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Il Successo Del Franchise Nel Cinema Contemporaneo


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220 replies to this topic

#51 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 23 dicembre 2014 - 21:40

Posto qualche dato che può essere interessante.

Se guardiamo i maggiori incassi di ogni anno degli ultimi decenni questa è la situazione relativa ai sequel.

ANNI 70 = 1

ANNI 80 = 2

ANNI 90 = 2

ANNI 00 = 9

ANNI 10 (primi 4 anni) = 4

E va da sè che questa proliferazione fa il paio anche con il tipo di film, infatti opere che non siano a propensione per lo più ludica ormai hanno poche possibilità di ambire ai vertici della classifica degli incassi.

Questa è infatti la situazione relativa ai film di puro intrattenimento:

ANNI 70 = 1

ANNI 80 = 7

ANNI 90 = 8

ANNI 00 = 9

ANNI 10 (primi 4 anni) = 4


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#52 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

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Inviato 24 dicembre 2014 - 07:50

12 anni fa usciva il primo spiderman ed il modello di business sul quale si costruiva era esattamente quello da te ora descritto. eravamo ancora ancorati al modello della trilogia, modello ripreso dal batman di nolan. dal 2008 con l'entrata in scena diretta dei marvel studios e del loro universo condiviso, questa idea di "sfruttamento" di un unico grande beniamino nazionalpopolare - diciamo sul modello del batman degli anni 90? diciamolo - è stata superata. al pubblico, ai fan, non si vende più un singolo prodotto, si vende un intero pacchetto di prodotti. i marvel studios hanno preso una idea dei comics americani vecchia come loro, l'universo condiviso, il crossover fra testate, e l'hanno fusa con la fame di serialità dei nostri tempi, ed hanno creato un prodotto, un franchise - l'universo marvel - che apre potenzialità (sia economiche che comunque cinematografiche) prima sconosciute. è come essere passati dal particolare (spiderman) all'universale (il marvel cinematic universe)

 

Ma no, non è superato, è esattamente lo stesso sistema, solo hanno trovato un metodo di fidelizzazione migliore, trasbordando nel cinema il modello del fumetto americano. Quello che dici su universo condiviso ecc... è verissimo ed è lo scopo dichiarato di disney almeno dall'uscita di cap e thor (meriterebbe un altro topic); ma il mio intervento voleva sottolineare come l'evento cinematografico sia oggi la chiave di volta di una economia molto più complessa di quella del botteghino, quindi anche se ne è diminuita la remuneratività diretta, è aumentato il suo valore strategico. Questo sia che il Franchise sia Marvel, Avengers, Thor o il vassallo di thor.

 

ad hollywood? mah, non direi...

 

 

Ma sì, mettici tutti i thriller, le commedie, i drammi, gli storici e i meri sequel. sono più dei franchise.


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#53 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 24 dicembre 2014 - 09:24

cap e thor (meriterebbe un altro topic)

 
c'è ^_^
 

ma il mio intervento voleva sottolineare come l'evento cinematografico sia oggi la chiave di volta di una economia molto più complessa di quella del botteghino, quindi anche se ne è diminuita la remuneratività diretta, è aumentato il suo valore strategico

 
diciamo però che è così almeno dai tempi dei guerre stellari di george lucas. sicuramente potenziato, ma il modello non è granché cambiato, franchise o meno

se ti può interessare avevo aperto un tempo anche questo infruttuoso topic sulla storia del blockbuster estivo ashd


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#54 100000

    Enciclopedista

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Inviato 24 dicembre 2014 - 09:58

Secondo me l'analisi di cine è corretta, cioè vedo anch'io la decentralizzazione del film nel franchise moderno.

Certo, è un (forse, il) catalizzatore del franchise, ma rimane comunque un prodotto fra tanti, in mezzo alla serializzazione selvaggia e trans-mediale.

Da qui il mio orrore, perché ne consegue che spesso (non sempre) i prodotti cinematografici relativi facciano pena sotto molti punti di vista (che non siano l'hype e il franchise, ovviamente). Che poi io non sono un cinefilo o non apprezzi i prodotti/le storie di riferimento, ma vedi il caso Marvel: alla fine dei conti, non salvo quasi nessun film in sé per sé.


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#55 cinemaniaco

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Inviato 10 gennaio 2015 - 21:39

se questo rumor sarà confermato è solo l'ennesima prova dell'estrema serializzazione del cinema e dello spolpamento senza freni dei franchise
 
"Batman v Superman" Might Be Split Into Two Movies
 
batman-vs-superman-october.jpg
 
batman v superman ovvero un film che è stato scritto e pensato per essere un film "intero" (fa quasi ridere dirlo, visto che da che mondo è mondo i film sono interi) e che adesso è in post-produzione, potrebbe venir diviso in due film su modello di hunger games, harry potter e altri, ovviamente per monetizzare il più possibile
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#56 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 11 gennaio 2015 - 08:37

Cioè un film su Batman e un film su Superman? Trollata del secolo.


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#57 Reynard

    No OGM

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Inviato 11 gennaio 2015 - 09:21

"bat vs super" e "man vs man"


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#58 cinemaniaco

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Inviato 11 gennaio 2015 - 11:36

Cioè un film su Batman e un film su Superman? Trollata del secolo.

 

asd

 

il pericolo sembrerebbe essere rientrato quando oggi un giornalista di variety ha tweettato che henry cavill (superman) ha smentito il rumor. comunque l'arcano verrà svelato molto presto, perché a febbraio ci sarà il primo teaser del film

 

i media mainstream erano comunque già andati in fibrillazione. a tal proposito una tempestiva ed interessante riflessione di forbes: http://www.forbes.co...-very-bad-idea/


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#59 cinemaniaco

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Inviato 22 giugno 2015 - 21:13

jurassic_world_still_1.jpg
 
il 2014 non è stato un grande anno per i franchise. bene: già archiviato. siamo a metà 2015 e abbiamo già 3 film appartenenti a franchise che hanno superato il miliardo di dollari worldwide: furious 7 (4° maggiore incasso della storia), avengers: age of ultron e jurassic world
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#60 Melquíades

    aspirante indie

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Inviato 20 luglio 2015 - 13:58

L'età del sequel - Prismo

 

Un bell'articolo, quanto mai in topic.

 

 

 

Certo, abbiamo milioni di alternative, In fondo non si sono mai girati tanti film nella storia quanti se ne girano oggi. Come scriveva Russ Collins, in risposta alle preoccupazioni di Spielberg e Lucas di cui accennavo all’inizio, “i grandi film sono semplicemente un mercato specializzato allinterno di un mercato più ampio fatto di tanti diversi segmenti. E ha ragione, franchise e sequel in fondo non mettono a repentaglio lesistenza dei film medio-piccoli. Sequel, franchise, reboot e remake non sono, come si sente dire a volte, la morte del Buon Cinema – anche perché, quando alle loro spalle ci sono Autori e non solo esecutori sono Ottimo Cinema (Mad Max: Fury Road)  – e non dovrebbero preoccupare troppo chi ha a cuore le sorti del cinema medio, piccolo o indipendente. L’eccesso di sequel e franchise dovrebbe al contrario preoccupare chi ha genuinamente a cuore le sorti dei GRANDI FILM, di quelli che si vanno a vedere allIMAX perché solo uno schermo del genere può rendergli giustizia. Perché la sequelite limita l’originalità dei mondi e delle storie che i grandi film raccontano, la creatività  la personalità dei registi che li girano, la curiosità e le pretese del pubblico che li guarda e, nel lungo termine, se la bolla dovesse esplodere con effetti disastrosi, persino la futura fattibilità economica di questo tipo di film. 

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#61 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

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Inviato 20 luglio 2015 - 16:18

Bell'articolo,analisi lucida e ampio raggio. Tutte cose che più o meno si sanno, ma è sempre bello vederle eposte perbene.


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#62 cinemaniaco

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Inviato 20 luglio 2015 - 17:24

si bell'articolo ma vorrei dire che molte di quelle cose le avevamo già scritte qui e anche perbene... insomma non siamo da meno ;D

 

i passaggi che più mi interessano

 


Come racconta nel libro della Obst Peter Chernin per tredici anni CEO di News Corporation, il quarto gruppo media al mondo proprietario tra laltro di 20th Century Fox linizio della fine del precedente paradigma industriale di Hollywood coincide con la mortedel mercato dellHome-Video. Un mercato che da solo rappresentava il 50% dei profitti di una pellicola. Tradotto: fino a pochi anni fa un film aveva a disposizione un tempo molto lungo e un mercato molto ampio per generare utili.

 

Oggi, complici tutti quei fenomeni che hanno profondamente mutato il nostro intrattenimento domestico (la pirateria online, i servizi di streaming legali, lespansione del mercato videoludico e la crescente popolarità delle serie TV), quel tempo e quel mercato non è che si sono semplicemente ridotti, si sono proprio polverizzati. Tradotto: nel 2015 a un grande film è richiesto di incassare tutto e subito. Se possibile già nel primo week-end di programmazione, così da sfruttare il clamore mediatico di una partenza bruciante.

 

Per un mondo che storicamente lavora con un margine del dieci percento (ovvero ununita di profitto per ogni dieci dincasso), perdere di colpo e pressoché interamente il 50% di quel margine non è semplicemente una notizia spiacevole. È una notizia che flirta con il concetto di estinzione. Ma dato che a nessuno piace lidea di fare la fine del Dodo, a Hollywood si sono inventati una cosa che chiameremo moltiplicazione dei tentpole.

 

(...)

 

Laddove, fino ai 2000, Hollywood era, almeno in parte, ancora un mondo gestito artigianalmente da uomini cresciuti allinterno dellindustriaprime o seconde generazioni di quegli stessi impresari senza troppo da perdere che ne avevano costruito la Golden Age dal niente, solo grazie al  loro fiuto per scrittori, registi e attorigli attuali dirigenti delle principali Major vengono invece da esperienze che, spesso, con il cinema hanno poco o nulla a che fare.

 

Prendete Kevin Tsuijahara, CEO di Warner Bros. Master a Stanford in Business Administration, ha fatto i suoi primi milioni allepoca della bolla New Economy con QuickTax, un sito di gestione fiscale, salvo poi finire a guidare lespansione del brand dei parchi a tema di Warner Bros e da lì iniziare una scalata interna fino alla testa dellazienda. Il che, oltre a fare di lui il primo americano di origini asiatiche a occupare una simile posizione lo rende anche il primo CEO di una Major a non avere mai prodotto un film in prima persona. In compenso ha già dimostrato di capire perfettamente come massimizzare i brand in suo possesso, se è vero come è vero che sta guidando la costruzione dellUniverso Cinematografico DC Comics sulla falsariga di ciò che Disney ha fatto con Marvel e ha messo in cantiere ben quattro nuovi film dei Lego, compreso uno spin-off solo su Batman Lego (e, peraltro, i vari film Lego con il loro complesso sistema di licenze incrociate e con il loro essere, direi per natura, di fatto degli spot per un prodotto in commercio, meritano un articolo a parte).

 

Oppure prendete Jeff Shell, fresco CEO di Universal dopo una carriera nel management di Comcast, la più grande multinazionale di telecomunicazioni dAmerica (che peraltro possiede la stessa Universal) per la quale si occupava di nuovi mercati. Anche lui non ha mai prodotto un film, anche lui ha un Master in Business Administration ad Harvard e, dato il suo precedente incarico, sa come muoversi allintersezione tra vecchi e nuovi media e ben conosce il valore di un film in grado di generare grandi utili dallo sfruttamento delle licenze collaterali. Lo ha dimostrato di recente dando semaforo verde a due seguiti di Jurassic World perché – parole sue – i dinosauri sono una fonte inesauribile di merchandising, un settore dove, ancora nel 2013, il fatturato di Universal (1,75 miliardi di dollari) guardava da lontanissimo quello del leader Disney (40,9 miliardi).

 

è ovvio che ci troviamo di fronte ad una svolta epocale, ad un processo storico irreversibile, e stare a rimpiangere i "bei tempi andati" non ha senso. anche l'impero romano avrebbe voluto sopravvivere alla calata dei barbari, ma così non è stato. sorry

 

a proposito però di quello che ho quotato mi viene una riflessione che già facevo in autonomia. e riguardo agli incassi che stanno facendo i film legati a franchise in questi ultimi anni. in un'epoca in cui il cinema è visto da molti scettici apocalittici come un'arte con la data di scadenza, un'arte del vecchio secolo destinata a morire nell'arco di pochi decenni, stiamo invece vivendo un momento cinematografico in cui i film non hanno mai incassato così tanto come ora. la domanda quindi c'è, non c'è solo l'offerta

 

in questa pagina di wikipedia riportano anno per anno i maggiori incassi. potete vedere come negli ultimi cinque anni ben 15 film hanno superato il miliardo di incassi. negli anni 2000 sono stati 3. negli anni 90 soltanto titanic. okay il rincaro dei prezzi (quasi tutti questi film sono usciti anche nel formato 3D), okay tutto quello che volete, ma questi dati indicano una cosa sola: che le majors vanno sul sicuro, che questi colletti bianchi che le dirigono sanno intercettare alla perfezione i gusti del pubblico e che come già riportato nell'articolo non c'è più lo spazio per rischiare, per procedere a tentoni come un tempo. da una parte questo sta salvando il cinema, dall'altra parte sta sicuramente limitando il tutto ad una perfetta operazione di marketing


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#63 William Blake

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Inviato 20 luglio 2015 - 17:49

vanno sul sicuro perché appunto sono dei mostri del marketing (ci spendono milioni di dollari in fin dei conti), e hanno capito che basta usare il classico meccanismo consumista: ti è piaciuto "Avengers"? adesso c'è "Avengers 2" che sarà sicuramente più roboante potente e divertente, compralo (il biglietto)! e così via. il punto non è tanto questo, perché il sequel è sempre esistito, ma che la messa in produzione in serie (con tanto di universi narrativi propri) crea un cortocircuito: si prosciuga un filone, dopodiché si ricomincia da capo (come abbiamo visto con "Spiderman"). quanti di questi progetti limitano registi e sceneggiatori, costringendoli al medesimo copione, alla ripetizione di una formula con minime variazioni? perché non è un regista (e un produttore che, nonostante le malefatte storiche, aveva un ruolo importante e una sua visione di cinema) a offrire un film, ma un'azienda a vendere un prodotto, quindi la logica è quella dell'accontentare l'acquirente. a estinguersi è quella giusta via tra cinema "in grande" e il cinema indipendente e autoriale, ovvero quei cineasti che fanno grande cinema magari provenendo da territori produttivi indipendenti e che si sono costruiti un''autonomia. a parte i grandi vecchi, che comunque devono sbattersi per anni per fare quello che vogliono (vedi Scorsese), e qualche caso anomalo come Nolan, o fai gli "Avengers" oppure sei "indie" 


  • 1
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#64 dick laurent

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Inviato 20 luglio 2015 - 18:01

a proposito però di quello che ho quotato mi viene una riflessione che già facevo in autonomia. e riguardo agli incassi che stanno facendo i film legati a franchise in questi ultimi anni. in un'epoca in cui il cinema è visto da molti scettici apocalittici come un'arte con la data di scadenza, un'arte del vecchio secolo destinata a morire nell'arco di pochi decenni, stiamo invece vivendo un momento cinematografico in cui i film non hanno mai incassato così tanto come ora.

 

non è che arte e incassi siano esattamente la stessa cosa eh


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#65 cinemaniaco

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Inviato 20 luglio 2015 - 18:13

vanno sul sicuro perché appunto sono dei mostri del marketing (ci spendono milioni di dollari in fin dei conti), e hanno capito che basta usare il classico meccanismo consumista: ti è piaciuto "Avengers"? adesso c'è "Avengers 2" che sarà sicuramente più roboante potente e divertente, compralo (il biglietto)! e così via

 

ma non so se è così semplice la questione (infatti poi tu prosegui scrivendo "i sequel sono sempre esistiti"). infatti, sono sempre esistiti ma non incassavano un miliardo e mezzo. come già scrivevo siamo ad una svolta epocale del cinema hollywoodiano e del cinema industriale in generale: è veramente cambiato tutto nell'arco di 5 o 6 anni. è che nessuno prima d'ora nel mondo cinematografico aveva dedicato così tanta attenzione alle esigenze e alle richieste degli spettatori. stanno facendo film che rispondono quasi alla perfezione alle esigenze del pubblico (non so se hai seguito la discussione nel topic di star wars sull'ultimo film). e allo stesso tempo dietro al marketing c'è comunque l'ambizione di proporre qualcosa di nuovo e perfino di ambizioso come questi grandi universi narrativi (finora però l'unico funzionante è quello marvel)

 

 

 

 

a proposito però di quello che ho quotato mi viene una riflessione che già facevo in autonomia. e riguardo agli incassi che stanno facendo i film legati a franchise in questi ultimi anni. in un'epoca in cui il cinema è visto da molti scettici apocalittici come un'arte con la data di scadenza, un'arte del vecchio secolo destinata a morire nell'arco di pochi decenni, stiamo invece vivendo un momento cinematografico in cui i film non hanno mai incassato così tanto come ora.

 

non è che arte e incassi siano esattamente la stessa cosa eh

 

 

ma possibile che ogni volta mi tiri fuori la questione dell'arte? ma non facevo quel discorso lì. parlavo di popolarità del mezzo. c'è gente che profetizza la morte del cinema come medium. non c'entra un tubo l'arte


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#66 dick laurent

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Inviato 20 luglio 2015 - 18:23

 


 

ma possibile che ogni volta mi tiri fuori la questione dell'arte? ma non facevo quel discorso lì. parlavo di popolarità del mezzo. c'è gente che profetizza la morte del cinema come medium. non c'entra un tubo l'arte

 

 

io rispondevo a quel "arte con la data di scadenza" che hai scritto tu, mica l'ho tirata fuori io. Poi ovvio, non essendo un produttore e quindi non venendomene in tasca nulla della salute commerciale mi interessa pochissimo, anzi diventa una cosa tremenda nel momento in cui l'originalità viene enormemente sacrificata in favore della formula ripetuta sempre identica.


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#67 William Blake

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Inviato 20 luglio 2015 - 19:43

 

vanno sul sicuro perché appunto sono dei mostri del marketing (ci spendono milioni di dollari in fin dei conti), e hanno capito che basta usare il classico meccanismo consumista: ti è piaciuto "Avengers"? adesso c'è "Avengers 2" che sarà sicuramente più roboante potente e divertente, compralo (il biglietto)! e così via

 

ma non so se è così semplice la questione (infatti poi tu prosegui scrivendo "i sequel sono sempre esistiti"). infatti, sono sempre esistiti ma non incassavano un miliardo e mezzo. come già scrivevo siamo ad una svolta epocale del cinema hollywoodiano e del cinema industriale in generale: è veramente cambiato tutto nell'arco di 5 o 6 anni. è che nessuno prima d'ora nel mondo cinematografico aveva dedicato così tanta attenzione alle esigenze e alle richieste degli spettatori. stanno facendo film che rispondono quasi alla perfezione alle esigenze del pubblico (non so se hai seguito la discussione nel topic di star wars sull'ultimo film). e allo stesso tempo dietro al marketing c'è comunque l'ambizione di proporre qualcosa di nuovo e perfino di ambizioso come questi grandi universi narrativi (finora però l'unico funzionante è quello marvel)

 

 

 

il discorso è quello: non è il sequel l'invenzione, ma la filiera produttiva su un medesimo soggetto, che può essere Batman o Star Wars, che comprende anche gadget, videogiochi e chi più ne più ne metta. per questo fatico a vederci delle ambizioni che non siano quelle di aumentare la propria forza economica: l'universo narrativo Marvel nasce parassitario (perché allevato su un immaginario condiviso) e ormai sta diventando indipendente (e grazie, i fumetti mica fanno guadagnare quanto un film), ma se lo guardi da un punto di vista cinematografico cos'è? insomma in cosa consiste la novità? non sono film esemplati su un medesimo calco, tipo "Avangers" e "Guardiani della Galassia"? comunque sì, è il modello vincente adesso e se non esplode la bolla (e non vedo perché debba farlo), ci ritroveremo un cinema americano fatto solo da persone che non hanno alcuna idea di come si faccia un film e di cosa possa essere un film. "Lo squalo" e "Star Wars" posero le basi per la fine della New Hollywood, però erano film con una persona visione del cinema e - mi pare si era detto nell'altro thread - erano progetti realmente coraggiosi e diversi. qui siamo impazziti per "Mad Max" semplicemente perché era un film d'azione un minimo più violente e e visionario degli esangui pg 13


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#68 Tom

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Inviato 20 luglio 2015 - 19:49

o fai gli "Avengers" oppure sei "indie"

 
Allargherei giusto le alternative a "o fai gli "Avengers" o sei "indie" o stai lavorando per la Asylum", ma è il meccanismo economico e quindi estetico di cui ho tentato di parlare nel topic di It Follows.
Il cinema "indie" può essere una posa e una moda, ma in America* è anche spesso l'unica estetica a portata di mano per fare film tra l'irraggiungibile (il mainstream) e l'infimo (la merda dei dtv rappresentato da case di produzione come la Asylum). 

 

Per dire, ieri ho visto un film indipendente appena uscito, "Echoes Of War". Un po' noiosetto, comunque interessante e ben girato... ma aveva solo otto cazzo di attori (tra cui Maika Monroe, vedi che caso :shifty:). Otto attori contati, nemmeno una comparsa. Un film indie? Ovvio. Come cacchio fai a NON essere indie se non hai manco i soldi per pagarti una comparsa? Se hai un minimo di ambizione di tirare fuori un film almeno interessante adegui l'estetica al budget inesistente, stai sull'ultra-minimale, tagli le comparse e ti paghi almeno un attore serio come William Forsythe.

L'unica alternativa sarebbe buttarla sul trash consapevole del vorrei-ma-non-posso e finire nel girone delle Asylum e affini (da cui se ci fate caso non emerge mai nessuno, a differenza di quanto accadeva nella vecchia Troma o nei vari vecchi giri di Corman).

 

Un esempio più generale sotto gli occhi di tutti: l'abuso dell'espediente del found footage ha rotto i coglioni a tutti (spero), ma è spesso l'unico linguaggio possibile per ovviare a budget inesistenti.

 

Questo non significa che bisogna giustificare tante fetecchie indie, non riconoscendo il lato conformista di molta di quella estetica, ben espresso dal modello stile Sundance, o peggio giustificare il fatto che il 99% dei found footage sono delle irrimediabili merde, significa leggere questi fenomeni come parte e segni dell'epoca in cui viviamo. Significa che quando si impone un certo tipo di estetica, bella o butta che sia, piaccia o non piaccia, non è liquidabile solo come vezzo o moda.

Per dire, il rifarsi a un'estica anni 70 di molto cimema indie non è solo nostalgia a buon mercato e comodo rifugio nel vintage - è anche quello, ma non solo quello - ma è anche un rifarsi gioco forza ad un cinema e a un linguaggio cinematografico che era fatto con mezzi e risorse limitati.

 

I discorsi di Cine sui suoi franchise sono giusti, ma lui giustifica come "inevitabile" sempre e solo la parte che gli è simpatica. Ovvero sempre i più ricchi e stronzi. ;D

 

 

*non a caso invece in Europa, dove non c'è quella distanza ormai siderale tra serie A e serie B che c'è in America, negli ultimi 15 anni il cinema di genere è stato più interessante di quello americano, con numerosi registi e titoli interessanti usciti da Gran Bretagna, Francia e Spagna. (Non in Italia, dove il loop mortale del commediume e l'immobilismo del  cinema da festival ha creato una situazione uguale e peggiore di quella americana, perché livellato ancora più verso il basso, sia esteticamente che economicamente.) Ma anche qui nel vecchio continente un Neil Marshall resta disoccupato, gente come Edgar Wright e Duncan Jones fatica a fare film nuovi, un Gareth Evans deve andare in Indonesia se vuole girare film d'azione e tante promesse del cinema francese (parlo sempre di cinema di genere) non si sono riconfermate. Anche qui quindi la situazione è un po' peggio anche solo rispetto agli anni zero.


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#69 cinemaniaco

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Inviato 20 luglio 2015 - 20:23

ma permettimi tom, riguardo al tuo discorso "sull'inevitabilità del budget", qui entra però in gioco l'idea di cinema che ognuno di noi ha. io non è che tifo per i più ricchi asd è che ritengo che il cinema sia un'arte che non può prescindere dall'aspetto economico. per fare film ci vogliono i soldi. tanti soldi. un libro lo puoi scrivere anche sotto le bombe su un pezzo di carta sporca. un film no. un film non è il prodotto di una persona sola, nè di otto. il cinema è l'arte più antidemocratica al mondo. sembrerà un discorso da gordon gekko dei poveri ma io la penso così. è l'arte della civiltà industriale per eccellenza del resto. la prima cosa che i fratelli lumiere hanno ripreso è stato un treno. un caso? no
 
quindi se si deve prendere una posizione tra i due estremi, mi dispiace ma io seguirò sempre con più interesse le evoluzioni del cinema hollywoodiano piuttosto che quello a conduzione familiare dello studente di belle speranze della provincia americana. anche perché io penso che uno può essere un grandissimo talento, ma senza i mezzi non può esprimersi. e forse in quel discorso di william sul fatto che ciò che oggi manca sono le "vie di mezzo", quello che maggiormente ci perde sono proprio io, che ho tra i miei sempreverdi cult proprio film che rientravano un tempo in quella fascia
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#70 William Blake

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Inviato 20 luglio 2015 - 20:41

però, cine, il cinema dei Gordon Gekko cosa ha prodotto in questi anni? "Capitan America"? vorrei capirlo... è vero che gente come Spielberg Cameron o Kubrick non facciano film con due soldi, però resta il fatto che la linea europea/europeista negli ultimi anni sia molto più vivida e creativa di "quel" cinema americano. ogni tanto spuntano fuori 1-2 nomi, per il resto continuiamo a seguire a colpo sicuro solo gente venuta fuori negli anni 90... una volta il Capitale si rigenerava sfruttando le nuove istanze "artistiche" che piacevano alla gente (che piace asd), adesso mi pare abbiano espulso tale componente e sia rimasta una grande macchina industriale che impacchetta prodotti. il prodotto può essere buono o cattivo (mica fa schifo a priori), però poco importa perché dato che incasserà a loro andrà bene lo stesso. vedi ad esempio il caso disneyano di "Alice in Wonderlan" che ha fatto cagare persino i fan oltranzisti di Tim Burton e ha comunque incassato un fottio (forse arrivò al miliardo, non ricordo e mi secca controllare). 

 

mi pare un meccanismo talmente soffocante che trovo interessante notare che uno che c'è dentro fino al collo come Michael Bay dopo aver girato 3 "Trasformers" abbia sentito la necessità di prendersi una pausa con un film dal budget modesto ma al quale teneva, cioè "Pain and gain"


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#71 Reynard

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Inviato 20 luglio 2015 - 21:19

L'articolo è molto interessante, l'ho letto con estremo piacere.

 

Una cosa che mi ha colpito (è un po' che ci penso, in realtà) è come le motivazioni economiche sottese al fenomeno della 'sequelite' spieghino tipologie di 'film in serie' diverse tra loro, da un punto di vista narrativo.

L'articolo accomuna (giustamente, se si parla dei meccanismo produttivi) sequel o reboot di saghe vecchie di decenni (o molto recenti come Spider-man), fenomeno puramente parassitario di cui gli originali non necessitavano; la riduzione di saghe letterarie multivolume, come Il Signore degli Anelli, Harry Potter o Hunger Games, in cui fondamentalmente si adatta quella che una storia unica di cui è certo e stabilito l'inizio e la fine, un genere di narrazione a puntate (la cosa in effetti più vicina alla televisione che il cinema abbia proposto); e una concezione come quella dell'Universo Marvel (e imitazioni), che va molto oltre le 'saghe' nel suo essere pluridimensionale e teoricamente espandibile.

I ragionamenti produttivi alla base di tutte e tre queste forme di serialità sono forse gli stessi, ma gli esiti (e i pericoli insiti) un po' diversi, a mio avviso:

- Nel primo caso abbiamo un sistema vecchio come il cucco di mungere la vacca grassa, e preoccupante è se mai la pervasività (e il livello di ridicolo) dell'appello alla nostalgia negli ultimi tempi (che infetta anche storie 'nuove' come I Guardiani della Galassia).

- Nel secondo caso abbiamo, a mio avviso, null'altro che l'estensione dell'impegno produttivo per un film su una serie di film. Chi ha investito per Harry Potter sapeva che avrebbe avuto davanti a sé tot film da realizzare in tot anni per coprire una storia data. Al limite, si può dire che per i tempi quel tipo di impegno è stato anche coraggioso, nessuno poteva essere sicuro a priori che gli incassi nel corso del tempo avrebbero permesso di portare a termine il progetto (come è successo alla Bussola d'Oro).

- Il terzo caso invece mi sembra il più pertinente alla analisi fatta dall'articolo (e sta diventando così massiccio che ormai ha assorbito anche gli altri due casi, non solo nella percezione del pubblico ma anche nei fatti: ormai Star Wars non è più una saga, è un franchise). Soprattutto per quel che concerne i rischi. Sinceramente io quello di grosso flop finanziario lo temo parecchio: Ok, la Marvel ha fatto il botto (ma è ancora a metà percorso, e c'è il rischio che si ritrovi presto col fiato corto) ma in molti pensano ora di andargli dietro e non penso che la cosa sia possibile. Inoltre sono preoccupato dal fatto che questi progetti non sono blindati in una storia come le saghe multi-volume (o le serie TV, almeno le più recenti). Gli executive delle major possono decidere di espandere questi mondi/mostri a volontà, magari per rifarsi di entrate decrescenti con la quantità. E non sarebbe una bella prospettiva, né per la salute dell'industria né per quella della narrazione cinematografica.

(per fare un parallelo con la televisione, temo la situazione classica della serie di cui, per cavalcarne il successo, si allunga il brodo a dismisura)


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#72 cinemaniaco

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Inviato 20 luglio 2015 - 21:47

però, cine, il cinema dei Gordon Gekko cosa ha prodotto in questi anni? "Capitan America"? vorrei capirlo...

 

cerchiamo però di non fare ragionamenti nel vuoto: molto probabilmente in questa nostra epoca il cinema americano non può e non riesce ad esprimere più di capitan america. perché negli anni 90 sono usciti pulp fiction, casino, seven? eppure non mi pare che le logiche commerciali fossero assenti in quel decennio: c'erano franchise, c'erano i supereroi. molto probabilmente non ci sono neanche i talenti veri. e non sottovalutiamo il cambiamento di epoca anche culturale. oggi la cultura mainstream è la cultura geek e i gusti sono cambiati. the avengers magari è il pulp fiction dell'epoca geek. e tra 20 anni sarà pietra miliare in un sito/forum tipo questo

 

quel che è certo è che i vari capitan america, the avengers, dark knight & co saranno sicuramente più visti di tutti i film europei/europeisti da palma d'oro che avete visto in quattro e che sempre in quattro guarderete tra 20 anni :rolleyes:


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#73 dick laurent

    ...

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Inviato 20 luglio 2015 - 21:51

però, cine, il cinema dei Gordon Gekko cosa ha prodotto in questi anni? "Capitan America"? vorrei capirlo... è vero che gente come Spielberg Cameron o Kubrick non facciano film con due soldi,

 

 

Ho il sospetto che un film come The duel non sia costato uno sfacelo, ed è uno dei suoi migliori in assoluto per dire.


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#74 Seattle Sound

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Inviato 20 luglio 2015 - 22:02

cine,stavi andando regolare ma alla fine hai ceduto all'apparizione di Vittorione ashd

 


quel che è certo è che i vari capitan america, the avengers, dark knight & co saranno sicuramente più visti di tutti i film europei/europeisti da palma d'oro che avete visto in quattro e che sempre in quattro guarderete tra 20 anni :rolleyes:

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#75 cinemaniaco

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Inviato 20 luglio 2015 - 22:11

come dice steven spielberg: "alla fine vince chi ha la piscina più grande" asd


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#76 Jack DiSpade

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Inviato 21 luglio 2015 - 06:13

si bell'articolo ma vorrei dire che molte di quelle cose le avevamo già scritte qui e anche perbene... insomma non siamo da meno ;D

 

 

sì ovviiamente. Ti confesso che per un attimo ho anche sospettato che fossi tu l'autore dell'articolo asd

 

 

è ovvio che ci troviamo di fronte ad una svolta epocale, ad un processo storico irreversibile, e stare a rimpiangere i "bei tempi andati" non ha senso. anche l'impero romano avrebbe voluto sopravvivere alla calata dei barbari, ma così non è stato. sorry

 

 

è curioso che citi l'impero romano, perché è un esempio perfetto di un altro principio esposto nell'articolo (sezione "il cigno nero"), ovvero la vulnerabilità di un sistema altamente specializzato e statico all'inevitabile mutare delle condizioni che lo hanno creato. Hollywood sta pianificando di qui al 2020 coi suoi franchise, ma che succede se qualcosa va storto? (il classico "laggente si stufa di spiderman", ma possono accadere anche altre cose totalmente imprevedibili). Per me questo sistema più che una nuova era è la tendenza del periodo, che è al suo apice in questo momento e che collasserà prima o poi.

 

Il confronto tra gli incassi può essere fuorviante, oltre ai soliti caveat, bisogna ragionare in termini di ROI: i sequel li facevano anche prima, ma ci investivano le stesse cifre faraoniche tra produzione e marketing? Senza contare i soldi spesi in primo luogo per i diritti; prendiamo per esempio Disney con SW: sicuramente ci faranno soldi a palate, ma al momento hanno solo speso fior di miliardi. Concentrare molto capitale in un unico progetto, pure quello più " a botta sicura" comporta sempre un certo rischio. Ne parlavano qualche tempo fa anche Lukas e Spielberg: http://trovacinema.r...a-rovina/432190

 

Inoltre, da quanto ho capito, più che un modo di massimizzare il ritorno del film, queste strategie sono una reazione allo strangolamento della sua vita commerciale. Internet ha fornito uno strumento per capire il pubblico e pompare l'hype, ma ha anche ammazzato l'home video, che una volta poteva anche salvare un film floppato al botteghino. Qualcosa di simile credo sia accaduto anche per i diritti televisivi (se non altro per il frazionamento degli ascolti). Adesso una volta uscito di sala il film non ha molti modi per guadagnare, se non appunto tramite sequel, spin-off e reboot vari.


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#77 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:17

Tutto molto interessante, sul fatto che il cinema mainstream americano sia ormai in mano a gente che di cinema non capisce un cazzo se ne era già discusso qualche tempo fa con cine, e da qualunque parte la si guardi non riesco veramente a capire come la si possa ritenere una cosa positiva.

Una cosa che trovo un po' fuorviante invece è tirare sempre in ballo Lucas e Spielberg come numi tutelari della trasformazione in atto quando la loro idea di produzione cinematografica è, seppur ad alti livelli, quello della bottega coppoliana non certo quella della industriale dei supermanager.

Lucas in particolare in diverse interviste si è scagliato spesso contro il modo di fare cinema odierno e contro la normalizzazione e la banalizzazione del cinema americano attuale.


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#78 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:23

 

però, cine, il cinema dei Gordon Gekko cosa ha prodotto in questi anni? "Capitan America"? vorrei capirlo...

 

cerchiamo però di non fare ragionamenti nel vuoto: molto probabilmente in questa nostra epoca il cinema americano non può e non riesce ad esprimere più di capitan america. perché negli anni 90 sono usciti pulp fiction, casino, seven? eppure non mi pare che le logiche commerciali fossero assenti in quel decennio: c'erano franchise, c'erano i supereroi. molto probabilmente non ci sono neanche i talenti veri. e non sottovalutiamo il cambiamento di epoca anche culturale. oggi la cultura mainstream è la cultura geek e i gusti sono cambiati. the avengers magari è il pulp fiction dell'epoca geek. e tra 20 anni sarà pietra miliare in un sito/forum tipo questo

 

quel che è certo è che i vari capitan america, the avengers, dark knight & co saranno sicuramente più visti di tutti i film europei/europeisti da palma d'oro che avete visto in quattro e che sempre in quattro guarderete tra 20 anni :rolleyes:

 

 

 

Magari i Batman di Nolan (che sono ancora una produzione ibrida rispetto a quelle recenti e infatti ancora figlie di un autore a tutto tondo) resisteranno alla prova del tempo ma gli Avangers e i film Marvel e simili mi sembrano già sulla via del dimenticatoio sinceramente.

Chi si ricorda Iron Man 2?

O il reboot di Spiderman?

Insomma mi sembra più probabile che facciano la fine dei film di superman degli anni 80 sinceramente e gli andrebbe ancora bene.

Con buona pace dei geek ovviamente. asd


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#79 auslöschung

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:33

la prima cosa che i fratelli lumiere hanno ripreso è stato un treno.

 

: < 

 

(sono triste anche perché la verità sarebbe stata ok, ai fini di blabla)


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#80 solaris

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:37

e tra 20 anni sarà pietra miliare in un sito/forum tipo questo

 

 

 

Tranquillo, c'è qualche pioniere a dar 8 e 9 a questi merdoni già oggi.


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#81 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:37

 

però, cine, il cinema dei Gordon Gekko cosa ha prodotto in questi anni? "Capitan America"? vorrei capirlo... è vero che gente come Spielberg Cameron o Kubrick non facciano film con due soldi,

 

 

Ho il sospetto che un film come The duel non sia costato uno sfacelo, ed è uno dei suoi migliori in assoluto per dire.

 

 

Non è costato un cazzo ed è stato girato in 13 giorni.

Stiamo parlando di livelli differenti dai, come dicevo sopra basta voler affibbiare a Spielberg la paternità della produzione cinematografica attuale, è assolutamente fuorviante e fuori luogo.


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#82 auslöschung

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:44

sì, ma anche citare fight club (60), seven (30), pulp fiction (8.5) come esempio di "negli anni 90 il blockbuster era ok, i problemi saranno di tipo creativo e la congiuntura sfortunata di talento" è un po' antipatico, dai. captain america ne è costati 170, di milioni di miliardi di paperdollari; l'output disfunzionale del cinema americano, al netto che blabla inflazione, non è mica i film della dimensione fightclub-seven-pulp fiction (che già sarebbe una briga eterogenea, ma, per dire, fincher è attivo e continua ancora a lavorare su quei budget). i merdoni (e sono tutti merdoni) stanno a un'ordine di grandezza di sopra, con più focus group e metà dei pippi in marketing. è un fenomeno videoludico, no? 


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#83 cinemaniaco

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:50

Ne parlavano qualche tempo fa anche Lukas e Spielberg: http://trovacinema.r...a-rovina/432190

 
sempre rispetto per questi grandi vecchi, ma quante cazzate sul finale tra videogiochi d'amore e impianti cerebrali... degne dei midichlorian asd
 
 

Una cosa che trovo un po' fuorviante invece è tirare sempre in ballo Lucas e Spielberg come numi tutelari della trasformazione in atto quando la loro idea di produzione cinematografica è, seppur ad alti livelli, quello della bottega coppoliana non certo quella della industriale dei supermanager.
Lucas in particolare in diverse interviste si è scagliato spesso contro il modo di fare cinema odierno e contro la normalizzazione e la banalizzazione del cinema americano attuale.

 
ne avevamo già parlato, ma francamente trovo difficile non considerare spielberg e lucas come i padri del cinema di spettacolo moderno. in particolare se spielberg può essere considerato il papà del blockbuster, il suo amico george lucas può essere considerato il papà del blockbuster inteso come business. lucas ha indicato "la via" al sistema hollywoodiano, una idea di business che nonostante tutto regge ancora oggi
 
con guerre stellari nasce una nuova mitologia, un franchise, un brand: nasce un nuovo modo di espandere il successo di un film ad altri settori e media. action figure, t-shirt, trading card. si stima che il franchise di guerre stellari abbia guadagnato una cosa come 12 miliardi di dollari solo dalla vendita di giocattoli ed affini. con lucas il merchandising diventa centrale tanto che ad hollywood nascono aree e team dedicati solo all'aspetto del marketing che deve accompagnare i film dai grossi budget
 
che poi fossero uomini di cinema al 100% non ci piove. ma sono stati anche dei grandi imprenditori
 
io l'unica cosa che ritengo positiva di questa nostra epoca è l'attenzione alle esigenze e alle richieste del pubblico. sarà una conseguenza meccanica delle campagne di marketing mirate, ma se ci fate caso oggi non esistono quasi più casi di super mega flop imbarazzanti
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#84 100000

    Enciclopedista

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:50

Ho finito i più, allora dico che secondo me la precisazione di reynard è importante* e nell´articolo manca (per il resto interessante).

Sulla novità e l´ambizione dei franchise ha già detto tutto William Blake = non c´è, se non quella di riempirsi le tasche.

Sul budget, ha appena risposto auslö: e da notare che appunto quelli che sopravvivono sono i registi (Fincher, Tarantino, etc) pre-2000, voglio vedere quanti giovani artisti verranno fuori (si salveranno) dal MCU o simili.

 

*e infatti i sequel intesi come una volta mi davano meno fastidio** (non so 4 Alien in 20 anni ci possono stare, detto che l´unico che conta è il primo e il quarto non l´ho visto), erano anche un evento che durava piú di un weekend

 

**e invece la cosa che mi dà più fastidio è proprio la trasformazione di Star Wars da una saga a un franchise vero e proprio; purtroppo si adatta benissimo, ma sarà la fine della magia (per me)

 

 

 

EDIT: per l´ultimo intervento di cine: infatti direi che un po´ tutti concordano che il problema non è tanto di registi che sono anche imprenditori di se stessi, ma di imprenditori che si improvvisano cineasti.


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#85 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:53

io l'unica cosa che ritengo positiva di questa nostra epoca è l'attenzione alle esigenze e alle richieste del pubblico. sarà una conseguenza meccanica delle campagne di marketing mirate, ma se ci fate caso oggi non esistono quasi più casi di super mega flop imbarazzanti

 

Che cosa avrebbe di positivo? Io vorrei che a propormi immagini sia chi ha una visione migliore della mia, non chi sa leggere il gruppetto di tamarri che lo finanzia il sabato sera.


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#86 cinemaniaco

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:55

sì, ma anche citare fight club (60), seven (30), pulp fiction (8.5) come esempio di "negli anni 90 il blockbuster era ok, i problemi saranno di tipo creativo e la congiuntura sfortunata di talento" è un po' antipatico, dai. captain america ne è costati 170, di milioni di miliardi di paperdollari

 

ma pensi che sia così scemo da considerare pulp fiction un blockbuster? asd

 

per una volta facevo un discorso di "qualità". cercavo di far capire che forse oggi più di capitan america il cinema americano non può esprimere, e parlo di CINEMA in generale e in maiuscolo, non di blockbuster, indie, autore, ecc

 

quali sono i film americani simbolo degli anni 2010s? the avengers, the dark knight...

 

quali sono i film americani simbolo degli anni 1990s? pulp fiction, seven, fight club...

 

cosa è cambiato? io dico tante cose. come già scrivevo pure l'aspetto culturale. negli anni 90 ad esempio il cinefumetto era considerato un non-genere per bambini ritardati. il risultato? batman & robin di schumacher. oggi invece è considerato alla stregua del repertorio elisabettiano per i teatri stabili di mezzo mondo ashd


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#87 auslöschung

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:57

io l'unica cosa che ritengo positiva di questa nostra epoca è l'attenzione alle esigenze e alle richieste del pubblico. sarà una conseguenza meccanica delle campagne di marketing mirate, ma se ci fate caso oggi non esistono quasi più casi di super mega flop imbarazzanti

 

guarda che esigenze (wat? andare al cinema a empowerarsi coi supereroi marvel di merda dopo l'ufficio?) e le richieste de il-pubblico® non esistono a quel modo lì, non sono date a priori (sono l'istante t0 delle richieste del pubblico). è un discorso del tutto circolare. la rappresentazione della high school nella cultura pop ha prodotto un feedback sull'high school, no? 


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#88 Earl Bassett

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Inviato 21 luglio 2015 - 08:59

 

 

Una cosa che trovo un po' fuorviante invece è tirare sempre in ballo Lucas e Spielberg come numi tutelari della trasformazione in atto quando la loro idea di produzione cinematografica è, seppur ad alti livelli, quello della bottega coppoliana non certo quella della industriale dei supermanager.

Lucas in particolare in diverse interviste si è scagliato spesso contro il modo di fare cinema odierno e contro la normalizzazione e la banalizzazione del cinema americano attuale.

 

 

 

che poi fossero uomini di cinema al 100% non ci piove. ma sono stati anche dei grandi imprenditori

 

 

 

 

E qui casca l'asino, prima di tutto erano appunto uomini di cinema al 100%, il resto viene dopo ed è per questo che hanno avuto un'influenza così duratura come nessuno degli attuali registi di blockbuster (ma chi sono poi?) potrà mai riuscire ad avere.

Come si fa a non capire che è proprio l'inversione di questi fattori la vera causa della drammatica pochezza del cinema d'intrattenimento odierno?


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#89 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 21 luglio 2015 - 09:02

 

 

 

 

 

cosa è cambiato? io dico tante cose. come già scrivevo pure l'aspetto culturale. negli anni 90 ad esempio il cinefumetto era considerato un non-genere per bambini ritardati. il risultato? batman & robin di schumacher. oggi invece è considerato alla stregua del repertorio elisabettiano per i teatri stabili di mezzo mondo ashd

 

 

Calma, calma i primi due Batman sono stati un evento, il secondo in particolare è stato pure molto apprezzato dalla critica.

Tendi troppo a semplificare secondo me.


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#90 auslöschung

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Inviato 21 luglio 2015 - 09:03

quali sono i film americani simbolo degli anni 2010s? the avengers, the dark knight...

quali sono i film americani simbolo degli anni 1990s? pulp fiction, seven, fight club...

 

a parte che: ti considero scemo in numero di zero, grossomodo, ed eventualmente mi spiace aver dato a intendere il contrario (SEI SCEMO!).

ora che ti ho insaponato un po' i coglioni mi sento di dirti che la roba che contesto è quella in quote, non mi significa assolutamente niente e non capisco come l'abbia deciso. ovviamente non intendo spendere o leggere una parola sulla definizione di film simbolo (se sostituisci jurassic park, che è un merdone 90s, ai tre che citi non ci siamo comunque, ma forse ci siamo un po' di più, no?)


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#91 cinemaniaco

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Inviato 21 luglio 2015 - 09:07

e invece la cosa che mi dà più fastidio è proprio la trasformazione di Star Wars da una saga a un franchise vero e proprio; purtroppo si adatta benissimo, ma sarà la fine della magia (per me)

 

perfavore però non caschiamo dal pero. star wars non è mica diventato un franchise OGGI perché la disney ha acquistato la lucasfilm. star wars è un franchise dagli anni 80. si può dire che sia il primo esempio di franchise come lo intendiamo oggi. leggi cosa ho scritto poco sopra

 

 

poi vorrei aggiungere che questi fantomatici colletti bianchi che dirigono l'industria non è che si improvvisano uomini di cinema: si occupano essenzialmente dell'aspetto commerciale. faccio un esempio riportato anche nell'articolo. kevin tsujihara della warner: ha deciso che tra il 2016 e il 2020 usciranno 10 film sui personaggi della dc comics, ma poi ha affidato l'aspetto creativo del progetto a zack snyder e geoff johns, un regista e un autore di fumetti (pezzo grosso della dc). la creatività è salvata (immagino cosa ne pensi the man asd). ovvio che tsujihara decide quale film si fa e quale no basandosi su statistiche e dati, ma non è così stupido da sostituirsi a chi lavora "sul campo" (mentre una volta i vecchi produttori facevano anche questo...)


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#92 solaris

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Inviato 21 luglio 2015 - 09:07

E qui casca l'asino, prima di tutto erano appunto uomini di cinema al 100%, il resto viene dopo ed è per questo che hanno avuto un'influenza così duratura come nessuno degli attuali registi di blockbuster (ma chi sono poi?) potrà mai riuscire ad avere.
Come si fa a non capire che è proprio l'inversione di questi fattori la vera causa della drammatica pochezza del cinema d'intrattenimento odierno?



La questione è ancora un po' diversa, e riguarda il mutamento del ruolo del regista nella filiera produttiva del blockbuster odierno. È quasi ingiusto chiedergli di più, ricoprono il medesimo ruolo del regista di serie tv: ti ricordi Pizzolato, non Fukunaga o Lin. Rimane la maniera, l'espressività, ma è subordinata (e quindi di fatto castrata) da decisioni e direzioni date ad altri livelli.

Sempre che poi sia possibile cavar fuori qualcosa di artisticamente valido da una rapa come Capitan America, eh.

kevin tsujihara della warner: ha deciso che tra il 2016 e il 2020 usciranno 10 film sui personaggi della dc comics, ma poi ha affidato l'aspetto creativo del progetto a zack snyder e geoff johns, un regista e un autore di fumetti (pezzo grosso della dc). la creatività è salvata


Ah ok, allora a posto.


Io comunque (e mi scuso per il terzo post di fila) vorrei sinceramente capire se il godimento che cine palesemente ne trae deriva dalla sensazione di far attivamente parte della contemporaneità sapendola leggere (e magari immedesimandosi in quei colletti bianchi) o se invece davvero è soddisfatto dei film che gli stanno proponendo.
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#93 Earl Bassett

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Inviato 21 luglio 2015 - 09:14

 

e invece la cosa che mi dà più fastidio è proprio la trasformazione di Star Wars da una saga a un franchise vero e proprio; purtroppo si adatta benissimo, ma sarà la fine della magia (per me)

 

perfavore però non caschiamo dal pero. star wars non è mica diventato un franchise OGGI perché la disney ha acquistato la lucasfilm. star wars è un franchise dagli anni 80. si può dire che sia il primo esempio di franchise come lo intendiamo oggi. leggi cosa ho scritto poco sopra

 

 

poi vorrei aggiungere che questi fantomatici colletti bianchi che dirigono l'industria non è che si improvvisano uomini di cinema: si occupano essenzialmente dell'aspetto commerciale. faccio un esempio riportato anche nell'articolo. kevin tsujihara della warner: ha deciso che tra il 2016 e il 2020 usciranno 10 film sui personaggi della dc comics, ma poi ha affidato l'aspetto creativo del progetto a zack snyder e geoff johns, un regista e un autore di fumetti (pezzo grosso della dc). la creatività è salvata (immagino cosa ne pensi the man asd). ovvio che tsujihara decide quale film si fa e quale no basandosi su statistiche e dati, ma non è così stupido da sostituirsi a chi lavora "sul campo" (mentre una volta i vecchi produttori facevano anche questo...)

 

 

Cambia poco, anzi forse è anche peggio perché alla fine è inutile mettere uomini di cinema validi (sempre ammesso che Zack Snyder lo sia) in gabbie così strette.

E alla Warner sono comunque ancora degli illuminati rispetto alla Marvel dove il controllo sui creativi (brutta parola) è ancora più asfissiante.

Quindi mi dispiace ma con questi sistemi la creatività non è salva manco per il cazzo.


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#94 cinemaniaco

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Inviato 21 luglio 2015 - 09:21

la roba che contesto è quella in quote, non mi significa assolutamente niente e non capisco come l'abbia deciso. ovviamente non intendo spendere o leggere una parola sulla definizione di film simbolo (se sostituisci jurassic park, che è un merdone 90s, ai tre che citi non ci siamo comunque, ma forse ci siamo un po' di più, no?)

 
film che hanno segnato l'immaginario collettivo. okay certamente anche jurassic park. ma fino ad un certo punto. perché poi volevo dire questo: il tipo di film alla jurassic park c'è sempre, il tipo di film alla pulp fiction o fight club non c'è più. è questo il succo. perché?
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#95 auslöschung

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Inviato 21 luglio 2015 - 09:24

film che hanno segnato l'immaginario collettivo. okay certamente anche jurassic park. ma fino ad un certo punto. perché poi volevo dire questo: il tipo di film alla jurassic park c'è sempre, il tipo di film alla pulp fiction o fight club non c'è più. è questo il succo. perché?

 

senti, ma siamo sicuri? tarantino e fincher non lavorano più, tanto per cominciare (tarantino è salito di budget, fincher no)?


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#96 cinemaniaco

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Inviato 21 luglio 2015 - 09:27

senti, ma siamo sicuri? tarantino e fincher non lavorano più, tanto per cominciare (tarantino è salito di budget, fincher no)?

 

si ma come diceva william blake sono un reperto (e un repertorio) degli anni 90. non sono la next big thing. e poi neppure loro fanno più film come pulp fiction e fight club


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#97 solaris

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Inviato 21 luglio 2015 - 09:27

Ma per me possono anche darti 20 anni di tempo, se al soggetto già infame di Capitan America s'aggiunge la richiesta di rimanere fedele alle aspettative del geek contemporaneo e alla continuity dell'universo del franchise è impossibile che tu riesca a partorire qualcosa di diverso da un merdone.


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#98 auslöschung

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Inviato 21 luglio 2015 - 09:36

ma è una petitio principii a uso della tua pet theory: nel 2015 a hollywood non fanno film come nell'anno del signore 1994 perché i film del 1994 non sono la next big thing nel 2015, ma un reperto dei 90s. a questo punto la vacanza di creatività che lamenti non ha alcun ruolo, tieni conto, e si può eventualmente tacerla. semplicemente il 2015 è condannato a girare i merdoni perché sono attuali e destinali. 


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#99 Reynard

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Inviato 21 luglio 2015 - 09:36

 

 


la roba che contesto è quella in quote, non mi significa assolutamente niente e non capisco come l'abbia deciso. ovviamente non intendo spendere o leggere una parola sulla definizione di film simbolo (se sostituisci jurassic park, che è un merdone 90s, ai tre che citi non ci siamo comunque, ma forse ci siamo un po' di più, no?)

 

film che hanno segnato l'immaginario collettivo. okay certamente anche jurassic park. ma fino ad un certo punto. perché poi volevo dire questo: il tipo di film alla jurassic park c'è sempre, il tipo di film alla pulp fiction o fight club non c'è più. è questo il succo. perché?

 

 

 

L'articolo qualche parola su questo punto la spendeva. Qui si fa a gara a dare del merdone al blockbuster odierno (devo ammettere con vergogna che io sono piuttosto di bocca buona in tema...), ma il punto non è i film che si fanno, quanto piuttosto quelli che non si fanno.

O, per essere più esatti, che non si pubblicizzano.

 

E da qui il dilemma sottolineato da Tom: O il budget alto vuol dire veramente alto, e allora il regista si adatta a fare quel che vuole il produttore perché un simile investimento non può fallire, o fai film con due soldi e giocoforza ti adatti all'estetica del film da due soldi.

Oppure sei un regista che ha iniziato al più tardi negli anni '90 e ormai sei un genere a se stante con una fetta di mercato fidelizzata (e mi odio per aver scritto una frase del genere): Tarantino, Fincher, uno dei due Anderson... 


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#100 cinemaniaco

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Inviato 21 luglio 2015 - 09:42

ma è una petitio principii a uso della tua pet theory: nel 2015 a hollywood non fanno film come nell'anno del signore 1994 perché i film del 1994 non sono la next big thing nel 2015, ma un reperto dei 90s. a questo punto la vacanza di creatività che lamenti non ha alcun ruolo, tieni conto, e si può eventualmente tacerla. semplicemente il 2015 è condannato a girare i merdoni perché sono attuali e destinali. 

 

ma in verità non so se ci sia stata una vera "vacanza di creatività". il fatto è che quando cambia un'epoca così radicalmente (nei gusti, nella cultura,) bisognerebbe anche cambiare gli occhi con cui si guarda (non è facile, lo so). e appunto come dicevo una o due pagine fa: e se the avengers fosse il pulp fiction dell'epoca geek, e tra 20 anni venisse miliarizzato?


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