grazie, te l'ho chiesto proprio perchè sono interessato

La Storia
#301
Inviato 13 dicembre 2014 - 13:16
#302
Inviato 29 settembre 2015 - 05:39
riesumo il topic morto da quasi un anno per questa recensione del New Yorker del nuovo libro di Snyder "Black Earth: the Holocaust as History and Warning", che trovo interessantissima senza nemmeno aver letto il libro.
http://www.newyorker.../blood-and-soil
alcuni passi (che ho selezionato per dare un'idea della "linea" del libro e che vengono smontati nella recensione)
Snyder maintains that too much emphasis has been placed on the ferocity of indigenous anti-Semitism; that it was instead the destruction of Eastern European states by the Nazis, and then the skillful “political” exploitation of their wretched recent history, which made their lands into killing grounds and a small number of their people into executioners. Without the state apparatus that had long accepted, however grudgingly, ethnic coexistence, and with the murder of Jews made into a sign of renunciation of “Judeobolshevism,” intolerable pressure was placed on the native population.
Snyder begins the new book with an unorthodox and provocative account of Hitler’s thinking. He stresses two arresting elements: Hitler’s skepticism about using agricultural science for increased food production and (usefully discomfiting for an American readership) his dependence on an American model of development. Hitler, Snyder tells us, was obsessed with the question of growing enough grain to feed the German population and, for various crackpot reasons, didn’t believe that modern agronomy could make it happen on native soil. He saw himself doing in Eastern Europe, and in Ukraine especially, what Americans had done in the Great Plains: extinguish or exile the natives while taking over the land to feed the metropolis. Lebensraum meant “living space,” but in a different sense from the way we normally understand it: a place to grow grain rather than a place to put Germans.
Snyder’s Hitler was not exactly convinced that the Germans were a superior race. He was convinced that they might become a superior race, given their bloodlines and their numbers, but they would have to prove it in competition with other races on the world stage. Startling as it is, this view explains many aspects of Hitler’s character: his physical distance from the ideal he espoused (they aren’t like me, but I will midwife a superior race that I do not belong to); his unappeasable appetite for war; his rage at his compatriots for losing his war; his readiness, at the end, to see German land destroyed, German cities burned, German women raped—his manifest desire for a bonfire of the Germans. He had given them every chance to show themselves a superior race, and, since they had failed the test of history, they must suffer the consequences.
Ukrainians may have massacred their Jewish neighbors. But this was not because the Ukrainians had always hated Jews; it was because the famine of the thirties had led the Ukrainian people to fear Soviet power, and the Nazi invocation of Judeobolshevism as the cause of their miseries provided a pat and plausible enemy. (The Soviet administration did employ Jews “disproportionately to their numbers,” Snyder observes, although most Soviet collaborators weren’t Jewish.) Some did terrible things, but they did them out of political desperation and misrouted nationalism, not enduring hate.
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#303
Inviato 20 settembre 2016 - 11:06
Non so se è OT, ma questo è proprio un bell'articolo (non fermatevi al titolo, quello è stato fatto solo per il linkbait):
http://www.linkiesta...mocrazia/31823/
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#304
Inviato 22 settembre 2016 - 10:54
Un libro davvero ben fatto sulla storia Isis. "Inside the army of terror", Michael Weiss e Hassan Hassan.
Alcune parti, per mia mancanza, le ho dovute rileggere. Tra i volumi consultati mi pare sia il più completo nella spiegazione delle origini e nel delineare come e perché si è espanso, dagli esordi di Abu Musab al-Zarqawi alle dinamiche economiche.
Vi segnalo anche un sito che mi sta prendendo un po' di ore di lettura, curato dallo stesso Weiss: http://www.interpretermag.com
#305
Inviato 20 marzo 2018 - 19:03
Rispolvero questo (bellissimo) thread per chiedervi un paio di consigli. Mi sto interessando molto alla storia tedesca in questo periodo e mi chiedevo quali fossero le fonti più complete riguardo:
- al processo d'unificazione del 1871;
- alla storia dei partiti di sinistra in Germania (mi interessa in particolare il periodo di Weimar ma va bene anche qualcosa di più generale).
#306
Inviato 20 marzo 2018 - 19:12
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#307
Inviato 20 marzo 2018 - 19:14
Purtroppo no, seguo un corso per principianti. Solo italiano, inglese e francese per ora.
#308
Inviato 21 marzo 2018 - 12:47
Purtroppo no, seguo un corso per principianti. Solo italiano, inglese e francese per ora.
Mumble mumble... sui partiti della sinistra tedesca:
Questo sicuramente come introduzione alla SPD. Se ben ricordo, la parte su Weimar era molto ben fatta (oltre che sintetica)
Sui comunisti questo, recente e il più completo in circolazione, anche se un po' pesante
Sulla questione dell'unificazione fammi pensare un attimo perché non è così semplice sceglierne uno. Se hai altre richieste più specifiche, fammele pure.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#309
Inviato 21 marzo 2018 - 14:05
Sì, ma falle qui, non in privato eh. Tutti dobbiamo imparare!
Keine Gegenstaende aus dem Fenster werfen
#310
Inviato 21 marzo 2018 - 14:47
Cercavo cose abbastanza di lungo periodo, diciamo dal post-guerre napoleoniche in poi fino all'incoronazione di Guglielmo I, passando per i vari scazzi con gli austriaci e i danesi in mezzo . Mi interessano particolarmente:
- aspetti culturali, in sostanza tutti i discorsi ottocenteschi su popolo/nazione tedesco e l'influenza che hanno avuto sull'unificazione;
- aspetti economici e politici, come si sviluppò il liberalismo in Germania e perché attecchì meno nell'Impero che in Francia e in Inghilterra e in che modo i tedeschi riuscirono comunque a imporsi come potenza economica europea nella seconda parte dell'Ottocento;
- qualche bella biografia di Bismarck o del Kaiser non mi dispiacerebbe.
In pratica tutto dai
#311
Inviato 21 marzo 2018 - 14:57
Eccheccazzo, quanto ne vuoi sapere
Non l'ho letta ma mi hanno parlato bene di questa biografia di Bismarck
Pare che sia tutt'altro che un'agiografia, però dovrebbe essere anche molto centrata sulla persona (studio psicologico e simili). Sul resto non mi viene in mente nulla di completo come quello che chiedi.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#312
Inviato 21 marzo 2018 - 15:22
Anche fonti parziali sui singoli aspetti ovviamente vanno bene! Intanto mi procuro quelli su SPD e KPD così li associo alla visione di Babylon Berlin
#313
Inviato 21 marzo 2018 - 15:29
Anche fonti parziali sui singoli aspetti ovviamente vanno bene! Intanto mi procuro quelli su SPD e KPD così li associo alla visione di Babylon Berlin
Allora leggiti anche questo classicone che va sempre bene per iniziare
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#314
Inviato 21 marzo 2018 - 15:40
Come biografia di Bismarck, quella di Alan Taylor. Per gli aspetti diplomatici, i capitoli dedicati nel libro di Taylor "L'Europa delle grandi potenze".
Per gli aspetti culturali-ideologici, qualcosa c'è nel libro di Mosse "La nazionalizzazione delle masse".
Come opera generale c'è "Tra Asburgo e Prussia" di H. Lutz (arriva fino al 1866) e in inglese "German History 1770-1866" di James Sheehan
#315
Inviato 21 marzo 2018 - 15:46
Anche fonti parziali sui singoli aspetti ovviamente vanno bene! Intanto mi procuro quelli su SPD e KPD così li associo alla visione di Babylon Berlin
Allora leggiti anche questo classicone che va sempre bene per iniziare
Questo lo comprerò perché mi manca. Ho letto due libri di Laqueur e li ho trovati molto approfonditi.
Keine Gegenstaende aus dem Fenster werfen
#316
Inviato 21 marzo 2018 - 15:58
Per gli aspetti culturali-ideologici, qualcosa c'è nel libro di Mosse "La nazionalizzazione delle masse".
Eh, questo apre un capitolo a parte.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#317
Inviato 21 marzo 2018 - 18:21
H. Lutz
Hionel Lutz?
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
#318
Inviato 21 marzo 2018 - 19:46
H. Lutz
Hionel Lutz?
E chi altri, se no?
#319
Inviato 22 marzo 2018 - 07:01
Dutz mea Lutz
#320
Inviato 24 marzo 2018 - 11:29
#321
Inviato 09 luglio 2018 - 20:57
Ah i meravigliosi anni '70 tanto rimpianti dai sovranisti nostrani: https://twitter.com/...411275956555776
(Btw, uno dei migliori account in lingua italiana che esistano su twitter)
#322
Inviato 05 settembre 2018 - 19:13
Dopo aver letto il libro della Fallaci "Intervista con la Storia" sono rimasto abbastanza stupito dal fatto di non essermi imbattuto in questi ultimi anni di giornalismo su nulla di simile a quelle interviste, per il rapporto tra i personaggi intervistati e il livello di intelligenza e di violenza talvolta delle interviste che la Fallaci faceva, andare da Nguyen Van Thieu nel bel mezzo della guerra in Vietnam e chiedergli cosa ne pensasse del fatto che molti lo considerassero come un burattino degli USA è un esempio dei tanti. Oggigiorno esistono ancora giornalisti del genere ed al contempo dittatori che abbiano il coraggio non solo di farsi realmente intervistare ma anche di rispondere a domande di questo genere? E se no perché?
Statisticamente parlando, non lo so.
#323
Inviato 05 settembre 2018 - 19:31
C'è Facebook e Twitter.
Perchè farsi intervistare?
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
#324
Inviato 05 settembre 2018 - 19:38
Non ho capito, sei serio o ironico?
Statisticamente parlando, non lo so.
#325
Inviato 05 settembre 2018 - 19:46
Sono serio.
Il dittatore (ma anche il puro e semplice personaggio politico) perchè mai dovrebbe prendersi il rischio di dare un'intervista a un giornalista scomodo/con la schiena dritta quando può parlare direttamente al suo target di riferimento mediante i social?
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
#326
Inviato 05 settembre 2018 - 20:12
Dopo aver letto il libro della Fallaci "Intervista con la Storia" sono rimasto abbastanza stupito dal fatto di non essermi imbattuto in questi ultimi anni di giornalismo su nulla di simile a quelle interviste, per il rapporto tra i personaggi intervistati e il livello di intelligenza e di violenza talvolta delle interviste che la Fallaci faceva, andare da Nguyen Van Thieu nel bel mezzo della guerra in Vietnam e chiedergli cosa ne pensasse del fatto che molti lo considerassero come un burattino degli USA è un esempio dei tanti. Oggigiorno esistono ancora giornalisti del genere ed al contempo dittatori che abbiano il coraggio non solo di farsi realmente intervistare ma anche di rispondere a domande di questo genere? E se no perché?
I dittatori si facevano intervistare a volte per lanciare messaggi o, qualche volta, per vanità. Quindi sì, ha ragione Cyclo: i social oggi offrono entrambe le possibilità.
Spesso però si fanno intervistare da un giornalista prestigioso perché possono raggiungere un pubblico diverso. Bin Laden ad esempio si è fatto intervistare più volte da giornalisti occidentali di una certa fama (di una di queste ho il video). C'è una bella quota di narcisismo, ma soprattutto la volontà di lanciare messaggi. Certamente il loro non voleva essere un contributo agli studi storici...
Keine Gegenstaende aus dem Fenster werfen
#327
Inviato 30 settembre 2018 - 08:51
sinceramente affermazioni come
non me le aspettavo da te, mi sa che ti devi semplicemente informare meglio.a cose che vadano oltre questi fatti non riesco a credere, o meglio non come "sistema pensato e progettato per".
forse ti sei stancato di una certa lettura "semplicistica" dell'Olocausto che si insegna a scuola o viene trasmessa dai mass media (qua si potrebbe aprire un altro discorso su come la sua memoria sia diventata una componente identitaria europea, come può esserlo la Rivoluzione del' 49 in Cina o altri eventi formativi che diventano semplificati e popolarizzati), magari hai letto di alcune misure propagandistiche sovietiche e americani nell'immediato dopoguerra, o magari hai dato una certa lettura "cinica" al processo di Norimberga, ma il mio consiglio una volta sollevati questi dubbi è di continuare a leggere opere "ortodosse" più specifiche, più approfondite e più complesse, invece che leggere la "alterstoria" di turno.
Ritornando al discorso di 5 anni fa, ho intrapreso negli ultimi tempi varie letture sul nazismo e ho chiaramente cambiato idea rispetto al discorso che facevo, diciamo che forse non volevo crederci perché mi sembrava assurdo come disegno progettuale così finemente cesellato, ma evidentemente mi sbagliavo.
Statisticamente parlando, non lo so.
#328
Inviato 30 settembre 2018 - 09:22
Drogo e Corrigan, potete tirare fuori i nomi delle letture specifiche, oltre a spiegare in breve quale sarebbe la versione semplicistica e quella invece più attinente ai fatti?
#329
Inviato 11 ottobre 2018 - 18:11
Drogo e Corrigan, potete tirare fuori i nomi delle letture specifiche, oltre a spiegare in breve quale sarebbe la versione semplicistica e quella invece più attinente ai fatti?
Scusa il ritardo, io ho letto:
- La banalità del male di Hannah Arendt
- Storia del Terzo Reich di William Shirer
- La Dittatura Tedesca di Karl Bracher che devo ancora terminare.
In più ho visto vari documentari su youtube che si trovano sul nazismo, sulla guerra, sul processo di Norimberga, etc. Chiaramente i libri sono tutt'altra cosa, hanno la possibilità di andare molto più in profondità.
Essendo le uniche fonti a cui ho attinto finora specifiche, non sono chiaramente in grado di darti una bibliografia ragionata.
Statisticamente parlando, non lo so.
#330
Inviato 12 ottobre 2018 - 07:50
Comunque anche fare un giro nei campi ancora in piedi un'idea della programmaticità della cosa te la dà, forse anche meglio dei libri.
#331
Inviato 12 ottobre 2018 - 09:08
Comunque anche fare un giro nei campi ancora in piedi un'idea della programmaticità della cosa te la dà, forse anche meglio dei libri.
tu ci sei stato? dove? ho sempre provato quasi un'esigenza morale nell'andarci, mi frena il fatto che chi c'è stato me ne ha parlato come di una Disneyland della Shoah
Запрещено разговаривать с незнакомцами
#332
Inviato 12 ottobre 2018 - 10:46
Ma no, non mi sembra proprio siano spettacolarizzazioni dell'olocausto, anzi. Le parti informative sono molto dettagliate (parlo di Auschwitz e Dachau, che sono quelli che ho visitato); spostandosi poi a Birkenau non si può fare altro che rimanere assordati dal silenzio che aleggia sopra l'enorme distesa di baracche distrutte. Un'esperienza da fare obbligatoriamente secondo me.Comunque anche fare un giro nei campi ancora in piedi un'idea della programmaticità della cosa te la dà, forse anche meglio dei libri.
tu ci sei stato? dove? ho sempre provato quasi un'esigenza morale nell'andarci, mi frena il fatto che chi c'è stato me ne ha parlato come di una Disneyland della Shoah
#333
Inviato 12 ottobre 2018 - 10:48
Sottoscrivo.
Io sono stato a Sachsenhausen comunque, poco a nord di Berlino.
#334
Inviato 19 ottobre 2018 - 02:29
Cardini in acido
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#335
Inviato 06 novembre 2018 - 08:23


I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#336
Inviato 06 novembre 2018 - 08:54
Questo è stato un mio libro di testo per la tesi, tratta la propaganda e la comunicazione nazista, fascista, sovietica e cinese.
Costa ma lo consiglio (a tutti, è bellissimo anche come edizione):
Iron Fists: Branding the 20th Century Totalitarian State di Steven Heller
#337
Inviato 06 novembre 2018 - 08:59
Io non vedo il primo testo (non The Third Reich, l'altro)
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#338
Inviato 06 novembre 2018 - 09:06
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#339
Inviato 06 novembre 2018 - 09:35
Non sono sicuro di avere compreso esattamente cosa hai in mente ma l'unico a cui ho pensato è questo:
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#340
Inviato 06 novembre 2018 - 09:55
Non ho letto questo ma su Duggan ci metterei pure la mano sul fuoco (ho letto "la questione contraria" con Il popolo del Duce, cioè cosa pensavano gli italiani):
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#341
Inviato 06 novembre 2018 - 10:00
Non sono sicuro di avere compreso esattamente cosa hai in mente ma l'unico a cui ho pensato è questo:
Poiche' il corso si concentra su PRC, Giappone fascio-scintoista e Corea del Nord, sul versante fascio-nazi-sovietico mi servono esclusivamente monografie che si occupino specificatamente della tecnica della propaganda nei regimi totalitari, possibilmente con un focus sul rapporto coi media del ventesimo secolo (poster e cinema soprattutto).
Il testo di Mosse sebbene mi sembri interessante non credo rientri in quell'ambito, ma grazie lo stesso.
EDIT: Grazie Duck, ho dato un'occhiata a The Cult of the Duce e dovrebbero esserci un paio di capitoli perfetti: The propagation of the cult of the Duce, 1925–26 di Duggan, e Mass culture and the cult of personality di Stephen Gundle.
Ho anche trovato questo che sembra assolutamente in tema:
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#343
Inviato 06 novembre 2018 - 10:17
incredibile
e' una foto che mi affascina da sempre, a livello puramente estetico e' un capolavoro assoluto.
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#344
Inviato 06 novembre 2018 - 10:24
rimanendo in tema e con tuti gli ovvi disclaimer del caso (nel caso in cui qualche mio futuro studente chieda il mio licenziamento a causa di questo post):
da 32'29'' a 36'00'' (ed in particolare da 33'08'').
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#345
Inviato 06 novembre 2018 - 10:27
Comunque anche fare un giro nei campi ancora in piedi un'idea della programmaticità della cosa te la dà, forse anche meglio dei libri.
tu ci sei stato? dove? ho sempre provato quasi un'esigenza morale nell'andarci, mi frena il fatto che chi c'è stato me ne ha parlato come di una Disneyland della Shoah
io ero stato a Mauthausen (Austria) in gita scolastica (ovvio che uno poi finisce a ascoltare i Clock DVA) e a Auschwitz (Polonia) dove ho magiato alla mensa (DIO!) con un pastore tedesco al guinzaglio, ero con amici una 10/15ina di anni fa; penso che la roba più drammatica sia proprio l'idea del mattatoio che emerge fortissima, quasi un villaggio vacanze della morte ----- a Auschwitz ero nei giorni di Natale, c'era una temperatura di 30 sotto 0 e le foto dei villeggianti in mutande, dubito avessero l'olio magico addosso
a Monaco, in Germania, se non ricordo male, c'era un campo all'interno della città, visitabile
lo sterminio nazista mi perseguita da sempre a livello educativo, mia madre aveva una biblioteca sull'argomento che nemmeno al centro culturale ebraico, per questo secondo me non riusciva a capire Fantozzi e Lino Banfi quando glieli propinavo, e si intristiva ("poverino!") di fronte alle sciagure di Villaggio
#346
Inviato 06 novembre 2018 - 10:43
e' una foto che mi affascina da sempre, a livello puramente estetico e' un capolavoro assoluto.
La comunicazione è peggiorata incredibilmente, coi danni peggiori forse fatti proprio dall'avvento del fotoritocco alla portata di tutti. Era talmente tutto nuovo che si mettevano al marketing gli artisti. Ora neanche i dittatori riescono a comunicare con l'eleganza di un tempo, pur avendo messaggi (orrendamente) chiari e potendo obbligare i talenti migliori a lavorare per loro.
Fascisti, sovietici, pure i cinesi coi loro bellissimi dazibao... ora siamo fermi a Silvione sul fondo cielo col lettering col glow bianco e alle cinesate orrende di Xi Jinping.
#347
Inviato 06 novembre 2018 - 10:48
solaR, stai forse dicendo che qualcosa è tramontato?
^questa merda è la nuova reaction ufficiale dei moderatori occulti, equivalente ad un "Segnalato "
Ma rimanendo in topic e serio mi chiedo se non siano gli stessi meccanismi di recupero di qualcosa di contemporaneo o quasi. Però credo di no, perché quei gran totalitarismi si portavano appresso e inflazionavano delle culture "proprie", per forza, mentre il tizio qui sopra appunto non essendo un dittatore deve far arrabbiare HBO, che si arrabbia davvero.
Le cinesate di Xi Jinping mi mancano però
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
#348
Inviato 06 novembre 2018 - 11:02
#349
Inviato 06 novembre 2018 - 11:05
Le cinesate di Xi Jinping mi mancano però

Il livello è questo ovunque, dalle zarrate arabe a Trump, dal politico locale campano ai 5s. Ciascuno con le proprie specificità: i cinesi hanno una predilezione per le foto oversaturate, i visi lisciati e i giochi pirotecnici

#350
Inviato 06 novembre 2018 - 11:08
sono manifesti vaporwave, tutto torna
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