Scurati ha scritto un articolo su Repubblica che non ritrovo- poco male che non mi sembrava veramente niente di significativo - ma che avevo per caso anche velocmente letto. Qui sosteneva se non sbaglio concetti non poi così diversi, per dire, da quelli espressi da Trickster, che pure lo criticava aspramente: cioè che la nostra società è lontanissima dall'avere all'orizzonte la possibilità di difendere i confini da possibili invasioni territoriali. E invece le minacce sono tornate, non certo per iniziativa europea, all'ordine del giorno. E bisogna mettersi in questo ordine di idee. L'avrà detto anche un po' goffamente ma qua pare che abbia fatto un comizio di due ore sul tema "Com'è bello morire per la patria", stile reduce di Custoza ai soldati di Cadorna nella prima guerra mondiale, e che la frase "guerra unica igiene del mondo" l'abbia pronunciata al telefono Bonaccini a Giorgio Gori.
Scurati più che "esprimere concetti" esprimeva la sempiterna attrazione che alcuni intellettuali (cioè gente che vive - e campa... - di libri, case editrici, conferenze ecc.) prova per i valori [sic] della "bestia bionda", sangue, violenza, coraggio (?), guerra e soprattutto morte, ecc. e altre idiozie che stanno tra futurismo e fascismo (quei due o tre di questi ultimi che hanno letto un paio di libri).
Valori che costituiscono il contrario del loro mondo e che proprio per questo li attirano (non tutti gli intellettuali, per fortuna).
La manifestazione di Serra era come fare una manifestazione sul tema "viva la mamma, vogliamo bene alle nostre mamme": chi non è d'accordo?
Viva l'Europa, amiamo l'Europa, siamo Europei, c'è bisogno di Europa (e, per quelli là, anche di + Europa) ecc.
Sono decenni che si dicono queste cose, una volta ci credevano in molti, adesso non ci crede quasi più nessuno.
Hanno torto?
Io appartengo alla minoranza (illusa) che ci spererebbe ancora, ma non ho le fette di salame davanti agli occhi e non ci crede più quasi nessuno, questo è un fatto.
Le opinioni pubbliche europee sono tutte contrarie alla guerra in Ucraina (e non da oggi), a sanzioni che penalizzano solo gli occidentali (il resto del mondo - Africa, India, Sudamerica, Cina e mezza Asia - semplicemente non le applicano e se ne fregano), consapevoli degli assurdi controsensi che questa guerra produce nelle società europee.
L'Europa cosa fa, cosa risponde? "Guerra a oltranza, ci pensiamo noi se gli Usa non lo faranno più, e 800 mld per le armi" (i soldi che per lo stato sociale non ci sono mai).
Alle prossime elezioni cosa pensate che voteranno, gli europei?
Non ha bisogno di invadere con le armi, Putin.
L'Europa, posseduta da un cupio dissolvi degno di Don Ferrante (e del DSM-V), imploderà da sola: dall'interno.