Cosa ascoltano i non conservatori di oggigiorno se si parla di roba non sperimentale e si esclude il rap?
Boh, per me la risposta può tranquillamente essere anche "niente, il rock è ormai musica da conservatori". E continuerei ad ascoltarlo, tutto sommato. Anche se, pensandoci, non è forse il genere prevalente fra i miei preferitissimi degli ultimi N anni (mi prendo volentieri del conservatore comunque eh, d'altra parte la mia alternativa sono trad-folk, nu jazz e idm rifritta).
Piu' che analizzare il pubblico mi pare che in molti casi si cerchi d'inscatolarlo con generalizzazioni non sempre accurate per crearsi una narrativa che corrisponda ai propri pregiudizi. Siamo sicuri di sapere chi ascolta i Fontaines DC? Su cosa ci basiamo? I teenagers se li ascoltano? O sono solo gli ultratrentenni a cui manca il rock?
Ecco, questo è un punto per me interessante ed era quello su cui mi aspettavo andasse a parare la controargomentazione a quel che scrivevo ieri. La prima cosa che scrivi è ovviamente vera. In mancanza di dati analitici, interpolare col proprio pregiudizio è l'atteggiamento più consueto, e mi sa che nessuno ne è immune.
La risposta a "su cosa ci basiamo?" nel mio caso è un affermare che non sono poi del tutto privo di dati, ma anche ammettere che sono molto parziali. Il mio (ri)sentimento si basa soprattutto sui commenti visti nell'ultimo anno sulla pagina Facebook di Ondarock. Credo basti una lettura rapida (la mia purtroppo non lo è) per accorgersi di quanto presso il nostro pubblico le band post-post-punk siano idolatrate e viste come ultimo baluardo del rock. Ovviamente da qui a estendere all'intero universo indie/alternative il salto logico è bello ampio: può tranquillamente essere (e immagino in parte sia così) che i follower di Ondarock siano una platea con una sua inclinazione, probabilmente "selezionata" dal trattamento generalmente positivo se non entusiastico riservato negli anni a questi suoni, e senz'altro dotata di caratteristiche di età ed estrazione che la rende poco rappresentativa della fanbase di Fontaines & accoliti nel suo complesso.
L'interrogativo che mi pare più interessante è però quello sui teenager. In base a evidenze puramente aneddotiche posso dire che qualche giovane che si interesse a questi suoni, almeno per curiosità se non proprio per passione, anche da noi c'è. In UK immagino siano molti di più, e con caratteristiche diverse. Riferisco di quelli con cui ho potuto parlare: seguono l'informazione musicale americana (che mi pare non stravedesse per la precedente ondata post-punk ma è tendenzialmente positiva verso quella attuale), guardano su RYM e Reddit, e visto che queste cose sono hype si dicono sentiamo un po' come sono. Non per forza possiedono "le basi", nel senso dei termini di paragone a cui noialtri vecchi scassacazzo tendiamo a rapportare tutto quel che ascoltiamo: magari proprio grazie ai nomi che saltano fuori nei commenti sul web vanno a recuperarsi i presunti "ispiratori". D'altra parte pure io mi sono avvicinato ai Gang of Four perché qua sul forum si diceva che i Bloc Party ne erano solo la copia sbiadita (cazzata, ma sono contento di aver seguito lo spunto).
In generale il tema della presa delle "nuove ondate" di questo o quello su ascoltatori che non sono stati attratti dalle precedenti mi sembra stimolante ed è una questione che da un po' vorrei approfondire. Ovviamente la curiosità mi è nata da tutt'altro ambito (leggendo il pubblico dei Marillion anni Ottanta avesse una larga componente di giovani fan che il progressive storico non lo conoscevano ancora) e in altro ambito mi ripropongo di svilupparla, ma mi sembra un tema non banale su cui forse qualche dato un po' più circostanziato (ad esempio in forma di intervista/questionario) lo si può raggranellare. Su RYM c'è gente che ha voti molto alti a band new prog contemporanee e quasi nulla al prog storico, potrei iniziare da lì per capire se la cosa è (come immagino) "questi suonano più attuali", "ho conosciuto loro per primi quindi sono affezionato a loro" o la faccenda è più sfaccettata.
Quello dei BC,NR è un esempio come altri, possiamo aggiungere Squid, Fiona Apple, Protomartyr, ecc.
Però leggere come commento un "mamma mia che schifezza di disco" fa davvero cadere le palle.
A prescindere che sia ponderato poi (per me non sempre, magari in questo caso sì), io mi tengo alla larga dai "dischi schifezza" (e non torniamo sul discorso "se non lo ascolto come faccio a sapere che è una schifezza").
Poi addirittura un commento da ricevere 3 +? Sono perplesso.
So che Rosalìa mi farebbe cagare, non la ascolto e vado su altro. Non fremo dalla voglia di ascoltarla (20 secondi a traccia) solo per poterla stroncare sul forum. Questo era il senso.
Sul commento ai Black Country: sì, hai ragione. Un più è mio, tendo a dare poco peso a questo genere di segnali e senz'altro l'ho messo in maniera un po' compulsiva. Ovviamente non era un capolavoro di intervento. Il meccanismo dei + e - comunque è abbastanza meschino, spesso vengono valorizzate uscite a effetto e se uno dà peso a ste cose può finire per puntare su quel fattore anziché sui messaggi più articolati e costruttivi.
Sul 20 secondi a traccia: come noto sono un fan, ma anche quello lo faccio coi dischi che mi incuriosiscono, e poi non è che corra nel thread a dirne male. Anche perché in genere il thread non c'è e il disco è una qualche assurdità estone uscita 40+ anni fa
Nei pochi casi di rilevanza forumistica, per far polemica basta ampiamente la status bar (altra creatura del demonio che però esercita un suo influsso morboso su di me come su un po' tutti).