Il film non segue (tranne in pochissimi casi) la vera storia del libro, la modifica un pò, taglia delle parti, cambia nomi ecc.
Resta da vedere se questo sia un difetto.
E se fosse una scelta? E se il regista, partendo da un libro, volesse fare un'altra cosa, una cosa sua?
Il film non è altro che il modo di vedere e di immaginare del regista
E il modo di vedere e di immaginare di chi deve essere?
Mi sembra che tu (come molti) in realtà preferisci l'esperienza della lettura a quella della visione. Cosa legittima. Ma allora non declinarla in termini di fedeltà o infedeltà.
Il cinema è un'arte in sé, crea nuove opere, anche se si ispira a un libro comunque lo ricrea. Necessariamente. Può non piacerti il risultato ma non è perché abbia "tradito" alcunché.
D'altronde, anche la visione strettamente fedele è comunque una rilettura, e spesso e volentieri è una rilettura povera, appiattente, che trascura possibilità insite nel libro. Paradossalmente è molto più "fedele" un film che individui una certa potenzialità nel libro di partenza e la sviluppi, magari tradendo la "lettera" ma facendo vivere ai personaggi quella loro "vita potenziale" che ogni grande personaggio possiede.
Un personaggio di un libro lo si può immaginare come si vuole (a parte che lo stesso vale, ovviamente in altro senso, anche per un film)... un regista ti offre la sua immaginazione, che naturalmente è diversa dalla tua. Boh, io questo lo vedo come un arricchimento, due immagini al prezzo di una. A te evidentemente la cosa non attrae; bene, però ho spesso il sospetto che la frase "il film è infedele al libro" voglia dire "il film è infedele al libro
come me lo sono immaginato io"; e a sto punto rispondo, 1) grazie al cazzo!, e 2) bene, vuol dire che mi ha dato qualcosa di nuovo, mi ha arricchito.
Resta poi che il mito della fedeltà poggia su un equivoco. La letteratura è fatta di parole, il cinema (principalmente) di immagini. Passando dall'uno all'altro non c'è semplice "traduzione" (che può essere fedele o infedele) c'è ricreazione. E ri-creare vuol dire anche creare, combinare le immagini secondo le loro esigenze estetiche, che sono diverse da quelle delle parole. L'effetto di senso creato dalla combinazione di frasi non è detto che si ripeta combinando immagini che corrispondono una per una alle singole frasi; l'unico modo che ha un regista di essere "fedele" al libro è ricreare quell'effetto di senso, anche se ciò implica cambiare dei dettagli (non sempre ciò che funziona sulla pagina funziona anche in immagine).
Poi per me il regista può anche essere infedele quanto gli pare, purché faccia un bel film. Non vedo un film tratto da un libro per ripetere l'esperienza di lettura, ma per vedere un film.
Infine, la letteratura è da milleni che riscrive storie. Se Racine può fare la "sua" Fedra diversa da quella di Seneca, perché Kubrick non può fare la "sua" Lolita diversa da quella di Nabokov?
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.