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20104 replies to this topic

#10301 Lois

    - Dancing Queen -

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Inviato 12 marzo 2014 - 13:06

Finito I Miserabili. Mai più Hugo in vita mia, giuro.

ma comeee... ora che ci stavo facendo un pensierino!
io sono in crisi, non riesco a leggere. Cioè, non mi va di leggere, non ci sto provando neanche. Questa indolenza mi rattrista.
La cosa strana è che ho voglia di comprare qualcosa, anche se ho una discreta scorta.
Di Camus, per esempio, che mi consigliate? Combatrock, dimmi tu. La peste mi ha fatto invaghire, Lo straniero un po' meno. Qual è il libro successivo?
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ॐ मणि पद्मे हूँ

... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")


 

... "Guys, I know Kung Fu" ...


#10302 joseph K.

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Inviato 12 marzo 2014 - 13:35


Finito I Miserabili. Mai più Hugo in vita mia, giuro.

ma comeee... ora che ci stavo facendo un pensierino!
io sono in crisi, non riesco a leggere. Cioè, non mi va di leggere, non ci sto provando neanche. Questa indolenza mi rattrista.
La cosa strana è che ho voglia di comprare qualcosa, anche se ho una discreta scorta.
Di Camus, per esempio, che mi consigliate? Combatrock, dimmi tu. La peste mi ha fatto invaghire, Lo straniero un po' meno. Qual è il libro successivo?


Non riesci per stanchezza da lunghezza?
Leggi una cosa breve ma strepitosa, tipo i racconti di Carver.
Leggi una cosa breve e comica/brillante, tipo Il libro delle facezie di Bracciolini.
Non riesci a leggere perché non trovi libri adeguati a prescindere dalla lunghezza?
Leggi un libro con trama avvincente, scritto con stile scorrevole: che so A sangue Freddo di Capote.
  • 2

Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#10303 Lois

    - Dancing Queen -

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Inviato 12 marzo 2014 - 13:57

Non è per la lunghezza, ma comunque grazie davvero per i suggerimenti. In effetti non ho preso in considerazione il possibile problema del genere, sicché il "comico-brillante" lo prendo in considerazione. Grazie!


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#10304 markmus

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Inviato 12 marzo 2014 - 14:01

Non è per la lunghezza, ma comunque grazie davvero per i suggerimenti. In effetti non ho preso in considerazione il possibile problema del genere, sicché il "comico-brillante" lo prendo in considerazione. Grazie!


prendi questo, se si trova ancora:

http://www.garzantil...libro&CPID=1110
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#10305 Leeeo

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Inviato 12 marzo 2014 - 16:09


Finito I Miserabili. Mai più Hugo in vita mia, giuro.

ma comeee... ora che ci stavo facendo un pensierino!
io sono in crisi, non riesco a leggere. Cioè, non mi va di leggere, non ci sto provando neanche. Questa indolenza mi rattrista.
La cosa strana è che ho voglia di comprare qualcosa, anche se ho una discreta scorta.
Di Camus, per esempio, che mi consigliate? Combatrock, dimmi tu. La peste mi ha fatto invaghire, Lo straniero un po' meno. Qual è il libro successivo?

Dovresti ringraziarmi. Il tempo è poco e bisogna investirlo bene: stare ore e ore dietro a trattati etico-filosofici e dissertazioni architettoniche sulla fogna di Parigi del XIX secolo è da pazzi criminali.
E purtroppo Camus, dopo quei due, non si è più ripetuto, a parte "L'uomo in rivolta", che però non è un romanzo.

Ci si potrebbe dare tranquillamente alla droga, in alternativa.
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#10306 atlas

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Inviato 12 marzo 2014 - 17:47

però dovresti cercare un minimo di tollerare alcuni aspetti del romanzo-mondo ottocentesco, altrimenti non ne vieni fuori. tutta la roba su parigi, ad esempio, è interessante, anche perché la sua parigi nel momento in cui scrive (lo dice, forse) non esiste già più, e la nuova parigi di haussmann non ha avuto modo di vederla, trovandosi in esilio.
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il faut se radicaliser. 


#10307 Stephen

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Inviato 12 marzo 2014 - 18:10

però dovresti cercare un minimo di tollerare alcuni aspetti del romanzo-mondo ottocentesco, altrimenti non ne vieni fuori. tutta la roba su parigi, ad esempio, è interessante, anche perché la sua parigi nel momento in cui scrive (lo dice, forse) non esiste già più, e la nuova parigi di haussmann non ha avuto modo di vederla, trovandosi in esilio.

Infatti. Ci avevo provato a dirlo anch'io. Potrebbe leggere i Das Passagenwerk, ma forse anche Walter Benjamin non era che un pazzo e un criminale.

Ciao ;)
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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

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#10308 Stephen

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Inviato 12 marzo 2014 - 18:24

Più che tollerati, Atlas, io direi che certi aspetti vadano compresi: i romanzi, in quanto opere letterarie, sono inseriti in un orizzonte storico-concettuale (come per la politica, direi), dal quale soltanto possono emergere ed ai cui problemi specifici rispondono. Si può leggere, a riguardo, un pagina a caso di Auerbach, per restare sull'arcinoto, o quello che ha scritto Koselleck - addirittura - sulla nascita del romanzo storico. Sennò si resta all'interno di un monologo doxastico e solipsistico sterile.

Ciao ;)
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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

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#10309 Leeeo

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Inviato 12 marzo 2014 - 18:57

Un po' posso pure tollerare, ma quando una buona metà delle 1300 pagine trattano di argomenti del tutto estranei al romanzo (toponomastica, architettura, fogne, rievocazioni storiche, argot, aristocrazia, giustizia e via andando) alla fine uno si scoccia pure.
E, giusto per ricordare, Madame Bovary è 5 anni più vecchia de I miserabili: a conti fatti risulta più giovane di un secolo.
E Hugo è un trombone, punto.
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#10310 atlas

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Inviato 12 marzo 2014 - 19:05

Più che tollerati, Atlas, io direi che certi aspetti vadano compresi: i romanzi, in quanto opere letterarie, sono inseriti in un orizzonte storico-concettuale (come per la politica, direi), dal quale soltanto possono emergere ed ai cui problemi specifici rispondono. Si può leggere, a riguardo, un pagina a caso di Auerbach, per restare sull'arcinoto, o quello che ha scritto Koselleck - addirittura - sulla nascita del romanzo storico. Sennò si resta all'interno di un monologo doxastico e solipsistico sterile.

Ciao ;)

ma certo, nella fretta ho parlato di tolleranza perché mi sembra che mal sopporta alcune soluzioni (non gli era piaciuto nemmeno notre damme, se non erro), che non vanno trascurate, altrimenti rimane pochissimo, in questo forse ancor di più che in altri romanzi illustri: rimane la semplice articolazione delle vicende, quindi il musical, il film e poco più. difficilmente si può parlare anche del rapporto con il lettore, a cui il nostro leeeo precedentemente accennava, se non si tiene conto in questo caso della posizione dell'autore e delle condizioni della francia. è ovvio che oggi lo scrittore potrebbe agevolmente uccidere il lettore con quelle soluzioni e molte altre, però è altrettanto ovvio che non è questo il modo corretto di guardare all'opera.

Un po' posso pure tollerare, ma quando una buona metà delle 1300 pagine trattano di argomenti del tutto estranei al romanzo (toponomastica, architettura, fogne, rievocazioni storiche, argot, aristocrazia, giustizia e via andando) alla fine uno si scoccia pure.
E, giusto per ricordare, Madame Bovary è 5 anni più vecchia de I miserabili: a conti fatti risulta più giovane di un secolo.
E Hugo è un trombone, punto.

ma via, non sono estranei, piuttosto sono momenti in cui l'autore può facilmente prendere posizione su aspetti che interessano direttamente le vicende narrate e la francia, per una certa idea e fiducia nei confronti del romanzo come opera capace di abbracciare tutto il reale e di spiegarlo o, se vogliamo, per una certa idea dello scrittore come guida intellettuale e autorità che deve fornire delle risposte, al contrario di un flaubert che evidentemente per le soluzioni impiegate non può, e forse nemmeno gli interessa molto, fare quello che fa hugo.
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#10311 Lois

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Inviato 12 marzo 2014 - 19:37


Non è per la lunghezza, ma comunque grazie davvero per i suggerimenti. In effetti non ho preso in considerazione il possibile problema del genere, sicché il "comico-brillante" lo prendo in considerazione. Grazie!


prendi questo, se si trova ancora:

http://www.garzantil...libro&CPID=1110

grazie anche a te markmus. Prendo nota dei suggerimenti. Ho segnato anche uno dei titoli di aldous e quello di Araki. Leeeo in due battute mi ha allontanato da Hugo e Camus (per il momento)
vediamo che succede
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#10312 murphy

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Inviato 13 marzo 2014 - 00:40

Ho letto un breve e interessante saggio di Walter Benjamin, "Il narratore". Con cosa continuo?
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#10313 Stephen

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Inviato 13 marzo 2014 - 07:02

Ho letto un breve e interessante saggio di Walter Benjamin, "Il narratore". Con cosa continuo?

La raccolta classica, più varia, è Angelus Novus. Sempre saggi brevi, sullo stile di quello che ha già letto; ovviamente non solo "letterari", se così possiamo dire, ma anche "politici", "storici"... le Tesi di Filosofia della Storia accanto alla Critica della Violenza e ad estratti su Baudelaire tratti dai Passagenwerk; ti sarai reso conto però di come certe distinzioni si addicano male alla trasversalità - che brutta espressione - di Benjamin.
Il dramma barocco tedesco è un testo chiave, per comprendere la sua concezione storico-politica - in senso alto, ti sarai accorto, filosofico.
Se lo trovi, il primo volume, sempre Einaudi, delle opere complete, con Il concetto di critica nel Romanticismo.
L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica lo trovi anche, secondo me in una discreta edizione - con un buon apparato introduttivo - nella raccolta Aura e Choc, sempre edito da Einaudi. È la prima stesura del saggio, filologicamente la più vicina a Benjamin, ed hai anche, in appendice, diversi appunti, note, tratte dai suoi quaderni.

Ciao ;)
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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

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#10314 combatrock

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Inviato 13 marzo 2014 - 07:19

Ho letto un breve e interessante saggio di Walter Benjamin, "Il narratore". Con cosa continuo?


Con qualunque cosa ti capiti a tiro dello stesso autore :)

Se può interessarti l'argomento, prova con le "Tesi di filosofia della storia", che sono davvero splendide. Poi c'è anche "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica", citato spesso anche qui nel forum da damsiani, anti-damsiani, fotografi professionali o amatoriali...

EDIT: ovviamente ho risposto prima di leggere la risposta di Stephen Dedalus qua sopra. So' cose che succedono quando si dorme poco asd Comunque, come vedrai, molti consigli si sovrappongono anche se lui ne sa di più.
  • 1

Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#10315 nevvero?

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Inviato 13 marzo 2014 - 10:09

Ultimamente ho letto un po' di storie a fumetti, so che c'è il topic ma va beh (Guy Delisle — molto bello Cronache di Gerusalemme —, Will Eisner, Alison Bechdel — Fun Home). Sto leggendo Limonov di Carrère e (con molta calma) Gödel, Escher, Bach di Hofstadter.

Ma in realtà volevo sapere: qualcuno ha letto qualcosa di Peter Cameron? Scrittore americano nato nel 1959, vivente. Pubblicato da Adelphi in Italia. Mi ispira ma ne so zero. Penso di partire dalla raccolta di racconti Paura della matematica per farmi un'idea. Se avete consigli...
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#10316 joseph K.

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Inviato 13 marzo 2014 - 10:14

Finito L'ultimo dei Savage di McInreney. carino, alcune parti un po' tirate ma ben scritto. McInerney mi sa che diventa un po' uno di quegli autori "sicurezza", non geniali ma che se hai letto 4 schifezze e hai bisogno di qualcosa di un po' "buono" lo pigli e ti rianimi un momento.

Ora ho cominciato questo che ultimamente è stato molto osannato:

Immagine inserita

Lo stile è un po' pesantuccio, tante anafore, tante elencazioni, stiamo a vedere. Comunque mi pare che la capacità narrativa ci sia,
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#10317 Stephen

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Inviato 13 marzo 2014 - 16:01

molti consigli si sovrappongono

Eh, sì. È un pensatore frammentario, non sistematico, ma i testi che vanno per la maggiore come articoli di commercio sono quelli, un po' perché particolarmente significativi, e, purtroppo, un po' per demerito dell'Einaudi, che ha fuori catalogo tantissimi testi, tra cui alcuni che interesserebbero a murphy, immagino, come Avanguardia e Rivoluzione. Alla fine i Das Passagenwerk sono da leggere, ma forse non sono proprio adatti per iniziare.

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#10318 Ganzfeld

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Inviato 13 marzo 2014 - 17:32

Ho cominciato I fiori del male di Baudelaire.
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#10319 Leeeo

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Inviato 13 marzo 2014 - 18:44

...

Vabbuò dai, stiamo su pianeti diversi.
Una cosa, tra le altre, per chiudere. Durante l'esilio il Victor, nelle ore serali, si divertiva ad inscenare improbabili simposi ai quali partecipavano i grandi protagonisti del passato: Cristo, Shakespeare, Mozart, Galileo, Annibale, Voltaire, Cesare e via andando. Durante uno di questi colloqui, alla presenza di Napoleone, chiese "Che pensi del mio libro, Napoleone il piccolo?" e questi rispose "Un'immensa verità...".
Ecco, tutto il mio odio si può riassumere in queste tre righe. Un Eugenio Scalfari ante litteram ancora più gonfio.
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Inviato 13 marzo 2014 - 19:21


...

Vabbuò dai, stiamo su pianeti diversi.
Una cosa, tra le altre, per chiudere. Durante l'esilio il Victor, nelle ore serali, si divertiva ad inscenare improbabili simposi ai quali partecipavano i grandi protagonisti del passato: Cristo, Shakespeare, Mozart, Galileo, Annibale, Voltaire, Cesare e via andando. Durante uno di questi colloqui, alla presenza di Napoleone, chiese "Che pensi del mio libro, Napoleone il piccolo?" e questi rispose "Un'immensa verità...".
Ecco, tutto il mio odio si può riassumere in queste tre righe. Un Eugenio Scalfari ante litteram ancora più gonfio.

OT. Hai mai visto il film "Adele H."?
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#10321 Leeeo

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Inviato 13 marzo 2014 - 20:39



...

Vabbuò dai, stiamo su pianeti diversi.
Una cosa, tra le altre, per chiudere. Durante l'esilio il Victor, nelle ore serali, si divertiva ad inscenare improbabili simposi ai quali partecipavano i grandi protagonisti del passato: Cristo, Shakespeare, Mozart, Galileo, Annibale, Voltaire, Cesare e via andando. Durante uno di questi colloqui, alla presenza di Napoleone, chiese "Che pensi del mio libro, Napoleone il piccolo?" e questi rispose "Un'immensa verità...".
Ecco, tutto il mio odio si può riassumere in queste tre righe. Un Eugenio Scalfari ante litteram ancora più gonfio.

OT. Hai mai visto il film "Adele H."?

Nein, non sono tipo da film. Cosa mi perdo?
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Inviato 13 marzo 2014 - 21:17




...

Vabbuò dai, stiamo su pianeti diversi.
Una cosa, tra le altre, per chiudere. Durante l'esilio il Victor, nelle ore serali, si divertiva ad inscenare improbabili simposi ai quali partecipavano i grandi protagonisti del passato: Cristo, Shakespeare, Mozart, Galileo, Annibale, Voltaire, Cesare e via andando. Durante uno di questi colloqui, alla presenza di Napoleone, chiese "Che pensi del mio libro, Napoleone il piccolo?" e questi rispose "Un'immensa verità...".
Ecco, tutto il mio odio si può riassumere in queste tre righe. Un Eugenio Scalfari ante litteram ancora più gonfio.

OT. Hai mai visto il film "Adele H."?

Nein, non sono tipo da film. Cosa mi perdo?

La figlia di Victor Hugo (interpretata da Isabelle Adjani) che stalkereggia fino alla follia (di lei).
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#10323 marai

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Inviato 13 marzo 2014 - 23:41

Ma in realtà volevo sapere: qualcuno ha letto qualcosa di Peter Cameron? Scrittore americano nato nel 1959, vivente. Pubblicato da Adelphi in Italia. Mi ispira ma ne so zero. Penso di partire dalla raccolta di racconti Paura della matematica per farmi un'idea. Se avete consigli...


Io avevo letto "Un giorno questo dolore ti sarà utile" e "Quella sera dorata".Sono libri che scorrono subito,niente di impegnativo,ma si lasciano leggere.Mi sembra ci abbiano fatto anche dei film (su questi due).
Il primo me lo sento più vicino,mi ci sono rispecchiato molto quando l'ho letto,sarà anche perchè avevo più o meno la stessa età del protagonista.Però,se devo essere imparziale,consiglierei più il secondo ad uno che non abbia letto niente di lui.

Messaggio modificato da marai il 13 marzo 2014 - 23:54

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#10324 debaser

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Inviato 14 marzo 2014 - 00:12

Hugo spakka, Flaubert merda
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#10325 nevvero?

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Inviato 14 marzo 2014 - 11:41


Ma in realtà volevo sapere: qualcuno ha letto qualcosa di Peter Cameron? Scrittore americano nato nel 1959, vivente. Pubblicato da Adelphi in Italia. Mi ispira ma ne so zero. Penso di partire dalla raccolta di racconti Paura della matematica per farmi un'idea. Se avete consigli...


Io avevo letto "Un giorno questo dolore ti sarà utile" e "Quella sera dorata".Sono libri che scorrono subito,niente di impegnativo,ma si lasciano leggere.Mi sembra ci abbiano fatto anche dei film (su questi due).
Il primo me lo sento più vicino,mi ci sono rispecchiato molto quando l'ho letto,sarà anche perchè avevo più o meno la stessa età del protagonista.Però,se devo essere imparziale,consiglierei più il secondo ad uno che non abbia letto niente di lui.


Grazie. Intanto come preannunciato ho letto questi racconti di Paura della matematica (100 paginette per 7 storie) e devo dire che, a parte forse l'omonimo, ho trovato il resto piuttosto debole. Non una gran spinta ad approfondire, insomma! Penso di accantonarlo per il momento.

Tornando invece sul versante storie illustrate ho letto ieri L'intervista (Coconino, 2013) di Manuele Fior. Non mi è dispiaciuto ma non mi ha neanche sconvolto: ho apprezzato il disegno e il linguaggio dei personaggi, meno la storia. Penso comunque di continuare leggendo qualcosa di anteriore tipo Rosso oltremare e Cinquemila chilometri al secondo.
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#10326 aldous

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Inviato 15 marzo 2014 - 10:09

Avevo già letto di Coe la trilogia dei brocchi e la famiglia Winslow, ma La pioggia prima che cada è secondo me il suo lavoro più riuscito. Letteratura

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#10327 OldfieldReturn

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Inviato 16 marzo 2014 - 10:43

iniziato 1001 libri da leggere prima di morire
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#10328 Stephen

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Inviato 16 marzo 2014 - 11:35

Visto che si parlava di storia bizantina, mi sento di consigliare questo testo molto utile, introduttivo, sempre interessante, da accoppiare, magari, allo stra-famoso Ostrogorsky.

http://books.google....AAJ&redir_esc=y

PS
Tra i saggi critici su Benjamin io ho iniziato con Gurisatti e Desideri; ora sto studiando su una monografia di Tomba su Kant e Benjamin. Visto che un suo saggio è online, lo linko per completezza, più che altro.

http://eprints.sifp.it/1/1/TOMBA.html

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#10329 Leeeo

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Inviato 17 marzo 2014 - 20:04

Finito Sade. Bello, anche se alla fine la vincitrice morale mi è parsa quella disperata di Justine, nonostante tutto.
Inizio, per spirito di sacrificio:

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"Скучно на этом свете, господа!"

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#10330 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 17 marzo 2014 - 20:07

ho iniziato (ieri o ieri l'altro, boh) Primo amore e altri affanni di Brodkey. pare fenomenale.
  • 0

Siamo vittime di una trovata retorica.


#10331 ---

    Classic Rocker

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Inviato 17 marzo 2014 - 20:28

io sono stata sul classico e ci ho messo più di un mese per finire "Così parlò Zarathustra" (ne è valsa la pena però)

Dopodiché ho iniziato la raccolta "I racconti di guerra" di Rigoni Stern e contemporaneamente "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu. Sorge spontanea la domanda: come cazzo abbiamo fatto ad avere ancora un esercito alla fine delle due guerre mondiali?
  • 0

#10332 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 17 marzo 2014 - 20:30

Sorge spontanea la domanda: come cazzo abbiamo fatto ad avere ancora un esercito alla fine delle due guerre mondiali?


ashd

Infatti alla fine della seconda non ce l'avevamo più
  • 1

Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#10333 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 18 marzo 2014 - 09:06

Dopodiché ho iniziato la raccolta "I racconti di guerra" di Rigoni Stern e contemporaneamente "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu. Sorge spontanea la domanda: come cazzo abbiamo fatto ad avere ancora un esercito alla fine delle due guerre mondiali?


Forse apprezzerai anche Centomila gavette di ghiaccio, siamo sulle stesse tematiche.
  • 0

Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#10334 Tom

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Inviato 18 marzo 2014 - 09:49

Cime Tempestose di E Bronte.

Delle Bronte avevo paradossalmente letto i romanzi minori (Agnes Grey di Ann - molto bello - Shirley, Villette, Il professore di Charlotte - bello il primo, bellissimi e commoventi gli altri due) e le poesie, ma non le due opere maggiori e più famose. Era tempo di rimediare e ho iniziato con Cime Tempestose... e beh, grandissima Charlotte, ma Emily era su un altro pianeta non solo rispetto alle sorelle, ma anche (mi sembra, per quel che ho letto) rispetto alla letteratura inglese dell'epoca. Tanto per cambiare il romanzo non è quel polpettone romanticoide tramandato dai film e dalle troppe copertine alla Harmony, ma un racconto di misteri psicologici e enigmi sentimentali, popolato da personaggi splendidamente ambigui e inclassificabili, fluidità e (relativa) speditezza nel raccontare, il tutto con un sottofondo d'ironia molto moderno.
  • 1

#10335 debaser

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Inviato 18 marzo 2014 - 09:54

Beh, Jane Eyre lo ricordo fico
  • 1

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#10336 aldous

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Inviato 18 marzo 2014 - 10:03

le saghe famigliari che tanto mi appassionano
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sono agli inizi
  • 3

#10337 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 18 marzo 2014 - 10:09

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Domenica sera ho finito "Scolpire il tempo" di Tarkovskij. Partiva come un suo diario per cercare di dare risposte alle lettere che riceveva dagli spettatori, sciogliendo qualche dubbio riguardo ai suoi film. Ma come in tutti i libri di grandi registi, di risposte in tal senso non se ne riceve; o meglio, le risposte ci sono ma non definitive né precise. Quella del libro per Tarkovskij diventa, prevedibilmente, una forma di difesa da accuse, più che infondate, "sbagliate" alla radice. Il regista rivendica l'assenza di particolari simbolismi nella sua opera, difendendo la posizione dell'artista come interprete dei sentimenti umani e non della verità fattuale, che imporrebbe uno sguardo limitante e in ogni caso "falsificato".
L'artista ha il compito di rappresentare il proprio mondo, nella speranza che qualche frammento di esso possa coincidere con quello di qualcun altro. Un esempio su tutti, già in apertura: "Lo specchio" ricevette tante critiche di insensatezza e "vezzi artistici" senza capo né coda (la faccio semplice), ma anche molte lettere di singoli spettatori commossi, che lo ringraziavano di aver parlato della sua vita interiore come della loro. E non si trattava di cinefili o critici in visibilio, ma di semplici lavoratori che andavano al cinema ogni tanto, dopo una giornata di lavoro. Da qui scaturisce tutto un discorso su come non sia necessario "formare" il pubblico, perché non possiamo presupporre che esso sia meno intelligente o preparato di noi, ma soprattutto che non possa provare le nostre stesse sensazioni, persino più intensamente.
Questo e molto altro, finendo inevitabilmente a parlare di fede come carattere ultimo dell'artista (quando si perde in certe astrazioni diventa pesantino, questo sì). Nel complesso però molto saggio.


Ora tra le altre cose ho iniziato un "Alice Munro's best" (racconti selezionati in un arco di circa 30 anni, credo). Ho letto un solo racconto e so già che la amerò moltissimo.
  • 2

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#10338 Eleanor Rigby

    Utente che paga sempre i suoi debiti.

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Inviato 18 marzo 2014 - 10:47

le saghe famigliari che tanto mi appassionano
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sono agli inizi


capolavoro <3
  • 0

Zingonia di una certa età

 


Syd ili 4.5 te l0'ho deto perché il dosco è effettivamente un capovlavoro no perché ti conosco (che poi non ci siamo ancora visti per ora

On dovresti però osservare l'andamtnto dei voti del disco, non è queleo che un artista farebbe. Viaeto che ildisco ha cendo all'estero puoi pensare finalmnetn di espatriare e portare la tua museca ove ha più+ brobabilità di avere cuccesso


#10339 Duck

    Professionista della malafede

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Inviato 18 marzo 2014 - 21:25

Splendido La cognizione del dolore, mi sono perfino divertito, cosa che non pensavo affatto di fare.
Ora qualcosa di più leggerino: Traditori di tutti, di Scerbanenco.
  • 1

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#10340 aldous

    mainstream Star

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Inviato 19 marzo 2014 - 07:51


le saghe famigliari che tanto mi appassionano
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sono agli inizi


capolavoro <3


mi sentirei di consigliarti Vita di Melania Mazzucco (che seppur snobbata dai più in questo forum è una che sa scrivere e fattore secondario anche vincere lo Strega) e Grande seno, fianchi larghi di Mo Yan
  • 0

#10341 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 19 marzo 2014 - 09:20

Cime Tempestose di E Bronte.

Delle Bronte avevo paradossalmente letto i romanzi minori (Agnes Grey di Ann - molto bello - Shirley, Villette, Il professore di Charlotte - bello il primo, bellissimi e commoventi gli altri due) e le poesie, ma non le due opere maggiori e più famose. Era tempo di rimediare e ho iniziato con Cime Tempestose... e beh, grandissima Charlotte, ma Emily era su un altro pianeta non solo rispetto alle sorelle, ma anche (mi sembra, per quel che ho letto) rispetto alla letteratura inglese dell'epoca. Tanto per cambiare il romanzo non è quel polpettone romanticoide tramandato dai film e dalle troppe copertine alla Harmony, ma un racconto di misteri psicologici e enigmi sentimentali, popolato da personaggi splendidamente ambigui e inclassificabili, fluidità e (relativa) speditezza nel raccontare, il tutto con un sottofondo d'ironia molto moderno.

Ho pregato per un lieto fine. Terribile veramente (in senso più che buono).
Finito I Dolori del Giovane Werther, che pensavo romanticone e melenso e invece si rivela sottile e acuto. Bello.
Ora:

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  • 1

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#10342 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 19 marzo 2014 - 10:00

Finito Sade. Bello, anche se alla fine la vincitrice morale mi è parsa quella disperata di Justine, nonostante tutto.

Leggiti "La Nuova Justine" (e poi di seguito "Juliette" che ne rappresenta la diretta continuazione) e capirai che buon vecchio Sade ha provveduto a correggere questo problema.
A latere, aggiunge anche alla storia altre 4 o 500 pagine di bestialità assortite - che dopo un po' annoiano anche.
  • 0
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#10343 Desdemona

    pivello

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Inviato 19 marzo 2014 - 20:03

Cosa mi consigliate di leggere di Nabokov? Qualcosa che non mi deluda dopo quel capolavoro di "Lolita".
  • 0

#10344 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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  • LocationLa Callaretta della Colla

Inviato 19 marzo 2014 - 22:05

Cosa mi consigliate di leggere di Nabokov? Qualcosa che non mi deluda dopo quel capolavoro di "Lolita".

Ti piace Borges? Prova con Fuoco Pallido . È, per alcuni versi, un Lolita portato all'estremo: un poema, con introduzione e apparato di note; mentre l'"intreccio" si dipana così al margine del testo. Estremamente riuscito e anche divertente, secondo me.

Ciao ;)
  • 1

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#10345 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 19 marzo 2014 - 23:11


Finito Sade. Bello, anche se alla fine la vincitrice morale mi è parsa quella disperata di Justine, nonostante tutto.

Leggiti "La Nuova Justine" (e poi di seguito "Juliette" che ne rappresenta la diretta continuazione) e capirai che buon vecchio Sade ha provveduto a correggere questo problema.
A latere, aggiunge anche alla storia altre 4 o 500 pagine di bestialità assortite - che dopo un po' annoiano anche.

Ahia, il mio problema sta proprio nelle 500 pagine di bestialità. Le 120 Giornate di Sodoma mi sono ancora indigeste al ricordo.
  • 0

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#10346 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 21 marzo 2014 - 17:28

:(

Ci lascia un grande della fantascienza, purtroppo. Lucius Shepard, scrittore di grande sensibilità per la causa dei "diversi" e delle vittime della guerra e della vita. A chi interessa, molti dei suoi più bei romanzi brevi ("Piste di guerra" e il bellissimo "Solitaire Station") sono stati ristampati nella collana "Odissea Fantascienza" della Delos Books.

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Morto Shepard, scrittore di fantasy e faro del movimento cyberpunk

L’autore, da tempo in precarie condizioni di salute, se ne va all’età di 66 anni
Il suo capolavoro è considerato «Solitaire Station» con cui vinse il Premio Hugo

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Lo scrittore statunitense Lucius Shepard, acclamato autore di fantascienza e di fantasy inizialmente legato al movimento del cyberpunk, è morto a Portland all’età di 66 anni per un infarto. Da oltre un anno Shepard viveva in precarie condizioni di salute. Dopo una giovinezza movimentata, compreso un periodo con un gruppo musicale di rock and roll nel Midwest, nel 1983 pubblicò il primo racconto di sci-fi e nel 1984 il primo romanzo, «Occhi verdi» (Mondadori): il protagonista ha trovato il sistema per riportare in vita una persona morta tramite alcuni batteri che prendono il controllo dei tessuti e del cervello.

Con «Occhi verdi» Shepard ha ottenuto il Premio John W. Campbell quale miglior autore esordiente del 1985. Gli anni trascorsi nell’America centrale appaiono in alcuni dei libri di Shepard, come «Piste di guerra» (Delos Books), con cui vince il Premio Nebula, e «Salvador» (Mondadori). Il suo capolavoro di fantascienza è considerato «Solitaire Station» (Delos Books), con cui conquistò il Premio Hugo: il titolo del romanzo del 1992 è lo stesso della stazione spaziale posta oltre l’orbita di Marte, creata per costruire e lanciare nel cosmo le navi-luce alla ricerca di mondi abitabili.

Tra i suoi romanzi tradotti in italiano figurano «L’uomo che dipinse Griaule il drago», «La bellissima figlia del cercatore di scaglie», «Le stelle senzienti», «La presenza del drago».
  • 0

Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#10347 Desdemona

    pivello

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Inviato 21 marzo 2014 - 18:04


Cosa mi consigliate di leggere di Nabokov? Qualcosa che non mi deluda dopo quel capolavoro di "Lolita".

Ti piace Borges? Prova con Fuoco Pallido . È, per alcuni versi, un Lolita portato all'estremo: un poema, con introduzione e apparato di note; mentre l'"intreccio" si dipana così al margine del testo. Estremamente riuscito e anche divertente, secondo me.

Ciao ;)


Proverò. Grazie del consiglio ;)
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#10348 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 21 marzo 2014 - 18:21

:(

Ci lascia un grande della fantascienza, purtroppo. Lucius Shepard, scrittore di grande sensibilità per la causa dei "diversi" e delle vittime della guerra e della vita. A chi interessa, molti dei suoi più bei romanzi brevi ("Piste di guerra" e il bellissimo "Solitaire Station") sono stati ristampati nella collana "Odissea Fantascienza" della Delos Books.

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Morto Shepard, scrittore di fantasy e faro del movimento cyberpunk

L’autore, da tempo in precarie condizioni di salute, se ne va all’età di 66 anni
Il suo capolavoro è considerato «Solitaire Station» con cui vinse il Premio Hugo

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Lo scrittore statunitense Lucius Shepard, acclamato autore di fantascienza e di fantasy inizialmente legato al movimento del cyberpunk, è morto a Portland all’età di 66 anni per un infarto. Da oltre un anno Shepard viveva in precarie condizioni di salute. Dopo una giovinezza movimentata, compreso un periodo con un gruppo musicale di rock and roll nel Midwest, nel 1983 pubblicò il primo racconto di sci-fi e nel 1984 il primo romanzo, «Occhi verdi» (Mondadori): il protagonista ha trovato il sistema per riportare in vita una persona morta tramite alcuni batteri che prendono il controllo dei tessuti e del cervello.

Con «Occhi verdi» Shepard ha ottenuto il Premio John W. Campbell quale miglior autore esordiente del 1985. Gli anni trascorsi nell’America centrale appaiono in alcuni dei libri di Shepard, come «Piste di guerra» (Delos Books), con cui vince il Premio Nebula, e «Salvador» (Mondadori). Il suo capolavoro di fantascienza è considerato «Solitaire Station» (Delos Books), con cui conquistò il Premio Hugo: il titolo del romanzo del 1992 è lo stesso della stazione spaziale posta oltre l’orbita di Marte, creata per costruire e lanciare nel cosmo le navi-luce alla ricerca di mondi abitabili.

Tra i suoi romanzi tradotti in italiano figurano «L’uomo che dipinse Griaule il drago», «La bellissima figlia del cercatore di scaglie», «Le stelle senzienti», «La presenza del drago».



Ma vaffanculo...che notizia di merda :(

Di "Piste di guerra" ne avevo scritto qui http://forum.ondaroc...a/page__st__100
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#10349 Greed

    round control to major troll

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Inviato 22 marzo 2014 - 09:42

Ora tra le altre cose ho iniziato un "Alice Munro's best" (racconti selezionati in un arco di circa 30 anni, credo). Ho letto un solo racconto e so già che la amerò moltissimo.


E' da quando ha vinto il premio che voglio leggere qualche racconto. Volevo sapere che tipo di scrittori vincono il nobel, e poi mi incuriosiva. Ovviamente non l'ho fatto, provvederai a consigliarmi.

Un più per Faeris che legge Rigoni Stern. Ho letto recentemente il suo primo libro (solo quello..) e l'ho amato. La sua prosa è toccata dalla grazia. Vorrei essere suo nipote e chiedergli di raccontare.
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#10350 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 22 marzo 2014 - 09:47

Sto leggendo "The King in yellow" asd
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia





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