cosa state leggendo
#10401
Inviato 29 marzo 2014 - 17:15
Be', guarda: parlare della comicità di Kafka rimanda a problematiche serie, ampiamente discusse e argomentate da quei due signori lì. Poi, oh: se 1) un qualsiasi studente che legge Kafka ne sa più di loro, o 2) proprio non vale la pena leggerli - mi sembra la tua posizione - proprio non so. Ma in tutto questo non so cosa abbia detto Piperno.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#10402
Inviato 29 marzo 2014 - 17:22
#10403
Inviato 29 marzo 2014 - 17:22
Ciao
Siamo vittime di una trovata retorica.
#10404
Inviato 29 marzo 2014 - 17:41
Minimum fax sta ripubblicando tutti i libri di Malamud, tra cui - lo scopro ora - proprio l'uomo di Kiev* http://www.minimumfa...cheda_libro/648il pressoché introvabile "Uomo di Kiev"
Io di Malamud avevo letto "Una nuova vita", che però non mi aveva entusiasmato quanto "Il commesso". E' un libro molto meno ebraico-americano e più prettamente americano. Già dalla trama si nota, nel senso che si rifà all'epica dell'Ovest come terra di nuove opportunità (in realtà con l'intento di demolirla). Parla di un uomo che si trasferisce nell'Ovest per imprimere una svolta alla propria vita e che si scontra con la realtà chiusa, conservatrice e perbenista dell'America degli anni '50 (il maccartismo e l'antisocialismo paranoico sono un altro tema), incompatibile con un professore universitario di città quale è.
C'è da dire che il tutto viene tirato un po' troppo per le lunghe - mentre "Il commmesso" è un romanzo che dice solo l'essenziale. Per quanto apprezzi la scrittura di Malamud e gli argomenti (tra i tanti, l'ho visto come una dimostrazione dell'incompatibillità tra due tipi di America, quella urbana e quella rurale, negli anni '50) non mi è sembrato un tentativo del tutto riuscito.
E' la volta buona leggo L'uomo di Kiev.
*Con una prefazione inedita di Alessandro Piperno
#10405
Inviato 29 marzo 2014 - 17:52
L'influenza di Malamud su Roth è enorme. Erano anche amici e si frequentavano con le mogli.
In teoria, uno studente può saperne più di qualunque critico, ma speriamo per lui che abbia speso il tempo in modo divertente.
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
#10406
Inviato 29 marzo 2014 - 18:00
"Se io penso a Kafka penso a Charlie Chaplin, a Buster Keaton..." Vabbè dai, ciao amico, ci vediamo.
(Ovviamente io ce l'ho con Piperno anche per questo suo stupendo articolo sul mio carissimo Cèline).
"Скучно на этом свете, господа!"
RYM RYM RYM
ANOBII ANOBII
#10407
Inviato 29 marzo 2014 - 18:20
*Con una prefazione inedita di Alessandro Piperno
AHAHAHAH!
L'eterno ritorno.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#10408
Inviato 29 marzo 2014 - 18:25
questo fece scalpore (vabbé, diciamo così, sono birignao a colpi di spada di cartone). Dovrebbero partecipare all'Ondamorti(Ovviamente io ce l'ho con Piperno anche per questo suo stupendo articolo sul mio carissimo Cèline).
#10409
Inviato 29 marzo 2014 - 18:31
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#10410
Inviato 29 marzo 2014 - 22:26
la vena comica di Kafka è abbastanza evidente ma non si tratta certo di risate grasse davanti a un cognac ma una sorta di parossismo da ubriacatura mentale (tipo quando capita, e capita, che ad un funerale ti mordi le labbra per ore affinché non scoppi a ridere).
tra le acrobazie di piperno, kafka e malamud le ultime paginette di thread mi sono proprio piaciute.
su kafka, di cui ho letto solo il processo, quindi non è che possa parlar troppo!, la mia posizione è più o meno questa sopra di piersa. ed è, riducendo all'osso, lo stesso discorso che farei per il sottoprodotto ironico in cioran o ionesco (per citarne due con cui mi sono divertito davvero, sebbene in modi e proporzioni differenti). leggendo il processo non ricordo di aver riso ma non per questo trovo un'eventuale reazione ilare assurda, anzi. non ho capito bene invece una cosa: chi diceva che ne rideva anche lui coi suoi amici? brod? ho letto un po' in fretta, sorry.
a chi lo diceva, sì, il commesso di malamud l'avevo letto io qualche mese fa e leggere quelle pipernate mi ha fatto proprio pena. pover'uomo.
a stephen: il libro di deleuze-guattari cui accennavi è questo?
#10411
Inviato 30 marzo 2014 - 03:34
Detto questo, io ho finito Eugénie Grandet. Bello bello bello ma anche tanto triste. E perciò ancora più bello. Il 2014 si prospetta come anno Balzachiano.
In attesa di passare per la biblioteca ho ripreso questo, dato che la prima volta l'avevo abbandonato brutalmente:
"Скучно на этом свете, господа!"
RYM RYM RYM
ANOBII ANOBII
#10412
Inviato 30 marzo 2014 - 10:21
Sì. Anche Critica e clinica, del solo Deleuze. Comunque nei tre libri che hanno scritto insieme (più l'ultimo) c'è sempre qualche riferimento, se non esplicito, almeno un rimando alla questione. Su l'ironia di Charlie Chaplin e Keaton, che forse è meno sciocca di quanto si pensi, e da Kafka non ce ne passa poi tanto, si potrebbe rimandare a Walter Benjamin, L'opera d'arte... cui si parlava prima, o anche pensare al fatto che il secondo sia stato scelto da Beckett per Film.a stephen: il libro di deleuze-guattari cui accennavi è questo?
Nijinsky, temo di essere risultato antipatico, è mi dispiace!
Comunque credo che su questo tema - Kafka/comicità - la faccenda sia abbastanza profonda (diritto e Kafka, mi vengono in mente alcune pagine de Il freddo e il crudele su Kant) è cercavo di allargare un po' la discussione - cercavo mica di dire niente, io: sto studiando ora, queste cose!
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#10413
Inviato 30 marzo 2014 - 14:59
Faccio prima a linkarvi il video del Piperno, .
"Se io penso a Kafka penso a Charlie Chaplin, a Buster Keaton..." Vabbè dai, ciao amico, ci vediamo.
Beh per "Il disperso" il paragone non è poi così campato per aria... io sono d'accordo con Piperno: Kafka spesso è molto beffardo e mi fa ridere - di un riso amaro ovviamente.
Dai, a partire dagli assistenti de Il Castello l'opera di Kafka è zeppa di situazioni tragicomiche: questo aspetto rende ancora più terribile la forza di certe scene (mi viene in mente il vecchio babbo in mutande che si erge sul letto ne La condanna).
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#10414
Inviato 30 marzo 2014 - 15:34
Dio! Dai del comico alla figura più terrorizzante del Castello? Due sensuali ombre svincolate da qualsiasi legge reale? Non è che stiamo usando "comico" al posto di "grottesco"?
Faccio prima a linkarvi il video del Piperno, .
"Se io penso a Kafka penso a Charlie Chaplin, a Buster Keaton..." Vabbè dai, ciao amico, ci vediamo.
Beh per "Il disperso" il paragone non è poi così campato per aria... io sono d'accordo con Piperno: Kafka spesso è molto beffardo e mi fa ridere - di un riso amaro ovviamente.
Dai, a partire dagli assistenti de Il Castello l'opera di Kafka è zeppa di situazioni tragicomiche: questo aspetto rende ancora più terribile la forza di certe scene (mi viene in mente il vecchio babbo in mutande che si erge sul letto ne La condanna).
"Скучно на этом свете, господа!"
RYM RYM RYM
ANOBII ANOBII
#10415
Inviato 02 aprile 2014 - 21:31
http://www.lastfm.it/user/PoisonArrows
http://www.anobii.co...2fb923f43/books
http://www.themurderinn.it/public/new/
#10416
Inviato 02 aprile 2014 - 21:54
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#10417
Inviato 03 aprile 2014 - 09:34
Se ci si pensa viene il capogiro, per tutto quello che ha fatto, dove è stato e in quali circostanze e sopratutto per la sua capacità di raccontarlo senza fronzoli. Una esperienza letteraria simile e allo stesso tempo opposta (per la diversa provenienza sociale e geografica) a quella di Primo Levi, con il quale Rigoni Stern non nasconde il legame.Un più per Faeris che legge Rigoni Stern. Ho letto recentemente il suo primo libro (solo quello..) e l'ho amato. La sua prosa è toccata dalla grazia. Vorrei essere suo nipote e chiedergli di raccontare.
Proseguendo sullo stesso filone ho letto anche "I piccoli maestri" di Luigi Meneghello: un libro se vogliamo completamente diverso e che racconta l'esperienza dell'autore durante la Resistenza con molta ironia (una delle prime cose che Meneghello scrive è «Non eravamo mica buoni a fare la guerra»). Un libro divertentissimo e allo stesso tempo spietato con tutto e tutti. Se "Libera Nos a Malo" mi era parso già un mezzo capolavoro questo è ancora meglio.
Adesso sto leggendo "Una donna" di Sibilla Aleramo.
#10418
Inviato 03 aprile 2014 - 09:43
Sono piuttosto combattuto, non capisco se mi sta piacendo o no.
Nel frattempo proseguo Interpretazione di culture di Geertz e ho iniziato Ascesa e declino delle grandi potenze di Paul Kennedy.
#10419
Inviato 03 aprile 2014 - 09:49
Be', uno scrittore che si permette un qualcun'altro così, senza preavviso e con estrema nonchalance, è di sicuro un bel campioneFaccio prima a linkarvi il video del Piperno, .
"Se io penso a Kafka penso a Charlie Chaplin, a Buster Keaton..." Vabbè dai, ciao amico, ci vediamo.
(Ovviamente io ce l'ho con Piperno anche per questo suo stupendo articolo sul mio carissimo Cèline).
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#10420
Inviato 03 aprile 2014 - 11:05
ho iniziato Ascesa e declino delle grandi potenze di Paul Kennedy.
Quando lo avrai finito, e se avrai voglia di leggere qualcosa di affine (ma forse migliore, almeno a mio giudizio), ti consiglio il meno conosciuto "Il lungo XX secolo" di Giovanni Arrighi. Non ti far trarre in inganno dal titolo: non è soltanto una storia del ventesimo secolo, parte da ben prima.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#10421
Inviato 03 aprile 2014 - 11:50
Grazie del consiglio.
ho iniziato Ascesa e declino delle grandi potenze di Paul Kennedy.
Quando lo avrai finito, e se avrai voglia di leggere qualcosa di affine (ma forse migliore, almeno a mio giudizio), ti consiglio il meno conosciuto "Il lungo XX secolo" di Giovanni Arrighi. Non ti far trarre in inganno dal titolo: non è soltanto una storia del ventesimo secolo, parte da ben prima.
#10422
Inviato 03 aprile 2014 - 13:43
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#10423
Inviato 03 aprile 2014 - 14:28
Qualcuno ha letto saggi/trattati di Vladimir Jankélévitch? Affronta temi molto grossi ma mi ispira.
Non ne ho letto moltissimo, e lo apprezzo, moderatamente. E' una specie di corrispettivo filosofico-intellettuale della musica che amava (cioè quella che amo anch'io fra l'altro ) a cui ha dedicato diversi saggi (Ravel, Fauré, Séverac... ).
Non vorrei sbagliare ma da quello che leggo qui, di quello che scrivi, sei già un po' più "avanti" di Jankélévitch e non credo ti servirebbe molto. Anche se leggerlo è molto piacevole, indubbiamente.
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#10424
Inviato 03 aprile 2014 - 14:31
Non vorrei sbagliare ma da quello che leggo qui, di quello che scrivi, sei già un po' più "avanti" di Jankélévitch e non credo ti servirebbe molto.
Grazie del feedback, ma questa me la spieghi.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#10425
Inviato 03 aprile 2014 - 14:41
Non vorrei sbagliare ma da quello che leggo qui, di quello che scrivi, sei già un po' più "avanti" di Jankélévitch e non credo ti servirebbe molto.
Grazie del feedback, ma questa me la spieghi.
Volentieri...
Da quello che scrivi di solito emerge una certa... consapevolezza filosofica, una competenza (per esprimersi un po' pomposamente) non banale, che renderebbero certe letture "inutili" perché già superate, se così posso dire.
Se una persona con queste caratteristiche (indipendentemente dal fatto che tu le possieda davvero oppure io te le attribuisca troppo generosamente e tu sia in realtà una capra... ) legge un certo tipo di autori in realtà non progredisce, per quanto non sia mica vietato, ovvio.
Non voglio esemplificare con nomi per non essere aggredito dai sostenitori del culturally correct...
Ascolta la musica preferita di Jankélévitch piuttosto, più che leggere i suoi saggi!
E' un ordine!
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#10426
Inviato 03 aprile 2014 - 14:49
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#10427
Inviato 03 aprile 2014 - 14:59
Haha, grazie della fiducia, ho solo di che imparare, non ho mai studiato filosofia.
Allora hai un talento naturale alla "complicazione affari semplici"...
Comunque magari mi leggo "La musica e l'ineffabile" (e ascolterò) e se mi trovo bene proseguo con "La morte" e "Il male" (sic).
Benissimo. Poi scrivine, magari.
C'è anche il suo volumetto su Ravel...
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#10429
Inviato 03 aprile 2014 - 15:56
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#10430
Inviato 03 aprile 2014 - 15:57
cos'è questa? La tua definizione di filosofia?Benissimo
Haha, grazie della fiducia, ho solo di che imparare, non ho mai studiato filosofia.
Allora hai un talento naturale alla "complicazione affari semplici"...
#10431
Inviato 03 aprile 2014 - 16:30
cos'è questa? La tua definizione di filosofia?
Benissimo
Haha, grazie della fiducia, ho solo di che imparare, non ho mai studiato filosofia.
Allora hai un talento naturale alla "complicazione affari semplici"...
No, solo una battuta scherzosa sullo stile di certi interventi di paloz, da me (erroneamente, pare) interpretati come inclinazione alla filosofia.
Per quanto, ora che mi ci fai pensare, una certa tendenza della filosofia a "complicare affari (apparentemente...) semplici" potrebbe anche starci. Come pregio, però, o quantomeno come sua caratteristica autentica (che poi piaccia è un altro discorso).
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#10432
Inviato 03 aprile 2014 - 16:56
cos'è questa? La tua definizione di filosofia?
Benissimo
Haha, grazie della fiducia, ho solo di che imparare, non ho mai studiato filosofia.
Allora hai un talento naturale alla "complicazione affari semplici"...
No, solo una battuta scherzosa sullo stile di certi interventi di paloz, da me (erroneamente, pare) interpretati come inclinazione alla filosofia.
Per quanto, ora che mi ci fai pensare, una certa tendenza della filosofia a "complicare affari (apparentemente...) semplici" potrebbe anche starci. Come pregio, però, o quantomeno come sua caratteristica autentica (che poi piaccia è un altro discorso).
ecco cosa NON è la filosofia. Vabbè, si scherza dài.
#10433
Inviato 03 aprile 2014 - 17:07
No, solo una battuta scherzosa sullo stile di certi interventi di paloz, da me (erroneamente, pare) interpretati come inclinazione alla filosofia.
Per quanto, ora che mi ci fai pensare, una certa tendenza della filosofia a "complicare affari (apparentemente...) semplici" potrebbe anche starci. Come pregio, però, o quantomeno come sua caratteristica autentica (che poi piaccia è un altro discorso).
ecco cosa NON è la filosofia. Vabbè, si scherza dài.
Lo so, lo so...
Be', definizioni della filosofia ce ne sono tante quante sono le persone che se ne occupano, però quella di problematizzare proprio - e soprattutto - quello che tendiamo per dare per scontato e ovvio non è una delle meno frequentate.
E quest'ultima potrebbe in fondo anche essere sintetizzata come un "complicare affari semplici", no... ?!
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#10434
Inviato 03 aprile 2014 - 17:13
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#10435
Inviato 03 aprile 2014 - 17:46
Sull'ovvio: lo stesso Hegel, nella Prefazione alla Fenomenologia in modo esplicito, se vogliamo fare un nome. Ma porsi questa domanda comporta sempre il pericolo di risultare oziosi - non Hegel, io. Ampliano il problema Deleuze e Guattari nelle prime pagine di Che cos'è filosofia.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#10436
Inviato 03 aprile 2014 - 18:08
non Hegel, io
Questa è bellissima.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#10437
Inviato 03 aprile 2014 - 19:23
Molto bello, anche se ovviamente leggendolo oggi potrebbe risultare abbastanza straniante.
#10438
Inviato 03 aprile 2014 - 19:28
Ultimamente mi è capitato di leggere il classico La fine della storia e l'ultimo uomo di Francis Fukuyama.
Molto bello, anche se ovviamente leggendolo oggi potrebbe risultare abbastanza straniante.
...e soprattutto peccato che, al di là delle suggestioni momentanee, non ne abbia azzeccata una! Che cialtrone Fukuyama, e con quella roba c'ha fatto pure i soldi (merito suo, s'intende). Poi ha detto: "mi sa che mi sono un po' sbagliato", e si è messo a scrivere roba sullo state-building e simili. E vende pure quella. Some folks are born silver spoon in hand
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#10439
Inviato 03 aprile 2014 - 19:31
Qualcuno ha letto saggi/trattati di Vladimir Jankélévitch? Affronta temi molto grossi ma mi ispira.
ti consiglio "La morte", testo a mio avviso bellissimo che affronta il problema radicale dell'impossibilità di "dire" il mistero della morte..
Sostanzialmente, J. sostiene che intorno alla morte c'è "nulla" da dire... solo che, per evidenziare questo "nulla", c'è bisogno di una grande mole di parole... questo perché, evidentemente, quel mistero radicale è, in definitiva, la sorgente ultima di ogni possibile discorso, in quanto limite estremo di ogni volontà...
------------------------
Mio padre non è nel cimitero, dov’è sepolto, è piuttosto al suo tavolo di lavoro e nei libri che mi ha lasciato, nel pensiero che mi ha trasmesso. È in queste cose, non nel cimitero. Nel cimitero, non c’è niente.
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#10441
Inviato 03 aprile 2014 - 19:39
Ora la trilogia della città di K., di Agota Kristof, che mi hanno regalato.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#10442
Inviato 03 aprile 2014 - 19:43
Sono a 3/4 del Don Chisciotte e oramai mi esprimo come uno del '600.
che libro!
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#10443
Inviato 03 aprile 2014 - 19:45
non ci credoSono a 3/4 del Don Chisciotte e oramai mi esprimo come uno del '600.
#10444
Inviato 03 aprile 2014 - 19:50
Sono a 3/4 del Don Chisciotte e oramai mi esprimo come uno del '600.
Libro meraviglioso e totale.
Una curiosità: quando hai finito, vatti a cercare il racconto di Borges di cui si parla in questa pagina:
http://www.criticale...-di-pierre.html
Secondo me lo troverai interessante.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#10445
Inviato 04 aprile 2014 - 14:05
Sono a 3/4 del Don Chisciotte e oramai mi esprimo come uno del '600.
Libro meraviglioso e totale.
«In tutto il mondo non c'è nulla di più profondo e forte di questa opera poetica. Per ora, è l'ultima parola detta dal pensiero. E se finisse la terra, e lassù da qualche parte chiedessero alla gente: "Avete capito la vostra terra, e che cosa ne avete concluso?". Allora uno potrebbe porgere in silenzio il Don Chisciotte: "Ecco le mie conclusioni sulla vita: potete per questo giudicarmi?"».
(f. dostoevskij)
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#10446
Inviato 04 aprile 2014 - 17:43
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
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MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#10447
Inviato 04 aprile 2014 - 17:55
Mio padre non è nel cimitero, dov’è sepolto, è piuttosto al suo tavolo di lavoro e nei libri che mi ha lasciato, nel pensiero che mi ha trasmesso. È in queste cose, non nel cimitero. Nel cimitero, non c’è niente.
Che però sembra molto una messa in prosa di Foscolo (come concetto, dico). Grazie comunque.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#10448
Inviato 04 aprile 2014 - 18:01
In J. questo discorso emerge, anche in maniera molto potente, soprattutto nell'ultima parte
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#10449
Inviato 04 aprile 2014 - 20:17
#10450
Inviato 06 aprile 2014 - 15:23
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