Boh, "brisa/brisul" mio nonno lo diceva (in piena Romagna).
Topic Dei Dialetti
#202
Inviato 01 settembre 2017 - 11:12
Spiega meglio con gli esempi. Qui in Romagna, a parte i comuni ravennati che confinano con la provincia di Bologna, brisa non esiste.
Thelly, però si può considerare una riutilizzazione di parole con uguale significato? Mica in latino è la briciola: anche brisa vuol dire lo stesso, no?
Ma sì, è la stessa cosa, così come il pas in francia. Fondamentalmente l'evoluzione che c'è stata è stata esattamente la stessa, semplicemente è partita da oggetti lessicali diversi (mi sembra di ricordare che anche punto sia usato in modo simile in certe zone, forse in Toscana? boh).
Geeno, che intendi esattamente? Riesci a fare qualche esempio di frasi dove puoi usare brisa ma non minga/mia? Mi incuriosisce, da noi brisa esiste solo come "briciola" (come sostantivo insomma, non come negazione)
Così ad intuito mi sembra che mega/menga sia l'italiano "mica", mentre brisa è semplicemente "non".
An l'è mega vàir ---> Non è mica vero!
An l'è brisa vàir -----> Non è vero
Brisa fer l'esen ------> Non fare il cretino (questa vale per tutti voi )
#203
Inviato 01 settembre 2017 - 11:34
Il punto è che "mica" non è mica tanto italiano (non standard di sicuro). Direi che lo hanno mutuato le varianti regionali del nord dai rispettivi dialetti. In toscano, come diceva telly, c'è "punto", usato con la stessa funzione.
I primi due esempi comunque sono omologhi.
Boh, "brisa/brisul" mio nonno lo diceva (in piena Romagna).
Ok, allora sto dicendo scempiaggini. Come ho spiegato nel mio post kmetrico la mia competenza romagnola è scarsa: inoltre ritengo che qui sulla costa il dialetto sia un po' più annacquato rispetto all'entroterra forlivese-cesenate-ravennate, e per sentirne una versione meno imbastardita bisogna parlare con gli over 65. Quindi io raramente ascolto gente che tiene una conversazione tutta in dialetto.
Nota a margine: ho l'impressione che dalle mie parti l'italiano delle nuove generazioni, che non conoscono il dialetto, ma ne mantengono vari tratti fonetici, sia più brutto (scusa, thelly) dell'italiano dei vecchi che sono effettivamente bilingui.
Mi piacciono i vecchi.
#204
Inviato 01 settembre 2017 - 11:39
Ricordo ancora con stupore quando da piccolo, ma neanche troppo, scoprii che è "mica" e non "micca".
#205
Inviato 01 settembre 2017 - 11:43
Ci sta tutto Greed, anch'io sono zero esperto e riporto solo la mia minuscola esperienza.
#206
Inviato 01 settembre 2017 - 11:44
Mi pareva di aver scritto da queste parti che io ho scoperto solo 1-2 anni fa che giubbotto si scrive con due b, dato che qui nessuno le pronuncia (verresti preso per un meridionale ).
Ci sta tutto Greed, anch'io sono zero esperto e riporto solo la mia minuscola esperienza.
#207
Inviato 01 settembre 2017 - 11:44
(verresti preso per un meridionale ).
giammai!
#208
Inviato 01 settembre 2017 - 12:13
Quanto talento dentro questo topic
quanti bei giovani curiosi
che cose belle
miamusica
______________
And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought
Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.
#209
Inviato 01 settembre 2017 - 12:15
Ma sì, è la stessa cosa, così come il pas in francia. Fondamentalmente l'evoluzione che c'è stata è stata esattamente la stessa, semplicemente è partita da oggetti lessicali diversi (mi sembra di ricordare che anche punto sia usato in modo simile in certe zone, forse in Toscana? boh).Spiega meglio con gli esempi. Qui in Romagna, a parte i comuni ravennati che confinano con la provincia di Bologna, brisa non esiste.
Thelly, però si può considerare una riutilizzazione di parole con uguale significato? Mica in latino è la briciola: anche brisa vuol dire lo stesso, no?
Geeno, che intendi esattamente? Riesci a fare qualche esempio di frasi dove puoi usare brisa ma non minga/mia? Mi incuriosisce, da noi brisa esiste solo come "briciola" (come sostantivo insomma, non come negazione)
"punto" alla toscana è possibile che derivi dal "point" (avverbio) francese (o forse hanno una radice comune?), però mi sembra abbia un significato un po' diverso - come avverbio significa "per niente", come aggettivo "nessuno", "alcuno". non mi sembra un'alternativa di "mica".
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#210
Inviato 01 settembre 2017 - 12:23
Ricordo ancora con stupore quando da piccolo, ma neanche troppo, scoprii che è "mica" e non "micca".
In còrso (che, ricordiamolo, ha una base nel dialetto toscano ibridato poi con altri elementi) usano proprio "micca" al posto di mica.
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
#211
Inviato 01 settembre 2017 - 13:25
C'è questo gruppo che si chiama Trelilu, in realtà son del monregalese, quindi è molto diverso da quello che parlo io. Però lo capisco perfettamente (cambiano alcuni vocaboli e in assoluto la fonetica).
La cosa bella però dei Trelilu è che raccontano la cuneesità in maniera perfetta. Sono quattro fenomeni (e musicisti pazzeschi).
M30 tu del nord li capisci?
Sisì, nel Canavese/Alto Piemonte cambiano un po' le parole (più che altro alcune intonazioni), ma nel complesso è più comprensibile.
#212
Inviato 01 settembre 2017 - 15:12
"Marco non si è sposato" implica semplicemente che be', Marco non s'è sposato;
"Marco non si è mica sposato" implica che non si è sposato, ma che il mio interlocutore pensava che si fosse sposato.
Nei dialetti da noi questo non è così perché il mia/minga/brisa è la negazione standard, quindi questa sfumatura non c'è. Per curiosità, i meridionali - in senso linguistico, cioè dalla Toscana in giù - del forum usano "mica" quando parlano italiano? Se sì, nello stesso modo che ho descritto lì sopra, o ha altre sfumature?
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#213
Inviato 01 settembre 2017 - 15:16
Anch'io dico mica quando parlo in italiano eh
Il mica fu sdoganano nel 1982
#214
Inviato 01 settembre 2017 - 16:04
Boh, io lo dico sempre senza nessuna base se non quella uditiva, ma io ricordo anche in dialetto (o almeno nelle su forme ibride, che poi) frasi tipo "an sè sposè brisul" (vedi sopra per la fonetica e i segni che vabbè, io il dialetto l'ho sempre e solo sentito) e anche qui lo vedo come una specie di rafforzativo, un po' come hai spiegato tu.
Impossibile? Ricordi distorti?
#216
Inviato 01 settembre 2017 - 16:33
Ma allora anche prima:
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
#217
Inviato 01 settembre 2017 - 16:38
Da noi in dialetto dire "a'n s'è spusê" è completamente sgrammaticato, il mía ci vuole, è proprio obbligatorio come il pas in francese. Per questo dico che in dialetto quella è la negazione normale, mentre il "mica" in italiano ha quella sfumatura presupposizionale di cui sopraBoh, io lo dico sempre senza nessuna base se non quella uditiva, ma io ricordo anche in dialetto (o almeno nelle su forme ibride, che poi) frasi tipo "an sè sposè brisul" (vedi sopra per la fonetica e i segni che vabbè, io il dialetto l'ho sempre e solo sentito) e anche qui lo vedo come una specie di rafforzativo, un po' come hai spiegato tu.
Impossibile? Ricordi distorti?
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#218
Inviato 01 settembre 2017 - 16:49
Mi fate venire dei dubbi però alle mie orecchie
a'n s'è spuse brisa ---> non si è sposato
a'n s'è spuse megga/mea/mia/menga -----> non si è sposato mica (o comunque in risposta a qualcuno che invece aveva affermato il contrario)
edit: o anche come dubbio: t'arcord thaelly? an s'è spuse megga... come dire che non sei sicuro ma pensi di no.
Risposta:
mocché, l'è andè in Svezia a fer l'esen
Norvegia!
L'è prezis.
#219
Inviato 01 settembre 2017 - 17:06
(Anche se esiste l'atlante sintattico delle varietà del nord Italia e magari loro hanno dati in merito, Greed l'hai mai visto? Non mi ricordo esattamente il nome, ma è un progetto bello grosso a cui lavorano un sacco di gente [tra cui nomi grossi tipo la Poletto, Pescarini, Ledgeway ecc], è carinissimo e ha anche un sito fatto bene/utilizzabile)
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#220
Inviato 01 settembre 2017 - 17:11
del mio periodo modenese ricordo e riciclo spesso queste due:
"a'm son brisa bòn"
"l'è tant bòn c'al deveint cajon"
c'è poi un'abitudine linguistica che pensavo fosse comune a tutti gli italiani e invece no
quando un parente adulto si rivolge a un bambino lo chiama col proprio grado di parentela
tipo io mi rivolgo ai miei figli chiamandoli "papà", o quando saluto la mia nipotina la chiamo "ciao zio"
si usa anche da voi?
#221
Inviato 01 settembre 2017 - 17:14
Mio nonno fa questo+metanfetamine: lui si inventa direttamente i gradi di parentela a caso parla di mio zio e dice tuo suocero, parla di sua sorella e dice sua zia, ecc (non è demenza senile - yet, lo fa consciamente)c'è poi un'abitudine linguistica che pensavo fosse comune a tutti gli italiani e invece no
quando un parente adulto si rivolge a un bambino lo chiama col proprio grado di parentela
tipo io mi rivolgo ai miei figli chiamandoli "papà", o quando saluto la mia nipotina la chiamo "ciao zio"
si usa anche da voi?
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#222
Inviato 01 settembre 2017 - 17:15
c'è poi un'abitudine linguistica che pensavo fosse comune a tutti gli italiani e invece no
quando un parente adulto si rivolge a un bambino lo chiama col proprio grado di parentela
tipo io mi rivolgo ai miei figli chiamandoli "papà", o quando saluto la mia nipotina la chiamo "ciao zio"
si usa anche da voi?
ahahaha ti giuro che quando ci siamo visti e ti ho sentito chiamarli papà ho pensato che fossi matto.
#223
Inviato 01 settembre 2017 - 17:17
Magari ci scrivo un articolo
Tira fòra la pèlla.
#224
Inviato 01 settembre 2017 - 17:18
Io ci aggiungo una a
Tipo nel rivolgermi a mio nipote, "andiamo a zia", ma non è la stessa cosa eh?
They're coming outta the goddamn walls
Stavamo scarsi
#225
Inviato 01 settembre 2017 - 17:20
A casa mia (si fa per dire), al massimo, "a papà/nonna/zio", nel senso "[bello/amore/caro] di papà/nonna/zio".c'è poi un'abitudine linguistica che pensavo fosse comune a tutti gli italiani e invece no
quando un parente adulto si rivolge a un bambino lo chiama col proprio grado di parentela
tipo io mi rivolgo ai miei figli chiamandoli "papà", o quando saluto la mia nipotina la chiamo "ciao zio"
si usa anche da voi?
ahahaha ti giuro che quando ci siamo visti e ti ho sentito chiamarli papà ho pensato che fossi matto.
Sarà quello? Vedi Serena, ci metto cent'anni* a svirgolettare e fare i corsivi
Dimenticavo di aggiungere: la caduta di "a" come tale mi fa tristezza, mentre invece chiamare il bambino davvero volendo invertire il ruolo mi sembra molto tenero.
A volte in Congo il nipotino è come se fosse il nonno, ne ha il nome (come qua), e quindi è il marito della nonna, tipo.
*poi vediamo i numeri, intanto il genere sui numeri, riportato da Thælly, è pòpo fico
#postchiaro
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
#226
Inviato 01 settembre 2017 - 17:27
Quindi esistono persone a cui da piccoli non veniva detto dalla dolce nonna :
nonnì, ti faccio l'uovo sbattuto?
Mio nonno fa questo+metanfetamine: lui si inventa direttamente i gradi di parentela a caso parla di mio zio e dice tuo suocero, parla di sua sorella e dice sua zia, ecc (non è demenza senile - yet, lo fa consciamente)c'è poi un'abitudine linguistica che pensavo fosse comune a tutti gli italiani e invece no
quando un parente adulto si rivolge a un bambino lo chiama col proprio grado di parentela
tipo io mi rivolgo ai miei figli chiamandoli "papà", o quando saluto la mia nipotina la chiamo "ciao zio"
si usa anche da voi?
Questo coi nonni accade SEMPRE.
Ha già fatto tutto Black Mirror
#227
Inviato 01 settembre 2017 - 17:30
#postprochiarimento
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
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#228 Guest_Michele Murolo_*
Inviato 01 settembre 2017 - 17:30
Ma nonnì credo voglia indicare di nonna no? Tipo amore, meravglia, cosa di nonna. L'uso invece che ne fa Cerezo mi risulta incomprensibile
#229
Inviato 01 settembre 2017 - 17:44
c'è poi un'abitudine linguistica che pensavo fosse comune a tutti gli italiani e invece no
quando un parente adulto si rivolge a un bambino lo chiama col proprio grado di parentela
tipo io mi rivolgo ai miei figli chiamandoli "papà", o quando saluto la mia nipotina la chiamo "ciao zio"
si usa anche da voi?
E' la cosa più strana che io abbia mai letto. Nemmeno la spiegazione di Emoscambio aveva raggiunto livelli del genere.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#230
Inviato 01 settembre 2017 - 17:47
Sta cosa di rivolgersi all'inferiore col nome del tuo grado di parentela me l'ha raccontata questa mia <3 amica <3 campana (di Capua) la settimana scorsa.
Che tipo suo padre le dice "papá, pigli lo zucchero?".
Me l'ha detta mentre scendevamo i boschi dell'Alpe di Susi vicino casa di Messner, che mi raccontava della parlata loro in famiglia.
Io le risposi che anche a Vicenza abbiamo questo usage, oltre a tutti gli altri che abbiamo in piú dei campani.
Ma lentamente velocemente le mie bugie le stanno scoppiando davanti.
#lehosegnalatoiltopic
#ovviamente
miamusica
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And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought
Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.
#231
Inviato 01 settembre 2017 - 17:48
E' la cosa più strana che io abbia mai letto. Nemmeno la spiegazione di Emoscambio aveva raggiunto livelli del genere.c'è poi un'abitudine linguistica che pensavo fosse comune a tutti gli italiani e invece noquando un parente adulto si rivolge a un bambino lo chiama col proprio grado di parentelatipo io mi rivolgo ai miei figli chiamandoli "papà", o quando saluto la mia nipotina la chiamo "ciao zio"si usa anche da voi?
Grazie al quote ho riletto e la mia domanda è inutile. Mi sembra palesemente (beh, non più così palesemente) la contrazione di "a papà/zio/etc" che dicevamo con Serena e Mick.
#postchiaritoal99%
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
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#232
Inviato 01 settembre 2017 - 17:48
Io so un po' il dialetto parmigiano. Ovviamente non ho avuto una nonna in casa che me lo insegnasse. È una lingua di origine gallica e suona un po' come il francese. Qua in Germania più volte mi hanno chiesto infatti se vengo dalla Francia
no, viene dal latino come tutte le lingue neolatine.
'galloitalico' è solo un termine ottocentesco che significa "dialetti del nord Italia che condividono alcune isoglosse [= tratti linguistici] con il francese" e perciò gli somigliano un po'.
'gallo-' qui sta per 'francese', come nel Misogallo di Alfieri che certo non ce l'aveva con Astérix.
che queste somiglianze derivino da un comune sostrato celtico è vecchia teoria, indimostrabile e probabilmente in buona parte errata.
nessuna lingua attualmente parlata in Italia, Francia o altrove deriva dal gallico, che si è estinto alla fine dell'era antica.
#233
Inviato 01 settembre 2017 - 18:18
c'è poi un'abitudine linguistica che pensavo fosse comune a tutti gli italiani e invece no
quando un parente adulto si rivolge a un bambino lo chiama col proprio grado di parentela
tipo io mi rivolgo ai miei figli chiamandoli "papà", o quando saluto la mia nipotina la chiamo "ciao zio"
si usa anche da voi?
Mai sentita 'sta roba. Secondo me e' una roba solo tua perche' sei un matto in una famiglia di matti.
Io parlo piu' dialetto che italiano, il che quando scrivo mi mette in difficolta' con le doppie di cui il dialetto trentino e' privo (anche quando scritte non vanno pronunciate, come in inglese), ma non saprei che dire in questo topic, anche perche' il dialetto trentino non ce l'ha presente quasi nessuno "in (I)'talia", dove con nostro gran disdoro tutti ci attribuiscono in genere la cantilena veneta.
Per altro come tutti i trentini del sud sono molto schizzinoso, considerando il vero trentino solo quello che smorza tutte le vocali, gia' i trentini de Trènt e dintorni, con tutte quelle vocali aperte non son degni di noi.
#234
Inviato 01 settembre 2017 - 18:44
Pajo lè drio fare un bon laòro però, anca se lè un boaro che vien dai monti ruvoeoni.
#235
Inviato 01 settembre 2017 - 19:07
Sono di Vicenza come te e la prima frase stento a capirla anche se teoricamente conosco bene il dialetto
#236
Inviato 01 settembre 2017 - 19:11
Mi voria anca dire a mia ma ndè massa sguelti, 'io scan.
#237
Inviato 01 settembre 2017 - 19:26
Devo, lui vorrebbe anche dire la sua ma andiamo troppo veloci.
IO SCAN non ho capito se é la castrazione della bestemmia classica.
miamusica
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#238
Inviato 01 settembre 2017 - 19:28
#239
Inviato 01 settembre 2017 - 19:33
Incantevoli i dialetti del nord
He, esagerom mìa. Apene ta hentet giù 'n televisiù che lè de Breha o de Berghem (a parlà italiano neh, gnac en dialèt), 'l sumea hemper en semo. Che brot parlà.
(Sì, non esageriamo. Appena senti uno in televisione che sia di Brescia o Bergamo (a parlare italiano, nemmeno in dialetto), sembra sempre un imbecille. Che brutta parlata.)
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#240
Inviato 01 settembre 2017 - 19:36
Devo, lui vorrebbe anche dire la sua ma andiamo troppo veloci.
IO SCAN non ho capito se é la castrazione della bestemmia classica.
Tutto esatto, compresa la contrazione della bestemmia.
#241
Inviato 01 settembre 2017 - 19:45
#242
Inviato 01 settembre 2017 - 19:45
Diocán son drío spetare na tosa 'mica mia che la ga da vegner qua ma la xe drió torse i so tempi.
me sonti quindi catá fora un live dei led seppelin da vardarme sul tubo.
miamusica
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#243
Inviato 01 settembre 2017 - 19:49
Comunque a so drio pincionare sul forum parchè fora la vien zò a sece roerse, fin ieri ghe iera on soffego marso e oncò sitte e sciantisi...
a gá slavajá anca quá tuto ancó, a jero xó in veranda a vardarla che la vignea xo e go visto 'no gnaro de vespe stoarse daa siepe.
"diolán!", a go ditto.
miamusica
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#244
Inviato 01 settembre 2017 - 19:51
#245
Inviato 01 settembre 2017 - 19:53
_______
gheto magná el gato, vecio?
seto che bon, el sá de conejo, teo bati anca queo par tera finché nol ghe schissa el coeo.
poi teo fé in tecia! voendo puito fare anca gato + conejo
miamusica
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#246
Inviato 01 settembre 2017 - 19:57
A dovaria sì metarlo in tecia però, de soito par far vedare chel me voe ben el me tira un par de sgrafoni e se la ghe gira el me moea anca on morsegon, cusì tanto par divertirse...
#247
Inviato 01 settembre 2017 - 20:01
Seto coa che la faxea me nona, quando la gavea deghei de gatti in fattoria e i nasseva i cuccioi?
la ciappava el gatín piicoo e o sarava rento un sacheto de plastica e o nava butare in tel fosso qua in mex' ai campi
la ga coppá sie miioni de gatti, chea roja fassa de me nona Bertilla
miamusica
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#248
Inviato 01 settembre 2017 - 20:07
#249
Inviato 01 settembre 2017 - 20:10
El di' cheo gó visto coi me occi a me xe morto calcossa dentro, seto.
Xe na sensassíon 'nte pui mia ciaparla bén.
miamusica
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#250
Inviato 01 settembre 2017 - 20:10
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