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Fontaines D.c. - Dogrel (Partisan, 2019)


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206 replies to this topic

#51 Gozer

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:04

Se lo chiedi a me, e quindi solo per me posso rispondere, non riesco a digerire che dopo un decennio abbondante di post-punk accusato delle peggio nefandezze, ora all'improvviso sia fichissimo farlo, vieppiù quando chi veniva accusato di nefandezze era bravo mentre i fichissimi di adesso non fanno che declamare/bofonchiare/sbraitare tutto il tempo senza che si veda un minimo di lavoro sulla composizione. Niente di più, niente di meno.


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#52 markmus

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:12

A me sembra evidente che i Fontaines D.C. oggi li ascoltino perlopiù nostalgici e/o conservatori (a livello musicale, non di intenzione di voto :D )

 

In che senso pero'? Si poteva dire lo stesso di chi nei 90s ascoltava britpop (genere con forti richiami al passato percepito all'epoca come musicalmente abbastanza conservatore rispetto ad altre scene), non e' comunque un termine neutro ci sta sentirci una certa supponenza (di solito infatti lo usa la gente che ascolta le targhe per sminuire chi ascolta musica ascoltabile asd)   

 

Cosa ascoltano i non conservatori di oggigiorno se si parla di roba non sperimentale e si esclude il rap?

 

Piu' che analizzare il pubblico mi pare che in molti casi si cerchi d'inscatolarlo con generalizzazioni non sempre accurate per crearsi una narrativa che corrisponda ai propri pregiudizi. Siamo sicuri di sapere chi ascolta i Fontaines DC? Su cosa ci basiamo? I teenagers se li ascoltano? O sono solo gli ultratrentenni a cui manca il rock? 

 

Poi tornando alla musica, nessuno cerca di spacciarli come innovativi, ma neanche gli Horrors per dire lo erano. Non ci/vi sareste impuzzoniti se uno che ascoltava che ne so i Fuck Buttons veniva a dirvi, ah ecco un tipico specimen di ascoltatore conservatore/nostalgico?

 

Per chi e' stato in giro parecchio queste stesse considerazioni (gia' sentito / solita solfa / etc) si sono sentite per l'82.7% di gruppi chitarristici o generi per lo meno dai 90s in poi. 

 

edit: ah ecco anche tu noti il parallelo con gli horrors. pero' appunto, non cadrei nello stesso errore. (asd hai cancellato il loro nome nel messaggio sopra asd)


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#53 Bara dei pupi_

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:13

Potrebbe essere una buona idea separare: creare un topic apposta, o anche più di uno, per le analisi sociologiche e tutti gli altri aspetti paralleli, chi è interessato a questi approfondimenti può scrivere lì --- così non sarà necessario ripetersi in ogni topic relativo a band tipo i Fontaines Dio Cane

Ci pensa Bara, entro questa sera avrete il topic; io sì che sono un vero moderatore

Faremo dei veri e propri identikit sugli ascoltatori, e i topic sui dischi saranno liberi da queste analisi
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#54 Gozer

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:16

Markmus, non concordo con niente di ciò che hai scritto su Horrors e britpop, quindi viene difficile risponderti non avendo alcun punto di base comune da cui partire. 

 

Una cosa è oggettiva: Horrors e britpop sono stati osteggiatissimi da un parte della critica per questa presunta derivatività. Oggi di quelle critiche per i Fontaines D.C. non c'è manco l'ombra (e lo stesso vale per gli altri di quell'ambito).


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#55 wago

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:17

Poi rispondo meglio, però mi spiace che il mio intervento sia letto come un "massacrare". Non era il mio scopo. Ho scritto la mia impressione sul disco, chiarendo che non mi piace per limiti miei in relazione al tipo di musica proposto dal disco. Ho anche riconosciuto dei meriti e fatto un'ipotesi su chi possa maggiormente apprezzare quei meriti. Qua e là ci si poteva leggere un tono polemico? Massì, certo. Ma non credo davvero che fosse l'elemento principale del discorso, che voleva molto più essere il circostanziare la presunta "sovraesposizione" dei Fontaines e delle band loro simili, che è tale solo se si guarda esclusivamente all'ambito indie-alternative. Spero che osservare come i Fontaines siano e restino un fenomeno di nicchia (ok, una nicchia grossa) non sia da considerarsi lesa maestà. Il resto consideratelo pure un rant da proggarolo renitente, quello è e mi sembra anche eccessivo prenderlo come qualcosa di diverso.
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#56 mongodrone

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:27

Potrebbe essere una buona idea separare: creare un topic apposta, o anche più di uno, per le analisi sociologiche e tutti gli altri aspetti paralleli, chi è interessato a questi approfondimenti può scrivere lì --- così non sarà necessario ripetersi in ogni topic relativo a band tipo i Fontaines Dio Cane
Ci pensa Bara, entro questa sera avrete il topic; io sì che sono un vero moderatore


Io farei anche una sezione intera per parlare solo di STORIA, così intanto dividiamo gozer e wago, è faticoso affrontare entrambi nello stesso topic
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#57 Gozer

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:33

Te invece per rendere un topic illeggibile basti e avanzi da solo.

 

(Oltre al fatto che di musica non sei capace di parlare, e vabè dettagli)


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#58 mongodrone

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:39

Beh chiaro, per rendere decente la musica che ascoltate è fondamentale parlarne, una volta che l'avete cosparsa di idee è tutta un'altra cosa.
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#59 mongodrone

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:41

È un po' come Solaris con la Apple, dopo che hai speso migliaia di euro che fai, non lotti fino alla morte per sostenerne l'importanza?
(ashd)
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#60 Bara dei pupi_

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:43

Manfroiser, apri il topic e chiudiamola lì

Faremo analisi sociologiche allo sfinimento, vai; io ora non posso perché a fatica vedo quello che scrivo, lo farò domani
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#61 Gozer

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:44

Beh chiaro, per rendere decente la musica che ascoltate è fondamentale parlarne, una volta che l'avete cosparsa di idee è tutta un'altra cosa.

 

Beh, per parlare dell'immondizia che ascolti tu* capisco che di parole ne servano poche. "Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz" per cinquanta minuti e fatto il disco. 

 

*E io posso dirlo, perché ascolti sostanzialmente solo quello; mentre per te dirlo è un filo più difficile visto che ascolto diecimila generi diversi e quindi se non ti va bene niente il problema ce l'hai evidentemente tu, con qualsiasi cosa che non sia un drone. Lo stesso drone che plausibilmente fa da radiazione di fondo nella tua testa vuota.


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#62 mongodrone

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:47

Che delusione, questa risposta sembra venire dal 2011, puoi fare di meglio.
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#63 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 05 maggio 2022 - 12:48

Non ne sono sicuro. Tu sicuramente sì, che peggio di così non vedo come.


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#64 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 05 maggio 2022 - 13:02

Poi rispondo meglio, però mi spiace che il mio intervento sia letto come un "massacrare". Non era il mio scopo. Ho scritto la mia impressione sul disco, chiarendo che non mi piace per limiti miei in relazione al tipo di musica proposto dal disco. 

 

Wago, io stesso non mi riferivo solo a te come non mi riferivo solo ai Fontaines DC (potrei nominare i Black Country, New Road, ancora più osteggiati a priori)


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#65 wago

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Inviato 05 maggio 2022 - 13:46

Wago, io stesso non mi riferivo solo a te come non mi riferivo solo ai Fontaines DC (potrei nominare i Black Country, New Road, ancora più osteggiati a priori)

 
Sì, scusa, hai ragione. Ho risposto frettolosamente nel cambio tra due ore e mi sono senz'altro perso questo aspetto. Pardon.
Visto che siamo sul punto, però, preciso: tendo a scrivere solo dei dischi che ho sentito e ad ascoltare solo i dischi che ho impressione possano piacermi. Dei Black Country ho detto peste e corna in riferimento al secondo disco (o meglio: delle tracce successive alle prime) ma lo ho ascoltato perché il primo mi era piaciuto un sacco; pure i Fontaines, come coordinate più distanti da me, li ho messi su perché di questo album avevo letto impressioni che mi avevano fatto ben sperare: hanno dei ritmi che arrivano dirtti dagli Stone Roses (condivido), melodicamente stan più vicini al britpop che ai soliti riferimenti post-punk (concordo meno — nel senso che il britpop lo sento ma non mi sembra prevalere. Ma magari sbaglio perché il britpop in realtà lo conosco poco). Insomma, il discorso del "partito preso" in parte lo capisco, però almeno quando si parla di commenti "seri" (non della sidebar insomma, che prendo molto più come caciaronata) credo di non ricaderci.
 
Tornando sul tema di prima, invece:
 

secondo la tua logica ci dovrebbero essere 5-6 band con il medesimo successo dei Fontaines D.C. cosa che non capita ma soprattutto l'ascoltatore medio indie non è così disperato da celebrare qualsiasi band con il sound certosino che tu vai a sbandierare.


Di band molto strombazzate in questo filone ce ne sono tante, più di 5 o 6, e stando ai commenti su Facebook e alle visite del sito direi che sì, sono davvero le preferite in questo momento dei lettori di Ondarock (a giudicare dalla visibilità data loro su altre testate di ambito indie, direi non solo di Ondarock). Non hanno il successo dei Fontaines DC, è vero, ma lo ho scritto subito che nel loro settore non vedo formazioni migliori di loro in quanto ad appetibilità per il loro pubblico.

Per il resto sì, è vero che sono un disco rotto e che vedere questo genere così pompato (e tante altre cose per me valide di questi anni pressoché ignorate) mi irrita, ma nel messaggio che ti ha fatto sbroccare avevo davvero fatto un tentativo di andare oltre alla riaffermazione della mia insofferenza: ricordo che era una risposta a "secondo me sono sopravvalutati", nella quale sostenevo non lo fossero!

 

Ultima cosa riguardo a questo punto:

 

Ovvio che i Russo, Amoroso, Roma e altri se ne sono andati, qua circola ormai un aria viziata e asfissiante.

 

Di Amoroso e Roma non so davvero, credo di averci interagito pochissimo perché avevamo gusti molto distanti; con Raffaello (o parli di Fabio?) però non ho mai avuto screzi e da lui ho tratto diversi spunti di ascolto. Non credo di avere corresponsabilità nel suo addio, che peraltro è avvenuto se ricordo in un periodo in cui scrivevo davvero poco. Sui perché del ristagnare del clima forumistico ho percezioni diverse, ma per quanto lo trovi un tema sempre interessante direi che è parecchio off topic.


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#66 good vibrations

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Inviato 05 maggio 2022 - 14:52

 

Wago, io stesso non mi riferivo solo a te come non mi riferivo solo ai Fontaines DC (potrei nominare i Black Country, New Road, ancora più osteggiati a priori)

 
Sì, scusa, hai ragione. Ho risposto frettolosamente nel cambio tra due ore e mi sono senz'altro perso questo aspetto. Pardon.
Visto che siamo sul punto, però, preciso: tendo a scrivere solo dei dischi che ho sentito e ad ascoltare solo i dischi che ho impressione possano piacermi. Dei Black Country ho detto peste e corna in riferimento al secondo disco (o meglio: delle tracce successive alle prime) ma lo ho ascoltato perché il primo mi era piaciuto un sacco

 

Tu sei uno che spiega molto bene i tuoi giudizi, te ne do atto. Anche quando stronchi.

 

Quello dei BC,NR è un esempio come altri, possiamo aggiungere Squid, Fiona Apple, Protomartyr, ecc.

Però leggere come commento un "mamma mia che schifezza di disco" fa davvero cadere le palle.

A prescindere che sia ponderato poi (per me non sempre, magari in questo caso sì), io mi tengo alla larga dai "dischi schifezza" (e non torniamo sul discorso "se non lo ascolto come faccio a sapere che è una schifezza").

 

Poi addirittura un commento da ricevere 3 +? Sono perplesso.

 

So che Rosalìa mi farebbe cagare, non la ascolto e vado su altro. Non fremo dalla voglia di ascoltarla (20 secondi a traccia) solo per poterla stroncare sul forum. Questo era il senso.

 

Che qualcosa non piaccia è sacrosanto, io stesso sono intervenuto perché siamo nel topic dei Fontaines DC e volevo esprimere il mio parere avverso.

Avrebbero tutto per piacermi, sono proprio uno di quegli ascoltatori, sarei proprio quel target eppure mi piacciono davvero poco (estendo a tutti e tre gli album). Non per questo me ne esco con certi commenti però, che più che criticare il disco sembrano essere rivolti a chi il disco lo ascolta e lo apprezza, con un'aria di superiorità che non esiste.


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#67 wago

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Inviato 05 maggio 2022 - 16:38

 

Cosa ascoltano i non conservatori di oggigiorno se si parla di roba non sperimentale e si esclude il rap?

 

Boh, per me la risposta può tranquillamente essere anche "niente, il rock è ormai musica da conservatori". E continuerei ad ascoltarlo, tutto sommato. Anche se, pensandoci, non è forse il genere prevalente fra i miei preferitissimi degli ultimi N anni (mi prendo volentieri del conservatore comunque eh, d'altra parte la mia alternativa sono trad-folk, nu jazz e idm rifritta).

 

Piu' che analizzare il pubblico mi pare che in molti casi si cerchi d'inscatolarlo con generalizzazioni non sempre accurate per crearsi una narrativa che corrisponda ai propri pregiudizi. Siamo sicuri di sapere chi ascolta i Fontaines DC? Su cosa ci basiamo? I teenagers se li ascoltano? O sono solo gli ultratrentenni a cui manca il rock? 

 

Ecco, questo è un punto per me interessante ed era quello su cui mi aspettavo andasse a parare la controargomentazione a quel che scrivevo ieri. La prima cosa che scrivi è ovviamente vera. In mancanza di dati analitici, interpolare col proprio pregiudizio è l'atteggiamento più consueto, e mi sa che nessuno ne è immune.

La risposta a "su cosa ci basiamo?" nel mio caso è un affermare che non sono poi del tutto privo di dati, ma anche ammettere che sono molto parziali. Il mio (ri)sentimento si basa soprattutto sui commenti visti nell'ultimo anno sulla pagina Facebook di Ondarock. Credo basti una lettura rapida (la mia purtroppo non lo è) per accorgersi di quanto presso il nostro pubblico le band post-post-punk siano idolatrate e viste come ultimo baluardo del rock. Ovviamente da qui a estendere all'intero universo indie/alternative il salto logico è bello ampio: può tranquillamente essere (e immagino in parte sia così) che i follower di Ondarock siano una platea con una sua inclinazione, probabilmente "selezionata" dal trattamento generalmente positivo se non entusiastico riservato negli anni a questi suoni, e senz'altro dotata di caratteristiche di età ed estrazione che la rende poco rappresentativa della fanbase di Fontaines & accoliti nel suo complesso.

L'interrogativo che mi pare più interessante è però quello sui teenager. In base a evidenze puramente aneddotiche posso dire che qualche giovane che si interesse a questi suoni, almeno per curiosità se non proprio per passione, anche da noi c'è. In UK immagino siano molti di più, e con caratteristiche diverse. Riferisco di quelli con cui ho potuto parlare: seguono l'informazione musicale americana (che mi pare non stravedesse per la precedente ondata post-punk ma è tendenzialmente positiva verso quella attuale), guardano su RYM e Reddit, e visto che queste cose sono hype si dicono sentiamo un po' come sono. Non per forza possiedono "le basi", nel senso dei termini di paragone a cui noialtri vecchi scassacazzo tendiamo a rapportare tutto quel che ascoltiamo: magari proprio grazie ai nomi che saltano fuori nei commenti sul web vanno a recuperarsi i presunti "ispiratori". D'altra parte pure io mi sono avvicinato ai Gang of Four perché qua sul forum si diceva che i Bloc Party ne erano solo la copia sbiadita (cazzata, ma sono contento di aver seguito lo spunto).

In generale il tema della presa delle "nuove ondate" di questo o quello su ascoltatori che non sono stati attratti dalle precedenti mi sembra stimolante ed è una questione che da un po' vorrei approfondire. Ovviamente la curiosità mi è nata da tutt'altro ambito (leggendo il pubblico dei Marillion anni Ottanta avesse una larga componente di giovani fan che il progressive storico non lo conoscevano ancora) e in altro ambito mi ripropongo di svilupparla, ma mi sembra un tema non banale su cui forse qualche dato un po' più circostanziato (ad esempio in forma di intervista/questionario) lo si può raggranellare. Su RYM c'è gente che ha voti molto alti a band new prog contemporanee e quasi nulla al prog storico, potrei iniziare da lì per capire se la cosa è (come immagino) "questi suonano più attuali", "ho conosciuto loro per primi quindi sono affezionato a loro" o la faccenda è più sfaccettata.

 

Quello dei BC,NR è un esempio come altri, possiamo aggiungere Squid, Fiona Apple, Protomartyr, ecc.

Però leggere come commento un "mamma mia che schifezza di disco" fa davvero cadere le palle.

A prescindere che sia ponderato poi (per me non sempre, magari in questo caso sì), io mi tengo alla larga dai "dischi schifezza" (e non torniamo sul discorso "se non lo ascolto come faccio a sapere che è una schifezza").

 

Poi addirittura un commento da ricevere 3 +? Sono perplesso.

 

So che Rosalìa mi farebbe cagare, non la ascolto e vado su altro. Non fremo dalla voglia di ascoltarla (20 secondi a traccia) solo per poterla stroncare sul forum. Questo era il senso.

 

Sul commento ai Black Country: sì, hai ragione. Un più è mio, tendo a dare poco peso a questo genere di segnali e senz'altro l'ho messo in maniera un po' compulsiva. Ovviamente non era un capolavoro di intervento. Il meccanismo dei + e - comunque è abbastanza meschino, spesso vengono valorizzate uscite a effetto e se uno dà peso a ste cose può finire per puntare su quel fattore anziché sui messaggi più articolati e costruttivi.
Sul 20 secondi a traccia: come noto sono un fan, ma anche quello lo faccio coi dischi che mi incuriosiscono, e poi non è che corra nel thread a dirne male. Anche perché in genere il thread non c'è e il disco è una qualche assurdità estone uscita 40+ anni fa :D Nei pochi casi di rilevanza forumistica, per far polemica basta ampiamente la status bar (altra creatura del demonio che però esercita un suo influsso morboso su di me come su un po' tutti).


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#68 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 05 maggio 2022 - 16:42

Il target è arcinoto, revival post punk per nostalgici delle sonorità che ben conosciamo, un trend che qui spopolava dieci anni fa, scemando poi nel tempo, fuori invece è la miglior band dell'universo conosciuto degli ultimi cinque anni. Diciamo che all'esterno viaggiano spesso con un lustro di ritardo. Quantomeno verso certe smanie. Certo, qui non sempre è così. In questo caso però mi pare di capire che il forum sia fuori dal recinto. Venendo al disco, ho poco da dire. Un album come tanti altri del genere. Onesti ma mai un guizzo, una trovata, una capriola, una piroetta, poco o nulla oltre il compitino post post post post post post punk.  


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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#69 Bara dei pupi_

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Inviato 05 maggio 2022 - 16:58

Per la verità, che io ricordi, questo revival esiste dai tempi degli Interpol, almeno, sia sul forum che nella realtà; possiamo discutere sulla capacità, sulle melodie, sugli abiti delle band, ecc ecc ecc, non però sulle basi di appoggio --- personalmente mi fanno schifo praticamente tutti da 25 anni ad oggi, la motivazione principale è questa: hanno estrapolato i suoni e lo stile senza avere nessuna attinenza con lo spirito della new wave che, già nel nome, indica la propria strada

Per il resto, molto più importante del mio giudizio, direi di aprire un topic per le metadiscussioni, quelle sul pubblico medio, sui giovani nostalgici, sui vecchi malinconici, ecc, non posso leggere dei post kilometrici e delle litigate lunghissime su minchiate da asilo, di chiunque sia la colpa (non mi interessa proprio)

Gli amanti di queste analisi avranno il proprio spazio, e chi non è in grado o non ha voglia di farle, starà lontano
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#70 Bara dei pupi_

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Inviato 05 maggio 2022 - 17:13

In sostanza, per partecipare a queste discussioni sul pubblico medio, un utente che vuole SOLO sentire disco, dovrebbe informarsi su una serie di aspetti, tantissimi, che vanno oltre l'ascolto; non giudico questi approfondimenti ma sono da fare fuori dai topic aperti dal "pubblico medio" perché good per primo ha dichiarato di farne parte e giustamente non gliene fotte nulla di fare una eventuale autocritica sui propri ascolti, confessera' in privato i peccati

Di leggere tutte quelle minchiate su Facebook, dei commentatori delle schede di Òr, non ho alcuna voglia, ad esempio; e non ho voglia di partecipare ad un forum in gran parte formato da questo presunto pubblico medio per poi parlare e analizzare lo stesso pubblico, sarebbe una prospettiva diabolica e contorta, mi sentirei fuori posto io, non certo gli appartenenti a questo presunto universo mediocre che aprono i topic sui loro idoli mediocri che puntano al presunto target mediocre
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#71 markmus

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Inviato 05 maggio 2022 - 17:21

lassy da quando sei diventato direttore della scelta delle pietre miliari hai acquisito un tono da elder statesman.

wago, il rock & dintorni come musica conservatrice ci puo' stare ma a quel punto viene meno appunto la necessita di applicare l'etichetta a un genere piuttosto che a un altro. poi ovvio ci sara' sempre l'artista/band "incatalogabile", pero' ecco non vedo perche' debba applicarsi al post punk piuttosto che al synth pop o cantautorato - per me per dire l'ultimo dei vituperati blackmidi catalogati sotto post-punk e' fra le cose piu' originali degli ultimi anni.

sul "cosa ci basiamo?" concordo che abbiamo alcuni indizi ma non abbastanza da giungere a conclusioni universali. per dire, il successo della scena sul facebook oR conferma che sono popolari fra i nostalgici del rock ma ci lascia l'interrogativo se piacciano anche a quelli troppo giovani per essere nostalgici per cui tocca poi basarsi sull'aneddotica. pure per me a naso hanno buon riscontro, di solito lo capirei dai concerti, ma in questo caso non ho avuto modo di testare. comunque in linea di massima concordo con la tua analisi e come detto per me ci sono paralleli con quello che qualcuno avrebbe potuto dire sui bloc party dal di fuori 15 anni prima, e' un mix di ingredienti gia' usati ma difficile confondere i Fontaines DC per esempio con una qualsiasi delle bande delle varie ondate precedenti (con altre band e' gia' piu' dura magari asd).
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#72 Bara dei pupi_

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Inviato 05 maggio 2022 - 17:28

Taci che fai parte del target e anche del pubblico medio
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#73 Gozer

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Inviato 05 maggio 2022 - 17:32

direi di aprire un topic per le metadiscussioni

 

 

Fai come ti pare, ma io continuerò a farle dei topic dei rispettivi dischi che a te stia bene o no. E che siano minchiate è opinione tua, per me spesso è l'unica cosa di interessante da leggere/dire che ci sia sulla musica, almeno in un forum. 


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#74 Bara dei pupi_

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Inviato 05 maggio 2022 - 17:43

No, minchiate sono quelle di Facebook, le tue sono analisi su un pubblico che è lo stesso che apprezza i topic in cui fai questi approfondimenti, è una prospettiva contorta/diabolica

Possono essere analisi interessantissime ma sarebbero da fare nei topicc dedicati, dove ci sono utenti in grado di partecipare; mediamente nelle discussioni come questa, ci sono 3 o 4 utenti che apprezzano il disco e poi una serie di interventi sul pubblico medio che comprende gli utenti stessi che gradiscono questo revival

Praticamente sono topic che si trasformano in analisi psicologiche sull'ascoltatore medio, sui motivi che l'hanno portato a, ecc ecc, tutte cose interessantissime per alcuni ma nelle discussioni sui dischi portano a quello che leggi nelle ultime pagine --- forse sono troppo permalosi quelli del pubblico medio, non ho idea ma non è importante

Tra l'altro ormai gli utenti stessi ammettono le proprie colpe, siamo tutti consapevoli della degenerazione incombente: vecchi, revivalisti, nostalgici,malinconici, ecc, tutti difetti diffusi tra gli adulti per i quali non mi stupirei più di tanto, mi stupirei di più del contrario

Comunque io lo apro, tu se vuoi stai lontano; se non vuoi partecipare, magari lo useremo per parlare del pubblico medio della wave polacca

Ovviamente è abbastanza prevedibile che nel topic dedicato, gli analisti non scriveranno, troppo semplice farlo lì
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#75 Gozer

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Inviato 05 maggio 2022 - 18:01

Possono essere analisi interessantissime ma sarebbero da fare nei topicc dedicati, dove ci sono utenti in grado di partecipare

 

Boh, io fossi un utente ics di Ondarock mi sentirei anche un po' offeso dal sentirti dire preventivamente che non sono in grado di partecipare a una discussione. ashd


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#76 Sleepyhead

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Inviato 05 maggio 2022 - 18:12

stando ai commenti su Facebook 

 
Wago, non seguo la pagina Facebook di Ondarock, credo di far male visto che sicuramente ci sono robe da ridere e non nego che questo gruppo sia seguitissimo dalle cariatidi rock, ma non ne vedo nemmeno un problema così degradante per loro, innanzitutto perché questo atteggiamento frena qualsiasi pretesa di ricerca che loro posso fare oltre il loro orticello, e da chi scrive e divulga musica mi sembra un bel fallimento, e secondo esistono una fetta enorme di gente che continua e continuerà ad ascoltare Radio Capital e fregarsi zero della scena musicale attuale. Saranno dei cagnolini ben addestrati ai bordoni di basso e alle melodie elementari però almeno fanno uno sforzo che in Italia è già ammirevole.
Io prenderei ad esempio il primo posto in Uk, il dodicesimo in Italia (per me risultato notevole ma potrei sbagliarmi) e al credito sempre crescente che hanno in america.

Hanno dei difetti, limiti alla lunga distanza ma non finirei a scrivere cose come: 
 

Onesti ma mai un guizzo, una trovata, una capriola, una piroetta, poco o nulla oltre il compitino.

 
YAWN

 

Tra l'altro ormai gli utenti stessi ammettono le proprie colpe, siamo tutti consapevoli della degenerazione incombente: vecchi, revivalisti, nostalgici,malinconici, ecc, tutti difetti diffusi tra gli adulti per i quali non mi stupirei più di tanto, mi stupirei di più del contrario[/size]


Anche gli adolescenti che smaniano per una reunion dei The Smiths e li usano per film, serie tv sono vecchi dentro. Poracci, come li abbiamo ridotti.


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"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."


#77 Bara dei pupi_

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Inviato 05 maggio 2022 - 18:12

 

Possono essere analisi interessantissime ma sarebbero da fare nei topicc dedicati, dove ci sono utenti in grado di partecipare

 

Boh, io fossi un utente ics di Ondarock mi sentirei anche un po' offeso dal sentirti dire preventivamente che non sono in grado di partecipare a una discussione. ashd

 

 

beh, mi pare che non tutti siano in grado di individuare il pubblico medio di questo o di quel disco, anche perché le autoanalisi sono difficili: chi apprezza fortemente gli Interpolli o i Fontaines, difficilmente è in grado di vederne i difetti

 

e queste analisi, che spesso si spingono su aspetti sociali/psicologici (????), richiedono un certo tempo e una certa voglia, non è solo una questione di essere più o meno capaci; e l'ascoltatore medio nemmeno è disposto a sentire 300 dischi alla settimana per poi mettersi a creare delle categorie in cui infilare gli appassionati, di solito preferisce stare nel suo e spendere il tempo per i propri ascolti

 

è un atteggiamento sbagliato? da vecchi? da nostalgici? certamente sì ma il forum e la realtà sono così, in gran parte, per fortuna ci sono degli illuminati che sono oltre questa mediocrità diffusa

 

aggiungo una considerazione: questi calderoni di moda vengono creati dalla stampa, chi ha il tempo di entrare nel dettaglio spesso scopre che ci sono grandi differenze, come per ogni genere, fare un minestrone unico ha poco senso perché le band sono tantissime e non credo che gli ascoltatori siano degli automi che gridano al miracolo ogni volta che esce un disco di new new wave

 

tra l'altro, avessi mai visto gli analisti della musica, scrivere pagine e pagine sull'ascoltatore medio dei propri dischi; i cliché sono una costante ma chi ci è dentro fatica a vedersi come una delle tante bandieruole 


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#78 wago

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Inviato 05 maggio 2022 - 18:15

Moh, a me le minchiate sembrano le ripicche incrociate, gli "è colpa tua se"; ora vedo di là pure i messaggi passive-aggressive "in stile" comunicazione-tossica-che-ha-ormai-distrutto-il-forum (e che invece sicuramente daranno un contributo superpositivo al clima).

Finché si scrive a me pare che questa musica sia sopravvalutata - a me no, ti spiego - no guarda hai detto una scemenza perché A B C a me pare la discussione sia del tutto ok. Peraltro in genere anche attinente alle questioni strettamente musicali da cui invece con la deriva polemica delle ultime pagine si è un bel po' deragliati.

Peraltro Lassi sbaglio o anche a te fregancazzo dei Fontaines DC? Insomma, perché mo' sei qui a chiedere di lasciare il thread sgombero dalle analisi criptosociologiche, non mi pare che senza suddette analisi la discussione ti avrebbe coinvolto particolarmente. Magari sbaglio.

 

Ciò posto mi permetto di proseguire perché senz'altro allontanerò gli utenti medi (categoria che è un'invenzione completa di chi sta soffiando sul fuoco) ma mi pare ci siano degli spunti interessanti:

 

wago, il rock & dintorni come musica conservatrice ci puo' stare ma a quel punto viene meno appunto la necessita di applicare l'etichetta a un genere piuttosto che a un altro. poi ovvio ci sara' sempre l'artista/band "incatalogabile", pero' ecco non vedo perche' non possa appartenere al post punk  piuttosto che al synth pop o cantautorato - per me per dire l'ultimo dei vituperati blackmidi catalogati sotto post-punk e' fra le cose piu' originali degli ultimi anni.

 

No ma infatti, non è che l'etichetta riguardi un genere o un altro; è che a parità di conservatorismo alcuni generi hanno più fortuna in un ambito e altri meno. Da qui il mio discutere di band che esprime i valori musicali della comunità indie/alternative (argomentazione che è prontamente stata appiattita su "gli artisti anziché esprimersi consultano le statistiche sul loro pubblico", vabbè), caratteristica che peraltro secondo me caratterizza anche i black midi — originali, sì, condivido, ma soprattutto molto in sintonia con le direzioni di ascolto di chi apprezza questa scuola postpostpunk. Che è ben contenta di trovare riferimenti ai King Crimson e alla Mahavishnu Orchestra nel loro sound, ma non è che tendenzialmente si strappi le vesti per formazioni che integrino elementi prog, anche quando altrettanto originali come (ne cito una che ha un pedigree abbastanza credibile in ambito indie e mi piace da matti) i Crying. Questo per dire cosa? Che non è semplicemente l'"originalità" o personalità in sé a creare interesse verso alcuni progetti ma anche la capacità di questi di agganciarsi, anche grazie ai meccanismi mediatici, a un opportuno pubblico. Banalità? Sì, ovvio, eppure per qualcuno pare essere offensivo e sconcertante.

 

ci sono paralleli con quello che qualcuno avrebbe potuto dire sui bloc party dal di fuori 15 anni prima, e' un mix di ingredienti gia' usati ma difficile confondere i Fontaines DC per esempio con una qualsiasi delle bande delle varie ondate precedenti (con altre band e' gia' piu' dura magari  asd).

 

Ecco, e anche ricordando i commenti epoca Bloc Party quando scrivo che non li trovo originali (questione per me secondaria ma vabbè) intendo dire esattamente ciò che ho scritto: che io non sono capace di vederci l'originalità. Come chi al tempo accusava le band nu wave di non avere mezza idea (ora penso sia evidente che alcune non solo avevano idee ma anche stilisticamente erano poco accostabili alla wave-punto-e-basta). Non ho dubbi che qualcuno più sul pezzo di me saprà sbugiardarmi e sotto sotto era quello che mi aspettavo, invece si è preferito partire coi "questa è psicologia non musica" e non ribattere sul punto, che appunto immagino essere tranquillamente smentibile (anche solo osservando cosa rende particolari i pezzi di questo disco — dei quali a dire il vero sono quello che ha scritto più estesamente finora in questa discussione, fatto abbastanza buffo).


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#79 Gozer

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Inviato 05 maggio 2022 - 18:17

 e non credo che gli ascoltatori siano degli automi che gridano al miracolo ogni volta che esce un disco di new new wave

 

Beh, guarda solo su Rateyourmusic che ondate che si generano. Quello che spesso si fatica a capire è che ragionare per massimi sistemi non significa dare della capra a te (te in senso di qualunque ascoltatore nello specifico). 

"Questo disco ha questo target" (cosa molto spesso fattuale) non - sottolineo, non - significa "Ma che ti piace? A cojone!". 


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#80 markmus

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Inviato 05 maggio 2022 - 18:21

Taci che fai parte del target e anche del pubblico medio


Io mi conto fra i giovani non nostalgici
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#81 Bara dei pupi_

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Inviato 05 maggio 2022 - 18:22

wago, se anche la colpa della degenerazione fosse SOLO dei fan del revival wave, perché permalosi, cosa cambierebbe?

ci sono pagine con post kilometrici che non dicono nulla sul disco e non fanno nemmeno ridere perché causano litigi; se le meta-analisi, rispettabilissime, sono così importanti, perché non aprire un topic dedicato? Troppo semplice?


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#82 Bara dei pupi_

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Inviato 05 maggio 2022 - 18:24

 

 e non credo che gli ascoltatori siano degli automi che gridano al miracolo ogni volta che esce un disco di new new wave

 

Beh, guarda solo su Rateyourmusic che ondate che si generano. Quello che spesso si fatica a capire è che ragionare per massimi sistemi non significa dare della capra a te (te in senso di qualunque ascoltatore nello specifico). 

"Questo disco ha questo target" (cosa molto spesso fattuale) non - sottolineo, non - significa "Ma che ti piace? A cojone!". 

 

 

ok gozzy, è colpa di quelli che si sentono dare dei cojoni nonostante l'intenzione sia parlare dei massimi sistemi, tutta colpa loro, però comunque il risultato è questo; tu che non sei per nulla permaloso, ironico all'estremo, ecc ecc, prendi atto di questo difetto altrui e amen 

 

l'ho notato pure io che è un forum di permalosi asd mi segnalano continuamente ai moderatori 


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#83 Gozer

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Inviato 05 maggio 2022 - 18:33

Infatti prendo atto, e continuo a parlare di quello che mi pare senza dover andare nel tuo thread ghetto, con permesso. Giuro che io non t'ho segnalato comunque, almeno negli ultimi anni. asd


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#84 Bara dei pupi_

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Inviato 05 maggio 2022 - 18:41

non è un topic ghetto, è un topic che vorrebbe riunire tutti gli analisti del forum, in modo che anche queste metadiscussioni scorrano in maniera leggibile; nei topic dei dischi non succede perché ci sono degli utenti permalosi che non hanno voglia di sentirsi dire che fanno parte del target di riferimento del revival wave ---- ogni volta eh, ormai lo hanno imparato, che possono fare di più? Io dubito che markmus, vecchio con moglie e  figli, cambierà approccio, è un forum dove buona parte degli utenti fa parte del target medio dei Fontaines, ed è normale che sia così date le caratteristiche dei partecipanti, ed è normale pure nella realtà

 

queste analisi mi sembrano un po' come quelle che vanno avanti da secoli sull'italiano che guarda il calcio, è così e amen; dico la verità: analizzare così tanto le  abitudini degli altri, mi sembra molto più da vecchio che ascoltare i Fontaines, da zitellacce, dubito che a 18 anni qualcuno si ponga simili problemi, è indice di invecchiamento tanto quanto il revival

 

chiudo qua, domani apro il topic


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#85 wago

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Inviato 05 maggio 2022 - 19:35

wago, se anche la colpa della degenerazione fosse SOLO dei fan del revival wave, perché permalosi, cosa cambierebbe?
ci sono pagine con post kilometrici che non dicono nulla sul disco e non fanno nemmeno ridere; se le meta-analisi, rispettabilissime, sono così importanti, perché non aprire un topic dedicato? Troppo semplice?

Perché riguardano i dischi specifici e non il sesso degli angeli? Non capisco davvero in che consista la questione. Peraltro davvero finora ad aver scritto dei pezzi del disco in questo
thread, quantomeno dopo l'uscita, ci sono io — intervenivo per commentare l'ascolto. Non è che chi prova a mettere insieme più piani (magari dicendo sonore cazzate) impedisca a qualcuno di parlare della musica, il contrario a dire il vero.

PS lassi ma che me fotte a me di ragionare da giovani, siamo vecchi e io vecchio ci son pure nato, metà dei battibecchi si risolverebbero se accettassimo di essere vecchi, scorbutici, micragnosi e tendenzialmente in torto.
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#86 Bara dei pupi_

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Inviato 05 maggio 2022 - 20:56

Ho guardato il "pensiero di OR" sugli Interpol, giusto per capire l'inizio di questo tunnel tremendo, e ho visto che sono PIETRA MILIARE addirittura, mentre la metà dei gruppi da cui hanno fatto copia&incolla non ha nessuna considerazione

:facepalm:

Se non altro i Fontaines, tra 2 anni, spariranno dai radar, quelli forse no

Povera new wave, per fortuna mi sono dato al jazz
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#87 Gozer

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Inviato 05 maggio 2022 - 20:57

Se non altro i Fontaines, tra 2 anni, spariranno dai radar

 

 

Se avessi un euro per ogni volta che ho sentito dirlo e non si è verificato, sarei ricco. 


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#88 Bara dei pupi_

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Inviato 05 maggio 2022 - 20:59

Se non altro i Fontaines, tra 2 anni, spariranno dai radar

 
 
Se avessi un euro per ogni volta che ho sentito dirlo e non si è verificato, sarei ricco.

Beh dai, almeno i cantautori con la barba del 2000->, sono spariti; è già un fattore molto positivo
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#89 Gozer

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Inviato 05 maggio 2022 - 21:40

Ma per loro non l'ha mai detto nessuno, è una frase che si diceva (e a quanto pare, ancora si dice) tipicamente per le band indie britanniche.

Qui dentro l'ho letta pure per gli Arctic Monkeys non più tardi di una decina di anni fa (quando peraltro avevano pubblicato già quattro e passa album, quando si dice non saper accettare la realtà asd ). 


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#90 Aarie

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Inviato 06 maggio 2022 - 05:49

Bara forse già lo sai, se no esulta: a luglio uscirà il nuovo disco degli Interpol!
Se vuoi aprire un nuovo topic, potrebbe essere sul senso effettivo dell'espressione "post punk" dopo tutti questi anni di post post post all'infinito...
Infatti la questione più significativa non mi pare quella sulla durata di tutti questi gruppi ma sulla loro evoluzione, che sempre più spesso e' un'involuzione e capita che se ne accorgano anche loro. Avevo già ricordato come lo stesso cantante dei Fontaines DC ha dichiarato di essere un po' stufo del loro stile che in effetti, in tre dischi, non è cambiato praticamente per niente, e di voler cambiare qualcosa.
I Black Road New Country sono in piena ricostruzione dopo la partenza del frontman e chissà su quale strada anche loro continueranno.
Gli Arctic Monkeys sono ancora tra noi, ma il loro percorso e' sempre più accidentato e legato a quel che gira nella testa del loro frontman, anche in questo caso.
Sicuramente molto dipende anche da quanto i gruppi diano retta alle indicazioni dei critici più seguiti o decidano comunque di andare per la loro strada senza farsi troppo condizionare.
Se ne parla da tempo, ma evidentemente si tratta di una discussione sempre aperta.
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#91 Ondazzone

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Inviato 07 maggio 2022 - 10:28

Ok, ma in tutto questo cosa ne pensa l'utente medio del disco? senza considerazioni sociologiche, musicalmente limitando,

 

votate qua

 

http://forum.ondaroc...edazione/page-5


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#92 brachilone

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Inviato 14 maggio 2022 - 22:20

Ma col cazzo che vengo a scrivere qui cosa ne penso del disco, qualsiasi cosa dicessi finirei iscritto in qualche meta-categoria sociale che poi mi tocca andare in terapia per riprendermi
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#93 wago

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Inviato 15 maggio 2022 - 08:13

Livore (fu Bjorkodio) ci va giù collo schiacciasassi pubblicando un rant anti-postpostpunk che lascia (ovviamente) il tempo che trova ma certamente sa tirar fuori qualche risata e qualche incazzatura. Nel complesso stroppia un poco anche per me ma come contraltare all'idolatria diffusa nel giro indie/alternative direi che ci sta.

https://www.livore.i...val-britannico/

 

Mi piacerebbe anzicheno avere cose del genere anche su OR, eventualmente anche in una forma paracula tipo pistolotto doppio pros/cons. Non solo sul postpostpunk, s'intende.

 

[tl;dr per chi legittimamente ha altro da fare la domenica:]

 

E in tutto questo nessuno si accorge che la “Crank Wave”, il periodo più brillantato e recente del britpunk, quello su cui ha messo le mani Carey, non è davvero una wave – con buona pace di NME: quantomeno, non è un’onda culturale organizzata da gruppi con un simile indirizzo, con un simile sentimento. Non è un movimento che viene storicizzato ex post e che racconta i disagi della Brexit incasellandosi in un mix di chitarre appuntite e spoken word. È tutto partito in studio ed è tutto proseguito – immediatamente – nelle tavole rotonde delle etichette che scelgono i trend nel Regno Unito, non c’è un sentire comune, c’è una produzione musicale indirizzata a una specifica nicchia di consumatori. All’effettiva consumazione su disco, togliendo il cantato parlato nasale delle nuove star dell’ondata e prendendo atto che certi hook non sono altro che pezzetti di brano messi appositamente per far sorridere chi pensa di saperne un botto di musica, questa produzione si rivela per quello che è: sempre la stessa roba. Sempre la stessa roba che passava da almeno il 2014, quando fuori dall’Inghilterra spopolavano gli Iceage e gli Ought: una musica funzionale a captare le sensibilità di un pubblico troppo giovane per ricordarsi del post-punk serio e contemporaneamente di quel pubblico che non ha mai conosciuto il post-punk serio, si è fatto friggere nei noughties dagli Interpol, e adesso rimane nella sua comfort zone con qualcosa che sembra non troppo nuovo. [...]

la seconda, grave conseguenza di un’operazione del genere, al di là dell’appiattimento dell’offerta del rock britannico, è il rammollimento totale del senso critico di chi si butta di faccia su tutta questa roba. E il pubblico, rincretinito dal battage mediatico che fa diventare questi dischi e queste band l’unica cosa possibile che ti possa piacere in questo periodo, beve tutto senza farsi troppe domande; tanto l’importante è, come al solito, darsi una colonna sonora coerente con l’epoca che viviamo – in fondo sono in classifica, passano in radio, ne parlano tutti. È un fenomeno normale: c’è qualcosa di vagamente nuovo, ci si affeziona alla formula, si cercano conferme nei dischi successivi. Ma quanto ancora deve durare questa boiata?


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#94 il nostro caro angelo

    Anello di Saturno

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Inviato 15 maggio 2022 - 10:50

Non ce la faccio, è una lettura che mi invoglia ad ascoltare a nastro i blackmidi. 


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#95 corrigan

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Inviato 15 maggio 2022 - 11:32

 

Livore (fu Bjorkodio) ci va giù collo schiacciasassi pubblicando un rant anti-postpostpunk che lascia (ovviamente) il tempo che trova ma certamente sa tirar fuori qualche risata e qualche incazzatura. Nel complesso stroppia un poco anche per me ma come contraltare all'idolatria diffusa nel giro indie/alternative direi che ci sta.

https://www.livore.i...val-britannico/

 

Mi piacerebbe anzicheno avere cose del genere anche su OR, eventualmente anche in una forma paracula tipo pistolotto doppio pros/cons. Non solo sul postpostpunk, s'intende.

 

[tl;dr per chi legittimamente ha altro da fare la domenica:]

 

 

 

Ho l'impressione che questa lettura si perda un passaggio. In UK il relativo successo di questi gruppi, come scrive lui, deriva dall'aver identificato la musica adatta ad una bolla micro-sociale politicizzata - basta leggere la storia degli Yard Act. in Italia e immagino anche in altri paesi europei , questi gruppi sono conosciuti a causa della spinta della critica estera, ma poi vengono apprezzati soprattutto perché quelle sonorità piacciono. 

In altre parole: in UK questi gruppi sono principalmente apprezzati per tutto quello che non ha a che fare con la musica. In Italia sono apprezzate per il tipo di musica che fanno, e lo sarebbero stati anche se invece di disagio politicizzato post-Brexit avessero cantato se non di fate, stregoni e draghi (perché comunque lo stigma contro temi percepiti come prog rimane), almeno di Sturm und Drang interiore come i gruppi della precedente ondata post-punk degli anni Zero / primissimi Dieci. 


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#96 markmus

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Inviato 15 maggio 2022 - 13:28

Ho l'impressione che questa lettura si perda un passaggio. In UK il relativo successo di questi gruppi, come scrive lui, deriva dall'aver identificato la musica adatta ad una bolla micro-sociale politicizzata - basta leggere la storia degli Yard Act.

Questa continua a sembrarmi una semplificazione forumistica, soprattutto se si inizia a mettere tutte le band nel calderone, la metà e più mi pare che di apertamente politico abbia poco nei testi e non capisco se stiamo tornado a dire che gli ascoltatori siano solo ultratrentenni corbyniani, che pure mi sembra una forzatura.

Penso che è vero che ci sia un po' di rigetto per i testi più spensierati di qualche anno prima, ma mi pare una cosa transgenerazionale e non dovuta ad una nicchia specifica.
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#97 wago

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Inviato 15 maggio 2022 - 21:13

Anche a me sembra che l'articolo la carichi un po' troppo, poi per carità si tratta di un blog specializzato in rant quindi fa parte del gioco; trovo in ogni caso che su qualche aspetto ci prenda.

 

Su tutti, l'osservazione che il consenso unanime della critica indie/alternative faccia risultare queste band "l’unica cosa possibile che ti possa piacere in questo periodo", e che il pubblico se la beva. Non penso a questo forum, che reputo costituito da appassionati sufficientemente onnivori e scafandrati (specifico perché l'altra settimana qualcuno si è risentito in questo thread sentendo il dito puntato contro di sé), ma guardando ai commenti nella pagina Facebook di Ondarock questa circostanza è davvero palese. E anche senza leggere i commenti: quando si propone un post su una di ste band qua, le interazioni vanno alle stelle; quando si scrive di Liberato (che non è proprio l'ultimo stronzo, almeno nel mondo della musica alternativa italiana) si registra il flop totale. Per carità, magari sono i follower di Ondarock che sono appositamente selezionati per essere una manica di fondamentalisti postpostpunk, e mi sa che in parte è davvero così, però questa compattezza (interesse per quei suoni e solo per quei suoni) ha dell'inquietante.

 

Il discorso dello stile costruito a tavolino, della mancanza di un sentire comune ecc. mi sembra invece alquanto campato in aria e mi puzza pure di spasmodica ricerca dell'autenticità. Ma vabbè è un blog indie rivolto agli indie e quella roba lì credo che non smetterà di essere un valore all'interno della comunità. Vero invece è che questa ondata postpostpunk appiattisce la nozione di post-punk, di per sé centrifuga e indefinibile, su un set piuttosto ristretto di formulette replicabili, ma mi pare che lo stesso si possa dire di "ondate" precedenti (che in effetti l'autore sembra schifare altrettanto) e di molti generi con una loro rispettabilità; in questo senso, mi sembra più un problema di denominazioni (questa roba ha la sfiga di venir chiamata ancora "post-punk", altrimenti il tema non si porrebbe) che di sostanza. Non mi convince manco quando sostiene che nel mondo ideale i black midi sarebbero i nuovi This Heat mentre i Black Country i Feelies: nel mondo ideale queste band non ci sarebbero, o per meglio dire — queste band e il loro emergere sono il frutto del mondo che abbiamo, non è che stravolgendo le premesse i risultati ne seguirebbero in modo lineare e prevedibile.

 

Invece credo che l'articolo faccia un lavoro onesto nell'inquadrare etichette e produttori più strettamente associati alle formazioni attualmente in auge in questo filone; senz'altro è perché sono poco attento io ma non mi pare di aver visto questo elemento messo al centro nelle cose che Ondarock ha dedicato al tema (per fare un esempio vicino). Interessante anche il tentativo di tracciare una genealogia del fenomeno, che immagino sia limitata e magari un po' di parte (chiedo agli esperti) ma anche qui è qualcosa che altrove non ho trovato.


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Inviato 16 maggio 2022 - 00:34

 Vero invece è che questa ondata postpostpunk appiattisce la nozione di post-punk, di per sé centrifuga e indefinibile, su un set piuttosto ristretto di formulette replicabili, ma mi pare che lo stesso si possa dire di "ondate" precedenti (che in effetti l'autore sembra schifare altrettanto) 

 

beh, su questo non c'è dubbio, se la motivazione è quella delle formulette replicabili, ci troviamo di fronte ad un fenomeno esistente da decenni, i Fontaines DC erano ancora nella culla; se invece si porta la motivazione su sensazioni soggettive, benissimo ma boh non capisco il senso dei pipponi collegati alle proprie emozioni, il pippone "scientifico" deve essere per forza oggettivo per quanto mi riguarda, altrimenti diventa un cane che si morde la coda

 

un discorso come quello che hai postato, dove si generalizza molto, anche a livello temporale, porterà ulteriori divisioni e litigate asd tra i postpostpunkers, i postpostpostpunkers e i postpostpostpostpunkers; gli Interpolliani la prenderanno malissimo perché si ritenevano i Joydivisioniani della nuova era e ne andavano fieri

 

timidamente emerge una visione (per me fastidiosa) in quell'articolo: la stanchezza (di chi scrive) dovuta alla ripetizione del fenomeno, più che alle band citate genericamente (senza una critica specifica) come listone della spesa, quasi a dire "non ne possiamo più, quindi spariamo a 0 su tutti" 

 

 la critica "alternativa", chiamiamola così, secondo me, non dovrebbe proprio curarsi di simili fenomeni, ma proporre le proprie idee; i Wire e i Fall (cito loro perché nell'articolo sono stimati, mi pare) hanno avuto diffusione grazie a dei giornalisti "undergorund" propositivi e coraggiosi, esiste oggi una simile stampa? Cosa "vende" il blog in questione? Non lo conosco, ha dei suggerimenti che possiamo considerare i Wire di oggi? I King Crimson? Gli Who? Ha dei generi nuovi da mettere sul tavolo? Descrive bene alcune caratteristiche della wave storica e il mancato recepimento delle stesse da parte di queste ondate ma non basta spiegare chi no e chi male, è troppo facile così

 

 


Non ce la faccio, è una lettura che mi invoglia ad ascoltare a nastro i blackmidi.
asd non li conosco ma ho capito il senso e concordo; se la critica "alternativa" continua così, sono disposto a rivedere le mie idee sui Radio
 
e comunque un articolo del genere, così ossessivo e accusatore, puzza di nostalgico/vecchio molto più delle band revivaliste all'acqua di rose che secondo me, spesso, sono quasi ignare, nella loro ingenuità/semplicità, della storia che vogliono riportare alla luce, band che vivono cavalcando l'euforia del momento --- puzza di una critica invidiosa (altro elemento tipico degli anziani stufi) dell'entusiasmo altrui, e spiega il successo di questi nuovi artisti con delle dinamiche di vendita che esistono da sempre, non sono state create per gli Idles, e ha quindi poco senso citarle come la scoperta del secolo, sono scontate e fisiologiche 
 
se lo scopo è fare polemica, è perfetto ma spero che la critica musicale non diventi sgarbiana; tra lo spipponare/sparare nel mucchio (senza fare proposte) e l'entusiasmo, anche per dischi che non mi prendono, meglio sempre il secondo, è più rock and roll

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Inviato 16 maggio 2022 - 10:00

Concordo senz'altro sulla conclusione, meno sull'idea che le opinioni vadano esposte in modo articolato solo se basate su dati e non su emozioni: a me le opinioni articolate piacciono e basta, se sono ancorate su hard facts tanto meglio, magari avrò più terreno comune per confrontarmi, se no bene lo stesso, avrò conosciuto un punto di vista in più. Preferisco senz'altro gli sbrocchi tipo questo agli articoletti tipo agenzia stampa che fanno il loro compitino descrittivo, cavalcano l'hype ma non esprimono un'opinione se non con termini vuoti tipo capolavoro, entusiasmante, stupendo ecc. Questo lo dico in generale eh, riaprire una pagina a caso di Krautrocksampler in cui se la prende cogli Yes dicendone cose per me false mi fa ancora incazzare, ma riconosco il valore di quella prospettiva in quanto tale, quantomeno può fungere da bersaglio polemico. In questo senso dicevo che mi piacerebbe avere cose così anche su Ondarock: non sarei d'accordo col 90% probabilmente, ma sarebbero prese di posizione chiare, che metterebbero più in vista limiti e punti di forza di una certa visione (ovviamente bene anzi anche meglio se se ne pubblica una e pure quella opposta).
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Inviato 16 maggio 2022 - 10:07

Ma ci si può anche sganciare dal "o tutto o niente". Personalmente sì, mi sono piaciuti molto gli Squid per motivi prettamente musicali. I BCNR li ho già dimenticati, i Black Midi per quel poco che ho sentito me la sono data a gambe levate e i DC mai ascoltati. Cercare per forza una sistematizzazione è rischioso, soprattutto se si parla della platea degli ascoltatori (dal punto di vista dei musicisti boh, non so se si possa parlare di scena in senso stretto, intendo band che si conoscono, collaborano, condividono origini e percorso etc, non ne so abbastanza)

 

EDIT mi scuso in anticipo per essere intervenuto senza essere riuscito a leggere tutto, se ho scritto cose scentrate ditemelo che cancello subito asd


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