Cinema vs Letteratura
#1
Inviato 03 settembre 2006 - 18:58
1) Quali sono gli adattamenti cinematografici che più si sono rivelati deludenti al cospetto del libro che li ha ispirati? ovviamente spiegatemi anche perchè...
2) Viceversa quali sono i film di spessore tratti da libri di più varia natura che a vostro giudizio non sono al livello del successivo rifacimento cinematografico? anche qui motivate le vostre indicazioni...
Detto questo mi aspetto numerosi pareri..
#2
Inviato 03 settembre 2006 - 19:40
Il film si chiama Alphaville.E il libro è il mondo nuovo di A.Huxley.
Perchè il film arricchisce il libro?Perchè lo confronta con il mondo(o, per meglio dire, con il linguaggio) della filosofia, tracciandone i confini e i perimetri attraverso i significati, laddovè il libro, pur meraviglioso, conservava la chiara impostazione di narrativa fantascientifica.
Il tessuto teorico di Alpha 60, a partire dall'uomo e dalla sua storia, passando per il mondo della logica e finendo sul computer stesso come agente della distruzione pone su un altro piano l'intero corpus letterario di quel tipo di fantascienza(dal mondo nuovo fino a 1984).
#3
Inviato 03 settembre 2006 - 22:14
1) Quali sono gli adattamenti cinematografici che più si sono rivelati deludenti al cospetto del libro che li ha ispirati? ovviamente spiegatemi anche perchè...
"Alta fedeltà" con J.Cusak dal libro di Nick Hornby. Mi è sembrato un tentativo di inserire il maggior numero di citazioni dal libro nel minore tempo possibile, senza preoccuparsi di dare un minimo spessore ai personaggi.
Se non avete letto il libro state alla larga da questo film. Se avete letto il libro state alla larga da questo film.
#4
Inviato 03 settembre 2006 - 23:53
Un caso in cui l'accoppiata libro + film è consigliata.
La versione cinematografica non è superiore al romanzo, ma aiuta a capire meglio l'intreccio (nonostante la scena finale sia diversa); soprattuto per chi si confronta per la prima volta con la scrittura di Palahniuk
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
#5
Inviato 04 settembre 2006 - 02:29
#6
Inviato 04 settembre 2006 - 02:36
Se nel libro ti rimane un pò di interesse fino al finale, nel film neanke quello.
#7
Inviato 04 settembre 2006 - 09:21
#8
Inviato 04 settembre 2006 - 10:12
1) Quali sono gli adattamenti cinematografici che più si sono rivelati deludenti al cospetto del libro che li ha ispirati? ovviamente spiegatemi anche perchè...
praticamente tutti quelli che mi è capitato di vedere. Trovo che il lettore di un libro si costruisca da solo certi particolari, ambienti, personaggi che, ovviamente, sono diversi da quanto ricostruito dal regista. Messi davanti alla "verità" di un altro si resta piuttosto delusi (o almeno è quello che succede a me).
Ricordo pochi film tratti da libri che avevo letto in precedenza che mi siano piaciuti davvero e che non hanno sfigurato rispetto al libro stesso: tanto per fare alcuni nomi (i primi che mi vengono in mente) tra questi metto "Il nome della rosa" (che magari tralascia alcune delle parti più filosofiche del libro per evidenziarne maggiormente la trama gialla, ma la cui ambientazione è fantastica) "Il silenzio degli innocenti" (dove la suspence è davvero superiore nel film) "2001 odissea nello spazio" (che non si discosta molto dal libro, ma che presenta immagini spendide) "Qualcuno volò sul nido del cuculo" (qui conta molto la recitazione splendida degli attori) e, se vale, ci aggiungerei anche il "Montalbano" televisivo.
2) Viceversa quali sono i film di spessore tratti da libri di più varia natura che a vostro giudizio non sono al livello del successivo rifacimento cinematografico? anche qui motivate le vostre indicazioni...
Sai che non me ne viene in mente nessuno ora? Forse "L'amico ritrovato" di cui ho trovato migliore il film che il libro (che resta comunque buono)...
non sono asociale...sono socialmente selettivo
#9
Inviato 04 settembre 2006 - 10:31
Fight Club.
Un caso in cui l'accoppiata libro + film è consigliata.
La versione cinematografica non è superiore al romanzo, ma aiuta a capire meglio l'intreccio (nonostante la scena finale sia diversa); soprattuto per chi si confronta per la prima volta con la scrittura di Palahniuk
Per Fight Club secondo me vale il discorso del film migliore del libro. Ho letto il libro dopo aver visto il film e sinceramente non ha aggiunto quasi niente.
#10
Inviato 04 settembre 2006 - 11:48
Fight Club.
Un caso in cui l'accoppiata libro + film è consigliata.
La versione cinematografica non è superiore al romanzo, ma aiuta a capire meglio l'intreccio (nonostante la scena finale sia diversa); soprattuto per chi si confronta per la prima volta con la scrittura di Palahniuk
Assolutamente d'accordo...è uno di quei casi in cui al libro già meritevole di lettura si affianca un film altrettanto meritevole...
Ed il merito del film di Fincher sta proprio nell'incredibile riuscita della trasposizione del difficilissimo stile narrativo di Palahniuk..
#11 Guest_Stipe_*
Inviato 04 settembre 2006 - 14:58
"SHining". Quest'ultimo invece arricchisce il libro di una chiave di lettura decisamente più interessante a mio parere
Concordo, trasforma uno dei peggiori libri di King in un capolavoro (anche grazie al magnifico Nicholson).
#12
Inviato 04 settembre 2006 - 16:16
1) Quali sono gli adattamenti cinematografici che più si sono rivelati deludenti al cospetto del libro che li ha ispirati? ovviamente spiegatemi anche perchè...
praticamente tutti quelli che mi è capitato di vedere. Trovo che il lettore di un libro si costruisca da solo certi particolari, ambienti, personaggi che, ovviamente, sono diversi da quanto ricostruito dal regista. Messi davanti alla "verità" di un altro si resta piuttosto delusi (o almeno è quello che succede a me).
Ricordo pochi film tratti da libri che avevo letto in precedenza che mi siano piaciuti davvero e che non hanno sfigurato rispetto al libro stesso: tanto per fare alcuni nomi (i primi che mi vengono in mente) tra questi metto "Il nome della rosa" (che magari tralascia alcune delle parti più filosofiche del libro per evidenziarne maggiormente la trama gialla, ma la cui ambientazione è fantastica) "Il silenzio degli innocenti" (dove la suspence è davvero superiore nel film) "2001 odissea nello spazio" (che non si discosta molto dal libro, ma che presenta immagini spendide) "Qualcuno volò sul nido del cuculo" (qui conta molto la recitazione splendida degli attori) e, se vale, ci aggiungerei anche il "Montalbano" televisivo.
2) Viceversa quali sono i film di spessore tratti da libri di più varia natura che a vostro giudizio non sono al livello del successivo rifacimento cinematografico? anche qui motivate le vostre indicazioni...
Sai che non me ne viene in mente nessuno ora? Forse "L'amico ritrovato" di cui ho trovato migliore il film che il libro (che resta comunque buono)...
Non è così, ci sono una serie di casi in cui il film è un adattamento, cioè una trasposizione fedele non solo dei fatti, ma delle atmosfere, dei sapori, e quindi una messa in scena delle stesse indicazioni visive che il libro propone, su questi si può discutere, ma su un terreno strettamente concettuale, mai linguistico.Per il resto il cinema, che per il 60 percento prende spunto da storie di narrativa, non si occupa di narrare, si occupa di mostrare, e mostrare è il suo fine ultimo e la sua prima origine, criticare una versione cinematografica di un libro con la semplice ed universale motivazione di "leggendo un libro si immagina, vedendo un film si accoglie una realtà predefinita" vuol dire non aver proprio capito di cosa si occupa l'arte cinematografica.Sei proprio fuori strada.
#13
Inviato 04 settembre 2006 - 17:03
Così so se devo replicare..
#14
Inviato 04 settembre 2006 - 17:13
Con chi ce l'hai?
Così so se devo replicare..
Ce l'ho con Jazzer, ma se non sei d'accordo con quanto detto da me (leggi ovviamente il suo intervento che non ha niente a che vedere con il tuo) gradirei comunque una tua risposta.
#15
Inviato 04 settembre 2006 - 17:34
Sei proprio fuori strada.
Perfetto. Questa è la tua opinione. Te la lascio come - se permetti - mi tengo la mia. E meno male che a 40 anni finalmente ho capito che cos'è il cinema...
non sono asociale...sono socialmente selettivo
#16 Guest_Pablito_*
Inviato 04 settembre 2006 - 18:18
#17 Guest_Lukas_*
Inviato 04 settembre 2006 - 18:26
Traspotting il film è molto meglio del libro che certamente ha molti + colpi di scena (superflui e inutili secondo me in quanto non permetteno un'ulterore evoluzione della storia) ma che nell'economia del film non servono a molto. I tagli erano necessari e li approvo.
Brokeback mountain, il libro era già piccolo, quindi c'è entrato tutto tant'è che ang lee ha aggiunto qlk scena e ampliato qlk personaggio visto che poteva farlo ma secondo me ha evitato alcune battute Di Ennis che potevano essere utili per inquadrare meglio il suo sentimento già tanto soffocato.
E viva le edizioni feltrinelli!
#18 Guest_Lukas_*
Inviato 04 settembre 2006 - 18:28
Temevo fosse la solita discussione TETTE VS CULI , invece... a me viene in mente, nella domanda n° 1, "Morte a Venezia" perchè penso che il film sia una meraviglia che non deve temere il confronto con il libro di cui conserva il fascino.
Morte a Venezia, sono molto affezionata a questo libro tant'è che non sono riuscita ad apprezzare a pieno il film, vabbè che l'ho visto una volta, merita un download e 1 riguardata.
#19 Guest_LoriVarney_*
Inviato 04 settembre 2006 - 18:44
Io sono piu' affezionata ed ammaliata dalla versione su schermo di L'Amante, piuttosto che dal libro di Marguerite Duras. Ho un debole per l'eroticismo, caldo, fitto e sudato, insieme a tante emozioni volutamente solo accennate, alcuni teneri gesti, e sguardi che esprimono piu' di mille parole, messi in scena da Annaud.
#20
Inviato 04 settembre 2006 - 19:59
Con chi ce l'hai?
Così so se devo replicare..
Ce l'ho con Jazzer, ma se non sei d'accordo con quanto detto da me (leggi ovviamente il suo intervento che non ha niente a che vedere con il tuo) gradirei comunque una tua risposta.
No allora non replico...tanto più che il tuo intervento si concilia perfettamente col mio..
#21
Inviato 04 settembre 2006 - 20:25
Con chi ce l'hai?
Così so se devo replicare..
Ce l'ho con Jazzer, ma se non sei d'accordo con quanto detto da me (leggi ovviamente il suo intervento che non ha niente a che vedere con il tuo) gradirei comunque una tua risposta.
No allora non replico...tanto più che il tuo intervento si concilia perfettamente col mio..
Bene.
#22
Inviato 04 settembre 2006 - 20:40
Cosa lo rende superiore od inferiore?
Cosa invece porta ad un equilibrio perfetto tra le due espressioni?
Credo ciò si abbia quando si può percepire dall'espressione cinematrografica la comprensione del senso dell'opera letteraria da parte del regista o degli autori che può portare ad una riproduzione fedele di tale senso, ad un rimaneggiamento o ad un totale stravolgimento di esso. Poi subentra anche la valutazione dal punto di vista estetico e del puro gradimento.
Un caso di perfetto equilibrio, a mio avviso è Jules et Jim di Truffaut.
#23
Inviato 04 settembre 2006 - 21:13
Alta fedeltà ... Traspotting ... Brokeback mountain
E viva le edizioni feltrinelli!
Scusate l'off topic, ma che io sappia nessuno di questi libri è stato pubblicato da Feltrinelli!!
I aim to misbehave
#24
Inviato 04 settembre 2006 - 21:47
#25
Inviato 04 settembre 2006 - 22:02
Peccato perchè da Polanski ci si poteva aspettare di meglio.
#26 Guest_LoriVarney_*
Inviato 04 settembre 2006 - 23:13
Forse e' addirittura meglio il film, data la stupenda fotografia e l'atmosfera in generale, le coinvolgenti prove dei giovani attori, ed anche una colonna sonora azzeccata. Ed e' un film che non invecchia mai.
#27
Inviato 05 settembre 2006 - 02:17
Hai letto anche Survivor e Invisible Monster di Palanhiuk?Film molto meglio del libro: "Fight Club" (adoro Palanhiuk ma forse quello è il suo libro peggiore, che comunque avrà venduto più di tutti proprio grazie al traino del bel film di Fincher, più profondo e diretto della carta stampata, entrato ormai di diritto nell'immaginario collettivo).
Se la risposta è si come fai a dire che Fight Club sia il libro peggiore scritto da Palahniuk?
#28
Inviato 05 settembre 2006 - 08:19
Un caso di perfetto equilibrio, a mio avviso è Jules et Jim di Truffaut.
Nel caso di Jules et Jim secondo me il film è superiore al libro. Pur essendo una trasposizione abbastanza fedele, il film arricchisce i personaggi, sarà forse merito della Moreau, non so...
Un altro esempio di film superiore al libro è Solaris di Tarkovskij.
Come esempio "alla pari" mi verrebbe da dire Il pasticciaccio... difficile scegliere tra Gadda e Germi!
#29
Inviato 05 settembre 2006 - 08:30
Hai letto anche Survivor e Invisible Monster di Palanhiuk?
Film molto meglio del libro: "Fight Club" (adoro Palahniuk ma forse quello è il suo libro peggiore, che comunque avrà venduto più di tutti proprio grazie al traino del bel film di Fincher, più profondo e diretto della carta stampata, entrato ormai di diritto nell'immaginario collettivo).
Se la risposta è si come fai a dire che Fight Club sia il libro peggiore scritto da Palahniuk?
Di Palahniuk ho letto molto, compreso Survivor e Invisible Monster. Sono ancora convinto che Fight Club sia un ottimo libro ma fra i suoi minori, anche se quello di sicuro di maggior successo.
Come faccio a dirlo? Beh, son gusti, Survivor ad esempio mi ha attaccato alle pagine, l'ho divorato credo in due giorni, Fight Club l'ho trovato più "spezzato", irrisolto, stancante ed un filo ampolloso.
Fincher nel film invece riesce a ridare lustro e vivacità alla pagina scritta.
#30
Inviato 05 settembre 2006 - 10:44
Ave a Coppola
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
#31
Inviato 05 settembre 2006 - 12:02
#32 Guest_Cannibal Ox_*
Inviato 05 settembre 2006 - 16:30
faccio parte ormai da tempo della "maggioranza silenziosa", che si limita a leggere il forum annotandosi su un block notes i gruppi possibili da scaricare, insomma, il drammatico utente medio. Rompo il mio silenzio per far notare a tutti come:
1-Ogni film di Kubrick sia tratto da un libro o racconto, tranne 2001, la cui sceneggiatura è però stata scritta a 4 mani con Clarke, che fece uscire il libro in contemporanea (doveva servire da "supporto" alla visione del film, se non ricordo male)
2-Di conseguenza, essendo ogni film di kubrick generalmente considerato un capolavoro nel suo genere (horror-fantascienza-guerra-etc.), ogni suo film è superiore al libro da cui è tratto, tranne nel caso di lolita, dove il film fu però pesantemente limitato dalla censura; e si piazza comunque a livello di capolavoro.
Insomma, tutto questo per dire che, mentre di solito il film sminuisce il libro, o perchè non rende le giuste atmosfere, o perchè taglia troppo alla storia facendo un semplice best of delle scene più yeah! del libro, kubrick anche in questo riesce a dare le pannocchie a tutto il mondo del cinema.
#33
Inviato 05 settembre 2006 - 16:57
Anche il Giardino di Cemento di Andrew Birkin l'ho trovato ben fatto e all'altezza del libro.
#34
Inviato 05 settembre 2006 - 17:09
Ho aperto il thread dopo aver finito uno degli innumerevoli romanzi di Wilbur Smith...alla fine della lettura, visto che il libro è di 15 anni fa, mi sono chiesto come mai ancora nessuno ne avesse fatto un film...
La considerazione che ho fatto l'altro giorno prima di postare qui si basa su una differenza sostanziale fra la cosiddetta letteratura dei giorni nostri in contrapposizione con la letteratura del passato...gli autori attuali scrivono pensando già in funzione di un futuro film, ci sono casi di scrittori abbastanza eclatanti in cui il tenore della scrittura è più simile ad una sceneggiatura per il grande schermo che ad un vero e proprio romanzo...
E' chiaro che limitando le introspezioni e le descrizioni e puntando tutto su ritmo sostenuto e dialoghi fittissimi l'autore moderno dà una grossa mano agli sceneggiatori...è per questo che, secondo me, era molto più difficile trasporre Gadda o Nabokov piuttosto che Grisham o King (o Follett, o Clancy, o la Cornwell o persino Brown)...
Proprio avendo riguardo a molti degli autori dei fantomatici best-sellers americani, a mio avviso più lo stile diventa "dialogato" e meno "ragionato" più le possibilità di azzeccare l'adattamento filmico diventano elevate...
Faccio due esempi molto vicini a noi nel tempo:
1) I legal-thriller di John Grisham hanno trovato spesso un buon adattamento: l'ultimo, soprattutto, La Giuria di Fleder è nettamente più divertente del libro, tanto più che lo scrittore si impigrisce sempre di più e il margine di fantasia concesso agli sceneggiatori aumenta...
2) Dall'altra parte prendiamo un autore contemporaneo più complesso e di statura completamente diversa, Philip Roth...adattare La macchia umana è stata una scelta molto infelice perchè nel film s'è perso tutto il non detto che costituisce l'atmosfera del romanzo...
E così via..
#35 Guest_Cannibal Ox_*
Inviato 05 settembre 2006 - 17:16
Dunque...
Ho aperto il thread dopo aver finito uno degli innumerevoli romanzi di Wilbur Smith...alla fine della lettura, visto che il libro è di 15 anni fa, mi sono chiesto come mai ancora nessuno ne avesse fatto un film...
La considerazione che ho fatto l'altro giorno prima di postare qui si basa su una differenza sostanziale fra la cosiddetta letteratura dei giorni nostri in contrapposizione con la letteratura del passato...gli autori attuali scrivono pensando già in funzione di un futuro film, ci sono casi di scrittori abbastanza eclatanti in cui il tenore della scrittura è più simile ad una sceneggiatura per il grande schermo che ad un vero e proprio romanzo...
E' chiaro che limitando le introspezioni e le descrizioni e puntando tutto su ritmo sostenuto e dialoghi fittissimi l'autore moderno dà una grossa mano agli sceneggiatori...è per questo che, secondo me, era molto più difficile trasporre Gadda o Nabokov piuttosto che Grisham o King (o Follett, o Clancy, o la Cornwell o persino Brown)...
Proprio avendo riguardo a molti degli autori dei fantomatici best-sellers americani, a mio avviso più lo stile diventa "dialogato" e meno "ragionato" più le possibilità di azzeccare l'adattamento filmico diventano elevate...
Faccio due esempi molto vicini a noi nel tempo:
1) I legal-thriller di John Grisham hanno trovato spesso un buon adattamento: l'ultimo, soprattutto, La Giuria di Fleder è nettamente più divertente del libro, tanto più che lo scrittore si impigrisce sempre di più e il margine di fantasia concesso agli sceneggiatori aumenta...
2) Dall'altra parte prendiamo un autore contemporaneo più complesso e di statura completamente diversa, Philip Roth...adattare La macchia umana è stata una scelta molto infelice perchè nel film s'è perso tutto il non detto che costituisce l'atmosfera del romanzo...
E così via..
Aggiungo alla lista dei best-selleristi di successo sullo schermo Michael Crichton , con Sfera, Congo e Jurassic Park; più la serie di ER e il 13esimo guerriero, che non ho letto
Tre best seller passabili, buoni per l'estate, due film ciofeche e un classico della mia infanzia (JP, naturalmente).
Andando a memoria, anche questi tre libri erano caratterizzati da dialoghi fittisimi, più le solite descrizioni introduttive iper-tecniche di luoghi e attrezzature, che tanto caratterizzano i best-seller, e che possono tranquillamente essere tagliate nel film senza gravi danni per la storia
#36
Inviato 05 settembre 2006 - 17:19
Strano che nessuno abbia nominato Blade Runner, rilettura di "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" di Philip K. Dick, come uno dei migliori esempi di trasposizione cinematografica di un libro.
Anche il Giardino di Cemento di Andrew Birkin l'ho trovato ben fatto e all'altezza del libro.
blade runner in effetti è uno di quei film un pò controversi...io lo adoro, ma molti dei puristi di dick sostengono spesso che ridley scott abbia trasformato troppo la trama del libro...e in effetti è così... solo che forse si perde di vista lo "spirito" dickiano che nel film è presente e vivo, di certo come in nessun altro film tratto dai romanzi dello stesso scrittore (vedi l'improponibile Minority Report...)
2-Di conseguenza, essendo ogni film di kubrick generalmente considerato un capolavoro nel suo genere (horror-fantascienza-guerra-etc.), ogni suo film è superiore al libro da cui è tratto, tranne nel caso di lolita, dove il film fu però pesantemente limitato dalla censura; e si piazza comunque a livello di capolavoro.
su arancia meccanica avrei i miei dubbi comunque...il libro è di burgess è fantastico, non ci piove.
anzi secondo me in questo caso si potrebbe dire che i due media corrono accanto senza farsi del male, anzi sorreggendosi a vicenda...anche grazie al genio di kubrick che traforma ogni ripresa, ogni scena e ogni azione del film in un'esperinza per gli occhi, le orecchie e il cervello. se però uno vuole apporfondire le temetiche "morali" della trama allora il libro è insuperabile...e poi quel modo di scrivere è già di per se un capolavoro, tanto che anche kubrick ha pensato bene di non stravolgere lo slang usato dai protagonisti...
#37 Guest_Cannibal Ox_*
Inviato 05 settembre 2006 - 18:51
...
su arancia meccanica avrei i miei dubbi comunque...il libro è di burgess è fantastico, non ci piove.
anzi secondo me in questo caso si potrebbe dire che i due media corrono accanto senza farsi del male, anzi sorreggendosi a vicenda...anche grazie al genio di kubrick che traforma ogni ripresa, ogni scena e ogni azione del film in un'esperinza per gli occhi, le orecchie e il cervello. se però uno vuole apporfondire le temetiche "morali" della trama allora il libro è insuperabile...e poi quel modo di scrivere è già di per se un capolavoro, tanto che anche kubrick ha pensato bene di non stravolgere lo slang usato dai protagonisti...
Beh, certo, hai ragione te; il libro di Arancia Meccanica è tra l'altro tra quelli che non ho letto (a questo punto provvederò, se addirittura approfondisce le tematiche morali + del film). Non avevo intenzione di distruggere i libri da cui sono tratti i film (tra l'altro, doppio sogno è un racconto bellissimo), ma di mostrare come tutti i film idolatrati di kubrick, cioè la quasi totalità, siano tratti da libri o racconti, mai da soggetti originali.
Anche 2001 se è per questo aggiunge molto alla storia, togliendo, secondo me, la poesia del film in cambio di una spiegazione univoca del perchè HAL sbrocchi e che ci faccia un bambino nel cielo alla fine, e diventando un banale libro di fantascienza.
Il fatto è che non toppa di fronte ai capolavori (Lolita, Arancia Meccanica, Doppio Sogno) e trasforma libri scarsi (Barry Lyndon, la sentinella [mi ero dimenticato: racconto alla base di 2001], shining) in capolavori.
E lo fa spesso fregandosene del libro, seguendo si la storia, ma senza ossesioni di verosomiglianza col testo, cambiando finali e sensi della storia; credo che in "Orrizzonti di Gloria" nel racconto i tre addirittura venissero salvati.
I film che provano a riproddure il libro in quanto tale, quasi sempre sono destinati a fallire, a diventare al massimo un "buon film, ma inferiore al libro".Mi viene in mente un bellissimo Moby Dick, caposaldo della programmazione mattutina rai, con Gregory Peck che fa l'Acab migliore della storia; per forza inferiore al libro, cazzo, Moby Dick, centinaia di pagine sull'uomo, il mostro, la natura, eccetera, classico riconosciuto da tutti, come fai a competere con 120 min di immagini?
Se aggiungi il dramma di non riuscire a trasportare i monologhi interiori sullo schermo e di potersi basare solo sull'espressività dell'attore, capisci perchè quasi sempre i grandi romanzi non rendano al cinema, e solo gli scrittori dotati già in partenza di uno "stile cinematografico", molti dialoghi stretti, molta azione, monologhi solo descrittivi e non introspettivi; non credo però che lo "stile cinematografico" (urca! chissà se esiste già come deifinizione, calza a pennello) nasca con l'intento di facilitare la vita agli sceneggiatori e registi;Philip K. Dick secondo me in questo è perfetto: idee geniali, ottime per un cinema sci-fi d'azione o più "riflessivo", molti racconti brevi, già abbondantemente razziati, e una scarsa struttura narrativa, che poco aggiunge all'idea iniziale (secondo me, ovvio, non vorrei iniziare una discussione con un suo fan).
Insomma, a parte paroloni buttati a caso per sembrare più serio, spero di essermi spiegato meglio.
#38
Inviato 19 settembre 2006 - 22:12
Trainspotting nella versione cinematografica perde molto perchè non trasmette le ambientazioni e l'atmosfera create dal libro, anke se ci hanno messo molti effetti speciali superflui.
soprattutto danny boyle non ha minimamente dato spazio a quello che nel libro è un continuo alternarsi di inglese oxfordiano e scotch slang, nei dialoghi come nella narrazione. per non parlare degli adattamenti "perbenistici" fatti per il cinema.
recentemente ho visto le particelle elementari. devo dire che benchè non pedissequamente fedele al libro non mi ha delusa, anzi è riuscito a rendere perfettamente l'amarezza così caratteristica di houellebecq.
stesso discorso applicherei ad arancia meccanica, benchè abbia trovato libro e film 2 cose assolutamente diverse e geniali. il libro fortemente politico il film provocatorio, più violento e comunque bellissimo.
#39
Inviato 27 settembre 2006 - 14:44
Anche 2001 se è per questo aggiunge molto alla storia, togliendo, secondo me, la poesia del film in cambio di una spiegazione univoca del perchè HAL sbrocchi e che ci faccia un bambino nel cielo alla fine, e diventando un banale libro di fantascienza.
Banale non direi. In quel libro ci sono delle immagini dello spazio paurose (almeno leggendolo in inglese ). Anche più emozionanti del film, forse.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#40
Inviato 27 settembre 2006 - 14:50
ne parlai approfonditamente in un thread del vecchio forum..
#41
Inviato 27 settembre 2006 - 16:16
#42
Inviato 27 settembre 2006 - 18:00
due buone trasposizioni cinematografiche di libri sono La zona Morta e Rosemary's Baby. Entrambe le trasposizioni sono molto fedeli ai rispettivi romanzi
Proprio non riesco a metabolizzare il concetto di fedeltà come paramaetro in assoluto postivo: trattasi di scelte stilistiche.
Preferisco (come ho già detto, ma ho a cuore la questione quindi ribadisco) una rielaborazione anche che esuli, ma che trasmetta il senso... che traspaia una interpretazione: per avere un film indentico al romanzo, mi basta quello che ho nella mia testa...
di rosemary's il libro non l'ho letto, ma il film è supremo. al contrario ho letto la zona morta che invece ho trovato pessimo.
#43
Inviato 27 settembre 2006 - 19:01
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Proprio non riesco a metabolizzare il concetto di fedeltà come paramaetro in assoluto postivo: trattasi di scelte stilistiche.
Preferisco (come ho già detto, ma ho a cuore la questione quindi ribadisco) una rielaborazione anche che esuli, ma che trasmetta il senso... che traspaia una interpretazione: per avere un film indentico al romanzo, mi basta quello che ho nella mia testa...
perfettamente d'accordo. anche secondo me è sempre prolifica una sorta di competizione tra i due media, che sia capace di restituire l'essenza della storia raccontata, le sue sfumature e lo spirito.
#44
Inviato 07 giugno 2007 - 08:49
ecco l'elenco:
Isabel Allende
Paul Auster
Tullio Avoledo
Andrea Camilleri
Paulo Coelho
Patricia Cornwell
Andrea DeCarlo
Don DeLillo
Erri DeLuca
Bret E. Ellis
James Ellroy
Ken Follett
Carlo Fruttero
Gabriel GarciaMarquez
John Grisham
Michel Houellebecq
John Irving
Stephen King
Joe Lansdale
Elmore Leonard
Margaret Mazzantini
Joyce C. Oates
Alberto Ongaro
Chuck Palahniuk
Orhan Pamuk
Alessandro Piperno
Thomas Pynchon
Philip Roth
Josè Saramago
Roberto Saviano
Fred Vargas
Mario VargasLlosa
Sandro Veronesi
Andrea Vitali
David F. Wallace
Irvine Welsh
Tom Wolfe
Wu Ming
Io alcuni ne salterò perchè non li conosco, nel senso che non ho letto nulla, per il resto fate voi..
#45
Inviato 08 giugno 2007 - 21:55
Strano che nessuno abbia nominato Blade Runner, rilettura di "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" di Philip K. Dick, come uno dei migliori esempi di trasposizione cinematografica di un libro.
è che mi hai preceduto, è il primo esempio a cui ho pensato per quanto riguarda una trasposizione cinematografica all'altezza, se non superiore.
#46
Inviato 14 novembre 2007 - 17:59
Dobbiamo ringraziare Polanski, ma anche l'autore di quel libro: Ira Levin, newyorkese, 78 anni, è morto proprio oggi.
Ricordo di aver letto il libro in lingua originale ed era altrettanto appassionante, sebbene meno ricco del fascino visionario del film.
#47
Inviato 14 novembre 2007 - 19:08
#48 Guest_Eleanor Rigby_*
Inviato 15 novembre 2007 - 10:39
Allora
...un libro che ho amato tantissimo ma che poi mi ha deluso al cinema è stato "La storia infinita" di Ende.
Il film è stato un polpettone per bambini che da piccola ho amato tanto ma che nulla ha a che fare con il testo.
Idem per "La guida galattica per autostoppisti".
Invece.
UN film che mi è piaciuto di gran lunga di più del libro è "Alta fedeltà" tratto dal testo di Hornby.
#49 Guest_vegeta_*
Inviato 15 novembre 2007 - 10:43
Invece.
UN film che mi è piaciuto di gran lunga di più del libro è "Alta fedeltà" tratto dal testo di Hornby.
se non superiore, è senza dubbio ai livelli (ottimi) del libro.
#50
Inviato 15 novembre 2007 - 14:40
Ma quando deciderai che è ora di ampliare le tue vedute? Hai all'attivo una marea disumana di post e citi sempre i soliti due o tre! Un pò noiosa la vita se fosse tutto limitato a così poche persone di valore..
Ce l'hai con me? Se è così, a cosa ti riferisci? E soprattutto: che ne sai delle mie vedute? ???
Nello specifico, non mi pare di aver mai citato Ira Levin in vita mia...
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