Dopo aver visto gli assoluti la scorsa sera, mi domando...che caspita ci andiamo a fare a Berlino? Una vacanza? Sembravano i giochi della gioventù...gente fuori forma, scoordinata, senza benzina nelle gambe...tempi, lunghezze e lanci di livello allievi/juniores. Il primato italiano dei 400 donne, tanto per fare un esempio, è
due secondi più alto del record del mondo O_O
Ci si esalta per la Bruno che nell'asta ha fatto 4.60 mentre il resto del mondo ormai è vicino ai 5 metri!
Speriamo in Schwazer...ma che tristezza ridursi a sperare sempre nell'exploit del singolo e mai dell'intero movimento. Sempre così.
Visto che parlo solo di notizie negative, sottolineo che agli europei di tiro a volo croati appena conclusi abbiamo stra-dominato.
Sì infatti, concordo con te, ma tanto con barkpshycosis non c'è gara: se in Italia non nasce nessun fenomeno lamenta che nascono solo dalle altre parti, se ne nasce uno si lamenta che è solo uno (come se dalle altre parti ne nascessero a gruppi ogni anno); se i 7 argenti della Spagna fossero stati dell'Italia era per il braccino corto, etc.
Non avevo letto il messaggio...rispondo punto a punto.
1)se non ci sono fenomeni: e qui mi pare non ci sia nulla da aggiungere. Mancanza di fenomeni=movimento scarso o in particolare momento di difficoltà , poco da fare.
2)se ce n'è uno solo: benissimo. Ben venga quell'unico fenomeno, sempre meglio averne uno che zero, pacifico. Il problema però, tutto italiano devo dire, e che è sotto gli occhi di tutti anche in questi giorni, è che affidarsi ad un solo atleta di livello mondiale comporta sempre due rischi:
-quell'atleta viene mitizzato dai media che infatti in questi giorni stanno sfruttando al massimo la poolarità della Pellegrini...oramai i giornali sono pieni di sue apparizioni da testimonial, le tv fanno a gara a chi rivela notizie "gossipare" per prima e le trasmnissioni di approfondimento si sprecano. Tutto questo cancan alla fine può far male ad uno sportivo. Io dico: teniamocela ben stretta questa ragazza e non roviniamola precocemente, che almeno fino a Londra è necessaria per l'intero movimento.
-la federazione solitamente si "adagia" sul talento, credendo di essere fortissima e di non aver bisogno più di tanto di investire sui giovani. E' quello che è accaduto, di fatto, grossomodo, dopo gli Europei del 2006, dove avevamo oggettivamente una squadra forte, la più forte di sempre, e ottenemmo risultati straordinari, a seguito dei quali però è iniziata una lenta discesa, Pellegrini e Filippi a parte, e i risultati complessivi sono lì a testimoniarlo.
3)braccino corto: non cambierei il nostro medagliere con quello della Spagna nemmeno per tutto l'oro del mondo. Gli spagnoli negli sport individuali, tennis e ciclismo a parte, sono peggio persino di noi, quasi delle nullità . Se consideriamo poi che di quei 7 argenti cinque provengono dal sincronizzato, disciplina praticata in pratica (mi si perdoni la ridondanza) da cinque paesi al mondo, il quadro è completo. Sono fortissimi, però, negli sport di squadra, forse la prima nazione al mondo, non c'è uno sport olimpico di squadra dove sono scarsi, ma questo è un altro discorso. Hanno delle individualità interessanti nel nuoto velocità , quel Munoz, quel Wildeboer...fuori di questi zero assoluto.
In ultimo, aggiungo che per valutare un movimento nuotatorio prima del medagliere (che è ingannevole e difatti non dice molto se un paese si trova in testa con otto ori tutti vinti dallo stesso nuotatore) bisogna considerare due aspetti fondamentali:
-le staffette miste, che non io, ma Luca Sacchi, non esattamente il primo mona che passa per la strada, considera il parametro di riferimento assoluto. In effetti una staffetta mista è l'unica gara che ti può dire se hai un atleta di livello in tutti e quattro gli stili. Mi pare, da quanto abbiamo visto, che il livello delle staffette miste rispetto ad altre nazioni sia parecchio arretrato.
-le finali raggiunte: i francesi hanno fatto alquanto schifetto e non cambierei il medagliere nemmeno con il loro, ma di finali ne hanno raggiunte una marea e con nuotatori diversi, a conferma che dietro c'è comunque un programma e una buona scuola. Noi soltanto undici, minimo storico dal 1998 in poi.