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20104 replies to this topic

#11901 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 04 marzo 2015 - 10:28

 

Quer pasticciaccio brutto effettivamente illeggibile, l'ho iniziato due volte ma non sono mai andato oltre una ventina di pagine.

 

Ma no dai. Non sarà limpido & chiaro come Fenoglio ma si legge tranquillamente ed è godibilissimo. Riprovaci.

 

Ma no dai, è palesemente (e volutamente) un romanzo ostico e frammentario, sia per stile che per contenuti.


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#11902 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 04 marzo 2015 - 10:46

in realtà no.

come disse Gaddus al coraggioso traduttore inglese che aveva intrapreso la traduzione del Pasticciaccio "Le devo confessare che, per mia disgrazia, scrivo molto male in italiano" asd


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#11903 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 04 marzo 2015 - 11:40

sto leggendo, qui e là, disordinatamente, Parise; e al momento l'unico pensiero che ho elaborato è questo: a volte il rifiuto delle ideologie (e la derivante sprezzatura) è solo un bel nome che si dà a una certa confusione mentale (che spesso degenera nella banalità o nel buon senso moderato). sembra un (brutto) aforisma, che schifo.

una prece: basta Gaddus.


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Siamo vittime di una trovata retorica.


#11904 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 04 marzo 2015 - 11:40

 quoque tu, corrigan.

:(

lo so, per giunta c'è pure l'aggravante di essere inserito a ragione nella stessa frase con piersa


  • 0

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#11905 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 04 marzo 2015 - 11:57

Interessante articolo su Linkiesta sull'acquisizione Mondadori-RCS:
 
 
Caso Mondadori-RCS: le motivazioni di chi è a favore
La possibile fusione desta molte preoccupazioni nel mondo dell'editoria ma c'è anche chi la difende

 

A occupare quasi interamente la scena e il gossip editoriale italiani questa settimana sono stati due argomenti, anzi due tormentoni: il caso Elena Ferrante allo Strega, tra dichiarazioni ufficiali e falsi clamorosi, e la manifestazione d'interesse non vincolante di Mondadori per l'acquisizione di RCS Libri, con tutti gli scossoni che tale acquisizione, se andasse in porto, provocherebbe nel panorama editoriale nostrano.

Se siete appena tornati dalla luna, ci pensiamo noi ad aiutarvi a fare il punto sulla situazione, o quantomeno sulla situazione ad oggi, perché siamo certi che entrambe le vicende faranno ancora parlare di sé.

Se sul caso Ferrante ci ha informati dettagliatamente ieri il nostro Andrea Camillo, dell’interesse di Mondadori verso RCS Libri vi avevamo parlato in settimana, dando conto delle reazioni nel mondo editoriale italiano, reazioni che nella totalità dei casi sono state di preoccupazione davanti alla prospettiva della creazione di un gruppo che occuperebbe quasi il 40 per cento del mercato librario italiano. Prospettiva data come più che probabile se non imminente, potrebbero esserci novità già da lunedì. La fusione riunirebbe sotto una sola insegna una quantità di marchi forti: lato Mondadori, Einaudi, Sperling & Kupfer, Harlequin, Piemme, Electa; da parte RCS: Rizzoli, Bompiani, Adelphi, Marsilio, Sonzogno, Skira, Lizard, Sansoni, Fabbri. Rimarrebbero fuori il Gruppo Gems (Garzanti, Longanesi, Guanda, Salani, Bollati Boringhieri, Chiarelettere), Feltrinelli, Laterza, Sellerio e una galassia di editori indipendenti sempre più a corto di ossigeno. Con tutte le conseguenze che questo potrebbe comportare per l’ autonomia delle singole identità editoriali acquisite, la concorrenza sul mercato, la ridotta capacità di negoziazione di autori e agenti letterari.

Il fronte del NO ha registrato non solo l’adesione di quasi tutta la stampa italiana e la preoccupazione del Ministro della Cultura Franceschini — e quella di Bersani — ma anche unappello da parte degli scrittori, partito dagli autori di Bompiani che hanno pubblicato una lettera aperta sul Corriere , poi sottoscritta da scrittori di altre case editrici.

Si è fatta sentire ieri anche la voce della CNA , attraverso il presidente di CNA Comunicazione Andrea Nannini, secondo il quale la fusione potrebbe mettere a rischio oltre 4mila piccoli editori e 12 mila occupati del settore, in un mercato che oggi è già controllato al 90% dai grandi gruppi editoriali. Ma ricordiamo che la percentuale di mercato di Mondadori-RCS non violerebbe attualmente le regole dell’antitrust, che permette concentrazioni fino a un massimo del 50 per cento.

Poche, anzi pochissime, le voci fuori dal coro, voci che provengono da giornali politicamente schierati, ma sulle cui tesi, condivisibili o meno, ci vogliamo soffermare. Partiamo da Libero, sulle cui pagine alcuni degli autori firmatari dell’appello vengono accusati di essere “ricchi grazie a Mondadori e ora firmare per sabotarla”, posizione che sembra dare per scontato che il fatto di pubblicare un libro presso un editore comporti l’impossibilità di criticarlo.

"È un matrimonio che s’ha da fare quello tra Mondadori e RCS , con buona pace di Umberto Eco"; così titola un articolo uscito su Il Foglio e firmato da Nicoletta Tiliacos. L’argomentazione principe dell’articolo verte sul paragone con altre acquisizioni avvenute all’estero in passato, come quando nel 2002 la Hachette dei fratelli Lagardère acquisì il comparto editoriale di Vivendi Universal Publishing, diventando il primo gruppo librario del paese con più del 40 per cento del mercato nazionale. In realtà, ammesso che abbia un senso fare un paragone tra il mercato editoriale italiano e quello francese, la questione dell’acquisto di VUP da parte del gruppo Lagardère suscitò un polverone simile in Francia, nonché l’attenzione dell’Unione Europea e la vicenda si risolse con un’acquisizione su scala ridotta degli assets editoriali del gruppo.

Il problema, secondo la Tiliacos, non sarebbe tanto il fatto in sé, ovvero che un gruppo editoriale compri un altro gruppo in grave crisi di liquidità (con un indebitamento di 500 milioni), ma che a farlo sia la berlusconiana Mondadori; secondo l’autrice, a parti invertite non avremmo avuto le stesse reazioni. L’assenza di una connotazione ideologica sarebbe il motivo per il quale non ha suscitato altrettanto scalpore a luglio l a nascita di un polo distributivo librario costituito da Messaggerie italiane con la Pde appartenente a Feltrinelli (fusione della quale vi avevamo parlato qui, sottolineando come ci fosse unrischio di monopolizzare la rete distributiva, e non eravamo stati gli unici a farlo). Il Foglio cita poi Giuliano Vigini, scrittore e critico letterario, il quale sostiene che, data la crisi di Rizzoli Libri, sarebbe stato peggio per il mercato italiano se l’editore fosse stato acquisito da un grande gruppo straniero , e sottolinea che comunque quello che in Italia è visto come un big rimarrebbe un pesce piccolo rispetto a colossi quali l’inglese Pearson, il già citato Lagardère o Penguin Random House.

Perché chi mangia non può essere mangiato? È questa invece la provocazione di Marcello Veneziani su Il Giornale, provocazione che si riferisce al fatto che Rizzoli, che in passato ha comprato Marsilio, Bompiani, Adelphi, Fabbri, Sonzogno e Archinto, non possa essere a sua volta "mangiata" da Mondadori. Un punto di vista che sembra ignorare che il problema sta non tanto nell’acquisizione in sé di un editore da parte di un altro, ma nella creazione di un gruppo editoriale che andrebbe a detenere un’enorme quota di mercato. Anzi, Veneziani non ignora l’obiezione ma la classifica come criterio ideologico.

Il punto di entrambi gli articoli è che il passato ha dimostrato che le case editrici sono rimaste le stesse anche se inglobate in altri gruppi: è il caso di Adelphi che è rimasta Adelphi sotto Rizzoli, e lo stesso vale per Einaudi sotto Mondadori; stessi autori e stessa linea editoriale.
Certo, verrebbe da dire che sarebbe contro l’interesse dello stesso gruppo acquirente snaturare un editore come Adelphi, ma stiamo parlando di buon senso e il buon senso non c’è legge che lo regoli.

http://www.linkiesta...ione-pro-contro


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Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#11906 vandiemen

    L'ultima spiaggia

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Inviato 04 marzo 2015 - 12:33

 

Com'è "Gli anni al contrario"?


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#11907 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 04 marzo 2015 - 13:24

in realtà no.

come disse Gaddus al coraggioso traduttore inglese che aveva intrapreso la traduzione del Pasticciaccio "Le devo confessare che, per mia disgrazia, scrivo molto male in italiano" asd

 

Ma guardate che denso, a più registri, "intrecciato" non corrisponde a illeggibile. Forse non ci intendiamo solo sul termine. Io l'ho letto con gran gusto e non m'ha bloccato.


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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#11908 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 04 marzo 2015 - 13:30

sto leggendo, qui e là, disordinatamente, Parise; e al momento l'unico pensiero che ho elaborato è questo: a volte il rifiuto delle ideologie (e la derivante sprezzatura) è solo un bel nome che si dà a una certa confusione mentale (che spesso degenera nella banalità o nel buon senso moderato). sembra un (brutto) aforisma, che schifo.
 

Traduco: ti fa cagare (?)


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#11909 aldous

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Inviato 04 marzo 2015 - 14:27

 

 

Com'è "Gli anni al contrario"?

 

 

puoi tranquillamente passare oltre, invece Atti osceni in luogo privato è molto avvincente (letto in due giorni), anche se decolla dalla parte centrale in poi. Presumo vincerà diversi premi letterari in Italia e quasi di sicuro avrà una trasposizione cinematografica che farà cagare.


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#11910 aldous

    mainstream Star

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Inviato 04 marzo 2015 - 14:37

intanto devo prendere assolutamente questo, adoro Osvaldo Licini (scusate per il giornale): http://www.ilgiornal...he-1100984.html


  • 0

#11911 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 04 marzo 2015 - 14:45

intanto devo prendere assolutamente questo, adoro Osvaldo Licini (scusate per il giornale): http://www.ilgiornal...he-1100984.html


Facci sapere! Io l'ho scoperto da una copertina oscar mondadori, ma potrebbe interessarmi assai
  • 1

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#11912 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 04 marzo 2015 - 14:59

Ho avuto accesso all'archivio mistico di "ladri di biblioteche", mo' so cazzi vostri. (in realtà speravo di trovarci qualcosina in più)

 

Intanto nei giorni scorsi ho cominciato "The Complete Stories of Evelyn Waugh"


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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#11913 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 04 marzo 2015 - 19:53

 

sto leggendo, qui e là, disordinatamente, Parise; e al momento l'unico pensiero che ho elaborato è questo: a volte il rifiuto delle ideologie (e la derivante sprezzatura) è solo un bel nome che si dà a una certa confusione mentale (che spesso degenera nella banalità o nel buon senso moderato). sembra un (brutto) aforisma, che schifo.

Traduco: ti fa cagare (?)

 

 
non lo so. mi sta simpatico (a caso) e non ho letto (ancora, da qui a 10 anni ci arrivo) nessun romanzo. (anche gli scritti "critici" di Wilcock mi sono parsi inconcludenti). 
 
per spiegarti ricorrerò a un esempio come nelle peggiori discussioni:
 

 

Povertà è una ideologia, politica ed economica. Povertà è godere di beni minimi e necessari, quali il cibo necessario e non superfluo, il vestiario necessario, la casa necessaria e non superflua. Povertà e necessità nazionale sono i mezzi pubblici di locomozione, necessaria è la salute delle proprie gambe per andare a piedi, superflua è l’automobile, le motociclette, le famose e cretinissime “barche”.
Povertà vuol dire, soprattutto, rendersi esattamente conto (anche in senso economico) di ciò che si compra, del rapporto tra la qualità e il prezzo: cioè saper scegliere bene e minuziosamente ciò che si compra perché necessario, conoscere la qualità, la materia di cui sono fatti gli oggetti necessari. Povertà vuol dire rifiutarsi di comprare robaccia, imbrogli, roba che non dura niente e non deve durare niente in omaggio alla sciocca legge della moda e del ricambio dei consumi per mantenere o aumentare la produzione.
Povertà è assaporare (non semplicemente ingurgitare in modo nevroticamente obbediente) un cibo: il pane, l’olio, il pomodoro, la pasta, il vino, che sono i prodotti del nostro paese; imparando a conoscere questi prodotti si impara anche a distinguere gli imbrogli e a protestare, a rifiutare. Povertà significa, insomma, educazione elementare delle cose che ci sono utili e anche dilettevoli alla vita. Moltissime persone non sanno più distinguere la lana dal nylon, il lino dal cotone, il vitello dal manzo, un cretino da un intelligente, un simpatico da un antipatico perché la nostra sola cultura è l’uniformità piatta e fantomatica dei volti e delle voci e del linguaggio televisivi. Tutto il nostro paese, che fu agricolo e artigiano (cioè colto), non sa più distinguere nulla, non ha educazione elementare delle cose perché non ha più povertà.

 
un marxista (mica per forza un ortodosso duro e puro, uno di formazione) non pubblicherebbe mai simili pensierini (magari sì ma ormai l'ho scritto). sembra  un manuale del consumo consapevole in cui (ipocritamente, o almeno distrattamente) si finge di non sapere che  scegliere bene e minuziosamente ciò che si compra perché necessario, conoscere la qualità, la materia di cui sono fatti gli oggetti necessari  è una prerogativa dei ricchi, i poveri tendono ad accontentarsi di quel che passa il convento. poi, da uno scrittore, mi aspetto almeno un colpo di reni: e mettili i libri nell'elenco dei beni inutili/di lusso. 


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Siamo vittime di una trovata retorica.


#11914 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 04 marzo 2015 - 20:45

preciso su Wilcock e Il reato di scrivere: si tratta non tanto di scritti critici quanto di articoli di costume intorno all'industria culturale italiana. e risultano ben calibrati al loro scopo: sono divertenti e senza peli sulla lingua (o sulla pagina). ma finisce lì.


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#11915 Greed

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Inviato 05 marzo 2015 - 18:10

Secondo Parise sono un povero allora. Ma vi assicuro che con le spese da 20 euro a settimana non c'è un cazzo da assaporare asd
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#11916 New Gold Dream

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Inviato 05 marzo 2015 - 18:47

la reductio ad panem spicciola dell' ultima riga è quanto di più sinteticamente reazionario italico abbia letto da un pezzo.


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#11917 Tom

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Inviato 05 marzo 2015 - 21:20

la reductio ad panem spicciola dell' ultima riga è quanto di più sinteticamente reazionario italico abbia letto da un pezzo.

 

Un'uscita così scioccamente trombona in risposta ad una battutina innocua invece non ha neanche il pregio di essere poco frequente.


  • 1

#11918 New Gold Dream

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Inviato 05 marzo 2015 - 21:26

ahahah, ma cosa dici? io mi riferivo, mi pare ovvio, a Parise, ahahah, ma cos... asd

l' ultima riga riportata da Nijinsky

"Tutto il nostro paese, che fu agricolo e artigiano (cioè colto), non sa più distinguere nulla, non ha educazione elementare delle cose perché non ha più povertà."


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#11919 Tom

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Inviato 05 marzo 2015 - 21:32

Ops scusa. :P

Quotate però, così mi sembrava proprio rispondessi a Greed.

Tra l'altro, riferendosi alla frase di Parise, sono pure d'accordo con te.


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#11920 Reynard

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Inviato 05 marzo 2015 - 22:27

Avete riportato un brano degno d'un editoriale generico di rivista generica per famiglie, ma Parise è pure autore de "Il padrone", romanzo che di generico non ha niente. 

(Con certe pagine che riescono a essere tanto oniriche quanto carnali)


  • 0
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#11921 New Gold Dream

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Inviato 06 marzo 2015 - 06:48

 

Quotate però

sì hai ragione

 

 

reynard, ma pure alcuni passi dei Sillabari però...la tendenza all' encomio della semplicità virtuosa non mi appassiona.

 

il romanzo di cui dici non l' ho letto.


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#11922 New Gold Dream

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Inviato 06 marzo 2015 - 06:57

 

Evelyn Waugh

 stile


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#11923 Greed

    round control to major troll

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Inviato 06 marzo 2015 - 14:30

Ma sì, è un idealizzazione del cavolo un po' romantica. Dopotutto in qualcosa di simile c'era caduto anche Pasolini (prima di corregere il tiro), che come intellettuale è più famoso e letto.

I sillabari comunque avevano bellissime pagine, anche se non è una lettura che mi appassiona.
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#11924 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 06 marzo 2015 - 20:30

sì, c'è negli Scritti Corsari la risposta (a Calvino o Moravia?) che gli rimproverava di rimpiangere l'Italietta. dovrei andare a rileggerla (parlava di una civiltà contadina-sottoproletaria transnazionale e quindi non parte dell'Italietta se non per via di accidenti geografici) ma so già che m'incazzo, e allora evito. 


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#11925 100000

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Inviato 06 marzo 2015 - 20:46

Io ho finito Percival Everett di Virgil Russel di Percival Everett.

Interessante, m'è rimasta la voglia di leggere anche altro di suo.


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#11926 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 06 marzo 2015 - 20:46

Si ma vuoi mettere gli Scritti corsari con quella ciofeca di Parise, dai.


  • 0

#11927 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 06 marzo 2015 - 23:23

Di Parise io ho letto solo L'odore del sangue e mi è parso boh? Balbettante? Un po ' tristo? Niente di imprescindibile a parer mio, il confronto con L'animale morente di Roth è impietoso
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#11928 Greed

    round control to major troll

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Inviato 08 marzo 2015 - 13:54

Che poi Parise non è altro che lo pseudonimo che usava un tempo Piersa.
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#11929 paloz

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Inviato 09 marzo 2015 - 15:31

Al momento mi trovo un po' indeciso (o forse un po' stanco) tra romanzi vari, quindi sto leggendo più cose trasversalmente:

- Nine Stories di J.D. Salinger. Mi sembra un altro campo da gioco rispetto al Giovane Holden, è il più classico tipo di racconto americano, amaro e disilluso ma non "univoco" nel raccontare personaggi alla deriva; Salinger mantiene un certo distacco, non si immedesima né racconta in prima persona come uno Yates o come un Carver, le cui esperienze di vita assai spesso si riversavano nei loro testi. Lo sento quasi più vicino a Alice Munro, che però ha quasi sempre protagoniste femmine.
- Come è profondo il mare. Biografia del capolavoro di Lucio Dalla di Marialaura Giulietti. Come altri libri simili, è utile non solo a ripercorrere la storia specifica di un disco e del suo autore, ma anche ciò che vi stavano attorno a livello sociale, politico e artistico. La figura istrionica, malinconica e imprevedibile di Lucio Dalla mi affascina sempre di più.
- Saggi di Michel de Montaigne. Cominciato oggi, l'utile prefazione mi ha introdotto a un'opera che evidentemente non è il tipico tentativo filosofico di abbracciare tutto lo scibile e imporre una propria visione del mondo, ma una vera e propria autobiografia, più volte riveduta e ampliata, redatta mettendo se stesso alla prova di fronte a varie condizioni e sentimenti umani. Una raccolta che si preannuncia ricca di aneddoti atti a rivelare i più imperscrutabili aspetti della nostra molteplice, volubile natura.
- Gustav Mahler. Il mio tempo verrà a cura di Gaston Fournier Facio. Questa è una lettura (lunga e faticosa) che avevo cominciato almeno un anno fa e ho un po' ripreso di recente. E' il mio goffo tentativo di avvicinare una musica complessa e affascinante - e nondimeno per me "indecifrabile" - come quella di Mahler, attraverso le testimonianze di parenti, colleghi e critici del suo tempo e oltre. Credo sia importante conoscere anche gli aspetti più dettagliati della sua eccentrica persona per poi affrontare la sua mastodontica weltanschauung in forma di sinfonie e cicli liederistici - forme complementari di un'espressione assieme intima e totale. Ogni tanto, nelle solite considerazioni e classificazioni del suo lavoro, si apre uno spiraglio che illumina davvero su cosa Mahler volesse davvero ottenere col suo lavoro.
 


  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#11930 100000

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Inviato 09 marzo 2015 - 15:37

Vorrei che qualcuno pronunciasse davvero Weltanschauung dal vivo nei propri discorsi in italiano.

Non so, magari si fa veramente, è che mi è capitato solo di leggerlo.

 

EDIT che se no mi sento antipatico: non ce l´ho con te paloz e non sono neanche automaticamente contro l´utilizzo di certi vocaboli, in molti casi ne capisco anche il motivo, solo che le parole tedesche nei discorsi italiani mi suonano sempre particolarmente estranee e mi chiede se dal vivo uno le direbbe davvero, o ripiegherebbe su un "idea del mondo", "filosofia di vita" o qualcosa di simile (magari di meno brutto di queste due sparate così al volo).


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#11931 paloz

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Inviato 09 marzo 2015 - 15:49

:D

1. Probabilmente non lo direi di persona, a meno che non sia a colloquio con gente che ne sa molto più di me e quindi non volessi sfigurare;

2. E' comunque un termine molto usato che rende l'idea - specie parlando di Mahler e consimili - e mi permette di non ripetere la stessa cosa in italiano due volte. Mi è capitato di usare dal vivo zeitgeist, non so se scherzosamente o sul quasi-serio.


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#11932 Leeeo

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Inviato 09 marzo 2015 - 15:54

Quei canari della Telecom m'hanno sabotato internet sul fisso, quindi sarò breve: avrei da pensare a qualche bella frase o poesia da scrivere sui muri di un ostello. Roba di viaggio, spirito, cieli stellati e affini. Qualcuno ha in mente qualcosa, o meglio, qualche autore? Baudelaire, Rimbaud, Kerouac?


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#11933 Infinite dest

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Inviato 09 marzo 2015 - 16:03

Notre vie est un voyage

Dans l’hiver et dans la Nuit,

Nous cherchons notre passage

Dans le Ciel où rien ne luit.


  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#11934 atlas

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Inviato 09 marzo 2015 - 16:05

su montaigne, paloz, POTREBBE scattare il +, ma VOGLIO SPERARE lo stia leggendo nell'edizione patrizia con copertina rigida e testo a fronte*, come il signore comanda.

 

*incredibilmente tagliato nell'edizione paperback per i poveri, ma è malcostume diffuso (mondadori non si fa scrupoli a pubblicare che so, seneca, interamente in italiano).

 



Quei canari della Telecom m'hanno sabotato internet sul fisso, quindi sarò breve: avrei da pensare a qualche bella frase o poesia da scrivere sui muri di un ostello. Roba di viaggio, spirito, cieli stellati e affini. Qualcuno ha in mente qualcosa, o meglio, qualche autore? Baudelaire, Rimbaud, Kerouac?

 

ma bohème?

 

---

 

mi è stata imposta la lettura di stoner, non ho mai messo in serie così tanti sbadigli in vita mia. ho ultimato la lettura, da profano, di:

 

k8460.gif

 

e, da profano, mi è sembrato un testo a posto (anche questo omonimo sto leggendo). chissà che ne direbbe combat (quello vero, intendo, mica il figurante partenopeo), tornato dall'esilio.


  • 0

il faut se radicaliser. 


#11935 paloz

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Inviato 09 marzo 2015 - 16:14

su montaigne, paloz, POTREBBE scattare il +, ma VOGLIO SPERARE lo stia leggendo nell'edizione patrizia con copertina rigida e testo a fronte*, come il signore comanda.

 

*incredibilmente tagliato nell'edizione paperback per i poveri, ma è malcostume diffuso (mondadori non si fa scrupoli a pubblicare che so, seneca, interamente in italiano).

---

 

Se l'edizione solo italiano è di oltre 2000 pagine, testo a fronte COS'E' ? Ci vuole una mensola solo per quella ashd

Non me la cavo abbastanza bene col francese del 500, temo.

E poi smettila di maltrattarmi gli ebook, che sono la migliore invenzione dai tempi del libro.


  • 0

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#11936 Infinite dest

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Inviato 09 marzo 2015 - 16:19

chissà che ne direbbe combat (quello vero, intendo, mica il figurante partenopeo), tornato dall'esilio.

guitto, prego

tsk


  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#11937 debaser

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Inviato 09 marzo 2015 - 16:21

:D
1. Probabilmente non lo direi di persona, a meno che non sia a colloquio con gente che ne sa molto più di me e quindi non volessi sfigurare;


credo sarebbe il modo più rapido di sfigurare asd
  • 3

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#11938 hexen

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Inviato 09 marzo 2015 - 22:57

Iniziato "La vita agra" di Luciano Bianciardi
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il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati

 


#11939 piersa

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Inviato 09 marzo 2015 - 23:17

Ottimo direi :)
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#11940 New Gold Dream

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Inviato 12 marzo 2015 - 01:38

Quei canari della Telecom m'hanno sabotato internet sul fisso, quindi sarò breve: avrei da pensare a qualche bella frase o poesia da scrivere sui muri di un ostello. Roba di viaggio, spirito, cieli stellati e affini. Qualcuno ha in mente qualcosa, o meglio, qualche autore? Baudelaire, Rimbaud, Kerouac?

jovanotti...

stampa il tuo avatar, sul muro. (che album che album)

 

 

 

 

adesso apro kerouac dopo un decennio e te ne dico una.

 

"Guardai su dal vortice oscuro della mia mente e capii che mi trovavo in un letto a 2500 metri sopra il livello del mare, su uno dei tetti del mondo, e seppi che avevo vissuto un' intera vita e molte altre ancora nel povero guscio della mia carne fatta d' atomi, e sognai tutti i sogni possibili"


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#11941 paloz

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Inviato 12 marzo 2015 - 15:28

Terminato ieri "Nine Stories" di Salinger (vedi pagina precedente): l'ultimo racconto, "Teddy", è devastante e modernissimo, non credo sia tendenzioso considerarlo un prototipo degli enfant prodige disadattati di Wallace.

Poi mi son deciso a riprovare con Sebald, e ho fatto bene. Sto su Storia naturale della distruzione ed è bellissimo.

 

feb52d950092dc60853e7fc1667c805c_w600_h_

 

Una ricognizione critica sull'esigua letteratura dedicata ai bombardamenti ai danni della popolazione tedesca negli anni della WWII: una vendetta cieca - che sembra trovare la sua unica spiegazione nella crescente produzione di armamenti bellici - sulla patria del nazismo, che in seguito sembra non potere né volere elaborare in modo lucido la tragedia di intere città rase al suolo, in una strage di fuoco che lascerà dietro di sé montagne di cadaveri bruciati. Sebald dimostra che questo oblio "forzato" da parte della nazione tedesca è stato l'unico modo per riavviare il proprio sviluppo economico e industriale, evitando di rammentare l'onta e l'orrore subìti sino al 1945, dei quali la letteratura conserva solo un'esile traccia.


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#11942 100000

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Inviato 12 marzo 2015 - 19:03

Io ho finito giusto oggi un altro Böll, che non so neanche spiegare bene perché ma mi intriga sempre più.

Ora vorrei approfondire altri autori della Trümmerliteratur (hai visto paloz, lo faccio anch'io).

Magari consigli? (vabbè, tanto non compro altri libri fino ad agosto, me lo sono promesso)


  • 0

#11943 Leeeo

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Inviato 12 marzo 2015 - 21:57

M'hanno riconnesso al mondo moderno.

 

Sotto gli occhi dell'Occidente di Conrad. Viene narrata la storia di un giovane russo, più che solo al mondo, che, messo al cospetto di un caso imprevisto, opta per la codardia, la prospettiva di un futuro tranquillo, amabile e sicuro e il silenzio della coscienza. Che però si risveglierà brutalmente alla fine del romanzo, quando la nascita di sentimenti mai provati lo obbligherà ad una terribile prova di forza e sincerità. A metà strada tra la psicosi di Delitto e Castigo e i sottotetti angusti e afosi de Il processo, un gran gran bel pezzo di libro.

Cronaca di famiglia di Aksakov. Metà del libro spesa a narrare di donnette che starnazzano tra loro, l'altra metà a descrivere un vecchio burbero di simpatia nulla. E poi, dov'è la grande Madre Russia?

Zanna Bianca di London. Troppo infarcito di pensierini banali e ripetuti per centinaia di volte. Con un quarto di pagine si sarebbe risolta la questione in maniera più dignitosa e rapida. Un milione di gradini sotto Il richiamo della foresta.

La cuccagna di Zola. Narra del periodo di speculazione edilizia durante il Secondo Impero, la distruzione della vecchia Parigi e la nascita dei moderni boulevard. Il libro è incentrato sulla figura di Aristide Saccard, già trovato nel primo libro dei Rougon-Macquart, di suo figlio e della sua seconda moglie, in particolare del rapporto incestuoso tra i due, declinato nell'ambiente privo di moralità degli avidi speculatori e arrivisti. In sostanza un libro buono ma non troppo, si tira sostanzialmente avanti per accumulo di nefandezze.

La vita agra di Bianciardi. Nascere incendiario e morire pompiere, anche se i toni non sono quelli che ci si potrebbe aspettare dal titolo: niente molotov, accuse iconoclaste, incitamenti alla rivolta, disgusto per un mondo di cui non si vuole fare parte. È più che altro un assopirsi, un lasciarsi andare dolcemente all'asfissia della puzza, che sarà pur puzza ma è tanto caldina...

Uomini e topi di Steinbeck. Come si diceva poc'anzi, perfetto, nonostante la solita traduzione di pavese datata 1938. Ottanta anni or sono.

Racconti, volume III e IV di Cechov. Tra tutti, e sono tutti veramente belli, "Un cognome cavallino", che m'ha fatto ridere come nessuno mai, e "Il racconto della signorina N. N.", tre pagine per descrivere due vite e un universo di emozioni.


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#11944 Paraponzipò

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Inviato 12 marzo 2015 - 23:06

non capisco come facciate a leggere 17 libri contemporaneamente; io già romanzo+saggio+libri di studio trovo enorme difficoltà a portarli avanti insieme :(


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#11945 bELLE ELLEish

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Inviato 12 marzo 2015 - 23:17

Ripensavo oggi a Jack London, avessi conosciuto una persona una che letti Il Richiamo e Zanna dica che è meglio il secondo. Siamo tutti d'accordo del contrario e non capisco da che nasca il contrasto con la vulgata, se c'è. Dai film? Da Balto?
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#11946 jap zero

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Inviato 13 marzo 2015 - 10:19

 non capisco da che nasca il contrasto con la vulgata, se c'è. 

 

Mai sentito/letto nulla in tal senso, mi sembra abbastanza assodata l'inferiorità di Zanna Bianca

 

il più bello di London però è Martin Eden.


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#11947 Tom

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Inviato 13 marzo 2015 - 11:00

Per me sono due romanzi speculari che si completano a vicenda.
Non a caso del Richiamo tutti tendono a ricordare il potentissimo finale, mentre Zanna Bianca ha uno dei capitoli inziali più grandi di ogni tempo. Poi ovvio che è più spettacolare il richiamo della vita selvaggia rispetto alla progressivo imborghesimento di Zanna Bianca, e soprattutto agli occhi del lettore odierno è più cool e moderno il pessimismo del primo rispetto all'ottimismo del secondo.
Comunque il meglio di London che ho letto (ma dovrei rileggere, non ricordo un tubo) sono "I racconti del Klondike".


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#11948 Earl Bassett

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Inviato 13 marzo 2015 - 11:30

Son due capolavori ma il Richiamo della Foresta secondo me si fa leggermente preferire sia per l'assunto che per il finale, veramente tra le più grandiosi pagine mai scritte nella storia della letteratura.

Martin Eden e un altro supercapolavoro, anche qui le ultime 30 pagine sono qualcosa di spettacolare.

I racconti del Klondike sono ovviamente bellissimi (soprattutto Farsi un Fuoco, Un'odissea del Nord, La Saggezza della Pista, Batard) ma quelli dei Mari del Sud non sono da meno, consiglierei in particolare "Il Rosso" e "Koolau il Lebbroso" e anche quelli sulla boxe sono assolutamente memorabili.

Altro capolavoro e "La Strada", che racconta gli anni da vagabondo dell'autore.

Va beh penso si sia capito che sto parlando probabilmente del mio autore preferito in senso assoluto. asd


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#11949 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 13 marzo 2015 - 11:30

il vagabondo delle stelle è di un'altra categoria.
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#11950 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 13 marzo 2015 - 11:36

Questo quasi lo dimenticavo, altro megacapolavoro che tra l'altro ho letto solo di recente.

Certo è incredibile come London scrivendo come un'ossesso sia riuscito a sfornare tanti e tali capolavori in così pochi anni.

Aveva veramente un talento e una capacità immaginifica senza eguali.


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