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Chiesa, morale e insabbiamenti


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2549 replies to this topic

#251 Guest_Mia_*

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Inviato 04 aprile 2007 - 16:12

Notare che lo stato che mette sotto protezione Bagnasco tra gli applausi di tutte le forze politiche, è lo stesso che (un esempio per tutti) un annetto fa non trovava uomini, tempo e denaro per proteggere una povera ragazza minacciata per 10 anni dal suo violentatore e infine da questi ammazzata come un cane in un parcheggio.


Lasciamo perdere le persone che lo Stato ha lasciato sole. Potremmo aprire un topic a parte.
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#252 Embryo

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Inviato 04 aprile 2007 - 16:23

Credi che il modello teorico di democrazia sia fisicamente possibile e comunque in uso in Italia?

Spiegami.

La democrazia rappresentativa è possibilissima, il marcio è nei partiti, purtroppo.
In Italia diciamo che è in forte discussione, causa legge elettorale pessima. Comunque la responsabilità va individuata come sopra, anche in questo caso.
Volendo andare a ragionare terra terra, si potrebbe parlare del referendum sulla procreazione assistita, che ne dici? Là sì che si parla di metà più uno...
Io non ho votato sì. Se proprio devo dirla tutta l'ho trovato quantomeno mal posto. Sono plagiato da Bagnasco (che all'epoca nemmeno sapevo esistesse) e mentalmente ritardato? Sono una vecchina?
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nobody knows if it really happened

At this range, I'm a real Frederick Zoller.

La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!

#253 juL fu Sig.M.

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Inviato 04 aprile 2007 - 16:28


Credi che il modello teorico di democrazia sia fisicamente possibile e comunque in uso in Italia?

Spiegami.

La democrazia rappresentativa è possibilissima, il marcio è nei partiti, purtroppo.
In Italia diciamo che è in forte discussione, causa legge elettorale pessima. Comunque la responsabilità va individuata come sopra, anche in questo caso.
Volendo andare a ragionare terra terra, si potrebbe parlare del referendum sulla procreazione assistita, che ne dici? Là sì che si parla di metà più uno...
Io non ho votato sì. Se proprio devo dirla tutta l'ho trovato quantomeno mal posto. Sono plagiato da Bagnasco (che all'epoca nemmeno sapevo esistesse) e mentalmente ritardato? Sono una vecchina?


Prima di tutto c'era la gara a non raggiungere il quorum...
poi il quesito era difficile anche per i medici, figuriamoci per i profani...non trovo sensato far votare su cose così complesse e non mi stupì il 25% dei votanti.

Comunque sbaglio o vinsero i si?
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#254 Embryo

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Inviato 04 aprile 2007 - 16:37

Chiaramente vinse il "sì", anche se non è azzardato supporre che tutte (o quasi) le forze schierate in quella direzione siano andate a votare.

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#255 juL fu Sig.M.

    Utente paraolimpionico

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Inviato 04 aprile 2007 - 17:05

Chiaramente vinse il "sì", anche se non è azzardato supporre che tutte (o quasi) le forze schierate in quella direzione siano andate a votare.


supporre, supporre...

Vorrei proprio vedere se i PACS (ai quali io sono contrario in quanto favorevole solo alle unioni civili omosessuali per un'equivalenza di diritti/dovri) fossero mandati a referendum senza quorum  ;D
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#256 Guest_Number 5_*

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Inviato 04 aprile 2007 - 17:27

Dire a qualcuno "vergogna" in risposta ad una sua affermazione che si ritiene vergognosa non è offensivo in alcun modo. Trovo ridicolo assegnare scorte e aprire indagini per una sciritta che non trovo offensiva in alcun modo ma solo il minimo del minimo della risposta ad affermazioni fatte in precedenza e che si ritengono vergognse. E' una risposta, non un attacco, lo vogliamo riconoscere o no? E' iL minimo della protesta per ingerenze continue e inaccettabili. Ribadisco, cofermo e controfirmo. Io stesso ho usato più volte l'espressione sul forum se ritenevo fosse una cosa per cui dirla.

Non troverei offensivo uno striscione allo stadio con scritto "vergogna", e ovviamente potrei anche essere d'accordo se ritengo che sia rivolto effettivamente una cosa di cui vergognarsi.
Da quando in qua la parola "vergogna" è un insulto? Mi sembra che si stia veramene perdendo il lume della ragione. Portatemi un solo vocabolario che associa "vergogna" ad "insulto" o a "minaccia" e mi faccio monaco su due piedi.

I preti possono dire quello che volgiono sulle questioni di fede, di organizzazione della Chiesa ovvero "pastorali", nonché nelle questioni di vita quotidiana ma rivolgendosi ai fedeli ed esclusivamente a loro.
Non è che la Chiesa Cattolica deve essere laica, è ovviamente ridicolo affermarlo. E' esattamente il contrario: deve essere o tornare ad essere Chiesa, attenta alle questioni di fede, attenta ai poveri e ai deboli, alla religione, eccetera... e non degradarsi tentando imporre ai laici e ai credenti di altre religioni la propria visione o addirittura pretendere di dare paenti di "buon laico" come hanno fatto più e più volte vari esponenti delle gerarchie. I non credenti non danno patenti di "buon cattolico" non si azzardino loro a dare patenti di "buon laico".
Se farà questo nessuno le dirà nulla, per esempio si può tutti avere la propria opinione ma nessuno può imporrre nulla alla Chiesa di Roma sul divieto di comunione ai divorziati risposatio sul celibato dei sacerdoti. Però ogniqualvolta e finché pretenderà di mettere bocca nel processo legislativo e di imporre a tutta la società la propria particolare ed esclusiva visione del "bene comune" (l'hanno detto loro, testuale) tutte le proteste e tutte le critiche di questo mondo saranno assolutamente legittime.
Adesso ce ne sono troppo poche. Assolutamente. Il casino dovrebbe essere molto maggiore e le istituzioni di un paese serio si dovrebbero farsi sentire ai maggiori livelli diplomatici chiedendo alla Chiesa di tacere in questioni che non la riguardano, come un procedimento legislativo di qualsiasi tipo o la campagna per un referendum o peggio per elezioni di qualsiasi tipo, e di occuparsi esclusivamente delle questioni che gli attengono, secondo quanto prevede il concordato.

Quando tutti capiranno che non sono solo i credenti ad avere diritti ma che il non credente ha esattamente gli stessi diritti di un credente di qualsiasi tipo, allora sarà stato fatto un gran passo avanti. E pensare che dovrebbe essere una cosa insita nei concetti stessi di "democrazia", di "libertà" e di "laicità"... ma i tempi non sono molto favorevoli questi concetti.
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#257 Guest_Number 5_*

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Inviato 04 aprile 2007 - 17:33

Ricordatevi: "uno straccio di laicità". Appendete uno straccetto rosa alla vostra finestra, al terrazzo, all'auto o alla moto.
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#258 virginia wolf

    apota

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Inviato 04 aprile 2007 - 21:01


Io più che di pavidità parlerei di paraculaggine della classe politica attuale...fare i leccapreti porta (putroppo) ancora molti voti (ho sentito spesso il mio parroco che, dall'altare, metteva in guardia i credenti dalle pericolose derive che potrebbero innescarsi se si mina l'istituto della famiglia) e i vari Casini questo lo sanno fin troppo bene...poi loro possono benissimo avere quante mogli desiderano e la coca migliore sul mercato...


Non solo: in Parlamento si sono dati anche regole che tutelano le loro convivenze extramatrimoniali!


Però, per fortuna, esistono anche fra i politici cattolici persone come Rosy Bindi o il senatore Ignazio Marino... e se i politici cattolici fossero tutti come loro, avremmo sicuramente meno problemi.


Da quello che vedo poi, lo scontento non è solo fra i non credenti, che ci vede costretti a sottostare a una legislatura che deriva da princìpi confessionali che non condividiamo, ma anche - e soprattutto - fra i molti credenti, laici o clerici, che non condividono questo modo di fare arrogante e oscurantista delle alte gerarchie, e che vedono in questo comportamento un pericoloso passo indietro rispetto, per esempio, al rivoluzionario Concilio Vaticano II, e che vorrebbero una Chiesa più dialogante e vicina alla gente.
Per esempio, all'interno del forum non so cosa ne pensi Embryo (non mi sembra abbia espresso una sua opinione), ma Claudio mi sembra allineato su queste posizioni.


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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#259 astrodomini

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Inviato 04 aprile 2007 - 21:13

Da quello che vedo poi, lo scontento non è solo fra i non credenti, che ci vede costretti a sottostare a una legislatura che deriva da princìpi confessionali che non condividiamo, ma anche - e soprattutto - fra i molti credenti, laici o clerici, che non condividono questo modo di fare arrogante e oscurantista delle alte gerarchie, e che vedono in questo comportamento un pericoloso passo indietro rispetto, per esempio, al rivoluzionario Concilio Vaticano II, e che vorrebbero una Chiesa più dialogante e vicina alla gente.


Il problema è che questa parte di Chiesa tanto sbandierata da Claudio in numerose occasioni non ha alcun potere e la Chiesa Cattolica come istituzione è perennemente rappresentata dalle personalità più retrive e reazionarie.
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#260 virginia wolf

    apota

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Inviato 04 aprile 2007 - 21:34

Da quello che vedo poi, lo scontento non è solo fra i non credenti, che ci vede costretti a sottostare a una legislatura che deriva da princìpi confessionali che non condividiamo, ma anche - e soprattutto - fra i molti credenti, laici o clerici, che non condividono questo modo di fare arrogante e oscurantista delle alte gerarchie, e che vedono in questo comportamento un pericoloso passo indietro rispetto, per esempio, al rivoluzionario Concilio Vaticano II, e che vorrebbero una Chiesa più dialogante e vicina alla gente.


Il problema è che questa parte di Chiesa tanto sbandierata da Claudio in numerose occasioni non ha alcun potere e la Chiesa Cattolica come istituzione è perennemente rappresentata dalle personalità più retrive e reazionarie.


La Chiesa non è sempre stata così oscurantista, ha avuto momenti di apertura (vedi il già citato Concilio Vaticano II).
Forse andrebbe aiutata, anche da parte dei non credenti, quella parte della Chiesa rappresentata dai progressisti come il Card.Martini o Tettamanzi..... con la Chiesa ci dobbiamo convivere e quindi tanto vale cercare il male minore.

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#261 astrodomini

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Inviato 04 aprile 2007 - 21:39

La Chiesa non è sempre stata così oscurantista, ha avuto momenti di apertura (vedi il già citato Concilio Vaticano II).


Quasi sempre castrati nel breve periodo.

Forse andrebbe aiutata, anche da parte dei non credenti, quella parte della Chiesa rappresentata dai progressisti come il Card.Martini o Tettamanzi..... con la Chiesa ci dobbiamo convivere e quindi tanto vale cercare il male minore.


Come?
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#262 Embryo

    Enciclopedista

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Inviato 04 aprile 2007 - 22:35

non so cosa ne pensi Embryo (non mi sembra abbia espresso una sua opinione), ma Claudio mi sembra allineato su queste posizioni.

Sono credente, ma non mi definirei un buon cattolico (usando la definizione del documento episcopale), trovandomi spesso in disaccordo con più di una posizione espressa dalla Chiesa di Roma. Molto più vicino ad un Fra Roberto che ad un alto funzionario del Vaticano, tanto per intenderci.
Ho sperato, invano, nell'elezione - e sarebbe stata la prima volta - di un gesuita al soglio pontificio. Devo aggiungere altro? :)
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#263 Rez

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Inviato 05 aprile 2007 - 05:06

Il fatto che nè politici nè cittadini abbiano sottoscritto nessun documento a mio parere è del tutto irrilevante. E' un problema politico e morale che secondo me è bene porre.


Problema che però non é né può essere della Chiesa. A mio avviso l'unico modo per arrivare a una politica più laica é votare personaggi laici e meno legati all'ideologia cattolica ufficiale.
Solo in Italia la continua rincorsa al moderatismo che tutti richiamano da ogni parte si sposa perennemente con la visione politica e sociale offerta dalla Chiesa ma la radice di questa anomalia sta nella nostra cultura e non nelle gerarchie a capo della CEI o del Vaticano.
Trovo poi piuttosto assurdo richiedere una maggiore elasticità o una diversa attitudine in relazione a temi politici e sociali agli esponenti del clero. La Chiesa non é un partito. Un credente ci sta dentro come gli pare e può decidere di appoggiare l'aborto e continuare a sentirsi un buon cattolico e andarsi a confessare.
Se poi uno si sente in dovere di seguire le indicazioni di voto che gli vengono fornite dal Vaticano sono anche problemi nostri ma non può essere un problema della Chiesa, che non fa altro che difendere le proprie posizioni.
Se effettivamente ad un referendum sulla fecondazione assistita vanno a votare così poche persone, sarà anche perché, evidentemente, ce ne sono tante che scelgono di pensare come il parroco consiglia. In quel caso non ci si può lamentare se poi in televisione certi cardinali ottengano veri e propri sipari per manifestare le loro opinioni.
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#264 virginia wolf

    apota

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Inviato 05 aprile 2007 - 09:23

La Chiesa non è sempre stata così oscurantista, ha avuto momenti di apertura (vedi il già citato Concilio Vaticano II).


Quasi sempre castrati nel breve periodo.

Giovanni XXIII e Paolo VI sono stati papi ??illuminati? - giudizio che naturalmente va relazionato al loro ruolo ?? e hanno modernizzato la Chiesa. Giovanni Paolo II è stato certamente un conservatore, ma ha talmente tanti altri meriti, che gli si può perdonare anche questa mancanza.
Benedetto XVI, oltre a non possedere nessuna della caratteristiche positive dei papi precedenti è, oltre che un conservatore anche un oscurantista; chi sperava in un??apertura dopo il  cambio della guardia alla Cei si può rassegnare; dopo l??uscita di Ruini è sceso in campo in prima persona, perché è chiaro a tutti che i documenti di Bertone sono principalmente farina del suo sacco.


Forse andrebbe aiutata, anche da parte dei non credenti, quella parte della Chiesa rappresentata dai progressisti come il Card.Martini o Tettamanzi..... con la Chiesa ci dobbiamo convivere e quindi tanto vale cercare il male minore.


Come?


La Chiesa, intendo le alte gerarchie si sente probabilmente in difficoltà e per difendere se stessa si irrigidisce invece di andare avanti e trovare nuove vie.
Ma la Chiesa non è un monolite ed attaccarla tout court è sbagliato perché in questo modo non si fa altro che ricompattarla e renderla sempre più chiusa in se stessa. La contrapposizione ideologica ??non credenti contro cattolici? non può portare a niente di costruttivo e, bisogna ammetterlo, sino ad ora ha visto i non credenti decisamente perdenti. Occorre dialogare e trovare un punto d??intesa con quella parte della Chiesa che è più progressista, che in questo momento è in sofferenza ma sono convinta sia la maggioranza.
Embryo ne è la dimostrazione. La sua reazione di cattolico ad un attacco a 360 gradi è stata di difesa totale, mentre aprendo il dialogo ora sappiamo che anche lui è ??spesso in disaccordo con più di una posizione espressa dalla Chiesa di Roma?. E questa è la reazione che ho riscontrato nella gran parte dei cattolici, anche sacerdoti, come per esempio Don Gallo e Don Rigolfi.


Poi, come dice Rez, cerchiamo di votare candidati laici e meno ideologicamente cattolici... sempre che ce ne diano l'opportunità.
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#265 Fidippide

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Inviato 05 aprile 2007 - 09:35

A me l'iniziativa dello straccio non pare così peregrina e sarebbe indirizzata tanto ai laici quanto ai cattolici per sollecitare un maggiore rispetto verso le istituzioni di questo Stato, troppe volte bistrattate.

Non va dimenticato, infatti, che la CEI ha emesso una nota ufficiale in cui, in buona sostanza, si afferma che il cattolico (l'allusione è al parlamentare) non può appellarsi al principio del pluralismo ed è tenuto a conformarsi alle indicazioni del Magistero in materia di dottrina sociale della famiglia. Pertanto, si è ribadito più volte, da parte di organi ecclesiastici, che il parlamentare deve votare contro il ddl sui DICO.

Io credo che tale conclusione, il votare contro, sia palesemente errata sia su un piano morale sia sul piano dei principi giuridici. E si tratta, inoltre, di principi giuridici talmente basilari che quasi si confondono con il piano morale.
Chi diviene parlamentare deve rispettare fedelmente la Costituzione della Repubblica, i ministri addirittura giurano nelle mani del Presidente della Repubblica, che della Costituzione è il garante. Prendendo in prestito un'espressione assai cara agli amici cattolici (tra i quali mi ricomprendo), chi  rappresenta lo Stato non dovrebbe riconoscere altra autorità al di fuori di quella statale, a pena di rendere un pessimo servigio ai cittadini.
Qui non è in discussione, beninteso, la facoltà del singolo parlamentare di votare secondo coscienza, anzi, ciò è auspicabile. Solo è da chiedersi quanto possa ritenersi realmente libera la coscienza di un parlamentare che voti contro per conformarsi alle indicazioni del Magistero. A ben vedere, chi vota secondo coscienza come essa dovrebbe essere per il Magistero (giudicando di non potersi sottrarre alla sua autorità), non vota secondo coscienza ma vota secondo il Magistero, con ciò riconoscendo implicitamente l'autorità di un potere extrastatuale, quello ecclesiastico, come prevalente e maggiormente cogente rispetto all'osservanza dei principi di questo Stato e, in primis, quello che pretende lo Stato e la Chiesa indipendenti e sovrani, ciascuno nel proprio ordine. Il tutto, alla fine, è riducibile alla constatazione che mentre la Repubblica assicura la libertà di coscienza dei cittadini (anche e soprattutto dei parlamentari), l'istituzione ecclesiastica ne rivendica il monopolio, quantomeno nel senso di orientarla correttamente. Questa pretesa della Chiesa non solo ha storicamente provato, più volte, la propria fallacia ma anche, forse, è essa stessa contaria al diritto naturale: una coscienza coartata (seppur solo per vie morali), non è libera e non è nemmanco "coscienza".
Tutto questo preambolo per dire che il parlamentare che viva, con riguardo all'approvazione di una qualsiasi legge, un simile conflitto, che ritenga cioè di non potersi sottrarre alla parola dei vescovi in ragione della loro autorità spirituale (e non per intima condivisione nel contenuto), non dovrebbe votare contro bensì astenersi, se avesse "rispetto" per le istituzioni di questo Paese.
Se poi il rispetto fosse pure "alto", dovrebbe (come dovere morale) dimettersi.
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#266 Embryo

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Inviato 05 aprile 2007 - 10:36

Embryo ne è la dimostrazione. La sua reazione di cattolico ad un attacco a 360 gradi è stata di difesa totale, mentre aprendo il dialogo ora sappiamo che anche lui è ??spesso in disaccordo con più di una posizione espressa dalla Chiesa di Roma?. E questa è la reazione che ho riscontrato nella gran parte dei cattolici, anche sacerdoti, come per esempio Don Gallo e Don Rigolfi.


Poi, come dice Rez, cerchiamo di votare candidati laici e meno ideologicamente cattolici... sempre che ce ne diano l'opportunità.


Chiarisco ancora di più il concetto, riportando un paio di frasi che ho scritto ormai una manciata di pagine fa:

Guarda che non ho affatto difeso la coerenza della Chiesa di Roma.
Ho soltanto detto che la posizione sui DICO è prevedibile e scontata ed è normalissimo che la Chiesa si faccia gli affari dei propri credenti (ribadisco, "cristiano incoerente" non "politico incoerente"), cosa che peraltro non ha nulla a che vedere col concordato, che non pone alcun vincolo a livello morale.


Per il resto, non ho visto ancora nessun tono di scandalo, in questo contesto, per la posizione di Mastella o di Giovanardi, tanto per fare due nomi a caso. Sono questi i soggetti (più o meno in grado di intendere e di volere) cui è indirizzato il documento episcopale, e sono sempre loro a dover decidere se condividere o meno la posizione espressa dalla Chiesa di Roma. E dovrebbero essere proprio loro a lamentarsi!
Le scritte, però, sono indirizzate a Bagnasco, non certo ai parlamentari di cui sopra, così come gli strali di Number 5 e molti altri in queste pagine.
Leggere inviti a creare un clima di tensione e minaccia contro qualcuno o qualche organizzazione, nel duemilasette, è, per me, inaccettabile. Chiunque sia il soggetto coinvolto. Soprattutto se gli inviti arrivano da chi si erge, in questi stessi spazi, a paladino della legalità e della libertà.
Se dialogo non c'è stato, non è certo di chi affronta la discussione con pacatezza, ma di chi si comporta da invasato non riuscendo a far meglio di qualche "basta preti!" disseminato qua e là, attaccando, con le idee poco chiare, obiettivi messi a fuoco alla meno peggio.
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#267 virginia wolf

    apota

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Inviato 05 aprile 2007 - 11:48


La Chiesa, intendo le alte gerarchie si sente probabilmente in difficoltà e per difendere se stessa si irrigidisce invece di andare avanti e trovare nuove vie.


Sì, insomma poverini sono delle vittime.
Ricevono dallo stato italiano (cioè a tutti noi, credenti e non) 9 miliardi di euro all'anno, non pagano tasse, hanno il modo politico prostrato ai loro piedi e l'appoggio di buona pare dell'informazione, basta scrivergli un "vergona" su un portone e ricevono la protezione delle forze dell'ordine... eh sì, hanno tutti i diritti di sentirsi in "difficoltà".

Non intendevo difenderli, il mio era un discorso oggettivo, un prendere atto di una situazione.


Ma la Chiesa non è un monolite ed attaccarla tout court è sbagliato perché in questo modo non si fa altro che ricompattarla e renderla sempre più chiusa in se stessa. La contrapposizione ideologica ??non credenti contro cattolici? non può portare a niente di costruttivo e, bisogna ammetterlo, sino ad ora ha visto i non credenti decisamente perdenti.


Direi l'esatto contrario, il laicismo negli ultimi 30 anni ha sempre vinto e vincerà sempre di più a livello di vita "reale".
E' a livello mediatico (e quindi politico) che la Chiesa sta giocando tutte le sue carte e vincendo. Abbiamo il paradosso di un paese con sempre meno credenti (e preti), sempre più laicizzato e secolarizzato, ma con una Chiesa sempre più potente grazie all'appogio quasi incondizionato dell Nostra Signora TV e alla vigliaccheria e al leccaculismo del nostro ceto politico. 

Sto parlando di questi ultimi anni, e non certo di quando è passata la legge sul divorzio o sull??interruzione di gravidanza, quando, guarda caso, in Italia governava la Democrazia Cristiana. Anche allora la Chiesa si fece sentire, ma nonostante questo perse.
Sto parlando del fatto che la Legge 40 non è stata abolita e che i Dico non passeranno, non solo un domani con il centrodestra, ma nemmeno oggi con il centrosinistra.
Perché credi che il nostro ceto politico si comporti in questo modo? Rendersi conto che la sensibilità delle persone è cambiata sarebbe auspicabile; se non ci fosse un tornaconto elettorale alcuni politici non sarebbero così ruffiani. Non penso solo agli ??integralisti? come Giovanardi, ma anche a tutti gli altri che assumono la posizione in difesa della Chiesa solo per opportunismo; senza parlare degli "atei devoti", un ossimoro che devo ancora capire cosa significa!
Io non credo che ci siano sempre meno credenti, ma solamente che i credenti siano sempre più lontani dalle alte sfere ecclesiastiche, preti compresi.


Embryo ne è la dimostrazione. La sua reazione di cattolico ad un attacco a 360 gradi è stata di difesa totale, mentre aprendo il dialogo ora sappiamo che anche lui è ??spesso in disaccordo con più di una posizione espressa dalla Chiesa di Roma?. E questa è la reazione che ho riscontrato nella gran parte dei cattolici, anche sacerdoti, come per esempio Don Gallo e Don Rigolfi.


Con tutto il rispetto, comincio ad essere stufo di questa giustificazione.
Dovrei starmene zitto di fronte agli ARROGANTI attacchi della Chiesa allo stato di diritto, per non urtare la loro sensibilità?
A me sembra che un eventuale "dissenso" (ma dove? ma quando? don Mazzi a Domenica In?) interno al mondo cattolico, se c'è, ormai da anni sia fiacco e svogliato, sempre pronto a rientrare nei ranghi ad ogni alzata di sopracciglio del Ruini di turno, magari masticando amaro, ma sempre pronto ad obbedire agli ordini, e ben disposto a riversare la propria frustrazione sui "nemici" laici, additati di volta in volta dai capi.

Magari mi sbaglio, magari questo dissenso c'è ed è forte e numeroso... ma non se non si fa vedere e sentire io che ci posso fare? Devo starmene zitto finché non "ritocheranno" la legge sull'aborto, finché la chiesa appoggierà apertamente il centrodestra alle prossime elezioni (quanto ci scomettete? - per evitare polemiche: mi farebbe enormemente incazzare anche se appoggiasse il centrosinistra)), o forse neanche allora avrò il diritto di parlare per non "spaventare" i cattolici moderati, così sensibili poverini?

Non è vero che non si fa sentire, ma certo fa più notizia (o forse ideologicamente più comodo) una dichiarazione di Ruini o Bertone che non una di Martini o Tettamanzi.

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#268 Embryo

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Inviato 05 aprile 2007 - 12:05

Sto parlando di questi ultimi anni, e non certo di quando è passata la legge sul divorzio o sull??interruzione di gravidanza, quando, guarda caso, in Italia governava la Democrazia Cristiana. Anche allora la Chiesa si fece sentire, ma nonostante questo perse.

Questo può essere uno spunto molto interessante. Da allora, visto che pare sia passata molta acqua sotto i ponti, è l'istituzione religiosa ad essere cambiata, oppure si può parlare di involuzione della classe politica?
Io un sospetto l'avrei...
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#269 astrodomini

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Inviato 05 aprile 2007 - 13:00

Giovanni XXIII e Paolo VI sono stati papi ??illuminati? - giudizio che naturalmente va relazionato al loro ruolo ?? e hanno modernizzato la Chiesa. Giovanni Paolo II è stato certamente un conservatore, ma ha talmente tanti altri meriti, che gli si può perdonare anche questa mancanza.


Fra la fine del concilio e l'ascesa al solio di Pietro di Giovanni Paolo II sono passati esattamente tredici anni. Se questo non è un breve periodo..

Occorre dialogare e trovare un punto d??intesa con quella parte della Chiesa che è più progressista, che in questo momento è in sofferenza ma sono convinta sia la maggioranza.


Ma si dialoga anche troppo visto che quello che vogliono sembrano ottenere.

Rimarrà per me sempre un mistero perchè la gente fra le tante confessioni che si rifanno al messaggio di Cristo scelga la Chiesa Cattolica Romana che è storicamente distante anni luce dal suo messaggio (attaccata al potere temporale praticamente da sempre).

Lo chiedo ai credenti, voi lo vedete un uomo che disse ama il prossimo tuo come te stesso fare ste battaglie contro gli omosessuali, a difesa della famiglia etc.? Sinceramente vedete il suo messaggio rappresentato dalla Chiesa Cattolica Romana (partendo dal quarto secolo ad oggi)?
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#270 tupelo

    Classic Rocker

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Inviato 05 aprile 2007 - 14:59

Ricevono dallo stato italiano (cioè a tutti noi, credenti e non) 9 miliardi di euro all'anno


Il gettito complessivo dell'otto per mille è di circa un miliardo di euro all'anno. Cerchiamo di mantenere le proporzioni.
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#271 astrodomini

    ...

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Inviato 05 aprile 2007 - 15:23

Abbiamo il paradosso di un paese con sempre meno credenti (e preti), sempre più laicizzato e secolarizzato, ma con una Chiesa sempre più potente grazie all'appogio quasi incondizionato dell Nostra Signora TV e alla vigliaccheria e al leccaculismo del nostro ceto politico.


Altro punto importante: perchè cazzo il Papa è sempre in televisione? Perchè non ci va anche il Dalai Lama? Perchè non facciamo vedere in telecronaca diretta tante altre cose legate ad altre religioni? Perchè io devo pagare una tassa/canone per vedermi il Papa a ogni piè sospinto e il partito che voto (RnP) sistematicamente ostracizzato? Perchè c'è una trasmissione il sabato condotta da un frate?
Perchè cazzo questo centro-destra che si dice tanto amico degli USA non ha inserito un sistema come il loro dove la religione non ha rapporti con lo stato (in particolare in materia finanziaria)?
Perchè non ci guardiamo nelle palle degli occhi e non diciamo apertamente che alla base di tutta questa sovraesposizione mediatica c'è il potere economico che la Chiesa ha?

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#272 virginia wolf

    apota

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Inviato 05 aprile 2007 - 17:09



Ricevono dallo stato italiano (cioè a tutti noi, credenti e non) 9 miliardi di euro all'anno


Il gettito complessivo dell'otto per mille è di circa un miliardo di euro all'anno. Cerchiamo di mantenere le proporzioni.


E chi ha parlato dell'8 per mille?
Quella è già una cosa IN PIU', una libera offerta (in teoria almeno) dei cittadini.
I 9 miliardi di cui parlo sono quanto costa la Chiesa allo Stato italiano tra benefici e agevolazioni fiscali, servizi di polizia e tutto ciò che riguarda il servizio pubblico di cui la Chiesa usufruisce, come tutti i cittadini, senza quasi pagare un euro di tasse, a differenza di tutti i cittadini.

Appena riesco a recuperare la fonte di questa cifra saprò essere più preciso.

       


Dal libro di Piergiorgio Odifreddi "Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)"
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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#273 Guest_Number 5_*

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Inviato 05 aprile 2007 - 17:25

Per il resto, non ho visto ancora nessun tono di scandalo, in questo contesto, per la posizione di Mastella o di Giovanardi, tanto per fare due nomi a caso. Sono questi i soggetti (più o meno in grado di intendere e di volere) cui è indirizzato il documento episcopale, e sono sempre loro a dover decidere se condividere o meno la posizione espressa dalla Chiesa di Roma. E dovrebbero essere proprio loro a lamentarsi!
Le scritte, però, sono indirizzate a Bagnasco, non certo ai parlamentari di cui sopra, così come gli strali di Number 5 e molti altri in queste pagine.


Mi risulta che essendo politici siano sottoposti al vaglio elettorale. Quella sarà la "condanna" eventuale delle loro parole. Almeno rischiano qualcosa sulla loro pelle. Mi risulta anche che esprimendosi quali cittadini siano pienamente liberi di esprimere qualsiasi opinione non violenta.
I vescovi non hanno quel "controllo", non sono stati eletti,  e si arrogano il diritto di decidere per tutti. I vescovi (o il Papa) non parlano in quanto cittadini ma, lo dicono esplicitamente, perlano in quanto Vescovi, in quanto rappresentati della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
In quanto Vescovi su certi argomenti, in particolare il procedimento legislativo e i momenti di espressione della volontà popolare (elezioni, referendum, eccetera), non possono esprimersi.

L'hai capita la questione o no? Per quanto si dovrà ripetere la differenza, non lieve, che corre tra un politico qualsiasi, persino il vituperato ipocrita baciapile Casini, e un Vescovo che si esprime contro i Dico non in quanto cittadino ma in quanto Vescovo?


Leggere inviti a creare un clima di tensione e minaccia contro qualcuno o qualche organizzazione, nel duemilasette, è, per me, inaccettabile.

La tensione l'hanno creata le gerarchie cattoliche. E' esattament ciò che volevano e hanno cominciato loro da molto tempo. La tattica è più che chiara, è esplicita.
Minaccia? Ti ripeto: portami un qualsiasi vocabolario che associ la parola "vergogna" al concetto di "minaccia" e mi faccio monaco su due piedi. "Vergogna" utilizzato in quel contesto significa disapprovazion eper qualcosa che si ritiene vergognoso, né più ne meno. Libera amnifestazione del pensiero, assolutamente non violenta.
Rinforzo anch'io: Bagnasco vergognati.
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#274 fra Roberto

    Roadie

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Inviato 05 aprile 2007 - 17:53

Per una scritta nemmeno minacciosa, che anzi personalmente condivido in pieno, hanno assegnato la scorta non solo a Bagnasco ma hnno messo sotto attenzione tutta la curia genovese e inoltre la Procura sta valutando se aprire un inchiesta contro ignoti per "imbrattamento di edificio di valore storico-artistico".
Ridicolo. Era il minimo che potevano aspettarsi dopo quella uscita infame di sabato.


Non voglio fraintendere: probabilmente tu condividi il contenuto della scritta, non il fatto che sia stata scritta sul portone di una chiesa, tra l'altro di valore storico-artistico (ma anche se non valeva niente, in ogni caso aveva il sacrosanto diritto di rimanere pulita). Perchè giustamente uno le scritte o gli straccetti se li appende o se li scrive a casa sua.
Dire poi che era il minimo significa, per uno che non capisce, che si potrebbe commettere anche qualche reato peggiore ed essere in fondo "compresi". Chiedo già da ora scusa se la mia lettura è stata preconcetta o malevola.
Buona Pasqua!
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#275 Guest_Number 5_*

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Inviato 05 aprile 2007 - 17:56

Per una scritta nemmeno minacciosa, che anzi personalmente condivido in pieno, hanno assegnato la scorta non solo a Bagnasco ma hnno messo sotto attenzione tutta la curia genovese e inoltre la Procura sta valutando se aprire un inchiesta contro ignoti per "imbrattamento di edificio di valore storico-artistico".
Ridicolo. Era il minimo che potevano aspettarsi dopo quella uscita infame di sabato.


Non voglio fraintendere: probabilmente tu condividi il contenuto della scritta, non il fatto che sia stata scritta sul portone di una chiesa,

Ah beh, certamente. Meglio se la scrivevano su un muro li accanto.
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#276 Guest_Ortodosso_*

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Inviato 05 aprile 2007 - 18:43

In quanto Vescovi su certi argomenti, in particolare il procedimento legislativo e i momenti di espressione della volontà popolare (elezioni, referendum, eccetera), non possono esprimersi.


Questa è un po' come quando si sostenne che solo i medici possono dire cosa è vita e cosa no.

O.
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#277 Piranka Kuka Baruka

    Groupie

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Inviato 05 aprile 2007 - 19:42

A me l'iniziativa dello straccio non pare così peregrina e sarebbe indirizzata tanto ai laici quanto ai cattolici per sollecitare un maggiore rispetto verso le istituzioni di questo Stato, troppe volte bistrattate.

Non va dimenticato, infatti, che la CEI ha emesso una nota ufficiale in cui, in buona sostanza, si afferma che il cattolico (l'allusione è al parlamentare) non può appellarsi al principio del pluralismo ed è tenuto a conformarsi alle indicazioni del Magistero in materia di dottrina sociale della famiglia. Pertanto, si è ribadito più volte, da parte di organi ecclesiastici, che il parlamentare deve votare contro il ddl sui DICO.

Io credo che tale conclusione, il votare contro, sia palesemente errata sia su un piano morale sia sul piano dei principi giuridici. E si tratta, inoltre, di principi giuridici talmente basilari che quasi si confondono con il piano morale.
Chi diviene parlamentare deve rispettare fedelmente la Costituzione della Repubblica, i ministri addirittura giurano nelle mani del Presidente della Repubblica, che della Costituzione è il garante. Prendendo in prestito un'espressione assai cara agli amici cattolici (tra i quali mi ricomprendo), chi  rappresenta lo Stato non dovrebbe riconoscere altra autorità al di fuori di quella statale, a pena di rendere un pessimo servigio ai cittadini.
Qui non è in discussione, beninteso, la facoltà del singolo parlamentare di votare secondo coscienza, anzi, ciò è auspicabile. Solo è da chiedersi quanto possa ritenersi realmente libera la coscienza di un parlamentare che voti contro per conformarsi alle indicazioni del Magistero. A ben vedere, chi vota secondo coscienza come essa dovrebbe essere per il Magistero (giudicando di non potersi sottrarre alla sua autorità), non vota secondo coscienza ma vota secondo il Magistero, con ciò riconoscendo implicitamente l'autorità di un potere extrastatuale, quello ecclesiastico, come prevalente e maggiormente cogente rispetto all'osservanza dei principi di questo Stato e, in primis, quello che pretende lo Stato e la Chiesa indipendenti e sovrani, ciascuno nel proprio ordine. Il tutto, alla fine, è riducibile alla constatazione che mentre la Repubblica assicura la libertà di coscienza dei cittadini (anche e soprattutto dei parlamentari), l'istituzione ecclesiastica ne rivendica il monopolio, quantomeno nel senso di orientarla correttamente. Questa pretesa della Chiesa non solo ha storicamente provato, più volte, la propria fallacia ma anche, forse, è essa stessa contaria al diritto naturale: una coscienza coartata (seppur solo per vie morali), non è libera e non è nemmanco "coscienza".
Tutto questo preambolo per dire che il parlamentare che viva, con riguardo all'approvazione di una qualsiasi legge, un simile conflitto, che ritenga cioè di non potersi sottrarre alla parola dei vescovi in ragione della loro autorità spirituale (e non per intima condivisione nel contenuto), non dovrebbe votare contro bensì astenersi, se avesse "rispetto" per le istituzioni di questo Paese.
Se poi il rispetto fosse pure "alto", dovrebbe (come dovere morale) dimettersi.


quoto tutto l'intervento perchè mi sembra sia passato un po' inosservato, e invece ritengo spieghi molto bene quale sia il nocciolo della questione; in sostanza perchè sia legittimo incazzarsi con bagnasco e la cei.
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#278 Guest_Ortodosso_*

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Inviato 05 aprile 2007 - 20:20

Qualcuno deve ancora spiegare se e come la Cei o chi per essa si ponga di fronte ai parlamentari col mitra spianato, intimando di votare come vuole lei.

In uno stato liberale (e persino l'Italia, dal punto di vista giurisprudenziale, lo è) non sono reato gli hate speech, non è reato il saluto fascista di Di Canio, tantomeno è illegittimo dire "i cattolici votino contro i dico". Cinquecento anni fa c'era il mitra spianato, oggi non c'è più: è questo che fa tutta la differenza.

I nonsense del tipo "il parlamentare che vota x perché lo dice la chiesa anche se in cuor suo voterebbe y" sono tali, in quanto delle due l'una:

- il parlamentare comunque sceglie di votare x, e quindi al massimo ne risponda lui;

- postuliamo che la parola della Cei annulli il libero arbitrio, e non si capisce perché la parola della Cei sì (quindi non è ammissibile) e quella di chiunque altro no (e quindi è ammissibile).

A valle di tutto ciò abbiamo una massa di totalitari comprendente:

- gli allegri invasati;
- le persone che per mille vie hanno subito torti culturali, la cui colpa non è della Chiesa ma di tutti, che cercano disperatamente di rintracciare un capro espiatorio col quale giocare a freccette.

In entrambi i casi la gravità è proporzionale alla maturità e all'istruzione della persona, per cui il Tom della questione fa sorridere, quell'altro di mezza età che il vescovo non può esprimersi fa preoccupare, e Capezzone che usa i toni di Stalin e si dice pure liberale fa vomitare.

Buone Feste a tutti.

O.
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#279 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 05 aprile 2007 - 22:55

Cinquecento anni fa c'era il mitra spianato, oggi non c'è più: è questo che fa tutta la differenza.

cinquecento anni fa il mitra non esisteva...

tutto il resto è fuffa...
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#280 Guest_Number 5_*

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Inviato 06 aprile 2007 - 07:34

In quanto Vescovi su certi argomenti, in particolare il procedimento legislativo e i momenti di espressione della volontà popolare (elezioni, referendum, eccetera), non possono esprimersi.


Questa è un po' come quando si sostenne che solo i medici possono dire cosa è vita e cosa no.

O.


Un medico decide cosa è vita e cosa no, poi il paziente decide col famoso "conseso informato" cosa fare. E' aberrante tanto che la Chiesa dica che "non si può imporre la volontà del paziente al medico" (quindi, si suppone che anche il medico possa decidere autonomamente quando far abortire qualcuno o no), tanto che il medico debba obbligatoriamente fermarsi in ogni caso in cui il paziente non ne vuole sapere (e infatti esistono casi in cui si possono eseguire cure obbligatorie o il ricovero coatto, per esempio nelle infermità mentali riconosciute). Nella stragrande maggioranza dei casi la volontà del paziente, col consenso informato, deve prevalere.
L'obbiettivo delle gerarchie cattoliche è consentire ai medici di fare obiezione di coscienza, principalemnte in materia di aborto e procreazione assistita, e lasciare i pazienti soli quando vogliono determinate cure o interventi. E' chiarissimo e indubitabile. Cioé è un obbiettivo assai selettivo: il medico può fare quel che vuole e decidere del corpo di quello che allora è un oggetto-paziente quando deve applicare le direttive della Chiesa. Questa è l'unica interpretazione possibile delle parole: "La volontà del paziente non può essre imposta al medico, pena il venir meno della sua stessa funzione".
Però nel caso in cui il medico volesse praticare, per esempio, un aborto terapeutico, allora è anche lì che si deve applicare questa massima, oppure no? Se decidesse di porre termine alla vita del paziente ritenuta ormai insostenibile per le sue sofferenze, sarebbe ugualmente libero di farlo anche col parere contrario del paziente, giusto?


Il punto è che Betori ha parlato istintivamente, a braccio, senza controllare che il cervello fosse inserito. Prima si dice quel che passa per la testa, poi si dice che si è stati fraintesi. Perciò, forse, va capito e perdonato.
Il modello Berlusconi, insomma, che ormai sembra aver preso posesso di queste gerarchie con l'obbiettivo di acuire la tensione e portare allo scontro ritenuto decisivo per distinguere chi è di qua e chi è di là. Perché Il vero nemico non è l'Islam radicale, che anzi salvo incidenti di percorso per Roma è un grosso alleato in parte attuale e in parte ancora potenziale, ma sono i laici ovvero chi pensa di fare a meno di Dio e trova i se stesso la sua determinazione e la sua morale in fonti altre rispetto alle religioni monoteiste.


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#281 Guest_Ortodosso_*

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Inviato 06 aprile 2007 - 10:18

Tom, in effetti mi devo scusare: hai appena detto la cosa più intelligente della discussione.

Ciao!
  • 0

#282 Fidippide

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Inviato 06 aprile 2007 - 10:42

A)Qualcuno deve ancora spiegare se e come la Cei o chi per essa si ponga di fronte ai parlamentari col mitra spianato, intimando di votare come vuole lei.

In uno stato liberale (e persino l'Italia, dal punto di vista giurisprudenziale, lo è) non sono reato gli hate speech, non è reato il saluto fascista di Di Canio,  B) tantomeno è illegittimo dire "i cattolici votino contro i dico". Cinquecento anni fa c'era il mitra spianato, oggi non c'è più: è questo che fa tutta la differenza.

C) I nonsense del tipo "il parlamentare che vota x perché lo dice la chiesa anche se in cuor suo voterebbe y" sono tali, in quanto delle due l'una:

- il parlamentare comunque sceglie di votare x, e quindi al massimo ne risponda lui;

D) - postuliamo che la parola della Cei annulli il libero arbitrio, e non si capisce perché la parola della Cei sì (quindi non è ammissibile) e quella di chiunque altro no (e quindi è ammissibile).


Vedrò di essere esauriente.
La norma, cioè la regola di comportamento, è costuitita da un precetto che descrive un data condotta e da una sanzione che fissa le conseguenze sfavorevoli ricollegate al compimento della condotta o alla sua omissione (secondo che la norma sia un divieto o un comando). La sanzione, saldandosi al precetto, lo rende cogente. Il soggetto può trasgredire la norma (libero arbitrio) ma si espone alla sanzione. Il più delle volte il soggetto non la trasgredirà (non per intima convinzione ma) per non subirne le conseguenze sfavorevoli. Se la sanzione non è un mitra, è senz'altro una spada ed il comportamento conforme ad una norma assume il carattere della condotta tendenzialmente necessitata e sicuramente non arbitraria.
Forse non tutti sanno - ma son convinto che tu sì - che la Chiesa, e quindi la CEI che ne è organo, per così dire, "esecutivo", dispone, nei confronti dei cattolici, di un ordinamento normativo; tant'è che si parla di ordinamento religioso per distinguere questo complesso normativo dall'ordinamento giuridico, che è quello proprio dello Stato.
Questi ordinamenti, pur rimanendo distinti, possono coesistere nello stesso ambito territoriale in un dato momento storico. Non solo, le norme dei vari ordinamenti possono avere contenuto confliggente. Lo Stato risolve questi conflitti e afferma la propria sovranità, rivendicando il primato del proprio ordinamento. A tale risultato si giunge rilevando che solo la norma statale dispone della sanzione "giuridica", della capacità cioè di realizzare coattivamente, ossia con la forza pubblica, i propri precetti.
La sanzione religiosa, invece, si risolve nel cosiddetto foro interno dell'individuo, non porta mai alla realizzazione coattiva del precetto, se così fosse il nostro sarebbe un ordinamento confessionale. In buona sostanza, le conseguenze (sanzioni) della trasgressione sono "ultraterrene" (dannazione) o comunque morali; ma anche sociali (emarginazione) con riguardo alla collettività di riferimento (ad es. singola parrocchia). Ciò nondimeno, per chi  crede, la sussistenza delle norma religiosa condiziona il comportamento dell'individuo, anzi, per un credente può essere talvolta più cogente di una norma statale: si pensi all'obiezione di coscienza. Del resto, se l'uomo non vivesse di questi conflitti, Sofocle non avrebbe scritto l'Antigone. Tuttavia, questa netta differenziazione tra ordinamento statale (come l'unico giuridico) e ordinamento religioso non è sempre stata storicamente avvertita: basti pensare agli Stati teocratici. Nella stessa Italia, agli inizi del secolo scorso, e proprio prendendo spunto dalla contrapposizione tra ordinamento statale e quello della Chiesa, era stata elaborata la teoria - ormai superata - della pluralità degli ordinamenti giuridici (con ciò ammettendosi la piena giuridicità anche dell'ordinamento ecclesiastico), da qui la necessità dei Patti Lateranensi e poi di un concordato per regolare i rispettivi ambiti.
Ancora di più. L'ordinamento religioso è costituito da precetti di varia origine: diritto divino (volontà divina enunciata nelle Sacre Scritture), diritto naturale (regole insite nell'ordine naturale delle cose) e l'interpretazione di dette norme secondo il Magistero, che tendenzialmente sfocia nei canoni (diritto canonico). Quest'ultima è la componente, per così dire, umana - perciò fallibile - dell'ordinamento religioso e, a giudizio dei canonisti, è tacciabile di "illegittimità"(come il nostro diritto lo è di incostituzionalità) quante volte si ponga in contrasto con il diritto divino e con quello naturale. Ecco perché, ad esempio, ritengo che battezzare neonati (norma canonica), cioè incapaci naturali, sia illegittimo proprio sul versante del diritto naturale, data la totale irrilevanza che il diritto canonico assegna alla scelta del battezzato.
Non deve, quindi, assolutamente sfuggire che le indicazioni del Magistero possono deviare rispetto all'insegnamento del Cristo e al diritto naturale, che è oggettivo e non è il risultato esclusivo della interpretazione ecclesiastica, tanto vero che esso, il diritto naturale, è più volte richiamato da diversi filosofi. Il diritto naturale è, pertanto, "laico".

Venendo adesso alla nota ufficiale della CEI, organo della Chiesa, in essa si enunciano norme di comportamento: "non può", "è tenuto" (modi verbali tutti all'indicativo, senza lasciare spazio alla libera scelta) e si è anche affermato, più volte, che il parlamentare "deve" votare contro. Ovvio che nessuno possa obbligare coattivamente i parlamentari al comportamento conforme ma la norma religiosa agisce ugualmente sulla loro coscienza, orientadola verso una dato fine: votare contro. Tanto più la norma è cogente, quanto maggiore è l'autorità del soggetto da cui proviene, in questo caso i massimi esponenti del Magistero. D'altro canto, va tenuto presente che i soggetti, cui tali indicazioni tassative  sono indirizzate, sono parlamentari, ossia rappresentanti del Potere legislativo italiano.
La nostra Costituzione ha preso in considerazione una simile ipotesi, stabilendo, all'art. 7, che Stato e Chiesa sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. Quando la Chiesa pretende che il parlamentare voti in un certo modo, viola l'art. 7 della Costituzione. Il concordato, infatti, conferisce rilevanza "giuridica" alle disposizioni canoniche essenzialmente in materia matrimoniale (cosiddetto matrimonio concordatario). Pretese, con enunciazione di norme di comportamento, di altro tipo e in altri ambiti sono pertanto ingerenze indebite.
Del resto, la nostra Costituzione, se nel disciplinare l'esercizio del voto del parlamentare l'ha liberato dal vincolo di mandato, a maggior ragione ne pretende l'incondizionabilità da parte di poteri extrastatuali, qual è quello ecclesiastico; né più né meno che se tali indicazioni provenissero dal Presidente dell'Iran.

Ciò detto, ecco spiegato:
A) come la Cei possa intimare di votare come vuole lei: ricorrendo al potere (o se preferisci: mitra, in questo caso "la" mitra) della norma religiosa in forza dell'autorità che le è propria. Con cogenza ovviamente limitata a chi si professa di religione cattolica;
B) perché sia illegittimo dire "i cattolici votino contro i DICO": la Chiesa non può pretendere, come invece fa, che il parlamentare, rappresentante del potere legislativo, sia tenuto a votare conformemente ai dettami del Magistero. Il potere legislativo è potere sovrano: superiorem non recognoscet. Pretendere - dettando norme di comportamento - di condizionarlo vale pretentere di condizionare la sovranità della Repubblica, con violazione, nel caso di specie, dell'art. 7 della Costituzione;
C) perché il nonsense è apparente: è impossibile investigare l'interno volere delle persone, però possiamo dire sicuramente che:
i parlamentari cattolici versano in una situazione di potenziale conflitto tra una norma che consente loro di votare liberamente, la Costituzione, e un'altra che impone  di votare in un certo modo in forza dell'autorità del soggetto da cui è promanata, le indicazioni della Cei e dei vescovi. Non si spiegherebbe altrimenti il clima di trepida aspettazione che ha preceduto il pronunciamento ufficiale della CEI. I cattolici attendevano che si dicesse loro come comportarsi.
Bell'esempio di delegazione della propria coscienza!
Ma è vero anche che molti, dalla Bindi a Di Pietro, hanno biasimato il tono "perentorio" adottato dalla Chiesa e non nascondendo affatto di essere stati messi in una situazione di conflitto. Chi vivesse un simile conflitto, non voti contro ma, quantomeno, si astenga: questa, che chi è in conflitto si astiene, è un elementare regola logico-giuridica e la logica, in quanto insita nell'ordine della natura umana, è regola di diritto naturale. Il votare contro, a queste condizioni, è illegittimo pure su questo versante "intrinseco".
D) come possa essere annullato il libero arbitrio: la parola della Cei è "normativa" e inderogabile e rende, per ciò stesso, il comportamento del credente necessitato (deve votare contro); la parola del quiddam de populo, no.

Spero di aver risposto in maniera soddisfacente.

Certo mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi un illustre ex Presidente della Corte Costituzionale di fronte a questo debet dei vescovi. All'epoca del meno "invasivo" non possumus la pensava così:
http://www.ildialogo...ato09022007.htm
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#283 virginia wolf

    apota

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Inviato 06 aprile 2007 - 11:54


Certo mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi un illustre ex Presidente della Corte Costituzionale di fronte a questo debet dei vescovi. All'epoca del meno "invasivo" non possumus la pensava così:
http://www.ildialogo...ato09022007.htm


Come la pensa mi sembra molto esplicito: "La commistione fra fede e politica è letale per la democrazia".
La lettura del suo libro "Imparare Democrazia", molto chiaro anche per i non addetti ai lavori, dovrebbe essere resa obbligatoria per tutti, ma soprattutto per certi politici, che avrebbero molto da imparare.

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#284 fra Roberto

    Roadie

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Inviato 06 aprile 2007 - 12:11

"La commistione fra fede e politica è letale per la democrazia".
Infatti chi predicava che in Russia c'era il paradiso ha instaurato decine di dittature.
Piuttosto, saputo niente del sacerdote arrestato qualche giorno fa in Vietnam perchè attentava al "democratico" partito unico?
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#285 sheikyerbouti

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Inviato 06 aprile 2007 - 14:18

il primo emendamento della carta dei diritti, o "bill of rights",  garantisce la libertà di parola e di stampa, di pacifica assemblea, e di esercizio della propria religione.


saluti.


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#286 virginia wolf

    apota

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Inviato 06 aprile 2007 - 15:02

"La commistione fra fede e politica è letale per la democrazia".
Infatti chi predicava che in Russia c'era il paradiso ha instaurato decine di dittature.
Piuttosto, saputo niente del sacerdote arrestato qualche giorno fa in Vietnam perchè attentava al "democratico" partito unico?


Fra Roberto, lo dici tu stesso, non si trattava di democrazia ma di dittatura. La democrazia è l??unico regime che consente la libertà di religione. E poi, guarda caso, a difendere il popolo Degar/Montagnard in questi anni sono stati proprio quegli anticlericali , ma liberali, dei Radicali e non il Vaticano.

Lo diceva anche Gesù, A Cesare ecc.ecc., ma la parola di Cristo mi sembra sia stata molto travisata dalla Chiesa Cattolica.

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#287 juL fu Sig.M.

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Inviato 06 aprile 2007 - 15:08

Tornando alle scritte...

http://www.corriere....06/babele.shtml

secondo voi gli daranno la scorta?
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#288 Guest_Mia_*

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Inviato 06 aprile 2007 - 15:19

Tornando alle scritte...

http://www.corriere....06/babele.shtml

secondo voi gli daranno la scorta?


Io dico di no (anche se comunque ste scritte il 99% delle volte provengono dalle mani di 14enni decerebrati).
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#289 fra Roberto

    Roadie

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Inviato 06 aprile 2007 - 17:41

Volevo solo sottolineare come molte dittuture odierne prosperino in regimi "atei". Non mi viene in mente nessun paese a maggioranza cristiana dove non ci siano libere elezioni. Se sbaglio correggimi...

Quanto ai Montagnard ignorati dal Vaticano:
http://www.asianews....p?l=it&art=8704
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#290 astrodomini

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Inviato 06 aprile 2007 - 18:17

Volevo solo sottolineare come molte dittuture odierne prosperino in regimi "atei". Non mi viene in mente nessun paese a maggioranza cristiana dove non ci siano libere elezioni. Se sbaglio correggimi...

Quanto ai Montagnard ignorati dal Vaticano:
http://www.asianews....p?l=it&art=8704


Penso che non ci sia alcuna relazione fra religione (o negazione di essa) e barbarie.
Il Cattolicesimo ha benedetto per secoli le peggio nefandezze (spesso rendendosi protagonista in prima persona) vivendo in simbiosi (o cercando di ostacolare) con il potere secolare, li stessi regimi fascisti sono prosperati in stati a maggioranza cristiana e spesso  con il beneplacito più o meno velato delle alte sfere ecclesiastiche (in Italia e Spagna ad esempio, fra i paesi più cattolici del continente).
Questi discorsi storici (già letti in qualche autore che teorizzava un rapporto fra decadenza del Cristianesimo e conseguente aumento delle dittature) sono un arma a doppio taglio.
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#291 Fidippide

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Inviato 06 aprile 2007 - 18:18

Come la pensa mi sembra molto esplicito:



Grazie, è magnifico! E, come al solito, di una chiarezza abbacinante.
"Abbandonare l'idea di avere a priori ragione".
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#292 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 06 aprile 2007 - 20:06

Gli integralisti cattolici con la I maiuscola esistono ancora e mi fanno paura. Ero a Castelsardo per motivi di studio (il venerdì santo c'è "l'iscravamentu'", in cui due locali confratelli che 'interpretano' Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo, depongono Gesù dalla croce) e ho sentito cosa ha detto il non-so-chi (priore, frate, ecc... vestiva di scuro) dal pulpito della cattedrale, commentando le azioni dei due 'apostoli' e dandogli ordini rituali. I commenti relativi agli ordini facevano inorridire da quanto erano fanaticamente oscureggianti: in uno stile savonarolesco, pieno di pathos e di (velata) retorica, il tizio ha messo in rassegna le peggiori cose che ognuno si potrebbe aspettare da un cattolico: oltre ai riferimenti ai DICO e al decadimento della società, con immagini degne del peggior catechismo vecchio stampo (sì, ha parlato anche di 'fiamme dell'inferno' e altre cose su quel tono, mancava solo Belzebù col girarrosto) è arrivato a parlare di conversione, dicendo roba tipo: "il sangue di Cristo cada su (ha usato un termine paragonabile ad "infedeli", riferendosi a chi aveva rapito i soldati britannici)", auspicando che si convertissero alla 'vera fede' (non ha detto proprio così, sto riassumendo, ma il senso è praticamente il medesimo). Roba da Integralista, pericoloso quanto certe prediche di certi Imam!
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#293 virginia wolf

    apota

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Inviato 06 aprile 2007 - 21:55

Volevo solo sottolineare come molte dittuture odierne prosperino in regimi "atei". Non mi viene in mente nessun paese a maggioranza cristiana dove non ci siano libere elezioni. Se sbaglio correggimi...

In parte ti ha già risposto Astrodomini.
Aggiungerei, fra gli esempi, anche il Cile di Pinochet, e l??immagine di Papa Wojtyla che si affaccia alla finestra con Pinochet, è sicuramente una delle peggiori pagine del suo pur grande papato.

Il Prof. Odifreddi invece ti risponderebbe dicendo che la democrazia ha prevalso non grazie al cristianesimo, ma nonostante il cristianesimo.




Quanto ai Montagnard ignorati dal Vaticano:
http://www.asianews....p?l=it&art=8704


Beh, capperi, era ora! Anche se sulla visita della delegazione Vaticana ci sono molte perplessità.
http://www.radicali....ew.php?id=89191


I Radicali, e in primis Pannella, sono anni che si battono per i Montagnards, facendo appelli anche al Vaticano..
http://coranet.radic.../index.php#2001

e per questo sono anche stati accusati di essere fiancheggiatori dei terroristi
http://www.ilfoglio....acontroprt.html

Questa è la testimonianza di un sacerdote.
??Ecco l'esempio di una resistenza vera, condotta con metodi pacifici, ma ignorata da tutti. Tranne missionari e Radicali.?

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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#294 fra Roberto

    Roadie

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Inviato 07 aprile 2007 - 09:18

Ma dopo la visita di Giovanni Paolo II si passati dalla democrazia alla dittatura o dalla dittatura alla democrazia (e particolare di non poco conto, senza spargimento di sangue)?
http://www.franoi.ne...mi/pinochet.htm
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#295 virginia wolf

    apota

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Inviato 07 aprile 2007 - 11:52

Ma dopo la visita di Giovanni Paolo II si passati dalla democrazia alla dittatura o dalla dittatura alla democrazia (e particolare di non poco conto, senza spargimento di sangue)?
http://www.franoi.ne...mi/pinochet.htm

Mi sembra un??interpretazione un po?? forzata, senza nulla togliere ai meriti di Giovanni Paolo II. Il papa comunque non avrebbe dovuto affacciarsi a quella finestra con Pinochet..... cosi?? come non avrebbe dovuto scrivere  questa lettera
«Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa, Signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d'oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine», scrive senza imbarazzo il Sommo Pontefice, «con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale. Giovanni Paolo II.» Ancor più caloroso e prodigo di apprezzamenti è il messaggio di Sodano, che era stato nunzio apostolico in Cile dal '77 all'88, e che nell'87 aveva perorato e organizzato la visita del papa a Santiago, trascurando le accese proteste dei circoli cattolici impegnati nella difesa dei diritti umani.
Il cardinale scrive di aver ricevuto dal pontefice «il compito di far pervenire a Sua Eccellenza e alla sua distinta sposa l'autografo pontificio qui accluso, come espressione di particolare benevolenza». Aggiunge: «Sua Santità conserva il commosso ricordo del suo incontro con i membri della sua famiglia in occasione della sua straordinaria visita pastorale in Cile». E conclude, riaffermando al signor Generale, «l'espressione della mia più alta e distinta considerazione». Il Vaticano non rese pubbliche queste missive così partecipi. Né lo fece Pinochet, che pure probabilmente le aveva sollecitate. Si decise di mantenerle nell'ambito della sfera privata, per timore che l'eccesso di enfasi attizzasse nuove polemiche. Ma tre mesi dopo prevalse la vanità del dittatore. I documenti furono portati alla luce dal quotidiano cileno "El Mercurio". E furono ripresi da "Témoignage Chrétien", la rivista francese dei cattolici progressisti. Provocando «reazioni di rivolta, di tristezza e di vergogna», nel ricordo delle barbare esecuzioni e delle feroci torture perpetrate dal regime di Pinochet. 



Mi fa piacere sottolineare, dallo scritto da te linkato, questa frase di Papa Wojtyla, sulla quale quelli che siedono oggi in Vaticano dovrebbero meditare:
«le persone hanno diritto alle loro libertà, anche se possono commettere errori nell'esercitarle»

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#296 fra Roberto

    Roadie

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Inviato 07 aprile 2007 - 12:37

Lo spirito della visita era quello di portare la riconciliazione. Ha incontrato tutti, anche gli esponenti dell'opposizione (e ci saranno foto anche di questi incontri, a volerle pubblicare!). Che poi quella foto sia stata manipolata a destra e a manca quello purtroppo fa parte del gioco. Cosa doveva dire, non mi affaccio dal balcone perchè forse c'è uno che mi fa la foto, e poi i fascisci crederanno che ti appoggio e i comunisti che sono cattivo come te!?. Doveva tenersi anche la pipì per non utilizzare il bagno di Pinochet? Grazie a Dio però lui ha centrato il suo obiettivo: riportare la pace e la riconciliazione nazionale.
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#297 fra Roberto

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Inviato 07 aprile 2007 - 15:43

Nessuna dittatura ha mai ragione. Di qualsiasi colore sia.
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#298 astrodomini

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Inviato 07 aprile 2007 - 16:25

Nessuna dittatura ha mai ragione. Di qualsiasi colore sia.


Infatti mi chiedo perchè i tuoi superiori di poco meno di 80 anni orsono chiamarono Benito Mussolini l'uomo della provvidenza (o qualcosa di molto simile).
Mi chiedo perchè per secoli la Chiesa Cattolica si è alleata con i peggio tiranni mirando solo e sempre al potere temporale e ai guadagni. Mi chiedo come tu non riesca a percepire la distanza abissale fra la Chiesa Cattolica, la sua storia e il messaggio di Cristo.

Basterebbe guardare con pacatezza alla storia per rendersi conto che se si vuole seguire il messaggio di Cristo scegliere la Chiesa di Roma è la scelta più sbagliata che si possa fare.

Questi parlano di Gesù (quindi di carità, umiltà, amore etc.) e fino a poco più di un secolo fa erano a capo di uno Stato e mantenevano la pena di morte, molti Papi hanno persino mosso guerre e potrei andare avanti per un anno a scriverne. La gente invece continua a dar loro credito, è una cosa imbarazzante, illogica, qualcuno me la può spiegare?
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#299 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 07 aprile 2007 - 17:09

A proposito della nascita del potere temporale della Chiesa: nel '400, l'umanista Valla, scrisse il mirabile saggio LA FALSA DONAZIONE DI COSTANTINO, che potete leggere integralmente qui, in cui dimostrava la falsità del documento che legittimò la nascita dello Stato della Chiesa. Istruttivo davvero.
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#300 fra Roberto

    Roadie

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Inviato 07 aprile 2007 - 17:27

"Chi non ha incontrato infinite volte, ripetuta polemicamente come un mantra, questa espressione («L??uomo della Provvidenza»), conferma definitiva di una sorta di patto mistico-politico tra la Chiesa e il fascismo? In realtà, qualcuno è andato alle fonti e ha chiarito (anche se ivano) che si tratta di una citazione scorretta, tanto da meravigliarsi che non dei superficiali gazzettieri o dei faziosi polemisti, bensì pure il Croce, nemico giurato di ogni imprecisione filologica, abbia deformato le parole di Pio XI. Questi, in effetti, tre giorni dopo la firma dei Patti, dunque il 13 febbraio 1929, ricevette in udienza i professori e gli studenti in udienza i professori e gli studenti della giovane Università Cattolica di Milano. Il Papa non poteva non rifarsi al grande evento appena compiuto e disse, testualmente: «Forse ci voleva anche un uomo come quello che la Provvidenza ci ha fatto incontrare; un uomo che non avesse le preoccupazioni della scuola liberale, per gli uomini della quale tutte quelle leggi, tutti quegli ordinamenti, erano altrettanti feticci e, proprio come i feticci, tanto più intangibili e venerandi quanto più brutti e deformi».
C??è una bella differenza tra un secco «uomo della Provvidenza» e un ben più sfumato «un uomo come quello che la Provvidenza ci ha fatto incontrare», preceduto per giunta da un "forse". Come dicevo, più volte si è proceduto a questa doverosa precisazione a proposito delle parole di papa Ratti ma quasi mai, a quanto mi risulta, si sono chiariti i precedenti che spiegano una simile espressione. Vediamo dunque di ricostruire la situazione.
I colloqui tra Santa Sede e Stato Italiano cominciarono nel 1926 e si protrassero per anni. In effetti, il marchese Francesco Pacelli, rappresentante del pontefice, aveva come interlocutore il rappresentante di Mussolini, impersonato dal professor Domenico Barone. Questi era un grande esperto di diritto ma anche un grande esponente del liberalismo ottocentesco, per il quale la sola sovranità ammissibile era quella dello Stato. Dunque, lo Stato, magnanimo, poteva concedere garanzie di libertà, di rispetto e magari persino finanziamenti alla Chiesa, purché questa non presumesse di essere un soggetto alla pari. Ciò che atteneva alla religione, nella mentalità liberale, poteva essere solo oggetto della politica ecclesiastica statale. E?? la prospettiva che aveva ispirato la cosiddetta Legge delle Guarentigie, approvata dal Parlamento italiano subito dopo Porta Pia e che concedeva molto al Papa e alla Curia ma escludeva recisamente una sovranità della Santa Sede. Questa, invece, era convinta (e a ragione) che proprio soltanto una sovranità propria, un essere "alla pari" con lo Stato poteva garantire l??indipendenza nella gestione della Chiesa.
Insomma, oltre mezzo secolo dopo l??ingresso a cannonate a Roma, il rappresentante italiano era saldo in quella sua prospettiva. E, dunque, con preoccupazione e pena del Marchese Pacelli, le trattative si svolgevano in un clima di rispetto, anzi, di cortese amicizia, ma sembravano ormai definitivamente arenate. Quella volta non era il Papa ma il professor Barone, il vecchio liberale (un cattolico, tra l??altro, ma secondo la scuola risorgimentale) ad opporre un insormontabile non possumus alla richiesta di un territorio minuscolo, il più piccolo Stato del mondo, ma dentro le cui mura la Chiesa fosse davvero in casa sua, non temendo ingerenze statali e non rischiando di diventare cappellana di qualche imperatore, re o presidente della repubblica.
Dopo due anni di quegli incontri, il professor Barone morì improvvisamente. Desolazione del marchese Pacelli: non soltanto perché, dopo tanto discutere, il suo interlocutore, per quanto impenetrabile, era divenuto un amico, ma anche perché la prospettiva era di ricominciare tutto da capo con un nuovo rappresentante italiano, presumibilmente nemico anch??egli della concessione di qualunque sovranità per la Santa Sede. Ma venne il colpo di scena: invece di nominare un altro giurista che lo rappresentasse, Mussolini decise di condurre personalmente la trattativa. Venendo da ben altra scuola e non avendo di certo preoccupazioni liberalesche (quelle che Pio XI chiamerà "feticci") il Benito tolse di mezzo, con pragmatismo di politico, il divieto un po?? superstizioso di parlare di una "sovranità" della Santa Sede alla pari di quella dello Stato. Così, in pochi mesi, l??incancrenita "questione romana" fu risolta, con la firma dei documenti l??11 febbraio, cioè nel giorno anniversario delle apparizioni di Lourdes.
Questi, dunque, i retroscena: conoscendoli, sarà più agevole capire che cosa intese dire il pontefice in quel discorso da cui furono estrapolate, deformandole, le espressioni su un presunto «uomo della Provvidenza». Naturalmente, anche queste mie precisazioni non serviranno a nulla: continueremo a leggere e rileggere il mantra anticlericale".
(da Vittorio Messori - Il Timone - Maggio 2004)
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