The wandering earth di Frant Gwo (2019)
ero curioso di vedere il primo megakolossal cinese, che a quanto pare ha avuto un successo immenso da quelle parti (da quel che ho capito il primo o il secondo film per incassi della storia in Cina).
Premesse da futurologia spintissima, mettiamola così: come potrà la razza umana salvarsi quando il sole entrerà nella fase di gigante rossa? Risposta: anzichè caricare l'umanità su astronavi, si sposta direttamente tutta la terra verso un nuovo sistema stellare, piantandole dei bei propulsori dalle proporzioni immani, e facendo vivere nel frattempo l'umanità, in realtà solo parte di essa (gli altri ciao) nel sottosuolo.
Ora, non che mi aspettassi un capolavoro, ma l'idea titanica/apocalittica mi ricordava certi anime spaziali super epici tipo Punta al top! Gunbuster e mi intrigava. Ero anche curioso di vedere come i cinesi interpretano l'idea di kolossal.
Risultato: se pensate che Independence day se la tirasse un po' troppo da film arty, guardate questo. Un'americanata nel senso peggiore del termine, solo con facce cinesi, facce di cui peraltro non frega assolutamente una mazza dall'inizio alla fine, visto che tutti i tanti, piattissimi personaggi non hanno un'evoluzione, non sono divertenti e quando il film ti piazza inesorabilmente il momento commovente/retorico ogni dieci minuti la reazione va dal "chi era questo?" al "chi se ne frega, muori ciao" (spesso una combinazione delle due).
Montaggio iperfrenetico (Su netflix il film è contrassegnato con "adrenalina a mille") ma questo è un esempio perfetto di come l'idea che un montaggio frenetico si traduca in "film più trascinante" non sia necessariamente vera, aumentando solamente il senso di confusione, visto che la maggior parte del tempo è anche difficile capire dove sta miriade di tizi interscambiabili che appare sullo schermo stia andando o cosa sta facendo e perchè. In pratica ho rischiato l'abbiocco.
Retorica in abbondanza, scene cretine ma senza ironia (tipo un tizio che spara con una mitragliatrice verso Giove urlando "vaffanculo Giove"), musica presa a caso da qualche libreria di banalità tanto epiche quanto anonime, trama da mano in faccia costante che alterna riciclo di idee di altri film con totali assurdità (e NO, non parlo affatto dello spostare la terra, quella sarebbe l'idea migliore del film) che viene da pensare che gli sceneggiatori li abbiano presi in una prima elementare.
Peccato.