Bello bello bello il nuovo Ep di Charlotte Day Wilson uscito oggi, "Stone Woman":
Voce austera e controllata, melodie sophisti-pop dalle delicate aperture indie-soul, produzione elettro/acustica in aria soul-step minimale ma molto "calda" e giocata su tessiture raffinatissime, e con un songwriting semplice ma pieno di piccoli accorgimenti come piacciono a me. Brava brava brava, ora aspetto l'album con impazienza!
Povero Hugo. Un annetto ha suonato con Nick, e da allora viene quasi sempre citato come reduce di quella esperienza, nonostante abbia poi pubblicato decine di dischi.
Bello bello bello il nuovo Ep di Charlotte Day Wilson uscito oggi, "Stone Woman":
Voce austera e controllata, melodie sophisti-pop dalle delicate aperture indie-soul, produzione elettro/acustica in aria soul-step minimale ma molto "calda" e giocata su tessiture raffinatissime, e con un songwriting semplice ma pieno di piccoli accorgimenti come piacciono a me. Brava brava brava, ora aspetto l'album con impazienza!
damy, mi hai preceduto, hai visto che ho fatto bene a segnalartela? l'ep lascia ben sperare, è anche un bel passo avanti da quello precedente, soprattutto in fatto di produzione. Finalmente una soulstress con un po' di concretezza!
Povero Hugo.
Un annetto ha suonato con Nick, e da allora viene quasi sempre citato come reduce di quella esperienza, nonostante abbia poi pubblicato decine di dischi.
C'hai ragione. Personalmente citavo la recensione, devo dire che pur seguendo Cave da piu' di un quarto di secolo la genealogia dei Bad Seeds mi e' abbastanza oscura. Se avessi letto che Race ancora suona nella band non avrei battuto ciglio.
Nessuno è cascato nel nuovo di U.S. Girls? Mi sta acchiappando tantissimo, luccicante e intenso com'è. Dentro ci sta di tutto, Supertramp più plasticosi, Cars, Cindy Lauper, Blondie, assoli di sax, assoli di chitarra.
Segnalo il "nuovo nome" del cantautorato americano al femminile, Haley Henderickx in uscita sulla benemerita Mama Bird:
Esordio appena uscito che ricorda l'Alela Diane più intensa, comunque cantautorato americano per metà Laureliano (lei è di Portland, quindi c'è anche l'aspetto di band) e per metà più "moderno", in stile Angel Olsen/Sharon Van Etten.
Segnalo il secondo disco degli Snowpoet, più essenziale ma per me più riuscito dell'esordio (chamber-folk jazzy, o viceversa, con sfumature Bjork/trip-hop)
ancora una volta Ondarock colpisce nel segno, all'epoca l'esordio fu ignorato e snobbato
Molto bello davvero. Nulla di nuovo ma cesellato alla perfezione. Mai che esca dalle righe ma è proprio questo suo essere sempre così "controllato" che lo rende pregevole. Oltre ai rimandi classici (Joni Mitchell, la Tracey Thorn più folk-jazzy, persino un incedere vagamente coheniano qui e là) potrebbe piacere a chi ha apprezzato Melanie De Biasio di cui pare una versione meno inquieta e più serena e rasserenante.
Nessuna traccia del troll islandese per fortuna.
EDIT Se proprio devo trovare un rimando nordico la voce mi ricorda un po' quella della (seconda) cantante dei norvegesi The 3rd and the Mortal e dell'album "In This Room" in particolare (che pure andava su territori jazzati). Ma mi rendo conto che come rimando possa essere sconosciuto ai piu... Allora dico anche certo cantautorato-indie USA dei tardi '90 (Tara Jane O'Neill per esempio e per non andare a parare sulla solita Cat Power
mi sono imbattuto in questi turchi che sembrano un misto fra temples/king gizzard e anatolian rock anni settanta (praticamente turchi hipster - ah, sono da amsterdam!) e non mi e' dispiaciuto.
il disco penso non ci sia ancora, spero che ci lascino su una patina di polvere che gia' live rischiano la troppa pulizia (bravi pero'!).
Riassunto delle puntate precedenti:
- l'ultimo disco solista in tutto e per tutto è datato 2004 (Grown backwards);
- in mezzo la colonna sonora di Big love (bella, com'è bella pure la serie), il musical su Imelda Marcos con Fatboy Slim Here lies love (trascurabile ma l'idea ha del geniale), il ritorno di Brian Eno con quell'electro-gospel di Everything that happens will happen today, la più riuscita collaborazione con St. Vincent, Love this giant;
- qualche libro tra cui la biografia-istruzioni per l'uso della musica How music works.
Son passati da 40 anni dai Talking Heads per cui domandarsi se David Byrne abbia ancora da dire è lecito. Se come personaggio a tutto tondo mi pare fin troppo ovvio che abbia ancora fin troppe cose che gli frullano per la testa, in ambito musicale qualche dubbio in più ce l'avevo, anche perchè Love this giant pare molto più della cara Annie che suo.
Il primo singolo da questo nuovo album (particolarmente ottimista, tanto da esser abbinato a un suo progetto chiamato Reasons to be cheerful) è stata una gradita sorpresa:
La discografia solista di Byrne non è mai stata convincente del tutto. Anche il bellissimo Rei momo alla fine è un po' troppo lungo, e gli altri sono decisamente discontinui, e pure quest'ultimo non è esente da difetti anche se mantiene un buon livello qualitativo in tutti i suoi i 35 minuti circa. Le coordinate musicale sono sempre quelle, all'incirca, di un pop sintetico, sofisticato ma anche ballabile come una versione più curata di Look into the eyeball. Qualche pezzo decisamente azzeccato: Every day is a miracle, Gasoline and dirty sheets, gli orientaleggiamenti di This is that e pure i funkeggiamenti di It's not dark up here. L'album funziona meno quando i ritmi rallentano (Bullet, Doing the right thing, Dog's mind) e non sarà di certo il capolavoro di un artista che ormai ha 66 anni e c'ha regalato di tutto e di più, ma si fa senz'altro apprezzare.
2
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
nulla di nuovo eh, influenze che si sentono subito (Interpol ma sopratutto In The Aeroplane Over the Sea) ma comunque un gran bel disco, tanto che io per adesso lo piazzerei al numero uno tra questi del 2018. Non c'è un vero punto debole, tiene per più di 1 ora, cosa rarissima ad oggi. Insomma, ve lo consiglio caldamente.
Croonerismo come se non ci fosse un domani (nel senso che proprio l'orizzonte è quello degli anni 50-60 poi reiterati nel tempo), al crocevia tra Roy Orbison e Chris Isaak, Elvis e Antony. Vocione, orchestrazione, romanticone, lacrimone tutto -one insomma. Non un'oncia di novità ma se ne avesse anche solo un pizzico sarebbe già un altro disco.
A me sta piacendo molto (d'altronde è piacionissimo per definizione) il nuovo di Marlon Williams, qui recensito dal mormoreo XTC.
...si, bello, suonato e arrangiato in modo ottimo.
Tutto altro genere (modern classical, minimalismo, ambient) ma ho apprezzato anche By The Deep Sea del nostro Federico Albanese (http://www.ondarock....ythedeepsea.htm). In lista anche l'ultimo dei Car Seat Headrest
Degli Young Fathers avete già parlato? "Cocoa Sugar" è il primo disco che mi ha convinto pienamente ques'anno (è anche il terzo che ho ascoltato finora). Per chi non li conoscesse, sono un trio scozzese che nel 2014 ha vinto un Mercury Prize. La loro musica è molto fluida e non riuscirei a catalogarla con precisione, direi che si muovono tra una sorta di trip-hop post-moderno e una specie di gospel/soul corale. I loro pezzi in genere sono molto catartici e oscuri.
http://youtu.be/qQFPikYSalg
http://youtu.be/Uz-uEW_Rur4
Il disco è corto e si fa ascoltare volentieri perché è vario. Consigliato a tutti, secondo me può essere un ascolto abbastanza trasversale e poi loro sono bravi e se lo meritano.
Degli Young Fathers avete già parlato? "Cocoa Sugar" è il primo disco che mi ha convinto pienamente ques'anno (è anche il terzo che ho ascoltato finora). Per chi non li conoscesse, sono un trio scozzese che nel 2014 ha vinto un Mercury Prize. La loro musica è molto fluida e non riuscirei a catalogarla con precisione, direi che si muovono tra una sorta di trip-hop post-moderno e una specie di gospel/soul corale. I loro pezzi in genere sono molto catartici e oscuri.
http://youtu.be/qQFPikYSalg
http://youtu.be/Uz-uEW_Rur4
Il disco è corto e si fa ascoltare volentieri perché è vario. Consigliato a tutti, secondo me può essere un ascolto abbastanza trasversale e poi loro sono bravi e se lo meritano.
In questo ultimo si sente tantissimo il beneficio del lavoro alla corte dei Massive Attack.
Sono molto bravi gli Young Fathers, e con questo ultimo disco si sono anche un po' alleggeriti rispetto alle uscite precedenti il che alle mie orecchie è sempre un bene anche se l'amore ancora non è scattato - li vidi pure dal vivo un paio d'anni fa ma li avevo trovati davvero "opprimenti" con quelle basi industriali e un set a tratti prossimo allo screamo. Oggi invece quando infilano ritornelli cantati su base elettronica mi viene semmai in mente il Kele di "Trick", e anche i Massive Attack evidentemente li hanno ispirati ad ammorbidire un po' la produzione e far fluire meglio la scrittura (cosa che so per certo non sta piacendo molto ai loro fan carbonari della primissima ora, si sta ricreando una situazione analoga a quella del Ghostopoet delle aperture "pop" del secondo disco).
Io sono innamorato del nuovo disco di Gwenno - "Le Kov" - che mi sono già procurato in Cd per avere tutti i testi:
Per chi non la conoscesse, la gallese Gwenno Saunders era una delle Pipettes, trio vocale vintage-pop molto famoso in Uk negli anni 00 e nel quale militava pure Rose Elinor Dougall - se non avete mai sentito "Pull Shapes" dovete assolutamente rimediare.
Oggi Gwenno è lontana anni luce dal wall of sound della sua ex-band, e sta esplorando paesaggi psych-pop elettronici ed atmosferici, intrisi di ritratti campestri, di vecchie leggende celtiche e di futuribili osservazioni di un cielo stellato, lambendo tanto il folk pastorale quanto tintinnii di space disco. Rispetto al precedente e più spigoloso "Y Dydd Olaf", questo nuovo mostra una maggiore cura nell'impasto acustico (ci sono più archi, chitarre e percussioni), e il tutto svolazza a mezz'aria come una brezza sull'oceano. In più, mentre il precedente album era quasi interamente cantato in gallese (la lingua di sua madre), "Le Kov" è cantato tutto in cornico, la lingua nativa di suo padre che oggi viene ufficialmente usata in Cornovaglia da meno di 1000 persone ed è sulla via di perdersi per sempre. Tutte le volte che lo metto su, è come se facessi momentaneamente parte di un mondo nuovo che è al contempo ancestrale e modernissimo. Lei poi ha una voce soffice che dà dipendenza.
Ho messo "in scaletta" Gwenno (qui un interessante approfondimento del Guardian sull'album e sulla particolare storia di Gwenno) e dato una prima ascoltata agli Young Fathers (per ora non mi pronuncio, ma è quanto meno interessante).
0
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
nulla di nuovo eh, influenze che si sentono subito (Interpol ma sopratutto In The Aeroplane Over the Sea) ma comunque un gran bel disco, tanto che io per adesso lo piazzerei al numero uno tra questi del 2018. Non c'è un vero punto debole, tiene per più di 1 ora, cosa rarissima ad oggi. Insomma, ve lo consiglio caldamente.
Scusa Muk, non ce l'ho con te nello specifico; ma mi sembra un capellino antipatico postare solo un'immagine confidando che chi è interessato vada a vedere su Google Immagini a cosa si riferisca.
Poi magari l'immagine viene spostata/cancellata e nessuno capisce che ti volevi riferire al nuovo di Car Seat Headrest.
i primi mesi del 2018 mi sembrano molto entusiasmanti, direi che c'è ne per tutti i gusti
Confidavo in una tua recensione sull'ottimo nuovo dei Field Music.
0
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
nulla di nuovo eh, influenze che si sentono subito (Interpol ma sopratutto In The Aeroplane Over the Sea) ma comunque un gran bel disco, tanto che io per adesso lo piazzerei al numero uno tra questi del 2018. Non c'è un vero punto debole, tiene per più di 1 ora, cosa rarissima ad oggi. Insomma, ve lo consiglio caldamente.
Scusa Muk, non ce l'ho con te nello specifico; ma mi sembra un capellino antipatico postare solo un'immagine confidando che chi è interessato vada a vedere su Google Immagini a cosa si riferisca.
Poi magari l'immagine viene spostata/cancellata e nessuno capisce che ti volevi riferire al nuovo di Car Seat Headrest.
i primi mesi del 2018 mi sembrano molto entusiasmanti, direi che c'è ne per tutti i gusti
Confidavo in una tua recensione sull'ottimo nuovo dei Field Music.
in arrivo
Gwenno è superbo in arrivo una recensione di eccellente livello su queste pagine
In pratica Gwenno sostituì nelle Pipettes Julia Clark-Lowes che andò a fondare gli Indelicates! Altro che le Spice Girls!
0
"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."
molto bello (s'intuisce gia' dalla copertina) il disco degli insecure men aka il tipo sdentato & manipolatore di suoni della fat white family + il riccio dei childhood, ma solo in veste di spalla.
una (la piu' catchy) l'avevo postata nel topic dei singoli. eccone un'altra che forse da un'idea migliore del disco (video bellissimo):
(i link sono tutti a cose citate nelle interviste fra le fonti d'ispirazione).
disco sonnolento (si sente che ha una passione per gli oppiacei), piu' di atmosfere che di canzoni fatte e finite (anche se qualche bombetta pop c'e', tipo la cavalcata glam di mekong glitter o il pop giocattoloso di the saddest man in penge). sempre al limite fra lo zucchero e l'incubo, twinpeaksiano insomma.
accattatevillo!
edit: ah ho scordato di citare i testi, che sulla scia della FWF meritano sempre attenzione (molti sono ad opera del suo compare lias.
molto bello (s'intuisce gia' dalla copertina) il disco degli insecure men aka il tipo sdentato & manipolatore di suoni della fat white family + tipo dei childhood, ma solo in veste di spalla.
una (la piu' catchy) l'avevo postata nel topic dei singoli. eccone un'altra che forse da un'idea migliore del disco (video bellissimo):
(i link sono tutti a cose citate nelle interviste fra le fonti d'ispirazione).
disco sonnolento (si sente che ha una passione per gli oppiacei), piu' di atmosfere che di canzoni fatte e finite. sempre al limite fra lo zucchero e l'incubo, twinpeaksiano insomma.
Inelegantly Wasted In Papa's Penthouse Pad In Belgravia
Members
26263 Messaggi:
Inviato 26 marzo 2018 - 09:04
molto bello (s'intuisce gia' dalla copertina) il disco degli insecure men aka il tipo sdentato & manipolatore di suoni della fat white family + il riccio dei childhood, ma solo in veste di spalla.
una (la piu' catchy) l'avevo postata nel topic dei singoli. eccone un'altra che forse da un'idea migliore del disco (video bellissimo):
(i link sono tutti a cose citate nelle interviste fra le fonti d'ispirazione).
disco sonnolento (si sente che ha una passione per gli oppiacei), piu' di atmosfere che di canzoni fatte e finite (anche se qualche bombetta pop c'e', tipo la cavalcata glam di mekong glitter o il pop giocattoloso di the saddest man in penge). sempre al limite fra lo zucchero e l'incubo, twinpeaksiano insomma.
accattatevillo!
edit: ah ho scordato di citare i testi, che sulla scia della FWF meritano sempre attenzione (molti sono ad opera del suo compare lias.
Ad un primo ascolto mi sembra valido valido.
Ci sento parecchio Jacco Gardner in primis ed ovviamente Barrett. MEKONG GLITTER parte con lui e finisce con i Denim.
1
"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
"Coglione"
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
nulla di nuovo eh, influenze che si sentono subito (Interpol ma sopratutto In The Aeroplane Over the Sea) ma comunque un gran bel disco, tanto che io per adesso lo piazzerei al numero uno tra questi del 2018. Non c'è un vero punto debole, tiene per più di 1 ora, cosa rarissima ad oggi. Insomma, ve lo consiglio caldamente.
Per quanto mi riguarda, l'ho ascoltato solo una volta ma è decisamente un lavoro molto affascinante. Da risentire con attenzione.
nulla di nuovo eh, influenze che si sentono subito (Interpol ma sopratutto In The Aeroplane Over the Sea) ma comunque un gran bel disco, tanto che io per adesso lo piazzerei al numero uno tra questi del 2018. Non c'è un vero punto debole, tiene per più di 1 ora, cosa rarissima ad oggi. Insomma, ve lo consiglio caldamente.
Un disco per la primavera, "Mostly Sunny" dei Flowertruck, jangle-pop australiano ma più in orbita Orange Juice/Cure più solari/A-ha/quellarobalìcoisynth:
Io ho sentito due singoli degli Insecure Men e ho chiuso. Minestra riscaldata per la milionesima volta dai, non ci sono neanche le canzoni dai, è proprio sottofondo da caffè indie vintage.
Segnalo (a nessuno) che e' uscito un nuovo disco di Grant-Lee Phillips, "Widdershins". Ad un primo ascolto molto carino, piu' elettrico e svelto dei suoi ultimi, anche se l'incantata bellezza ritrovata del precedente "The Narrows" di due anni fa, ma anche dello spartano "Walking in the Green Corn" del 2012, sono un'altra cosa.
In ascolto l'ultimo di Jack White. Aspettative abnormi.
Per me e' un grande "mah!". Un mostricino musicale che non so dire quanto sia nobilmente freak e quanto vuotamente capriccioso.
Io ho sentito due singoli degli Insecure Men e ho chiuso. Minestra riscaldata per la milionesima volta dai, non ci sono neanche le canzoni dai, è proprio sottofondo da caffè indie vintage.
avevo messo le mani avanti sulla mancanza di canzoni (ma alla fine per un amante di ariel pink teenage boy va piu' che bene), comunque alla musica da sottofondo da caffe' indie non e' malvagia come definizione, poteva andargli peggio.
poi me il suono e' abbastanza originale, non la solita psychata lo-fi che riciccia fuori i soliti due-tre nomi. jacco gardner si avvicina un po', ma qua ci trovo influenze piu' variegate e penso che comunque fare musica "da sottofondo" fosse un po' l'intenzione, visti i riferimenti citati.
E' da un paio di giorni che ascolto il nuovo album di Kacey Musgraves, "Golden Hour". Lei sarebbe una sorta di reginetta del country contemporaneo, che tuttavia, per usare un eufemismo, non è esattamente tra i miei generi preferiti. Ma questo nuovo disco suona da dio, produzione ariosa (sarò matto ma in alcuni punti mi ricorda la produzione di Ok Computer) e melodie riconcilianti. Non esente da momenti un po' troppo melensi, ma si tratta di songwriting che una volta tanto arriva al cuore senza troppi giri.
0
"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."
Dai che il disco di Tracey Thorn merita una platea ondarockiana più ampia c'è dentro tutto per un perfetto disco pop,c'è l'amore per il passato rivisitato con umori contemporanei che rende tutto il lavoro non solo un ritorno di una vecchia gloria. Poi c'è la più bella ballata degli ultimi 150 anni.
0
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Raga mi avete quasi fatto passare la voglia di ascoltare musica nel 2018
Ma qualcosa di elettronico nuovo e bello no?
0
“Without examples, without models, I began to believe voices in my head – that I was a freak, that I am broken, that there is something wrong with me, that I will never be lovable… Years later I find the courage to admit that I am transgender and this doesn’t mean that I am unlovable… So that this world that we imagine in this room might be used to gain access to other rooms, to other worlds previously unimaginable.”
Riassunto delle puntate precedenti:
- l'ultimo disco solista in tutto e per tutto è datato 2004 (Grown backwards);
- in mezzo la colonna sonora di Big love (bella, com'è bella pure la serie), il musical su Imelda Marcos con Fatboy Slim Here lies love (trascurabile ma l'idea ha del geniale), il ritorno di Brian Eno con quell'electro-gospel di Everything that happens will happen today, la più riuscita collaborazione con St. Vincent, Love this giant;
- qualche libro tra cui la biografia-istruzioni per l'uso della musica How music works.
Son passati da 40 anni dai Talking Heads per cui domandarsi se David Byrne abbia ancora da dire è lecito. Se come personaggio a tutto tondo mi pare fin troppo ovvio che abbia ancora fin troppe cose che gli frullano per la testa, in ambito musicale qualche dubbio in più ce l'avevo, anche perchè Love this giant pare molto più della cara Annie che suo.
Il primo singolo da questo nuovo album (particolarmente ottimista, tanto da esser abbinato a un suo progetto chiamato Reasons to be cheerful) è stata una gradita sorpresa:
La discografia solista di Byrne non è mai stata convincente del tutto. Anche il bellissimo Rei momo alla fine è un po' troppo lungo, e gli altri sono decisamente discontinui, e pure quest'ultimo non è esente da difetti anche se mantiene un buon livello qualitativo in tutti i suoi i 35 minuti circa. Le coordinate musicale sono sempre quelle, all'incirca, di un pop sintetico, sofisticato ma anche ballabile come una versione più curata di Look into the eyeball. Qualche pezzo decisamente azzeccato: Every day is a miracle, Gasoline and dirty sheets, gli orientaleggiamenti di This is that e pure i funkeggiamenti di It's not dark up here. L'album funziona meno quando i ritmi rallentano (Bullet, Doing the right thing, Dog's mind) e non sarà di certo il capolavoro di un artista che ormai ha 66 anni e c'ha regalato di tutto e di più, ma si fa senz'altro apprezzare.
Tra l'altro se non sbaglio si e' "dovuto" (ha voluto) scusare perche' nell'album ci sono solo collaborazioni con uomini.
0
“Without examples, without models, I began to believe voices in my head – that I was a freak, that I am broken, that there is something wrong with me, that I will never be lovable… Years later I find the courage to admit that I am transgender and this doesn’t mean that I am unlovable… So that this world that we imagine in this room might be used to gain access to other rooms, to other worlds previously unimaginable.”
Tra l'altro se non sbaglio si e' "dovuto" (ha voluto) scusare perche' nell'album ci sono solo collaborazioni con uomini.
Sì, non so se si sia scusato perchè è una persona gentile o perchè rispondere "grandissime teste di minchia, guardate con chi ho fatto l'ultimo" avrebbe causato ulteriori irritazioni.
0
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
Tra l'altro se non sbaglio si e' "dovuto" (ha voluto) scusare perche' nell'album ci sono solo collaborazioni con uomini.
Sì, non so se si sia scusato perchè è una persona gentile o perchè rispondere "grandissime teste di minchia, guardate con chi ho fatto l'ultimo" avrebbe causato ulteriori irritazioni.
In ogni caso per me ha sbagliato a scusarsi, anche perche' sono scuse o ipocrite o dettate da demenza senile. Gli artisti con cui collaborare li ha scelti lui, per meriti artistici suppongo, di certo non se ne e' accorto una volta finito l'album.
Vecchiettismi 2018: "elettronica = nuovo".
Mi stai dando del vecchio? Guardate che e' un attimo che volano i coltelli qua. Anche tu Lassigue eh.
Spoiler
Sto scherzando
0
“Without examples, without models, I began to believe voices in my head – that I was a freak, that I am broken, that there is something wrong with me, that I will never be lovable… Years later I find the courage to admit that I am transgender and this doesn’t mean that I am unlovable… So that this world that we imagine in this room might be used to gain access to other rooms, to other worlds previously unimaginable.”