É cliff il tipo del video
Topic Dei Dialetti
#151
Inviato 31 agosto 2017 - 12:37
miamusica
______________
And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought
Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.
#152
Inviato 31 agosto 2017 - 12:38
Ha anche l'occhio rosso per gli spinelli.
#153
Inviato 31 agosto 2017 - 12:41
#Spinelli é dialettale?
miamusica
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And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought
Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.
#154
Inviato 31 agosto 2017 - 12:44
Non lo so, a me piace molto come parola.
#155
Inviato 31 agosto 2017 - 12:45
a me piace molto come parola.
allora é una lingua.
miamusica
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And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought
Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.
#156
Inviato 31 agosto 2017 - 12:46
un idioletto.
Se fumi troppo spinello, diventi un po' idioletto.
#157
Inviato 31 agosto 2017 - 12:51
Do dei + a caso, perché tanto ci siamo capiti.
Ero talmente in modalità dialetto che quando ho cominciato a leggere "Do dei" mi sono raffigurato due dita
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#158
Inviato 31 agosto 2017 - 12:53
Per quanto riguarda il "eh ma uno standard Veneto/sardo/emiliano non è mai esistito, sarebbe una roba artificiale": anche l'italiano standard è molto recente (e molto più artificiale se vogliamo, dato che fino a 70 anni fa lo parlavano in cinque). E anche tutte le lingue nazionali nostre vicine, le standardizzazione vere e proprie son state fatte quasi tutte tra il 700~800 se non dopo (nell'est Europa).
(All'uni sto seguendo un corso su "morte e conservazione linguistica", e si discute un sacco di tutte le varie policy possibili, gli ostacoli e le contraddizioni insite alla pianificazione linguistica, sia in un verso [preservare la diversità che esiste] che nell'altro [ridurla]. Fondamentalmente il parere della comunità scientifica è questo: preservare tutte le lingue locali è un'ottima idea, fa bene, me la sposo; però, money money money)
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#159
Inviato 31 agosto 2017 - 12:56
Non male neppure questi:
Legno ->boouque (La Thuile/Valgrisenche), boou (Fénis/Saint-Vincent), bohc (Issogne/Arnad/Fontainemore), bòsch (piemontese)
Fragola -> fréya (Courmayeur/La Thuile), frec (Saint-Marcel/Fénis), frahté (Issogne/Arnad/Donnas), frastel (Fontainemore/Gaby), fròla (piemontese)
Manza -> modze (Courmayeur/Saint-Vincent), modja (Val di Ayas), manza/monza (Fontainemore), manz-a (piemontese)
Ago -> euille (La Thuile/Aymavilles), euye (Verrayes/Saint-Vincent), iye (Arnad/Issogne), uilla (Fontainemore), uja (piemontese)
Neve -> néi in tutta la Valle, fiòca in piemontese
Panna -> cranma/cramma in tutta la Valle, crema/panera in piemontese. Panna montata in patois diventa fiocca (come la neve in piemontese)
Il patois di Fontainemore praticamente è piemontese con alcuni termini franco-provenzali.
#160
Inviato 31 agosto 2017 - 12:58
un altro paio di interventi di Thaelly, di Elle, di Flood e di Cliff che ci dice che da anni non fuma piú canne e ci spostiamo in TdG
miamusica
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And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought
Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.
#161
Inviato 31 agosto 2017 - 13:05
Ho un ospite toscano in questi giorni che per dire spazzatura dice "il sudicio", ogni volta mi viene voglia di sparargli o in alternativa di rannicchiarmi in posizione fetale sotto un piumone con uno spinello™.
#162
Inviato 31 agosto 2017 - 13:08
Ho un ospite toscano in questi giorni che per dire spazzatura dice "il sudicio", ogni volta mi viene voglia di sparargli o in alternativa di rannicchiarmi in posizione fetale sotto un piumone con uno spinello™.
che poi dirà "il sudiscio"
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#163
Inviato 31 agosto 2017 - 13:09
ovvio
#164
Inviato 31 agosto 2017 - 13:14
Macchè litigio, io il sardo non lo parlo e non lo considero nemmeno parte del mio background culturale quindi non me ne potrebbe fregare di meno di "difenderlo"... però è davvero stata riconosciuta per legge come lingua neolatina da ormai diversi anni con conseguenze (che io trovo aberranti) quali l'insegnamento in alcune scuole primarie con possibilità di sostenere addirittura esami in lingua e presentare documentazioni burocratiche presso alcuni uffici in sardo. Cosa che invece non avviene appunto col sassarese o il gallurese...
non per difendere i sardi ma il motivo è che sono considerate varianti della lingua corsa e non sarda, così come la limba non considera l'algherese.
gli esami, i documenti etc sono la conseguenza della LSC come tentativo di standard scritto che rappresenta entrambe le macrovarianti del sardo, e il sassarese e il gallurese sono escluse perché non sono né sarde né scritte.
I aim to misbehave
#165 Guest_Michele Murolo_*
Inviato 31 agosto 2017 - 13:15
Comunque visto che i terroni del forum millantano prestiti linguistici dovute alle infinite dominazioni che hanno subito, cerchiamo di riportare un po' di parità. Dialetto Lombardo-saronnese
Dal francese
Giambon (Jambon-prosciutto)
bisgiò (bijou-gioiello)
buscion(bouchon- turacciolo)
gabarè (cabaret-vassoio)
cadò (cadeau-dono)
cavra(chevre-capra)
safran (safran-zafferano)
franc(franc-moneta)
pedrioeu (perloir-imbuto)
gippon (gipon-giubbone)
bouché (bouquet-mazzo di fiori)
pomm (pomme-mela)
Dallo spagnolo
Marosée (marrozero-mediatore)
tomatis (tomate-pomodoro)
beata (beata-bigotta)
rosciada (rociada-scroscio di pioggia)
stremizzi (estremezo-spavento)
sciresa (cereza-ciliegia)
Dal tedesco
ghell (geld-denaro)
stacchetta (stachel-chiodo)
coo (Kopf-testa)
sleppa (schlappe-ceffone)
trincà (trinken-bere)
sloffen (schlafen-dormire)
ranff (krampf-crampo)
#Va' a da' via il cu cun vert l'umbrela
#166
Inviato 31 agosto 2017 - 13:19
Dal tedesco
sleppa (schlappe-ceffone)
vabhé ciao
anche qui diciamo SLEPPA...non ci avevo mai pensato alla deriva deutsch.
enorme mick
miamusica
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And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought
Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.
#167
Inviato 31 agosto 2017 - 13:20
Ovviamente è la sberla (che già è un termine nordico, no?) soprattutto data al pallone, quando tiri una MINA, una SBORDA.
Grande Mick ma sono indeciso, fra gli altri, sul valore di safran e tomatis(forse ho sentito anche il post-tutto "pumatis"), perché il primo si dice più o meno così in tutto il mondo e il secondo pure, per questioni di Denominazione di Origine Controllata. No?
#postchiaro
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
#168
Inviato 31 agosto 2017 - 13:22
Comunque visto che i terroni del forum millantano prestiti linguistici dovute alle infinite dominazioni che hanno subito, cerchiamo di riportare un po' di parità. Dialetto Lombardo-saronnese
Dal francese
Giambon (Jambon-prosciutto)
bisgiò (bijou-gioiello)
buscion(bouchon- turacciolo)
gabarè (cabaret-vassoio)
cadò (cadeau-dono)
cavra(chevre-capra)
safran (safran-zafferano)
franc(franc-moneta)
pedrioeu (perloir-imbuto)
gippon (gipon-giubbone)
bouché (bouquet-mazzo di fiori)
pomm (pomme-mela)
Molto interessante, le parole affini con il piemontese (anche perché il Piemonte l'è nen/pa leugn) sono diverse.
Safran -> safran (uguali)
Pomm -> pom (praticamente uguali)
Gabaret -> cabaret (quasi uguali)
Buscion -> bossòn (quasi uguali)
Pedrioeu -> pidriòt (quasi uguali)
Cavra -> crava
#169
Inviato 31 agosto 2017 - 13:24
vado in cartoleria a stampare tutto il topic
#ilforummortomettilonelculo
miamusica
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And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought
Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.
#170
Inviato 31 agosto 2017 - 13:34
Per quanto riguarda il "eh ma uno standard Veneto/sardo/emiliano non è mai esistito, sarebbe una roba artificiale": anche l'italiano standard è molto recente (e molto più artificiale se vogliamo, dato che fino a 70 anni fa lo parlavano in cinque).
L'italiano standard è sì recente ma non artificiale nel senso assoluto in cui sarebbe artificiale uno standard sardo. Bene o male l'uso si è modificato e diffuso naturalmente in seguito a processi sociali profondi, non per editto. Di un sardo standard, per dire, non si intravede nulla del genere (anzi) e infatti i tentativi di crearne uno (Limba sarda comuna) sono falliti. Poi non è che io voglia cancellare il sardo dalla faccia della terra, mi sta bene che venga salvaguardato, semplicemente penso che nel tentativo di preservarlo si debba evitare di farne una questione di vita o di morte, di identità in pericolo, di bilinguismo forzato. Le cose vanno come devono andare, alla fine. Tra il proteggere un soldato molto ferito e il pretendere che si alzi in piedi e combatta come se non fosse successo niente ce ne passa.
#171
Inviato 31 agosto 2017 - 13:53
Dirac stavo guardando il tuo ultimo link in firmama alla fine Giannini se la incula la Melato?
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Dirac a jero drío vardare il tuo ultimo link
ma aa fín Giannini sea gá inciapetá la Melato?
No, aa fine le Gennarino che o ciapa intel cul :'
#172
Inviato 31 agosto 2017 - 13:53
Comunque visto che i terroni del forum millantano prestiti linguistici dovute alle infinite dominazioni che hanno subito
respingo con forza la narrazione post unitaria che vuole il sud italia vittima per secoli di infinite dominazioni straniere. l'unica "dominazione" c'è stata con il vice-reame dal 1503 al 1731, prima e dopo erano tutti re sicuramente più "italiani" di cavour (tranne i capostipiti)
fine OT revisionista
#173
Inviato 31 agosto 2017 - 13:59
Comunque visto che i terroni del forum millantano prestiti linguistici dovute alle infinite dominazioni che hanno subito
respingo con forza la narrazione post unitaria che vuole il sud italia vittima per secoli di infinite dominazioni straniere. l'unica "dominazione" c'è stata con il vice-reame dal 1503 al 1731, prima e dopo erano tutti re sicuramente più "italiani" di cavour (tranne i capostipiti)
fine OT revisionista
Meno male che hai specificato, ero già partito in modalità cagacazzi
(E comunque ognuno di quei capostipiti si è trascinato dietro una folla di nobiluomini, cavalieri e avventurieri vari a cui distribuire feudi nel regno. Il vicereame è stato paradossalmente il periodo in cui sono arrivati meno nuovi proprietari dall'estero).
Tornando al tema, chissà quanto deve essere stato bello sentir parlare in napoletano alla corte dei borboni. Mi immagino questi nobili settecenteschi imparruccati esprimersi come tanti Savastano.
#174
Inviato 31 agosto 2017 - 14:02
Ovviamente è la sberla (che già è un termine nordico, no?)
pride of the north
#175
Inviato 31 agosto 2017 - 14:04
(E comunque ognuno di quei capostipiti si è trascinato dietro una folla di nobiluomini, cavalieri e avventurieri vari a cui distribuire feudi nel regno. Il vicereame è stato paradossalmente il periodo in cui sono arrivati meno nuovi proprietari dall'estero).
sì ma tu m'insegni che il regno era indipendente, dominazione è un'altra cosa. e poi si ambientavano subito, da de baux a del balzo era un attimo
Tornando al tema, chissà quanto deve essere stato bello sentir parlare in napoletano alla corte dei borboni. Mi immagino questi nobili settecenteschi imparruccati esprimersi come tanti Savastano.
temo si parlasse un semplicissimo italiano, così come in italiano erano scritte le leggi. "facite ammuina" tra le prime fake news della storia
#176
Inviato 31 agosto 2017 - 14:04
Ho un ospite toscano in questi giorni che per dire spazzatura dice "il sudicio", ogni volta mi viene voglia di sparargli o in alternativa di rannicchiarmi in posizione fetale sotto un piumone con uno spinello™.
che poi dirà "il sudiscio"
i' sudicio, la elle non si pronuncia, e suona un po' come un'unica parola, issùdicio
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#177
Inviato 31 agosto 2017 - 14:05
per favore basta toscano
dai dest, suvvia anche tu!
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i' mi babbo i la tu mamma, ok si, bravi, bravi toscani
miamusica
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And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought
Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.
#178
Inviato 31 agosto 2017 - 14:14
Ovviamente è la sberla (che già è un termine nordico, no?)
pride of the north
poi ci sarebbe tutto il settore di studi su sberla nel senso arakiano del termine
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#179
Inviato 31 agosto 2017 - 16:08
Come dite nel vostro dialetto il nome dei parenti? Anche qui ci sono dei termini interessanti:
Madre -> mère in francese, mae/mée/meye in Alta Valle, mare in Media e Bassa Valle, mare in piemontese
Padre -> père in francese, pae/pée/peye in Alta Valle, pappa in Media Valle, pare in Bassa Valle, pare in piemontese
Sorella -> soeur in francese, cheerou in Alta Valle, seoui in Media Valle, séroù in Bassa Valle, seur in piemontese
Fratello -> frère in francese, frére/frée in Alta Valle, fréye in Media Valle, frére in Bassa Valle, frel in piemontese
Zia -> tante in francese, tanta in Alta Valle, lanta/anta in Media Valle, tata in Bassa Valle, magna in piemontese
Zio -> oncle in francese, lavòn in Alta Valle, onclle in Media Valle, barba in Bassa Valle, barba in piemontese
Nonna -> grand-mère in francese, madan/mammagran in Alta Valle, granmée in Media Valle, grousa/maye in Bassa Valle, granda in piemontese
Nonno -> grand-père in francese, padan/pappagran in Alta Valle, granpée in Media Valle, grou/nonno in Bassa Valle, grand in piemontese
Figlia -> fille in francese, raga/gousse in Alta Valle, feuille in Media Valle, bouéba/feuye in Bassa Valle, fija in piemontese
Figlio -> fils in francese, meinou in Alta Valle, garson in Media Valle, mignot in Bassa Valle, fieul in piemontese
#180
Inviato 31 agosto 2017 - 16:31
Ho un ospite toscano in questi giorni che per dire spazzatura dice "il sudicio", ogni volta mi viene voglia di sparargli o in alternativa di rannicchiarmi in posizione fetale sotto un piumone con uno spinello™.
che poi dirà "il sudiscio"
eh no però
sudicio in italiano è sudiʧo, mentre sudiscio sarebbe qualcosa come sudiʃːo
e sudicio (in toscana) è pi+ o meno sudiʃo
thelly coregimi se sbaglio.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#181
Inviato 31 agosto 2017 - 16:45
sudiʃːo penso sia impronunciabile, i due punti indicano le geminate (le doppie), e sc non è mai doppia in ita.
"sudiscio" è sudiʃo
Ma non so se ho capito cosa intendi o come pronunciate quella sudicia parola.
#182
Inviato 31 agosto 2017 - 17:21
da altre parti fanno esattamente il contrario - per dire, in Puglia (ma immagino anche in altre parti d'Italia) dicono "prosciutto" esattamente come un toscano leggerebbe "prociutto" (che è diverso da come si pronuncia correttamente prosciutto in italiano).
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#183
Inviato 31 agosto 2017 - 17:34
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#184
Inviato 31 agosto 2017 - 18:04
Vabbè, in questo caso il problema è solo che in italiano non si può scrivere la differenza, che è quella fra còsce [delle gambe] e còce ["cuoce" per un toscano/romano], cosa intendesse Px m'era chiaro
#postchiaromainsonorizzato
Edit: ora che ci penso la "sc" moscia non c'è né in "moscia" né in alcun'altra parola italiana, but still
Edit 2: a parte in "prosciutto", che dico "prociutto" à la pugliese
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
#185 Guest_Michele Murolo_*
Inviato 31 agosto 2017 - 19:00
Nel caso chiediamo a Borghese come lui differenza cuscina(cucina) da cuscino.
Elle questo è la Bibbia rarissima per il Grosino(che però non so molto). All'orecchio suona molto più gentile del Villasco, che quando parlato da uomini sembra veramente una lingua da trogloditi. Vi posto un paio di detti Saronnesi:
Pret,monegh e fraa, hinn minga gent de toccaa
Preti, monaci e frati, è gente da non toccare.
L'omm san el pissa come i can
L'uomo sano fa la pipì come i cani
Ma soprattutto Chi gh'ha danee fa danee
Chi ha i soldi fa altri soldi
Capito LaBanda?
#186
Inviato 31 agosto 2017 - 20:33
Ma soprattutto Chi gh'ha danee fa danee
Chi ha i soldi fa altri soldi
Mio zio una volta se ne uscì con questa perla ad una riunione familiare, nel suo caso suonava così: per far schei ghe vol schei
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#187
Inviato 31 agosto 2017 - 20:45
Ha anche l'occhio rosso per gli spinelli.
#Spinelli é dialettale?
Spinello non lo sentivo dal tg1 condotto da Paolo Frajese
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
#188
Inviato 31 agosto 2017 - 20:48
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#189
Inviato 31 agosto 2017 - 21:24
Chi vuole può raccontare un po' la sua esperienza, indicando se conosce un po' il dialetto del suo territorio di origine o delle regioni affini, magari indicando pure qualche frase o parola per indicare le differenze.
Da bambino non ho mai pensato che i miei nonni materni parlassero italiano ma con uno smaccato accento campano, mentre la nonna paterna parlava in italiano con me e in romagnolo con sua sorella. E io ho preso poco sia da un lato che dall'altro.
Verso i 15 anni forse ho iniziato a capire che non parlavo esattamente come gli "autoctoni" che erano a scuola con me, né avevo padronanza del dialetto: in quel periodo, dovevo essere pazzo, avrei voluto avere la "s" romagnola e tutto quel tipo di pronuncia. Appena ne vedevo uno appeso, leggevo i proverbi del Lunéri di Smembar (un calendario romagnolo con vignette satiriche, ecc). Non ho mai trovato qualcosa che contraddistinguesse davvero l'identità del romagnolo, tavola a parte, e questo mi dispiaceva.
All'università ho iniziato a sentire intorno a me molte più lingue, e la cosa mi piaceva. Il romano dell'ex utentessa Lippa, il bolognese ma non troppo del Paloz, e soprattutto il catanese di altri due ex utenti con i quali vivevo. Avevo imparato qualche parola, addumare e stutare, tuppuliari, babbaluci, mungibeddu: Eugenio mi spiegava che alcune derivavano dall'arabo, altre dal francese...Intanto frequentavo molti corsi di linguistica e a riflettere sulle lingue italiane. Con gli esempi di Matthew mi pare chiaro che non si possa parlarne al singolare. Frequentavo pure una ragazza della "bassa romagna", e mi stupivo del fatto che usava parole che erano romagnole e non conoscevo come parcossare (prendersi paura), strolgare (da strolg, l'astrologo. Qualcosa come "ingegnarsi per raggiungere un dato obiettivo"). Diceva anche brisa invece di mica, la vicinanza con l'Emilia si faceva sentire.
In concomitanza con questi importanti avvenimenti, avevo ospitato gli esimi MuccaBlu e Popten a casa mia. Popten mi aveva lasciato un cd, che lasciava anche a tutti i musicisti che sentiva suonare, con una decina di cd di musica napoletana. "Traditional songs from Naples". Mah.
Quattro anni dopo ho ascoltato per la prima volta questo cd in auto, mentre andavo dalla mia ragazza della bassa romagna.
Roberto Murolo: Amice, nun credite a le zitelle! Quanno ve fanno squase e lli verrizze! Ca songo tutte quante trottatelle! E pe ve scorticà fanno fenizze! oppure E llevate a cammisella a cammisella gnornò gnornò. Si nun te la vò levà me suso e me ne vaco da ccà.
Per mesi ho ascoltato queste canzoni. Ricordo distintamente un viaggio di 45 minuti in cui ho ascoltato a ripetizione solamente La canzone del guarracino, cantata da Murolo o da Sergio Bruni, per cercare di capire ogni parola. Poi ho iniziato a suonare questa musica bellissima, a chiedere ai miei nonni materni se conoscevano quelle canzoni, o se mi sapevano spiegare alcune parole. Qualcosa sì, qualcosa no. Mentre per me questa nuova identità diventava importante (dopotutto il mio dna è fifty fifty), mi amareggiava vedere che loro, entrambi avellinesi, se ne erano allontanati. E sembra che neppure tra loro due, che hanno vissuto lì nel periodo della guerra e del primo dopoguerra, sia rimasto un ricordo vivido o una qualche specie di linguaggio segreto.
Ora come ora parlo italiano come sempre, ascoltando la mia pronuncia, e spesso inserendo qualche mezza frase in romagnolo o nel "mio" finto napoletano. A tutte le seconde classi dei licei in cui mi sia capitato di insegnare, ho fatto leggere Pir meu cori alligrari, unica poesia tramandataci in autentico siciliano (pur sempre letterario) della Scuola Siciliana, oltre a riflettere sulla strana lingua di San Francesco e Iacopone da Todi. Penso sia giusto capire quanto sia giovane la lingua che unisce la nostra nazione lunga e stretta.
In realtà ho parlato di forumisti e musica e cazzi miei più che di dialetti, ma immagino che tutti voi abbiate storie del genere, in cui nelle lingue potete rileggere storie vostre e storie antiche.
#190
Inviato 31 agosto 2017 - 21:36
Ahahah, troppo forte. Mi fa scassare dalle risate:
Tension al balòt... paciòc (fango)... campa-la drinta, dècis giù parej... campa-la drinta, giùda bastard.
#191
Inviato 31 agosto 2017 - 21:56
L'altra grande testimonianza che volevo portare a questo topic, visto che ahimè non so nessun dialetto, è che parlando con una agrigentina non distinguevo "quando" da "quanto", boh per me li pronunciava uguali. In dialetto locale immagino si dicano in modo comprensibile pronunciandolo "al modo loro"
#192
Inviato 31 agosto 2017 - 23:03
Arancia -> oranja/oranjie in Alta Valle, pourtigal/portigal in Bassa Valle. In piemontese è portugal.
Come in svariati posti nei Balcani, portokali-portokall-portocale.
E dire che un mio parente romagnolo prendeva in giro mio nonno (avellinese) che, forse sotto l'effetto del vino, si fece scappare un: "dammi un portuallo".
Anche in altri dialetti del suditalia dovrebbe esserci "portogallo" per indicare l'arancia. [Embryo e gli altri lettori di D'Arrigo forse si ricordano una bellissima invenzione: il "mare importogallato", dopo la distruzione di un ferribò che trasportava arance]
Acquistare -> atsété un po' in tutta la Valle (con le dovute differenze di accento). In piemontese si dice caté (a Fontenaimore, dove parlano il patois più piemontesizzato di tutta la regione è chittè, quasi la stessa parola).
Questo è più che panitaliano direi, se si pensa che accattare si dice anche in Campania e in Sicilia. E poi acheter in francese. Dietro tutti questi esiti ci dev'essere il latino ad+capto (frequentativo di capio, prendere).
Confermo, da noi le arance sono solo purtualli e i relativi alberi purtuallare.
At this range, I'm a real Frederick Zoller.
La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!
#193
Inviato 31 agosto 2017 - 23:52
Ricordo distintamente un viaggio di 45 minuti in cui ho ascoltato a ripetizione solamente La canzone del guarracino, cantata da Murolo o da Sergio Bruni, per cercare di capire ogni parola.
la migliore, conosco il testo a memoria, mi perdo giusto qualche pesce qua e là quando fa l'elenco
#194
Inviato 01 settembre 2017 - 07:32
C'è questo gruppo che si chiama Trelilu, in realtà son del monregalese, quindi è molto diverso da quello che parlo io. Però lo capisco perfettamente (cambiano alcuni vocaboli e in assoluto la fonetica).
La cosa bella però dei Trelilu è che raccontano la cuneesità in maniera perfetta. Sono quattro fenomeni (e musicisti pazzeschi).
M30 tu del nord li capisci?
#195
Inviato 01 settembre 2017 - 08:25
Ricordo distintamente un viaggio di 45 minuti in cui ho ascoltato a ripetizione solamente La canzone del guarracino, cantata da Murolo o da Sergio Bruni, per cercare di capire ogni parola.
la migliore, conosco il testo a memoria
Anche io, me lo porterò fino alla tomba. Si hai voglia de t'allocà tante smorfie nun ha dda fà, fuori le zeze e fuori lo scuorno, anema e core e faccia de cuorno.
Dai.
#196
Inviato 01 settembre 2017 - 08:42
Greed, credo che brisa/mica non sia così semplice: da noi (Reggio) si dice mica, a più verso il modenese comincia il brisa, più a nord (Mirandola/Cavezzo e altre zone terremotate) dicono minga, insomma penso sia un po' a macchia di leopaɖɖu
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#197
Inviato 01 settembre 2017 - 08:48
anscapessbrisul
(non ho idea/voglia di cercare come scrivere la fonetica, dai)
#198
Inviato 01 settembre 2017 - 10:21
Ma brisa e mega/menga/mia convivono, non significano proprio la stessa cosa.
#199
Inviato 01 settembre 2017 - 10:27
Spiega meglio con gli esempi. Qui in Romagna, a parte i comuni ravennati che confinano con la provincia di Bologna, brisa non esiste.
Thelly, però si può considerare una riutilizzazione di parole con uguale significato? Mica in latino è la briciola: anche brisa vuol dire lo stesso, no?
#200
Inviato 01 settembre 2017 - 10:51
Spiega meglio con gli esempi. Qui in Romagna, a parte i comuni ravennati che confinano con la provincia di Bologna, brisa non esiste.
Thelly, però si può considerare una riutilizzazione di parole con uguale significato? Mica in latino è la briciola: anche brisa vuol dire lo stesso, no?
Ma sì, è la stessa cosa, così come il pas in francia. Fondamentalmente l'evoluzione che c'è stata è stata esattamente la stessa, semplicemente è partita da oggetti lessicali diversi (mi sembra di ricordare che anche punto sia usato in modo simile in certe zone, forse in Toscana? boh).
Geeno, che intendi esattamente? Riesci a fare qualche esempio di frasi dove puoi usare brisa ma non minga/mia? Mi incuriosisce, da noi brisa esiste solo come "briciola" (come sostantivo insomma, non come negazione)
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
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