Magari gli idioti che costituivano il grosso di questa umanità nei 70 affollavano i cinema per vedere i capolavori di Coppola perché quello passavano. E magari noi idioti di adesso lo facciamo per vedere il reboot di Rocky (o che cazzo stanno smerdandovi in questo periodo) per la stessa ragione. Indipendentemente da un qualche declino della civiltà occidentale, ieri come oggi.
l'idea di un pubblico passivo è un errore di analisi comune e frequente. come dimostrano proprio tutti questi dati il pubblico
sceglie, eccome. perché non stiamo raffrontando la vaporizzazione del piccolo film indie al cospetto del gigantesco blockbuster che per inerzia viene sospinto verso il successo da una potente campagna di marketing. qui si parla di film hollywoodiani che beneficiano di alti costi di produzione e di una sicura esposizione mediatica: alcuni floppano, altri sbancano il botteghino. a ciò si aggiunga il fatto che la proposta ogni anno è consistente e continuano ad aumentare il numero dei film che le majors distribuiscono ogni anno (il fatto che questi film si assomiglino un po' tutti è un altro discorso). quindi non è semplicemente che per passarsi una serata un gruppo di amici va al cinema e compra il biglietto per il primo spettacolo che trova. il pubblico è informato su cosa esce, legge sui social, guarda le videorecensioni su youtube, legge rottentomatoes, si fida del passaparola
che poi tutto questo non debba portare a riflessioni apocalittiche sulla società occidentale, sono d'accordo con te. però sicuramente qualcosa anche il cinema dice su di noi
L'unico mio dubbio è quello di sopra: è il pubblico o il marketing più spinto di sempre?
come ho già cercato di spiegarti, il marketing non è tutto. abbiamo un esempio fresco fresco che ci fa capire che anche la più aggressiva campagna di marketing esaurisce rapidamente la sua forza propulsiva. è il caso di batman v superman. la warner ha orchestrato una campagna molto interessante ed anche innovativa, puntando tantissimo sulle partnership (che le hanno anche permesso di contenere i costi) come jeep e turkish airlaines. e soprattutto bombardando le tv americane (e non solo) di spot, trailers, speciali e comparsate in programmi di punta. insomma un dispiego di forze all'altezza di quello disney per l'ultimo star wars (forse anche più pervasivo). i frutti di tutto ciò si sono visti nel primo week-end dove il film ha battuto alcuni record al box office aprendo con 166 milioni di dollari nel solo mercato nord americano ed arrivando nel mercato mondiale a 420 milioni. poi dal lunedì successivo il film ha iniziato a perdere rispetto al suo giorno di apertura anche stime del 70-80%. perché il passaparola tiepido, le recensioni negative e i giudizi divisivi all'uscita dei cinema hanno iniziato a pesare sul cammino del film (in america hanno molto peso gli exit-pool di cinemascore che hanno risultato un "B" come voto a batman v superman in una scala da A a F, dove "B" per fare un parallelo con altri cinecomics è stato dato a un film come catwoman... per dire i film marvel o i batman di nolan hanno tutti A o A+). come ho già scritto il film è ben lontano dall'essere considerato un flop, infatti dopo 2 settimane dalla sua uscita si stanzia sui 700 milioni worldwide, ma procede sotto le stime fatte dalla warner per la quale il vero successo sarebbe stato arrivare più facilmente al miliardo (molto probabile invece che il film si fermi tra gli 800 e i 900 milioni) contando che per questo film sono stati spesi sui 350 milioni di dollari (tra produzione e vendita)
in questo caso a cosa è servito il marketing? a non permettere il fallimento del film, nonostante fosse tranquillamente possibile visto il feedback negativo generale. è il tipico caso di film too big to fail (a ciò si aggiungano altri fattori, come il momento d'oro al botteghino dei cinecomics, la risonanza delle properties in campo, la prima apparizione live action di superman e batman nello stesso film...). però tutto questo sottolinea come poi in ultima istanza sia sempre il pubblico a scegliere chi vince e chi perde