L'ascoltatore Universale (Edizione 2020)
#51
Inviato 11 aprile 2013 - 19:49
Ora sarà compito del destino capire da che parte finirà
Se un giorno smetterà di ascoltare Zorn, Cage, Romitelli, Slint e Pop Group ho vinto una birra.
#52
Inviato 11 aprile 2013 - 20:08
p.s. comunque sarebbe bello se il punto evolutivo d'arrivo dell'indie fosse 1.5, io sto lì ma nessuno si caga mai la musica che ascolto, e dire che qualcuno ci dovrebbe arrivare
io ho pescato varie volte dal tuo rym, anzi pensavo proprio che tu fossi quello più adatto per questo topic, vista la tua passione per droni, library music, minimalismo e affini
tu non fai mica parte della massa ondarockiana, sei 1.5+ o 2.5- -
io comunque ho sentito il termine new age più che altro per indicare una sottospecie di ascoltatore, la casalinga di voghera ex fricchettona che ascoltava musica rilassante in regalo col dixan negli '80. le altre cose le chiamerei appunto ambient, drone, etc... non so quale sia la paternità di new age
#53
Inviato 11 aprile 2013 - 21:08
tu non fai mica parte della massa ondarockiana, sei 1.5+ o 2.5- -
E' probabile.
Per molti c'è un momento in cui si oscilla fra musiche estremamente strutturate ed estremamente destrutturate.
Un esempio è il critico Alex Ross.
Non sbaglia nemmeno chi (come Scaruffi) considera il set delle musiche 1.5 una novità inedita del 900 e quindi è coerente sottolinearne l'importanza.
Le musiche pop/rock che ascolto io in realtà sono banalmente semplificazioni del jazz o della classica.
#54
Inviato 11 aprile 2013 - 23:05
#55
Inviato 12 aprile 2013 - 01:58
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#56
Inviato 12 aprile 2013 - 07:51
Paloz per esempio è proprio su quella gobba, quella a fianco del 2.0.
Ora sarà compito del destino capire da che parte finirà
Se un giorno smetterà di ascoltare Zorn, Cage, Romitelli, Slint e Pop Group ho vinto una birra.
Pop Group non è certo tra i miei preferiti. Zorn avevo già "smesso" da tempo, anche se adesso sto facendo alcuni test per capire cosa mi può rimanere nella sua discografia e cosa invece andrà nel dimenticatoio.
Comunque non ho capito 'sta storia della percezione, guarda che io in fondo sono un ignorante, solo che mi piacciono cose particolari e stimolanti che altri schifano.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#57
Inviato 12 aprile 2013 - 07:55
#58
Inviato 12 aprile 2013 - 07:57
Va' che lo aggiorno spesso, purtroppo meno di uno-due anni fa.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#59
Inviato 12 aprile 2013 - 08:00
Cosi' ne parliamo tete a tete.
il mio rym è vecchio di 12 anni e fa schifo, se vuoi leggere cosa ascolto davvero devi andare sul blog
#60
Inviato 12 aprile 2013 - 08:12
Il vostro livello è definito dalla riga con cui andate meglio in "risonanza".
Ma questa espressione fa parte di una teoria tua, o l'hai presa da qualche parte? Perché io stavo sviluppando un pensiero simile, legato alle conoscenze di acustica, che basa il gusto musicale su quando il sistema (apparato uditivo + cervello umano) va in risonanza e quindi c'è scambio di energia, e quando invece il sistema non risponde allo stimolo.
Statisticamente parlando, non lo so.
#61
Inviato 12 aprile 2013 - 08:16
Adorno, Levi Strauss e Lerdhal hanno parlato di cose simili
Adorno era convinto che esistessero solo due livelli di percezione, il suo e gli altri hahahaha
Levi Strauss era convinto fossero infiniti.
#62
Inviato 12 aprile 2013 - 11:33
#63
Inviato 12 aprile 2013 - 11:45
commuovente, nello übertony, non mi sembra il fatto che si sia precipitato a soluzione in questa farsa da catechismo francofortese di entomologia umana (e appioppi dei tipo token nelle orecchie altrui come spilloni nei vermi) e le ceneri di linneo e tutto quanto; commuovente, piuttosto, mi pare quanto sia convienente per lui il suo isomorfismo ad hoc delle prime dieci-dodici pagine della sociologia adorniana e la sbadataggine beata con cui abbia tralasciato quelle immediatamente successive, con la splendida definizione del riccardone wagneriano in oratorio d'abiura (pagina 12, giù di lì). a me sembrano proprio le stigmate del genio - scienziato e santo - che crea il proprio precedente (sorprendentemente 1:1), ne cita degli altri e ne esce benissimo e carpiato invece che psicotico e medio-borghese e reazionario conservatore. tl;dr: saccheggiare adorno (un'introduzione, ma molto attentamente) e riemergerne in gloria e coperti di frattaglie come sigfrido dal drago. 3.0
tarapia tapioca?
http://www.youtube.com/watch?v=s9W6qE19Vvo"
#64
Inviato 12 aprile 2013 - 11:48
#65
Inviato 12 aprile 2013 - 11:51
sono 11 anni che non lo leggo.
#66
Inviato 12 aprile 2013 - 11:58
#67
Inviato 12 aprile 2013 - 12:07
Mi interessa solo aiutare le persone a trovare nuove cose da ascoltare e trovare io stesso cose nuove da ascoltare.
Ho grande stima per chi, pur avendo gusti molto diversi dai miei, fa lo stesso sul web gratuitamente (per esempio Guglielmi, Cilia, Scaruffi).
Inoltre spiegare il meccanismo che provoca lo stillicidio per cui un critico stronca quello che per altri è un capolavoro.
#68
Inviato 17 aprile 2013 - 11:42
#69
Inviato 18 aprile 2013 - 14:46
Yes - Close to the edge
Yes - Fragile
Yes - Relayer
Yes - Yessongs
Yes - Tales from the topographic oceans
Yes - Drama
#70
Inviato 20 aprile 2013 - 12:09
non ci siamo, manca la figa in questo schema
#71
Inviato 23 aprile 2013 - 11:53
ascoltare le sonate per pianoforte di Beethoven in una sola tirata (tranne pause per mangiare). Sono nove cd.
#72
Inviato 24 aprile 2013 - 14:38
https://www.youtube....h?v=yMjMnqZu1Xw
#73
Inviato 24 aprile 2013 - 14:44
#74
Inviato 24 aprile 2013 - 14:48
#75
Inviato 24 aprile 2013 - 15:23
E i quartetti per archi di Bartok come li vedi?Una roba che alza la percezione a livelli bestiali sono i due concerti per piano di Bartok.
#76
Inviato 24 aprile 2013 - 15:54
Di solito la musica da camera (e soprattutto i quartetti) sono per tradizione opere con una polifonia avanzata e destinata ad un pubblico molto ristretto.
Persino il "leggero" Mozart nei quartetti ci è andato pesante.
Se hai seguito un poco la storia dell'evoluzione dei miei deliri nell'ultimo anno c'è un mio amico musicista che quando lesse la mia classificazione disse che era semplicemente arbitraria, poi gradualmente (anche insieme ad altri) abbiamo trovato una ratio.
Ora secondo lui (ma era una cosa che già avevo intuito) la mia scala largo circa misura il grado di polifonia della musica, con la sola eccezione del grado 1.5 che non ha nulla in più su quel livello della 1.0, perchè si sposta su altri parametri per essere più espressiva (timbro, dinamica, testi).
Quindi indubbiamente formazioni cameristiche (o piccoli ensemble jazz) dove il dialogo è molto serrato (e non lineare) sono quasi di default 3.0
Alcuni mi hanno contestato la divisione fra 2.0 e 2.0+ come una chicca da intenditori piuttosto che un dato reale, dal momento che il pubblico di quel tipo di musiche (rock classico, metal, prog, fusion, new age e similari) di solito non apprezza lo scarto.
#77
Inviato 25 aprile 2013 - 09:39
Ho trovato una cofana di live americani che svendevano a 1 euro al cd.
#78
Inviato 25 aprile 2013 - 18:32
#79
Inviato 25 aprile 2013 - 19:54
tony, terzo orecchio = terzo livello di percezione?
Sì, è anche un gioco con il terzo occhio e con la third ear band che manco mi ricordo che musica fanno ma avevo un cd da qualche parte.
Il terzo livello è una utopia oramai.
E' da maggio del 2012 che non lo raggiungo e da ottobre del 2012 che non raggiungo il 2.5.
Ora sono stato a lungo a 2.0+ e in questi giorni sto a 2.0+++.
Ho il terrore che mai più toccherò il 3.0.
#80
Inviato 25 aprile 2013 - 20:50
la third ear band che manco mi ricordo che musica fanno ma avevo un cd da qualche parte.
1.5
#81
Inviato 25 aprile 2013 - 21:37
La libertà, però, esige maturità. Non sono sicuro che, da sola, possa determinarla in chi proprio non ne ha neanche un barlume.
faccio però una domanda: supponiamo che alcuni utenti vogliano continuare a scambiarsi materiale erotico, è possibile farlo via pm?
#82
Inviato 25 aprile 2013 - 22:06
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#83
Inviato 25 aprile 2013 - 22:24
Era roba da urlo.
Stasera mi sono ridotto a riesumare persino il Koln Concert
Il vantaggio è che posso popolare bene la lista della musica leggera "pesante" che fa da ponte fra i due mondi in questo stato.
Nuova segnalazione "You are what you is" di Zappa.
Non so se conviene di più l'approccio "mi faccio fumare il cervello" di cui parla Thaelly o andare piano piano.
Diciamo che l'approccio "andiamo piano piano" è più dispersivo perchè non sai mai in che direzione vai, l'approccio mi faccio fumare le orecchie è doloroso, ma garantisce i risultati.
PS Il concerto di Colonia non è malaccio se ti ci sincronizzi
#84
Inviato 25 aprile 2013 - 23:00
La libertà, però, esige maturità. Non sono sicuro che, da sola, possa determinarla in chi proprio non ne ha neanche un barlume.
faccio però una domanda: supponiamo che alcuni utenti vogliano continuare a scambiarsi materiale erotico, è possibile farlo via pm?
#85 Guest_Franzy_*
Inviato 26 aprile 2013 - 08:43
i concerti per pianoforte di bartok sono 3 , tu intendi il primo e il secondo? cmq ascoltati tutti e tre ieri sera e credo di aver capito di cosa parli, forse eh, perchè io sono "un'ascoltatrice autodidatta"Una roba che alza la percezione a livelli bestiali sono i due concerti per piano di Bartok.
https://www.youtube....h?v=yMjMnqZu1Xw
#86
Inviato 26 aprile 2013 - 09:25
i concerti per pianoforte di bartok sono 3 , tu intendi il primo e il secondo? cmq ascoltati tutti e tre ieri sera e credo di aver capito di cosa parli, forse eh, perchè io sono "un'ascoltatrice autodidatta"
Una roba che alza la percezione a livelli bestiali sono i due concerti per piano di Bartok.
https://www.youtube....h?v=yMjMnqZu1Xw
Si si ... se dicevo i due è perchè ignoravo il terzo
Prova a farti un giro nelle mie liste e nei miei appunti sul blog.
Se trovi qualcosa che ti torna e soprattutto qualcosa che non ti torna commenta pure o fai domande.
#87
Inviato 26 aprile 2013 - 16:08
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#88
Inviato 26 aprile 2013 - 16:14
Non ce l'ho sotto mano ma mi ricordavo Punk Jazz a nome di Pastorius solista. Vabbuò tanto stiamo là
Un vero disco 3.0 di Jaco è quello con Metheny, Bright size life
#89
Inviato 27 aprile 2013 - 08:36
Quando ero arzillo cazzuto (nel 2003) riuscivo a seguire le 8 voci del doppio quartetto di Ornette Coleman in Free Jazz.
Tony hai presente apollo e dioniso, quella roba lì? Non è che puoi approcciare Free Jazz (che ha un quadro di Pollock non per nulla in copertina) come fosse l'arte della fuga, il free viene chiamato pure fire music non per niente. Certo che poi te ne esci con queste robe demenziali sui livelli.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#90
Inviato 27 aprile 2013 - 09:33
Tony hai presente apollo e dioniso, quella roba lì? Non è che puoi approcciare Free Jazz (che ha un quadro di Pollock non per nulla in copertina) come fosse l'arte della fuga, il free viene chiamato pure fire music non per niente. Certo che poi te ne esci con queste robe demenziali sui livelli.
Standing ovation (tranne per la citazione di Pollock ), stavo pensando la stessa cosa.
E dirò di più: la musica ha senso come insieme. Se una partitura è stata fatta con le sue otto, dieci o cinquanta linee messe insieme, significa che è messe insieme che hanno senso, no che ti metti a isolarne una per una. Ascoltereste mai solo la batteria degli Stones, o solo il basso degli Yes? Cioè per carità non che sarebbero brutti da soli ma proprio manca il senso.
Ovviamente tutto questo thread in realtà potrebbe essere intitolato molto semplicemente "il semi-blog dei gusti personali di Tony" (tanto vale aprirne uno per utente a questo punto, i miei 3.0 sarebbero molto più fichi e meno barbosi) e va da sé che non c'è un briciolo di realistico sulla roba dei livelli.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#91
Inviato 27 aprile 2013 - 10:17
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#92
Inviato 28 aprile 2013 - 19:32
Tony hai presente apollo e dioniso, quella roba lì? Non è che puoi approcciare Free Jazz (che ha un quadro di Pollock non per nulla in copertina) come fosse l'arte della fuga, il free viene chiamato pure fire music non per niente.
Infatti la definizione di 3.0 è trasversale ai generi e stili.
Nel free abbiamo musicisti che si basano molto sul timbro e altri come Coleman, Dolphy, Coltrane, il Keith Jarrett Trio in cui c'è un dialogo serrato fra i musicisti nonostante la free form.
Questo non vale per altri musicisti accostati al movimento free jazz e certi musicisti che ho scoperto vengono chiamani improv.
Certo che poi te ne esci con queste robe demenziali sui livelli.
I livelli sono una roba didattica per spiegare in maniera semplice. Nella mia testa uso espressioni molto meno politicamente corrette per indicare i vari tipi di musica e l'effetto che mi fanno. Purtroppo però mi sono fatto prendere la mano e spesso quando ascolto qualcosa la prima cosa che mi viene in mente è il numero.
(tanto vale aprirne uno per utente a questo punto, i miei 3.0 sarebbero molto più fichi e meno barbosi)
Ho scelto appunto come benchmark per il 3.0 musicisti che non appena me ne scendo un minimo sono soporiferi.
Per esempio un allenamento di 3.0 consiste nell'ascoltarsi le 4 sinfonie di Brahms senza pause, poi guardare il Wozzeck, poi la Turandot, poi spararsi 4 o 5 LP di Sonny Rollins nel tempo più breve possibile (uno o due giorni massimo per fare tutto).
Qualsiasi altro parametro non viene preso in considerazione dal modello di tony, perché? : :
Perchè credo che sia quello determinante nel definire i gusti di una persona. Non escludo che ci possano essere anche altre categorie.
Il modello si basa sull'evoluzione dei miei gusti e su una euristica riguardo i gusti di altre persone.
Quindi alla domanda "Stai parlando dei tuoi gusti?" la risposta è "Sì, sto parlando dei miei gusti ma credo che nell'evoluzione dei miei gusti ci sia qualcosa sotto che vada al di là della semplice soggettività"
#93
Inviato 28 aprile 2013 - 20:55
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#94
Inviato 28 aprile 2013 - 21:00
No caro, tu non stai parlando dei tuoi gusti, stai riducendo l'intero spettro dei parametri di valutazione della musica a uno solo, il grado di polifonia.
Quella della polifonia è una spiegazione a-posteriori dei miei gusti nel tempo e delle categorie di compatibilità
E' ovvio che oltre a quella faccenda lì ci sono il timbro, il mood, l'interpretazione, la dinamica, il testo (!). Ma il grado di polifonia è nel mio modello (e niente esclude che funziona solo per una frazione degli ascoltatori) è l'elemento sine qua non un ascoltatore non è nemmeno in grado di apprezzare il resto perchè non si fa acchiappare dalla musica che ascolta.
#95
Inviato 29 aprile 2013 - 15:40
#96
Inviato 29 aprile 2013 - 18:23
#97
Inviato 29 aprile 2013 - 18:24
Ma soprattutto 3.0.
#98
Inviato 29 aprile 2013 - 19:41
Joyous Lake di Pat Martino
#99
Inviato 29 aprile 2013 - 19:58
Tony hai presente apollo e dioniso, quella roba lì? Non è che puoi approcciare Free Jazz (che ha un quadro di Pollock non per nulla in copertina) come fosse l'arte della fuga, il free viene chiamato pure fire music non per niente.
Infatti la definizione di 3.0 è trasversale ai generi e stili.
Nel free abbiamo musicisti che si basano molto sul timbro e altri come Coleman, Dolphy, Coltrane, il Keith Jarrett Trio in cui c'è un dialogo serrato fra i musicisti nonostante la free form.
a parte che questa distinzione è assolutamente arbitraria, dato che tutti i jazzisti cercano un suono personale, al contrario della tradizione europea (del resto Coleman ha suonato pure un sax di plastica per avere un suono diverso). Poi l'interplay c'è sempre, anche dove non c'è improvvisazione collettiva, non è che Louis Armstrong (il primo ad andare contro la tradizione dell'improvvisazione collettiva) o Charlie Parker per il fatto di essere un solista per questo non suonassero sempre e comunque tenendo conto di quello che suonavano gli altri.
E poi rimane il fatto che comunque quel disco fa programmaticamente riferimento all'espressionismo astratto, che non era certo basato sul rigido controllo formale, ma sul buttare gocce di colore sulla tela, quella era l'idea che Ornette Coleman voleva traslare sul piano musicale. Stare a guardare il contrappunto manco fosse una fuga con melodie palindrome si può anche fare ma ha poco senso, anche perchè da un punto di vista armonico non c'è certo molta trippa. E' come fissarsi in una scena di un film dove viene rappresentata una festa e dove tutti parlano assieme sui singoli dialoghi delle persone che magari sono stupidissimi, quando magari il regista voleva rendere solo l'idea dell'allegria o della confusione.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#100
Inviato 29 aprile 2013 - 20:47
Ricordami di dati il +1 che li ho finiti
Vedi per capire il senso dei livelli forse è utile conoscere la storia.
Una mattina mi sono svegliato che capivo solo la musica 3.0 e la capivo tantissimo con somma goduria e trasporto e tutto il resto mi sembrava banale e fastidioso.
E siccome è pieno di critici molto anziani e molto esperti che sponsorizzano quasi esclusivamente la 3.0 o al massimo la 2.5 ho semplicemente pensato "questa è la vera musica per chi ci capisce, il resto è per chi non la sa ascoltare". Cosa che è considerato il punto di vista della cultura ufficiale e che già prima di arrivarci avevo notato nell'evidenza dei fatti.
Però poi ho riflettuto e non è che si può fare tutto un calderone, cioè anche se i Beatles, Hendrix e chennesò Bitches Brew o Philip Glass danno quasi fastidio a chi è un vero ascoltatore di musica o sono poco più di un piacevole pizzicore, non è che ci si può ridurre a come fanno loro e dire che sono uguali a Gigi D'alessio.
Ma evidenziare che ci sono diverse sfumature di grigio fra il bianco ed il nero.
Da qui la metafora dei livelli.
Per esempio nella migliore storia della musica del 900 che possiedo, su circa 700 pagine si parla solo del jazz in circa una decina di pagine e del rock in una riga "Commercializzazione della musica nera per il gusto giovanile e popolare Elvis Presley, Beatles, Rolling Stones, Hendrix, Cream, Grateful dead."
Cosa che nell'economia di chi è 3.0 ci sta.
Invece quello che sostengo è che è giusto che ci siano non una sola storia della musica fatta da noi, come è sempre stato negli ultimi 3 o 400 anni ma che anche gli altri livelli di percezione abbiano il diritto di esprimere dei valori, pur con il distinguo che si tratta di linguaggi limitati.
Ovviamente quello che si crede fra noi altri è che il gusto popolare sia uno.
Quindi riassumendo non si tratta di stare ad analizzare il contrappunto, si tratta che Ornette Coleman siccome ha studiato Bach a memoria da quando ha iniziato a suonare ha lo stesso orecchio nostro e fa qualcosa che funziona per noi. Così come Parker e Armstrong. Altri musicisti fanno cose che non funzionano per noi. E quando non funzionano voglio dire che Sun Ra, Zorn, In a silent way non funzionano nella stessa misura che non funziona Eros Ramazzotti.
John Zorn = Tim Buckley = Pink Floyd =Eros Ramazzotti = Er piotta = nessuno stimolo, nessun brivido, nessuna emozione
I livelli servono quindi per salvaguardare, come delle riserve indiane.
E solo chi sta in un livello può popolare la scatola di appartenza prima che un altro ci pisci dentro e decida che è tutta merda.
Infatti è quello che veramente ho capito in quei momenti in cui sono stato 3.0: "Un giorno questi cancellerano e calpesteranno tutto, anzi pardon cancelleremo e calpesteremo tutto. E' inutile stare a miliarizzare, a scaruffare, a litigare, fra 50 anni sarà tutto dimenticato e rimarrà solo quello che noi capiremo e le cose più rappresentative a casaccio fra il resto."
Poi con il tempo ho razionalizzato questo scenario disastroso ed è emerso l'idea attuale, ovvero che oramai con i mezzi di comunicazione di massa ci saranno delle linee parallele di tradizione delle varie culture.
Cosa succede però?
Che la cultura popolare è considerata un monolite e come tale si cerca di stabilire un primato al suo interno, una certa oggettività che è impossibile da perseguire dal momento che lo span dei valori copre almeno 4 sottocategorie (non ho idea se dentro la 1.5 e la 1.0 ci siano delle sottodivisioni che non colgo) quindi c'è conflitto fra sotto-clan che cercano il predominio e che hanno una voce sola soffocando le altre.
Il trend è quello. Non è che sulle riviste generaliste dedicate alla musica tutta (con un bias verso la classica e la contemporanea ovviamente) esiste "l'angolo di cinemaniaco, l'angolo di frankie, l'angolo di wago e l'angolo del mistico". Esiste l'angolo del pop/rock coperto da una persona sola che può essere una a caso fra queste quattro.
E il resto è rumore.
Esempio supplemento di Domenica del sole 24 ore di ieri. Bordone parla male di Enya perchè non la capisce nel suo angolo, mentre giustamente Fayenz e Principe si fanno i cazzi loro nel loro orticello e non mettono bocca ("Pensaci tu a quelle robe che non ci frega niente").
Invece se ci fossero tante persone quanti gradi di percezione (e non è detto che siano più di 6) queste storture non accadrebbero.
Io mi compro l'unica rivista musicale con tutti i recensori migliori con a fianco il livello di percezione e leggo un ventaglio di pareri che mi è utile per capire.
Non solo, posso anche capire se mi sto perdendo qualcosa o posso evolvere (o de evolvere) in una direzione e come fare.
0 utente(i) stanno leggendo questa discussione
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi