Infatti, chi ha aperto la discussione e ha citato le sonorità disco dove non ci sono o aveva bevuto forte o non ricordava bene (spero la seconda).
Ciao Captain,
il riferimento alle sonorità disco in realtà è una citazione che ho ripreso da un libro di recensioni, "Guida all'ascolto della musica Rock" (1991 - De Vecchi editore) di Marco Pierotti.
Libro che ho visto criticato aspramente sul Web, ma che secondo me ha un approccio piuttosto originale, anche se ovviamente rispecchia i gusti personali dell'autore.
Tra le varie cose è stato il primo libro dove ho trovato finalmente recensiti i dischi dei Supertramp (che non fosse il solo "Breakfast In America").
Comunque tornando ai Pink Floyd questo è l'estratto del libro di Pierotti dove viene citato Animals:
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PINK FLOYD - "WISH YOU WERE HERE" (1975) * * * * 1/2
Anche quest'album ("Vorremmo che tu fossi qui") è dedicato a Syd Barrett, uno scomodo fantasma di cui il gruppo non riesce proprio a liberarsi. La musica, però, non è tragica né melanconica: semplicemente splendida. Se "Wish You Were Here" non è il capolavoro dei Pink Floyd, ci va molto vicino. Si tratta di un'unica sinfonia, divisa in cinque parti che hanno più o meno lo stesso andamento ma con ritmi diversi.
La title-track è tuttora uno dei pezzi più richiesti dei Pink Floyd, una ballata acustica e romantica, forse più famosa per l'introduzione affidata a effetti radioamatoriali. "Welcome To The Machine" ("Benvenuto alla macchina") è uno dei pezzi migliori e meno immediati, lentamente coinvolgente. "Have A Cigar" ("Fuma un sigaro") cantata da quel Roy Harper già omaggiato dai Led Zeppelin, è il singolo e forse il brano meglio costruito, con la splendida chitarra di Gilmour. Ma il brano centrale è "Shine On You Crazy Diamond" ("Splendo su di te pazzo diamante"), con un lungo, incredibile assolo del chitarrista rimasto fra le pagine fondamentali del Rock. Un disco che piacerà indistintamente a tutti, fans o meno dei Pink Floyd.
Dopo questo disco, che rappresenta il culmine della carriera, comincia la fase calante. "Animals" del '77, è il peggiore album del gruppo: contiene la bella "Dogs" ("Cani"), ma il resto è Disco Music da quattro soldi. "The Wall" ("Il muro"), del '79, è uno dei loro dischi più famosi ma ormai gli effetti hanno preso il sopravvento sulla musica. I dischi successivi sono tanto brutti che nemmeno vale la pena ricordarli, gli ultimi due senza neppure la mente creativa di Roger Waters.
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Il fatto che Pierotti veda queste sonorità Disco in parte è supportato dalla visione di un altro autore, Cesare Rizzi, che nel suo libro monografia sui Pink Floyd parla in Animals di ritmi funky (Pigs) ed elettrofunk (Sheep). in effetti le linee di basso nei due brani danno un po' quest'impressione...
Addirittura lessi in questo o altro forum di un legame tra Animals e le sonorità dei Pere Ubu, in particolare dell'album Dub Housing... ciò renderebbe l'opera dei Pink Floyd ancora più interessante anche a livello storico!