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La Storia


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433 replies to this topic

#401 Matthew30

    Classic Rocker

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Inviato 29 dicembre 2020 - 09:34

Che dire della storia islamica, dopo lo sviluppo della corrente sciita a metà del VI secolo? Oltre all'espansione degli Omayyadi, s'intende.


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#402 guast

    Classic Rocker

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Inviato 29 dicembre 2020 - 10:26

 

 

 

 

Cinquant'anni dopo l'elezione a presidente di Salvador Allende (5 novembre 1970) la Nsa, la madre di tutte le agenzie di intelligence statunitensi, li ha desecretati e messi a disposizione del pubblico. Raccontano come, chi e in quali tempi attivò una fine strategia che non esponesse gli Usa a una condanna internazionale per un'interferenza considerata grave, visto che Allende era stato eletto in una libera e democratica elezione, ma agisse assediando in tanti modi il primo governo marxista in America Latina. Golpe in testa. Quegli scritti sono anche la testimonianza diretta di un intervento, una scelta politica e strategica decisiva per il successo di Augusto Pinochet.

 

 

La cosa che mi ha sempre perplesso del golpe in Cile è il fatto che, a ben vedere, il governo di Allende non era assolutamente comunista/marxista, tutt'al più socialista, non faceva scappare gli investitori; il paese stesso per dimensione e posizione geografica non rappresentava certo una minaccia per la politica estera americana. Inoltre, la congiuntura economica sfavorevole non era più grave di centinaia di altre che sono avvenute nella storia non solo dei paesi latino-americani ma anche di quelli occidentali.

Le motivazioni alla base di quello che si permise che avvenisse non stanno granché in piedi, al di là di un livello di paranoia politico-strategica da parte di Nixon e Kissinger da insani di mente.

 

Sto scrivendo la mia tesi di magistrale in storia sul Cile contemporaneo, se vi interessa più avanti relaziono meglio sul tema al quale ho dedicato parecchi studi


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#403 corrigan

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Inviato 29 dicembre 2020 - 10:37

Che dire della storia islamica, dopo lo sviluppo della corrente sciita a metà del VI secolo? Oltre all'espansione degli Omayyadi, s'intende.

Matthew, a parte il fatto che lo sciismo inizia nella metà del VII secolo, non capisco cosa chiedi: un riassunto della storia araba? un riassunto della storia dell'Islam in quanto religione? un riassunto della storia del mondo islamico? mi sembra un po' troppo asd

 

Posso darti dei consigli al massimo - in italiano, per una volta:

Gli arabi nella storia di Bernard Lewis è il grande classico ma è vecchio come il cucco

Storia dei popoli arabi da Maometto ai nostri giorni di Albert Hourani comincia ad avere i suoi anni ma è anch'esso un classico.

Storia del Medio Oriente moderno di James Gelvin relativamente recente, è del 2008, uno degli standard ccontemporanei.

Ci sono poi due libri recenti de Il Mulino (collana "Farsi un'idea") sull'Islam:

I sunniti: dalle origini allo stato islamico di Massimo Campanini 

Gli sciiti: l'altro Islam tra cultura e attualità di Anna Vanzan

Però se vuoi fare bella figura con gli amici il sabato sera mi butterei sul recentissimo Sunnites et Chiites: Histoire politique d’une discorde di Laurence Louër uscito nel 2017 per la mitica Éditions du Seuil.


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#404 Matthew30

    Classic Rocker

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Inviato 29 dicembre 2020 - 11:05

 

Che dire della storia islamica, dopo lo sviluppo della corrente sciita a metà del VI secolo? Oltre all'espansione degli Omayyadi, s'intende.

Matthew, a parte il fatto che lo sciismo inizia nella metà del VII secolo, non capisco cosa chiedi: un riassunto della storia araba? un riassunto della storia dell'Islam in quanto religione? un riassunto della storia del mondo islamico? mi sembra un po' troppo asd

 

Posso darti dei consigli al massimo - in italiano, per una volta:

Gli arabi nella storia di Bernard Lewis è il grande classico ma è vecchio come il cucco

Storia dei popoli arabi da Maometto ai nostri giorni di Albert Hourani comincia ad avere i suoi anni ma è anch'esso un classico.

Storia del Medio Oriente moderno di James Gelvin relativamente recente, è del 2008, uno degli standard ccontemporanei.

Ci sono poi due libri recenti de Il Mulino (collana "Farsi un'idea") sull'Islam:

I sunniti: dalle origini allo stato islamico di Massimo Campanini 

Gli sciiti: l'altro Islam tra cultura e attualità di Anna Vanzan

Però se vuoi fare bella figura con gli amici il sabato sera mi butterei sul recentissimo Sunnites et Chiites: Histoire politique d’une discorde di Laurence Louër uscito nel 2017 per la mitica Éditions du Seuil.

 

 

Nono, intendevo un'altra cosa, ossia una descrizione più o meno attenta delle influenze legate alla formazione di un'identità islamica nell'epoca post maomettiana. Grazie comunque per i consigli, soprattutto quelli su sunniti e sciiti mi attirano.


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#405 Perfect Prey

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Inviato 29 dicembre 2020 - 11:23

Avevo dato Storia della cultura e dei Paesi Islamici durante la Specialistica, prendendo 30 e lode tra l'altro, ricordo una vagonata di carta tra manuali e dispense. Quello che chiedi non è un argomento riassumibile in pochi messaggi di forum, per quanto sempre importante anche alla luce della situazione attuale.
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#406 Gozer

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Inviato 29 dicembre 2020 - 12:24

Sto scrivendo la mia tesi di magistrale in storia sul Cile contemporaneo, se vi interessa più avanti relaziono meglio sul tema al quale ho dedicato parecchi studi

 

Ce l'hai messi i Prisioneros sì?

 

Si agevola folla sterminata che canta "El baile de los que sobran" durante le proteste dello scorso anno:

 


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#407 ucca

    CRM

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Inviato 29 dicembre 2020 - 12:44

Si a me interessa comunque, credo anche a Filippo.
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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#408 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 24 marzo 2021 - 09:35

*
POPOLARE

Sto sistemando è ho ritrovato il tesserino identificativo del campo di concentramento in cui era stato portato mio nonno.

IMG-20210324-100334.jpg


IMG-20210324-100326.jpg


Fu catturato dai tedeschi in frontiera sulle Alpi come alpino, sugli sci l'hanno preso.
  • 20

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

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#409 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 29 marzo 2021 - 09:22

Anche mio nonno fu catturato a San Candido tipo il 9 settembre. Va detto però che i militari li mettevano in campi di prigionia, non di concentramento (cioè li picchiavano e non gli davano da mangiare ma non li sterminavano)
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#410 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 29 marzo 2021 - 10:23

Un mesetto fa mio padre mi ha fatto vedere dei documenti di un suo cugino, tra cui una cartolina prestampata dal campo di prigionia di Zonderwater (mi pare) o comunque dal Sudafrica. Abbastanza impressionante che li spedissero fin là.

E pure che avessero queste cartoline da spedire ai familiari, in cui dovevano solo mettere il proprio nome e il destinatario, il resto del testo era stampato (in italiano).


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#411 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 29 marzo 2021 - 12:00

Ahimé non ho documentazione, ma uno dei fratelli di mio nonno (lo "zio Piero", che dopo morto ho scoperto con sconcerto chiamarsi all'anagrafe "Pierino") nel 1939 fu arruolato e mandato in Abissinia.

Nel 1940 l'Abissinia fu conquistata dagli Inglesi e lui fu fatto prigioniero, quindi deportato non so dove nell'Africa inglese, dove rimase tutto il resto della guerra a fare il contadino in un campo di lavoro, ovviamente senza possibilità di interagire con la famiglia, che non sapeva neppure se fosse vivo o morto.

Ritornò a casa credo un annetto dopo la fine della guerra. Non aveva più capelli, era mezzo sdentato, aveva perso in guerra una falange dell'indice di una mano e nel campo di lavoro due falangi di medio e anulare dell'altra mano.

 

In ogni caso, è morto a più di 95 anni.


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Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
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#412 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 03 aprile 2021 - 21:16

Sto guardando il bel film di Placido "7 minuti" e mi è ripassato in mente tutto il mio passato vissuto in varie aziende come operaio.
Ho compreso che tutto è finito con la fine dei valori legati alla resistenza e all'antifascismo dei nostri nonni, che forse è vero non sono stai dei maestri di vita, così burberi quali erano, ma forse siamo stati noi non attenti e umili nel seguire il loro esempio documentandoci e chiedendo loro consiglio.
C'è una cosa che probabilmente dovremmo sempre tenere in mente: la cooperazione. Dal basso e in basso si è sempre numericamente di più e unendoci posiamo avere più forza di qualsiasi multinazionale. Lo avevamo ben presente e lo abbiamo dimenticato. Ma si può tornare a vincere, a creare la vera forza del lavoro, quella che decide ciò che vuole consumare e a che prezzo. Il prezzo che non supera mai la dignità e la forza morale e culturale della singola persona.
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#413 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 04 aprile 2021 - 12:47

 Il prezzo che non supera mai la dignità e la forza morale e culturale della singola persona.

 

si ok ma quando vedi i peperoni a 6 e 99 pensi che sia il momento giusto per fare delle rinunce


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#414 Tommy Ironic

    Roadie

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Inviato 06 maggio 2021 - 10:13

I'd Never Been Involved in Anything as Secret as This

 

La cattura e la morte di Bin Laden, 10 anni dopo.


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#415 Reynard

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Inviato 11 agosto 2021 - 13:56

Domanda per Corrigan, o per chi ne sa:

 

Libri sulla storia del Xinjiang moderno (ultimo secolo, per capirci)?


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#416 corrigan

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Inviato 11 agosto 2021 - 14:15

Domanda per Corrigan, o per chi ne sa:

Libri sulla storia del Xinjiang moderno (ultimo secolo, per capirci)?

Non c'è nulla in italiano di mia conoscenza. Lo state of the art al momento è Uyghur Nation: Reform and Revolution on the Russia- China Frontier di David Brophy, uscito per Harvard nel 2016. E' bello peso e di difficile lettura, perché la storia politica dello Xinjiang del ventesimo secolo è incredibilmente complessa tra tribù, sovietici, giapponesi, nazionalisti cinesi e comunisti cinesi, alla fine dopo averlo letto ho deciso di non assegnarlo ai miei studenti.
Soprattutto se lo prendi da qualche biblioteca o lo scarichi da Library Genesis, ti consiglio invece i capitoli 4-8 dalla nuova edizione di Eurasian Crossroads: A History of Xinjiang di James Millward per Columbia uscito quest'anno, arriva fino ai giorni nostri e i noti fatti.
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#417 Reynard

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Inviato 11 agosto 2021 - 14:34

Grazie mille.


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#418 redeifiordi

    Roadie

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Inviato 27 settembre 2021 - 11:22

Non più tardi di due settimane fa è morto Borisav Jovic, braccio destro (e direi anche mezzo sinistro, era un uomo potentissimo) di Milosevic. La storia lo giudicherà.


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#419 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 01 gennaio 2023 - 15:46

Sto cercando dei libri che trattino del cosiddetto "sacco di Palermo". Conosco la storia a grandi linee e mi interessa approfondire perché a partire dai tardi anni Cinquanta sino praticamente... ai giorni d'oggi è successa una cosa molto simile a Sassari.
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#420 Gozer

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Inviato 23 luglio 2023 - 16:34

Mi sta risultando praticamente impossibile capire le responsabilità di Ataturk sul genocidio armeno, a seconda delle fonti si va dal "si è opposto a coloro che lo perpetrarono", al "non fu lui perché non aveva ancora abbastanza postere", passando per "è stato uno dei responsabili" o addirittura "è sua esclusiva responsabilità".

 

So che è un argomento molto specifico, ma non così secondario, visto l'attuale peso geopolitico della Turchia e la reazione violenta che questa mette in atto contro i paesi che riconoscono il genocidio, quindi direi che fa sentire la sua eco ancora oggi. Qualcuno ha letto qualcosa al riguardo o saprebbe dare indicazioni?


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#421 Zpider

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Inviato 23 luglio 2023 - 22:20

Probabilmente cerchi qualcosa di più approfondito, ma questa ė in estrema sintesi la lettura che viene data del ruolo di Ataturk da parte armena, che nega in modo piuttosto categorico l'esistenza di evidenze di un coinvolgimento diretto, ma individua le contraddizioni e responsabilità nella successiva fase di amnistia e mancata condanna dei responsabili, in parte integrati nel suo stesso movimento.

http://www.armenians...k_mustafa_kemal

[Caso vuole che sto ora a Yerevan :) ]
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#422 corrigan

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Inviato 24 luglio 2023 - 00:57

Mi sta risultando praticamente impossibile capire le responsabilità di Ataturk sul genocidio armeno, a seconda delle fonti si va dal "si è opposto a coloro che lo perpetrarono", al "non fu lui perché non aveva ancora abbastanza postere", passando per "è stato uno dei responsabili" o addirittura "è sua esclusiva responsabilità".

 

So che è un argomento molto specifico, ma non così secondario, visto l'attuale peso geopolitico della Turchia e la reazione violenta che questa mette in atto contro i paesi che riconoscono il genocidio, quindi direi che fa sentire la sua eco ancora oggi. Qualcuno ha letto qualcosa al riguardo o saprebbe dare indicazioni?

 

Goz, mi sa che devi leggerti due libri: The Making of Modern Turkey: Nation and State in Eastern Anatolia, 1913-1950 di Ugur Umit Ungor (Oxford, 2011) e They Can Live in the Desert but Nowhere Else: A History of the Armenian Genocide (Princeton, 2015) di Ronald Suny. Sono mattoni per chi non ha dimestichezza con la storia politica della regione e la letteratura su impero e nazionalismo.

 

Se si intende con "genocidio armeno" l'eccidio e strupro di massa delle popolazioni armene tra il 1915 ed il 1917, Ataturk non ha un ruolo diretto. L'architetto del genocidio fu Talaat Pasha. Se si intende invece un processo piu lungo volto ad eliminare un'identità cristiana dentro lo stato nazione-turco (e qui si inserisce il genocidio dei greci) allora lui e i kemalisti sono assolutamente responsabili. O come scrive Ungor nel suo libro: "This study advances the argument that a strong continuity of population policies can be observed between the CUP ["i giovani turchi"] era (1913-18) and the Kemalist era (1919-50)." Suny non nega la continuity ma spiega che queste population policies partivano da obiettivi diversi. I giovani turchi erano imperialisti preoccupati per la modernizzazione dell'impero, i kemalisti volevano un etno-stato turco. Progetto fallito causa curdi: curdi che furono tra i principali aguzzini del genocidio armeno. 


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#423 Mr. Atomic

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Inviato 24 luglio 2023 - 08:50

 

Mi sta risultando praticamente impossibile capire le responsabilità di Ataturk sul genocidio armeno, a seconda delle fonti si va dal "si è opposto a coloro che lo perpetrarono", al "non fu lui perché non aveva ancora abbastanza postere", passando per "è stato uno dei responsabili" o addirittura "è sua esclusiva responsabilità".

 

So che è un argomento molto specifico, ma non così secondario, visto l'attuale peso geopolitico della Turchia e la reazione violenta che questa mette in atto contro i paesi che riconoscono il genocidio, quindi direi che fa sentire la sua eco ancora oggi. Qualcuno ha letto qualcosa al riguardo o saprebbe dare indicazioni?

 

 Progetto fallito causa curdi: curdi che furono tra i principali aguzzini del genocidio armeno. 

 

 

cosa che viene confermata anche in diversi reportage scritti sul momento. In quei anni si conosce un picco d'interessamento verso il mondo orientale anche in Ungheria, e il massimo rappresentante dell'orientaliastica magiara, Germanus Gyula, ne offre un quadro dettagliato in uno dei suoi innumerevoli reportage sul suolo turco. 


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#424 corrigan

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Inviato 24 luglio 2023 - 09:16

 

 

 

In quei anni si conosce un picco d'interessamento verso il mondo orientale anche in Ungheria, 

https://en.wikipedia...garian_Turanism


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#425 Gozer

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Inviato 24 luglio 2023 - 17:26

Grazie a tutti per le risposte.


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#426 Gozer

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Inviato 23 febbraio 2024 - 22:16

Corrigan o chi altri: ma Ishikawa Goemon è esistito davvero? Perché leggo ovunque "fuorilegge leggendario" ma poi ne parlano e narrano la sua storia citando date precise e interazioni con personaggi reali (in particolare Toyotomi Hideyoshi, che pare lo fece uccidere), quindi non è che si capisca benissimo. O magari la risposta è nel mezzo (ossia che c'è effettivamente stato un Ishikawa Goemon ma poi intorno ci sono state montate una serie di storie di fantasia)?


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#427 Mr. Atomic

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Inviato 07 marzo 2024 - 12:51

Corrigan o chi altri (Reynard?), 

 

a breve inizio un corso di metodologia nella storiografia. Mi mancano alcuni passaggi, cose che dal resto non ho mai capito del tutto:

 

a) quale è la differenza tra storia sociale e storia culturale, inteso per appunto come due metodologie di storiografia? e tra storia sociale e nuova storia sociale? quali sono le novità? da come ho capito: storia sociale = cultural studies e storia culturale = cultural turn. Può essere giusto? cioè da una parte studio della società (storia sociale/cultural studies) dall'altra studio "dell'immaginario, delle rappresentazioni, del genere, etc" nella storia (storia culturale/ cultural turn). Giusto o non ho capito un cazzo? 

 

b) come mai questi due approcci (che mi sembrano tutto sommato complementari) si odiano a morte? perchè per esempio lo studio del genere vien messo come fondamenta della storia culturale e non in quella sociale, come invece logica vorrebbe?  

 

ho altre domande ma vediamo se prima rispondete a queste das.gif


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#428 Gozer

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Inviato 07 marzo 2024 - 13:12

C'ero prima io Tana, mettiti in fila! mattarello.gif


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#429 Reynard

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Inviato 07 marzo 2024 - 19:57

 da come ho capito: storia sociale = cultural studies 

No.

 

'Storia sociale' e 'storia culturale' non sono due metodologie, sono due ambiti o settori di ricerca. Un paio di esempi: "La società feudale" di Marc Bloch, "I contadini di Linguadoca" di Le Roy Ladurie = storia sociale; "Lo specchio del feudalesimo" di Duby, "Il grande massacro dei gatti" di Robert Darnton = storia culturale.

'Cultural studies' invece è un approccio, tendenzialmente multidisciplinare (nato fra l'altro nell'ambito della critica letteraria), politicamente impegnato, che analizza i fenomeni culturali in connessione con la struttura sociale. 


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#430 Mr. Atomic

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Inviato 07 marzo 2024 - 21:20

Perfetto, grazie Reynard! Ma non ho capito la prima parte, perché Bloch è storia sociale mentre Duby sarebbe storia culturale? Non è un approccio similissimo?
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#431 Reynard

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Inviato 07 marzo 2024 - 21:58

Non Bloch e Duby, ma quegli specifici libri. D'altra parte in una singola opera storia sociale e culturale possono intrecciarsi (i confini non sono netti), ma si tratta di argomenti diversi.

Semplificando: ti occupi di feudalesimo?

Se analizzi come si è imposta l'ereditarietà dei feudi, come gli allodieri sono stati assorbiti nella signoria di banno, come si sono diffuse le immunità... fai storia sociale.

Se analizzi lo sviluppo della concezione dei tre ordini, la nascita dell'ideale cavalleresco, la autorappresentazione letteraria della guerra... fai storia culturale.

Poi nei fatti è quasi impossibile trattare una cosa senza trattare l'altra, ma è differente il fenomeno che è al centro dell'attenzione. 


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#432 Mr. Atomic

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Inviato 07 marzo 2024 - 22:39

Perfetto! (scrivo da cellulare, sono l'essenziale) ma la nuova storia sociale cosa sarebbe? Da cosa si differenza da quella tradizionale?
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#433 Reynard

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Inviato 08 marzo 2024 - 07:59

A quel che ne so, è un approccio specifico con presupposti teorici e metodi particolari: una corrente quindi, non un ambito.
(Ho trovato un articolo che può tornarti utile ma non riesco a linkarlo, sono da cell anch’io).
Però c’è un errore di prospettiva nella tua domanda (e l’articolo che voglio linkarti potrebbe darti l’idea sbagliata), cioè pensare che ciò che non è “new social history” sia tutta la stessa cosa; ovviamente non è così, è sempre esistita una varietà di approcci. Un conto è la storiografia marxista tradizionale, un altro la scuola delle Annales ecc. (fra l’altro, la new social history riprende tantissimo da quest’ultima).
La ‘novità’ mi sembra essere più che altro di collocazione accademica e di immagine della disciplina - oltre il fatto che secondo me gli accademici anglosassoni hanno un po’ la sindrome di Copernico e tendono a presentare le loro novità teoriche come una svolta completa rispetto a un passato statico e monolitico.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#434 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 08 marzo 2024 - 08:09

La ‘novità’ mi sembra essere più che altro di collocazione accademica e di immagine della disciplina - oltre il fatto che secondo me gli accademici anglosassoni hanno un po’ la sindrome di Copernico e tendono a presentare le loro novità teoriche come una svolta completa rispetto a un passato statico e monolitico.

piu che altro è una necessità dettata dal mercato. è il nocciolo di qualunque workshop su "come trasformare la tua tesi di dottorato in una monografia", "come presentare la tua ricerca" etc. te lo inculcano fin dall'inizio.


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 





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