20104 replies to this topic

[Guybrush Threepwood]

Andri Snear Magnason - Love Star

preso a caso in biblio, si è rivelato una piacevole e divertente lettura, tra sci-fi distopica, satira e umorismo, tra l'altro piuttosto veloce da leggere, io l'ho finito in 2 giorni.

Suona interessante e non lo conoscevo... Qualcosa in più? Grazie

parla di questa corporazione che assume un controllo sempre piú totale sulla vita della gente, è un misto tra vonnegut, dick e huxley, umorismo nero e cinico, critica al consumismo, ai media e cosí via.

http://www.rochester...ercent/?id=6712

[combatrock]

Andri Snear Magnason - Love Star

preso a caso in biblio, si è rivelato una piacevole e divertente lettura, tra sci-fi distopica, satira e umorismo, tra l'altro piuttosto veloce da leggere, io l'ho finito in 2 giorni.

Suona interessante e non lo conoscevo... Qualcosa in più? Grazie

parla di questa corporazione che assume un controllo sempre piú totale sulla vita della gente, è un misto tra vonnegut, dick e huxley, umorismo nero e cinico, critica al consumismo, ai media e cosí via.

http://www.rochester...ercent/?id=6712

Hai toccato corde interessanti. Grazie, lo terrò in considerazione.

[Guybrush Threepwood]

mi fa piacere, se ti va poi fammi sapere se ti è piaciuto

[joseph K.]

Sono a circa metà di Auto da fé, pare un film di David Linch, una roba assolutamente angosciante, paradossale, assurda e insieme assolutamente realistica in termini emotivi.

[Leeeo]

In verità sto leggendo libretti abbastanza sottili.
Bartleby lo Scrivano, di Melville (1853), narra la storia di un avvocato che, volendo assumere un copista, si sbaglia clamorosamente e si ritrova per l'appartamento un manichino impassibile. Bello.
Memorie di una Casa Morta, di Dostoevskij (1862), racconta le vicissitudini dell'autore durante i suoi anni ai lavori forzati in Siberia. Bello, fondamentale soprattutto per capire l'evoluzione spirituale dello scrittore, che passa da un socialismo utopico ad un umilissimo abbassamento a livello terreno.
Sarrasine, di Balzac (1830), è parecchio strano. Viene usato un quadro per raccontare la storia di come una famiglia si sia arricchita, di come questa ricchezza misteriosa sia dovuta ad uno strano vecchietto, tenuto nascosto per motivi che si scopriranno in seguito. Preso su consiglio di Carmelo Bene, credo di doverlo ancora inquadrare. Ma è comunque bello.

Dopodiché Benito Cereno di Melville, I Racconti dell'Inquietudine di Conrad e Papà Goriot di Balzac.

[OldfieldReturn]

iniziato Il rinnegato di Jack Whyte,secondo libro delle Cronache di Braveheart

[Peel Slowly And See]

Benito Cereno è un racconto lungo di Herman Melville, pubblicato a New York nel 1855. Dal punto di vista temporale è strutturato in due parti. Nella prima, viene narrata una storia enigmatica, dove dietro i ruoli apparentemente ben definiti dei personaggi, sembra nascondersi un'altra versione della realtà. Aleggia infatti un alone di mistero, che sarà svelato soltanto nel finale. La seconda parte del racconto, più breve, attraverso una deposizione dettagliata, fa luce sulle vicende che hanno preceduto tutta la storia narrata in precedenza. Inoltre, toccando il tema dello schiavismo, il racconto presenta anche una chiave di lettura "politica", che si presta ovviamente a diverse interpretazioni.

[Gatto_Rognoso]

Sto leggendo "The Da Vinci Code" lol

[piersa]

Scimmia nera (Zachar Prilepin, Voland, 15 euros)

Un giornalista russo conduce una inchiesta su una sorta di ricovero che ospita bambini tra i 6 e i 17 anni da tutta la Russia e che sembrano essere "indaco", provvisti di qualche dote superiore ma solo sul versante di violenza e ferocia; un po' diventa una ossessione un po' rimanda a storie trasmesse oralmente di tutti i periodi storici in tutte le parti del mondo e infine diventa uno specchio più o meno fedele della sua stessa vita. Più che raccapezzarsi conviene, come lui stesso scrive in esergo all'ultimo capitolo, "cercare riparo".
Prilepin è uno stalinista e veterano della guerra in Cecenia. Considerato uno dei migliori scrittori in circolazione (è del 1975) è uscito in Italia per Voland che ha una vivace collana dedicata agli scrittori dell'est (in realtà pare che comunque se la passi maluccio).

Romanzo bisognoso di abbastanza attenzione coi suoi cambi di registro e quella bruma soffusa che insuffla tutta la storia ma col grande pregio di non adagiarsi negli schemi rassicuranti ma sterili (giallo, fantascienza, noir, thriller...) e che li utilizza tutti svuotandoli e rileggendoli talché potreste rimanere colpiti da alcuni passaggio decisamente comici o altri di estrema tenerezza, quando il protagonista si rivolge ai suoi due figlioli.
Spicca, oltre a lui, l'amante col il suo ricchissimo mondo interiore e il professor Platon, nume tutelare del Lazzaretto che così esordisce: "non esistono i bambini indaco, c'è solo la biologia, la fisica e la chimica". Egli è anche padre di un ragazzo affetto da idiotismo che lo rende una figura tragica.
Una bella scoperta, grazie Giuseppe.

[OldfieldReturn]

iniziato Il cavaliere dei sette regni di G.R.R. Martin

[piersa]

iniziato Il cavaliere dei sette regni di G.R.R. Martin

Oldie, hai letto Ballard o Vonnegut o Dick?

[OldfieldReturn]

solo Ballard,Il condominio e Cocaine nights

[frankie teardrop]

iniziato anche questo

[il nostro caro angelo]

Sto leggendo "Il pozzo e il pendolo e altri racconti" di Edgar Allan Poe, discreto capolavoro fino ad ora.

[joseph K.]

Finito Auto da fé: un libro malatissimo, angosciante. Non sarei sincero se dicessi che ho letto ogni singola riga, qualche parte si appesantisce un po', nel complesso è un librone che mescola surreale, paradossale, tragedia, visionarietà. Mi è parso un Kafka più nero, senza alcuna via di scampo, senza nemmeno un poco di ironia a far scendere un attimo la cappa in cui la storia è avvolta.
Pare veramente una storia di David Linch, mi chiedo cosa avesse in testa Elias Canetti per produrre un libro simile...

[Duck]

Finito Auto da fé: un libro malatissimo, angosciante. Non sarei sincero se dicessi che ho letto ogni singola riga, qualche parte si appesantisce un po', nel complesso è un librone che mescola surreale, paradossale, tragedia, visionarietà. Mi è parso un Kafka più nero, senza alcuna via di scampo, senza nemmeno un poco di ironia a far scendere un attimo la cappa in cui la storia è avvolta.
Pare veramente una storia di David Linch, mi chiedo cosa avesse in testa Elias Canetti per produrre un libro simile...

Dio!
L'ho appena ordinato su Amazon, se ne riparlerà.

[100000]

Finito Auto da fé: un libro malatissimo, angosciante. Non sarei sincero se dicessi che ho letto ogni singola riga, qualche parte si appesantisce un po', nel complesso è un librone che mescola surreale, paradossale, tragedia, visionarietà. Mi è parso un Kafka più nero, senza alcuna via di scampo, senza nemmeno un poco di ironia a far scendere un attimo la cappa in cui la storia è avvolta.
Pare veramente una storia di David Linch, mi chiedo cosa avesse in testa Elias Canetti per produrre un libro simile...

Mi invogli.
Ma ho già abbastanza libri in attesa di lettura. Me lo segno comunque.

[joseph K.]

Vi avverto se lo volete leggere che non è un libro facile. E' certamente affascinante ma non di leggerissima lettura e io onestamente qualche pagina l'ho un po' letta salticchiando, in particolare a metà dove tende ad appesantirsi mentre l'inizio e la fine sono molto belli. Però resta un bel romanzo, estremo e pianamente novecentesco.

[Duck]

Era quel che cercavo e l'avevo intuito quando l'ho acquistato ieri sera, su vaghi consigli esterni.
Poi magari lo abbandono a pagina 15 però non penso.

[piersa]

Dak, giovedì hai la partita, poi lunedì, poi di nuovo giovedì: quando lo leggerai 'stu libro?

[Duck]

Dak, giovedì hai la partita, poi lunedì, poi di nuovo giovedì: quando lo leggerai 'stu libro?

A stagione terminata, prima ovviamente dei Mondiali.
(Per altro vista la coda che s'è formata, direi che più o meno il periodo sarà davvero quello )

[Copernico]

Sto leggendo Dubliners di James Joyce, in lingua originale. Una buona metà delle storie le avevo lette quasi due anni fa in versione semplificata (ma semplificata egregiamente devo dire) in un libretto datoci per le vacanze estive. Mi piace molto questa serie di racconti, di Joyce apprezzo la densità del linguaggio e il realismo a volte quasi troppo vero. Sono arrivato alla triste "A Painful Case", e se ricordo bene il meglio deve arrivare proprio alla fine, il mini-romanzo The Dead mi aveva a suo tempo molto colpito.

[aldous]

vorrei iniziare questo, ma le circa 900 pg un po' mi spaventano.
http://www.booksblog...nce-donna-tartt

ho quasi finito questo
http://www.illibraio...88862209663.php

molto interessante, lo consiglio a combat.

Auto da fè di Canetti, ricordo di non essere riuscito ad arrivare alla fine (parte centrale pallosissima ed è lì che ho rinunciato a finirlo).

[joseph K.]

vorrei iniziare questo, ma le circa 900 pg un po' mi spaventano.
http://www.booksblog...nce-donna-tartt

L'ho prenotato in biblioteca, recensione sperticata della Lettura, stiamo a vedere, più volte mi han rifilato ciofeche...

Auto da fè di Canetti, ricordo di non essere riuscito ad arrivare alla fine (parte centrale pallosissima ed è lì che ho rinunciato a finirlo).

Eh sì, la parte del nano Fischerle probabilmente è troppo lunga e in molte parti si appesantisce e anche io ho un po' saltato, come dicevo. Però in fondo, diciamo dalla parte del portiere e Therese in avanti e soprattutto con l'arrivo del fratello di Kien torna ad essere bello potente.
Tra l'altro me lo sono sognato o Auto da fé è un pratica una "collezione" di più inizio-romanzi che poi Canetti ha unito?

[aldous]

Letto il primo capitolo de Il cardellino, credo siano una sessantina di pagine (kindle 6%) da restare senza fiato. Va be' ho un po' esagerato!

[Reynard]

Tra l'altro me lo sono sognato o Auto da fé è un pratica una "collezione" di più inizio-romanzi che poi Canetti ha unito?

Da dove hai preso questa notizia?
Non mi risulta. E Canetti nella sua autobiografia non dice nulla del genere (anzi).

[joseph K.]

Tra l'altro me lo sono sognato o Auto da fé è un pratica una "collezione" di più inizio-romanzi che poi Canetti ha unito?

Da dove hai preso questa notizia?
Non mi risulta. E Canetti nella sua autobiografia non dice nulla del genere (anzi).

Una roba che mi frullava in testa, o forse la cosa riguarda il progetto della Comédie Humaine dei folli?

[Incidente]

E niente io mi sarei convinto a cominciare:

[Reynard]

Condoglianze

[Merlo]

E niente io mi sarei convinto a cominciare:

Io ho letto in full-immersion estiva i primi due volumoni: molto avvincenti ma poi lo stratagemma narrativo di Martin (buttare dentro personaggi su personaggi, fargli capitare l'opposto di quello che ti aspetti - spesso liquidandoli all'improvviso) mi ha stufato di colpo, mi è sembrato di perdere del tempo e ho mollato la saga... se mi gira magari mi guardo la serie.

[OldfieldReturn]

iniziato 300 Nascita di un impero - La battaglia di Salamina di Andrea Frediani

[joseph K.]

iniziato:

[Greed]

Un po' di tutto. Per l'università Manzoni, Gadda, Arbasino (Anonimo Lombardo: decisamente insopportabile), Testori. Lombardia a palate.

Sto leggendo le varie versioni di Tristano e Isotta. Per ora la versione di Thomas e la Folie Tristan di Oxford. (E' un po' fatica trovare le versioni di Goffredo di Strasburgo e di Beroul, mi pare)
Mi intrigano sia le origini celtiche che si possono rintracciare in alcuni dettagli della storia, ad esempio dai nomi di Tristano Isotta e Marco, sia la tematica amorosa, le origini culturali dell'amore "romantico".

Vorrei anche leggere i poeti provenzali al di fuori delle solite antologie che ci danno alle superiori o anche all'università. Se conoscete buone edizioni economiche/tascabili, sparate.

[100000]

Finito Primavera Nera di Miller.
Davvero un fiume in piena. Posso capire che alla lunga possa stancare (specie la parte finale dove il monologo delirante non si interrompe quasi neanche fra i capitoli), ma a me è piaciuto molto. Più estremo dei due tropici, ma anche più coinvolgente a tratti. Sicuramente altalenante, non un libro per tutti i momenti, ma io me lo sono goduto.
Peccato non essere in Italia per scippare la copia di Piersa!

[joseph K.]

Arbasino (Anonimo Lombardo: decisamente insopportabile),

Tentato le Piccole Vacanze e Fratelli d'Italia. Uno degli autori più repellenti che abbia trovato, raramente non riesco a finire un libro, con lui non siono riuscito nemmeno ad iniziare. A pag. 10 era già troppo, non sopporto quello stile autoreferenziale e pieno di sé.
Comunque, soggusti eh...

[Siberia]

Finito La cagnetta (Vasilij Grossman), al contrario dell'opinione generale, ho preferito i primi due racconti.

Ora:

[Duck]

Ho cominciato stamattina "A che punto è la notte" delle sicurezze Fruttero e Lucentini.

[Fox la testa parlante]

Finito IT. Nel frattempo avevo cominciato i 49 racconti di Hemingway. Ora li ho quasi finiti.

[tiresia]

chi ha letto Daphne du maurier? dai fate coming out :;:;:;:;:;

solo il racconto da cui poi Hitch trasse gli Uccelli, racconto molto bello e molto diverso dal film

[OldfieldReturn]

iniziato E.A. Poe - Il corvo e tutte le poesie

[Desdemona]

"Viaggio al termine della notte", Louis Ferdinand Céline.
Qualcuno me lo aveva sconsigliato perchè "é noioso", "l'ho mollato dopo le prime pagine", ecc...
Io lo trovo scorrevolissimo, è uno di quei libri che durante il giorno non vedi l'ora di metterti a leggere.
Sono problematica io o chi me lo aveva sconsigliato?

[Leeeo]

"Viaggio al termine della notte", Louis Ferdinand Céline.
Qualcuno me lo aveva sconsigliato perchè "é noioso", "l'ho mollato dopo le prime pagine", ecc...
Io lo trovo scorrevolissimo, è uno di quei libri che durante il giorno non vedi l'ora di metterti a leggere.
Sono problematica io o chi me lo aveva sconsigliato?

No, i problemi semmai arrivano dopo.
A proposito: qualcuno ha letto entrambe le traduzioni? Così, per sapere.

[Harvey]

Finito Perturbamento di Bernhard, ho cominciato L'uomo di Kiev di Malamud, su consiglio di combat. Dopo un inizio a rilento, la storia sta iniziando a ingranare.

[ravel]

"Viaggio al termine della notte", Louis Ferdinand Céline.
Qualcuno me lo aveva sconsigliato perchè "é noioso", "l'ho mollato dopo le prime pagine", ecc...
Io lo trovo scorrevolissimo, è uno di quei libri che durante il giorno non vedi l'ora di metterti a leggere.
Sono problematica io o chi me lo aveva sconsigliato?

No, i problemi semmai arrivano dopo.
A proposito: qualcuno ha letto entrambe le traduzioni? Così, per sapere.

Io.
Ma senza compulsare l'originale, dato che non avrei le competenze per permettermelo.

Alla fine facevo un pari e patta, in sostanza.
Ferrero è ovviamente più "moderno" e con qualche impaccio di meno, ma nei climax (cioè, quelli che io reputo tali, s'intende) non sempre se la cavava meglio del rocambolesco traduttore (ignoto fino a pochi anni fa... ) della prima versione.

[Stephen]

Ma la prima traduzione c'è in versione integrale? Il romanzo non è stato depurato di parti?

Ciao

[ravel]

Ma la prima traduzione c'è in versione integrale? Il romanzo non è stato depurato di parti?

Ciao

Ciao Dedalus!

No, a me non risulta che sia stato "censurato" o ridotto, nella prima traduzione.
Che dice Destouches (o come diavolo si "chiama" ora, voi e la vostra mania di cambiare nickname... )?

[William Blake]

la traduzione di Alex Alexis (in realtà è sempre stato noto, eh) dovrebbe edulcorare il linguaggio ben più crudo di Céline: io l'ho solo sfogliato e mi pare non ci sia gara con la traduzione di Ernesto Ferrero. Alexis non aveva gli strumenti per poter tradurre Céline, perché non ce li aveva la stessa lingua letteraria italiana. persino la celebre impresa di Caproni di dare in italiano "Morte a credito" nel 1964 evidenzia oggi (ma anche all'epoca, passato il plauso iniziale, non mancarono delle giuste critiche) una letterarietà eccessiva e un po' mortifera, aspetto che l'originale francese non manifesta essendo ancora oggi ben più vivo e carnale

[ravel]

la traduzione di Alex Alexis (in realtà è sempre stato noto, eh)

Ma Alex Alexis non esiste, è un nome finto...

E' solo da pochi anni che sappiamo chi si nascondeva dietro quello pseudonimo.

[William Blake]

la traduzione di Alex Alexis (in realtà è sempre stato noto, eh)

Ma Alex Alexis non esiste, è un nome finto...

E' solo da pochi anni che sappiamo chi si nascondeva dietro quello pseudonimo.

lo so che è uno pseudonimo, come per altro all'epoca non era raro. onestamente non so se negli anni 30 si sapeva che fosse il nom de plume di Luigi Alessio, nonostante egli si muovesse parecchio nel mondo editoriale e intellettuale fascista, come non so da dove trai l'affermazione "è solo da pochi anni che sappiamo chi si nascondeva dietro quello pseudonimo", visto che Paolo Carile in "Céline, un allucinato di genio", datato 1969, parla dell'Alexis/Alessio in lungo e in largo...e sicuramente non era il primo.

[ravel]

non so da dove trai l'affermazione "è solo da pochi anni che sappiamo chi si nascondeva dietro quello pseudonimo", visto che Paolo Carile in "Céline, un allucinato di genio", datato 1969, parla dell'Alexis/Alessio in lungo e in largo...e sicuramente non era il primo.

La traggo da notizie di giornale.
Dovrei avere conservato, a casa, il ritaglio di giornale di qualche anno fa nel quale si svelava (come fosse una "scoperta" recente) l'arcano; controllo e poi ti dico.

Forse gli addetti ai lavori, come quello che citi, sapevano, e il "popolo bue" (al quale appartengo anch'io) no, non saprei dirti di più, al momento.