Cavoli cavoli quanta tristezza

Inviato 30 agosto 2016 - 06:32
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 30 agosto 2016 - 06:36
L'ho invidiato molto:
<3
Inviato 03 settembre 2016 - 19:26
Inviato 09 settembre 2016 - 23:04
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 10 settembre 2016 - 09:06
A me piace da matti questo
Inviato 10 settembre 2016 - 11:38
pisello > faccia o faccia > pisello?
Inviato 21 settembre 2016 - 15:47
Inviato 22 settembre 2016 - 04:09
Beh, mi dispiace, L.A. Confidential davvero un film che vale un'intera carriera.
Ricordo che sulla scia di quello andai a vedere il sucessivo Wonder Boys e che neanche mi dispiaque. Invece con 8 Mile non ce l'ho fatta, leggo che sarebbe un cult tra gli estimatori di hip-hop, ma trovo troppo ridicola l'idea stessa delle sfide freestyle, per di più in salsa drammatica. Da lì in poi mi sembra abbia prodotto roba di poco interesse.
Molto prima di L.A. Confidential c'era stata nei primi 80 la commediola "brat pack" Un week-end da leone - Una gita da sballo, che mi pare fosse l'esordio come protagonista di Tom Cruise, e che ricordo come la versione edulcorata del capitolo messicano di "Un mercoledì da leoni" (non a caso richiamato da uno dei titoli italiani). Poi a cavallo degli 80 e 90 i tre gialli La finestra della camera da letto, Cattive compagnie, La mano sulla culla, che non mi ricordo chissà che film, ma che avevano fatto drizzare le orecchie a qualche critico.
Comunque prima del film per cui si è guadagnato il suo posto nella storia del cinema aveva fatto una perfetta porcatona 90s come The River Wild - Il fiume della paura.
Inviato 22 settembre 2016 - 07:54
Invece con 8 Mile non ce l'ho fatta, leggo che sarebbe un cult tra gli estimatori di hip-hop, ma trovo troppo ridicola l'idea stessa delle sfide freestyle, per di più in salsa drammatica
Inviato 22 settembre 2016 - 08:12
Non lo rivedo da una vita ma io Cattive Compagnie lo ricordo come decisamente valido, una specie di ibrido tra Wall Street e American Psyco con la tensione ben gestita sino alla fine.
Inviato 22 settembre 2016 - 13:54
Io Wonder Boys me lo ricordo bellissimo invece. Di quei film lì, innocui e fatti bene. Che non stravolgono ma che son recitati bene, scritti bene e ti fan passare quelle due ore di fottutissimo ottimo intrattenimento.
8 Miles, poteva essere una vaccata come dice Cine, invece teneva in piedi.
L.A. Confidential lo ricordo bello. Ma mi ricordassi anche solo una cosa che succede nel film forse ne avrei un'opinione più precisa
Inviato 22 settembre 2016 - 14:00
Per me è il contrario, di LA Confidential ho un bellissimo ricordo mentre l'unica cosa che mi è rimasta di Wonder Boys è questa:
Inviato 22 settembre 2016 - 15:24
L.A. Confidential lo ricordo bello. Ma mi ricordassi anche solo una cosa che succede nel film forse ne avrei un'opinione più precisa
L'interrogatorio con finta defenestrazione?
Inviato 22 settembre 2016 - 15:30
L.A. Confidential lo ricordo bello. Ma mi ricordassi anche solo una cosa che succede nel film forse ne avrei un'opinione più precisa
L'interrogatorio con finta defenestrazione?
mmm no.
Inviato 22 settembre 2016 - 15:34
L.A. Confidential lo ricordo bello. Ma mi ricordassi anche solo una cosa che succede nel film forse ne avrei un'opinione più precisa
L'interrogatorio con finta defenestrazione?
mmm no.
Vista la mia orribile memoria cinematografica ci sono discrete probabilità che mi stia confondendo io
Inviato 22 settembre 2016 - 15:38
Non lo rivedo da una vita ma io Cattive Compagnie lo ricordo come decisamente valido, una specie di ibrido tra Wall Street e American Psyco con la tensione ben gestita sino alla fine.
Una volta lo odiavo perché per colpa dei titolisti italiani ogni volta che lo davano in tv (spesso) speravo fosse l'omonimo film del '72 di Robert Benton con Jeff Brifges, e invece era sempre lui: "quel maledetto film con Rob Lowe". Il film di Benton (un capolavoro) alla fine l'ho recuperato solo in anni recenti. Comunque l'ho visto anch'io tantissimi anni fa e distrattamente, per altro mi sa in un'epoca in cui una certa etstetica anni 80 mi dava parecchio fastidio.
Ho un discreto ricordo di La finestra della camera da letto, dove mi straniva vedere Steve Guttenberg in una parte seria e drammatica, mentre La mano sulla culla lo confondo quasi sicuramente con L'abero del male di Friedkin.
Inviato 22 settembre 2016 - 15:49
Cattive Compagnie di Hanson è un discreto/buon film, quello di Benton, concordo, un fottuto capolavoro....la scena del furto della torta mi lasciò letteralmente di sasso.
De La finestra della camera da letto ricordo solo il notevole reparto attoriale femminile:
Huppert
McGovern
Inviato 22 settembre 2016 - 15:56
L.A. Confidential lo ricordo bello. Ma mi ricordassi anche solo una cosa che succede nel film forse ne avrei un'opinione più precisa
L'interrogatorio con finta defenestrazione?
mmm no.
Vista la mia orribile memoria cinematografica ci sono discrete probabilità che mi stia confondendo io
No, no è lui...grande scena. Russell Crowe rules.
Inviato 22 settembre 2016 - 16:34
Io mi ricordo Russell Crowe che spacca una sedia e Kim Basinger che fa una bionda.
Inviato 22 settembre 2016 - 16:40
Russell Crowe spacca più di una sedia e Kevin Spacey c'ha quel suo insopportabile sorrisetto mellifluo per tutto il film.
Il migliore di tutti però è il fattore di Babe, carogna come non mai.
Inviato 22 settembre 2016 - 16:48
nonostante si possa dire che abbia intaccato appena il 20% della densità narrativa del romanzo - che nella sua totalità resta un romanzo praticamente infilmabile - continuo a pensare che l.a. confidential di curtis hanson sia la migliore trasposizione cinematografica da james ellroy. non importa che per esigenze meramente narrativo/cinematografiche i personaggi siano differenti, alcune vicende cambiate od eliminate. lo spirito del romanzo e dei romanzi di ellroy è intatto, è lì sullo schermo. hanson e brian helgeland sono riusciti a mettere in immagini la complessità del mondo ellroy-iano, fatto di personaggi principali e secondari, sottotrame che sbucano ovunque e vanno a formare la vera ossatura della trama principale, che è l'affresco storico, sociale, umano e culturale della sua los angeles fotografata in un determinato periodo
film rischioso, inedito, e come tale infatti all'inizio di difficile produzione. un film ambientato negli anni 50, per di più un noir - si sa, i noir oggi sono quasi tutti degli insuccessi commerciali - con ben tre personaggi principali cosa che avrebbe sacrificato la scelta di stars per i ruoli - non c'erano abbastanza soldi per permettersi tre attori di fascia A - uno svolgimento narrativo sofisticato e una serie di tematiche persino scomode (corruzione nella polizia, il lato oscuro della fabbrica dei sogni losangeliana, ecc). insomma, chi diavolo lo avrebbe mai finanziato un film del genere, nel 1997? si deve soltanto alla tenacia di hanson, alla lungimiranza del produttore arnon milchan, e al gruppo di professionisti che hanno aderito al progetto (dagli attori ai tecnici) se si è potuto fare quello che è diventato in pratica poi sin da subito un classico contemporaneo. perché si, dopo la presentazione a cannes, il film e la troupe hanno avuto un vero e proprio trionfale ritorno in patria, e con il tempo l.a. confidential è diventato un capolavoro intoccabile del cinema americano degli anni 90
è un film in perfetto equilibrio, perché tutte le parti hanno lavorato al massimo del loro talento: la regia solida e puntuale di hanson; la sceneggiatura ad orologeria; la fotografia di dante spinotti, vero asso nella manica del film; il cast, diviso tra giovani affamati ed esperti carismatici; i costumi e le scenografie che riportano in vita gli anni 50 senza però risultare passatisti o "da museo". questo punto secondo me è da sottolineare, ovvero la capacità che hanson e i suoi collaboratori hanno avuto nel non limitarsi a ricreare, magari con una patina di nostalgia o con un gusto citazionista, il passato; ma anzi di rileggerlo attraverso un occhio contemporaneo, e quindi una estetica contemporanea. le sequenze non gridano forzatamente "anni 50", riempendo le scene di dettagli con cui distrarre lo spettatore. ma hanno un forte impatto realistico, che anzi ti portano a dire "non sembra un film, dovevano davvero vivere così negli anni 50, era davvero così che ci si vestiva e si parlava"
voglio spendere ancora due parole sul cast. abbastanza singolare, anzi più unica che rara, la presenza di un australiano (guy pearce) e di un neozelandese (russell crowe) tra i protagonisti. e all'epoca non erano di certo gli attori famosi che sono oggi. ma sono stati una scelta vincente, e a posteriori danno quel tocco anni 90 inconfondibile, un periodo in cui si scommetteva molto su cast di giovani e sconosciuti. al loro fianco un attore più esperto e conosciuto come kevin spacey, che era comunque più noto come attore di teatro che di cinema. spacey è sicuramente l'uomo in più di questo terzetto, indimenticabile nel ruolo forse più rimaneggiato rispetto al libro, ma che gli sembra cucito addosso. ma se l.a. confidential ha un simbolo, l'immagine che si crea nella mente di tutti quando si nomina il titolo, bè quel simbolo, quella immagine, è kim basinger. non a caso vinse l'oscar: magnetica, sensuale e fragile al tempo stesso, è il personaggio femminile noir definitivo, e sembra nata per quel ruolo che interpreta però con una sensibilità e un distacco tutto moderno. non bisogna dimenticarsi neppure di altri due grandi attori in ruoli più piccoli ma non meno importanti: danny devito, che con la sua energia e la sua voce ci accompagna nel viaggio in questa los angeles decadente e corrotta; e james cromwell, che per il grande pubblico era soltanto il fattore di babe e con il ruolo di dudley smith ribalta completamente la propria immagine svelando una aderenza incredibile al personaggio pur non rispettandone le caratteristiche fisiche (lo smith di ellroy è tozzo, scuro, americanaccio nei modi; cromwell è alto, magro, aristocratico)
Inviato 25 settembre 2016 - 19:23
Mi è dispiaciuto per la morte di Bill Nunn, caratterista che apprezzavo assai, in particolare nei film di Spike Lee.
Memorabile il suo Radio Raheem, personaggio commovente come pochi:
R.I.P.
Inviato 10 ottobre 2016 - 11:34
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 10 ottobre 2016 - 17:21
RIP, era ancora tanto giovane.
Inviato 10 ottobre 2016 - 17:24
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 11 ottobre 2016 - 05:53
beh, ma si dice sempre cosi no?
Inviato 11 ottobre 2016 - 06:46
I dannati di Varsavia (Kanał) del 1957 è uno dei film più angoscianti che abbia mai visto.
Inviato 11 ottobre 2016 - 13:22
Della trilogia il mio preferito è Popol i diament, poi White Birch del 1971.
Inviato 14 ottobre 2016 - 14:42
Inviato 14 ottobre 2016 - 15:01
Ottimo regista di una stagione irripetibile del nostro cinema, devo dire però che la sua polemica con Leone quando questi era già morto mi ha sempre lasciato l'amaro in bocca.
e soprattutto
Inviato 28 dicembre 2016 - 00:29
Inviato 28 dicembre 2016 - 09:00
Inviato 28 dicembre 2016 - 13:03
Porca puttEna però, mi ero convinto che ce l'avrebbe fatta, sembrava un falso allarme. Mi spiace parecchio, era appena tornata alla ribalta che cavolo...
Inviato 28 dicembre 2016 - 13:31
Inviato 28 dicembre 2016 - 19:03
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 29 dicembre 2016 - 08:37
E' morta anche Debbie cantandosottolapioggia Reynolds, madre della principessa Leila, colpita da ictus mentre stava preparando il funerale della figlia.
"Voglio solo stare con Carrie..." le sue ultime parole.
Inviato 20 gennaio 2017 - 23:36
Miguel Ferrer figlio di José e Rosemary Clooney, zia di George. Una dirtyface che non dimentichi facilmente [tra i suoi ruoli da rimembrare: Albert Rosenfield in Twin peaks, L'Albero del male di Friedkin, Hot shots! 2, Traffic e ovviamente il cruciale Bob Morton di RoboCop].
Inviato 28 gennaio 2017 - 08:39
Inviato 28 gennaio 2017 - 11:53
Not again!
Muore uno che con Alien e Elephant Man ha recitato due delle morti piu' memorabili della storia del cinema.
Da ricordare anche in una dei suoi rari ruoli da protagonista, in The Shout di Skolimowski.
Inviato 28 gennaio 2017 - 20:22
Attore immenso.
Inviato 31 gennaio 2017 - 18:12
Lo scorso 27 gennaio ci ha lasciati anche Emmanuelle Riva, indimenticata protagonista per Resnais di Hiroshima mon amour [altri titoli di rilievo: Adua e le compagne di Pietrangeli, Il delitto di Thérèse Desqueyroux di Georges Franju, Gli occhi, la bocca di Bellocchio, Tre colori: film blu di Kieslowski e l'Haneke di Amour].
Inviato 31 gennaio 2017 - 18:20
Miguel Ferrer figlio di José e Rosemary Clooney, zia di George. Una dirtyface che non dimentichi facilmente [tra i suoi ruoli da rimembrare: Albert Rosenfield in Twin peaks, L'Albero del male di Friedkin, Hot shots! 2, Traffic e ovviamente il cruciale Bob Morton di RoboCop].
NOOOO!
Inviato 31 gennaio 2017 - 21:28
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 01 febbraio 2017 - 09:43
Adua e le compagne di Pietrangeli
<3
Inviato 26 febbraio 2017 - 23:54
Mi è dispiaciuto molto per la scomparsa di Bill Paxton, uno dei nomi che mi venivano sempre in mente quando si parlava di attori sottovalutati.
Tra tutti i suoi ruoli, il mio preferito, quello al quale sono più legato, rimane quello che lo vedeva protagonista in "Soldi sporchi" di Sam Raimi, dov'è affiancato da un altrettanto immenso Billy Bob Thorton.
R.I.P.
Inviato 27 febbraio 2017 - 02:11
Cavolo, dispiace parecchio anche a me, mi faceva sempre un gran piacere ritrovare il suo faccione.
Sbaglio o e' il suo personaggio che in Aliens recita la celebre battuta "Vengono fuori dalle fottute pareti!" (They're coming outta the goddamn walls!)?
Raramente e' stato protagonista, ma tra quelle rare volte ci sono sono tre miei cultoni degli anni 90.
Aveva aperto e chiuso il decennio con due noir memorabili in coppia con Billy Bob Thorton: Qualcuno sta per morire (dove forse interpreta il suo personaggio migliore, tra quelli che ho visto) e il gia' citato Soldi sporchi. In mezzo il sottovalutatissimo e in realta' avantissimo Trespass di Walter Hill (tra le altre cose il film con il piu' alto tasso di "fuck" che ricordi).
Non malaccio anche il suo esordio alla regia con l'horror pessimista Frailty.
La prima volta che l'avevo notato e' stata credo nella parte del vampiro bastardo in Near Dark...
Inviato 27 febbraio 2017 - 19:48
Cavolo, dispiace parecchio anche a me, mi faceva sempre un gran piacere ritrovare il suo faccione.
Sbaglio o e' il suo personaggio che in Aliens recita la celebre battuta "Vegono fuori dalle fottute pareti!" (They're coming outta the goddamn walls!)?
Non sbagli, la frase-cult era proprio del guasconesco soldato Hudson..Brutta e inaspettata perdita, sopratutto perché se ne va ancora giovane: un attore molto versatile, con quel faccione gommoso potevi ritrovartelo un po' ovunque [un vero e proprio feticcio nella filmografia dell'amico James Cameron].
Concordo sul misconosciuto Frailty, anomalo esordio da caratterista\regista dark e "maledetto" à la Charles Laughton.
Inviato 23 marzo 2017 - 17:28
Se ne è andato un grandissimo attore:
Inviato 23 marzo 2017 - 17:32
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
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