Inviato 26 marzo 2009 - 18:12
Le varie teorie complottiste, vere o presunte che siano, fedeli ai fatti o romanzate, sono molto interessanti, ma anche in parte fuorvianti. Perchè descrivono solo una parte della storia.
Il ??complotto?, in realtà, altro non è che una delle varie armi che gli stati utilizzano per confrontarsi sul mercato. Si tratta sempre di strumenti utili nella contesa mondiale: così come certi provvedimenti governativi, così come i dazi, le guerre commerciali, ed in ultima istanza le guerre vere (ultima istanza si fa per dire, giacchè dal 1945 ad oggi non c'è stato un giorno-uno di pace al mondo, ogni giorno qualcuno è morto per guerra, fate un pò voi).
Il complotto, segreto o meno che sia, è semplicemente questo, uno strumento di battaglia: studiarne le intricate evoluzioni, le ambiguità, i rapporti complessi, i risvolti e quant'altro è molto interessante da un punto di vista storico, ma non deve fuorviare dal centro nodale degli interessi in gioco, ovvero una guerra di mercato fra le potenze: USA, Cina, Europa, prima l'URSS oggi al Russia, Sudamerica etc... si confrontano sul mercato con tutti gli strumenti possibili, ed al loro interno vantano diversi gruppi, diverse entità, diversi nodi legati a questo o quel settore economico, a questo o quel partito, a questa o quella regione, che si contendono il potere decisionale politico con diversi strumenti, alcuni legali, altri segreti, altri legati alla criminalità organizzata...e le relazioni che si intrecciano possono essere molto diverse: collaborazioni ed alleanze si alternano a confronti, sgarbi, aggressioni, intese, guerre vere e proprie.
Per quanto concerne la lettura della storia: ce ne sono indubbiamente molte possibili. E molte possono esserne scritte. Tutto sta nel valutarne l'attendibilità. E, ad oggi, un metodo è riuscito a leggere la storia umana, in certi meccanismi macroscopici, ed è il metodo materialista, che personalmente condivido nel momento in cui interpreta ed analizza (anzi, direi più che altro che ho preso atto della sua validità).
E' relativamente semplice, ed i suoi spunti ed intuizioni sono condivisi da moltissimi metodi d'analisi moderni, anche diversissimi. Il suo fulcro è abbastanza semplice: sono i rapporti materiali a costituire il punto nodale della storia e delle relazioni sociali, e non le idee. Non sono le idee che, formatesi liberamente, determinano la storia ed i suoi mutamenti: sono i rapporti materiali che ??determinano? la storia. Uso le virgolette perchè non si tratta ovviamente di un banale determinismo, ma di complesse relazioni di natura dialettica, in cui si hanno reciproche influenze fra le stesse ideologie ed i rapporti materiali che le ??generano?.
Non si tratta certo di un metodo infallibile e di certo non è la spiegazione di ogni rapporto umano, giacchè fortunatamente la nostra esistenza è composta da molteplici aspetti e sfaccettature, esistono dimensioni che esulano dalle relazioni materiali, e quindi ridurre tutto ai meccanismo economici è ovviamente limitativo.
Ciò non toglie che proprio questa chiave di lettura, che da importanza prioritaria alla materia rispetto alle idee, ha consentito forse di svelare il più grande complotto della storia: ovvero proprio quello delle ideologie. Nessuno dice mai che questa chiave di lettura ha riscattato la dignità umana di un'infinità di persone dell'arco della nostra storia. E' la chiave di lettura in virtù della quale si è potuto dire che gli schiavi non erano esseri inferiori, ma che sostenerlo era necessario ed utile ai loro proprietari, giacchè questo legittimava la loro condizione di privilegio. Si è potuto dire che I faraoni o gli imperatori romani non erano divinità o figli di divinità, ma che conveniva loro sostenerlo per legittimare i propri privilegi: tu fai una vita di merda, lavorando sempre gratis e morendo come un animale per servire una divinità, ed è quindi giusto che tu lo faccia.
Io spero che almeno qualche utente colga l'importanza rivoluzionaria di queste intuizioni, e non si lasci trascinare nelle discussioni su comunisti e non comunisti, di cui in questa sede non me ne frega un cazzo. Non esistono verità indiscutibili e dogmi, per quanto mi riguarda, esiste in questo caso un metodo d'analisi che ha colto un aspetto fondamentale della storia, mai smentito dai fatti, e che può aiutare a comprendere molti aspetti dell'attualità. Che poi le conseguenze siano quelle intraviste dai padri fondatori è un altro paio di maniche, le scienze sociali sono sempre probabilistiche e studiano un'evoluzione, i suoi possibili sbocchi.
Il grande complotto, ancora in atto, per me in ogni caso è quello che ho indicato sopra, gli altri sono variazioni sul tema.