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Consigliami Il Libro


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443 replies to this topic

#101 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 10 dicembre 2015 - 13:41

Tempo fa a casa di un mio amico ho visto Maus, e mi è balenata in mente l'idea di leggermi qualche graphic novel - magari me ne compro uno come regalo di Natale.

Sono ignorantissimo sul tema, so che c'è un thread apposito, ma non ho voglia di sviscerarlo.

 

Insomma, consigliatemi un po', partendo dai classici del genere.


  • 0
Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#102 100000

    Enciclopedista

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Inviato 10 dicembre 2015 - 14:12

Il fatto è che il/lo/la graphic novel NON è un genere, è un po' come chiedere "consigliatemi un romanzo".
Quindi dovresti forse esplicitare che genere preferisci.

Ad ogni modo, sparo qualche classico a memoria, prima che arrivino solaris, tom e compagnia a illuminarti/ci:
L'incal (Jodorowsky Moebius) - delirio futurista immaginifico
V for Vendetta (Moore Lloyd) - un'idea ce l'avrai, ma non farti ingannare dal film
Watchmen (Moore Gibbons) - vedi sopra
Contratto con Dio (Eisner) - IL classico americano

Akira (Otomo) - IL classico jappo (distopia cyberpunk trascendente)
The Life and Times of $crooge McDuck (Don Rosa) - non so se vale, per me sì
Asterios Polyp (Mazzucchelli) - il postmoderno americano in fumetto (bellissimo)
Città di vetro (Auster Karasik Mazzucchelli) - ecco anche questo merita molto, riesce nell'impresa di tradurre l'omonimo romanzo di Auster trasponendolo su un altro medium con una consapevolezza del mezzo incredibile
 
(scusate la poca fantasia)


  • 0

#103 Tom

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Inviato 11 dicembre 2015 - 18:38

Avete da consigliare qualche buon giallo da regalare a mio padre?

Possibilmente: recenti, poco violenti, lettura scorrevole e alla fine devono vincere i buoni.

Tipo Montalbano, per dire.


  • 0

#104 Reynard

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Inviato 11 dicembre 2015 - 18:42

Alicia Gimenez Bartlett


  • 2
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#105 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 11 dicembre 2015 - 18:43

Avete da consigliare qualche buon giallo da regalare a mio padre?

Possibilmente: recenti, poco violenti, lettura scorrevole e alla fine devono vincere i buoni.

Tipo Montalbano, per dire.

Mi verrebbe in mente i romanzi Maurizio De Giovanni, le indagini del commissario Ricciardi. Ambientati nella Napoli degli anni Trenta, ben scritti, non eccessivamente violenti, con un protagonista e un'ambientazione che si fanno ricordare; senza dubbio più amaro di Camilleri, ma ti consiglierei un titolo tra "Il giorno dei morti" e "Il senso del dolore".


  • 1

#106 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 11 dicembre 2015 - 18:48

Contratto con Dio (Eisner) - IL classico americano

 

Lo sottoscrivo.


  • 0

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#107 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 11 dicembre 2015 - 18:54

@Tom Io a mia madre regalo questo

 

copertina_Cuore-di-stella-b.jpg

 

Non l'ho letto ma da quel che ho capito dovrebbe soddisfare i tuoi criteri. Di recente le ho regalato Mar Bianco di Claudio Giunta e le è piaciuto (così ha detto).


  • 1

Siamo vittime di una trovata retorica.


#108 Tom

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Inviato 11 dicembre 2015 - 18:57

Grazie, tutti consigli ben centrati, controllo se non li ha già e poi scelgo.


  • 0

#109 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 11 dicembre 2015 - 19:05

La Bartlett consigliatissima. E' anche una donna simpaticissima, di quelle felicissime quando si possono bere una birra al tavolo e fare due chiacchiere (io me la ricorderò sempre così, super-solare :cool: )


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#110 bar shoma

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Inviato 24 dicembre 2015 - 14:16

Vorrei leggere l'Odissea con testo a fronte e corredata di note. 

Qualcuno addentro alle lettere classiche sa consigliarmi la migliore (per traduzione, etc.) edizione in commercio?

 

Grazie e buone feste :***


  • 0

#111 piersa

    Megalo-Man

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  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 24 dicembre 2015 - 14:27

Qui giace il Monti [Vincenzo] poeta e cavaliero

gran traduttor dei traduttor d'Omero


  • 0

#112 Greed

    round control to major troll

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Inviato 24 dicembre 2015 - 15:25

Se ti puoi permettere di consultare il greco sei già più addentro alle lettere classiche rispetto a me.

A me, tra quelle che ho consultato, quella "ovvia" di Rosa Calzecchi Onesti è piaciuta. Mi pare che nella traduzione riesca a mantenere viva la poesia.

Ho letto interamente solo la traduzione in prosa di Maria Grazia Ciani (e sì, perché per tradurre l'Odissea devi avere almeno tre nomi asd), che è valida ma non ha testo a fronte.


  • 0

#113 bar shoma

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Inviato 24 dicembre 2015 - 16:09

Eheh, Greed, considera che il mio greco risale ai tempi del liceo, quindi il testo a fronte è un vezzo nostalgico. Comunque ero in libreria e ho trovato 3 dei 6 volumi tradotti da Giuseppe Aurelio Privitera (3 nomi ;)), ma curati da alcuni omeristi stranieri. Un'operazione in 6 volumi mi sembrerebbe degna e buona e completa, e ci spenderei anche i soldoni, ma sarei più felice di farlo sapendo che è davvero valida e moderna. 

Ora cerco un po' quelle che dici.


  • 0

#114 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 24 dicembre 2015 - 18:09

I volumi della Fondazione Valla sono, a tutti gli effetti, una garanzia, per quanto riguarda la curatela, con un'apparato critico e di note - filologicamente orientato, è ovvio - più che notevole.

 

Indico anche la traduzione d'autore di Emilio Villa edita da DeriveApprodi.


  • 2

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#115 Der Hexenmeister

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Inviato 30 dicembre 2015 - 15:04

220px-On_Growth_and_Form_1st_Edition_191

 

qualcuno l'ha letto? 


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il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati

 


#116 Reynard

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Inviato 31 dicembre 2015 - 15:41

Mai letto, ma se ti puo' interessare ne esiste la traduzione italiana (ed. Bollati).


  • 1
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#117 Der Hexenmeister

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Inviato 31 dicembre 2015 - 16:33

Mai letto, ma se ti puo' interessare ne esiste la traduzione italiana (ed. Bollati).

 

Si, avevo controllato; però visto che sono 22 carte ho un po' paura a comprarlo a scatola chiusa [più che altro perché ho qualche buco in biologia e matematica]


  • 0

il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati

 


#118 Greed

    round control to major troll

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Inviato 03 febbraio 2016 - 16:20

Cosa leggere per trovare una definizione di cos'è un mito e quale funzione ha nella comunità-società? Non devo approfondire, mi serve piuttosto un'idea e documentazione per un dettaglio tesistico. Ovviamente ne ho un'idea, per quanto poco scientifica, ma l'ipse dixit funziona semper.

Se c'è qualcosa in Hegel o altri filosofi forse ho i libri in casa. E non ho mai letto Levi-Strauss  :unsure:


  • 0

#119 Reynard

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Inviato 03 febbraio 2016 - 17:46

Cosa leggere per trovare una definizione di cos'è un mito e quale funzione ha nella comunità-società? Non devo approfondire, mi serve piuttosto un'idea e documentazione per un dettaglio tesistico. Ovviamente ne ho un'idea, per quanto poco scientifica, ma l'ipse dixit funziona semper.

Se c'è qualcosa in Hegel o altri filosofi forse ho i libri in casa. E non ho mai letto Levi-Strauss  :unsure:

E allora che aspetti?

 

Ce ne sono a catervate di lavori sul mito, su due piedi e in base alle mie letture posso dirti Eliade, "Linguaggio e mito" di Cassirer, "Miti d'oggi" di Barthes, Cliffor Geertz per la critica a Levi-Strauss. "Mito e pensiero presso i greci" di Vernant.

 

Spiega però quella questione del 'dettaglio tesistico'. Ti serve una definizione da buttare lì come pezza d'appoggio per una argomentazione? Sta attento che non c'è consenso attorno alla definizione del mito, rischi di fare una argomentazione attaccabile.


  • 2
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#120 debaser

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Inviato 03 febbraio 2016 - 17:47

Non so quanto pertinente ma mi piacque molto quel libro di Carlo Ginzburg, Storia Notturna
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#121 Reynard

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Inviato 03 febbraio 2016 - 18:14

Non so quanto pertinente ma mi piacque molto quel libro di Carlo Ginzburg, Storia Notturna

 

Ah, dimenticavo, di suo anche "Miti emblemi spie". Ma è una raccolta di saggi vari, poco adatta a cercarci una teoria generale.


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#122 Nijinsky

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Inviato 03 febbraio 2016 - 18:21

La parola mito ricorre in molti titoli di Jesi, ma mai letto niente quindi chi lo sa se definisce.
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Siamo vittime di una trovata retorica.


#123 Greed

    round control to major troll

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Inviato 03 febbraio 2016 - 18:53

Grazie cari.

In realtà probabilmente non mi serve neppure, ma magari sarà una cosa che approfondisco (mi interessa) per conto mio. In ogni caso era più che altro per seguire una mia suggestione e trovare qualche appoggio teorico. E in ogni caso nessuno mi attaccherà, sia perché non penso che nessuno leggerà la tesi, sia perché penso che neanche i professori conoscano il buon vecchio Horcynus.

Magari mi guardo Eliade o Vernant con cui ho già qualche familiarità.


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#124 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 04 febbraio 2016 - 09:59

uno sguardo al divo Guenon non guasta mai


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#125 Greed

    round control to major troll

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Inviato 04 febbraio 2016 - 10:43

Piersa io vorrei che tu leggessi almeno 10 pagine di HO, PMami la tua mail che te lo PDFizzo.


  • 0

#126 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 04 febbraio 2016 - 11:08

il feticismo mi spinge verso una edizione old mondadori da 65 carte. Spero non mi farai spendere questi soldi (hai pm)

 

[grazie, stavo mandando in stampa pensando fossero davvero 10 pagine estratte a sorte :facepalm: ]


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#127 Nijinsky

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Inviato 04 febbraio 2016 - 14:08

Piersa, io vorrei tu leggessi Fratelli di Samonà, l'ho appena finito e mi sono detto "questo piace a Piersone nostro". È piccolo ma bellino.
  • 2

Siamo vittime di una trovata retorica.


#128 piersa

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Inviato 04 febbraio 2016 - 16:04

uhm, sembra interessante. Come mi ripetevano (ora più di rado) genitori e sorelle, sono nato io perché mio fratello nacque morto.


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#129 ravel

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Inviato 04 febbraio 2016 - 16:19

Canetti parla del mito in Massa e potere.

Ma, talvolta, anche nei suoi libri di aforismi (mi pare di ricordarne qualcuno al vetriolo su Lévi-Strauss... asd).

 

Nel secondo dopoguerra, a cavallo fra filosofia e teologia, si sviluppò la querelle della cosiddetta "demitizzazione" (del cristianesimo). Nel polemizzare fra loro alcuni dei partecipanti a quel dibattito affrontavano indirettamente (e talvolta direttamente) il problema del mito dal punto di vista teorico, che mi pare sia quello che ti interessava.


  • 0

«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)

 

Moriremotuttista


#130 Reynard

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Inviato 04 febbraio 2016 - 16:28

 In ogni caso era più che altro per seguire una mia suggestione e trovare qualche appoggio teorico. 

 

Mi diresti la tua suggestione? (anche in privato se vuoi)


  • 0
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#131 Mr Repetto

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Inviato 04 febbraio 2016 - 16:43

Cosa leggere per trovare una definizione di cos'è un mito e quale funzione ha nella comunità-società? Non devo approfondire, mi serve piuttosto un'idea e documentazione per un dettaglio tesistico. Ovviamente ne ho un'idea, per quanto poco scientifica, ma l'ipse dixit funziona semper.
Se c'è qualcosa in Hegel o altri filosofi forse ho i libri in casa. E non ho mai letto Levi-Strauss :unsure:

Joseph Campbell ha scritto molto su questo tema, in una prospettiva più psicologica junghiana. Ho spulciato varie cose, ma mai letto niente per intero però. Mi sembra una lettura relativamente semplice, ma non banale.
  • 0

#132 Greed

    round control to major troll

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Inviato 04 febbraio 2016 - 17:34

Penso che la mia scelta ricadrà su ciò che trovo nella povera biblioteca, o in modo illegale su internet (di molte cose citate non ci sono neanche gli ebook a pagamento, dannata modernità). Il cosiddetto metodo pratico.

 

Fox, t'aggio scritto.


  • 0

#133 piersa

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Inviato 04 febbraio 2016 - 17:38

tu fa' una bibliografia e postala, poi si vede


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#134 Matthew30

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Inviato 04 febbraio 2016 - 18:14

Non l'ho mai letto, ma mi sembra interessante questo Canetti. Più in generale, chi di voi l'ha letto lo ritiene più o meno "illuminato" di Weber o Ortega y Gasset? 

 

Beninteso, questi ultimi potrebbero in qualche modo essere i suoi maestri, se andiamo ad analizzare la sociologia delle masse?


  • 0

#135 piersa

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Inviato 04 febbraio 2016 - 18:33

eh, un momento. Ortega forse faceva lo stesso mestiere ma era totalmente un'altra cosa eh


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#136 Matthew30

    Classic Rocker

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Inviato 04 febbraio 2016 - 19:08

Io parlo di analisi sociologica delle masse, poi che Ortega y Gasset fosse un filosofo e Weber un economista è un altro discorso.


  • 0

#137 piersa

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Inviato 05 febbraio 2016 - 00:42

nO, vabbè, weber è più di un economista. Mi riprometto di aprire un 3d su Ortega, sul suo lavoro sull'uomo-massa e sul destino del figurato nell'arte (aka, la sua disumanizzazione). Stiamo Uniti.
  • 0

#138 tabache

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Inviato 11 febbraio 2016 - 14:22

Mi interesso sempre di temi riguardanti a studi sul potere, su come consiziona la società a livello mondiale ecc...
Mi sono imbattuto du un video di confronto fra Noam Chomsky e Michel Foucault. Mi hanno molto incuriosito e vorrei leggere qualche loro testo. Consigli?


  • 0

#139 piersa

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Inviato 11 febbraio 2016 - 16:06

Chomsky non conosco ma Fucò:

 

 

a) Le parole e le cose

b) sorvegliare e punire

3) eterotopia

 

per alleggerire c'è una scorrevole trilogia feltrinelli sull'uso dei piaceri


  • 0

#140 Nijinsky

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Inviato 11 febbraio 2016 - 16:20

Fucò:

 

 

a) Le parole e le cose

 

 

 

Da profano assoluto: è tostissimo. L'unica altra roba che ho letto è L'ordine del discorso, che ho seguito con meno patemi (è breve e la cosa aiuta). Ma forse ti conviene iniziare da testi sociologici, no? Tipo Comunicazione e potere di Castells e lì trovi un po' di bibliografia sulle cose che t'interessano, mi pare.


  • 0

Siamo vittime di una trovata retorica.


#141 piersa

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Inviato 11 febbraio 2016 - 16:41

vero, libro densissimo e di certo non introduttivo. L'archeologia del sapere (rizzoli, scritta microscopica) ha 90mila note e non l'ho retta...


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#142 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 11 febbraio 2016 - 23:03

L'opera di Foucault è ricchissima ed eterogenea, comprende opere latamente sistematiche, trascrizioni di lezioni, scritti d'occasione... tutti più o meno parimenti importanti: in ogni caso tutti contribuiscono in un modo o nell'altro a delineare un medesimo approccio, un determinato metodo, un certo percorso - che per l'appunto è quello, con le dovute differenze, genealogico e archeologico - che si è sviluppato, tra fratture, scarti e ripensamenti, in un arco pluritrentennale. Io consiglierei di iniziare da L'archeologia del sapere, se non altro perché c'è una riflessione esplicita su quanto è stato fatto nei testi precedenti e costituisce uno snodo non indifferente nella sua carriera. E' quasi la versione metodologica de Le parole e le cose, che è un altro ottimo testo da cui partire. Testi al crocevia di una strada, dicevo: più specificamente? Con molto più delle dovute semplificazioni, ossia con una banalizzazione quasi scorretta, potrei dire che potresti trovare una formulazione molto chiara dei principali concetti che troverai associati a Foucault nei seguenti volumi (oltre ai due precedenti).

1) pre-'80: genealogia, archeologia, biopolitica/biopotere: Sorvegliare e punire*. Nei seminari trovi anche nozioni inedite (il suo è per definizione un pensiero in progress, che evita sicuramente l'asprezza indicata da Nijinsky**): direi

Bisogna difendere la società

Sicurezza, territorio, popolazione

Nascita della biopolitica

 

2) post-'80: cura di sé, pratiche di soggettivazione... ovviamente non è che si lascia stare quanto si è fatto prima. Direi

Storia della sessualità I. La volontà di sapere

Ermeneutica del soggetto

 

Chomsky si è occupato di politica come fanno i filosofi analitici, cioè in maniera parallela e direi accidentale. Non è proprio il campo in cui ha dato il meglio a livello teorico.

 

* Quasi chiunque direbbe di partire da qui: è letterariamente molto bello, si segue facilmente e ci sono un sacco di cose importanti. Ma se proprio Piersa e Niji ti hanno scoraggiato, non disdegnerei la lettura di qualche corso, sullo stile di Nascita della biopolitica.

**Foucault rispetto ad alcuni mostri quanto a chiarezza è un illuminista. asd


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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#143 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 11 febbraio 2016 - 23:23

I saggi raccolti in Scritti letterari come sono?
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Siamo vittime di una trovata retorica.


#144 tabache

    Enciclopedista

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Inviato 11 febbraio 2016 - 23:26

é ma infatti la mia paura leggendo qualche suo estratto in giro è che fosse troppo tosto per me. Sono abbastanza un novellino. Forse quindi ha ragione Nijinsky.
Mi spulcio però approfonditamente "Nascita della biopolitica" e magari compro.

Grazie per gli aiuti!
ottimo post Stephen Dedalus
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#145 Stephen

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Inviato 11 febbraio 2016 - 23:53

I saggi raccolti in Scritti letterari come sono?

Non l'ho letto molto attentamente, però ho un ricordo vivido del primo, Che cos'è un autore?, e lo indicherei come decisamente importante e da consigliare.

 

Poi è uscita in italiano un'altra raccolta sulla letteratura, edita da Cronopio, che mi pare si intitoli La grande straniera, ma non l'ho letta proprio.

 

Poi Foucault sulla letteratura ha scritto il rilevante Raymond Roussell che è bello di per sé e può anche essere usato come una specie di introduzione a Le parole e le cose (non voglio far passare idee strane: Foucault li ha pensati come indipendenti; non è una introduzione in senso tecnico, ovviamente. Ma visto che poi gli argomenti tornano e i temi sono quelli io l'ho studiato così).


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#146 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 12 febbraio 2016 - 00:35

Gràz.
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Siamo vittime di una trovata retorica.


#147 Ronald Regaz

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Inviato 13 febbraio 2016 - 17:00

a me sembra, come tanti philosophes francesi del secondo '900, uno di quei pensatori di cui ci s'innamora, se ci s'innamora, a vent'anni, quando si adorano i paradossi ben costruiti e quando si preferisce solitamente l'esposizione brillante e acrobatica di un problema (al limite inventato) alla sua risoluzione. cioè, sicuramente un'intelligenza prodigiosa e sottile, con alcune idee importanti, ma a me tendenzialmente odioso proprio per il virtuosismo sterile e sottilmente disonesto d'un pensiero arzigogolante che in ultima analisi smonta e smaschera l'universo mondo tranne sé stesso.

io a vent'anni leggevo Schopenhauer e Leopardi, e questa gente mi sta un po' sui coglioni.

 

poi boh, adesso anche per ragioni 'di lavoro' F. sto iniziando a leggermelo benino quindi vedremo se cambio idea.

 

(PS Chomsky mi sta sui coglioni anche peggio, ovviamente per ragioni diverse e in parte opposte)


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#148 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 13 febbraio 2016 - 17:26

a me sembra, come tanti philosophes francesi del secondo '900, uno di quei pensatori di cui ci s'innamora, se ci s'innamora, a vent'anni, quando si adorano i paradossi ben costruiti e quando si preferisce solitamente l'esposizione brillante e acrobatica di un problema (al limite inventato) alla sua risoluzione. cioè, sicuramente un'intelligenza prodigiosa e sottile, con alcune idee importanti, ma a me tendenzialmente odioso proprio per il virtuosismo sterile e sottilmente disonesto d'un pensiero arzigogolante che in ultima analisi smonta e smaschera l'universo mondo tranne sé stesso.

io a vent'anni leggevo Schopenhauer e Leopardi, e questa gente mi sta un po' sui coglioni.

Però questa, permettimi, è un po' la narrazione, la chiacchera da bar dei filosofi contemporanei francesi fine a se stessi (dai, una carriere che culmina con Capitalismo e schizofrenia fine e se stessa? Con La bestia e il sovrano? Spettri di Marx? Sono filosofi politici in senso forte, non della politica ma proprio politici, anche in Della Grammatologia e in Empirismo e soggettività). Che poi Foucault ha uno stile per nulla astruso - teniamo presente che criticare un filosofo per lo stile arzigogolante è scorretto e vizioso in partenza, cfr. la Darstellung speculativa in Hegel.)

 

Ciao ;)


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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

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#149 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 13 febbraio 2016 - 17:30

a me sembra, come tanti philosophes francesi del secondo '900, uno di quei pensatori di cui ci s'innamora, se ci s'innamora, a vent'anni, quando si adorano i paradossi ben costruiti e quando si preferisce solitamente l'esposizione brillante e acrobatica di un problema (al limite inventato) alla sua risoluzione. cioè, sicuramente un'intelligenza prodigiosa e sottile, con alcune idee importanti, ma a me tendenzialmente odioso proprio per il virtuosismo sterile e sottilmente disonesto d'un pensiero arzigogolante che in ultima analisi smonta e smaschera l'universo mondo tranne sé stesso.

io a vent'anni leggevo Schopenhauer e Leopardi, e questa gente mi sta un po' sui coglioni.

 

poi boh, adesso anche per ragioni 'di lavoro' F. sto iniziando a leggermelo benino quindi vedremo se cambio idea.

 

(PS Chomsky mi sta sui coglioni anche peggio, ovviamente per ragioni diverse e in parte opposte)

 

Non ho più +, puoi elaborare? Io sono andato poco più in là degli studi liceali, quanto a filosofia, però mi sembra di poterci sempre trovare qualcosa, circa i problemi che voleva studiare l'utente tabache.

Per quel poco di cui ho un'idea, mi fido del tuo giudizio su Foucault (infatti non ho mai considerato seriamente di acquisirne qualche scritto). Però l'espressione "philosophes francesi del secondo '900" mi ispira da sempre e probabilmente in modo perverso e indipendente dai contenuti.

Dall'altro lato, di Chomsky non ho ancora letto nulla direttamente, ma qui e lì è in possibile non ritrovarselo, studiando questioni concrete.

 

Quindi le domande&richieste sono:

-secondo te quali philosophes francesi del secondo '900 non hanno la suddetta tara? Quelli del primo '900 come sono messi? Consiglia libri (o che per essi), anche lontani dal tema di tabache

-Chomsky ti sta sui coglioni anche peggio a causa della sua "estrema fiducia empirica"? Con chi lo metti a confronto, sui temi non prettamente linguistici? Consiglia

 

Ovviamente per favore, e grazie.


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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#150 Ronald Regaz

    ritardato mentale

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Inviato 13 febbraio 2016 - 18:27

Però questa, permettimi, è un po' la narrazione, la chiacchera da bar dei filosofi contemporanei francesi fine a se stessi (dai, una carriere che culmina con Capitalismo e schizofrenia fine e se stessa? Con La bestia e il sovrano? Spettri di Marx? Sono filosofi politici in senso forte, non della politica ma proprio politici, anche in Della Grammatologia e in Empirismo e soggettività). Che poi Foucault ha uno stile per nulla astruso - teniamo presente che criticare un filosofo per lo stile arzigogolante è scorretto e vizioso in partenza, cfr. la Darstellung speculativa in Hegel.)

 

verissimo, infatti i bar li frequento, mentre non ho una laurea in filosofia, anche se ho una cultura di tipo umanistico e quindi i filosofi m'interessano, ma li approccio da umile ignorante.

 

sul primo punto: io in realtà non ho parlato affatto di politica, quindi non ho nulla da contestare a quel che dici.

 

sul secondo punto: 1) per me infatti anche Hegel rientra fra gli affabulatori cazzari, ma anche qui mi baso sulla chiacchiera, ne ho letto ancor meno che di Foucault & co.; 2) l'arzigogolo fine a sé stesso, che mima con lo stile una profondità vertiginosa del contenuto, è altra cosa dalla complessità che so bene esser inevitabile quando s'affrontano questioni complesse (non dico per forza che F. si macchia di ciò, dico che - per usare una terminologia cara al forum - aborro le riccardonate anche sul piano stilistico); 3) ogni stereotipo, ne son convinto, ha un fondo di verità: che non esaurisce la verità stessa, oltre il quale bisogna procedere, ma che non può non esserci, altrimenti lo stereotipo stesso non esisterebbe; quindi se la vulgata su questi filosofi è tale, ci saranno delle ragioni intrinseche nei loro testi che l'hanno generata.

 

comunque cose simili alle mie (anzi, anche più pesanti) le dicono anche critici della cultura che questa gente l'hanno letta e meditata appieno, appunto perché a differenza mia lo fanno per mestiere. gli stessi, fra l'altro, che osservano come i nomi dei 'francesi' siano spesso branditi come clave in certo discorso kulturale contemporaneo (anche qui, non dico affatto che lo fai tu, ma succede ed è un altro motivo per cui ne diffido un po').

 

 


Non ho più +, puoi elaborare? Io sono andato poco più in là degli studi liceali, quanto a filosofia, però mi sembra di poterci sempre trovare qualcosa, circa i problemi che voleva studiare l'utente tabache.

Per quel poco di cui ho un'idea, mi fido del tuo giudizio su Foucault (infatti non ho mai considerato seriamente di acquisirne qualche scritto). Però l'espressione "philosophes francesi del secondo '900" mi ispira da sempre e probabilmente in modo perverso e indipendente dai contenuti.

Dall'altro lato, di Chomsky non ho ancora letto nulla direttamente, ma qui e lì è in possibile non ritrovarselo, studiando questioni concrete.

 

Quindi le domande&richieste sono:

-secondo te quali philosophes francesi del secondo '900 non hanno la suddetta tara? Quelli del primo '900 come sono messi? Consiglia libri (o che per essi), anche lontani dal tema di tabache

-Chomsky ti sta sui coglioni anche peggio a causa della sua "estrema fiducia empirica"? Con chi lo metti a confronto, sui temi non prettamente linguistici? Consiglia

 

Ovviamente per favore, e grazie.

 

 

ehm, per la ragione di cui sopra, non sono decisamente la persona giusta a cui fare domande  :) si tratta davvero d'un campo dove ho vaste lacune e dove sto cercando d'orientarmi. su Chomsky non-linguista non saprei dirti molto anche se trovo stucchevole il noglobalismo+complottismo-ameriKKKaimperodelmale!!!1!!1 dei suoi interventi 'politici' da tempo immemore a questa parte.

[edit: ma nel famoso dibattito televisivo con Foucault la parte della persona ragionevole la faceva senza dubbio lui]

 

sul piano linguistico, credo che la grammatica generativa sia stata un momento importantissimo della linguistica del '900 ma anche che sia in buona parte superata o smentita, non fosse che per inerzia continua a esercitare un forte potere accademico. le riconosco per esempio il merito d'aver fondato uno studio sistematico e scientifico della sintassi, trascuratissima a favore di fono- e morfologia nei primi 150 anni di scienza linguistica. ma ad esempio in fonologia, campo che conosco meglio, trovo che le varie correnti generativiste e post-generativiste abbiano imboccato notevoli vicoli ciechi. e su tutto l'argomento del Language Organ e dell'innatismo, centrale nella teoria chomskiana, mi risulta che chi studia acquisizione del linguaggio piuttostoché linguistica cognitiva abbia oggi serissime riserve.

 

(e ad esempio buona parte degli studiosi di linguistica storico-comparativa non può soffrire i generativisti, con buone ragioni a mio avviso).


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