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Cloverfield (da J.J. Abrams)


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255 replies to this topic

#51 Guest_vegeta_*

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Inviato 03 febbraio 2008 - 00:25

mi annovero tra i delusi.

L'idea di partenza è interessante: filmare l'apocalisse come un reportage di guerra, in stile amatoriale, attraverso la videocamera digitale di un ragazzotto qualunque. Bizzarra anche la commistione tra elementi pulp-pop (il canovaccio da disaster movie, con il mostro gigante che attacca la città) e lo stile documentaristico-serioso.

Il film è tuttavia "schiavo" di questa singola idea, non decolla mai. Lo stile "amatoriale", l'assenza di montaggio e musiche, insomma di una "soggettività" cinematografica, impedisce costantemente il coinvolgimento. E se il non sapere nulla sulle origini del mostro riesce effettivamente a suscitare inquietudine, la mancanza di spessore dei personaggi (che talvolta agiscono con una davvero eccessiva assenza di logica, come il "cameraman" che non abbandona la videocamera nemmeno nei momenti più "estremi"), e la povertà del plot, riducono la tensione al minimo.

Non manca qualche momento di genuino terrore, (uno su tutti la fuga nei bui sotterranei della metropolitana), e spesso la tecnica lascia sbalorditi, così come l'utilizzo degli effetti visivi, perfettamente amalgamati con gli elementi reali. Ed è pure saggia la scelta di far vedere poco "la creatura", giocando spesso sul "non visto", con un sapiente uso del fuori scena e degli effetti sonori.

Ma è un'opera insolitamente fredda, che forse si prende troppo sul serio, e lascia l'amaro in bocca. Dal creatore di "Alias" e "Lost" ci si aspettava di più.

Curioso.

Voto: 5,5
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#52 Smog.

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Inviato 03 febbraio 2008 - 11:14



SPOILER E INTELLIGENZA
emblematicamente la sola a salvarsi è Lily

sicuro? sbaglio o tra la partenza del suo elicottero e quello degli altri tre se ne vede uno sfracellarsi contro un palazzo? secondo me quasi certamente era il suo.


Mi sa che ti confondi con Io sono leggenda...
Sarcasmo a parte, come potrei esserne essere sicuro, scusa? Anche tu del resto con quel "quasi certamente" ti concedi il beneficio del dubbio. Ti rigiro la domanda: e anche se fosse, questo invaliderebbe forse la mia lettura? Basterebbe includere Lily tra i cloverfielded "per superficialità" e tutto filerebbe liscio.
Sono più che convinto di aver messo a nudo il cuore teorico del film, se mi fai cambiare idea ti pago da bere, giuro.

ehi calma corey,non star sulla difensiva. il beneficio del dubbio c'è eccome,non si vede direttamente la ragazza morire,ma un elicottero schiantarsi appena dopo la sua partenza. è un particolare,un dettaglio minimo,morta o non morta,non mi cambia niente (sinceramente alla tua interpretazione,che mi pare sì buona ma anche una delle tante possibili, non ci stavo proprio pensando),anche se da come è stata proposta la sequenza mi viene da pensare così.
comunque io mi metto di brutto dalla parte degli entusiasti. un'esperienza visiva unica,che spazza ogni furbaggine del prodotto.
CARDIOPALMA.



(con questo,luxuria e into the wild il 2008 inizia alla grandissima)

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Nicola.

#53 matt

    brundle-mosca

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Inviato 03 febbraio 2008 - 11:35


Per me, una CAGATA PAZZESCA!!!

La storia nn si regge in piedi, al ragazzo cn la telecamera fanno di tutto ma lui continua a riprendere... l'unica cosa che questo film riesce a darti è un fortissimo...mal di testa... :-X

Niente di personale, credimi... Premetto che non ho visto il film ma solo le preview, però io quelli che dicono che un film di fantascienza "non sta in piedi" li abolirei per legge. Un film di fantascienza non sta MAI in piedi, per definizione di FANTAscienza. Il prefisso FANTA è fondamentale altrimenti diventa un documentario, che è un altro genere. Se il film è valido (sta in piedi) dal punto di vista filmico basta e avanza, quella è la cosa importante.
Allora dite che la regia fa cagare, che non c'è trama, che i personaggi fanno dialoghi improbabili, forzati o ridicoli, che non c'è approfondimento psicologico, che non coinvolge... Ditemi che la stessa fantascienza in generale che vi fa cagare prprio per il fatto che è di per se non possibile/realistica. Tutto ma NON che la la storia "non sta in piedi". Cristo! Parliamo di un mostro che distrugge New York e forse il mondo intero, con uno qualunque che riprende tutto quello che gli succede intorno con la sua telecamera digitale, coma caspita fa a "stare in piedi" una storia del genere?
A prescindere che ho letto che è lo stesso protagonista a spiegare perché riprende tutto a qualunque costo: "Perché se lo raccontassi a parole non sarebbe la stessa cosa". E allora diventa perfettamente plausibile che si prenda botte da orbi, schianti e scoppi ma continui a riprendere comunque. Se le frasi hanno un senso, intendo.


Io amo la fantascienza, ma il discorso della telecamera nn ha cmq senso nessuno in una situazione del genere continuerebbe a riprendere (il ragazzo viene addirittura agredito da un piccolo mostriciattolo, ma riesce cmq a continuare le riprese)...quindi dal mio punto di vista o si specifica che chi fa le riprese è superman cn la cinepresa o rimane una cazzata, essendo un ragazzo normale nel film...

Il film rimane cmq banale a livello di storia, un mostro che attacca una città nn è di certo la più innovativa delle idee...
l'unica innovazione è appunto la tecnica amatoriale delle riprese, cmq poco efficace perchè si toglie al regista la possibilita di coinvolgere lo spettatore...
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il mondo è diviso in due categorie: chi ha la pistola carica e chi scava... ...tu scavi

https://rateyourmusi.../~Art__Vandelay


#54 corey

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Inviato 03 febbraio 2008 - 11:39




SPOILER E INTELLIGENZA
emblematicamente la sola a salvarsi è Lily

sicuro? sbaglio o tra la partenza del suo elicottero e quello degli altri tre se ne vede uno sfracellarsi contro un palazzo? secondo me quasi certamente era il suo.


Mi sa che ti confondi con Io sono leggenda...
Sarcasmo a parte, come potrei esserne essere sicuro, scusa? Anche tu del resto con quel "quasi certamente" ti concedi il beneficio del dubbio. Ti rigiro la domanda: e anche se fosse, questo invaliderebbe forse la mia lettura? Basterebbe includere Lily tra i cloverfielded "per superficialità" e tutto filerebbe liscio.
Sono più che convinto di aver messo a nudo il cuore teorico del film, se mi fai cambiare idea ti pago da bere, giuro.

ehi calma corey,non star sulla difensiva. il beneficio del dubbio c'è eccome,non si vede direttamente la ragazza morire,ma un elicottero schiantarsi appena dopo la sua partenza. è un particolare,un dettaglio minimo,morta o non morta,non mi cambia niente (sinceramente alla tua interpretazione,che mi pare sì buona ma anche una delle tante possibili, non ci stavo proprio pensando),anche se da come è stata proposta la sequenza mi viene da pensare così.
comunque io mi metto di brutto dalla parte degli entusiasti. un'esperienza visiva unica,che spazza ogni furbaggine del prodotto.
CARDIOPALMA.



(con questo,luxuria e into the wild il 2008 inizia alla grandissima)


sulla difensiva sempre, smog., e gli infiniti iussivi mi fanno tenere la guardia ancora più alta.
difatti non cambia niente che lily crepi o no, su questo siamo d'accordo, come sull'entusiasmo per un film che resetta i parametri della tensione e sventra l'immaginario con un'autoironia inaudita.
certo che la mia interpretazione è una delle tante possibili (del resto cloverfield è un varano ad altissima potenzialità simbolica, ci puoi vedere un po' tutto il cazzo che ti pare), ma rileggiti quello che ho scritto (qua e là ho ritoccato l'intervento) e pensa a quanto l'insistenza sul riprendere, documentare e catturare la realtà in presa diretta sia ossessiva e divorante. e se la mia lettura è una delle tante possibili, fino ad ora è l'unica che azzardi una ricognizione critica del film che vada al di là del riassuntino o delle considerazioni estetiche all'acqua di rose.
e pensa anche all'impostazione comunicativa del film: lo spettatore come osservatore non autorizzato. non si tratta del trito voyeurismo connaturato all'attività spettatoriale, ma della simulazione di un'effrazione visiva fondante. se dal punto di vista critico credo siano possibili miliardi di letture (quella politica in primis), da quello teorico sono convinto di aver fatto centro.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#55 Guest_Number 5_*

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Inviato 03 febbraio 2008 - 11:40

Ma nei film normalmente accadono le cose più improbabili senza che la maggior parte delle persone se ne renda neanche conto (QUI una divertente lista a cura di Michele Medda).


DA SOPRA A SOTTO
Nei film la gente si toglie i vestiti - per qualsiasi motivo - sempre partendo dallâ??alto. Soprattutto le donne!

Ehi! Io mi spoglio proprio così, da sopra a sotto, e lo faccio da sempre! Non è affatto improbabile!

EDIT

Se in un film un personaggio telefona, non saluta mai al termine della conversazione. Riaggancia e basta.

Conosco anche gente così... Francamente antipatica e sicuramente con qualche problema di sociopatia, però esiste.
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#56 oyster

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Inviato 03 febbraio 2008 - 11:45

io quelli che dicono che un film di fantascienza "non sta in piedi" li abolirei per legge. Un film di fantascienza non sta MAI in piedi, per definizione di FANTAscienza. Il prefisso FANTA è fondamentale altrimenti diventa un documentario, che è un altro genere.


Appassionato di fantascienza come sono, ti rispondo che il genere, da cui si deve ad autori quali Asimov, Dick, Bradbury le idee che hanno dato vita a molti film, si basa su di un elemento ignoto, appunto di fantasia, sviluppato attraverso dati scentifici, ovvero sul comportamento realistico delle persone di fronte a un elemento irreale. FantaSCIENZA. Di conseguenza, a parte la storia della telecamera indistruttibile, io quando vedo la donna trafitta trascinare senza minimo sforzo il suo compagno dall'elicottero precipitato a terra, mi viene da sorridere, sopratutto perchè a differenza di molti altri film di fantascienza canonici, Cloverfield, per come è strutturato, vuole essere un documento incentrato proprio sul fattore realistico.
In tutti i modi, vorrei ribadire, che non sono le incongruenze ad avermi deluso, ma la mancanza di quel fattore misterioso, intrigante (alla Lost tanto per intenderci) e il fatto che alla fine il film non approfondisce nulla, non si sa nulla da dove sia venuto il mostro, di cosa sia stata la causa scatentate a tirarlo fuori, se i ragni sono la sua prole e sono destinati a crescere come il mostro oppure sono altre forme di vita parassite, se il mostro viene ucciso e se è così saranno i toporagni ad essere protagonisti di Cloverfiled2 ? Insomma il film di fantascienza, per come la vedo io necessita di una spiegazione scientifica o quanto meno pseudo scientifica, sennò diventa solo un film ansiolitico dove tutti scappano dal mostro che distrugge la città.
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#57 corey

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Inviato 03 febbraio 2008 - 11:48

sennò diventa solo un film ansiolitico dove tutti scappano dal mostro che distrugge la città.


caso mai ansiogeno, il che non è poco. avercene.
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#58 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 03 febbraio 2008 - 11:49

Ma Cloverfield è un film di fantascienza? Per me l'errore è considerarlo tale..
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#59 corey

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Inviato 03 febbraio 2008 - 11:53

Ma Cloverfield è un film di fantascienza? Per me l'errore è considerarlo tale..


totalmente d'accordo. per me è un film che sfrutta i modelli di un macrogenere (in cui la sci-fi comunque c'incastra) per parlare della degenerazione della visione. porprio così, della degenerazione (e tutti gli elementi del plot o quasi possono essere ricondotti al discorso teorico, donde le forzature, le incongruenze e le lacunosità che tanto fanno storcere il naso).
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#60 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 03 febbraio 2008 - 12:02

O più semplicemente, e non vorrei arrotarmi su discussioni vacue, è comunque un film horror, di quell'horror da nuova generazione che fa proprio riferimento a "The Blair Witch Project", di fantascientifico non ha pressocchè nulla..
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#61 Guest_Number 5_*

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Inviato 03 febbraio 2008 - 12:05


io quelli che dicono che un film di fantascienza "non sta in piedi" li abolirei per legge. Un film di fantascienza non sta MAI in piedi, per definizione di FANTAscienza. Il prefisso FANTA è fondamentale altrimenti diventa un documentario, che è un altro genere.


Appassionato di fantascienza come sono, ti rispondo che il genere, da cui si deve ad autori quali Asimov, Dick, Bradbury le idee che hanno dato vita a molti film, si basa su di un elemento ignoto, appunto di fantasia, sviluppato attraverso dati scentifici, ovvero sul comportamento realistico delle persone di fronte a un elemento irreale. FantaSCIENZA. Di conseguenza, a parte la storia della telecamera indistruttibile, io quando vedo la donna trafitta trascinare senza minimo sforzo il suo compagno dall'elicottero precipitato a terra, mi viene da sorridere, sopratutto perchè a differenza di molti altri film di fantascienza canonici, Cloverfield, per come è strutturato, vuole essere un documento incentrato proprio sul fattore realistico.
In tutti i modi, vorrei ribadire, che non sono le incongruenze ad avermi deluso, ma la mancanza di quel fattore misterioso, intrigante (alla Lost tanto per intenderci) e il fatto che alla fine il film non approfondisce nulla, non si sa nulla da dove sia venuto il mostro, di cosa sia stata la causa scatentate a tirarlo fuori, se i ragni sono la sua prole e sono destinati a crescere come il mostro oppure sono altre forme di vita parassite, se il mostro viene ucciso e se è così saranno i toporagni ad essere protagonisti di Cloverfiled2 ? Insomma il film di fantascienza, per come la vedo io necessita di una spiegazione scientifica o quanto meno pseudo scientifica, sennò diventa solo un film ansiolitico dove tutti scappano dal mostro che distrugge la città.

Non per nulla da appassionato che ero da ragazzo sono diventato un detrattore accanito di Asimov, che alla fine della fiera trovo pallosissimo e pignolo all'eccesso nel dover spiegare il fantastico con modalità rigidamente scientifiche. In uno dei suoi peggiori racconti passa tutto il tempo a spiegare con astrusi calcoli e discorsi del blah-blah pseudoscientifico che tanto dice di odiare, come possa un'oca produrre uova d'oro. Due palle tante.
Allora Superman per lui farebbe cacare mentre per me è uno dei migliori film di fantascienza mai prodotti. Coinvolgente, inquadrature perfette, sceneggiatura alta, dialoghi realistici (questo è importante) e psicologicamente approfondito.
Oppure "Alien", uno dei migliori film di tutti i tempi, che basa tutot il suo suo fascino proprio sul fatto che spiegazioni sugli elementi chiave del film (la gigantesca astronave abbandonata, il suo misterioso pilota, quel che trasportava e l'alieno che ne nasce) non ce ne sono, razionali e tantomeno scientifiche, e siamo avvolti nell'ignoranza e nel mistero su "cosa, come e perché" esattamente come i protagonisti.
Ricordo una sua insopportabile bocciatura della serie televisiva di Spazio 1999 tutta basata sulla impossibilità scientifica che la Luna lasci l'orbita tererstre senza andare in pezzi e sconvolgere la Terra stessa, e poi si perda negli spazi incontrando altri sistemi solari. Nemmeno una parola sulla recitrazione, sull'approfondimento psicologico, su ciò che il telefilm voleva davvero essere cioè uno scandaglio sulle paure, i miti ancestrali e le passioni umane e non un esempio di fantascienza alla "Star Trek", Stroncava il telefilm per ciò che NON ERA, trascurando del tutto ciò che ERA. Dimostrando, peraltro, Asimov di no aver capito una mazza di cosa stava parlando e di certa fantascienza in generale. Per questo i Ciberpunk lo avevano rta i principali bersagli e distruggevano proprio quel buonismo e quella noiosissima idiozia parascientifica da lui generati.
Nonepr nulla, infine, trovo noiosi e mal riusci ti praticamente tutti i film tratti dai suoi racconti: AI è inguardabile, L'Uomo Bicentenario, insopportabile come miele ricoperto di zucchero e farcito di melassa.
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#62 corey

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Inviato 03 febbraio 2008 - 12:07

O più semplicemente, e non vorrei arrotarmi su discussioni vacue, è comunque un film horror, di quell'horror da nuova generazione che fa proprio riferimento a "The Blair Witch Project", di fantascientifico non ha pressocchè nulla..


vuoi dire che il mio è un contorto vaniloquio, è questo che vuoi dire? non usare perifrasi, parla pure apertamente, lo preferisco. meglio i presunti (dipende sempre dai punti di vista) sproloqui che i verbali del film. a mio personalissimo avviso, beninteso.
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#63 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 03 febbraio 2008 - 12:21

:o
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#64 corey

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Inviato 03 febbraio 2008 - 12:26

faccina incongrua stavolta, sa di evitamento. comunque per me TBWP c'entra come i cavoli a merenda. solite analogie da rivista divulgativa o poco più. tra l'altro sono due film dal valore estetico incomparabile: uno è una merdina sensazionalistica, l'altro un prodigio di scrittura, creatività e intelligenza. bastano la simulazione del ritrovamento, il battage web e il taglio real ad accostarli? naaaaa
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#65 Guest_vegeta_*

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Inviato 03 febbraio 2008 - 12:28

e il fatto che alla fine il film non approfondisce nulla, non si sa nulla da dove sia venuto il mostro, di cosa sia stata la causa scatentate a tirarlo fuori, se i ragni sono la sua prole e sono destinati a crescere come il mostro oppure sono altre forme di vita parassite, se il mostro viene ucciso e se è così saranno i toporagni ad essere protagonisti di Cloverfiled2 ?


tranquillo, il sequel hanno già detto che lo fanno

http://www.cinematog...a/00008919.html

http://www.rottentom...d/news/1706543/
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#66 Jules

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Inviato 03 febbraio 2008 - 12:48

faccina incongrua stavolta, sa di evitamento. comunque per me TBWP c'entra come i cavoli a merenda. solite analogie da rivista divulgativa o poco più. tra l'altro sono due film dal valore estetico incomparabile: uno è una merdina sensazionalistica, l'altro un prodigio di scrittura, creatività e intelligenza. bastano la simulazione del ritrovamento, il battage web e il taglio real ad accostarli? naaaaa


La faccina era per pigliarti per il culo perchè avevi scambiato la mia frase per una battuta nei tuoi confronti, il che non è...

Sulla strega di Blair sei troppo ingeneroso: tralasciando il fatto che è uno dei pochi horror contemporanei a saper reggere la tensione dall'inizio alla fine, è un film molto più profondo e intelligente di quanto il battage da te richiamato abbia fatto trasparire...perchè? perchè riflette in modo non proprio banale sui meccanismi e sulle possibilità con le quali la paura può essere veicolata al cinema...e ironizza non poco sull'idea del labile confine fra la realtà e la fiction applicate ad un film (e qui il pensiero va proprio a Cloverfield, e se tante persone lo scambiano per un film di fantascienza vuol proprio dire che l'obiettivo è stato centrato)..
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#67 corey

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Inviato 03 febbraio 2008 - 13:18


faccina incongrua stavolta, sa di evitamento. comunque per me TBWP c'entra come i cavoli a merenda. solite analogie da rivista divulgativa o poco più. tra l'altro sono due film dal valore estetico incomparabile: uno è una merdina sensazionalistica, l'altro un prodigio di scrittura, creatività e intelligenza. bastano la simulazione del ritrovamento, il battage web e il taglio real ad accostarli? naaaaa


La faccina era per pigliarti per il culo perchè avevi scambiato la mia frase per una battuta nei tuoi confronti, il che non è...


Questo sì che è parlar chiaro :D

Sulla strega di Blair sei troppo ingeneroso: tralasciando il fatto che è uno dei pochi horror contemporanei a saper reggere la tensione dall'inizio alla fine, è un film molto più profondo e intelligente di quanto il battage da te richiamato abbia fatto trasparire...perchè? perchè riflette in modo non proprio banale sui meccanismi e sulle possibilità con le quali la paura può essere veicolata al cinema...e ironizza non poco sull'idea del labile confine fra la realtà e la fiction applicate ad un film (e qui il pensiero va proprio a Cloverfield, e se tante persone lo scambiano per un film di fantascienza vuol proprio dire che l'obiettivo è stato centrato)..


Su TBWP non ti credo. Il film l'ho visto a suo tempo e sinceramente tutta questa tensione non l'ho provata. Solo un brivido (tremendamente cristallino) nel finale, ma troppo istantaneo per farmi rivalutare l'intero film. Il discorso che fai sulla produzione del terrore mi interessa in quanto tale, ma svincolato da quel film, che mi sembra davvero troppo fragile per sopportare un discorso teorico così ponderoso.
Quanto all'attribuzione di genere a Cloverfield, credo che anche l'etichetta di horror gli vada stretta. Qui ci troviamo di fronte a un macrogenere (action/fantahorror/catastrofico/bellico/documentaristico) in cui la matrice è diventata irreperibile. L'unica via d'uscita anche in questo caso mi pare il concetto di fiction.
Cloverfield è cinema-video, real tv e breaking news. Tutte manifestazioni della fiction postmoderna.

In questo senso c'è un magnifico mediometraggio italiano che gira in rete e che ha vinto il premio del pubblico al Tentacoli Film Festival: Teosofia di Lucio Basadonne e Michele Vaccari. Ebbene, con le debite differenze, mi sembra che questo film assemblato con i frammenti dell'iconosfera contemporanea (webcam, videofonini, telecamere a  circuito chiuso) aggredisca l'immaginario postmoderno, lambendo i territori dell'horror, con la stessa lucidità di Cloverfield. Basadonne e Vaccari sono dei grandi. In Italia punto tutto su di loro. 
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#68 Homer

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Inviato 03 febbraio 2008 - 17:28

la mancanza di spessore dei personaggi (che talvolta agiscono con una davvero eccessiva assenza di logica, come il "cameraman" che non abbandona la videocamera nemmeno nei momenti più "estremi")


SPOILER

Io direi che è una pecca perdonabile, no? Altrimenti tutto ciò su cui si regge il film non avrebbe alcun senso. Ovvio che nella realtà nessuno si metterebbe a riprende persino quando viene mangiato...Secondo me vi scervellate troppo sui come ed i perchè in film del genere (horror o fantascienza che siano)!
Opera fredda? A me ha tenuto incollato alla sedia, sicuramente almeno per la prima ora. Poi mostra un pò la corda (colpa del motivo del girovagare dei protagonisti: recuperare la ragazza), però la tensione è alta e mi azzardo a dire che poche volte ho visto un simile realismo in certe situazioni (penso alla caduta del palazzo che segue alla caduta della testa in mezzo alla strada).
Corey ha, dopo la seconda visione, dimostrato dettagliatamente anche i meriti "extra-genere" del film. Secondo me non è affatto banale.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#69 kebab

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Inviato 04 febbraio 2008 - 10:19

SPOILER

Ovvio che nella realtà nessuno si metterebbe a riprende persino quando viene mangiato...

ma porca miseria! quel personaggio è un celebroleso, tonto, poco sveglio e decisamente poco intelligente. gli è stato affidato il compito di riprendere e lui continua a farlo cascasse il mondo -e, almeno per quanto riguarda new york, casca eccome. il suo istinto, il suo scopo è documentare l'intera vicenda, non può farne a meno. e dall'episodio dei tunnel in poi nemmeno è conscio di riprendere, ormai la telecamera diventa lui stesso senza soluzione di continuità. avere il potere di fornire un documento per chi sopravviverà al disastro: questa è la componente fondamentale per capire come mai hud continui a registrare anche se assediato dal mostro che sorride in camera.
la telecamera, appunto. indistruttibile? ma anche no, solo una serie di eventi fortunati che la fanno sopravvivere, fino al recupero da parte dell'esercito -questo vuol dire che manhattan viene sgombrata? il mostro viene sconfitto o semplicemente si sposta? dannazione è solo un film, non vedo perchè trovare una risposta logica a tutto. basta scostarsi un momento dai preset fanta del tipo astronavi/pistole laser/alieni amici che si storce il naso.
cloverfield è un film fatto bene perchè racconta una storia non realistica attraverso il mezzo più realistico: l'occhio umano. mi pare impossibile non immedesimarsi nel personaggio di hud, ignaro di tutto ma curioso fino alla morte. lo spettatore non ha altro mezzo che i suoi occhi per capire cosa succeda. io personalmente ero così coinvolto che quando è morta marlena ci sono rimasto tremendamente male -anche perchè è il mistero più grosso del film: cosa succede a chi viene morso?
personalmente lo consiglio, deve essere visto e assimilato con in testa la certezza che è puro divertimento intelligente. cercare il pelo nell'uovo per dimostrare che si è più acuti di altri fa male alla propria fantasia e al mondo del cinema. come diceva Number 5, il film parla di un mostro che attacca new york e sputa fuori figliocci aracnoidi killer mentre viene ripreso da un bonaccione con una videocamera: se si accetta questo si accetta tutto il resto.
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#70 Homer

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Inviato 04 febbraio 2008 - 10:55

Bell'intervento, cielineri.
Solo non ho capito se il tuo "sfogo" era rivolto verso la mia sottolineatura, come se stessi criticando quell'aspetto del film o era teso ad amplificarne il significato, perchè la pensiamo allo stesso modo! 
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#71 kebab

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Inviato 04 febbraio 2008 - 11:13

ti chiedo scusa, non volevo riferirmi a te personalmente ma al pensiero che hai espresso in quella frase.
;)

SPOILER

approfitto per aggiungere un'altra considerazione al limite: il girovagare di rob alla ricerca della sua amata beth -gran pezzo di...- non è nemmeno tanto assurdo, in ottica cinematografica of course. sente le richieste disperate d'aiuto al telefono e non ci pensa due volte a precipitarsi da lei. personalmente la cosa meno criticabile del film.
  • 0

#72 corey

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Inviato 04 febbraio 2008 - 11:18

SPOILER


Ovvio che nella realtà nessuno si metterebbe a riprende persino quando viene mangiato...

ma porca miseria! quel personaggio è un celebroleso, tonto, poco sveglio e decisamente poco intelligente. gli è stato affidato il compito di riprendere e lui continua a farlo cascasse il mondo -e, almeno per quanto riguarda new york, casca eccome. il suo istinto, il suo scopo è documentare l'intera vicenda, non può farne a meno. e dall'episodio dei tunnel in poi nemmeno è conscio di riprendere, ormai la telecamera diventa lui stesso senza soluzione di continuità. avere il potere di fornire un documento per chi sopravviverà al disastro: questa è la componente fondamentale per capire come mai hud continui a registrare anche se assediato dal mostro che sorride in camera.
la telecamera, appunto. indistruttibile? ma anche no, solo una serie di eventi fortunati che la fanno sopravvivere, fino al recupero da parte dell'esercito -questo vuol dire che manhattan viene sgombrata? il mostro viene sconfitto o semplicemente si sposta? dannazione è solo un film, non vedo perchè trovare una risposta logica a tutto. basta scostarsi un momento dai preset fanta del tipo astronavi/pistole laser/alieni amici che si storce il naso.
cloverfield è un film fatto bene perchè racconta una storia non realistica attraverso il mezzo più realistico: l'occhio umano. mi pare impossibile non immedesimarsi nel personaggio di hud, ignaro di tutto ma curioso fino alla morte. lo spettatore non ha altro mezzo che i suoi occhi per capire cosa succeda. io personalmente ero così coinvolto che quando è morta marlena ci sono rimasto tremendamente male -anche perchè è il mistero più grosso del film: cosa succede a chi viene morso?
personalmente lo consiglio, deve essere visto e assimilato con in testa la certezza che è puro divertimento intelligente. cercare il pelo nell'uovo per dimostrare che si è più acuti di altri fa male alla propria fantasia e al mondo del cinema. come diceva Number 5, il film parla di un mostro che attacca new york e sputa fuori figliocci aracnoidi killer mentre viene ripreso da un bonaccione con una videocamera: se si accetta questo si accetta tutto il resto.


con questo intervento, cielineri, avalli indirettamente la mia ipotesi. l'identificazione dello sguardo umano con l'obiettivo della videocamera: la real tv definitiva. è l'idolo critico del film, spero ve ne rendiate conto: CLOVERFIELD rappresenta, per via metaforica, questo sguardo vorace e insaziabile come la distruzione assoluta dell'umanità.
in tal senso, oltre ad essere tremendamente autoironico (la videocamera manovrata dal più coglione del gruppo), è un film così spietatamente autocritico da spingersi fino all'autofagia. il varanone si pappa la videocamera e poi, magicamente, scompare: l'emanazione metaforica è stata finalmente "videoaspirata".
detto altrimenti, il mostrone "altro non è che l'emanazione della proliferazione fagocitante e invadente dei personal media e delle immagini" (cito da un amico che ha riassunto meglio di me quello che intendevo dire).
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#73 iancurtis80

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Inviato 04 febbraio 2008 - 11:38

Ancora non l'ho visto, ma sto leggendo gli interventi di tanti utenti sui forum di cinema. I commenti più numerosi (sono davvero tantissimi) sono negativi. Si parla di vomito, mal di testa e sale mezze vuote dopo mezz'ora di film.
Assuefazione ai monster movie "di un certo tipo" o film di merda?
Non volevo farlo, ma ora forse lo vedrò.  ;D
  • 0

#74 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 04 febbraio 2008 - 11:53

sale mezze vuote dopo mezz'ora di film.


Quello è successo per (il ben più lungo) Into the wild. ;)
Questo dura solo 80 minuti.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#75 Homer

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Inviato 04 febbraio 2008 - 11:57

ti chiedo scusa, non volevo riferirmi a te personalmente ma al pensiero che hai espresso in quella frase.
;)


No, figurati.
E'che in quella frase volevo esprimere il mio disappunto per la critica mossa al film, ovvero la presenza di situazioni ritenute improbabili. Che poi, anche leggendo in rete, è una delle critiche mosse con maggior frequenza al film (a cui mi pare di capire venga comunque riconosciuta una buona tensione: e ci mancherebbe!).
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#76 fulcanelli

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Inviato 04 febbraio 2008 - 12:20

per essere un film di mostri è abbastanza divertente. Peccato che si affloscia rapidamente dopo il primo attacco.

Nel genere mostro distruggi palazzi gli preferisco qualunque Godzilla o Rodan o Mothra di Ishiro Honda.. e anche The Host.

Nel genere casino da tutte le parti ripreso da videocamera in soggettiva gli preferisco The Blair Witch Project (il primo film black metal... mica cazzi...) aspettando di vedere Rec. e i nuovi De Palma e Romero.

Mezzo deluso. Potevano sfruttare meglio il fattore 11 settembre. E poi il mostro non mi è piaciuto. Sarebbe stato meglio che non l'avessero fatto vedere. Alla fine l'effetto è lo stesso del ragnone alla fine di It.

Tanto rumore per nulla.
  • 0

#77 Honeybunny

    pivello

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Inviato 04 febbraio 2008 - 12:40

Mi sembra che con Cloverfield si voglia mettere la parola fine ad una tenenza chè è iniziata più o meno con Indipendence Day o comunque alla fine degli ann '90 passando per La Guerra dei Mondi, the Day after Tomorrow, il più recente Io Sono Leggenda e così via (nonostante tanti precursori illustri). Mi sembra che Reeves voglia dire ai suoi colleghi: "dai forza adesso fatene uno più scatenato del mio se ci riuscite...". Il bello è che le modalità sono sempre le stesse, chiediamoci perchè Clov ha una marcia in più, perchè con Clov si raggiunge l'apice?
Leggendo alcuni post mi sono accorto come molti si appiglino alla sfera del razionale, proprio quella che Cloverfield ci chiede di abbandonare. Forse perchè il tutto è talmente genuino e necessario e perfetto da far paura?
E' probabile che nei prossimi mesi/anni si assista ad una nuova ondata di genere (intenti e modalità diversi intendo) in cui Clov sarà l'opera massima del vecchio filone ma anche precursore del nuovo. Non so se mi sono spiegato, come al solito, se no, chiedete pure.
Fareste bene a riguardare meglio il mio disegno.



  • 0

#78 Homer

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Inviato 04 febbraio 2008 - 12:42

De Palma



Filmone, lo voglio rivedere, ma è IL vincitore di Venezia.

Mezzo deluso. Potevano sfruttare meglio il fattore 11 settembre.


Ma non l'hanno sfruttato male, dai! Praticamente per 3/4 di film nè noi nè loro sanno che cosa stia succedendo.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#79 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 febbraio 2008 - 12:58


E' probabile che nei prossimi mesi/anni si assista ad una nuova ondata di genere (intenti e modalità diversi intendo) in cui Clov sarà l'opera massima del vecchio filone


dai che il 29 esce già "Rec" di Balaguerò.
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#80 Homer

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Inviato 04 febbraio 2008 - 13:22

Ma di cosa si tratta esattamente?
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#81 BlackiceLORDofSILENCE

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Inviato 04 febbraio 2008 - 14:31

SPOILER E INTELLIGENZA

Autoironia e autocritica: sono questi i due concetti che si impongono alla seconda visione. Gran parte dell'impatto, come prevedibile e previsto, evapora, lasciando spazio al lievito teorico che alimenta questa devastante scorribanda distruttiva nell'immaginario postmoderno.

Si potrebbe parlare della messa in scena plug and play che innesta direttamente  lo sguardo nel sistema nervoso della catastrofe. Videocamera maltrattata ma a prova di bomba, di esaurimento, di commestibilità. Lei sopravvive all'apocalisse. Lei è l'apocalisse.
Si potrebbe parlare della scrittura, autentico esercizio di funambolismo e spericolatezza narrativa, vero e proprio skating tra le macerie del racconto, in cui i personaggi hanno comunque il tempo e lo spazio di definirsi come corpi e psicologie: caratteri in azione.

Esaltante parodia dell'auteur borioso e consapevole, Hud cazzeggia a ruota libera con la videocamera riprendendo un po' a casaccio un po' no, rendendola a tutti gli effetti una protesi del proprio corpo. Anzi, facendosi inglobare da questa (sembra diventare invisibile dietro la videocamera, oggetto che tende a riassumerlo, a cancellarlo in quanto essere umano).
"Io documento", ripete ossessivamente Hud, in evidente trance da real tv. E qui veniamo al cuore pensante del film: Cloverfield (titolo che alla lettera significa "campo di trifogli", ma che contiene in sé l'anagramma di 'video') è la visione invasiva e non autorizzata (lo spettatore è programmaticamente collocato fin dall'inizio in un regime di illegalità: sta vedendo abusivamente dei filmati coperti da segreto militare), la visione rapace e insaziabile dell''immaginario cinetelematico contemporaneo (la paura di finire su internet espressa da Beth è il rovescio della medaglia dell'ansia documentaristica di Hud).

La voracità con cui la videocamera-Hud si nutre degli eventi disastrosi e cruenti (come nel caso "sconsigliato" del soldato sventrato trasportato in barella) e fagocita le immagini che incontra sul suo cammino (parassitando i videofonini durante la festa, vampirizzando il televisore di casa, divorando i monitor nel negozio preso d'assalto) ci dice che l'autentico mostro è questa visione affamata di sangue e carne delle persone ("mangiava gli uomini", ripete sconvolta Marlena).

E' questa stessa visione assetata di sangue (anche del proprio) che vediamo caricaturizzata nelle breaking news che mostrano i telegiornalisti commentare implacabilmente l'avanzata verso di loro del lucertolone e dei suoi letali aracnidi. Analogamente, con la stessa impassibilità dell'operatore dei Quaderni di Serafino Gubbio, Hud, ormai totalmente assorbito e assoggettato da Cloverfield, riprende tutto, anche la propria morte, ché questa visione è talmente avida e vorace da chiedere sempre di più, fino all'annientamento completo.

Chiunque abbia accettato la logica video soccombe, emblematicamente la sola a salvarsi è Lily (affermazione da verificare), l'unica che abbia deliberatamente chiesto di spegnere la videocamera prima di spifferare che Rob e Beth sono andati a letto insieme. Cloverfield non perdona: il mostro si palesa tangibilmente proprio a Central Park, quando Hud va a recuperare la videocamera. Già perché è la videocamera (il suo sguardo in macchina non è abbastanza eloquente?).

Una volta annientato Hud, Cloverfield svanisce in una messa a fuoco "peristaltica" (come se lo stesse digerendo). Ma il suo appetito è soddisfatto solo per un istante. Poi desidera tritare Rob e Beth, che gli si danno volontariamente in pasto nel più succulento dei modi: declinando le proprie generalità e dichiarandosi amore reciproco. Real tv perfetta. Alla fine dei titoli di coda un rutto.


vabbe ma stiamo parlando di un film dai produttori di Lost, mica un film di Bergman o di Rossellini o di Sokurov  asd asd
  • 0
<a href="http://rateyourmusic...ofSILENCE"><img border=0 src="http://rateyourmusic...DofSILENCE.png" width=250 height=72></a>

http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/

la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta

Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.


#82 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 04 febbraio 2008 - 14:37

vabbe ma stiamo parlando di un film dai produttori di Lost, mica un film di Bergman o di Rossellini o di Sokurov  asd asd


Io il film non l'ho visto, ma in moltissimi flashback di Lost vi sono anche chiari riferimenti a nevrosi bergmaniane.
A patto che non si voglia guardare la serie come prodotto d'intrattenimento, ovvio.
  • 0

#83 corey

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Inviato 04 febbraio 2008 - 14:50

vabbe ma stiamo parlando di un film dai produttori di Lost, mica un film di Bergman o di Rossellini o di Sokurov  asd asd


Per te, in tuonante sintesi, vale solo il rutto finale  asd asd asd
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#84 Homer

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Inviato 04 febbraio 2008 - 15:09

http://www.mymovies....a.asp?id=269768
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#85 kebab

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Inviato 04 febbraio 2008 - 15:22

http://www.mymovies....a.asp?id=269768

non posso che dissentire da quest'articolo. io personalmente ho trovato la sequneza iniziale una perfetta rampa di lancio per l'immedesimazione dello spettatore, tanto che il boato tanto atteso mi ha colto di sorpresa.
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#86 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 febbraio 2008 - 15:51

http://www.mymovies....a.asp?id=269768


assolutamente d'accordo
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#87 corey

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Inviato 04 febbraio 2008 - 16:16

"Probabilmente allo spettatore televisivo, distratto e superficiale, quel guazzabuglio di immagini poco significanti finirà per sembrare il prolungamento di qualche reality post-post-moderno (...)".

Peccato che è proprio questo il senso del film. Naturalmente a Sua Maestà Mereghetti non è neanche passato per l'anticamera del cervello che potesse essere un'operazione autocritica: chi è che è distratto e superficiale allora?

"Come appunto è Hud (T. J. Miller), invitato alla festa organizzata da Rob (Michael Stahl-David) per salutare gli amici prima della sua partenza per il Giappone".

Ora è tutto chiaro: non ha visto il film. Costui ha scritto questo sfondone e definisce "distratti e superficiali" gli spettatori televisivi. Complimenti.

"(...) si scomodava «la diffusa mentalità voyeuristica» e la voglia di «intrusione nelle vite degli altrui»".

Diamine: è questa è l'intenzione del film, il cuore tematico che il film lavora dall'inizio alla fine. ci troviamo di fronte a un saggio teorico sulla visione postmoderna travestito da fantahorror ma nessuno pare averlo afferrato. e sì che ci sono anche i suggerimenti extrafilimici (che personalmente ignoravo), ma nulla: a diritto come la banda.
Mereghetti, molto semplicemente, non ha capito un'acca del film (può succedere, per carità) e si è rabbiosamente trincerato dietro formule stantie, tipo quella sull'identificazione tra spettatore e schermo (altra stronzata colossale: lo spettatore si identifica con lo sguardo della macchina da presa, in questo caso una videocamera, non con lo schermo, al contrario è proprio perché lo schermo come supporto scompare che lo spettatore può identificarsi con le immagini) "che scatta solo se esistono alcune condizioni precise". E poi via con considerazioni quali "la leggibilità dei messaggi, la condivisibilità del quadro di riferimento", che anche un bambino di tre anni riconosce come parametri largamente soggettivi.
Signori, questa è la critica italiana: miope, approssimativa e arteriosclerotica.
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#88 eph

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Inviato 04 febbraio 2008 - 16:56

Signori, questa è la critica italiana: approssimativa, sorpassata e arteriosclerotica.


In tutta sincerità e amicizia: io non ho visto il film, ma quantomeno se leggo le critiche di Mereghetti riesco a capire COSA vuole dirmi. Se la nuova critica italiana non approssimativa è quella dei tuoi pipponi (qui sul sito o su quello degli Spietati), io mi tengo ben stretto Mereghetti, ché almeno lo capisco senza essermi dovuto prendere per forza una laurea in semiologia del cinema.
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#89 corey

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Inviato 04 febbraio 2008 - 17:00


Signori, questa è la critica italiana: approssimativa, sorpassata e arteriosclerotica.


In tutta sincerità e amicizia: io non ho visto il film, ma quantomeno se leggo le critiche di Mereghetti riesco a capire COSA vuole dirmi. Se la nuova critica italiana non approssimativa è quella dei tuoi pipponi (qui sul sito o su quello degli Spietati), io mi tengo ben stretto Mereghetti, ché almeno lo capisco senza essermi dovuto prendere per forza una laurea in semiologia del cinema.


il problema è che quello che ti dice è inesatto. contento te (evidentemente ogni discorso seleziona naturalmente i propri lettori).

che i miei siano pipponi non ci piove, del resto non mi sembra di averli mai presentati in altro modo, di questo me ne devi dare atto. amicizia no, please.

poi ti confesso che questa forma di critica imbastardita col giornalismo proprio non mi va giù. questione di gusti, ovviamente. meglio tenere separati i due ambiti, dico io.

vatti a vedere il film e prova a leggere i miei pipponi su questo film (se sei abbastanza masochista, beninteso), sono convinto che non ti risulteranno così astrusi. magari ti sopravvaluto, chissà.
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#90 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 04 febbraio 2008 - 17:13

E far sì che il giornalismo parli alla gente e la critica parli a se stessa? No grazie, la divisione fra le due cose mi spaventa alquanto..
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#91 eph

    Groupie

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Inviato 04 febbraio 2008 - 17:18



Signori, questa è la critica italiana: approssimativa, sorpassata e arteriosclerotica.


In tutta sincerità e amicizia: io non ho visto il film, ma quantomeno se leggo le critiche di Mereghetti riesco a capire COSA vuole dirmi. Se la nuova critica italiana non approssimativa è quella dei tuoi pipponi (qui sul sito o su quello degli Spietati), io mi tengo ben stretto Mereghetti, ché almeno lo capisco senza essermi dovuto prendere per forza una laurea in semiologia del cinema.


il problema è che quello che ti dice è inesatto. contento te.

che i miei siano pipponi non ci piove, del resto non mi sembra di averli mai presentati in altro modo, di questo me ne devi dare atto. amicizia no, please.

poi ti confesso che questa forma di critica imbastardita col giornalismo proprio non mi va giù. questione di gusti, ovviamente. meglio tenere separati i due ambiti, dico io.

vatti a vedere il film e prova a leggere i miei pipponi su questo film (se sei abbastanza masochista, beninteso), sono convinto che non ti risulteranno così astrusi. magari ti sopravvaluto, chissà.


Critica imbastardita col giornalismo...Mereghetti scrive per il Corriere della Sera, quotidiano che dubito possa dedicare tre pagine ad un'approfondita analisi critica come potrebbe fare Segnocinema. Così come dubito che un lettore del Corriere la leggerebbe.

E' probabile che mi sopravvaluti: mi riesce difficile leggere i tuoi pipponi anche quando si tratta di un film che ho visto (il punto di non ritorno è stata la paginata su INLAND EMPIRE), per cui dev'essere proprio un problema mio.

Beninteso, mi stanno benissimo i pipponi: mi infastidisce solo il paragonare un  soliloquio internettiano senza limiti di spazio e senza nessun particolare rapporto dovuto con il lettore, con un sintetico articolo di critica che deve apparire sul Corriere della Sera e che deve arrivare a tutti i lettori, indistintamente. Ma anche qua, forse è un problema mio: mi scazza dover sempre finire col leggere solo i vecchi tromboni perché quelli giovani risultano incomprensibili al mio povero cervellino.
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#92 Homer

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Inviato 04 febbraio 2008 - 17:28

Diciamo che la verità sta nel mezzo, in questo caso.
Di solito sono uno che condivide le opinioni del Mereghetti, e lo ritengo quantomeno un critico decente. Solo che questa volta (come è normale che possa essere), non sono d'accordo con quanto dice, per quanto scriva in modo comprensibile e piacevole da leggere. Poi, anche io trovo difficile ogni tanto leggere le recensioni di Corey (ma nessuno mi obbliga a farlo), per quanto però devo dire che condivido (e capisco) quanto ha espresso poc'anzi su questo film (e Mereghetti non ci ha capito molto).
Però sono anche questioni di gusti e magari risulta difficle coniugare quello che si è provato per il film e le opinioni di gente a cui il film ha suscitato sensazioni opposte.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#93 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 febbraio 2008 - 17:39


Signori, questa è la critica italiana: approssimativa, sorpassata e arteriosclerotica.


In tutta sincerità e amicizia: io non ho visto il film, ma quantomeno se leggo le critiche di Mereghetti riesco a capire COSA vuole dirmi. Se la nuova critica italiana non approssimativa è quella dei tuoi pipponi (qui sul sito o su quello degli Spietati), io mi tengo ben stretto Mereghetti, ché almeno lo capisco senza essermi dovuto prendere per forza una laurea in semiologia del cinema.


internvento da incorniciare ;)
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#94 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 febbraio 2008 - 17:41

ci troviamo di fronte a un saggio teorico sulla visione postmoderna travestito da fantahorror ma nessuno pare averlo afferrato.


per fortuna che tu l'hai fatto corey. d'altronde questo è il citizen kane dell'era post moderna
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#95 Homer

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Inviato 04 febbraio 2008 - 19:46


ci troviamo di fronte a un saggio teorico sulla visione postmoderna travestito da fantahorror ma nessuno pare averlo afferrato.


per fortuna che tu l'hai fatto corey. d'altronde questo è il citizen kane dell'era post moderna


Ecco, questa è un'affermazione un pò azzardata, ma secondo il mio (e a quanto pare non solo mio) punto di vista.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#96 corey

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Inviato 04 febbraio 2008 - 19:47


ci troviamo di fronte a un saggio teorico sulla visione postmoderna travestito da fantahorror ma nessuno pare averlo afferrato.


per fortuna che tu l'hai fatto corey. d'altronde questo è il citizen kane dell'era post moderna


sfotti sfotti, tanto è una ruota nun te preoccupa'. affilo i canini, è un piacere.
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#97 corey

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Inviato 04 febbraio 2008 - 19:49



ci troviamo di fronte a un saggio teorico sulla visione postmoderna travestito da fantahorror ma nessuno pare averlo afferrato.


per fortuna che tu l'hai fatto corey. d'altronde questo è il citizen kane dell'era post moderna


Ecco, questa è un'affermazione un pò azzardata, ma secondo il mio (e a quanto pare non solo mio) punto di vista.


non è un'affermazione azzardata, è una sparata bella e buona. ma non è abbastanza chiaro? ci devo mettere la didascalia? sto esagerando a bella posta e me lo si fa notare, è il colmo, mio dio cosa mi tocca leggere.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#98 Homer

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Inviato 04 febbraio 2008 - 19:51




ci troviamo di fronte a un saggio teorico sulla visione postmoderna travestito da fantahorror ma nessuno pare averlo afferrato.


per fortuna che tu l'hai fatto corey. d'altronde questo è il citizen kane dell'era post moderna


Ecco, questa è un'affermazione un pò azzardata, ma secondo il mio (e a quanto pare non solo mio) punto di vista.


non è un'affermazione azzardata, è una sparata bella e buona. ma non è abbastanza chiaro? ci devo mettere la didascalia? sto esagerando a bella posta e me lo si fa notare, è il colmo, mio dio cosa mi tocca leggere.


Beh, se nessuno ci è arrivato, o siamo tutti scemi (e lo escludo, anche solo per autostima ;D) oppure non era così chiaro. Eddai, corey, non ti arrabbiare che ti sto pure (in parte) difendendo!
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#99 corey

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Inviato 04 febbraio 2008 - 19:57





ci troviamo di fronte a un saggio teorico sulla visione postmoderna travestito da fantahorror ma nessuno pare averlo afferrato.


per fortuna che tu l'hai fatto corey. d'altronde questo è il citizen kane dell'era post moderna


Ecco, questa è un'affermazione un pò azzardata, ma secondo il mio (e a quanto pare non solo mio) punto di vista.


non è un'affermazione azzardata, è una sparata bella e buona. ma non è abbastanza chiaro? ci devo mettere la didascalia? sto esagerando a bella posta e me lo si fa notare, è il colmo, mio dio cosa mi tocca leggere.


Beh, se nessuno ci è arrivato, o siamo tutti scemi (e lo escludo, anche solo per autostima ;D) oppure non era così chiaro. Eddai, corey, non ti arrabbiare che ti sto pure (in parte) difendendo!


Non si tratta di scemenza, ma di attitudine a interrogare il testo al di là della sua superficie. Sennò si finisce a compilare verbali, pratica che il maresciallo vegeta esemplifica alla perfezione.
Non sono affatto arrabbiato, Homer, mi sto divertendo un mondo, è come essere al luna park. Fico. Secondo te non l'avevo prevista questa reazione? Mi sa tanto che mi sottovaluti tant'è che muovi in mia difesa, credi ne abbia bisogno? Ovviamente non ce l'ho con te, ma che tu sia dalla mia parte, contro o di lato mi è del tutto indifferente. La stessa cosa vale per chiunque altro.
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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#100 Homer

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Inviato 04 febbraio 2008 - 20:02






ci troviamo di fronte a un saggio teorico sulla visione postmoderna travestito da fantahorror ma nessuno pare averlo afferrato.


per fortuna che tu l'hai fatto corey. d'altronde questo è il citizen kane dell'era post moderna


Ecco, questa è un'affermazione un pò azzardata, ma secondo il mio (e a quanto pare non solo mio) punto di vista.


non è un'affermazione azzardata, è una sparata bella e buona. ma non è abbastanza chiaro? ci devo mettere la didascalia? sto esagerando a bella posta e me lo si fa notare, è il colmo, mio dio cosa mi tocca leggere.


Beh, se nessuno ci è arrivato, o siamo tutti scemi (e lo escludo, anche solo per autostima ;D) oppure non era così chiaro. Eddai, corey, non ti arrabbiare che ti sto pure (in parte) difendendo!


Non si tratta di scemenza, ma di attitudine a interrogare il testo al di là della sua superficie. Sennò si finisce a compilare verbali, pratica che il maresciallo vegeta esemplifica alla perfezione.
Non sono affatto arrabbiato, Homer, mi sto divertendo un mondo, è come essere al luna park. Fico. Secondo te non l'avevo prevista questa reazione? Mi sa tanto che mi sottovaluti, tant'è che muovi in mia difesa, credi ne abbia bisogno?


Ah, allora giochi solo a provocarci? Allora non ti prenderò più sul serio e ti darò sempre contro! Che se però nessuno pare avere un'attitudine ad andare al di là delle parole scritte in questo forum di ignorantoni, mi sa che ti conviene iniziare a parlare un linguaggio che anche noi popolino possiamo capire!
Detto in tutta calma (per ora ;D)...
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"





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