Secondo me i Queen dal punto di vista tecnico erano tutti preparati. Al di là di Mercury che possedeva indubbiamente una delle voci più belle della storia del rock e da solo rappresentava un valore aggiunto anche per tanti pezzi che di per sè sono abbastanza mediocri (penso a "We're the champions", "We will rock you"), c'era un chitarrista come May che si rifaceva anche a compositori classici e che dava quel tocco glam che caratterizza tutti i loro dischi.
Anche gli altri componenti, come dice Francis, si difendevano bene.
E lo dice uno che non li ha mai schifati ma nemmeno amati, e che concorda quando si parla di una certa commercialità della loro proposta, almeno nella seconda parte della carriera. Il fatto che anche Pink Floyd e Led Zeppelin abbiano venduto quanto e più di loro non significa nulla...secondo me alcuni dischi dei Queen, al di là del fatto che li trovo quasi sempre apprezzabili, erano proprio concepiti allo scopo esclusivo di vendere il maggior numero di copie possibile. e quindi non per comunicare qualcosa ma per piacere ad un pubblico più ampio possibile.
Ma, ripeto, ciò non significa che non siano dischi di buona ed a volte ottima qualità, i due discorsi sono fra loro indipendenti.
Quello che dici tu è posssibilmente vero , anzi forse potrebbe arrivare a spiegarmi il motivo di tanta ostilità da parte degli ascoltatori di rock nei loro confronti. Però nonstante l' indubbbia "anima" commerciale che la loro musica trasuda( probabilmente anche nei primi, e qui anche da me giusatmente, apprezzati album) ciò non toglie che alcuni lavori sono molto riusciti.
Quello che è mancato ai loro album che mi piacciono ( tra quelli che ho ascoltato che sono cmq pochi) per assurgere alla categoria del capolavoro è forse quello che dici tu: cioè il loro essere ruffiani toccando tanti generi diversi ( cabaret, glam, hard rock, teatralità e prodezze canore) nel tentativo di strizzare l' occhio a una fetta di pubblico il più vasta possibile. E' come se mancasse quella dimensione comunicativa di voler dir qualcosa al prorpio pubblico che non vada al di là ( soprattutto nela seconda fase di carriera) dell' energia dei cori da stadio di cui loro stessi sono stati artefici ( vedi le strasopravvalutatissime We Are The Champion o We Will Rock You).
Ad ogni modo proprio in questi giorni sto ascoltando Il secondo album, datato 1974, che a dispetto di tutte queste cose dette da me or ora, mi sembra esseRe una sorta di eccezione. Tuttavia ancora il mio ascolto non si è fatto approfondito tanto da eventualmente ritrattatre cio dche ho detto almeno per quanto riguarda questo secondo album.
A dopo allora, quando magari sarò in grado di parlare più diffusamnete e più consapevolemnete di II.