Attendo compiacente i vostri peli nell'uovo.

Inviato 07 agosto 2008 - 19:25
Inviato 07 agosto 2008 - 19:36
Inviato 07 agosto 2008 - 21:08
Inviato 07 agosto 2008 - 21:19
Inviato 07 agosto 2008 - 22:37
Inviato 11 agosto 2008 - 18:16
Inviato 20 agosto 2008 - 11:45
Inviato 25 agosto 2008 - 21:14
Inviato 27 agosto 2008 - 14:04
Inviato 27 agosto 2008 - 14:57
a me 'ste produzioni con batteria in levare
Inviato 27 agosto 2008 - 15:19
può darsi che il primo album con quella batteria rock da ballare (quella in levare) e da cui tutti hanno copiato sia il primo (e bellissimo) album dei Franz Ferdinand? poi tutti han preso spunto... Bloc Party ecc.. ecc...
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Inviato 27 agosto 2008 - 16:18
Inviato 27 agosto 2008 - 16:18
B-A-S-I-S-C-O. Se proprio tu inizi a criticare questa roba è fatta, si chiudano pure i synth in cantina.e il buttiamolaincaciara proprio di molti dischi britannici recenti di genere rock anche per dancefloor, hanno mezzalunato gli organi riproduttivi, al punto da farmeli evitare. Insomma, una produzione che mi rende ostico e duro da digerire qualcosa che diversamente magari non lo sarebbe. Non credo che andrò oltre il 6 nella mia valutazione.
Inviato 27 agosto 2008 - 16:32
Sì? Prendi "Bathroom Gurgle" e dimmi: sapresti passare di botto dal falsetto quasi-Mars Volta (fra 1:56 e 2:20) al baritono con cadenza alla Peter Murphy nei suoi pezzi più funkeggianti (da 2:20 a 2:40)?in questo disco ci potrei cantare anche io a quel modo, in uno studio di registrazione
Inviato 27 agosto 2008 - 16:50
Inviato 27 agosto 2008 - 17:50
Guarda che gioco di geometrie, di luci e ombre, che rapporti fra le linee, che fluorescenze... aho: "He's an angle, She's a tangent", non si scappa.
E tu con tutto sto ben di Dio ti perdi con quei Fleet Foxes che rappresentano il sunto di tutto ciò che solitamente in musica ti fa schifo, annamo bene (ok quest'ultimo passaggio è buttato in maniera gratuita, ma un po' dovrò pure stuzzicarti no?).
Inviato 27 agosto 2008 - 18:01
Dopodiché, se permetti, basisco io: Metamatic, ovvero il disco più scarno mai prodotto ei i cui giochi si fanno tutti sull'essenzialità, messo a paragone con questo florilegio di (iper)produzioni incrociate. Andiamo bene.
Inviato 27 agosto 2008 - 19:13
Dopodiché, se permetti, basisco io: Metamatic, ovvero il disco più scarno mai prodotto ei i cui giochi si fanno tutti sull'essenzialità, messo a paragone con questo florilegio di (iper)produzioni incrociate. Andiamo bene.
voglio ridere anche io, quale sarebbe questo florilegio di (iper)produzioni incrociate?
Inviato 27 agosto 2008 - 22:32
I Fleetwood Mac io continuo a non sentirceli per nulla, Neil Young ok, ma qui siamo soprattutto dalle parti degli Animal Collective, e di tutta la roba new-folk contro cui sei solito scagliarti. Per evitare equivoci: non era mica un'accusa di ristrettezza di gusti, anzi il tuo scagliarti contro la media di quei dischi è proprio una delle cose che più condivido del tuo approccio. Del resto è anche possibilissimo che stavolta un disco di quell'ambito ti piaccia, proprio perché non sei uno di quelli che si chiude a priori.Magari andando avanti (o indietro) scoprirai solitamente che mi piace Neil Young, i Fleetwood Mac e altri gruppi che sono dentro in dosi massicce nei riferimenti del bellissimo disco dei Fleet Foxes.
Secondo me si sta facendo (n.b. non la stai facendo tu, intendo proprio la nostra discussione ne ha portato alla nascita spontanea) confusione su alcuni concetti: che le strutture di Metamatic siano essenziali, nel senso che rispecchiano geometrie che prese singolarmente sono stringate, è verissimo, ma è anche vero che quel disco gioca molto sulle sovrapposizioni, e non penserei a "Underpass" come a un pezzo scarno. Le singole linee che lo costruiscono sì, ma vengono poi incollate in maniera certosina e il risultato è qualcosa di maestoso (pensa al finale, quando il riff sfuma su quei flussi e riflussi ambientali - o anche a quanto sia imponente il riff-muro di "He's A Liquid"). Tutto questo senza contare che Foxx non è solo "Metamatic", ma anche "The Garden", e che - me lo consentirai - il suddetto "The Garden" fu uno dei dischi più barocchi del suo ambito.Dopodiché, se permetti, basisco io: Metamatic, ovvero il disco più scarno mai prodotto ei i cui giochi si fanno tutti sull'essenzialità, messo a paragone con questo florilegio di (iper)produzioni incrociate.
Non li ho visti, ma conoscendo i pezzi so per certo che tecnicamente sono più semplici da eseguire di quelli dei Late Of The Pier. Non che questo li renda per forza migliori (altrimenti il punk che c'è stato a fare?), solo che tu mettevi in dubbio le capacità tecniche dei Late, e t'ho voluto rassicurare che i pezzi riescono a riprodurli alla perfezione anche dal vivo, e che ciò mi sembra notevole se consideri quanto sono complessi (questo almeno non me lo negherai: che piacciano o meno sono pezzi tutt'altro che facili da suonare).Io li ho visti dal vivo, e tu?
Per me uno che passa dal falsetto all'emulare Peter Murphy in due-secondi-due ci sa fare, che poi non entrerà nella storia dei vocalist sono d'accordo, ma è funzionale alla musica che fa (e che io trovo stupenda). Questo della voce però è certamente il punto della discussione più difficile da sbrogliare, troppo impostato sui gusti personali, quindi sorvolerei e passerei al resto.Edit. Venendo al disco ribadisco: questo non mi pare un cantante buono
Se fosse, sarebbe da lodarli ancora di più, visto quant'è stato dimenticato quel magico electro-folletto di Dolby dalle nuove generazioni.Bello, ad esempio, l'incipit di Bathroom Gurgle (per quanto vi trovi molto più evidenti i riferimenti a Thomas Dolby che non a Numan, che pure ci sono)
Boh, se il pezzo è quello... anche in "Jocko Homo" quando attacca dicendo 'God made man, But he used the monkey to do it' non c'entra nulla con la parte di canzone iniziale... ma altrimenti che cambio ad effetto sarebbe?ma poi essi non resistono al richiamo della foresta, e quindi via con la fuga tamarra molto Maximo Park e che non ci azzecca nulla con quanto precede.
Non sento la necessità di fare questa gara. Se dovessi scegliere dischi da ascoltare in alternativa a "Replicas" temo proprio che smetterei di ascoltare musica, visto che difficilmente incontrerei qualcosa di meglio (pensa che ultimamente mi sto convincendo che mi piaccia anche più di "Low"). Ma non vedo come questo possa andare a discapito del disco dei Late Of The Pier. Quello che ti contesto alla fin fine è il sorvolare sul rapporto complicatezza/immediatezza dei brani, e l'accusarli di essere ruffiani, quando a me sembra che usino riferimenti davvero poco popolari per il target a cui si rivolgono (a meno che gli indie-kids non siano all'improvviso diventati numanoidi o dolbiani, e io mi sia perso qualche passaggio).ma non certo per consentirmi se scegliere se ascoltarmi questo album o, in alternativa, Replicas (men che meno, mi sento di dirlo con una certa sicurezza, fra 30 anni Cheesy)
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