Vai al contenuto


Foto
* * * * - 10 Voti

Il film che ho visto (prima di postare leggere le regole in prima pagina)


  • Please log in to reply
5792 replies to this topic

#2751 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9673 Messaggi:

Inviato 07 dicembre 2014 - 20:38

Visto recentemente LAWLESS di Hilcoat, bella storia, personaggi e ambientazione decisamente interessanti, ottimi attori, un regista molto valido e pure Nick Cave alla sceneggiatura che dovrebbe comunque garantirti un minimo di fascino, mischia il tutto e cosa ti esce? un film che è 'na mmmerda totale dove tutto rimane sempre in superficie, senza epica, uno scatto o una scena da ricordare.

Assolutamente e totalmente deludente.


  • 0

#2752 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15605 Messaggi:

Inviato 08 dicembre 2014 - 00:57

Visto recentemente LAWLESS di Hilcoat, bella storia, personaggi e ambientazione decisamente interessanti, ottimi attori, un regista molto valido e pure Nick Cave alla sceneggiatura che dovrebbe comunque garantirti un minimo di fascino, mischia il tutto e cosa ti esce? un film che è 'na mmmerda totale dove tutto rimane sempre in superficie, senza epica, uno scatto o una scena da ricordare.

Assolutamente e totalmente deludente.

 

A me invece è piaciuto. L'epica... anti-epica mi è anzi sembrata una scelta abbastanza originale. Poi non è un capolavoro o che, ma alla fine avevo voglia di prendere a pugni o sparare a qualcuno, quindi per me è un film di botte e pallottole che assolve bene il suo compito. ^_^


  • 0

#2753 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9673 Messaggi:

Inviato 08 dicembre 2014 - 13:35

Guarda ho cominciato a guardarlo sicuro che sarebbe stato il classico film stroncato dalla critica che a me sarebbe piaciuto invece è stato proprio una delusione.

Non becca mai il ritmo giusto e le scene sembrano sempre raffazzonate, senza pathos, sgonfie.

Riesce a rendere innefficace anche un attore come Tom Hardy.

E si che La Proposta mi era decisamente piaciuto e pure La Strada nonostante lo scomodo confronto con la fonte letteraria non era male.


  • 0

#2754 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 08 dicembre 2014 - 21:03

è Hillcoat che non ha la mano o non osa imho... dopo La Proposta non ha proposto asd niente di interessante. Ho recensito da poco The Road, ottimo film, ma che non stupisce certo per la regia.


  • 0

#2755 tiresia

    Sue Ellen

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4574 Messaggi:

Inviato 11 dicembre 2014 - 08:57

Pinguini: sono un inno all'idiozia totale, ma pura, sincera, buona. E Kowalski deve sempre trovare una soluzione.


  • 0

#2756 signora di una certa età

    old signorona

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 19655 Messaggi:

Inviato 11 dicembre 2014 - 09:09

ho visto Lascia perdere, Johnny! film del 2007 di Fabrizio Bentivoglio ed è stata una piacevole sorpresa. Una specie di film ambient. Per ricordarci di come ci siamo divertiti quella volta con un po' di malinconia, tra amici, con i toni giusti e la giusta poesia. Mi è piaciuto

Lina Sastri bellerrima!


  • 0

In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#2757 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 12 dicembre 2014 - 14:30

"Uomini contro", Francesco Rosi, 1970

 

Film mediocre dall'etica pacifista e dall'estetica viscontiana (dimezzata), ambientato sul fronte italo-austriaco nella ww1. Si cincischia nelle trincee tra generali tirannici, tenenti idealisti, e soldati buzzurri; il nemico  è assente, lo si vede solo da lontano, oltre una cortina di nebbia, quando gli austriaci, in un moto di pietà, cessano la carneficina e invitano gli italiani a desistere dall'ennesimo assalto suicida. Rosi riduce saggiamente al minimo i dialoghi, dove è pessimo; fa meglio nelle scene corali di ampio respiro, dove tenta anche qualche inquadratura anomala. Ridicole le morti dei soldati, che cadono come manichini mostrando improbabili smorfie, cosa oltretutto accentuata dal soffermarsi della macchina da presa su questi momenti; Volontè alza un po' la media, ma non più di tanto. Effetti sonori da western anni '30, musiche pompose fatte di timpani che sfondano i timpani e marcette marcescenti. Peccato per un buon soggetto, trattato con sufficenza e caricato di inutile patetismo.


  • 0

#2758 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 15 dicembre 2014 - 19:31

"Il processo di Norimberga", Yves Simoneau, 2000

 

Film che racconta il famoso processo dal suo allestimento fino all'esecuzione delle condanne, dalla prospettiva del procuratore capo Jackson (Alec Baldwin). I delicati temi vengono trattati con la giusta serietà, all'interno dei binari di un classico legal drama e viene lasciato spazio alle ragioni dei nazi senza scadere nel revisionismo. La pellicola si pone alla giusta distanza critica e lascia che lo scontro ideologico avvenga tra i personaggi (soprattutto jackson e goring, ma non solo) nell'arena del tribunale. Molte le problematiche affrontate: dal diritto sovranazionale, allo scollamento fra legge ed etica, fino all'indagine psicologica sui crimini di guerra.

Simoneau fa largo uso di movimenti macchina, realizzando una regia spesso maldestra, ma che non difetta di personalità. La colonna sonora è molto timida, quasi assente, cosa che appesantisce un po' la visione, ma aiuta a rimanere nell'ottica processuale ed evitare facili eccessi di solennità. Qualche sottotrama fine a sé stessa e una love story infilata a forza sottraggono minuti che potevano essere utilizzati per approfondire i temi importanti.


  • 0

#2759 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 18 dicembre 2014 - 16:23

"Tempi moderni", Charlie Chaplin, 1931

 

Prima volta che vedevo Chaplin al cinema, ho notato che bambini e anziani sghignazzavano come babbuini, mentre giovani e adulti osservavano in pose radical chic con ossequioso contegno. Il film si ricorda soprattutto per gli spumeggianti primi 20', dove Chaplin si esibisce in skatch eccezionali dentro ad un altrettanto eccezionale allestimento scenico. Dopo, la frequenza e la qualità delle gag diminuisce notevolmente. La scena in cui Chaplin canta per la prima volta doveva avere, all'epoca, un certo effetto sensazionalistico, ma va da sé che la differita ottuagenaria la rende un mero siparietto da avanspettacolo. Goddard anonima, film che vive solo ed unicamente del genio di Chaplin.


  • 0

#2760 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8301 Messaggi:

Inviato 21 dicembre 2014 - 19:11

I_Origins_poster.jpg

 

 

Another Earth mi era piuttosto piaciuto e m'aspettavo di meglio.

In realtà è una sequenza di cliché e di coincidenze inverosimili per arrivare al punto; una discreta presa per il culo, sia per la trama sia per la caratterizzazione dei personaggi.


  • 0

#2761 reallytongues

    Pietra MIliare

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 26094 Messaggi:

Inviato 21 dicembre 2014 - 20:42

"Il processo di Norimberga", Yves Simoneau, 2000

 

Film che racconta il famoso processo dal suo allestimento fino all'esecuzione delle condanne, dalla prospettiva del procuratore capo Jackson (Alec Baldwin). I delicati temi vengono trattati con la giusta serietà, all'interno dei binari di un classico legal drama e viene lasciato spazio alle ragioni dei nazi senza scadere nel revisionismo. La pellicola si pone alla giusta distanza critica e lascia che lo scontro ideologico avvenga tra i personaggi (soprattutto jackson e goring, ma non solo) nell'arena del tribunale. Molte le problematiche affrontate: dal diritto sovranazionale, allo scollamento fra legge ed etica, fino all'indagine psicologica sui crimini di guerra.

Simoneau fa largo uso di movimenti macchina, realizzando una regia spesso maldestra, ma che non difetta di personalità. La colonna sonora è molto timida, quasi assente, cosa che appesantisce un po' la visione, ma aiuta a rimanere nell'ottica processuale ed evitare facili eccessi di solennità. Qualche sottotrama fine a sé stessa e una love story infilata a forza sottraggono minuti che potevano essere utilizzati per approfondire i temi importanti.

c'è un bellissimo docu film sulla prigonia di Goering in attesa del processo

History Channel ovviamente asd

interessante perchè strettamente legato alle esperienze storiche, con interviste ai suoi carcerieri e militari responsabili


  • 1

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#2762 reallytongues

    Pietra MIliare

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 26094 Messaggi:

Inviato 21 dicembre 2014 - 23:04

bellissimo questo film muto del 26

in cui il protagonista è sia ladro che prete storpio

la gente crede che siano due fratelli e invece è lui solo che impersonifica quando gli è più comodo l'uno o l'altro personaggio

digustoso e terrificante

the-blackbird-movie-poster-1926-10201994


  • 0

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#2763 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 22 dicembre 2014 - 10:37

c'è un bellissimo docu film sulla prigonia di Goering in attesa del processo

History Channel ovviamente

 

 

grazie, visto ieri sera, devo dire che i dialoghi coincidono con quelli del film quasi esattamente


  • 0

#2764 debaser

    utente stocazzo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23163 Messaggi:

Inviato 22 dicembre 2014 - 12:16

Automata di Gabe Ibáñez

automata-movie-review-san-sebastian-film
 
Fantascienza post-apocalittica con tanto di rifiuti e deserto radioattivo. Dovuto aggiornamento delle 3 leggi di Asimov ad includere la singolarità
Temi filosofici non particolarmente originali, ma curato, dai bei titoli di testa alla colonna sonora, un buon Banderas. I robot nudi sembrano un po' gli alieni di District 9. C'è anche il grandissimo Tim McInnerny* in una vesta inedita
 
*
tim-mcinnerny-blackadder.jpg



  • 1

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#2765 auslöschung

    internal bio-reverb

  • Moderators
  • 3117 Messaggi:

Inviato 22 dicembre 2014 - 13:36

Automata di Gabe Ibáñez

Fantascienza post-apocalittica con tanto di rifiuti e deserto radioattivo. Dovuto aggiornamento delle 3 leggi di Asimov ad includere la singolarità
Temi filosofici non particolarmente originali, ma curato, dai bei titoli di testa alla colonna sonora, un buon Banderas. I robot nudi sembrano un po' gli alieni di District 9. C'è anche il grandissimo Tim McInnerny* in una vesta inedita

 

transdisciplinare: hai jokato the talos principle, debbba?


  • 1

#2766 debaser

    utente stocazzo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23163 Messaggi:

Inviato 22 dicembre 2014 - 16:33

non conoscevo. vedo che è appena uscito, tu hai già usufruito?
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#2767 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 26 dicembre 2014 - 23:20

"La montagna sacra", Alejandro Jodorowski, 1973

 

Di solito non mi piacciono questo tipo di frikkettonate, ma stavolta ho voluto dare una chance ad Alejandro e devo dire che mi ha piacevolmente sorpreso. Il lungometraggio è sovraccarico di elementi inconsueti che pervadono le inquadrature, rendendole graffianti ed impossibili da ignorare: nonostante il regime anti-narrativo e la modestia dei mezzi, la messa in scena ricerca sempre un impatto forte, finanche shoccante, che mantiene alto il livello di attenzione. Estetica  da mondo movie un po' attempata, ma sempre interessante da vedere. Confesso di non aver capito "il senso profondo" di questa allucinazione su celluloide, ma è chiara la presa di posizione controculturale, al netto delle derive mistiche (una volta provai anche a leggere un suo libro, ma lo mollai ai primi assiomi frikkettoni che pretendeva di far digerire).


  • 0

#2768 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8301 Messaggi:

Inviato 27 dicembre 2014 - 21:12

Automata di Gabe Ibáñez

 

 

 

Mh, visto oggi, fin troppo ingenuo e retorico a mio modo di vedere. Che poi la scifi coi robot e i paesaggioni anche alla buona garba sempre, però è fatto con pochi mezzi (intellettuali prima che monetari).


  • 0

#2769 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 30 dicembre 2014 - 04:34

"La casa dei fantasmi", Rob Minkoff, 2003

 

Beccato ieri sera sulla 7, il film si dimostra perfetto per la circostanza (serata natalizia in famiglia). Uno degli ultimi Eddy Murphy-movie, a tratti piatto, ma che ripropone l'inossidabile repertorio dell'attore, fatto di sorrisi a 10000 denti, discussioni isteriche e facce di bronzo nel mezzo delle situazioni più improbabili. Lui ovviamente padre che trascura la famiglia per fare l'agente immobiliare, trova un riccone interessato avendere la villa, ovviamente infestata di fantasmi. I cinefili gongoleranno per il citazionismo furbo, effetti speciali all'altezza e qualche volto più o meno noto. Tutto sommato godibile anche se qualche momento di comicità più brillante non avrebbe guastato.


  • 0

#2770 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9673 Messaggi:

Inviato 05 gennaio 2015 - 08:40

Viaggio in Paradiso (2012)
di Adrian Grunberg
Con Mel Gibson, Kevin Hernandez, Jesus Ochoa, Peter Stormare

Pessima traduzione italiana del titolo originale Get the Gringo (Prendi il Gringo) è uno scatenato prison movie in salsa pulp.
Il fido Adrian Grunberg (aiuto regista di Apocalypto) dirige il traffico da par suo, Gibson sfodera il suo miglior ghigno da figlio di puttana e il resto lo fa l'incredibile ambientazione del Pueblito, un carcere come non se ne sono mai visti al cinema.
Niente di trascendentale eh ma sempre divertente, interessante e ben ritmato e anche quando sul finale alcune trovate diventano inverosimili sono sempre e comunque riuscite ed azzeccate.
Peccato per gli scandali che gli hanno azzoppato la carriera perché il buon Mad Mel (qui attore, sceneggiatore e produttore) rimane uno degli uomini di cinema più interessanti dell'asfittico panorama USA odierno e riesce ad elevare decisamente al di sopra della media anche un film di puro intrattenimento come questo.
7/10
  • 0

#2771 signora di una certa età

    old signorona

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 19655 Messaggi:

Inviato 07 gennaio 2015 - 11:48

ehm...ho visto solo qualche giorno fa il terzo episodio di Spiderman, ma che delusione! nonostante dei cattivi memorabili i tempi morti hanno ammazzato il film :(


  • 0

In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#2772 Nijinsky

    Señorito en escasez

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 14060 Messaggi:

Inviato 07 gennaio 2015 - 22:38

The Hot Rock, Peter Yates 1972

 

Redford interpreta il Dortmunder di Westlake in una commedia criminale dal piglio cazzone-divertito e gli capita di tutto: entra ed esce da tutti i luoghi chiusi-a-chiave possibili, l'autista (un idolo che insieme alla madre ascolta registrazioni del GP di Monza) ne approfitta e decide di togliersi lo sfizio di guidare ogni tipologia di mezzo  di trasporto, il committente s'incazza ma sopporta. Si chiude con un escamotage anacronistico al limite del trolling. Non sui livelli dei capolavori di Yates ma divertente.


  • 0

Siamo vittime di una trovata retorica.


#2773 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9673 Messaggi:

Inviato 09 gennaio 2015 - 09:13

Afghanistan-Bananistan :ossequi:


  • 1

#2774 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 14 gennaio 2015 - 12:18

"Profumo - Storia di un assassino" , Tom Tykwer, 2006

 

Rivisto ieri, preso dalla voglia di capire quanto ha inciso Tykwer alla co-regia di Cloud Atlas. Devo dire che è propio bravo, riesce nel difficile compito di rappresentare la dimensione olfattiva, attraverso immagini recrudescenti e odorifere. Gestisce benissimo la sceneggiatura alternando quadri composti a movimenti macchina funambolici e montaggi espressivi. Idealizza poeticamente l'ossessione del protagonista ed elide gli efferati crimini per circonfonderlo di una nube soave che permette di contiunuare a simpatizzare per lui, noonostante tutto. L'attore è abbastanza convincente in questo ruolo praticamente muto, non bellissime invece le vittime; Dustin Offman perfetto come sempre. La storia in sé non mi piace granché, troppo canonica inizialmente e inopportunamente favoleggiante nel finale.


  • 0

#2775 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 15 gennaio 2015 - 13:20

Automata di Gabe Ibáñez

automata-movie-review-san-sebastian-film
 
Fantascienza post-apocalittica con tanto di rifiuti e deserto radioattivo. Dovuto aggiornamento delle 3 leggi di Asimov ad includere la singolarità
Temi filosofici non particolarmente originali, ma curato, dai bei titoli di testa alla colonna sonora, un buon Banderas. I robot nudi sembrano un po' gli alieni di District 9. C'è anche il grandissimo Tim McInnerny* in una vesta inedita
 
*
tim-mcinnerny-blackadder.jpg


 

Piaciuto anche a me. All'inizio me pareva un Blade Runner dei poveri, dopo, fortunatamente, muta di segno verso atmosfere à la Fallout LasVegas, con scenari agorafobici e fotografia iperluminosa che evita di virare in giallo, pregio non da poco di questi tempi.

I temi abbastanza triti, ma sfruttati bene. Mi è piaciuto molto il fatto che l'"adamo robotico" non sia stato creato a guisa antropomorfa, divergendo dall'insensato cliché. Ritmo un po' soporifero, qualche scena di azione non avrebbe guastato, dato che tanto nel finale la butta cmq nella caciara della sparatoria (geniale l'effetto sonoro con cui "futurizzano" dei normalissimi fucili); a volte un po' melassoso e un po' trito anche nello script.


  • 0

#2776 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 16 gennaio 2015 - 17:24

"The Hunter" , Daniel Nettheim, 2011

 

Film su di un cacciatore ingaggiato per trovare la Tigre della Tasmania, considerata estinta. Le superbe location  fanno inizialmente ben sperare, ma The Hunter si rivela presto uno scialbo trillerino di campagna senza nulla da dire. Mentre dissemina tagliole per la Tasmania, Willem Dafoe si fa prima bullizzare dai taglialegna locali e poi accalappiare da una vedova con due figli e una casa di legno  nel cuore della foresta, in una delle regioni più sperdute del pianeta. Il momento di maggior pathos è quando, dopo numerosi vani tentativi, riesce ad avviare un generatore di corrente rotto. Sullo sfondo, ambientalisti frikkettoni e ciniche multinazionali, ma rimangono un contorno senza sviluppare veramente nessuna tematica.


  • 0

#2777 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8301 Messaggi:

Inviato 16 gennaio 2015 - 23:04

locandina.jpg

 

 

Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera, Ki-duk Kim, 2003


Stupendo.


  • 4

#2778 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 17 gennaio 2015 - 18:17

Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera, Ki-duk Kim, 2003

 

 

Bellissima parabola mistica, un film di un'armonia e di una poesia uniche.

A proposito di KKD, qualcun'altro ha provato a vedersi L'isola ? Io l'ho trovato pesantissimo e non c'ho manco capito na mazza. Mi pare sia la sua opera prima e contiene già molte sue figure ricorrenti (il lago, le barche, mutismo, amori disfunzionali ecc...). Dopo ha fatto cose che apprezzo molto, ma quello l'ho finito propio a fatica.


  • 0

#2779 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15605 Messaggi:

Inviato 17 gennaio 2015 - 18:25

 

A proposito di KKD, qualcun'altro ha provato a vedersi L'isola ? Io l'ho trovato pesantissimo e non c'ho manco capito na mazza. Mi pare sia la sua opera prima e contiene già molte sue figure ricorrenti (il lago, le barche, mutismo, amori disfunzionali ecc...).

 

 

Non è la sua opera prima, mi pare fosse il quarto. E' uno dei suoi film che preferisco, criptico e piuttosto duro (e io non amo il cinema "estremo"), ma tra i suoi più affascinanti.


  • 0

#2780 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 17 gennaio 2015 - 21:04

sì me so informato è il quarto. La prima pare essere il buon Crocodile. Mi sforzerò di rivedere L'Isola, forse non ero in vena di decifrarlo


  • 0

#2781 Mr. Atomic

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4032 Messaggi:

Inviato 17 gennaio 2015 - 21:34

Ho visto Birdman, bello, un po' troppo pompinato dalle critiche ma comunque bello. 

 

I dialogi tra Norton e la Stone hanno inizialmente rubato la scena, poi 1 man show. Devo essere sincero, il finale credo non l'abbia capito del perfettamente


  • 0

#2782 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8301 Messaggi:

Inviato 18 gennaio 2015 - 02:03


Non è la sua opera prima, mi pare fosse il quarto. E' uno dei suoi film che preferisco, criptico e piuttosto duro (e io non amo il cinema "estremo"), ma tra i suoi più affascinanti.

 

 

 

Cosa ne pensi (/pensate, vale anche per Jack e chi l'ha visto) de L'Arco?


  • 0

#2783 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 18 gennaio 2015 - 14:24

Cosa ne pensi (/pensate, vale anche per Jack e chi l'ha visto) de L'Arco?

 

 

Mi piace, ha un simbolismo schietto e comprensibile, ma mai prosaico. Credo sia il punto d'inizio di una parabola discendente del regista (ma non ho visto le ultimissime cose).


  • 0

#2784 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 18 gennaio 2015 - 14:41

nel periodo in cui il cinema coreano era diventato famoso anche qui da noi, avevo visto un po' di film di kim: crocodile, l'isola, adress unknown, bad guy, the coast guard, primavera..., la samaritana, ferro 3

l'isola aveva avuto un "successo" di scandalo, ricordo. tutti non parlavano altro che della sequenza degli ami infilati nella vagina. ma secondo me kim aveva fatto meglio in altri film. non li vedo dall'epoca ma ricordo che il mio preferito era la samaritana

l'esordio crocodile era un film abbastanza selvaggio e vitale, decisamente differente poi dallo stile rarefatto e simbolico dei film successivi. tra i più dimenticati anche the coast guard, abbastanza inedito per lui perché se non ricordo male era quasi un film politico, che trattava la vera ferita del cinema coreano, ovvero la linea di divisione della penisola nel 40° parallelo

io poi non ho più visto nulla di kim ma so che sia i suoi detrattori che i suoi sostenitori hanno iniziato da l'arco a denunciare una certa involuzione del suo cinema. io penso che abbia segnato l'inizio di un ridimensionamento di tutto il cinema della corea del sud, molto vitale nei primi 5 anni del 2000 ma poi lentamente ridimensionato
  • 0

#2785 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15605 Messaggi:

Inviato 18 gennaio 2015 - 16:48

Sì, anche per me "Arco" è il suo primo film che non mi entusiasmò (no c'era stato anche "Indirizzo sconosciuto", ma era talmente intriso di Storia e politica coreana che dubito di averlo capito), pur comunque piacendomi molto. Diciamo che dopo l'apice "Ferro 3" è stato forse il primo film in cui andava di maniera. A ripensarci mi piacerebbe rivederlo.
  • 0

#2786 Stebroc

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1775 Messaggi:

Inviato 18 gennaio 2015 - 17:55

I Love Radio Rock - Richard Curtis (2009)

 

A qualcuno sarà parso una paraculata, e forse lo è. Ma gli attori sono di spessore, i personaggi ben caratterizzati(fantastico Bill Nighy, il proprietario della nave), e la musica...beh. :wub: Praticamente il meglio assoluto del pop/rock dei 60'. Un film che mi ha fatto conoscere pezzi del calibro di "The letter", "Lazy Sunday, "The end of the World", "Ooo Baby Baby", "Tell it like it easy" e "Stay with me baby"(uno dei pezzi soul più belli che abbia mai sentito, Lorraine Ellison voce superba)è da premiare a prescindere.


  • 0

#2787 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 18 gennaio 2015 - 19:30

A qualcuno sarà parso una paraculata, e forse lo è.

 

Ovvio che lo è, ma non per questo meno gradevole. Io gli ho pure dato volentieri una seconda visione.


  • 0

#2788 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8301 Messaggi:

Inviato 26 gennaio 2015 - 01:11

Continua la parentesi orientale, che film eccezionale.

 

dolls1.jpg


  • 2

#2789 PinkFreud

    Jung Last

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8279 Messaggi:

Inviato 26 gennaio 2015 - 08:10

Visto ieri sera

 

locandina.jpg

 

 

Sorprendentemente accattivante , a tratti esilarante. 


  • 0

Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#2790 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 26 gennaio 2015 - 23:32

foxcatcher (2014) di bennett miller

 

220px-Foxcatcher_First_Teaser_Poster.jpg

 

dopo moneyball (l'arte di vincere), miller torna a raccontare un'altra storia vera ambientata nel mondo dello sport. è da notare come negli ultimi anni certo cinema americano, che comunque viene definito "mainstream", racconti l'america attraverso lo sport (penso ad esempio a the fighter). si sa, lo sport è una grande metafora della vita ed è un ambiente che mette alla prova le persone

 

foxcatcher racconta dell'incontro tra i fratelli schultz (mark e dave, entrambi medaglia d'oro per la lotta libera alle olimpiadi del 1984) con il riccone eccentrico e filantropo john e. du pont, amante della lotta libera che costruì nella propria tenuta una palestra privata (la foxcatcher del titolo) e che divenne un supporter degli sports amatoriali negli stati uniti nonché uno sponsor della federazione americana della lotta libera. mark divenne l'atleta di punta della foxcatcher, mentre dave rivestì il ruolo di allenatore (anche se ufficialmente di allenatore in secondo, visto che per il pubblico soltanto il patetico e un po' megalomane du pont si fregiava del titolo di "coach"). il rapporto, sia professionale che umano, tra i fratelli schultz e il miliardario du pont finì però tragicamente. dopo le olimpiadi di seul del 1988, mark si ritirò dal mondo dei professionisti della lotta libera per iniziare una carriera nell'MMA. dave continuò a lavorare per il team foxcatcher di du pont, il quale però lo uccise senza alcun motivo - se non la pazzia che sembra colpire i miliardari americani - nel 1996. du pont è morto in carcere nel 2010

 

miller racconta con il suo solito stile sobrio ed ellittico, in cui conta quasi di più cosa non viene detto o mostrato, una storia di sport, follia e sangue, per citare il titolo italiano dell'autobiografia di mark schultz. la vocazione antispettacolare e minutamente realistica del cinema di miller non fa calcare però la mano sul rapporto vampirico e distruttivo tra john du pont e mark schultz - prima amici intimi, poi divisi da un profondo odio, soprattutto da parte di mark, che viene letteralmente consumato come uomo e come sportivo dal rapporto con il miliardario che gli fa scoprire la cocaina e lo mette contro il fratello. nè indaga o mette deliberatamente in scena la follia di du pont, il cui comportamento col passare degli anni diventò sempre più strano. il salto temporale dal 1988 al 1996, da seul all'uccisione, avviene nel giro di poche sequenze, obiettivamente una scelta che mi ha lasciato un po' così, vista anche la durata complessiva del film - 130 minuti. è un film interessato ovviamente più ai personaggi che alla storia, anche se si tiene sempre a debita distanza da loro. è un film di attori: steve carrell, straordinario ed irriconoscibile nei panni di john du pont; mark ruffalo, bravissimo come sempre e più grosso del suo hulk nel ruolo di dave schultz; e channing tatum, attore soprattutto "di fisico" e pertanto convincente nella parte di mark schultz

 

in patria è piaciuto molto, è quel tipo di cinema americano “adulto” che piace ai critici che possono scrivere lodi sperticate sulle performance degli attori. indubbiamente è un film godibile, ma sembra davvero fatto per tenere il pubblico nella sua comfort zone, un film temperato che pensa soprattutto a lasciare agli attori il centro del palcoscenico


  • 0

#2791 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8301 Messaggi:

Inviato 27 gennaio 2015 - 00:49

Tanto bello Dolls quanto terribile Achille e la tartaruga.

 

locandina-achille-e-la-tartaruga.jpg

 

Didascalico, retorico, banale e superficiale nella riflessione.


  • 0

#2792 Tom

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15605 Messaggi:

Inviato 27 gennaio 2015 - 10:08

Per me un film magistrale, nel senso originale del termine.

Vorrei averlo visto a vent'anni, quando volente o nolente ero immerso fino al collo in certa retorica artistoide vuota e trombona. Ma probabilmente non l'avrei capito. Per quanto mi aveva in parte già fatto intuire qualcosa (e infatti anche un po' arrabbiare) la parabola del figlio artista in "Teorema" di Pasolini, di cui questo film è quasi una ripresa e un ampliamento, allo stesso tempo più partecipe e doloroso, ma anche e più ghignante e divertente.


  • 0

#2793 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8301 Messaggi:

Inviato 27 gennaio 2015 - 10:23

Per me un film magistrale, nel senso originale del termine.

Vorrei averlo visto a vent'anni, quando volente o nolente ero immerso fino al collo in certa retorica artistoide vuota e trombona. Ma probabilmente non l'avrei capito. Per quanto mi aveva in parte già fatto intuire qualcosa (e infatti anche un po' arrabbiare) la parabola del figlio artista in "Teorema" di Pasolini, di cui questo film è quasi una ripresa e un ampliamento, allo stesso tempo più partecipe e doloroso, ma anche e più ghignante e divertente.

 

A me è sembrata una "lezione" davvero elementare, invece, con ruoli ridotti a macchietta (tutti) non realmente utili per chi è pervaso da quel tipo di velleità (come, da un certo punto di vista, io stesso). 

Le vere difficoltà iniziano dopo quelle, quando hai già rinunciato ai sogni di popolarità o non li hai mai avuti, quando sai che via seguire ma sai che non ne caverai fuori nulla, quando devi coniugare passione e bisogni, quando non hai il calore di una relazione a sostenerti, quando non puoi permetterti 1/10 degli sgarbi e dell'incuranza verso gli altri del nostro buon basco.

Chiaro, ne è una parodia, il messaggio è semplificato anche in ottica umoristica, ma non mi sembra che renda giustizia al tema, né che le conseguenze delle scelte o non scelte prese abbiano sui personaggi ritratti il peso dovuto.


  • 0

#2794 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8301 Messaggi:

Inviato 27 gennaio 2015 - 10:58

Va anche detto che la scelta di Fernandel per la parte del pittore adolescente non è stata felicissima.

 

 

011-fernandel-theredlist.jpg


  • 0

#2795 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 629 Messaggi:
  • LocationArezzo

Inviato 27 gennaio 2015 - 23:17

"L'Appartamento", Billy Wilder, 1960

 

 

Classica commedia dulcamara alla Wilder, dove un impiegato, per compiacere i dirigenti, mette a loro disposizione il suo appartamento come garçonnière. Dopo qualche skatch legato a questa situazione, il film prosegue sui binari di una complicata love story con l'amante del megadirettore. Non particolarmente frizzante, ma quasi commovente per la maestria con cui la fitta trama viene gestita in uno svolgimento squisitamente lineare. Doppiaggio italiano a volte un po' invadente, soprattutto nella voce off introduttiva, dove si sente:

...la nostra sede conta 31.254 impiegati, più della popolazione di Gallarate, Lombardia, Italia... la mia busta paga è di 94$ a settimana, pari a lire 234.650.

 

Inoltre, nel 1960 i doppiatori italiani non avevano ancora scoperto che "Cincinnati" si pronuncia sinsinnati.

 

Per usare delle icone care alla nostra cinematografia, definirei Jack Lemmon a tratti fantozziano e a tratti... pasoliniano:

 

vlcsnap-2015-01-18-19h17m04s163.png

 

Avendo ormai la pellicola più di 50 anni, si notano alcune cose che ai giorni nostri suonano perlomeno strane. In particolare, mi è saltato all'occhio un dialogo tra Lemmon e l'amata ascensorista:

Lei: "Come fa a sapere dove abito?"

Lui: "Se è per questo so anche con chi abita, la sua età, la sua posizione contribuitiva...."

Lei: "Ma come fa a sapere tutte queste cose?"

Lui: "Ho letto la sua scheda assicurativa"

Cosa che, oggigiorno, farebbe partire un processo per stalking senza passare dal via. Ah, il 1960!  bei tempi, quelli, quando le fanciulle reagivano con un sorriso di tenero compiacimento!

vlcsnap-2015-01-18-19h04m48s223.png

 

In generale poi, il maschilismo imperante (tutti uomini gli impiegati e i dirigenti, le donne possono ambire al massimo al ruolo di segretaria, se la danno al boss),l'aziendalismo e l'arrivismo spregiudicati e pacificamente accettati da tutti, risultano stridere assai col pensiero odierno.

Per non parlare di questo:

vlcsnap-2015-01-18-19h08m49s102.png

Notare che si tratta di una transizione assolutamente accessoria, qui Wilder intende solo deliziarci con questo quadro di sublime icasticità. Non per niente L'Appartamento è considerato l'ultimo grande successo in bianco e nero.

 

Curiosità: a quanto pare, anche nel 1960 andava il leopardato.

vlcsnap-2015-01-18-19h09m50s193.png

 


  • 2

#2796 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 28 gennaio 2015 - 21:29

Non per niente L'Appartamento è considerato l'ultimo grande successo in bianco e nero.


asd
  • 0

#2797 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 9673 Messaggi:

Inviato 01 febbraio 2015 - 22:53

 

Visto recentemente LAWLESS di Hilcoat, bella storia, personaggi e ambientazione decisamente interessanti, ottimi attori, un regista molto valido e pure Nick Cave alla sceneggiatura che dovrebbe comunque garantirti un minimo di fascino, mischia il tutto e cosa ti esce? un film che è 'na mmmerda totale dove tutto rimane sempre in superficie, senza epica, uno scatto o una scena da ricordare.

Assolutamente e totalmente deludente.

 

A me invece è piaciuto. L'epica... anti-epica mi è anzi sembrata una scelta abbastanza originale. Poi non è un capolavoro o che, ma alla fine avevo voglia di prendere a pugni o sparare a qualcuno, quindi per me è un film di botte e pallottole che assolve bene il suo compito. ^_^

 

 

 

 Oggi mi è capitato di rivederlo e devo in parte ricredermi.

Non è poi male, se solo lo si guarda senza grosse aspettative si passa un ora e mezza decisamente gradevole, anche gli attori a sto giro mi sono sembrati decisamente più in palla e il ritmo non così lasco come alla prima visione.


  • 0

#2798 neuro

    king (beyond the wall)

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3966 Messaggi:
  • Locationqua

Inviato 02 febbraio 2015 - 07:17

Beh nel frattempo hanno messo in scena lo spettacolo molte volte, normale che siano migliorati.
  • 0
apri apri, apri tutto!

#2799 debaser

    utente stocazzo

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23163 Messaggi:

Inviato 09 febbraio 2015 - 18:08

Ho visto Predestinèscion: so frocio per Ethan Hawke, la tizia invece un po' disturba. Occhio che lo spoiler è davvero spoileroso.
Spoiler
Onesto.

edit: pare sia tratto da un racconto di Heinlein, che non conoscevo.
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#2800 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3916 Messaggi:

Inviato 11 febbraio 2015 - 22:36

I, frankenstein (2014) di stuart bettie

 

I_Frankenstein_Poster.jpg

 

come mai ondacinema si è persa questo capolavoro? ashd a parte gli scherzi, sono andato per cercare il topic e non c'era; allora cerco la recensione e non c'è neanche quella. qualcosa scappa pure a loro...

 

ma venendo al film

 

è un'ansia tutta contemporanea quella di delocalizzare miti e fiabe del passato in una sorta di limbo crossmediale nel tentativo di allacciare un traditum narrativo ai gusti delle nuove generazioni. se tenete d'occhio un minimo le uscite cinematografiche vi accorgerete che sono davvero tante le riproposizioni postmoderne di classici - principalmente favolistici - per il giovane pubblico sveglio e sgamato dei nostri tempi. del resto chi vuole rivolgersi ad un pubblico di giovanissimi si trova un sacco di problemi di comunicazione davanti. prendiamo la storia di frankenstein: a quale ragazzino di oggi può far paura? a nessuno. hanno a portata di clic i video delle decapitazioni dell'isis: è frankenstein la storia "per bambini"

 

allora che cosa diventa frankenstein nel 2014? un dark-fantasy girato come un action, multimediale nella forma (cinema, videogioco, fumetto). credo già di immaginarmi i "puristi" saltare sulla sedia e sbottare con un lapidario "che merdone" asd in realtà questa riproposizione, aggiornamento, ibridazione, boh chiamatela come volete, è fatta bene. credo che soltanto io e la mamma del regista lo abbiamo detto, visto che il film ha delle medie bassissime ad ogni latitudine del pianeta. dico che è "fatto bene" nei limiti del progetto, ovviamente. stuart bettie, che l'ha scritto e diretto (tra l'altro è stato lo sceneggiatore di collateral!), è andato al sodo, facendo un film semplice semplice ma nel suo piccolo efficace. la progressione narrativa è ridicola, i personaggi sono appena abbozzati, ma la super classica cornice fantasy in cui viene inserita la creatura di frankenstein - bene vs male - dà una certa solidità all'impianto e il film alla fine si fa vedere perché non eccede nè in azione nè in dramma, non si combatte troppo nè si parla troppo. poi l'ho già detto: chi mal sopporta questo tipo di operazione (vedere frankenstein che combatte come jason statham contro dei demoni non è per tutti gli stomaci, lo so) meglio se ne stia alla larga. a me invece stuzzicano sempre abbastanza questi tentativi, anche se 99 su 100 fanno cagare. questo si fa vedere. certo, aaron eckhart è l'ultima persona che avrei visto bene nei panni della creatura, ma se si accettano le regole del film bisogna anche accettare il mostro che non è mostro, ma è anzi figo, cool, e soprattutto biondo


  • 0




1 utente(i) stanno leggendo questa discussione

1 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi


    Earl Bassett