Marzy, li hai letti i racconti di Biancia con le prese per il culo a Eco e Arbasino?
devo leggerli.
Inviato 27 marzo 2015 - 20:00
Marzy, li hai letti i racconti di Biancia con le prese per il culo a Eco e Arbasino?
devo leggerli.
Inviato 28 marzo 2015 - 12:16
Sigmund Freud - Vorlesungen zur Einführung in die Psychoanalyse (1915-17) e Neue Folge der Vorlesungen zur Einführung in die Psychoanalyse (1932) nella edizione italiana Universale Bollati Boringhieri: Introduzione alla psicoanalisi prima e seconda serie di lezioni
Riguardo la prima serie si tratta della trascrizione delle lezioni tenute dallo stesso Freud in qualità di professore straordinario presso l'Università di Vienna; la seconda serie, concepita 15 anni più tardi, fu scritta quando egli era impedito nella parola dal cancro alla mascella e si rivolge ad un pubblico ideale. A mio parere un ottimo libro sia per accostarsi alla materia per le prime volte sia per chi è più esperto o anche professionista: Freud scrive in una prosa molto chiara e accurata, spiegando a fondo ogni argomento delle sue teorie, dal sogno agli atti mancati, dall'inconscio alla libido, ai metodi della terapia...
Inviato 29 marzo 2015 - 18:25
Don Chisciotte della Mancha (El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha) è un romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra. E' diviso in due parti pubblicate a Madrid, la prima nel 1605, la seconda nel 1615. Per quanto riguarda la prima parte, accanto alle disavventure ridicole e divertenti del folle Don Chisciotte, si trovano dei racconti, vere e proprie storie nella storia, che arricchiscono ulteriormente l'opera. La fama planetaria di questo libro direi che è ampiamente meritata, ed ovviamente si tratta di una lettura consigliatissima.
Inviato 30 marzo 2015 - 08:12
Inviato 30 marzo 2015 - 13:14
Paul Brannigan - Dave Grohl,il richiamo del rock n roll
Inviato 30 marzo 2015 - 15:48
Marzy, li hai letti i racconti di Biancia con le prese per il culo a Eco e Arbasino?
devo leggerli.
ho dei pregiudizi enormi nei confronti di Bianciardi (è lui, no?). se prende per il culo Arbasino ancor di più.
anche per una specie di proprietà transitiva...piace sempre a chi mi sta sul culo.
una volta vidi questo filmato di rai storia in cui è, già in quegli anni, a decantare i 'vecchi cortili di Milano che vanno scomparendo', la cucina a mille lire mentre la proprietaria 'ti fa anche un balletto', il tutto con quell' aria da uomo...stanco. probabilmente negli stessi anni Arbasino se la spassava in California.
mi rendo conto che questo pseudogusto lo tollero molto poco al momento, perché mi pare antesignano di quelle appropriazioni di gente che deve darsi un tono e non ne ha, ed allora parecchi posti sono diventati il parco giochi per fare questa "esperienza". questo 'gusto' del cortile e della trattoria. perché poi la trattoria è diventata quel che chiunque sa, non è che è la trattoria sottoproletaria...comunque non ho molto interesse né per la trattoria, né per questo decantare. Milano Da Bere. senza decantare.
Inviato 30 marzo 2015 - 16:46
Basarsi sul personaggio Bianciardi da un'intervista su Rai storia mi sembra presuntuoso prima ancora che sbagliato nelle deduzioni che fai, ovviamente.ho dei pregiudizi enormi nei confronti di Bianciardi (è lui, no?). se prende per il culo Arbasino ancor di più.
devo leggerli.
Marzy, li hai letti i racconti di Biancia con le prese per il culo a Eco e Arbasino?
anche per una specie di proprietà transitiva...piace sempre a chi mi sta sul culo.
una volta vidi questo filmato di rai storia in cui è, già in quegli anni, a decantare i 'vecchi cortili di Milano che vanno scomparendo', la cucina a mille lire mentre la proprietaria 'ti fa anche un balletto', il tutto con quell' aria da uomo...stanco. probabilmente negli stessi anni Arbasino se la spassava in California.
mi rendo conto che questo pseudogusto lo tollero molto poco al momento, perché mi pare antesignano di quelle appropriazioni di gente che deve darsi un tono e non ne ha, ed allora parecchi posti sono diventati il parco giochi per fare questa "esperienza". questo 'gusto' del cortile e della trattoria. perché poi la trattoria è diventata quel che chiunque sa, non è che è la trattoria sottoproletaria...comunque non ho molto interesse né per la trattoria, né per questo decantare. Milano Da Bere. senza decantare.
Inviato 30 marzo 2015 - 17:44
oddio, un po' di quel gusto (di cui si diceva qualche pagina fa) per l'Italia prima della scomparsa delle lucciole in Bianciardi c'è, ma poi rimane uno che si mette in gioco, va a Milano (forzando probabilmente la sua natura), cerca di rendersi in qualche modo utile e di campare; e, mentre fa tutte queste belle cose, mantiene un suo sguardo demistificante e incazzato.
(la presa per il cielo è minima)
Siamo vittime di una trovata retorica.
Inviato 30 marzo 2015 - 17:46
Marzy, li hai letti i racconti di Biancia con le prese per il culo a Eco e Arbasino?
devo leggerli.
ho dei pregiudizi enormi nei confronti di Bianciardi (è lui, no?). se prende per il culo Arbasino ancor di più.
anche per una specie di proprietà transitiva...piace sempre a chi mi sta sul culo.
una volta vidi questo filmato di rai storia in cui è, già in quegli anni, a decantare i 'vecchi cortili di Milano che vanno scomparendo', la cucina a mille lire mentre la proprietaria 'ti fa anche un balletto', il tutto con quell' aria da uomo...stanco. probabilmente negli stessi anni Arbasino se la spassava in California.
mi rendo conto che questo pseudogusto lo tollero molto poco al momento, perché mi pare antesignano di quelle appropriazioni di gente che deve darsi un tono e non ne ha, ed allora parecchi posti sono diventati il parco giochi per fare questa "esperienza". questo 'gusto' del cortile e della trattoria. perché poi la trattoria è diventata quel che chiunque sa, non è che è la trattoria sottoproletaria...comunque non ho molto interesse né per la trattoria, né per questo decantare. Milano Da Bere. senza decantare.
Guarda che veramente Bianciardi non c'entra assolutamente niente con questo tuo "discorso" (nel merito del quale non entro perché non è quello in oggetto).
Poi, per l'amor del cielo, può anche non piacerti (magari dopo averlo letto... ) ma non ha niente a che vedere con quanto scrivi qui sopra.
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
Inviato 30 marzo 2015 - 18:26
Don Chisciotte della Mancha (El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha) è un romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra. E' diviso in due parti pubblicate a Madrid, la prima nel 1605, la seconda nel 1615. Per quanto riguarda la prima parte, accanto alle disavventure ridicole e divertenti del folle Don Chisciotte, si trovano dei racconti, vere e proprie storie nella storia, che arricchiscono ulteriormente l'opera. La fama planetaria di questo libro direi che è ampiamente meritata, ed ovviamente si tratta di una lettura consigliatissima.
che meraviglia!
ed è anche divertentissimo!
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
Inviato 30 marzo 2015 - 18:45
Inviato 30 marzo 2015 - 19:21
Scusami Ravel ma i tuoi argomenti li avrei usati pari pari per descrivere Arbasino.
Scusami tu, piersa, ma non ho capito bene...
Io non ho descritto nessuno, a dire il vero.
Ho scritto: "Guarda che veramente Bianciardi non c'entra assolutamente niente con questo tuo "discorso" (nel merito del quale non entro perché non è quello in oggetto). Poi, per l'amor del cielo, può anche non piacerti (magari dopo averlo letto... ) ma non ha niente a che vedere con quanto scrivi qui sopra".
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
Inviato 30 marzo 2015 - 19:25
Inviato 30 marzo 2015 - 19:28
Facepalm.
Volevo dire New gold dream
Tutto chiaro.
E, per quel che conta, sono pure d'accordo con te.
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
Inviato 30 marzo 2015 - 23:50
Guarda che veramente Bianciardi non c'entra assolutamente niente con questo tuo "discorso" (nel merito del quale non entro perché non è quello in oggetto).ho dei pregiudizi enormi nei confronti di Bianciardi (è lui, no?). se prende per il culo Arbasino ancor di più.Marzy, li hai letti i racconti di Biancia con le prese per il culo a Eco e Arbasino?
devo leggerli.
anche per una specie di proprietà transitiva...piace sempre a chi mi sta sul culo.
una volta vidi questo filmato di rai storia in cui è, già in quegli anni, a decantare i 'vecchi cortili di Milano che vanno scomparendo', la cucina a mille lire mentre la proprietaria 'ti fa anche un balletto', il tutto con quell' aria da uomo...stanco. probabilmente negli stessi anni Arbasino se la spassava in California.
mi rendo conto che questo pseudogusto lo tollero molto poco al momento, perché mi pare antesignano di quelle appropriazioni di gente che deve darsi un tono e non ne ha, ed allora parecchi posti sono diventati il parco giochi per fare questa "esperienza". questo 'gusto' del cortile e della trattoria. perché poi la trattoria è diventata quel che chiunque sa, non è che è la trattoria sottoproletaria...comunque non ho molto interesse né per la trattoria, né per questo decantare. Milano Da Bere. senza decantare.
Poi, per l'amor del cielo, può anche non piacerti (magari dopo averlo letto... ) ma non ha niente a che vedere con quanto scrivi qui sopra.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 03 aprile 2015 - 09:45
Playlist di marzo.
Il mulino sulla Floss di George Eliot. Sempre più convinto che 'sti inglesi, senza Conrad - polacco, di seconda lingua francese e terza inglese - , non avrebbero concluso niente di che. La storia si incentra sulla figura di Maggie, ragazza intelligente che, per la sua appunto vivace mente, alla fine non conclude una beneamata mazza, a parte una fuitina all'acqua di rose e la distruzione, ovvia, del cuore di qualche buon ragazzo. Ma alla fine, fortunatamente, qualcosa di sensato e liberatorio per l'animo tediato del lettore riesce a compierlo: si praticamente suicida in maniera stupida. Deo gratias.
Una storia comune di Gončarov. Bello, e non pensavo. Prima di Oblomov c'è sicuramente Aduev, ragazzo sognatore che, partendo dalla campagna con intenti di gloria, va a corrompersi in città. Complice anche il cinismo dello zio, un Aduev con qualche anno in più e maggior consapevolezza di come giri in realtà il mondo, il bel poeta campagnolo vedrà tutte le sue pie illusioni frammentarsi davanti agli occhi. Se Oblomov capisce la meschinità del mondo, la sua impotenza nel cambiare se stesso e la contingenza, l'inconciliabilità delle due posizioni e se ne fugge in un angolino pulito, illuminato bene, l'Aduev invece perde la bussola, finendo anch'esso per diventare una macchietta come tutti i pietroburghesi comme il faut.
Il ventre di Parigi di Zola. Terzo libro dei Rougon-Macquart, segna un nettissimo scarto in avanti rispetto ai precedenti. La storia narra di Florent, populista dall'animo buono, rientrato in segreto a Parigi dopo otto anni di ingiusto esilio alla Caienna tra fame, zanzare, fame, sole, fame, e del ripudio che costui, magro, indolente, senza alcun interesse per la pecunia, induce nel popolino frenetico e laborioso del grande mercato alimentare di Parigi. Lo stile di Emile si sposa stupendamente con il senso del romanzo: pagine e pagine di frutta, verdura, formaggi, carni, pesci, davanti agli occhi dello scheletrico fuggiasco che tenta una pur misera rivincita nei confronti di chi, dopo avergli sottratto anni e speranze, si addormenta grasso e felice nella propria flaccida opulenza. Ovviamente finirà male: l'elefante lascia che la mosca gli ronzi davanti alla faccia per un po', ma poi, quando questa si fa eccessivamente insistente, basta un colpetto e saluti a tutti. Da leggere e rileggere le pagine del racconto di Florent alla nipote della sua prigionia, al caldo della salumeria del fratello, mentre intorno si preparano cotechini, salami, sanguinacci.
"Скучно на этом свете, господа!"
RYM RYM RYM
ANOBII ANOBII
Inviato 03 aprile 2015 - 10:11
Martin Popoff - Scorpions,uragano tedesco
Inviato 03 aprile 2015 - 13:46
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
Inviato 03 aprile 2015 - 20:31
Inviato 03 aprile 2015 - 21:08
Inviato 03 aprile 2015 - 21:18
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 04 aprile 2015 - 02:17
Inviato 04 aprile 2015 - 09:44
Oggi comincio Anna Karenina di Tolstoj.
Inviato 04 aprile 2015 - 13:14
Ma porca troia, mi mancano 33 pagine e ne hanno anche invertite alcune Mi tocca leggerle su Internet. Newtn & Compton merde!
Inviato 04 aprile 2015 - 14:36
A me le prime venti pagine de Il Regno sono piaciute, e molto, anche. Ora vado avanti. Poi magari scrivo qualcosa sul foro.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
Inviato 04 aprile 2015 - 18:58
A me le prime venti pagine de Il Regno sono piaciute, e molto, anche. Ora vado avanti. Poi magari scrivo qualcosa sul foro.
Ciao
Come detto non l'ho letto, mi è stato riferito che è una operazione scialba di ateismo umanista con involontarie cadute nel comico, un anticlericalismo senza nerbo e rimasticato che ha fatto storcere il naso allo stesso Calasso (che comunque lo ha pubblicato e lo ha fatto spingere come un best-seller, infatti ha tutte le caratteristiche del libro che bisogna assolutamente se non proprio leggere, troppa fatica, almeno avere in bella mostra).
Fateci sapere, tu e Palozzo, almeno lo leggete di sicuro.
Nessuno su Busi e Moresco?
Inviato 04 aprile 2015 - 19:15
Nessuno su Busi e Moresco?
L'ho preso, il nuovo di Busi, ma lo leggerò parecchio più avanti.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
Inviato 04 aprile 2015 - 19:17
Nessuno su Busi e Moresco?
L'ho preso, il nuovo di Busi, ma lo leggerò parecchio più avanti.
Lo prendo pure io comunque; sento (e ho sentito dire) che è tornato a scrivere un capolavoro e io ci credo (e ci spero)
Inviato 04 aprile 2015 - 20:21
Siamo vittime di una trovata retorica.
Inviato 04 aprile 2015 - 22:52
Carrère: "Limonov" deluse pure me. "L'avversario" decisamente di altro livello: conciso, sbalorditivo, anche perchè la storia (vera) sulla quale è basato è davvero unica.
Letto di recente: "La ferocia" di Lagioia - mah, tanto rumore per poco? (proprio nulla forse no, ma la vicenda narrata mi sembra stantia, ed il brodo ... come dire, allungato).
Letto di recente: "Jodo Cartamigli" di Pardini - una delle sue prime opere, ma la sua bravura era già tutta lì: parole crude che hanno una loro musica, una scrittura onesta, artigianale nel senso più nobile del termine.
Continuato poi ad approfondire la Didion: ottimo "Diglielo da parte mia". Favoloso "Democracy", dalla struttura originale e coraggiosa, dagli struggenti richiami a luoghi esotici, a fatti storici, ad amori incompiuti. Maga dell'ellisse, mi è sembrata in anticipo su tante cose ... il mosaico come colonna portante delle storie, il procedere tramite accumulo di fatti e punti di vista, il "girare a vuoto" dei personaggi, l'utilizzo di elenchi ed il rimando ad oggetti o fotografie. Assieme a "Prendila così" forma una coppia di romanzi fuori dal comune, tanto da farmi sentire un po' cretino per averli scoperti con grande ritardo.
PS: quelli delle edizioni e/o andrebbero processati per le atroci copertine in stile "romanzetto rosa" appioppate alle ristampe di "Diglielo" e "Democracy".
Inviato 05 aprile 2015 - 22:44
Ma porca troia, mi mancano 33 pagine e ne hanno anche invertite alcune Mi tocca leggerle su Internet. Newtn & Compton merde!
La Mondadori, in casi del genere, ti spedisce un libro nuovo. La Newton Compton non lo so, ma tentar non nuoce!
Inviato 05 aprile 2015 - 23:10
È del 2004, l' ho preso dalla libreria di mio padre!Ma porca troia, mi mancano 33 pagine e ne hanno anche invertite alcune Mi tocca leggerle su Internet. Newtn & Compton merde!
La Mondadori, in casi del genere, ti spedisce un libro nuovo. La Newton Compton non lo so, ma tentar non nuoce!
Inviato 05 aprile 2015 - 23:54
Guarda che veramente Bianciardi non c'entra assolutamente niente con questo tuo "discorso" (nel merito del quale non entro perché non è quello in oggetto).
ho dei pregiudizi enormi nei confronti di Bianciardi (è lui, no?). se prende per il culo Arbasino ancor di più.
Marzy, li hai letti i racconti di Biancia con le prese per il culo a Eco e Arbasino?
devo leggerli.
anche per una specie di proprietà transitiva...piace sempre a chi mi sta sul culo.
una volta vidi questo filmato di rai storia in cui è, già in quegli anni, a decantare i 'vecchi cortili di Milano che vanno scomparendo', la cucina a mille lire mentre la proprietaria 'ti fa anche un balletto', il tutto con quell' aria da uomo...stanco. probabilmente negli stessi anni Arbasino se la spassava in California.
mi rendo conto che questo pseudogusto lo tollero molto poco al momento, perché mi pare antesignano di quelle appropriazioni di gente che deve darsi un tono e non ne ha, ed allora parecchi posti sono diventati il parco giochi per fare questa "esperienza". questo 'gusto' del cortile e della trattoria. perché poi la trattoria è diventata quel che chiunque sa, non è che è la trattoria sottoproletaria...comunque non ho molto interesse né per la trattoria, né per questo decantare. Milano Da Bere. senza decantare.
Poi, per l'amor del cielo, può anche non piacerti (magari dopo averlo letto... ) ma non ha niente a che vedere con quanto scrivi qui sopra.
non mi pare che "in oggetto" vi fosse qualcosa di così specifico, se non un suggerimento di lettura...
comunque...premesso che la deviazione è collegata ad esperienza personale a riguardo (ovvero conoscenze molto innamorate di quest' autore ed al contempo appartenenti a questo spaccato di viveurs metropolitani), e non la vedo come una pratica degenerata (ma anche fosse...), mi dici "Bianciardi non c' entra niente"- completo io- con il decantare questi ambienti di vita, e icasticamente rappresentati dal cortile, perduti. di fronte alla tua conoscenza dell' autore devo fare affidamento. quel che riporto io viene, al pari, da sue parole. e parlava molto chiaro in proposito. pur considerando la natura composita che contraddistingue ognuno etc etc, per cui a questo aspetto andrebbe a sommarsi altro di sorprendentemente piacevole, posso quindi avere dei dubbi. il pregiudizio, infine, lo uso per fare una scelta, ed è quello che dirige tutti, tutti coloro che si conoscono, almeno. non ha dunque molto senso dire che "bisognerebbe leggerlo". non ci ho messo molto ad indovinare che Boll o Waugh mi sarebbero piaciuti. vedremo cosa penserò alla prova della lettura, ma concederò poco, come ormai faccio con ogni libro.
io sono una persona a cui piace leggere Novalis (che è letteratura), forse così ci intendiamo. mi piacciono autori come Gautier. Von Hofmannstahl.
in generale, non ho propensione al modernismo, figuriamoci al postmoderno. anche se immagino che 'il Biancia' non dovrebbe rientrarci. ci confronteremo più in là.
ma, per dire, Tondelli l' ho letto subito, e pure un sacco di anni fa. il "pregiudizio".
e non è che non mi piaccia Salinger.
me li figuro veramente poco a dire quelle parole così insipide, all' occasione. Tondelli era brillante.
Inviato 06 aprile 2015 - 11:57
non mi pare che "in oggetto" vi fosse qualcosa di così specifico, se non un suggerimento di lettura...
comunque...premesso che la deviazione è collegata ad esperienza personale a riguardo (ovvero conoscenze molto innamorate di quest' autore ed al contempo appartenenti a questo spaccato di viveurs metropolitani), e non la vedo come una pratica degenerata (ma anche fosse...), mi dici "Bianciardi non c' entra niente"- completo io- con il decantare questi ambienti di vita, e icasticamente rappresentati dal cortile, perduti. di fronte alla tua conoscenza dell' autore devo fare affidamento. quel che riporto io viene, al pari, da sue parole. e parlava molto chiaro in proposito. pur considerando la natura composita che contraddistingue ognuno etc etc, per cui a questo aspetto andrebbe a sommarsi altro di sorprendentemente piacevole, posso quindi avere dei dubbi. il pregiudizio, infine, lo uso per fare una scelta, ed è quello che dirige tutti, tutti coloro che si conoscono, almeno. non ha dunque molto senso dire che "bisognerebbe leggerlo". non ci ho messo molto ad indovinare che Boll o Waugh mi sarebbero piaciuti. vedremo cosa penserò alla prova della lettura, ma concederò poco, come ormai faccio con ogni libro.
Guarda, mi limitavo a dire che la rappresentazione di Bianciardi come di un autore nostalgico delle lucciole, dei vecchi cortili e della buona cucina di una volta sarebbe completamente scentrata e senza senso.
Se non volevi dire quello, tanto meglio, ovviamente. Ma io non avevo altro da puntualizzare che questo.
Che ci possano essere dei passaggi bianciardiani in cui, magari, c'è anche qualcosa che può quantomeno sembrare andare in quella direzione, forse.
Ma ridurre e riportare un romanzo come La vita agra o la figura intellettuale di Bianciardi a quello sarebbe ridicolo. Un po' come ridurre Gadda a un gastronomo fuori posto in letteratura perché dà la ricetta circostanziata del risotto alla milanese.
Certo che la dà, ma Gadda mica è soltanto o principalmente questo, no... ?!
Se poi non volevi dire questo, ripeto, tanto meglio.
Sarebbe interessante conoscere i viveurs metropolitani che te ne hanno parlato.
Io non ne conosco, ma se ti hanno presentato Bianciardi come una figura di un dandy decadente e/o nichilista, be'... sono molto fuori strada pure loro, per altri motivi dai tuoi naturalmente.
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
Inviato 06 aprile 2015 - 21:21
nel recente periodo ho letto red harvest, reso con "raccolto rosso" (fu "piombo e sangue") da mondadori. con un po' di fortuna ho rimediato una copia, e mi sembra davvero il miglior hammett che mi è capitato di leggere per cinismo e quantità di sangue. si è dalle parti del romanzo pulp più che della detective story, giacché ne muoiono tanti, sparati o accoltellati. credo inoltre vi sia un perfetto equilibrio tra crudezza della storia e il periodare asciutto del nostro, davvero troppo asciutto, a mio avviso, negli altri romanzi (il confronto diretto con la voce narrante di marlowe è per me inevitabile). quando posso, inoltre, sorseggio il testo inglese di moby dick, e ogni volta è come dissetarsi.
il faut se radicaliser.
Inviato 06 aprile 2015 - 21:33
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
Inviato 07 aprile 2015 - 13:23
Jennifer Lynch - Il diario segreto di Laura Palmer
Inviato 07 aprile 2015 - 14:18
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 07 aprile 2015 - 15:53
Sto leggendo anch'io Carrère: mi sta piacendo e stasera, tempo permettendo, scriverò qualcosa. Tra l'altro è un libro che mi è utile per ripassare per l'esame di Storia del Cristianesimo
Nel frattempo è arrivato
Olivier Cayla, Yan Thomas, Il diritto di non nascere. A proposito del caso Perruche, Giuffrè, 2004.
Ne dovrei aver accennato poche pagine indietro. Due saggi distinti, scritti dai due autori, ma non completamente indipendenti, per così dire, anzi, in dialogo tra loro. Un'analisi storico-giusfilosofica, erudita ed intelligente, delle categorie di vita, persona, e non solo, a partire da un caso "epocale" (*), caratterizzata (da quel poco che ho potuto leggere, e in fretta) da un'attenzione e da una profondità "invidiabili" (per i tanti "colleghi", più o meno stretti, che spesso e volentieri si lasciano prendere la mano dalle superficiali etichette pro-life, pro-choice...), lontana da certe facilità bioetiche, per intenderci - lo si capisce già dalle note e dai titoli dei capitoli.
*http://www.e-glossa....la_nascita.aspx Qui c'è qualcosa.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
Inviato 07 aprile 2015 - 16:35
Inviato 07 aprile 2015 - 16:54
Io vado con:
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
Inviato 07 aprile 2015 - 17:27
Cioè un esame universitario studiato su carrere? No comment
Pensa che a me una faccina sghignazzante, al termine di un frase particolarmente colloquiale (ripassare...) e dal carattere praticamente di inciso, o di poscritto (Tra l'altro...), sembrava addirittura eccessivamente ridondante, per lasciar intendere un tono scherzoso. Tra parentesi, ci si poteva anche chiedere quale fosse il grado di analiticità de Il Regno, prima di optare per la domandina retorica - con un esame universitario in enfatica evidenza, poi.
Fatto sta che no, nessuno prepara esami su Carrère, casomai qualcuno si stupisce (piacevolmente) quando legge di Paul Veyne e del proconsolato di Gallione in un libro che ha scelto come lettura ricreativa.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
Inviato 07 aprile 2015 - 18:57
Inviato 07 aprile 2015 - 21:03
Mi è capitato "Il pendolo di Foucault" di U. Eco tra le mani, ed ho finalmente deciso di leggerlo.
Dopo quasi 200 pagine dico: -"Ah però"!
Colonna sonora: musiche dalla serie "Germania Occulta" pubblicata (2 volumi, vinyl only) oltre 10 anni fa dalla LOKI Foundation ... eheheheh ...
Inviato 08 aprile 2015 - 07:28
POPOLARE
Non so se è la sezione giusta ma il numero de La Lettura del 5 aprile si segnala per grandi prodezze, più del solito.
Certo già la testata è notevole per la caratura delle firme, dal critico letterario che fa l'anti-anti alternativo e finisce per dare voti massimi a libri di Carlo Cracco a paginate di Pigi Battista su quali libri mancano ai 50 libri imprescindibili scelti da un tizio.
Ma questa settimana ci sono due grandissime chicche.
Chicca 1. Esce un libro di Chomsky, "Anarchia, idee per un'umanità liberata". L'inserto ne approfitta per fare un'intervista a Chomsky by Luca Mastrantonio. Ok il libro sarà la solita raccolta di saggetti e interventi e articoli che erano separati in origine e il solito editore ha messo insieme (non l'ho letto, immagino avendone visti altri così), ma la prospettiva di Chomsky sul, passatemi, essere anarchico in modo pragmatico e "attuale" è interessante, vediamo che si dice.
Ecco. nell'intervista si pongono le seguenti domande. Riporto in ordine.
Qual è stata la sua prima parola?Cosa voleva fare da grande?
Altri sogni professionali?
Cosa c'è in un nome? Nel suo cosa c'è?
C'è una definizione di amore che la convince?
Ha un primo ricordo di quando era piccolo?
IL SUO CIBO PREFERITO? (domanda essenziale per passare ad altrettanto essenziale domanda sull'EXPO, sì, è così...).
E mi fermo qui, per decenza. l'unica domanda in tema è una fondamentale "L'anachia oggi cosa significa", per altro con risposta intelligente che probabilmente l'estensore dell'articolo non ha capito visto che fa cadere nel vuoto.
Chicca 2. Il ritorno di Piperno. Chi distruggerà a questo giro? Ho la sfortuna di aver letto da poco i libri che Piperno cita. Mi è capitato con Malamud, ora passiamo a Updike. La sgradevole sensazione è quella che i libri non li abbia veramente letti ma se per Malamud ne ero certo (citava una trama che non esisteva), qui si mantiene sul vago, sul riassunto stile wiki, quindi gli diamo il beneficio del dubbio.
Ma magistrale è il suo modo di costruire un articolo che potrebbe andare bene per chiunque (cita Balzac, Flaubert, Gatsby, Pascoli, Woody Allen, Joyce Carrol Oates, solo nella prima colonna e mezzo). Tra montagne di fuffa e cose tipo le citazioni del suo vecchio professore che dice: "Sa perché Flaubert è più studiato di Balzac, perché ha scritto meno", cose insomma, probabilmente finte, utilizzabili per ogni articolone che il Corriere ti chiede o per ogni prefazione che puoi scrivere.
Tra genericità ammantate di pungente sagacità (almeno credo che lui ritenga tali cose tipo "Metteva in scena il DELIRIO erotico di una decina di giovani coppie di Tarbox [...] la prosa satura di ormoni e testosterone si faceva ebbra, libidinosa". Questo è riferito a Coppie. Ebbene, così pare un libro porno, e il tutto è confermato dal giudizio di Cheever (se non so cosa scrivere cito altri che scrivono di quello che devo scrivere) che parla di "libro venereo in maniera oscena e di splendide descrizioni di donne svestite".
Da quanto ricordo io, invece, Coppie è un testo sull'egoismo e la noia. La ricchezza di una classe media americana, coi cocktail e il campo da tennis, sfacciatamente disinteressata ai figli, autocentrata in maniera quasi "psichiatrica", persone che fanno sesso come bevono whiskey o giocano a tennis, in modo anestetizzato, per "passatempo", un esistenza che persa la guerra, la fame, la lotta per i diritti civili e la liberazione sessuale diventa routine di atti eguali uno all'altro. La cosa bella del romanzo (che non è geniale, ma è un buon romanzo, giudizio mio) sono gli atti che dovrebbero essere scandalosi ed estremi ridotti a giochino annoiato di persone mestamente già vecchie anche se anagraficamente non lo sarebbero.
Ma passiamo al momento migliore, la descrizione del secondo libro della saga di Rabbit.
Scrive Piperno che il nome Coniglio deriva dal fatto che Angstrom "da ragazzo era un ottimo giocatore di basket". Sì, scrive così. Starete pensando: "Che c'entra?". Infatti non c'entra niente. Il soprannome non è collegato al fatto che giocava a basket ma in primis all'aspetto fisico di Angstrom.
Proseguiamo: Angstrom è un erotomane, dice Piperno, è un maschio come tutti noi con in mente solo la wallera e il suo sovra-utilizzo e liberoscambio. "Parafrasando un'espressione in voga dopo un attentato terroristico mi verrebbe voglia di dire, di strillare, "SIAMO TUTTI CONIGLIO". Sì, lo scrive maiuscolo. Attenzione al climax piperniano. "in un certo senso è il progenitore di Homer Simpson, il tipo che dopo il lavoro non può fare a meno di chiudersi in un bar per un goccetto". "Coniglio è l'anti-Bovary, l'anti-Gatsby, un brav'uomo senza grilli per la testa, non troppo incline al risentimento".
Beh ecco, invece Rabbit è in verità uno stronzaccio di prima categoria, quello che tecnicamente si potrebbe definire "un pezzo di merda", tanto esageratamente egoista, quanto "sincero" nell'essere tale. E a volte ci pare più umano perché almeno ha rimpianti del passato o vaghi sensi di simpatia per qualche amico. Ma ad esempio verso il figlio è talmente "merda" da diventare il prototipo del padre che non vorresti mai avere.
Poi c'è il momento pipernian-poetico, con cui vorrei concludere:
Gli oggetti quotidiani partecipano, talvolta portano un silente contributo emotivo alle sue piccole peripezie. Come quando, angustiato dal sospetto che che la moglie gli metta le corna, Coniglio prova ad aprire una birra e la linguetta della lattina gli si spezza tra le dita. Esagerare la portata simbolica della linguetta rotta sarebbe un esercizio di stupidità cui non desidero prestarmi, però mi preme notare come nella solidarietà tra uomini e oggetti risieda uno dei fascini segreti, tra i più prelibati, della narrativa di Updike.
P.s. Nella testatina dell'articolo si dice. "Einaudi Stile Libero ripropone il secondo volume della saga di Harry Angstrom, detto Rabbit. Per l'occasione Alessandro Piperno ha scritto una prefazione, che gli eredi del narratore americano - dopo averla letta - hanno preferito non pubblicare. Eccola".
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
Inviato 08 aprile 2015 - 08:51
il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati
Inviato 08 aprile 2015 - 09:15
Jorge Luis Borges e Margarita Guerrero - Manuale di zoologia fantastica
Inviato 08 aprile 2015 - 09:21
surreale, leggero e divertente, a tratti mi ha fatto tornare in mente il primo Kusturica
2015-02-05-coverchimandaleonde.jpg 115,91K 0 Numero di downloads
Inviato 08 aprile 2015 - 09:25
Qual è stata la sua prima parola?
Cosa voleva fare da grande?
Altri sogni professionali?
Cosa c'è in un nome? Nel suo cosa c'è?
C'è una definizione di amore che la convince?
Ha un primo ricordo di quando era piccolo?
IL SUO CIBO PREFERITO? (domanda essenziale per passare ad altrettanto essenziale domanda sull'EXPO, sì, è così...).
E mi fermo qui, per decenza. l'unica domanda in tema è una fondamentale "L'anachia oggi cosa significa", per altro con risposta intelligente che probabilmente l'estensore dell'articolo non ha capito visto che fa cadere nel vuoto.
Inviato 09 aprile 2015 - 16:23
Mi è capitato "Il pendolo di Foucault" di U. Eco tra le mani, ed ho finalmente deciso di leggerlo.
Dopo quasi 200 pagine dico: -"Ah però"!
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
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