europa
#1
Inviato 06 dicembre 2007 - 17:43
.....Il secondo problema riguarda lâ??unione europea. Nessun partito ne parla mai. Ma lâ??approvazione della nuova costituzione è ormai questione di giorni. I cittadini non ne conoscono neppure una parola; vengono impegnati a doveri e diritti di cui non sanno nulla. Sappiamo che stanno per cadere i confini con altri sette paesi, il che significa che una grande maggioranza di stranieri verrà in Italia, ma non câ??è nessun partito che se ne preoccupi. Cosa importa ai partiti del territorio italiano, della sua densità demografica, dellâ??aria irrespirabile, della perdita della patria,della indipendenza, del faccia a faccia con persone di cui non conosciamo nulla salvo che vogliono prendere il nostro posto; delle spese per la sanità , per la scuola, per la casa,che graveranno ancor di più su di noi?
I politici si sono costruiti un impero a tavolino, con montagne di denaro sulle quali i cittadini non hanno nessun controllo, e questa è lâ??unica cosa che stia loro a cuore. In Danimarca, alle votazioni politiche tenute in questi giorni, ha avuto il peso vincente il 20% degli immigrati che vi risiedono con diritto di voto. Così sta succedendo in quasi tutti i paesi dellâ??unione europea, e presto succederà anche in Italia. Prodi ha già aumentato i flussi di ingresso a circa 350.000 extracomunitari, ma quelli appartenenti alla UE non hanno bisogno di permesso. Come è successo con i Rumeni, succederà con tutti gli altri.
Lâ??unione europea è stata progettata per distruggere le nazioni, le patrie. I deboli lamenti che oggi alzano i nostri assassini, riconoscendo che forse sono stati troppo frettolosi, rappresentano una ulteriore, grottesca presa in giro. Si meravigliano che lâ??Europa â??non crescaâ?. Questo era infatti il loro programma.
Cancellare tutti i segni di identità , tutti i valori, tutte le lingue, tutte le storie, tutte le culture, assestandosi, nella immensa ottusità intellettuale e morale che li contraddistingue, sullâ??unica cosa che sono capaci di valutare: il denaro.
Monete uguali, uomini uguali. Naturalmente era un progetto del tutto sbagliato. E la conseguenza la si vede ogni giorno sempre più chiara.
...
http://www.rinascita...ZTMIKgEIC.shtml
Chi se la sente di commentare?
#2
Inviato 06 dicembre 2007 - 18:57
#3 Guest_runciter_*
Inviato 06 dicembre 2007 - 19:31
#4
Inviato 06 dicembre 2007 - 22:28
Oltre a tutto il resto, di cui fatico a comprendere la ragionevolezza di conclusioni alla Giulietto Chiesa per intenderci, mi soffermo su una cosa.
I nuovi flussi di ingresso saranno esercitati per lo più da chi già è nel territorio italiano, perchè non sono stupidi, e preferiscono emergere a questo giro, piuttosto che vivere in clandestinità .
Però del tutto, questo è un dettaglio.
Ne parlo perchè il tutto mi pare nebuloso, soprattutto per chi ha scritto.
#5
Inviato 07 dicembre 2007 - 08:30
Una ventina di righe di propaganda intellettuale bassa.
Oltre a tutto il resto, di cui fatico a comprendere la ragionevolezza di conclusioni alla Giulietto Chiesa per intenderci, mi soffermo su una cosa.
I nuovi flussi di ingresso saranno esercitati per lo più da chi già è nel territorio italiano, perchè non sono stupidi, e preferiscono emergere a questo giro, piuttosto che vivere in clandestinità .
Però del tutto, questo è un dettaglio.
Ne parlo perchè il tutto mi pare nebuloso, soprattutto per chi ha scritto.
Comprensibilissima una reazione con un commento del genere.
Ma dovresti dirmi,sinceramente,per esempio,così a memoria cosa sai circa la Costituzione Europea.E cosa comporta per noi cittadini.
Per fare un altro esempio,di là si sta parlando di morti sul lavoro e di vergogna.Mi risulta che il tutto è regolamentato a livello di direttive europee e di controlli in base a queste...
#6 Guest_runciter_*
Inviato 07 dicembre 2007 - 09:34
la ragionevolezza di conclusioni alla Giulietto Chiesa per intenderci
lo conosco molto poco, ma il fatto che si opponga alla diffusione delle balle di regime sull'11 settembre gli fa onore, e immagino che questo sia proprio uno dei motivi per cui tu lo deridi: il mondo alla rovescia.
ah, e comunque non ho capito quasi niente del tuo intervento, a parte questo:
Ne parlo perchè il tutto mi pare nebuloso, soprattutto per chi ha scritto.
e ora riporto cosa scriveva ieri beppe grillo nel suo blog:
Lâ??Italia versa alla UE circa 12/13 miliardi di euro ogni anno. I miliardi finiscono in un fondo comune che viene ripartito a favore delle aree in via di sviluppo. A noi tornano indietro circa 8/9 miliardi. Dove vanno? Quasi tutti a tre regioni: Campania, Calabria, Sicilia. I fondi europei, che sono soldi pagati con le nostre tasse, fanno quindi il viaggio Roma-Bruxelles-Napoli (o Palermo o Catanzaro). Un viaggio di sola andata senza responsabilità politiche di un singolo ministro della Repubblica. Infatti le decisioni sono prese a Bruxelles e la firma la mette uno sconosciuto funzionario.
Le regioni del Sud, grazie alla politica comunitaria e alle decine di miliardi di euro ricevuti nel tempo, si sono sviluppate. La criminalità organizzata e le lobby politiche si sono evolute in società multinazionali integrate.
Ma che fine fanno i 4/5 miliardi di euro di differenza non utilizzati per lâ??Italia? Vanno alle nazioni â??povereâ?, di solito i nuovi ingressi nella UE. Come ad esempio la Romania che nel 2007/2013 riceverà 28/30 miliardi di euro per il suo sviluppo. E chi contribuisce al suo sviluppo? I baldi imprenditori italiani! Lâ??Italia ha 22.000 imprese in Romania, è il primo partner commerciale. Unâ??impresa italiana che si stabilisce in Romania ha degli indubbi vantaggi: basso costo del lavoro, tassazione favorevole e accesso ai finanziamenti europei. Poi, magari, il prodotto lo rivende come â??Made in Italyâ? guadagnando più di prima. Il presidente rumeno Calin Tariceanu ha spiegato che lâ??Europa non deve temere flussi incontrollati dal suo Paese perchè â??La Romania ha uno dei tassi di disoccupazione più bassi di Europaâ? (vedi intervista). Eâ?? un mondo alla rovescia. Chi rimane in Italia è tartassato, paga le tasse in anticipo, non ha finanziamenti dallo Stato. E allora va allâ??estero, in Romania. Con i soldi degli italiani. Quelli che sono avanzati dallâ??elemosina al nostro Sud da parte della nuova Cassa del Mezzogiorno che oggi si chiama UE.
The views expressed in this article are the sole responsibility of the author and do not necessarily reflect those of pinzon, che però le trova interessanti.
#7
Inviato 07 dicembre 2007 - 11:56
Una ventina di righe di propaganda intellettuale bassa.
Oltre a tutto il resto, di cui fatico a comprendere la ragionevolezza di conclusioni alla Giulietto Chiesa per intenderci, mi soffermo su una cosa.
I nuovi flussi di ingresso saranno esercitati per lo più da chi già è nel territorio italiano, perchè non sono stupidi, e preferiscono emergere a questo giro, piuttosto che vivere in clandestinità .
Però del tutto, questo è un dettaglio.
Ne parlo perchè il tutto mi pare nebuloso, soprattutto per chi ha scritto.
Comprensibilissima una reazione con un commento del genere.
Ma dovresti dirmi,sinceramente,per esempio,così a memoria cosa sai circa la Costituzione Europea.E cosa comporta per noi cittadini.
Per fare un altro esempio,di là si sta parlando di morti sul lavoro e di vergogna.Mi risulta che il tutto è regolamentato a livello di direttive europee e di controlli in base a queste...
Si, siamo d'accordo che la UE ha preso una piega diversa da quello che si proponeva orginariamente. Pero l'articolo parla di tutt'altra cosa. La paura dello straniero, che insidia le donne locali, che ruba posti di lavoro and so forth, and so on.
Si cita inoltre l'esempio di Danimarca in qui 20% ( !? ) degli elettori sono stranieri. Ammesso che sia una proporzione cosi grossa, non vedo perche non dovrebbero votare, alle aministrative per lo meno. Francamente gli stati nazionali oramai sono un utopia alla pari del comunismo. Ci sarebbe piutosto da esercitare un controllo piu severo sui politici, come spendono i soldi, quanti etc etc
#8
Inviato 07 dicembre 2007 - 19:07
Al "non ho capito quasi niente del tuo intervento" non so cosa risponderti, perdonami.
Su Giulietto Chiesa,.. forse se ne sarà parlato qua dentro all'infinito, imamgino faziosità su faziosità , come d'uso.
E' uscito un bel saggio qualche tempo fa:
11/9 La cospirazione impossibile di Odifreddi.
Se ti va e hai voglia, per Natale regalatelo.
Su quanto letto nell'intervento riportato, non posso che autoquotarmi.
#9
Inviato 07 dicembre 2007 - 19:26
la ragionevolezza di conclusioni alla Giulietto Chiesa per intenderci
lo conosco molto poco, ma il fatto che si opponga alla diffusione delle balle di regime sull'11 settembre gli fa onore, e immagino che questo sia proprio uno dei motivi per cui tu lo deridi: il mondo alla rovescia.
ah, e comunque non ho capito quasi niente del tuo intervento, a parte questo:
Ne parlo perchè il tutto mi pare nebuloso, soprattutto per chi ha scritto.
e ora riporto cosa scriveva ieri beppe grillo nel suo blog:
Lâ??Italia versa alla UE circa 12/13 miliardi di euro ogni anno. I miliardi finiscono in un fondo comune che viene ripartito a favore delle aree in via di sviluppo. A noi tornano indietro circa 8/9 miliardi. Dove vanno? Quasi tutti a tre regioni: Campania, Calabria, Sicilia. I fondi europei, che sono soldi pagati con le nostre tasse, fanno quindi il viaggio Roma-Bruxelles-Napoli (o Palermo o Catanzaro). Un viaggio di sola andata senza responsabilità politiche di un singolo ministro della Repubblica. Infatti le decisioni sono prese a Bruxelles e la firma la mette uno sconosciuto funzionario.
Le regioni del Sud, grazie alla politica comunitaria e alle decine di miliardi di euro ricevuti nel tempo, si sono sviluppate. La criminalità organizzata e le lobby politiche si sono evolute in società multinazionali integrate.
Ma che fine fanno i 4/5 miliardi di euro di differenza non utilizzati per lâ??Italia? Vanno alle nazioni â??povereâ?, di solito i nuovi ingressi nella UE. Come ad esempio la Romania che nel 2007/2013 riceverà 28/30 miliardi di euro per il suo sviluppo. E chi contribuisce al suo sviluppo? I baldi imprenditori italiani! Lâ??Italia ha 22.000 imprese in Romania, è il primo partner commerciale. Unâ??impresa italiana che si stabilisce in Romania ha degli indubbi vantaggi: basso costo del lavoro, tassazione favorevole e accesso ai finanziamenti europei. Poi, magari, il prodotto lo rivende come â??Made in Italyâ? guadagnando più di prima. Il presidente rumeno Calin Tariceanu ha spiegato che lâ??Europa non deve temere flussi incontrollati dal suo Paese perchè â??La Romania ha uno dei tassi di disoccupazione più bassi di Europaâ? (vedi intervista). Eâ?? un mondo alla rovescia. Chi rimane in Italia è tartassato, paga le tasse in anticipo, non ha finanziamenti dallo Stato. E allora va allâ??estero, in Romania. Con i soldi degli italiani. Quelli che sono avanzati dallâ??elemosina al nostro Sud da parte della nuova Cassa del Mezzogiorno che oggi si chiama UE.
The views expressed in this article are the sole responsibility of the author and do not necessarily reflect those of pinzon, che però le trova interessanti.
Beh, Pinzon Italia ne prende soldi dal UE da 40 anni e cosa a combinato ? Un sud sottosvilupato, regali politici coi soldi pubblicic etc etc etc.
#10
Inviato 07 dicembre 2007 - 19:55
In Romania, al loro Registro Imprese troverai registrate tantissime società italiane (l'articolo dice 22 mila, io non lo so, cmq tante), per lo più srl. Si costituiscono con un capitole irrisorio e se ne stanno lì, per lo più a far nulla, non operano, non hanno un'attività , nulla. Hanno una sede, che generalmente è un ufficio in affitto, subaffittato per rientrare della spesa. Il più delle volte la sede è la sede di un partner con cui già si opera in Italia. A volte vengono imputati beni, per svicolarli da creditori, e cose così. In altri casi c'è certamente un ragionamento da imprenditore, "max produzione/min costi", che può non piacere, ma funziona così, a meno che non abbiamo tutti preso un abbaglio e il comunismo non ha fallito. Poi, certo, può non piacere.
Il presidente della Romania è un personaggio abbastanza bizarro, per non dire di più. Ho seguito i suoi discorsi di qualche tempo fa, quando il problema dei rom era diventato il primo problema nazionale in Italia per le tristi vicende, e questo personaggio, a difesa dei romeni (premettendo che i rom non sono solo romeni e i romeni non sono solo rom, ma qui si parla di banalità , ma giustamente teneva a precisare le premesse),.. insomma diceva che la Romania era la nazione con la migliore giustizia, che la criminalità era quasi del tutto scomparsa, e amenità simili.
Solo che poi bisognerebbe andare in Romania e guardarsi un po' intorno. E senza andare nemmeno troppo in provincia. Anche perchè le immagini dei bambini di Bucarest che vivono nelle fogne sono difficili da mandar giù.
Le sovvenzioni europee sono ormai una consuetudine, ma da anni. E sul loro maluso, altrattanta consuetudine. Fu una delle inchieste principali tolte a De Magistris, tra le altre cose.
Noto con piacere poi, che il tema "Costituzione Europea" torna di moda a cadenza stagionale. La precedente occasione fu per i referendum in FRA e Olanda che hanno votato no creando qualche malumore e casini visto che il tutto deve chiudrsi auspicabilmente entro il 2009.
#11
Inviato 07 dicembre 2007 - 20:26
Una brevissima sulla Romania. E riguarda le imprese italiane in quel paese, ne parlo, perchè indirettamente riguardano quello di cui mi occupo.
In Romania, al loro Registro Imprese troverai registrate tantissime società italiane (l'articolo dice 22 mila, io non lo so, cmq tante), per lo più srl. Si costituiscono con un capitole irrisorio e se ne stanno lì, per lo più a far nulla, non operano, non hanno un'attività , nulla. Hanno una sede, che generalmente è un ufficio in affitto, subaffittato per rientrare della spesa. Il più delle volte la sede è la sede di un partner con cui già si opera in Italia. A volte vengono imputati beni, per svicolarli da creditori, e cose così. In altri casi c'è certamente un ragionamento da imprenditore, "max produzione/min costi", che può non piacere, ma funziona così, a meno che non abbiamo tutti preso un abbaglio e il comunismo non ha fallito. Poi, certo, può non piacere.
Il presidente della Romania è un personaggio abbastanza bizarro, per non dire di più. Ho seguito i suoi discorsi di qualche tempo fa, quando il problema dei rom era diventato il primo problema nazionale in Italia per le tristi vicende, e questo personaggio, a difesa dei romeni (premettendo che i rom non sono solo romeni e i romeni non sono solo rom, ma qui si parla di banalità , ma giustamente teneva a precisare le premesse),.. insomma diceva che la Romania era la nazione con la migliore giustizia, che la criminalità era quasi del tutto scomparsa, e amenità simili.
Solo che poi bisognerebbe andare in Romania e guardarsi un po' intorno. E senza andare nemmeno troppo in provincia. Anche perchè le immagini dei bambini di Bucarest che vivono nelle fogne sono difficili da mandar giù.
Le sovvenzioni europee sono ormai una consuetudine, ma da anni. E sul loro maluso, altrattanta consuetudine. Fu una delle inchieste principali tolte a De Magistris, tra le altre cose.
Noto con piacere poi, che il tema "Costituzione Europea" torna di moda a cadenza stagionale. La precedente occasione fu per i referendum in FRA e Olanda che hanno votato no creando qualche malumore e casini visto che il tutto deve chiudrsi auspicabilmente entro il 2009.
Beh Pier, i poltici sono quasi uguali in tutti i paesi cosidetti latini e Romania non fa eccezione. Lo stesso magna magna, clientelismo politico etc etc. Ci sono italiani in Romania che sono andati a lavorare ci sono altri che sono andati a truffare. Non c'e niente di nuovo sotto il sole, succede con tutte le nazioni. Pero trovo fastidioso che Pinzon avvalora, quasi, le tesi di Grillo secondo le qualli e colpa della Romania perche l'Italia e in declino. Francamente la trovo ridicola.
#12 Guest_runciter_*
Inviato 08 dicembre 2007 - 08:03
Beh Pinzon, che vuoi che ti dica?
Al "non ho capito quasi niente del tuo intervento" non so cosa risponderti, perdonami.
I nuovi flussi di ingresso saranno esercitati per lo più da chi già è nel territorio italiano, perchè non sono stupidi, e preferiscono emergere a questo giro, piuttosto che vivere in clandestinità .
sarà per l'italiano non impeccabile, ma non ne ho ben capito il senso.
Su Giulietto Chiesa,.. forse se ne sarà parlato qua dentro all'infinito, imamgino faziosità su faziosità , come d'uso.
E' uscito un bel saggio qualche tempo fa:
ti stai prendendo la responsabilià individuale di sostenere che l'11 settembre le cose sono andate come ci hanno raccontato, o stai solo cercando appigli psuedo-autorevoli per non pensare brutte cose?
#13
Inviato 10 dicembre 2007 - 12:47
Una brevissima sulla Romania. E riguarda le imprese italiane in quel paese, ne parlo, perchè indirettamente riguardano quello di cui mi occupo.
In Romania, al loro Registro Imprese troverai registrate tantissime società italiane (l'articolo dice 22 mila, io non lo so, cmq tante), per lo più srl. Si costituiscono con un capitole irrisorio e se ne stanno lì, per lo più a far nulla, non operano, non hanno un'attività , nulla. Hanno una sede, che generalmente è un ufficio in affitto, subaffittato per rientrare della spesa. Il più delle volte la sede è la sede di un partner con cui già si opera in Italia. A volte vengono imputati beni, per svicolarli da creditori, e cose così. In altri casi c'è certamente un ragionamento da imprenditore, "max produzione/min costi", che può non piacere, ma funziona così, a meno che non abbiamo tutti preso un abbaglio e il comunismo non ha fallito. Poi, certo, può non piacere.
Il presidente della Romania è un personaggio abbastanza bizarro, per non dire di più. Ho seguito i suoi discorsi di qualche tempo fa, quando il problema dei rom era diventato il primo problema nazionale in Italia per le tristi vicende, e questo personaggio, a difesa dei romeni (premettendo che i rom non sono solo romeni e i romeni non sono solo rom, ma qui si parla di banalità , ma giustamente teneva a precisare le premesse),.. insomma diceva che la Romania era la nazione con la migliore giustizia, che la criminalità era quasi del tutto scomparsa, e amenità simili.
Solo che poi bisognerebbe andare in Romania e guardarsi un po' intorno. E senza andare nemmeno troppo in provincia. Anche perchè le immagini dei bambini di Bucarest che vivono nelle fogne sono difficili da mandar giù.
Le sovvenzioni europee sono ormai una consuetudine, ma da anni. E sul loro maluso, altrattanta consuetudine. Fu una delle inchieste principali tolte a De Magistris, tra le altre cose.
Noto con piacere poi, che il tema "Costituzione Europea" torna di moda a cadenza stagionale. La precedente occasione fu per i referendum in FRA e Olanda che hanno votato no creando qualche malumore e casini visto che il tutto deve chiudrsi auspicabilmente entro il 2009.
Beh Pier,a questo punto,dopo che hai precisato che reale sviluppo alla Romania l'Italia non ne porta,che i fondi ripartiti dall'UE deve capire De Magistris che strada prendono,che i bambini di Bucarest vivono ancora nelle fogne e via discorrendo...non è ancora giunto il momento che tu ti chieda per cosa sia nata a fare questa sorta di associazione a tirarsi la zappa sui piedi.
Ieri s'è persino presa le parole alla conferenza euro-africana...
#14
Inviato 14 dicembre 2007 - 11:45
La firma del Trattato di Lisbona apre la strada a un delicato processo di ratifica. I 27 stati membri dell'Unione Europea hanno firmato ieri nella capitale portoghese il documento che dovrebbe rivoluzionare la vita delle istituzioni comunitarie.
Per evitare un altro fallimento come quello della Costituzione europea, bocciata dai referendum di Francia e Olanda, questa volta saranno i parlamenti nazionali a votare la ratifica entro la fine del 2008. Solo in Irlanda i cittadini andranno alle urne.
Il Trattato di Lisbona dà più poteri all'alto rappresentante per la politica estera comune, che diventa anche il vice-presidente della Commissione Europea.
Finiranno le presidenze semestrali: il Consiglio cambierà vertice ogni due anni e mezzo o addirittura ogni cinque anni.
Prendere decisioni sarà inoltre più facile: in prospettiva non ci sarà più bisogno dell'unanimità degli Stati membri ma basterà una maggioranza qualificata.
L'ultimo a firmare è stato il premier britannico Gordon Brown che con il suo ritardo, ufficialmente dovuto a impegni istituzionali, è sembrato voler dire agli euroscettici del suo Paese: "Il trattato di Lisbona non è poi così importante quindi non c'è bisogno di referendum".
Sarà invece presente al summit europeo di oggi sul Kosovo.
http://www.euronews....le=459419&lng=4
Oserei sfidare (sia detto sommessamente eh) i forumisti a dimostrare da questi neretti,il diretto collegamento col bagno di democrazia che questa entità sovranazionale e i governanti locali che la compongono vorrebbero far credere rappresenti.
#15
Inviato 14 dicembre 2007 - 13:38
Giusto per capirci. La doppia maggioranza prevista opererà a partire dal 2014 ed è una doppia maggioranza e cioè il 55% degli Stati membri che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'Unione.
L'ultimo neretto non è un virgolettato, è un'opinione espressa da altri ad interpretare il comportamento di Gordon Brown. Che poi lo si possa leggere anche così, sono d'accordo e va bene. Visto che la GB non è tra i più ferventi sostenitore dell' Europa Unita.
Hai dimenticato poi di dire che UK e Irlanda possono decidere di non aderire a quelle direttive/proposte/leggi prese a maggioranza in determinate materie. E farlo legittimamente.
Già che ci siamo, per tutti gli euroscettici come te c'è una conquista, ovvero la possibilità concessa a tutti quanti gli stati membri di poter recedere in qualsiasi momento dall' Europa. Così non ci saranno più scuse, nè piagnistei, nè orgoglio nazionale.
#16 Guest_runciter_*
Inviato 14 dicembre 2007 - 14:29
Già che ci siamo, per tutti gli euroscettici come te c'è una conquista, ovvero la possibilità concessa a tutti quanti gli stati membri di poter recedere in qualsiasi momento dall' Europa. Così non ci saranno più scuse, nè piagnistei, nè orgoglio nazionale.
straordinario, questa è la democrazia che ho sempre sognato.
#17
Inviato 14 dicembre 2007 - 16:31
Perchè per te un buon governo è quello che delibera all'unanimità ?
Giusto per capirci. La doppia maggioranza prevista opererà a partire dal 2014 ed è una doppia maggioranza e cioè il 55% degli Stati membri che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'Unione.
Un buon governo è quello che ascolta i propri cittadini e li fa esprimere prima di tutto sull'adesione e poi,eventualmente,sulla costituzione
L'ultimo neretto non è un virgolettato, è un'opinione espressa da altri ad interpretare il comportamento di Gordon Brown. Che poi lo si possa leggere anche così, sono d'accordo e va bene. Visto che la GB non è tra i più ferventi sostenitore dell' Europa Unita.
Oppure può voler dire . "Io non c'ero,sono arrivato tardi" !
Hai dimenticato poi di dire che UK e Irlanda possono decidere di non aderire a quelle direttive/proposte/leggi prese a maggioranza in determinate materie. E farlo legittimamente.
Standardizzano tutto per poi fare delle differenze.Addirittura sulle concessioni alla democrazia
Già che ci siamo, per tutti gli euroscettici come te c'è una conquista, ovvero la possibilità concessa a tutti quanti gli stati membri di poter recedere in qualsiasi momento dall' Europa. Così non ci saranno più scuse, nè piagnistei, nè orgoglio nazionale.
Bella retromarcia rispetto al trattato di Amsterdam.
Poi staremo a vedere l'applicabilità di questa clausola,visto che verosimilmente sarebbe la conseguenza di un iter,al solito,gestito da chi governa e non da una consultazione popolare.Perchè,hai in mente uno schieramento politico che potrebbe farlo ?
#18
Inviato 14 dicembre 2007 - 18:57
#19
Inviato 15 dicembre 2007 - 10:42
Di conseguenza la prospettiva dell'Euro non potevo averla certo chiara e non potevo certo considerarla una bella promessa.Nonostante non fossi in grado di prevedere gli aumenti riscontrati da subito.
#20
Inviato 15 dicembre 2007 - 10:52
In tutta sincerità ti devo dire che dieci anni fa il mio lavoro ha iniziato ad essere stravolto.Da normative europee (più che altro burocrazia e maggiori costi di materiali e attrezzature) e da ben prima il nostro governo ha sempre imposto adeguamenti (strutturali li chiamavano) sempre al rialzo,con la scusa che dovevamo allinearci al resto d'Europa.
Di conseguenza la prospettiva dell'Euro non potevo averla certo chiara e non potevo certo considerarla una bella promessa.Nonostante non fossi in grado di prevedere gli aumenti riscontrati da subito.
Devo dire che qui Russian ha ragione. Purtroppo la UE e diventata un mostro burocratico, bloccato in futili faide ed incapace di prendere decisioni. Poi dopo l'avvento del euro e stato un massacro, in qui i soliti amici hanno speculato a sangue con le conseguenze che tutti sapiamo.
#21
Inviato 15 dicembre 2007 - 12:10
In tutta sincerità ti devo dire che dieci anni fa il mio lavoro ha iniziato ad essere stravolto.Da normative europee (più che altro burocrazia e maggiori costi di materiali e attrezzature) e da ben prima il nostro governo ha sempre imposto adeguamenti (strutturali li chiamavano) sempre al rialzo,con la scusa che dovevamo allinearci al resto d'Europa.
Di conseguenza la prospettiva dell'Euro non potevo averla certo chiara e non potevo certo considerarla una bella promessa.Nonostante non fossi in grado di prevedere gli aumenti riscontrati da subito.
Devo dire che qui Russian ha ragione. Purtroppo la UE e diventata un mostro burocratico, bloccato in futili faide ed incapace di prendere decisioni. Poi dopo l'avvento del euro e stato un massacro, in qui i soliti amici hanno speculato a sangue con le conseguenze che tutti sapiamo.
Indubbiamento tutti sentono la mancanza di una lira che per mantenere competitiva l'economia italiana era costretta a continue svalutazioni, che congiuntamente alla situazione dei conti pubblici hanno portato il paese sull'orlo dell'insolvenza in seguito all'attacco speculativo del 1992. L'euro è sottoposto (giustamente) ad una disciplina monetaria molto più rigida e restrittiva, ma con l'innovazione e la qualità la Germania è diventata nel dopoguerra il paese leader mondiale dell'export anche se appesantita da una moneta "forte": come la mettiamo?
#22
Inviato 15 dicembre 2007 - 12:41
In tutta sincerità ti devo dire che dieci anni fa il mio lavoro ha iniziato ad essere stravolto.Da normative europee (più che altro burocrazia e maggiori costi di materiali e attrezzature) e da ben prima il nostro governo ha sempre imposto adeguamenti (strutturali li chiamavano) sempre al rialzo,con la scusa che dovevamo allinearci al resto d'Europa.
Di conseguenza la prospettiva dell'Euro non potevo averla certo chiara e non potevo certo considerarla una bella promessa.Nonostante non fossi in grado di prevedere gli aumenti riscontrati da subito.
Devo dire che qui Russian ha ragione. Purtroppo la UE e diventata un mostro burocratico, bloccato in futili faide ed incapace di prendere decisioni. Poi dopo l'avvento del euro e stato un massacro, in qui i soliti amici hanno speculato a sangue con le conseguenze che tutti sapiamo.
Indubbiamento tutti sentono la mancanza di una lira che per mantenere competitiva l'economia italiana era costretta a continue svalutazioni, che congiuntamente alla situazione dei conti pubblici hanno portato il paese sull'orlo dell'insolvenza in seguito all'attacco speculativo del 1992. L'euro è sottoposto (giustamente) ad una disciplina monetaria molto più rigida e restrittiva, ma con l'innovazione e la qualità la Germania è diventata nel dopoguerra il paese leader mondiale dell'export anche se appesantita da una moneta "forte": come la mettiamo?
Sinceramente non sento la mancanza della lira, e chi propina il ritorno e un coglione. Ricordiamoci che l'euro ha salvato l'Italia dal crack. Ma non puoi dirmi che non e vero che si e speculato a sangue sopra l'euro, anche perche parlo da esperienze personali. Ti faccio il piu banalissimo esempio : un pezzo che io comperavo per il mio lavoro a 900 lire il 1 gennaio sono stato costretto a comperarlo ad 1 euro. Alle mie rimostranze col grossista mi e stato detto che se voglio compero se no, no.
Poi se vuoi che parliamo dei disastri strutturali del economia italiana, parliamone, ma non puoi tacciarmi che la speculazione non c'e stata
#23
Inviato 15 dicembre 2007 - 19:02
Del resto questa della speculazione è una regola dell'italiano medio: qualsiasi evento che possa dare un aiuto personale e mettere in difficoltà terzi viene sfruttata senza troppi mal di pancia.
Gli esempi sono innumerevoli, tendenzialmente infiniti.
Ultimamente abbiamo visto le rimostranze degli autotrasportatori che si lamentavano - la metto giù facile - degli alti costi sulla benzina e dei prezzi del carburante. E cosa proponevano gli autotrasportatori? Un rimborso. Perchè non chiedere una diminuzione sulle accise o una regolamentazione sulle autostrade (e qui la vedo durissima, perchè i Benetton non sono lo stato)? Perchè pensano alloro interesse personale, non a quello di tutti. Gli autotrasportatori bloccano per tre giorni l'italia, e i commercianti alzano i prezzi dei prodotti di 20-30 centesimi. Perchè? Per un tornaconto personale.
E' il particolarismo dell'economia italiana, comportamento atavico, del resto ben saldo e radicato per via di un economia del piccolo imprenditore e della fabbrichetta, con veduta zero oltre il proprio giardinetto.
Poveri.
#24
Inviato 15 dicembre 2007 - 19:18
piu' che di 20-30 centesimi io direi del 20/30%....e questo e' veramente scandaloso...La speculazione sull' euro c'è stata, ma credo che poco abbia a che fare con l'organizzazione Europa, quanto di più invece con i commercianti (e uso questo termine per allargare le braccia ai più svariati settori e mercati).
Del resto questa della speculazione è una regola dell'italiano medio: qualsiasi evento che possa dare un aiuto personale e mettere in difficoltà terzi viene sfruttata senza troppi mal di pancia.
Gli esempi sono innumerevoli, tendenzialmente infiniti.
Ultimamente abbiamo visto le rimostranze degli autotrasportatori che si lamentavano - la metto giù facile - degli alti costi sulla benzina e dei prezzi del carburante. E cosa proponevano gli autotrasportatori? Un rimborso. Perchè non chiedere una diminuzione sulle accise o una regolamentazione sulle autostrade (e qui la vedo durissima, perchè i Benetton non sono lo stato)? Perchè pensano alloro interesse personale, non a quello di tutti. Gli autotrasportatori bloccano per tre giorni l'italia, e i commercianti alzano i prezzi dei prodotti di 20-30 centesimi. Perchè? Per un tornaconto personale.
E' il particolarismo dell'economia italiana, comportamento atavico, del resto ben saldo e radicato per via di un economia del piccolo imprenditore e della fabbrichetta, con veduta zero oltre il proprio giardinetto.
Poveri.
#25
Inviato 15 dicembre 2007 - 20:28
piu' che di 20-30 centesimi io direi del 20/30%....e questo e' veramente scandaloso...
La speculazione sull' euro c'è stata, ma credo che poco abbia a che fare con l'organizzazione Europa, quanto di più invece con i commercianti (e uso questo termine per allargare le braccia ai più svariati settori e mercati).
Del resto questa della speculazione è una regola dell'italiano medio: qualsiasi evento che possa dare un aiuto personale e mettere in difficoltà terzi viene sfruttata senza troppi mal di pancia.
Gli esempi sono innumerevoli, tendenzialmente infiniti.
Ultimamente abbiamo visto le rimostranze degli autotrasportatori che si lamentavano - la metto giù facile - degli alti costi sulla benzina e dei prezzi del carburante. E cosa proponevano gli autotrasportatori? Un rimborso. Perchè non chiedere una diminuzione sulle accise o una regolamentazione sulle autostrade (e qui la vedo durissima, perchè i Benetton non sono lo stato)? Perchè pensano alloro interesse personale, non a quello di tutti. Gli autotrasportatori bloccano per tre giorni l'italia, e i commercianti alzano i prezzi dei prodotti di 20-30 centesimi. Perchè? Per un tornaconto personale.
E' il particolarismo dell'economia italiana, comportamento atavico, del resto ben saldo e radicato per via di un economia del piccolo imprenditore e della fabbrichetta, con veduta zero oltre il proprio giardinetto.
Poveri.
Di pure 50% - 100%
#26
Inviato 16 dicembre 2007 - 11:25
La speculazione sull' euro c'è stata, ma credo che poco abbia a che fare con l'organizzazione Europa, quanto di più invece con i commercianti (e uso questo termine per allargare le braccia ai più svariati settori e mercati).
Del resto questa della speculazione è una regola dell'italiano medio: qualsiasi evento che possa dare un aiuto personale e mettere in difficoltà terzi viene sfruttata senza troppi mal di pancia.
Gli esempi sono innumerevoli, tendenzialmente infiniti.
Ultimamente abbiamo visto le rimostranze degli autotrasportatori che si lamentavano - la metto giù facile - degli alti costi sulla benzina e dei prezzi del carburante. E cosa proponevano gli autotrasportatori? Un rimborso. Perchè non chiedere una diminuzione sulle accise o una regolamentazione sulle autostrade (e qui la vedo durissima, perchè i Benetton non sono lo stato)? Perchè pensano alloro interesse personale, non a quello di tutti. Gli autotrasportatori bloccano per tre giorni l'italia, e i commercianti alzano i prezzi dei prodotti di 20-30 centesimi. Perchè? Per un tornaconto personale.
E' il particolarismo dell'economia italiana, comportamento atavico, del resto ben saldo e radicato per via di un economia del piccolo imprenditore e della fabbrichetta, con veduta zero oltre il proprio giardinetto.
Poveri.
Prova a mangiare un toast e una birra in una qualunque zona della Francia e mi saprai dire se lì non è peggio che in italia.
Poi deduco che di normative e direttive europee ne sai poco e poco comprendi le lamentele di chi ne è rimasto "vittima".
#27
Inviato 16 dicembre 2007 - 11:58
La speculazione sull' euro c'è stata, ma credo che poco abbia a che fare con l'organizzazione Europa, quanto di più invece con i commercianti (e uso questo termine per allargare le braccia ai più svariati settori e mercati).
Del resto questa della speculazione è una regola dell'italiano medio: qualsiasi evento che possa dare un aiuto personale e mettere in difficoltà terzi viene sfruttata senza troppi mal di pancia.
Gli esempi sono innumerevoli, tendenzialmente infiniti.
Ultimamente abbiamo visto le rimostranze degli autotrasportatori che si lamentavano - la metto giù facile - degli alti costi sulla benzina e dei prezzi del carburante. E cosa proponevano gli autotrasportatori? Un rimborso. Perchè non chiedere una diminuzione sulle accise o una regolamentazione sulle autostrade (e qui la vedo durissima, perchè i Benetton non sono lo stato)? Perchè pensano alloro interesse personale, non a quello di tutti. Gli autotrasportatori bloccano per tre giorni l'italia, e i commercianti alzano i prezzi dei prodotti di 20-30 centesimi. Perchè? Per un tornaconto personale.
E' il particolarismo dell'economia italiana, comportamento atavico, del resto ben saldo e radicato per via di un economia del piccolo imprenditore e della fabbrichetta, con veduta zero oltre il proprio giardinetto.
Poveri.
Prova a mangiare un toast e una birra in una qualunque zona della Francia e mi saprai dire se lì non è peggio che in italia.
Poi deduco che di normative e direttive europee ne sai poco e poco comprendi le lamentele di chi ne è rimasto "vittima".
Oddio, se non mangi su Champs-Ellyse non mi e poi sembrato eccesivamente piu caro. Bisogna dire anche che i stipendi francesi sono un 20% circa in piu rispetto agli italiani.
E poi non ho capito bene ! Vuoi dire che la speculazione, secondo te, e giustificata ?
#28
Inviato 16 dicembre 2007 - 17:13
Prova a mangiare un toast e una birra in una qualunque zona della Francia e mi saprai dire se lì non è peggio che in italia.
Poi deduco che di normative e direttive europee ne sai poco e poco comprendi le lamentele di chi ne è rimasto "vittima".
Come credi.
#29
Inviato 17 dicembre 2007 - 11:02
In tutta sincerità ti devo dire che dieci anni fa il mio lavoro ha iniziato ad essere stravolto.Da normative europee (più che altro burocrazia e maggiori costi di materiali e attrezzature) e da ben prima il nostro governo ha sempre imposto adeguamenti (strutturali li chiamavano) sempre al rialzo,con la scusa che dovevamo allinearci al resto d'Europa.
Di conseguenza la prospettiva dell'Euro non potevo averla certo chiara e non potevo certo considerarla una bella promessa.Nonostante non fossi in grado di prevedere gli aumenti riscontrati da subito.
Devo dire che qui Russian ha ragione. Purtroppo la UE e diventata un mostro burocratico, bloccato in futili faide ed incapace di prendere decisioni. Poi dopo l'avvento del euro e stato un massacro, in qui i soliti amici hanno speculato a sangue con le conseguenze che tutti sapiamo.
Indubbiamento tutti sentono la mancanza di una lira che per mantenere competitiva l'economia italiana era costretta a continue svalutazioni, che congiuntamente alla situazione dei conti pubblici hanno portato il paese sull'orlo dell'insolvenza in seguito all'attacco speculativo del 1992. L'euro è sottoposto (giustamente) ad una disciplina monetaria molto più rigida e restrittiva, ma con l'innovazione e la qualità la Germania è diventata nel dopoguerra il paese leader mondiale dell'export anche se appesantita da una moneta "forte": come la mettiamo?
E' altrettanto fuori dubbio che oltre a settori di nicchia non abbiamo tutta sta floridità di esportazioni,forse a causa dell'euro forte.
Inspiegabilmente gli USA vanno avanti senza grossi problemi sia con dollaro forte che con dollaro debole.Noi dovevamo svalutare la lira per esportare,con la lira svalutata eravamo poveri e adesso con l'euro forte non riusciamo a stabilizzare l'economia e non riusciamo a pagare i mutui grazie alla politica della BCE,che evidentemente vede riprese economiche dove in realtà non sussistono.E paghiamo una quantità esorbitante di tasse.
Può essere che noi paghiamo problemi strutturali del nostro paese e che altri europei hanno i mezzi per risalire la china ? Può darsi.Ma significa che noi col resto d'Europa non siamo in sintonia oppure che gli intenti di omogeneizzazione vadano ripetutamente a vuoto perchè inefficienti.Ma soprattutto entrambe le cose...
#30
Inviato 17 dicembre 2007 - 13:43
In tutta sincerità ti devo dire che dieci anni fa il mio lavoro ha iniziato ad essere stravolto.Da normative europee (più che altro burocrazia e maggiori costi di materiali e attrezzature) e da ben prima il nostro governo ha sempre imposto adeguamenti (strutturali li chiamavano) sempre al rialzo,con la scusa che dovevamo allinearci al resto d'Europa.
Di conseguenza la prospettiva dell'Euro non potevo averla certo chiara e non potevo certo considerarla una bella promessa.Nonostante non fossi in grado di prevedere gli aumenti riscontrati da subito.
Devo dire che qui Russian ha ragione. Purtroppo la UE e diventata un mostro burocratico, bloccato in futili faide ed incapace di prendere decisioni. Poi dopo l'avvento del euro e stato un massacro, in qui i soliti amici hanno speculato a sangue con le conseguenze che tutti sapiamo.
Indubbiamento tutti sentono la mancanza di una lira che per mantenere competitiva l'economia italiana era costretta a continue svalutazioni, che congiuntamente alla situazione dei conti pubblici hanno portato il paese sull'orlo dell'insolvenza in seguito all'attacco speculativo del 1992. L'euro è sottoposto (giustamente) ad una disciplina monetaria molto più rigida e restrittiva, ma con l'innovazione e la qualità la Germania è diventata nel dopoguerra il paese leader mondiale dell'export anche se appesantita da una moneta "forte": come la mettiamo?
E' altrettanto fuori dubbio che oltre a settori di nicchia non abbiamo tutta sta floridità di esportazioni,forse a causa dell'euro forte.
Inspiegabilmente gli USA vanno avanti senza grossi problemi sia con dollaro forte che con dollaro debole.Noi dovevamo svalutare la lira per esportare,con la lira svalutata eravamo poveri e adesso con l'euro forte non riusciamo a stabilizzare l'economia e non riusciamo a pagare i mutui grazie alla politica della BCE,che evidentemente vede riprese economiche dove in realtà non sussistono.E paghiamo una quantità esorbitante di tasse.
Può essere che noi paghiamo problemi strutturali del nostro paese e che altri europei hanno i mezzi per risalire la china ? Può darsi.Ma significa che noi col resto d'Europa non siamo in sintonia oppure che gli intenti di omogeneizzazione vadano ripetutamente a vuoto perchè inefficienti.Ma soprattutto entrambe le cose...
Beh, gli USA hanno un'economia funzionante che nonstante i contracolpi ha una base economica solida. Cosa che non si puo dire del Italia. Per quanto giriamo le colpe sono queste, altrimenti non vedo come Spania riesce a crescere di 3.5% ( che non e poi tanto, pero meglio di 0,1% )annui.
#31
Inviato 17 dicembre 2007 - 14:01
Certo.
#32
Inviato 17 dicembre 2007 - 20:27
Già perchè adesso i mutui subprime sono un problema esclusivo dell' Europa e della BCE.
Certo.
Certo, perche in Europa si sta ancora dibatendo su cosa farsene di questa crisi. In America hanno aggito da mo'. Comprese le inchieste giudiziarie
#33
Inviato 19 dicembre 2007 - 09:13
Già perchè adesso i mutui subprime sono un problema esclusivo dell' Europa e della BCE.
Certo.
Hai ragione.
Normalmente il tasso in europa lo decide Charles Diby K.
In base all'esportazione di diamanti grezzi....
#34
Inviato 15 febbraio 2008 - 12:21
Dure critiche dalla Birmania alla politica Ue sul Myanmar
... La â??diplomazia del megafonoâ? portata avanti dallâ??inviato Ue per il Myanmar, Piero Fassino, nasconde solo la â??necessità di crearsi unâ??immagine di reale impegnoâ? volta a â??giustificare il suo ruolo come rappresentante dellâ??Unioneâ?. ...
http://www.asianews....?l=it&art=11400
In preatica l'opposizione al regime birmano sta chiedendo in ginocchio all'UE di riprendersi l'inutile Fassino
Si ok,e chi va a dire a Veltroni che avrà un'altro dinosauro da cadregare ?
#35
Inviato 18 febbraio 2008 - 12:19
La Costituzione italiana assegna al presidente della repubblica ben pochi poteri effettivi, ma quella del capo dello Stato è comunque una figura chiave, certo immaginata per grandi statisti, uomini al di sopra delle parti, garanti dellâ??unità e delle regole. Quello del presidente non è solamente una ruolo di rappresentanza e la sua importanza emerge proprio nel momento in cui le Camere vengono sciolte ed al governo rimangono solamente i poteri di normale amministrazione. In quei mesi non câ??è più un parlamento funzionante e non câ??è più un governo sostenuto da una maggioranza politica frutto dellâ??espressione popolare: il presidente è lâ??unica alta carica dello Stato legittimamente nella sua funzione e nei suoi pieni poteri.
Quando la Costituzione fu scritta lâ??Italia era caratterizzata da un gran numero di partiti ed il presidente eletto non poteva che essere frutto di un accordo tra maggioranza e opposizione. Non è un caso se alcune volte ci vollero molti scrutini prima di individuare lâ??uomo che per il suo passato ed il suo carisma avrebbe dovuto ricoprire un ruolo al di sopra delle parti tanto delicato. Nessuno allora immaginava che lâ??Italia sarebbe precipitata verso un bipolarismo di facciata e che un presidente della repubblica potesse venire eletto a maggioranza, senza coinvolgimento di tutte le forze politiche, e che costui potesse in qualche modo diventare ben poco al di sopra delle parti.
Eâ?? invece quanto è successo.
Giorgio Napolitano è - nonostante i peana rivolti al suo senso dello Stato - uomo di parte, assurto al Quirinale anche perché benvoluto dalla potenza dominante, gli Stati Uniti dâ??America; lo ha dimostrato con i suoi tentennamenti prima di mandare a casa il governo Prodi. Se possiamo attribuire questa debolezza al contesto della sua elezione ed in qualche modo comprenderla ma non giustificarla, non abbiamo mezzi termini per censurare il tentativo di Napolitano di far ratificare il Trattato di Lisbona anche a Camere sciolte.
Sappiamo che quel trattato non è la costituzione dellâ??Ue, anzi è la prova del fallimento del tentativo di redigerne una condivisa dai popoli europei. Sappiamo pure che è un artificio per non passare sotto le forche caudine del referendum in alcune nazioni dove già la costituzione Ue fu bocciata, per esempio la Francia, e sappiamo pure che la nostra Carta, scelleratamente, non prevede la consultazione popolare su questi temi.
Sappiamo infine che qualunque che sia il risultato elettorale del prossimo aprile dalle urne uscirà una larga maggioranza parlamentare a favore del trattato di Lisbona, essendo Pd e Pdl ugualmente asserviti a questa Europa delle banche.
Ciò nonostante chiediamo che si salvi almeno la forma, che non venga fatta questa ultima violenza alla sovranità nazionale italiana già tanto umiliata.
Napolitano ha detto che â??è indispensabile in questo contesto che nessuno Stato membro si sottragga alle sue responsabilità e agli impegni ancora una volta assuntiâ? e che â??lâ??Italia deve fare la sua parteâ?...: ma il popolo italiano non ha mai preso alcun impegno in tal senso, perché nessuno ha mai chiesto il suo parere, come per lâ??introduzione dellâ??euro o per le manovre lacrime e sangue che furono â??necessarieâ? per trascinare lâ??Italia in questa finta Europa.
Napolitano, ancora una volta non ha parlato da presidente degli italiani, ma da presidente della politica italiana, questa volta bipartisan.
#36 Guest_runciter_*
Inviato 04 giugno 2008 - 10:21
Plans to eliminate Eurosceptics as an organised opposition within the European Parliament are expected to be agreed by a majority of MEPs this summer.
The European Union assemblyâ??s political establishment is pushing through changes that will silence dissidents by changing the rules allowing Euro-MPs to form political groupings.
Richard Corbett, a British Labour MEP, is leading the charge to cut the number of party political tendencies in the Parliament next year, a move that would dissolve UKIPâ??s pan-European Eurosceptic â??Independence and Democracyâ? grouping.
Under the rule change, the largest and msot pro-EU groups would tighten their grip on the Parliamentâ??s political agenda and keep control of lavish funding.
articolo del telegraph
#37
Inviato 11 giugno 2008 - 15:19
Domani referendum in Irlanda, potrebbero vincere i no
(ANSA) - TALLINN, 11 GIU - Il parlamento estone ha approvato con 91 si', un solo no e nessuna astensione il Trattato di Lisbona. Nove i deputati assenti. Il presidente dell'Estonia, Toomas Hendrik Ilves, ha ora due settimane circa di tempo per apporre la sua firma sull'atto di ratifica del Trattato, rendendo cosi' definitivo il varo del documento. C'e' attesa per il referendum di domani in Irlanda, dove i 'no' al Trattato potrebbero prevalere.
#38
Inviato 13 giugno 2008 - 12:11
Adesso sentiremo e vedremo capriole acrobatiche che serviranno a minimizzare il significato del risultato... :-\
#39
Inviato 13 giugno 2008 - 16:06
#40
Inviato 14 giugno 2008 - 11:41
e son due!
maledetti irlandesi,l'unione europea avete rovinato!
#41 Guest_runciter_*
Inviato 16 giugno 2008 - 08:34
Nicolas Sarkozy, the French President, is working with European Union officials and diplomats to plan a special "legal arrangement" to bypass Ireland's referendum rejection.
Mr Sarkozy takes over the EU's rotating presidency in July and will be tasked with resurrecting, for a second time, Lisbon Treaty proposals first contained in the European Constitution rejected by French and Dutch voters three years ago.
Diplomats and officials have no intention of letting the Irish no vote sink a blueprint to boost the EU's powers on the international stage and to create a President of Europe.
Gordon Brown has already phoned Paris to promise Mr Sarkozy that Britain will ignore Ireland to continue parliamentary ratification of the EU Treaty. (...)
articolo del telegraph
e poi dicono che sarcuccio non è un vero democratico.
#42 Guest_runciter_*
Inviato 28 giugno 2008 - 16:24
EU Constitution author says referendums can be ignored
Future referendums will be ignored whether they are held in Ireland or elsewhere, Valéry Giscard d'Estaing, the architect of the European Union Constitution said.
The former President of France drafted the old Constitution that was rejected by French and Dutch voters three years ago before being resurrected as the Lisbon EU Treaty, itself shunned by the Irish two weeks ago.
Mr Giscard d'Estaing told the Irish Times that Ireland's referendum rejection would not kill the Treaty, despite a legal requirement of unanimity from all the EU's 27 member states.
"It is impossible to function by unanimity with 27 members. This time it's Ireland; the next time it will be somebody else."
"Ireland is one per cent of the EU".(...)
articolo del telegraph
l'un per cento? ecco cosa diceva sarkò, prossimo presidente ue, qualche mese fa:
EU polls would be lost, says Nicolas Sarkozy
Referendums on the new European Union Treaty were "dangerous" and would be lost in France, Britain and other countries, Nicolas Sarkozy has admitted.
The French president's confession that governments could not win popular votes on a "simplified treaty" - drawn up to replace the EU constitution rejected by his countrymen two years ago - was made in a closed meeting of senior Euro-MPs.
"France was just ahead of all the other countries in voting no. It would happen in all member states if they have a referendum. There is a cleavage between people and governments," he said.
"A referendum now would bring Europe into danger. There will be no Treaty if we had a referendum in France, which would again be followed by a referendum in the UK."
The comments confirm suspicions that the real reason why Britain, and all other EU countries, apart from Ireland, were refusing to hold popular votes was because governments were afraid they would lose them. (...)
articolo del telegraph
la democrazia è pericolosa, sarcuccio che è un tipo sveglio l'ha capito.
#43
Inviato 30 giugno 2008 - 11:36
Siccome è vietato parlare al conducente figuriamoci chi potrà imporre la marcia indietro.
#44
Inviato 01 luglio 2008 - 11:25
#45 Guest_soul crew_*
Inviato 01 luglio 2008 - 11:44
In nessun Pese europeo è ormai in vigore la pena capitale. Ma ora, tutti stanno per introdurla senza saperlo - o senza dirlo - semplicemente per il fatto di ratificare il Trattato di Lisbona, la cosiddetta costituzione europea. Lo segnala Helga Zepp-Larouche (la moglie di Lyndon), messa a sua volta sull'avviso da un insigne gruppo di giuristi tedeschi ed austriaci.
Uno di loro, il professor Albrecht Schachtschneider, uno dei quattro giuristi che stilarono uno storico esposto contro il Trattato di Maastricht, ha spiegato come la pena di morta venga reintrodotta alla chetichella. Non è citata nel testo del trattato, ma in una nota di una nota a piè di pagina.
Proprio così: chi accetta il Trattato di Lisbona accetta con ciò anche la Carta dell'Unione Europea. La quale proclama: la pena di morte è abolita, ma poi rimanda ad una nota a piè di pagina, in cui si legge: «Eccetto che in caso di guerra, di disordini, di insurrezione» (war, riots, upheaval). La cosa è di estrema gravità giuridica.
Un intero super-diritto penale speciale viene affermato in una nota, senza alcuna definizione dei reati da punire con la pena suprema. Chi decide che i «disordini» eventuali hanno raggiunto un'intensità tale da far sospendere l'abrogazione della pena di morte? Quali tribunali la irrogheranno? Tribunali speciali, appositamente allestiti per l'emergenza? E quando una serie di proteste di massa comincerà a venire giudicata come «insurrezione», passibile di morte?
per chi sostiene che questi trattati non debbano essre sottoposti alla volontà dei popoli in quanto materia tecnica: secondo voi è normale ratificare una roba del genere, dove con una nota a piè di pagina si insinua nel diritto comunitario la possibilità di reintrodurre la pena di morte, tra l' altro senza nessuna spiegazione tecnica, per l' appunto, di come applicarla e circoscriverla?
e poi, forse i popoli è proprio questo che non vogliono, l' europa dei tecnocrati, dei banchieri e dei massoni, cazzo!
#46
Inviato 01 luglio 2008 - 11:56
Proprio così: chi accetta il Trattato di Lisbona accetta con ciò anche la Carta dell'Unione Europea. La quale proclama: la pena di morte è abolita, ma poi rimanda ad una nota a piè di pagina, in cui si legge: «Eccetto che in caso di guerra, di disordini, di insurrezione» (war, riots, upheaval).
E se si va avanti così servirà proprio per sedare le rivolte contro quest'europa...
appunto...
e poi, forse i popoli è proprio questo che non vogliono, l' europa dei tecnocrati, dei banchieri e dei massoni, cazzo!
#47 Guest_runciter_*
Inviato 11 settembre 2008 - 08:27
ma vaffanculo!
#48
Inviato 11 settembre 2008 - 16:31
Proprio così: chi accetta il Trattato di Lisbona accetta con ciò anche la Carta dell'Unione Europea. La quale proclama: la pena di morte è abolita, ma poi rimanda ad una nota a piè di pagina, in cui si legge: «Eccetto che in caso di guerra, di disordini, di insurrezione» (war, riots, upheaval).
E se si va avanti così servirà proprio per sedare le rivolte contro quest'europa...
appunto...
Vi vorrei ricordare cje anche in Italia, attualmente, la pena di morte non é del tutto abrogata, esistono gli stessi vincoli che sono stati inseriti sulla carta della comunità europea, pena in caso di giurisdizione militare o speciale, etc etc
e poi, forse i popoli è proprio questo che non vogliono, l' europa dei tecnocrati, dei banchieri e dei massoni, cazzo!
#49
Inviato 11 settembre 2008 - 16:41
Sovranità : la cancellazione dell'Europa
Lâ??unione europea è stata progettata per distruggere le nazioni, le patrie. I deboli lamenti che oggi alzano i nostri assassini, riconoscendo che forse sono stati troppo frettolosi, rappresentano una ulteriore, grottesca presa in giro. Si meravigliano che lâ??Europa â??non crescaâ?. Questo era infatti il loro programma.
Il tuo mi sembra un allarmismo esagerato. Se per "distruggere le nazioni, le patrie" intendi la perdita di identità , non ti preoccupare, siamo comunque destinati a cambiare e mescolarci, tu ti senti originale, ma sei solo una delle milioni possibili di incorci culturali che il caso ha generato, e i tuoi figli saranno un'altrettanto caso possibile. Comunque. Se per ditruggere le nazioni, intendi invece la perdita di identità nazionale (chi sono? Da dove vengo?) te ne dovresti inceve rallegrare. Il nazionalismo é la più potente arma in mano ad un governo, in mano al potere. Non lo dico io, lo diceva un simaptico burocrate di nome Eichmann..."come si fa a piegare un popolo a qualunque propria volonta? Semplice, basta far leva sul nazionalismo, per poi alimentare la paura del sentirsi sotto attacco, del doversi difendere, e la gente obbedira ciecamente al tuo credo...", una roba del genere insomma. Quindi ben venga la fine delle nazioni.
#50 Guest_runciter_*
Inviato 11 settembre 2008 - 16:53
Quindi ben venga la fine delle nazioni.
orwell 1984: blocchi continentali in perenne guerra tra loro.
c'era anche un simil bin laden, ovviamente controllato da "loro".
mi sembra che ci siamo arrivati, finalmente.
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