Goffredo Fofi, questo simpatico vecchio, è da annoverare senz'altro tra i peggiori critici cinematografi di sempre.
Mi è capitato di fatto tra le mani una sua raccolta, Capire con il cinema, una terribile e miserabile serie di recensioni di film tra il 64'-75' (circa). Qualche riflessione interessante è pur riscontrabile (sopratutto sul cinema straniero) ma per il resto la raccolta ad oggi ha l'unico motivo di esistere nel far da testimone quanto faceva cagare una certa critica durante gli anni sessanta e settanta. Stando infatti a Fofi, grandissima parte del cinema italiano tra il 64-75 è irrimediabilmente in crisi. Pertanto gran parte della raccolta consiste nelle stroncature di Fellini post-81/2, di un Petri che non riesce inquadrare la realtà operaia (Dio! Dio bastards!), di un Pasolini alla frutta, Olmi che tratta argomenti che non conosce, Ferreri diventato troppo "individualistico" da Dillinger è morto in poi, Antonioni troppo sofferente e con nulla da dire, i spaghetti western di Leone e Corbucci trattati come la peggior merda nonchè "schiocchezzuole" per deficienti, Rosi vendutosi all'ENI per il film su Mattei, ecc...
Ma ancora peggio il rapporto tra questo tipo di critica e la commedia all'italiana, definitiva da Fofi continuamente come "infame", pigliando di mira sopratutto Scola (definito reazionario) e Germi, addirittura accusato di "razzismo all'italiana". Ovviamente in tutte queste analisi rispuntano mille considerazioni sulla "nuova sinistra italiana", il cinema marxista, la borghesia (presentissimo in ogni recensione), i continui pompini ai film di Straub, ecc...
C'è poco da dire, se non costatare almeno 3 cose: a) anche all'epoca d'oro c'è sempre qualche stronzo che parla di crisi b) quanto meno anche nell'attuale periodo di crisi possiamo almeno dire che la critica cinematografica - svincolatasi finalmente da terribili pre-concetti politici - sia andata migliorando, c) che ad oggi la commedia all'italiana vien ricordata tra i punti più alti del cinema mondiale, con i vari Monicelli, Risi, Scola, Salce, Comencini, Pietrangeli, Germi e co. ricordati come i miglior registi del cinema italiano tutto, mentre giustamente questo approccio di critica alla Fofi/ Straub è stata spazzata via come la merda di cane dai marciapiedi.