Inviato 22 giugno 2010 - 21:29
Domanda da un miliardo di dollari.
Diciamo che, nella fascia dell'accessibilità domestica, c'è qualche marchio rinomato per la qualità dei propri componenti. Poi, se togliamo limiti di spesa, il discorso si fa arduo e potenzialmente infinito.
In materia di amplificatori integrati relativamente economici, NAD e Rotel hanno creato uno standard. Marantz è lì, mentre Denon, Onkyo, Harman Kardon e Yamaha inseguono. Giusto per rimanere su roba abbastanza famosa.
Per quanto riguarda i diffusori, da segnalare KEF, B&W, Mordaunt Short, Klipsch. Ma anche Mission, l'italiana Indiana Line, Wharfedale.
Nota bene, a costo di ripetermi: non sono "i migliori", ma quanto di più accessibile in ambito domestico, rimanendo nella fascia considerata comunque "audiofila". Il resto è materiale - prodigioso, per carità - per nababbi, fanatici, pazzi liquidi.
Al giorno d'oggi, in ambito audiofilo si è aperto un ulteriore filone, grazie alla progettazione di chip in grado di offrire un grado di dettaglio pari a quello di apparecchi da migliaia di euro, con hardware ingombranti quanto pacchetti di sigarette e costi prossimi allo zero. Il capostipite è stato il celeberrimo T-Amp di Sonic Impact (azienda purtroppo fallita), studiato, riprodotto e (ovviamente) migliorato in lungo e in largo. Poco più di uno scatolotto di plastica, alimentabile a batterie, per dare l'idea. Il dibattito in materia è ancora aperto, comunque: hi-fi o hype?.
nobody knows if it really happened
At this range, I'm a real Frederick Zoller.
La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!