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La Storia


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433 replies to this topic

#201 stipsy

    il bark interista

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Inviato 23 ottobre 2012 - 12:30

Mi consigliate un buon libro di storia medievale? Vanno bene i mattoni che coprono tutto, però vorrei anche qualcosa che tratti specificamente del Basso Medioevo, sino agli inizi dell'età moderna.


Classico e banale (nonchè datatissimo):

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#202 Reynard

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Inviato 23 ottobre 2012 - 12:57

Mi consigliate un buon libro di storia medievale? Vanno bene i mattoni che coprono tutto, però vorrei anche qualcosa che tratti specificamente del Basso Medioevo, sino agli inizi dell'età moderna.

Johann huizinga L'autunno del Medioevo
Marc Bloch La societa' feudale
Aron Gurevic Le categorie della cultura medievale
Jacques Le Goff La civilta' dell'Occidente medievale
L'uomo del Medioevo a cura di Jacques Le Goff
Henri Pirenne Storia d'Europa dalle invasioni al XVI secolo
Henri Pirenne Maometto e Carlomagno
Henri Pirenne Le citta' del Medioevo
Henri Pirenne Storia economica e sociale del Medioevo
Le opere di Georges Duby
Lauro Martines Potere e fantasia (Medioevo e Rinascimento cittadino in Italia)
Ovidio Capitani Storia dell'Italia medievale
Ruggiero Romano Tra due crisi: l'Italia del Rinascimento (copre anche il tardo medioevo)
Per la storia economica: Carlo Maria Cipolla Storia economica dell'Europa preindustriale (copre anche l'eta' moderna); Georges Duby Alle origini dell'economia europea
Interessante anche se specialistico: Philippe Contamine La guerra nel Medioevo
Per l'oriente: Steven Runciman Storia delle Crociate; Bernard Lewis Gli arabi nella storia; Georg Ostrogorskij Storia dell'impero bizantino; Francis Conte Gli slavi
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#203 murphy

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Inviato 23 ottobre 2012 - 13:09

Grazie segno tutto! Da quale è meglio cominciare?
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#204 Reynard

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Inviato 23 ottobre 2012 - 14:05

Grazie segno tutto! Da quale è meglio cominciare?

Direi Pirenne, per due motivi:
1) sono molto chiari e sintetici;
2) hanno dato una interpretazione della storia medievale con cui tutti gli storici successivi hanno dovuto fare i conti (e spesso criticare). Visto che spesso ti capiterà di trovare scritto: "contrariamente a quanto sostiene Pirenne...", tanto vale cominciare vedendo quel che sostiene Pirenne.
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#205 stipsy

    il bark interista

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Inviato 23 ottobre 2012 - 14:16

Mi ero limitato ad un saggio sul Basso medioevo senza tener conto dei vari mattonazzi; validissimi quelli consigliati da Bloody, vado anche io nello specifico (e prego quest'ultimo di credere che non è una gara a chi ne ha letti di più, ma anzi copro solo i buchi che ha lasciato).

Tabacco: Le ideologie politiche del medioevo
Pastoureau: Medioevo simbolico (bellissima interpretazione di tutti i vari simboli, miti, bestiari etc dell'immaginario medievale)
Flori: La fine del mondo nel Medioevo
Todeschini: Visibilmente crudeli. Malviventi, persone sospette e gente qualunque dal Medioevo all’età moderna
Merlo: Eretici ed eresie medievali
Pohl: Le origini etniche dell'Europa
a cura di Collodo & Pinto: La società medievale (raccolta di saggi, molto semplice, snella ed esaustiva)

Andando meno sull' 'antropologico' e più sul monografico:

Abulafia: Federico II
Cardini: La vera storia della Lega Lombarda
Vanoli: La reconquista
Paravicini Bagliani: Il trono di Pietro. L'universalità del papato da Alessandro III a Bonifacio VIII
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#206 tabache

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Inviato 24 ottobre 2012 - 08:41

Dopo avermi fatto notare che gli Indiani d'America era un popolo prevalentemente pacifico, che si ispiravano come primo valore all'armonia, alla natura.
Mi piacerebbe vedere un documentario o leggere un libro su di loro. Sulla loro cultura, sui loro pensieri, sulla loro filosofia, su come stavano al mondo....
Qualche consiglio?
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#207 Çorkan

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Inviato 24 ottobre 2012 - 14:05

Dopo avermi fatto notare che gli Indiani d'America era un popolo prevalentemente pacifico, che si ispiravano come primo valore all'armonia, alla natura.
Mi piacerebbe vedere un documentario o leggere un libro su di loro. Sulla loro cultura, sui loro pensieri, sulla loro filosofia, su come stavano al mondo....
Qualche consiglio?



in realtà argomento che interesserebbe anche a me, ma andando più nello specifico: mi interesserebbe sapere di più sulla Lega degli Irochesi (la lega che univa Mohawk, Seneca, Cayuga, Oneida e Onondaga e successivamente Tuscarora)
Ho letto solo la pagina wiki e ho scoperto cose piuttosto interessanti: fra 600 e 700 divennero efettivamente un potenza nell'area (si stanziavano all'incirca fra i Grandi Laghi e gli Appalachi a cavallo fra USA e Canada), la loro costituzione (Law of the Great Peace) ispirò in vari punti si dice, quella americana. Inoltre nei consigli, questo mi pare forse il fatto più interessante, le decisioni non venivano prese a maggioranza, ma si discuteva fino ad aver raggiunto l'unanimità, o quantomeno delle maggioranze molto qualificate. I rappresentanti di ogni tribù nel consiglio era uomini, i sachem, ma a incaricarli erano le donne di ogni villaggio (e i villaggi mantenevano cmq una discreta autonomia).
La Lega è fra l'altro al centro elle vicende narrate in Manituana di Wu Ming, se ti vuoi leggere qualcosa di fruibile ma anche con una buona ricostruzione storica potresti partire da quello (che per me rimane cmq un mezzo fallimento nella gloriosa carriera del collettivo)
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Dekalog 5

#208 astrodomini

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Inviato 24 ottobre 2012 - 14:32

Mi consigliate un buon libro di storia medievale? Vanno bene i mattoni che coprono tutto, però vorrei anche qualcosa che tratti specificamente del Basso Medioevo, sino agli inizi dell'età moderna.



Grado Giovanni Merlo - Basso Medioevo (UTET)
Massimo Montanari - Storia Medievale (Laterza)
AV - Storia Medievale (Donzelli)
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the music that forced the world into future


#209 Reynard

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Inviato 24 ottobre 2012 - 14:43

Rispondendo a Corkan:

Molto interessante anche la storia delle "Five Civilized Tribes" - Creek, Cheeroke, Choctaw, Chickasaw e Seminole -, che avevano fondato veri e stati, nell'entroterra del Sud (tra Mississippi e Georgia), ufficialmente riconosciuti dal governo degli Stati Uniti, con tanto di istituzioni rappresentative, costituzione, organismi legali, scuole, una agricoltura per nulla arretrata, commerci, persino episodi di lotte di classe, per dire... I Cheerokee avevano anche una loro stampa, scritta in un loro alfabeto (tecnicamente un sillabario) inventato dall'artigiano indiano Sequoyah (impresa non da poco, visto che era analfabeta. Ha capito come funzionava la scrittura fonetica dalle spiegazioni di qualche americano, ha pensato di fare la stessa cosa per la sua lingua ed è riuscito a ridurre tutta la fonetica della lingua cheerokee a 85 suoni sillabici).
Alla metà degli anni 1830 l'insistenza degli abitanti bianchi degli stati vicini fece sì che il governo decise di trasferire le cinque tribù in riserve oltre il fiume Mississippi, in territori aridi come l'Oklahoma, con sfibranti marce a piedi in cui un buon numero di indiani è morto.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#210 oblomov

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Inviato 03 dicembre 2012 - 18:28

Ok, titoli di storia americana.
Sto per prendermi i seguenti, ditemi se fanno cagare o no e datemi consigli, so che sapete a chi sto parlando, se non ricevo risposta partono i pm con i feti.

Todorov-La conquista dell'america
Luraghi-Storia della guerra civile americana
Testi-La formazione degli Stati uniti
Cartosio-Stati uniti contemporanei


Vorrei qualcosa specifico sul periodo tra la guerra civile e la prima guerra mondiale (robber barons e tutto il resto) e qualcosa sulla politica americana nel dopoguerra.
A casa ho già la fine dell'era americana di Kupchan
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#211 stipsy

    il bark interista

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Inviato 03 dicembre 2012 - 18:32

Ok, titoli di storia americana.
Sto per prendermi i seguenti, ditemi se fanno cagare o no e datemi consigli, so che sapete a chi sto parlando, se non ricevo risposta partono i pm con i feti.

Todorov-La conquista dell'america
Luraghi-Storia della guerra civile americana
Testi-La formazione degli Stati uniti
Cartosio-Stati uniti contemporanei


Vorrei qualcosa specifico sul periodo tra la guerra civile e la prima guerra mondiale (robber barons e tutto il resto) e qualcosa sulla politica americana nel dopoguerra.
A casa ho già la fine dell'era americana di Kupchan


Gli errori dell'impero Americano, Warren Cohen, che tratta la politica estera degli ultimi anni (da Reagan più o meno).
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#212 corrigan

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Inviato 04 dicembre 2012 - 04:17

Oblo sulla roba contemporanea fai il salto di qualità ( asd ) e leggiti (anche se non sono propriamente "libri di storia")

J. Nye "The Paradox of American Power: Why the World's Only Super Power Can't Go It Alone" (2002)
J. Nye "Soft Power. The Means to Success in World Politics" (2004)

sono facili da trovare sul web, magari un po' invecchiati perché pre-recessione e pre-Obama, ma le fondamenta del discorso sono molto solide.
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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#213 satyajit

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Inviato 04 dicembre 2012 - 16:40

Testi-La formazione degli Stati uniti
Cartosio-Stati uniti contemporanei


Conosco questi due. Il primo cerca di essere più neutro, il secondo è smaccatamente operaista. I due si completano in termini cronologici, per cui per un'infarinatura generale vanno bene. Meglio il Testi, comunque. Lo stesso Cartosio ha fatto di molto meglio, ad esempio Senza illusioni, uno dei pochi testi in italiano sulla questione afroamericana. Mentre per un manuale altrettanto orientato politicamente, ma decisamente migliore, ti suggerisco l'imprescindibile Storia del popola maricano di Zinn.
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#214 corrigan

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Inviato 05 dicembre 2012 - 08:34

l'imprescindibile pessimo Storia del popola americano di Zinn.


asd
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#215 satyajit

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Inviato 05 dicembre 2012 - 16:28

Bello o brutto resta imprescindibile per conoscere la controcultura americana. Io l'ho letto da ragazzino e ne ho un ricordo vaghissimo, per cui sul giudizio di valore non mi pronuncio.

Ma perché Combat non interviene più in questo topic? Dovremmo obbligarlo, tipo ogni cinque post sul forum un post qui. Altrimenti ban. ^_^
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#216 corrigan

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Inviato 05 dicembre 2012 - 16:51

Bello o brutto resta imprescindibile per conoscere la controcultura americana.

non è un giudizio di valore, ma di metodo. quello di Zinn è un esempio perfetto di "storia" ideologica nella peggiore accezione del termine.
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#217 combatrock

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Inviato 05 dicembre 2012 - 17:04

Per chi passa da Roma può essere interessante... Mi dicono che sarà ben fatta.

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Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#218 satyajit

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Inviato 05 dicembre 2012 - 17:08

Combat stavo scherzando...
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#219 satyajit

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Inviato 05 dicembre 2012 - 17:13


Bello o brutto resta imprescindibile per conoscere la controcultura americana.

non è un giudizio di valore, ma di metodo. quello di Zinn è un esempio perfetto di "storia" ideologica nella peggiore accezione del termine.


Sicuramente ha più il valore di un pamphlet politico, realizzanto in piena epoca di controcultura. Di solito opere di questo tipo hanno il merito 'pionieristico' di portare alla luce episodi poco noti e dare spunti di approfondimento, da effettuarsi su testi più rigorosi. O addirittura di lavoro, per storici volenterosi di cimentarsi su temi relativamente inediti.
In tutto ciò, ho comunque il ricordo di uno Zinn migliore ad esempio di un Chomsky, che mi piace molto poco. Però ripeto, dovrei rileggerlo. Tu ce l'hai in ebook?
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#220 combatrock

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Inviato 05 dicembre 2012 - 19:17

Combat stavo scherzando...


Beh, non ci crederai, però si tratta di una mera coincidenza! Mi è arrivato quell' annuncio via mail e ho pensato che fosse interessante postarlo qui. Il tuo messaggio l'ho letto solo dopo.
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#221 astrodomini

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Inviato 05 dicembre 2012 - 19:32

satyajit
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#222 corrigan

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Inviato 06 dicembre 2012 - 00:16

ci ha pensato astro. cmq non l'avevo in ebook ma l'ho preso in biblioteca (ne abbiamo addirittura quattro copie, esagerati). l'ho letto per l'esame di filosofia della storia (non tutto ovviamente), ma i capitoli su WWI (War Is the Health of the State) e WWII (A People's War?). Poi mi son letto pure quello sconcertante sui diritti civili (Or Does It Explode?)
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#223 corrigan

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Inviato 31 gennaio 2013 - 08:16

un libro, uno solo, per capire la storia dei rapporti tra la Cina ed il resto del mondo? E' uscito quest'anno "Restless Empire: China and the World Since 1750" di Odd Arne Westad, prof alla London School of Economics, dal prossimo semestre visiting scholar nel mio dipartimento. si tratta di un libro voluminoso ma scritto molto agevolmente che traccia una traiettoria molto ben calibrata dalla crisi dell'Impero Qing (personalmente la parte che ho trovato più interessante insieme alla descrizione del Sino-Soviet split) fino ai giorni nostri (de rigueur per un libro di questo tipo, ma sinceramente un gradino sotto al resto del libro).
si tratta del libro perfetto per il "neofita interessato", che conosce "la storia" ma magari non è ferratissimo di Cina in particolare. bilancia perfettamente l'ottimo impianto divulgativo con le appropriate competenze accademiche, rimanendo sempre molto bilanciato nei giudizi.

voto per il lettore medio: 9/10
per lo specialista: 7,5/10 asd

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a dire la verità non so se è stato tradotto in italiano, cmq su amazon ve lo dovrebbero tirare addosso.
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#224 Çorkan

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Inviato 01 febbraio 2013 - 01:04

a dire la verità non so se è stato tradotto in italiano, cmq su amazon ve lo dovrebbero tirare addosso.



Su AvaxHome addirittura te lo regalano asd

Boia peraltro epub fatto benissimo, con le mappe tutte a posto, rarissimo per un libro pirata :mellow:
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#225 bosforo

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Inviato 01 febbraio 2013 - 08:00

Ecco. Volevo appunto chiedere se conoscete una bella storia del Giappone, magari concentrata sul dopoguerra/anni 80.
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#226 corrigan

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Inviato 05 febbraio 2013 - 15:17

bosf io ho la Cambridge History of Japan in pdf. l'ultimo volume, il sesto, è stato scritto nell'88 e copre il ventesimo secolo,

come quella cinese, è suddivisa in capitoli tematici.:
-The establishment of party cabinets, 1898-1932
-Politics and mobilization in Japan, 1931-1945
-Postwar politics, 1945-1973
-The Japanese colonial empire, 1895-1945
-Continental expansion, 1905-1941
-The Pacific War
-Industrialization and technological change, 1885-1920
-Depression, recovery, and war, 1920-1945
-The postwar Japanese economy, 1945-1973
-The transformation of rural society, 1900-1950
-Economic development, labor markets, and industrial relations in Japan, 1905-1955
-Socialism, liberalism, and Marxism, 1901-1931
-Japanese revolt against the West: political and cultural criticism in the twentieth century

se ti interessa te lo mando ;)
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#227 combatrock

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Inviato 07 febbraio 2013 - 16:06

un libro, uno solo, per capire la storia dei rapporti tra la Cina ed il resto del mondo? E' uscito quest'anno "Restless Empire: China and the World Since 1750" di Odd Arne Westad, prof alla London School of Economics, dal prossimo semestre visiting scholar nel mio dipartimento. si tratta di un libro voluminoso ma scritto molto agevolmente che traccia una traiettoria molto ben calibrata dalla crisi dell'Impero Qing (personalmente la parte che ho trovato più interessante insieme alla descrizione del Sino-Soviet split) fino ai giorni nostri (de rigueur per un libro di questo tipo, ma sinceramente un gradino sotto al resto del libro).
si tratta del libro perfetto per il "neofita interessato", che conosce "la storia" ma magari non è ferratissimo di Cina in particolare. bilancia perfettamente l'ottimo impianto divulgativo con le appropriate competenze accademiche, rimanendo sempre molto bilanciato nei giudizi.

voto per il lettore medio: 9/10
per lo specialista: 7,5/10 asd

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a dire la verità non so se è stato tradotto in italiano, cmq su amazon ve lo dovrebbero tirare addosso.


:ossequi:

Westad è un GRANDISSIMO. Se cerchi indietro nel thread, trovi che avevo suggerito un altro suo eccellente libro, "Global Cold War". Consigliato a chiunque voglia capire come il conflitto est-ovest si sia declinato in una sfida ideologica e di modelli di sviluppo nelle aree extraeuropee.
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#228 corrigan

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Inviato 08 febbraio 2013 - 03:47

:ossequi:

Westad è un GRANDISSIMO. Se cerchi indietro nel thread, trovi che avevo suggerito un altro suo eccellente libro, "Global Cold War". Consigliato a chiunque voglia capire come il conflitto est-ovest si sia declinato in una sfida ideologica e di modelli di sviluppo nelle aree extraeuropee.


grazie combat, il libro lo conosco già. non ho ancora avuto tempo di leggerlo ma l'avevo già messo in lista. come dicevo prima adesso è visiting scholar al mio dipartimento e come grad students abbiamo la possibilità di avere colloqui informali riguardo le nostre ricerche con lul. non mi farò sfuggire l'occasione. una mia collega italiana qui a hku ha studiato con lui a LSE e mi ha detto che è anche una persona squisita sul piano umano.
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#229 bosforo

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Inviato 08 febbraio 2013 - 07:37

bosf io ho la Cambridge History of Japan in pdf. l'ultimo volume, il sesto, è stato scritto nell'88 e copre il ventesimo secolo,

come quella cinese, è suddivisa in capitoli tematici.:
-The establishment of party cabinets, 1898-1932
-Politics and mobilization in Japan, 1931-1945
-Postwar politics, 1945-1973
-The Japanese colonial empire, 1895-1945
-Continental expansion, 1905-1941
-The Pacific War
-Industrialization and technological change, 1885-1920
-Depression, recovery, and war, 1920-1945
-The postwar Japanese economy, 1945-1973
-The transformation of rural society, 1900-1950
-Economic development, labor markets, and industrial relations in Japan, 1905-1955
-Socialism, liberalism, and Marxism, 1901-1931
-Japanese revolt against the West: political and cultural criticism in the twentieth century

se ti interessa te lo mando ;)


Ottimo, sembra coprire ciò che volevo. non serve che me lo mandi, l'ho già trovato e acchiappato, grazie lo stesso :)
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#230 bosforo

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Inviato 09 febbraio 2013 - 12:17

Comunque quel "The Piratization of Russia" uscito qualche pagina fa è un gran bel librazzo, mi piace perché spiega un po' tutto anche in relazione alla cultura e alla mentalità del popolo russo.
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#231 corrigan

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Inviato 09 febbraio 2013 - 12:42

Comunque quel "The Piratization of Russia" uscito qualche pagina fa è un gran bel librazzo, mi piace perché spiega un po' tutto anche in relazione alla cultura e alla mentalità del popolo russo.


;)
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#232 Scoff

    Roadie

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Inviato 09 febbraio 2013 - 14:11

Se può interessare questo, l' ho usato per l' esame di storia della Cina ed è davvero completo e ben fatto. Immagine inserita
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#233 bosforo

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Inviato 09 febbraio 2013 - 14:50

L'importante è non leggere "La Cina del Novecento" di Samarani, peggior storia della Cina che ho mai toccato.
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#234 corrigan

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Inviato 09 febbraio 2013 - 16:28

Se può interessare questo, l' ho usato per l' esame di storia della Cina ed è davvero completo e ben fatto. Immagine inserita


Tendo a dare ragione a Bosforo sulla fiducia. Ho letto altre cose di Samarani ma non quello, però non sei il primo che conosco a non parlarne bene. Il Roberts fu ili libro che studiai al primo esame di storia della Cina (il primo di 4!) e devo dire che col senno di poi non mi ha impressionato, molto semplice.
se devo consigliare un libro in italiano:
Marie-Claire Bergère: La Cina dal 1949 ai giorni nostri.
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Parlando di RPC se si vuole approfondire non si scappa dai vol. 14 e 15 della Cambridge History of China.
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l'ultimo volume è stato scritto nel 1991 e si ferma al 1982, ma d'altronde di libri sull'epoca delle riforme ce ne sono un'infinità (e sono per lo stessa natura profondamente diversi da un progetto come quello curato da Twitchett e Fairbank). bisogna considerare che tuttora è molto difficile riuscire a scrivere di storia della RPC con fonti di "prima mano", la situazione è comparabile a quella dell'Unione Sovietica. ciò mi porta a segnalare un libro che ha avuto grandissimo successo, diventando un best-seller in tutti i sensi, Mao's Great Famine di Frank Dikoetter, prof. al mio dipartimento.

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Lui ha girato la Cina in lungo e largo per anni, tra decine di archivi provinciali per avere dati freschi sulle conseguenze del Grano Salto in Avanti. Ne è uscito fuori con l'agghiacciante cifra di 45 milioni di morti. La tesi centrale del libro, ed è questa la novità, oltre alla cifra in sé, è che Mao e il Politburo erano ben consapevoli degli effetti delle decisioni da loro (lui) presi. C'è da dire che Dikoetter è sempre fortemente critico-ai limiti dell'astio, mi verrebbe quasi da dire- verso Mao (tranquillamente comparabile ad Hitler e Stalin a suo parere). Il libro è stato criticato sia per mancanza di una contestualizzazione più ampia all'interno del ventesimo secolo cinese, che sul piano statistico.

tornando in fine a Fairbank, se si vuole avere un'ampia prospettiva della storia cinese, di solito la prassi è usare la Guerra dell'Oppio come cesura netta. Le pietre miliari sull'argomento sono i libri scritti da John K. Fairbank ("China", "China's Response to the West", "The Chinese World Order", i vari capitoli sulla Cambridge) che hanno delineato la cosiddetta "impact-response theory" sull'incontro-scontro tra la Cina imperiale e le potenze europee. Vivendola dall'interno, mi sembra che la tendenza degli ultimi anni è invece quella di superare il framework di Fairbank e trovare nuovi approcci e spiegazioni al "declino" della Dinastia Qing.
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#235 Çorkan

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Inviato 10 febbraio 2013 - 21:49

Oh comunque qui, tutta la cambridge History Collection. Però son tipo 9 giga.
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#236 Max Stirner

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Inviato 10 febbraio 2013 - 21:55

non va
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#237 Çorkan

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Inviato 10 febbraio 2013 - 22:34

non va


eh lo temevo....a volte i link di avax son barlacci. Scusate, c'ho pensato dopo averlo messo.
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#238 combatrock

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Inviato 10 febbraio 2013 - 22:54

Se vi capitano per le mani i 3 volumi della Cambridge History of the Cold War, dateci uno sguardo. Ci sono dei saggi molto belli, alcuni di autori già nominati in questo thread più volte (Westad, Arrighi e sicuramente altri che ora non mi vengono). Ogni tanto su avaxhome si trova qualche link ancora buono, ma secondo me li trovate pure col torrent o addirittura soulseek (io c'ho trovato dei libri).
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#239 corrigan

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Inviato 11 febbraio 2013 - 03:24

gentili utenti, io le ho ho tutte in ebook (sono scaricabili dal catalogo della mia biblioteca), se vi servono mandatemi un pm.
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#240 bosforo

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Inviato 11 febbraio 2013 - 20:25

Immagine inserita

Lui ha girato la Cina in lungo e largo per anni, tra decine di archivi provinciali per avere dati freschi sulle conseguenze del Grano Salto in Avanti. Ne è uscito fuori con l'agghiacciante cifra di 45 milioni di morti. La tesi centrale del libro, ed è questa la novità, oltre alla cifra in sé, è che Mao e il Politburo erano ben consapevoli degli effetti delle decisioni da loro (lui) presi. C'è da dire che Dikoetter è sempre fortemente critico-ai limiti dell'astio, mi verrebbe quasi da dire- verso Mao (tranquillamente comparabile ad Hitler e Stalin a suo parere). Il libro è stato criticato sia per mancanza di una contestualizzazione più ampia all'interno del ventesimo secolo cinese, che sul piano statistico.


Immagino in Cina sia stato pubblicato e sia stato un successone asd
Scherzi a parte, mai capito il mito di Mao tra i cinesi, solo 40 anni di lavaggio del cervello possono avergli fatto scordare il grande balzo in avanti a quelli lì.
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#241 corrigan

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Inviato 12 febbraio 2013 - 09:17

Immagino in Cina sia stato pubblicato e sia stato un successone asd
Scherzi a parte, mai capito il mito di Mao tra i cinesi, solo 40 anni di lavaggio del cervello possono avergli fatto scordare il grande balzo in avanti a quelli lì.


naturalmente bannato, e non sono sicuro al 100% ma credo che al momento non possa nemmeno entrare in mainland. fai conto che verso la fine della sua ricerca cominciarono a negargli l'accesso ai vari archivi provinciali e gli misero un bel po' di bastoni tra le ruote.
sul mito di Mao, questione naturalmente gigantesca, secondo me si dovrebbe fare una divisione tra coloro che sono nati negli '80 e quelli che hanno vissuto e sono cresciuti sotto il suo regime (e soprattutto tra coloro i quali hanno vissuto gli anni '30 e '40 in Cina). Per questi ultimi Mao non è soltanto il padre della patria ma colui il quale ha salvato il paese dal Giappone (bella inesattezza storica, ma parliamo di comunisti...) e ha ridato ordine, compattezza e onore al paese (innegabile almeno fino al Grande Balzo in Avanti, anche se, ancora, i meriti non sono di Mao ma delle altre figure all'interno del PCC, che in effetti da lui sono state sempre contrastate). si tratta quindi di una commistione tra macchina propagandistica di tipo stalinista e percezione "popolare" degli eventi storici del tempo. in molte zone di campagna poi le campagne ideologiche assumevano strane mutazioni a causa del millenario sostrato religioso-popolare, cosicché Mao veniva venerato in un modo non dissimile dagli Imperatori o da altri zao shen (le divinità domestiche del focolare).
per i cinesi nati nel periodo delle riforme il discorso è diverso. Mao viene percepito semplicemente come simbolo nazionale, direi slegato da qualsiasi istanza ideologica (basti pensare al giudizio 70% giusto-30% sbagliato di Deng Xiaoping, largamente basato sui meriti del Mao "guerriero" non certo su quelli del Mao politico). La sua figura mitizzata è diventata il collante ed il centro di quell'enorme costruzione narrativa del "secolo delle umiliazioni" che va dalla Guerra dell'Oppio (1842) alla "liberazione" (1949), che è ormai diventato il principale (a livello popolare direi l'unico insieme alla crescita economica) strumento di legittimazione politica del PCC in Cina.
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#242 bosforo

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Inviato 14 febbraio 2013 - 22:49


Immagino in Cina sia stato pubblicato e sia stato un successone asd
Scherzi a parte, mai capito il mito di Mao tra i cinesi, solo 40 anni di lavaggio del cervello possono avergli fatto scordare il grande balzo in avanti a quelli lì.


naturalmente bannato, e non sono sicuro al 100% ma credo che al momento non possa nemmeno entrare in mainland. fai conto che verso la fine della sua ricerca cominciarono a negargli l'accesso ai vari archivi provinciali e gli misero un bel po' di bastoni tra le ruote.
sul mito di Mao, questione naturalmente gigantesca, secondo me si dovrebbe fare una divisione tra coloro che sono nati negli '80 e quelli che hanno vissuto e sono cresciuti sotto il suo regime (e soprattutto tra coloro i quali hanno vissuto gli anni '30 e '40 in Cina). Per questi ultimi Mao non è soltanto il padre della patria ma colui il quale ha salvato il paese dal Giappone (bella inesattezza storica, ma parliamo di comunisti...) e ha ridato ordine, compattezza e onore al paese (innegabile almeno fino al Grande Balzo in Avanti, anche se, ancora, i meriti non sono di Mao ma delle altre figure all'interno del PCC, che in effetti da lui sono state sempre contrastate). si tratta quindi di una commistione tra macchina propagandistica di tipo stalinista e percezione "popolare" degli eventi storici del tempo. in molte zone di campagna poi le campagne ideologiche assumevano strane mutazioni a causa del millenario sostrato religioso-popolare, cosicché Mao veniva venerato in un modo non dissimile dagli Imperatori o da altri zao shen (le divinità domestiche del focolare).
per i cinesi nati nel periodo delle riforme il discorso è diverso. Mao viene percepito semplicemente come simbolo nazionale, direi slegato da qualsiasi istanza ideologica (basti pensare al giudizio 70% giusto-30% sbagliato di Deng Xiaoping, largamente basato sui meriti del Mao "guerriero" non certo su quelli del Mao politico). La sua figura mitizzata è diventata il collante ed il centro di quell'enorme costruzione narrativa del "secolo delle umiliazioni" che va dalla Guerra dell'Oppio (1842) alla "liberazione" (1949), che è ormai diventato il principale (a livello popolare direi l'unico insieme alla crescita economica) strumento di legittimazione politica del PCC in Cina.


mi ero perso il post!
sì è giusta la distinzione e mi fa pensare a un mio amico che in un'università cinese ha dovuto seguire un corso di MARXISMO/LENINISMO con una prof iscritta al partito non troppo giovane ma nemmeno di quelli che han visto il grande balzo in avanti in prima persona.
essay finale: La lunga marcia e qui è grondato sangue tra chi ha dato un quadro un po' realistico asd
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#243 combatrock

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Inviato 09 marzo 2013 - 00:40

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Un libro interessante che mi è capitato di sfogliare di recente. Interessante perché mette in difficoltà il lettore e lo obbliga a ripensare tanti stereotipi e preconcetti. Perché, diciamo la verità, chi di noi non considera i testimoni di geova alla stregua di rompiscatole o peggio?
Beh, grazie al libro di Vercelli scopriamo con quanta ferocia furono repressi dal nazismo (anche grazie alla volenterosa collaborazione di porporati cattolici e protestanti, felici di toglierseli da torno), deportati e persino "insigniti" di un preciso segno distintivo nei campi di sterminio: il triangolo viola. E tutto questo perché, molto più degli aderenti ad altre dottrine politiche o fedi religiose, si distinsero in blocco nel rifiuto ostinato di prestare servizio nell'esercito nazista, di giurare fedeltà alla Germania hiteriana, di assecondare la persecuzione degli ebrei sin dal primo momento; e soprattutto perché non smisero mai di propagandare la Pace come valore universale imprescindibile.

Avrebbero potuto lasciare i campi facilmente, a patto di sottoscrivere un'abiura e giurare osservanza alle leggi dello stato, difendere la patria con le armi e "integrarsi completamente nella comunità nazionale". Soltanto una esigua minoranza accettò quelle condizioni; per gli altri il destino è noto.
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Inviato 09 marzo 2013 - 01:27

Io invece martedì scorso ho avuto una piccola "esperienza storica". Sono potuto entrare nell'archivio storico dell'Ospedale degli Innocenti, a Firenze in Piazza Santissima Annunziata. In pratica il primo brefotrofio d'Europa, aperto nel 1419. Il progetto e la realizzazione di diverse parti (perlomeno i portici, non ricordo se anche altre parti) furono opera del Brunelleschi.
Ho potuto, oltre che sfogliare alcuni codici miniati di metà 400 con le mie unte mani, visionare i registri di "Balie e Bambini" dell'istituto.
La prima bambina registrata è Agata Esmeralda. Viene data in affidamento a una famiglia con un piccolo corredo, ma dopo un anno il corredo viene riportato all'istituto. La bambina è morta.
In sostanza i bimbi venivano affidati a famiglie fino circa all'età di otto anni, poi tornavano all'ospedale (anzi allo Spedale) e venivano inviati alle varie botteghe dell'Arte della Seta (che patrocinava l'istituto) come manovalanza.
Credevo che roba come le medaglie spezzate per il riconoscimento,e il riscatto, dei figli abbandonati fossero solo invenzioni letterarie, e invece il museo ne è pieno.
Ancora nel decennio 1890-99 furono 11'000 gli infanti assistiti dall'istituto, in pratica un paese neanche troppo piccolo. E se ne ricordavano: nell'archivio è conservata anche la lettera di un soldato dal fronte della prima guerra mondiale che, dovendo scrivere a "casa", scrive proprio all'istituto.
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#245 combatrock

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Inviato 09 marzo 2013 - 01:32

Grazie Cork. Ho letto dai giornali dell'apertura di quell'archivio e vederlo di persona deve essere stupefacente, come anche tu testimoni.
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#246 Çorkan

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Inviato 09 marzo 2013 - 01:42

Grazie Cork. Ho letto dai giornali dell'apertura di quell'archivio e vederlo di persona deve essere stupefacente, come anche tu testimoni.


Si, conta che purtroppo io ci capisco anche poco. Però insomma, eravamo in tre e con una "guida" tutta per noi, quindi qualche curiosità, di quelle di chi al medioevo/rinascimento ci arriva più dal lato letterario/fantastico, ce la siam tolta.
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Inviato 09 marzo 2013 - 15:53

Di palo in frasca: conoscete questo documentario propagandistico realizzato da Walt Disney nel 1943? Mi impressiona ogni volta che lo vedo:

[m]http://youtu.be/g0AAsMjrEwk[/m]
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#248 stipsy

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Inviato 10 marzo 2013 - 03:08


Grazie Cork. Ho letto dai giornali dell'apertura di quell'archivio e vederlo di persona deve essere stupefacente, come anche tu testimoni.


Si, conta che purtroppo io ci capisco anche poco. Però insomma, eravamo in tre e con una "guida" tutta per noi, quindi qualche curiosità, di quelle di chi al medioevo/rinascimento ci arriva più dal lato letterario/fantastico, ce la siam tolta.


Ho visitato anche io, circa dodici mesi fa, lo Spedale degli Innocenti. Anche se artisticamente non è niente di che (come struttura e come museo), ho provato una strana e intima sensazione di raccoglimento e di deferenza, sia nel leggere gli stralci di storia disseminati lungo il percorso, sia nel vedere (non so se c'è ancora) il video di quella signora anzianissima, ancora in vita, che raccontava di essere stata allevata nell'ospedale, nonchè i cimeli (appunto le varie medagliette o monete bucate di riconoscimento) e la celebre 'ruota' . Insomma, mi ha arricchito e non poco.

Come hai fatto ad ottenere questa visita così approfondita? Od ora (come mi pare di capire dalle parole di combat) è la normalità?
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#249 Çorkan

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Inviato 10 marzo 2013 - 12:10



Grazie Cork. Ho letto dai giornali dell'apertura di quell'archivio e vederlo di persona deve essere stupefacente, come anche tu testimoni.


Si, conta che purtroppo io ci capisco anche poco. Però insomma, eravamo in tre e con una "guida" tutta per noi, quindi qualche curiosità, di quelle di chi al medioevo/rinascimento ci arriva più dal lato letterario/fantastico, ce la siam tolta.


Ho visitato anche io, circa dodici mesi fa, lo Spedale degli Innocenti. Anche se artisticamente non è niente di che (come struttura e come museo), ho provato una strana e intima sensazione di raccoglimento e di deferenza, sia nel leggere gli stralci di storia disseminati lungo il percorso, sia nel vedere (non so se c'è ancora) il video di quella signora anzianissima, ancora in vita, che raccontava di essere stata allevata nell'ospedale, nonchè i cimeli (appunto le varie medagliette o monete bucate di riconoscimento) e la celebre 'ruota' . Insomma, mi ha arricchito e non poco.

Come hai fatto ad ottenere questa visita così approfondita? Od ora (come mi pare di capire dalle parole di combat) è la normalità?


Un'amica lavora per una cooperativa sociale che collabora con l'Istituto. Dobbiamo fare un progetto insieme (un laboratorio per i ragazzi del centro giovani qui del paese) e quindi c'hanno fatto questa visita con lezione acclusa.
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#250 stipsy

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Inviato 13 marzo 2013 - 19:30

Storici, a me. Ho letto che il nuovo Papa avrebbe, a suo tempo, mentito sui desaparecidos e coperto la dittatura. Cosa ne sapete? Io nulla, ammetto (e sono laureato in Storia).
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