fanno sembrare chiaramente un video poco equilibrato. Poi il tizio riportato da Solaris contesta anche molti di quei dati ma lì non saprei.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
Inviato 16 settembre 2022 - 17:09
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
Inviato 16 settembre 2022 - 21:11
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Inviato 16 settembre 2022 - 23:05
Per esempio non si dice del fatto che il costo livellato dell'energia per il nucleare è aumentato sempre di più, mentre il costo delle rinnovabili è in picchiata
Questo è perché negli ultimi 30 si è investito sulle une e non sulle altre. Se rendi il nucleare più costoso via legislazione e contemporaneamente sussidi le rinnovabili, ci credo che il risultato è questo. Se inizi anche a investire sul nucleare, cade di costo anch'esso. Poi c'è l'argomento "eh ma oramai abbiamo fatto così" "eh ma ormai è tardi per il nucleare", ma siamo in territorio ucca.
propone il problema delle batterie per le rinnovabili come se esistessero solo ed esclusivamente le batterie al litio e non anche parecchie alternative di accumulo
E quali altre tecnologie di accumulo esistono / perché non sono già state implementate, dato che già oggi sprechiamo un casino di energia soprattutto fotovoltaica perché non possiamo immagazzinarla? L'incentivo puramente economico è chiarissimo, se la cosa non è ancora stata fatta mi viene da pensare che non sia facile. Il metodo alternativo di accumulo è quello della sintesi artificiale di combustibili, ma è una tecnologia solo nascente.
tralascia totalmente il fatto che l'europa si è impegnata ad arrivare alla neutralità carbonica entro il 2050 e il nucleare contribuisce molto poco ad abbattere le emissioni, per cui non è ben chiaro se centrali che partirebbero se tutto va bene tra dieci anni andrebbero smantellate dopo meno di vent'anni di attività, visto che se una parte cospicua della produzione energetica produce anche un bel po' di emissioni diventa anche molto difficile pareggiarle.
Quest'argomento è davvero poco solido per vari motivi:
1. sul piano puramente logico, dire "ah oramai ci siamo impegnati a fare X" come argomento per dimostrare che una strada è subottimale è una petizione di principio mica da ridere
2. il nucleare contribuisce eccome a ridurre le emissioni: anche considerando le stime più generose per quanto riguarda il costo di estrazione dell'uranio e dei metalli per le centrali, siamo a 60-120g co2 per kWh, cioè meno di un terzo del gas, meno di un sesto del carbone nero e un decimo del marrone, queste ultime fanno la parte del leone nelle emissioni mondiali che ci porta a...
3. l'impegno dell'Europa conta veramente poco (se non a livello di marketing politico) perché le emissioni verranno dai Paesi in via di sviluppo, Asia e Africa: il nucleare contribuisce meno all'abbattimento di emissioni in Europa perché siamo già quasi senza carbone, in Asia e Africa dove conta davvero però non è così e sarebbe ambientalmente una manna.
4. I costi in emissioni di estrazione uranio/torio e metalli possono essi stessi essere abbattuti grazie all'utilizzo proprio del fotovoltaico in loco, del nucleare stesso, del riciclo delle scorie, dell'estrazione dell'uranio dall'acqua. Stesso argomento di prima: non si può prendere il numero statico ed estrapolarlo ad un mondo dove si investe nuovamente in nucleare.
L'argomento migliore che porti è "come è possibile che da nessuna parte il nucleare abbia mai mantenuto le promesse, anche in realtà legislativamente più favorevoli tipo USA", questa è una bella domanda. La risposta che mi do è duplice:
1. In realtà il nucleare ha mantenuto non poco per chi ce l'ha, l'argomento più veloce pro nucleare in Italia è che oggi importiamo energia nucleare da Francia, Svizzera e Slovenia, quindi a meno di credere, con Pecoraro Scagno, che le Alpi ci proteggono da una nuova Chernobyl, tanto varrebbe farcela noi a prescindere da quello che si crede sui vantaggi o meno del nucleare.
2. In Usa da Clinton in poi (incluso Obama) si è completamente svenduta e fermata la ricerca sui temi di indipendenza strategica nazionale (energia, ma anche semiconduttori, ma anche le mascherine non avevano) nell'inseguire dei vantaggi di prezzo nell'immediato (15 anni di materie prime ridicolmente a buon mercato), col risultato di armare Putin. Per questo la guerra di aggressione contro l'Ucraina è paradossalmente la cosa migliore mai fatta a favore dell'ambiente: ha fatto ripartire questa ricerca (non solo pubblica ma anche privata) e non in Cina ma in Occidente.
---
In conclusione c'è pochissimo dubbio che quello del 1987 della DC è stato un crimine contro il Paese fatto per raccattare facile consenso sull'onda di una psicosi collettiva, che ci ha fatto arricchire i dittatori per decenni mentre eravamo leader nel settore. Per fortuna vedendo i dati di consumo di gas anno su anno di agosto e prima metà settembre (-10%), e conseguentemente di prezzi dello stesso (<200), questa cosa sta rapidamente finendo.
voter negativity
Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112
Inviato 17 settembre 2022 - 14:20
Certo che il multiquote rende le discussioni una mezza tortura)
Per esempio non si dice del fatto che il costo livellato dell'energia per il nucleare è aumentato sempre di più, mentre il costo delle rinnovabili è in picchiata
Questo è perché negli ultimi 30 si è investito sulle une e non sulle altre. Se rendi il nucleare più costoso via legislazione e contemporaneamente sussidi le rinnovabili, ci credo che il risultato è questo. Se inizi anche a investire sul nucleare, cade di costo anch'esso. Poi c'è l'argomento "eh ma oramai abbiamo fatto così" "eh ma ormai è tardi per il nucleare", ma siamo in territorio ucca.
ma capisco in italia, dove purtroppo è stata bloccata la ricerca, ma negli stati uniti il nucleare hanno continuato a utilizzarlo, inoltre si sente parecchio parlare di nucleare di quarta generazione... possibile che anche lì sia stata bloccata? E nonostante questo i costi anzichè scendere o rimanere stabili sono saliti e per le proiezioni attuali per quel che ne so continueranno a salire. Parlo delle centrali a uranio, che sul torio per quel che ne so è stata effettivamente abbandonata dopo gli anni sessanta.
E quali altre tecnologie di accumulo esistono / perché non sono già state implementate, dato che già oggi sprechiamo un casino di energia soprattutto fotovoltaica perché non possiamo immagazzinarla? L'incentivo puramente economico è chiarissimo, se la cosa non è ancora stata fatta mi viene da pensare che non sia facile. Il metodo alternativo di accumulo è quello della sintesi artificiale di combustibili, ma è una tecnologia solo nascente.
ce ne sono diverse, quelle vecchie come il pompaggio idroelettrico, quelle nuove come le batterie che comprimono e decomprimono la co2 (primo impianto funzionante in sardegna), quelle promettenti come le batterie gravitazionali (stesso principio del pompaggio idroelettrico ma senza acqua e potenzialmente con un consumo di suolo molto limitato), quelle alla sabbia come accumulatori termici che stanno venendo usate nel nord europa, poi ci sono anche batterie che possono essere utilizzate per altri scopi (tipo quelle al sale per i mezzi pubblici) senza contare il fatto che si può ottimizzare i consumi spingendo sulle pompe di calore per esempio. Certo, non è che nessuna di questa sia la soluzione definitiva ovviamente, tutte hanno pro e contro e di sicuro non ho dati sulla sostenibilità delle varie soluzioni o sulla combinazione dell'uso di queste, ma l'argomento "non c'è abbastanza litio" mi sembra semplicemente disonesto perchè di alternative ne esistono parecchie e quelle che ho detto oltre a essere almeno concettualmente molto semplici non richiedono nemmeno estrazione di materiali rari o difficili da smaltire.
Poi credo sia del tutto inutile che ti dica quanto si stia investendo sulla ricerca sugli accumulatori, ma insomma quelle sopra sono solo le prime che mi sono venute in mente.
Quest'argomento è davvero poco solido per vari motivi:
1. sul piano puramente logico, dire "ah oramai ci siamo impegnati a fare X" come argomento per dimostrare che una strada è subottimale è una petizione di principio mica da ridere
2. il nucleare contribuisce eccome a ridurre le emissioni: anche considerando le stime più generose per quanto riguarda il costo di estrazione dell'uranio e dei metalli per le centrali, siamo a 60-120g co2 per kWh, cioè meno di un terzo del gas, meno di un sesto del carbone nero e un decimo del marrone, queste ultime fanno la parte del leone nelle emissioni mondiali che ci porta a...
3. l'impegno dell'Europa conta veramente poco (se non a livello di marketing politico) perché le emissioni verranno dai Paesi in via di sviluppo, Asia e Africa: il nucleare contribuisce meno all'abbattimento di emissioni in Europa perché siamo già quasi senza carbone, in Asia e Africa dove conta davvero però non è così e sarebbe ambientalmente una manna.
4. I costi in emissioni di estrazione uranio/torio e metalli possono essi stessi essere abbattuti grazie all'utilizzo proprio del fotovoltaico in loco, del nucleare stesso, del riciclo delle scorie, dell'estrazione dell'uranio dall'acqua. Stesso argomento di prima: non si può prendere il numero statico ed estrapolarlo ad un mondo dove si investe nuovamente in nucleare.
Sul punto uno potresti avere anche ragione, però mi piacerebbe allora che persone come Calenda avessero l'onestà intellettuale di dire che i programmi dell'europa sono irrealistici, che potrebbe essere pure vero, ma se è vero vorrei capire cosa si intende fare per cambiarli, perchè anche quello non mi pare un aspetto marginale.
Sul secondo punto non so, io ho letto/sentito cose molto diverse, del tipo che rispetto ai combustibili fossili la diminuzione di emissioni è di tipo il tre per cento, cioè abbastanza irrisoria. Però parlo di costo livellato dell'energia, che vuol dire comprendere tutta la vita di una centrale, dalla costruzione allo smantellamento.
Sul terzo punto hai probabilmente perfettamente ragione, ma non capisco bene quale sarebbe la conclusione del ragionamento: voglio dire, magari interpreto male ma sembra quasi che tu stia dicendo che siccome l'europa conta poco mentre asia e africa continueranno a produrre un sacco di emissioni, allora tanto vale non fare niente e prendere semplicemente atto che non si può fare ben poco sul cambiamento climatico e che quegli obbiettivi sono del tutto demagogici.
Sul quarto punto: ci sta quello che dici, ma anche lì mi piacerebbe capire quanto potrebbero impattare. Non per forza da te eh, dico che anche seguendo dibattiti vari tanti aspetti come questi non mi sembrano chiari.
L'argomento migliore che porti è "come è possibile che da nessuna parte il nucleare abbia mai mantenuto le promesse, anche in realtà legislativamente più favorevoli tipo USA", questa è una bella domanda. La risposta che mi do è duplice:
1. In realtà il nucleare ha mantenuto non poco per chi ce l'ha, l'argomento più veloce pro nucleare in Italia è che oggi importiamo energia nucleare da Francia, Svizzera e Slovenia, quindi a meno di credere, con Pecoraro Scagno, che le Alpi ci proteggono da una nuova Chernobyl, tanto varrebbe farcela noi a prescindere da quello che si crede sui vantaggi o meno del nucleare.
2. In Usa da Clinton in poi (incluso Obama) si è completamente svenduta e fermata la ricerca sui temi di indipendenza strategica nazionale (energia, ma anche semiconduttori, ma anche le mascherine non avevano) nell'inseguire dei vantaggi di prezzo nell'immediato (15 anni di materie prime ridicolmente a buon mercato), col risultato di armare Putin. Per questo la guerra di aggressione contro l'Ucraina è paradossalmente la cosa migliore mai fatta a favore dell'ambiente: ha fatto ripartire questa ricerca (non solo pubblica ma anche privata) e non in Cina ma in Occidente.
Non mi sembra di avere mai scritto che il nucleare non abbia mantenuto le promesse, quello che ho scritto (rispondendo a Zpider e ora a te sul fatto che se la ricerca fosse andata avanti oggi i costi sul nucleare sarebbero diminuiti) è che mi sembra che a differenza dell'Italia in diverse nazioni il nucleare ha continuato a essere utilizzato e nonostante questo le centrali a uranio anzichè diventare più convenienti stanno diventando sempre più costose.
Poi che si debba investire sulla ricerca con me sfondi una porta apertissima.
Sull'ultima cosa del referendum: può essere che sia stato uno sbaglio allora, ma appunto le condizioni sono cambiate molto proprio per via di maggiori alternative e costi diversi, con l'impennata per il nuclare e la diminuzione enorme sulle altre. E in un futuro assai prossimo per esempio la perovskite potrebbe contribuire ad abbattere ancora di molto i costi dei pannelli.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
Inviato 21 settembre 2022 - 19:55
Inviato 21 settembre 2022 - 20:00
2. il nucleare contribuisce eccome a ridurre le emissioni: anche considerando le stime più generose per quanto riguarda il costo di estrazione dell'uranio e dei metalli per le centrali, siamo a 60-120g co2 per kWh, cioè meno di un terzo del gas, meno di un sesto del carbone nero e un decimo del marrone, queste ultime fanno la parte del leone nelle emissioni mondiali che ci porta a...
torno un attimo su questo punto visto che sopra ho scritto che sapevo che la riduzione effettiva delle emissioni considerando tutta la vita dell'impianto (discorso che comunque andrebbe fatto anche per i pannelli fotovoltaici ovviamente, visto che lo smaltimento diventerà un grosso problema) è attorno a un misero tre per cento rispetto ai combustibili fossili. Metto un link sull'argomento. Lettura lunga e abbastanza impegnativa:
https://www.scienced...301421521002330
un brevissimo estratto:
1.2. CO2 emissions from nuclear power plants
The direct CO2 emissions from nuclear power plants during operation are low. However, looking at indirect emissions as well and considering the whole life cycle of nuclear power (uranium mining, milling, conversion, enrichment, fuel fabrication, construction and dismantling of the nuclear power plant, spent fuel processing and storage), nuclear power is certainly not emission-free. A review article, summarizing estimates of CO2 emissions from nuclear fuel cycle analyses, reports values as low as 1.4 g CO2 /kWhe up to 288 g CO2 /kWhe, with a mean over all reviewed studies of 66 g CO2 /kWhe (Sovacool, 2008). The large range in CO2 emissions per kWh is due to different uranium ore grades, different methods and techniques prevalent during mining, milling, enrichment and fuel fabrication, and different sources of power used for mining and enrichment. A similar work by Beerten et al. (2009) reported 32 g CO2 /kWhe for a European context.
(...)
The most important result of the present work is that the contribution of nuclear power to mitigate climate change is, and will be, very limited. According to current planning nuclear power would avoid at most4 annually 2–3% of total global GHG emissions in the years 2020–2040. Moreover, nuclear power cannot be expanded to be the main source of future electricity generation. Expansion scenarios require an increase in uranium mining, which is met by two limitations: uranium production could hardly keep up during the expansion phase, and the overall amount of available uranium is limited. Such scenarios would leave new nuclear power plants without fuel during their planned life time. Fast breeder reactors promise a solution to the problem of limited uranium-235 resources, but will not be available for commercial deployment before 2040–2050. And given the considerable research effort and research times up to now, it is even doubtful if a commercially deployable fast breeder reactor will be available then. But even assuming such a scenario were feasile, even substituting all fossil fired power plants by nuclear power plants would still leave ~70% of projected global GHG emissions from other sectors in 2040 and would still require drastic actions to reduce all emissions to zero.
detto questo, l'argomento migliore a favore del nucleare mi sembra quello del notevole consumo di suolo che si avrebbe con le sole rinnovabili, che mi sembra un serio problema ma è difficile trovare dati non viziati dal voler dimostrare una tesi o un'altra, anzi se c'è qualcosa da leggere/sentire in proposito sono interessato.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
Inviato 12 ottobre 2022 - 04:45
Inviato 13 ottobre 2022 - 10:21
Inviato 16 novembre 2022 - 16:30
https://www.ildolomi...ici-di-predazzo
Se qualcuno vi ammorberà con la solita tiritera sui tremendi danni fatti dei lupi ore saprete cosa rispondere.
Inviato 21 gennaio 2023 - 19:53
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 15 febbraio 2023 - 14:27
Usa, in Ohio treno esplode rilasciando sostanze tossiche: si teme disastro ambientale
https://tg24.sky.it/...2/14/ohio-treno
Inviato 15 febbraio 2023 - 14:50
https://www.ildolomi...ici-di-predazzo
Se qualcuno vi ammorberà con la solita tiritera sui tremendi danni fatti dei lupi ore saprete cosa rispondere.
Tra l'altro siamo pieni di cinghiali e il lupo è il loro predatore. Eppure c'è un grande dibattito intorno al lupo e un sacco di gente che vorrebbe farlo fuori. Soprattutto, immancabili, i leghisti gli allevatori e i cacciatori di merda. Curiosamente non del centro italia però dove da anni, penso all'abruzzo, si sono semplicemente organizzati per proteggere il gregge.
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Inviato 24 marzo 2023 - 16:59
https://www.ilfattoq...ndi-ue/7108111/
Senza parole. Non riusciamo a fare le cose più semplici. Tra l'altro vedo spesso giardinieri del cazzo tagliare alberi che nascono spontaneamente. Ma non è più economico? Non piante infestanti, propri alberi.
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Inviato 24 marzo 2023 - 21:17
https://www.ilfattoq...ndi-ue/7108111/
Senza parole. Non riusciamo a fare le cose più semplici. Tra l'altro vedo spesso giardinieri del cazzo tagliare alberi che nascono spontaneamente. Ma non è più economico? Non piante infestanti, propri alberi.
le problematiche descritte dall'articolo sono molte. ad esempio ci sarebbe la preferenza per i semi, pagati forse piu' del dovuto, che richiedono una cura che in molti casi difficilmente sara' messa in campo.
poi c'è il problema degli abbattimenti per possibili crolli degli alberi, a tal proposito la zona di Posillipo a Napoli è un cimitero di stupendi pini, in parte abbattuti perchè hanno deformato i marciapiedi e parte della strada, ma anche nel Parco Virgiliano ci sono lunghe e tristi distese di ceppi , quel che resta di alberi evidentemente giudicati a rischio crollo e per cui magari la manutenzione richiedeva investimenti giudicati non sostenibili.
Sul problema dei tagli degli alberi spontanei, magari è da verificare il motivo, la causa può essere il lavorare in maniera sbrigativa, oppure che non erano ben posizionati. Altre volte la vegetazione è troppo fitta e quindi c'è necessita' di creare un minimo di discontinuita' , importante in caso di incendi.
In generale in molti parchi in Campania noto delle potature errate , che poi possono dare luogo a malattie degli alberi, e quindi problemi di stabilita' a crolli dovuti a questo, e non a forte vento o altri eventi climatici eccezionali.
Molto spesso per incompetenza ma anche per praticita' , quindi per ridurre i tempi e il budget dei lavori di potatura, si ricorre a capitozzature sconsiderate e dannose per gli alberi, o almeno per la maggior parte delle specie
Inviato 07 aprile 2023 - 09:27
Nel frattempo una petroliera si è rovesciata vicino alle coste delle Filippine, provocando uno sversamento di più di 800mila litri di petrolio con conseguenti danni inestimabili al delicato ecosistema marittimo e all'economia locale.
VAMOS!
https://www.ilpost.i...sistema-marino/
Inviato 07 aprile 2023 - 20:38
Poi il problema sono i ragazzetti di ultima generazione.
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 07 aprile 2023 - 21:21
Inviato 08 aprile 2023 - 08:41
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 08 aprile 2023 - 10:05
Inviato 08 aprile 2023 - 10:31
Sembrava aspettassero solo il morto. Non vi dico i discorsi che si sentono in giro.
Ora ci vendicheremo e gliela faremo pagare alla natura bastarda!
Inviato 08 aprile 2023 - 11:11
Inviato 08 aprile 2023 - 11:47
Non conosco bene la legge. È comunque un ba specie protetta, fin dove possono arrivare?Sembrava aspettessero solo il morto. Non vi dico i discorsi che si sentono in giro.
Ora ci vendicheremo e gliela faremo pagare alla natura bastarda!
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Inviato 08 aprile 2023 - 12:06
Primo attacco mortale negli ultimi 150 anni in Italia. Ora la famiglia del ragazzo vuole fare causa allo stato per via del "fallimento" del progetto Life Ursus che sarebbe andato ben oltre i propri obiettivi iniziali, ovvero quello di arrivare, tramite reintroduzione, ad una popolazione stabile di una cinquantina di orsi, mentre siamo arrivati ad un centinaio e concentrati tutti in un'area ristretta. Il controllo delle popolazioni è una pratica che va messa in atto, ovviamente, spero solo che non procedano in maniera sconsiderata con l'unico scopo di accontentare la famiglia e tutti quelli che vedono gli animali selvatici solo ed unicamente come una fonte di pericolo.
La verità è, come si diceva giustamente qui sopra, che le fatalità esistono, ma la convivenza è necessaria (o vogliamo sterminare tutta la fauna selvatica "pericolosa" perché a causa di essa un uomo è morto su milioni che vanno a camminare nei boschi?) ed è importante informare chi frequenta certi luoghi dei pericoli e delle pratiche di salvaguardia personale - e magari, last but not least, legalizzare il bear spray, che avrebbe una percentuale altissima di efficacia nell'allontanare gli orsi (perfino nei confronti di grizzly, delle belve che in confronto l'orso bruno che abbiamo qui in Trentino è il simpatico orso Yoghi) e in casi del genere sarebbe un salvavita fondamentale.
Inviato 09 aprile 2023 - 10:13
Se l’orso ci attacca, non reagiamo.
Restiamo passivi cercando di rimanere più fermi possibile finché l’orso termina l’attacco.
ho immaginato il tutto con un sottofondo musicale tipo Torture Garden dei Naked City
Inviato 09 aprile 2023 - 11:45
Filastrocca canadese
If it's brown, lie down
if it's black, fight back
if it's white, goodnight
voter negativity
Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112
Inviato 10 aprile 2023 - 19:37
Sì bisogna anche avere il coraggio di intervenire prima che succedano delle tragedie perché non si scherza con queste cose. Quello degli orsi cosiddetti confidenti era un problema già abbastanza noto. E da lì è facile che succeda un casino. Magari questo è un caso ancora diverso, ma che sono troppi e si stanno spostando dove non dovrebbero se ne parla da un po’.Primo attacco mortale negli ultimi 150 anni in Italia. Ora la famiglia del ragazzo vuole fare causa allo stato per via del "fallimento" del progetto Life Ursus che sarebbe andato ben oltre i propri obiettivi iniziali, ovvero quello di arrivare, tramite reintroduzione, ad una popolazione stabile di una cinquantina di orsi, mentre siamo arrivati ad un centinaio e concentrati tutti in un'area ristretta. Il controllo delle popolazioni è una pratica che va messa in atto, ovviamente, spero solo che non procedano in maniera sconsiderata con l'unico scopo di accontentare la famiglia e tutti quelli che vedono gli animali selvatici solo ed unicamente come una fonte di pericolo.
La verità è, come si diceva giustamente qui sopra, che le fatalità esistono, ma la convivenza è necessaria (o vogliamo sterminare tutta la fauna selvatica "pericolosa" perché a causa di essa un uomo è morto su milioni che vanno a camminare nei boschi?) ed è importante informare chi frequenta certi luoghi dei pericoli e delle pratiche di salvaguardia personale - e magari, last but not least, legalizzare il bear spray, che avrebbe una percentuale altissima di efficacia nell'allontanare gli orsi (perfino nei confronti di grizzly, delle belve che in confronto l'orso bruno che abbiamo qui in Trentino è il simpatico orso Yoghi) e in casi del genere sarebbe un salvavita fondamentale.
Inviato 10 aprile 2023 - 20:34
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Inviato 10 aprile 2023 - 20:41
Inviato 10 aprile 2023 - 22:32
Non ho molto da aggiungere a quello che dicono questi due esperti. Non parlano di una casualità ma di una situazione chiaramente gestita molto male.
In effetti non c'è certezza sulla utilità di ridurre il numero degli orsi in senso assoluto, specialmente senza un criterio e misure di gestione. Mentre mi sembra ci sia certezza sul fatto che gli esemplari più problematici si sarebbero dovuti abbattare (o portare in cattività) ma non c'è stato il coraggio "politico" di farlo. Finchè non ci scappa il morto e allora si decide forse di abbattere esemplari indiscriminatamente. Non si sono applicati metodi di dissuasione efficaci per gli orsi confidenti. Si è vietato lo spray che è l'unica cosa che protegge. Mancano i soldi per monitorare se in determinate area, per determinati periodi, è meglio vietare alle persone di circolare magari perchè ci sono madri con cuccioli.
A me sembra assurdo. Se fai un'operazione del genere in Trentino non puoi non gestirla. E' una zona comunque popolata e con un flusso turistico enorme. Sono animali pericolosi. La gente che ci vive ha paura, il turismo ne potrebbe risentire molto, una persona è morta. A me pare abbastanza un disastro. Per dire, l'introduzione del lupo negli Appennini non sta causando gli stessi casini perchè il lupo è più schivo, almeno finchè non si ibrida coi cani randagi. Per ora almeno. C'è chi dice che ci scapperà il morto anche qui e in effetti, magari esagero, ma non è che io farei andare in giro i bambini piccoli da soli per i boschi come facevo io più di 30 anni fa. Ma di lupi in paese, o che ti seguono, non ne ho mai sentiti. La convivenza con gli orsi mi sembra decisamente più problematica e che richieda più interventi (come li vogliamo chiamare ucca, dimmi tu).
Inviato 11 aprile 2023 - 05:55
Gli orsi non sono tanti (in Slovenia c'è n'è sono più di mille, la densità più alta d'Europa, ma vengono gestiti sia a livello turistico con visite guidate sia con abbattimenti selettivi) ma col metodo leghista sarebbe difficile gestirne anche uno, solo per dirne una: se ci sono degli orsi oltre all'informazione devi per forza interdire determinate aree in determinati periodi.
Poi il lupo ovviamente non è stato reintrodotto ma essendo finalmente protetto ha ripopolamento spontaneamente la penisola, parliamo in ogni caso di un altro animale con una pericolosità e una gestione molto diversa.
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