http://www.ondacinem...iria-guadagnino
Ho aperto solo per evitare che User scriva in tutti i topic e gli status del forum che "Suspiria di Guadagnino è un capolavoro"
Inviato 02 gennaio 2019 - 14:36
http://www.ondacinem...iria-guadagnino
Ho aperto solo per evitare che User scriva in tutti i topic e gli status del forum che "Suspiria di Guadagnino è un capolavoro"
Inviato 02 gennaio 2019 - 14:46
ma e' vero che c'e' un pezzo in cui Thom Yorke canta?
Inviato 02 gennaio 2019 - 14:48
Ho letto una sua intervista sul come e perché ha deciso di cimentarsi con la colonna sonora del film: penso sia uno degli uomini più noiosi dell'universo
Inviato 02 gennaio 2019 - 14:57
The Man la recensione è online
Thom canta ma non si vede: sarebbe stato abbastanza inquietante.
Inviato 02 gennaio 2019 - 15:01
Inviato 02 gennaio 2019 - 15:02
The Man la recensione è online
Thom canta ma non si vede: sarebbe stato abbastanza inquietante.
Mi era sfuggita, ho aggiunto il link
Inviato 02 gennaio 2019 - 15:36
si vede che i due sono in rapporti di amicizia, ma Guadagnino se lo mangia* ad Alò
* nel senso che Alò ne esce abbastanza massacrato, tra puntualizzazioni, correzioni, prese per il culo etc.
Inviato 02 gennaio 2019 - 15:37
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 02 gennaio 2019 - 15:44
linkato.
ps: il film l'ho visto alla mostra di Venezia e ammetto che, col tempo, mi è cresciuto. o meglio, mi è venuta la curiosità di rivederlo. cosa che farò in sala al più presto...
Inviato 02 gennaio 2019 - 16:44
si vede che i due sono in rapporti di amicizia, ma Guadagnino se lo mangia* ad Alò
* nel senso che Alò ne esce abbastanza massacrato, tra puntualizzazioni, correzioni, prese per il culo etc.
A me Alò non piace, non tanto come persona (in confronto ad altri ragazzini "critici di cinema" su yt è quasi piacevole) quanto proprio come gusti cinematografici, tra sdoganamenti della merda e connivenza col sistema italiano. Tra l'altro credo non sia nemmeno così in buona fede molto spesso.
Però, mangiato o meno, se riesce a far venire fuori contenuti e discussioni come questa (possibili solo con questo grado di intimità col regista, penso), non posso che complimentarmi. Alcune sue riflessioni sul film, esposte – accidenti a lui – sempre col suo modo frammentato e casinista, sono fra le migliori che abbia ascoltato dopo la visione.
Inviato 02 gennaio 2019 - 16:50
sulle sue riflessioni su "Suspiria" non so, ho visto solo la prima ora. magari lo riprendo in seguito...
Inviato 02 gennaio 2019 - 18:36
lui?
Inviato 02 gennaio 2019 - 19:04
Inviato 02 gennaio 2019 - 19:25
immortale la battuta "io fidanzarmi? impossibile, sono il massimo comun scopatore, lo devo dare a tutte"
Inviato 02 gennaio 2019 - 19:38
Inviato 03 gennaio 2019 - 09:27
Opinione spoilerosa:
Rispetto al vecchio perde (quasi) completamente l'aspetto teatrale, soprattutto per scenografie e utilizzo delle luci; lo fa consapevolmente e spostando il fulcro sulla rappresentazione di una Berlino cupa, decadente e bohemien à la Bowie e cercando di dare motivazioni e personalità alla congrega di streghe e ai personaggi, a partire dall'austera e profonda Tilda e dalla determinata Susie. Devo ammettere di aver capito poco il discorso politico, vedi i continui telegiornali sulla RAF (dico dal pdv diegetico, mentre il parallelo col gruppo sommerso che agisce anche in modo sbandato e sfacciato per portar avanti la propria agenda mi è chiaro), mentre la lettura femminista di reazione al nazismo mi sembra buttata lì grossolanamente per far numero. Acquisisce uno spessore nuovo la danza, qui realmente centrale e utile a dare solidità alla raffigurazione della congrega, assieme ai momenti di convivio.
Finisce con l'essere un film molto diverso che ha tutt'altro da dare rispetto all'originale, grazie a Dio. Io oggi persino lo preferisco, al netto dell'incredibile lavoro su ambienti e simbologia – ma gli elementi di interesse puramente estetico sono numerosi anche in questo.
È un peccato che le esigenze estetiche di questi anni non rendano possibile ripetere al cinema certe atmosfere teatrali dei 70 con convinzione (penso anche a La Montagna Sacra), mi chiedo se sarebbe forzato o fuori luogo.
Per me pienamente promosso, soprattutto la coesione formale del costrutto e la naturalezza con cui è riuscito a rappresentare la propria idea, divergente (poiché rispettosa) dall'originale, che vive indipendentemente.
Inviato 03 gennaio 2019 - 12:02
Inviato 03 gennaio 2019 - 12:11
Io vorrei comprendere fino in fondo alcune cose che dice, se sto Melissa P alla fine gli è venuto così per colpa di altri, vorrà pur dire che è sceso a compromessi col sistema pur di pubblicarlo e venderlo, quindi perché diavolo dice invece che non ha mai pensato di fare un film commerciale e non gli interessa? E non ci sarebbe nulla di male. E grazie al cazzo che poi si è fatto la sua casa di produzione per farsi i film come gli pare, ora lo conoscono "tutti" e con Melissa P ha incassato 7 milioncini. Boh, mi sembra una gigantesca dissonanza cognitiva.
L'altra cosa che colgo - magari sbagliandomi - è che per lui l'espressione massima di arte cinematografica deriva da un controllo totale dei propri mezzi tecnici, giusto? Non si limita a darle questo ruolo però, sembra addirittura che usi questo concetto del controllo come spartiacque tra buoni film e cattivi film, ma magari interpreto male io.
Statisticamente parlando, non lo so.
Inviato 03 gennaio 2019 - 12:23
Io vorrei comprendere fino in fondo alcune cose che dice, se sto Melissa P alla fine gli è venuto così per colpa di altri, vorrà pur dire che è sceso a compromessi col sistema pur di pubblicarlo e venderlo, quindi perché diavolo dice invece che non ha mai pensato di fare un film commerciale e non gli interessa? E non ci sarebbe nulla di male. E grazie al cazzo che poi si è fatto la sua casa di produzione per farsi i film come gli pare, ora lo conoscono "tutti" e con Melissa P ha incassato 7 milioncini. Boh, mi sembra una gigantesca dissonanza cognitiva.
a parte la legittima dissonanza tra ciò che un regista dice e ciò che poi fa (diciamo che è un po' facile fare le sue dichiarazioni ora che se lo può permettere), lui dice un'altra cosa, ossia che non è partito con l'idea di fare un film commerciale perché non era quello il suo interesse. poi se sei sotto contratto a compromessi ci devi scendere se vuoi finire il film, se no ti sostituiscono e all'epoca Guadagnino non aveva il potere che ha oggi, quindi, ci può stare che abbia accettato tutto (per poi potersi lamentare ). il discorso del successo commerciale è un altro: ossia che in Italia questo non gli è stato riconosciuto come un merito, ma come un demerito. cioè: "hai fatto un film di merda e hai pure incassato 7 milioni", invece di "hai fatto un film di merda ma almeno hai incassato 7 milioni" e che il successo al botteghino è stato un'onta almeno fino a "A Bigger Splash" (cosa peraltro vera, se si pensa che "Io sono l'amore" era IL film europeo di quell'annata lì mentre in Italia è stato abbastanza massacrato: giustamente, secondo me).
L'altra cosa che colgo - magari sbagliandomi - è che per lui l'espressione massima di arte cinematografica deriva da un controllo totale dei propri mezzi tecnici, giusto?
mi pare la classica visione d'autore europea.
Inviato 03 gennaio 2019 - 12:31
il discorso del successo commerciale è un altro: ossia che in Italia questo non gli è stato riconosciuto come un merito, ma come un demerito. cioè: "hai fatto un film di merda e hai pure incassato 7 milioni", invece di "hai fatto un film di merda ma almeno hai incassato 7 milioni"
Vabbè, ma questa è un'altra diramazione del discorso, che invece ho afferrato benissimo. Non volevo portare il discorso su quest'aspetto, la questione è che lui ha cercato il successo commerciale in tutte le scelte che ha fatto e l'ha trovato perché a differenza di molte altre persone che lo cercano invano ha probabilmente anche una certa smaliziata furbizia. Dato che la roba della ricerca della commercialità la dice anche con un certo orgoglio mi suona male.
Statisticamente parlando, non lo so.
Inviato 03 gennaio 2019 - 12:40
Anche io vedo una certa furbizia commerciale in ogni sua scelta, ma forse lavorando nel settore da molti anni ha avuto modo di vedere spiragli di commerciabilità che noi neanche immaginiamo e quella che noi vediamo come furbizia commerciale per lui è la quota necessaria a ogni pellicola per essere pubblicata.
Il discorso della padronanza tecnica usata come spartiacque non lo capisco bene invece, mi dici esattamente dove ne parla? A me sembrava facesse un discorso diverso, di interesse in particolare per la consapevolezza del linguaggio.
Inviato 03 gennaio 2019 - 13:28
Ma quindi in questo film notate un salto di qualità rispetto ai suoi precedenti film, netto? Perchè finora non ricordo un solo suo film decente.
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 04 gennaio 2019 - 20:02
Inviato 04 gennaio 2019 - 22:20
Appena visto, la cosa che mi ha colpito di più è che hanno truccato la Swinton da Tom Yorke.
Se fosse durato 30 minuti sarebbe stato almeno un 7, i restanti 120 minuti mi hanno un po' appesantito.
Inviato 05 gennaio 2019 - 01:58
Inviato 05 gennaio 2019 - 02:12
Inviato 05 gennaio 2019 - 07:40
Inviato 05 gennaio 2019 - 11:32
Inviato 05 gennaio 2019 - 11:34
Dio se tu non vedevi l'ora di stroncarlo, per me hai cominciato a spippolare con le note del cell già in sala
Inviato 05 gennaio 2019 - 11:50
Massì scherzavo, va benissimo
Io invece post visione ho riguardato Suspiria originale e a essere onesto salvo solamente l'aspetto formale (che non è poco eh, davvero bellissimo), non posso sapere cosa fu all'uscita ma rivisto oggi senza particolare affezione - fucilatemi - è davvero un filmetto, con impianto e personaggi piatti, prevedibili, caricaturali nelle intenzioni, mentre trovo che quello nuovo metta molta più carne al fuoco, per la maggior parte giustificata (chi sono e che motivazioni hanno le streghe, perché proprio una scuola di danza, ecc), col merito ulteriore di cambiargli totalmente l'estetica fornendogliene una nuova comunque ricercata, motivata e ben fatta.
Inviato 05 gennaio 2019 - 12:00
leggere il film di Guadagnino nell'ottica del Suspiria argentiano è sbagliato in partenza, piaccia o meno l'originale. è un remake dichiaratamente eretico fin dalla base: è una fiaba con tutti i crismi il film di Argento (ci sono praticamente tutti i topoi, a partire dalla Biancaneve di turno che deve salvarsi dopo essere stata a contatto col Male), mentre Guadagnino ribalta totalmente prospettiva
Inviato 05 gennaio 2019 - 12:03
Inviato 05 gennaio 2019 - 12:09
5/12/2017...
[...] (scommessa: Guadagnino ci buttera' dentro una fettina di sociale, quattro etti di psicologismo, un litro di autorialita' da festival e QUINDI avra' fatto un remake migliore dell'originale).
Ti piace vincere facile.
Si'.
Inviato 05 gennaio 2019 - 12:10
Smerdar l'hipsterata moderna chiamando un confronto con un classico che questa ha persino la pretesa di rifare è un giochino fin troppo facile, Man, ma basta confrontare la caratterizzazione del personaggio di Madame Blanc (in tutto) per cogliere il lavoro di qualità fatto in questo.
Inviato 05 gennaio 2019 - 12:12
Inviato 05 gennaio 2019 - 12:24
Ma come io
Il Suspiria di Argento era una favola nera perfetta e autenticamente disturbante, Guadagnino invece si vede che non vuole fare "solo" un horror ma quello che da in cambio purtroppo è per lo più fuffa.
È nonsense confrontarli direttamente per qualità perché vengono da due contesti troppo diversi e fanno cose molto diverse, ma uno è il remake dell'altro ed il confronto è inevitabile, su. Persino giusto, per capire cosa vuol far ciascun autore.
Io ho detto che oggi io preferisco questo, non che questo sia un film migliore, ma capisco che la sottigliezza non faccia bene alla polemica da vecchi scandalizzati che fa sempre tanto cameratismo.
Inviato 05 gennaio 2019 - 12:31
Inviato 05 gennaio 2019 - 12:33
ma aggiungerei anche Polanski che per altro nella Nona Porta davanti a un'orgia simile a quella del film se ne esce con un mirabile "ancora con queste stronzate.." )
Un Langella epico.
E a pensarci forse il punto e' proprio questo.
Il vecchio stronzo surrealista che con la sua opera ti sbatte in faccia che sono tutte stronzate e che tu, caro spettatore, sei uno stronzo, non lo vuole piu' vedere nessuno. Oggi c'e' bisogno di questi registi-pretini che tutti infervorati ti rinnovano la fede nell'Arte, nel Bello, nel Giusto, nel Profondo, che ti fanno sentire una persona interessante, con gusti interessanti, che vive in tempi interessanti. Discorso applicabile anche a registi che mi piacciono come Sorrentino e Garrone, eh.
Inviato 05 gennaio 2019 - 12:42
Inviato 05 gennaio 2019 - 12:49
Perdonami eh, ma cercare il costrutto narrativo in un film di Argento è come cercare un eschimese nel Sahara, son critiche veramente vecchissime, come dici la parte formale è oggettivamente un capolavoro e già questo basta e avanza perché il film sia ricordato e celebrato ancora oggi direi, non sottovaluterei comunque neanche tutto il lavoro d'atmosfera, pure di costruzione delle scene e del pur semplice plot verso l'inesorabile crescendo, soprattutto se l'alternativa sono la pesantezza e la pedanteria di Guadagnino.Ok, il problema di questo è crederci
man
Spoiler
Inviato 05 gennaio 2019 - 13:01
Inviato 05 gennaio 2019 - 13:17
Va a fondo il vecchio eh
Ma chi vuol ridimensionarlo Suspiria 77? Certo non io. Formalmente è stupendo (e sì, c'infilo anche l'atmosfera; no, il crescendo del plot assolutamente no, e quel finale è semplicemente ridicolo, oggi come allora mi verrebbe da dire).
Ma scusa, a te Suspiria fa paura, oggi? Tenerezza, semmai. Paura né l'uno né l'altro. E allora ragioniamoci come film a sé e non con l'horror-meter.
Non è per fare il duro, anzi sono piuttosto suggestionabile.
Poi ora non vorrei passare per l'userina di turno ( :* ), alcune cose non hanno convinto neanche me (v. primo post), ma sì, G. voleva fare il suo e per me ha senso. Dire che è giusto che faccia il suo ma contestargli l'approccio differente ("troppo intellettuale") mi sembra un controsenso
Inviato 05 gennaio 2019 - 13:27
Inviato 05 gennaio 2019 - 13:39
Ma dici quello dove scoppia tutto e lei scappa? Boh, forse abbiam visto due film diversi
Non penso che il suo approccio sia stato "studio com'è per rifarlo attraverso l'analisi", l'ha analizzato per fare altro, ovvero voleva dare una caratterizzazione più solida alla congrega, spostarla dal piatto cattivone fiabesco (fa il male perché gode a fare il male) a qualcosa di più consistente (autoconservazione e longevità, conflitti interni sulla via politica da prendere, fanno ciò che fanno per alcuni obiettivi e non per far la risata malvagia a favore di camera, la danza come strumento e la scuola di conseguenza). Non sono cose a cui dar eccessiva importanza magari, ma per me danno solidità al costrutto del film, comunque di concerto a un aspetto formale interessante, laddove nel 77 avevi solo quello (pur preferendolo anch'io, per originalità).
Secondo me semplicemente t'ha fatto cagare perché ti fa cagare il regista, il suo approccio, i suoi gusti. Tu vieni da altre cose e queste non avrebbero potuto convincerti in nessun modo. Legittimo, ma come critica al film arriva un po' corta.
Inviato 05 gennaio 2019 - 13:50
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