ma poi dovrebbero dilatarsi i sensi o il cervello? cioè, tu spingi sulla complessità armonica contro la qualità del suono? mi pare che tu avessi detto una volta che si poteva tranquillamente ascoltare la classica su youtube (e nella tua fase maniacale ti eri messo a sentire la musica direttamente da spartito), e del resto hai gusti diametralmente opposti a gozer che è un fissato della produzione.
insomma, tu vorresti che i sensi sentissero direttamente senza collegarsi a periferiche.
Purtroppo la musica da spartito la "sentono" solo i migliori musicisti di professione e io non passerei nemmeno gli esami del primo anno di solfeggio
.
La complessità è solo un parametro, la vera discriminante è la distanza nel tempo fra le idee del musicista.
Quindi più che dilatare i sensi si tratta di dilatare la memoria a breve termine e sgombrare i pensieri, come quando si medita.
Secono le mie "congetture" esistono tre macro-maniere per ascoltare musica. La prima è fermarsi all'istante, la seconda è ascoltare frammenti di pochissimi secondi, la terza è ascoltare l'insieme usando molto la memoria.
Questo rende impossibile fare una scala "lineare" però io l'ho fatto lo stesso.
La prima maniera è tipica dei gusti che vanno dall'1.0 al 1.5.
La seconda è tipica di proghettari, metallari ed altre cose di crossover.
La terza è tipica di chi riesce a capire solo musicisti di formazione accademica.
Ci ho lavorato tantissimo dall'anno scorso, anche grazie ad una decina di persone che si sono sottoposte agli esperimenti e mi hanno dato feedback. La cosa più importante di questo feedback è stato revisionare il modello ed isolare un sottoinsieme di musiche pop/rock che si ascoltano con un orecchio molto simile a quello della musica classica più pesante.
Questo sotto-insieme
quasi coincide con i gusti del mistico
e sottolineo il
quasi Hai ragione sul fatto che l'anno scorso ero molto arrogante ed incazzoso, probabilmente perchè ero anche insicuro dei risultati e cercavo approvazione. Adesso ho una cosa che funziona abbastanza bene.
Sempre tenendo conto che è un modello, non matematica. Non siamo tutti uguali.
Come dicevo l'insieme non è ordinabile, si vede meglio su un piano.
Sull'ordinata abbiamo un tipo di complessità, sull'ascissa un altro tipo di complessità.
Quella in verticale è data dalla simmetria, l'ordine e il dialogo fra le voci (condotta delle parti).
Quella in orizzontale dall'entropia, il disordine, la mancanza di struttura (o come dicono gli americani - texture - detto anche da alcuni in italiano tessitura).
Questo spiega perchè molti proghettari e metallari (2.0) abbandonano la loro musica vuoi per la musica sperimentale o indipendente (si convertono allo scaruffismo o allo zornismo o al cageismo/romitellismo) oppure vanno verso il rock classico (individuato dallo 2.0+).
Perchè sia in un senso o nell'altro c'è più complessità.
La complessità della 1.5 è la stessa complessità del gamelan o delle musiche africane tradizionali. O per esempio della musica cinese.
Anche se io ho congetturato che per i miei obiettivi è più facile trasformare un proghettaro (che ascolta per frammenti di secondi) in un 3.0 che un indie (che ascolta sempre e solo nell'istante).
Per farvi capire cosa sono di preciso i livelli, ho creato una matrice di benchmark mettendo un classico, un vocale, un "musica nera" ed un "musica sperimentale".
3.0 - Brahms, Puccini, Sonny Rollins, Alban Berg
2.5 - Mozart, Donizetti, Louis Armstrong, Ligeti
2.0+ - Beatles, Roberto Murolo , Eric Clapton, The mothers of invention
2.0 - Pink Floyd, Banco del mutuo soccorso, Led Zeppelin, Robert Wyatt
1.5 - Velvet underground, Tim Buckley, John Zorn, Sonic Youth
1.0 - Madonna, Celine Dion, Michael Jackson, Brian Eno
Il vostro livello è definito dalla riga con cui andate meglio in "risonanza".
Secondo quello che abbiamo concordato io e le mie cavie, pardon studenti, una volta che si è raggiunto il terzo livello della percezione, anche quando ci si lascia andare, è molto più facile capire musiche incredibilmente triviali ma ordinate (come la 1.0 con tutte le sfumature di 1.0+ fino a salire).
Ed eliminando quindi per sempre le righe grassettate dai propri ascolti.
Questo è il motivo per cui il mistico non capirà mai i Velvet underground e Battiato ma può apprezzare i Kiss, Rihanna e Vasco.
Lo so di per certo perchè purtroppo vale lo stesso anche per me
Gozer è una persona molto viscerale nell'esprimere i suoi giudizi sulla musica (cosa che apprezzo) e questo rende relativamente facile stimare il suo livello di percezione.
Lui è in questo momento sopra il 1.0 ma si sta avvicinando verso il lato sinistro (quello "buono" per i miei scopi) quindi lo chiamerei 1.0+, dopo che in passato ha girovagato intorno alla regione fra 2.0 e 1.5.
Anche molti riccardoni ascoltano spesso musica semplicissima ma nella regione buona (da Dark side of the moon ai Kansas e i Toto).
Quindi per risponderti, abbastanza spesso Gozer consiglia cose che riuscirei tranquillamente ad ascoltare, che funzionano per me, ma mi sembrano troppo leggere e non suscitano in me l'interesse nell'approfondimento.