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Pensieri Liberi Audiovisivi


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#1451 Siberia

    Radical Schick

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Inviato 25 settembre 2020 - 09:30

Tempo fa ci avevo tirato giù Continental Divide ma aveva i sub un pò a cazzo di cane.

Ieri sera tento di prendere proprio The Addiction ma a preparazione di download completata si impalla tutto... predilige la applicazione di Mega?

Poi tra i link utili del sito nuovo ce ne sta uno di tntvillage molto interessante ma dove ogni contenuto è incliccabile, lo fa solo a me?

 

Quelli non sono link ma hash di informazioni. Ti risparmio comunque la teoria.

Vai qui: http://romanr.info/magnet.html

Copi l'hash relativo al file che ti interessa.

Generi il magnet link.

Copi il magnet link nella barra dell'indirizzo del tuo browser.

Se non parte, vai sul tuo uTorrent (o quello che usi) -> File -> Aggiungi torrent da URL


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#1452 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 30 settembre 2020 - 06:45

 

Non entro nel merito dei meriti della gente coinvolta perchè conosco a malapena Laszlo, ma questo tipo di listaggio lo trovo deleterio anche per un novizio perchè poi magari si vede solo quei 20 film e poi si mette l'anima in pace ingozzandosi di serie N o campando di quello che esce al cinema di volta in volta.

 

i 20 film:

Spoiler


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The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#1453 Signor Armando

    Groupie

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Inviato 01 ottobre 2020 - 11:27

Insomma, un successone 'sto maxi blitz. Scacco matto alla pirateria, neh!

Finalmente nell'internets tornano a splendere legalità e giustissssia in tutto il rifulgente nitore della loro inappellabile giustezza, neh!


  • 0

"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

  La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare

  manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."

 

"Sei benvenuto come una merda dentro una piscina."

 

L'intelligenza di cui ero dotato ha suppurato per mancanza di materia a cui applicarsi e ha preso strade diverse.


#1454 Tom

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Inviato 07 ottobre 2020 - 14:30

Bevendo il caffe' stamattina mi sono visto un quarto d'ora di OcchioPinocchio di Nuti, praticamente un film maledetto.

Inizialmente mi sono soffermato solo per rimirare la gnoccagine di Chiara Caselli (a pensarci forse l'unica vera icona femminile italiana della generazione X: doveva essere lei la "Lei" di Dellamorte Dellamore, no quella bambola gonfiabile della Falchi), poi l'assoluta follia e assurdita' del film mi ha quasi intrigato. Ci sono cose che non capisco se sono cialtronate da calci nei denti o genialate meta-qualcosa. Tipo sequenze on the road dove si alternano inquadrature effettivamente girate nel deserto americano con altre chiaramente girate in Italia: con guard rail in bella vista, inconfondibili profili appennici e italianissima segnaletica orrizontale. Pure la fotografia e' diversa.

 

Eppero' era tutto cosi' stralunato e fuori luogo che... boh, sarei quasi tentato di recuperare.

 

Sono rimasto vittima del fascino ghezziano del quarto d'ora decontestuallizzato, o e' possibile che il film sia tanto folle e sbagliato da avere un suo fasscino?


  • 0

#1455 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 07 ottobre 2020 - 16:29

Bevendo il caffe' stamattina mi sono visto un quarto d'ora di OcchioPinocchio di Nuti, praticamente un film maledetto.
Inizialmente mi sono soffermato solo per rimirare la gnoccagine di Chiara Caselli (a pensarci forse l'unica vera icona femminile italiana della generazione X: doveva essere lei la "Lei" di Dellamorte Dellamore, no quella bambola gonfiabile della Falchi), poi l'assoluta follia e assurdita' del film mi ha quasi intrigato. Ci sono cose che non capisco se sono cialtronate da calci nei denti o genialate meta-qualcosa. Tipo sequenze on the road dove si alternano inquadrature effettivamente girate nel deserto americano con altre chiaramente girate in Italia: con guard rail in bella vista, inconfondibili profili appennici e italianissima segnaletica orrizontale. Pure la fotografia e' diversa.
 
Eppero' era tutto cosi' stralunato e fuori luogo che... boh, sarei quasi tentato di recuperare.
 
Sono rimasto vittima del fascino ghezziano del quarto d'ora decontestuallizzato, o e' possibile che il film sia tanto folle e sbagliato da avere un suo fasscino?


Non ho una risposta alla tua domanda perché è di tanto tempo fa la mia visione. Però lo ricordo come uno di quei film talmente sbagliati a cui non si può che voler bene. Direi quasi meta-cinematografico.

Invece ricordo bene la bellezza unica della Caselli che stava nuda sempre e senza nessun motivo diegetico. L'extra-diegetico era la passione umana per la fica, credo.
  • 1

#1456 Mr. Atomic

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Inviato 24 ottobre 2020 - 19:56

Body Horror: non si è mai riuscito esprimerlo al suo pieno potenziale. Pigliate Cronenberg, il grande maestro del body-horror: in realtà i suoi film non fanno affatto paura, non creano disgusto/orrore, anzi, spesso appartengono alla categoria sexy/ cool. Anche le tipe di Crash che si eccitano per gli infortuni con le gambe metalliche, pure quello appartiene più alla categoria erotica. L'unico film di Cronenberg che può meritarsi vagamente l'appellativo body-horror probabilmente è The Brood. Anche gli altri film che vogliono appartenere al genere per lo più sono da catalogare come trash. 

 

Perchè questo genere non riesce esprimere il proprio potenziale? cisti giganti, acidi solforici in faccia, problemi dermatologici disturbanti, lebbrosi, etc.


  • -3

#1457 Matthew30

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Inviato 24 ottobre 2020 - 21:17

Body Horror: non si è mai riuscito esprimerlo al suo pieno potenziale. Pigliate Cronenberg, il grande maestro del body-horror: in realtà i suoi film non fanno affatto paura, non creano disgusto/orrore, anzi, spesso appartengono alla categoria sexy/ cool. Anche le tipe di Crash che si eccitano per gli infortuni con le gambe metalliche, pure quello appartiene più alla categoria erotica. L'unico film di Cronenberg che può meritarsi vagamente l'appellativo body-horror probabilmente è The Brood. Anche gli altri film che vogliono appartenere al genere per lo più sono da catalogare come trash. 

 

Perchè questo genere non riesce esprimere il proprio potenziale? cisti giganti, acidi solforici in faccia, problemi dermatologici disturbanti, lebbrosi, etc.

 

Trovi che The Fly non crei per niente disgusto/orrore? A me personalmente non impressiona più di tanto, però come fai a dire ciò? 


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#1458 Mr. Atomic

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Inviato 24 ottobre 2020 - 21:40

the-fly-8.jpg?resize=768%2C432

 

mah, non so Matthew, dici che da solo basti a creare orrore? grandissimo film, per carità, ma non lo vedo come un horror. Make-up esagerato, trasformazioni, etc... alla fine è una versione adult del licantropo adolescenziale. 

 

vuoi mettere con questo?

 

Spoiler


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#1459 Trespassive-aggressive

    Strawberry Switchblade

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Inviato 29 ottobre 2020 - 13:33

Chiedo agli esperti: a parte i soliti Patrick Bateman o Cusack in "Alta Fedeltà" o il Verdone di "Maledetto il giorno...", conoscete altri film in cui i protagonisti (non gli attori) sono appassionati di musica? Non parlo solo di una scena estemporanea all'interno di un film, ma proprio di personaggi amanti della musica (o di un particolare gruppo/artista che magari il personaggio stesso cita o ascolta più volte nella pellicola).
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#1460 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 29 ottobre 2020 - 13:39

Baby Driver


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#1461 Trespassive-aggressive

    Strawberry Switchblade

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Inviato 29 ottobre 2020 - 13:55

Sì, ho presente.

Così come in "I Love You Man" in cui suonano sempre i Rush in cantina, o Tom Hanks in Philadelphia che ama Maria Callas, ecc...

 

Altri che vi vengono in mente?


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#1462 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 29 ottobre 2020 - 14:12

In All'ultimo Respiro di Jim McBride il protagonista è un appassionato di rock (e di fumetti) in particolare di Jerry Lee Lewis.


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#1463 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 29 ottobre 2020 - 14:24

In Due sotto il Divano di Ronald Neame il protagonista è un appassionato di opera.


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#1464 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 29 ottobre 2020 - 14:31

In Copland il James Mangold il protagonista è un appassionato di Springsteen.


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#1465 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 29 ottobre 2020 - 14:42

In Leon di Luc Besson l'antagonista è un appassionato di Beethoven


In Arancia Meccanica il protagonista è un appassionato di Beethoven


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#1466 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 29 ottobre 2020 - 14:47

In L'ottavo Giorno di Jaco Van Dormael il protagonista è un appassionato di Luis Mariano


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#1467 Trespassive-aggressive

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Inviato 29 ottobre 2020 - 15:02

Grazie intanto!


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#1468 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 29 ottobre 2020 - 15:09

Mi vengono in mente man mano: In Borotalco di Carlo Verdone la protagonista è un appassionata di Lucio Dalla


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#1469 pooneil

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Inviato 29 ottobre 2020 - 16:09

in Afterhours di Scorsese c'é una tizia ridicolizzata per la sua fissazione per gli anni '60, scena stupenda


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#1470 wild horse

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Inviato 29 ottobre 2020 - 16:59

in Afterhours di Scorsese c'é una tizia ridicolizzata per la sua fissazione per gli anni '60, scena stupenda

 

un po' come lussus per gli anni '30


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#1471 pooneil

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Inviato 29 ottobre 2020 - 18:49

povero Lussus, si sta preparando per la battle del ventennio


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#1472 Edgewalker

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Inviato 30 ottobre 2020 - 08:33

Chiedo agli esperti: a parte i soliti Patrick Bateman o Cusack in "Alta Fedeltà" o il Verdone di "Maledetto il giorno...", conoscete altri film in cui i protagonisti (non gli attori) sono appassionati di musica? Non parlo solo di una scena estemporanea all'interno di un film, ma proprio di personaggi amanti della musica (o di un particolare gruppo/artista che magari il personaggio stesso cita o ascolta più volte nella pellicola).

 

 

Jack Black in School of Rock e Tenacious D, Michael Cera in Nick & Norah's Infinite Playlist [l'Alta Fedeltà della sua generazione in un certo senso], forse anche Scott Pilgrim ma non sono sicuro che valga per quello che cerchi.


  • 1

The core principle of freedom
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#1473 Signor Armando

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Inviato 03 novembre 2020 - 14:56

In "Fotografando Patrizia" di Samperi (abituale tappabuchi del palinsesto di Cielo) la Guerritore ripete "un fiotto caldo" e "un fiotto violento" rispettivamente nove e cinque volte.


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"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

  La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare

  manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."

 

"Sei benvenuto come una merda dentro una piscina."

 

L'intelligenza di cui ero dotato ha suppurato per mancanza di materia a cui applicarsi e ha preso strade diverse.


#1474 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 03 novembre 2020 - 22:25

Chiedo agli esperti: a parte i soliti Patrick Bateman o Cusack in "Alta Fedeltà" o il Verdone di "Maledetto il giorno...", conoscete altri film in cui i protagonisti (non gli attori) sono appassionati di musica? Non parlo solo di una scena estemporanea all'interno di un film, ma proprio di personaggi amanti della musica (o di un particolare gruppo/artista che magari il personaggio stesso cita o ascolta più volte nella pellicola).

 

Aggiungo Steve Buscemi in Ghost World, collezionista e fan incallito di blues nero del Mississippi: ha pure un club di nerd che si riuniscono a casa sua per scambiarsi dischi e litigare sulle edizioni.

Il personaggio ricalca il mitico fumettista Robert Crumb, cui il regista Terry Zwigoff aveva già dedicato un documentario (Crumb) - e d'altronde aveva esordito con un altro bellissimo docu sul blues nero, Louie Blouie.


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#1475 Greed

    round control to major troll

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Inviato 04 novembre 2020 - 14:55

Ahia

 

fl3RYpy.jpg


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#1476 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 05 novembre 2020 - 13:39

Stasera su Raimovie c'è Molly's Game con una Jessica Chastain esageratamente desiderabile.
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Siamo vittime di una trovata retorica.


#1477 lazlotoz

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Inviato 06 novembre 2020 - 21:59

Visto che i cinema son chiusi:

Spoiler

 

Niente di nuovo eh, però ottima qualità e filmografie complete.


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#1478 Signor Armando

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Inviato 11 novembre 2020 - 00:12

Quel memorabile "C'avessero fatto vedere una bella trombata!" urlato a tutta forza sui titoli di coda di Closer di Nichols, nell'ormai remoto periodo natalizio del 2004, fu la miglior recensione possibile del film.


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"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

  La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare

  manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."

 

"Sei benvenuto come una merda dentro una piscina."

 

L'intelligenza di cui ero dotato ha suppurato per mancanza di materia a cui applicarsi e ha preso strade diverse.


#1479 Edgewalker

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Inviato 11 novembre 2020 - 19:27

Annunciare il sequel nei titoli di coda di un film: scelta meta divertente, che però porta anche sfiga?

 

Porto qualche esempio:

 

- Buckaroo Banzai Against the World Crime League alla fine di Buckaroo Banzai: mai realizzato [anche se il film, dopo il flop iniziale, è oggi un cult]

- The Real RocknRolla alla fine di RocknRolla: mai realizzato [forse ora che Ritchie è tornato a buoni livelli?]

- Machete Kills e Machete Kills Again alla fine di Machete: realizzato solo il primo, sensibilmente sotto al precedente, saga accantonata.


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The core principle of freedom
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#1480 Mr. Atomic

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Inviato 14 novembre 2020 - 21:24

3500480_2212_fofi.jpg

 

Goffredo Fofi, questo simpatico vecchio, è da annoverare senz'altro tra i peggiori critici cinematografi di sempre. 

 

Mi è capitato di fatto tra le mani una sua raccolta, Capire con il cinema, una terribile e miserabile serie di recensioni di film tra il 64'-75' (circa). Qualche riflessione interessante è pur riscontrabile (sopratutto sul cinema straniero) ma per il resto la raccolta ad oggi ha l'unico motivo di esistere nel far da testimone quanto faceva cagare una certa critica durante gli anni sessanta e settanta. Stando infatti a Fofi, grandissima parte del cinema italiano tra il 64-75 è irrimediabilmente in crisi. Pertanto gran parte della raccolta consiste nelle stroncature di Fellini post-81/2, di un Petri che non riesce inquadrare la realtà operaia (Dio! Dio bastards!), di un Pasolini alla frutta, Olmi che tratta argomenti che non conosce, Ferreri diventato troppo "individualistico" da Dillinger è morto in poi, Antonioni troppo sofferente e con nulla da dire, i spaghetti western di Leone e Corbucci trattati come la peggior merda nonchè "schiocchezzuole" per deficienti, Rosi vendutosi all'ENI per il film su Mattei, ecc... 

 

Ma ancora peggio il rapporto tra questo tipo di critica e la commedia all'italiana, definitiva da Fofi continuamente come "infame", pigliando di mira sopratutto Scola (definito reazionario) e Germi, addirittura accusato di "razzismo all'italiana". Ovviamente in tutte queste analisi rispuntano mille considerazioni sulla "nuova sinistra italiana", il cinema marxista, la borghesia (presentissimo in ogni recensione), i continui pompini ai film di Straub, ecc... 

 

C'è poco da dire, se non costatare almeno 3 cose: a) anche all'epoca d'oro c'è sempre qualche stronzo che parla di crisi b) quanto meno anche nell'attuale periodo di crisi possiamo almeno dire che la critica cinematografica - svincolatasi finalmente da terribili pre-concetti politici - sia andata migliorando, c) che ad oggi la commedia all'italiana vien ricordata tra i punti più alti del cinema mondiale, con i vari Monicelli, Risi, Scola, Salce, Comencini, Pietrangeli, Germi e co. ricordati come i miglior registi del cinema italiano tutto, mentre giustamente questo approccio di critica alla Fofi/ Straub è stata spazzata via come la merda di cane dai marciapiedi. 


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#1481 Matthew30

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Inviato 14 novembre 2020 - 21:35

C'è qualche autore italiano di cui parla bene? Va bene che storicamente il periodo d'oro del cinema italiano è quello che va dal neorealismo di Rosellini, Visconti e De Sica fino alla seconda metà degli anni Sessanta, ma stroncature del genere mi paiono un po' eccessive. 


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#1482 Mr. Atomic

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Inviato 14 novembre 2020 - 21:41

C'è qualche autore italiano di cui parla bene? Va bene che storicamente il periodo d'oro del cinema italiano è quello che va dal neorealismo di Rosellini, Visconti e De Sica fino alla seconda metà degli anni Sessanta, ma stroncature del genere mi paiono un po' eccessive. 

sembrerebbe salvarsi giusto Bellocchio e il primo Ferreri. 

 

Per me il periodo d'oro va anche oltre, anzi. Gli anni settanta andrebbero senz'altro rivalutati come uno dei decenni migliori per il cinema italiano.I primi segnali di crisi semmai sono arrivati con gli anni 80'. 


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#1483 Matthew30

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Inviato 14 novembre 2020 - 21:49

 

C'è qualche autore italiano di cui parla bene? Va bene che storicamente il periodo d'oro del cinema italiano è quello che va dal neorealismo di Rosellini, Visconti e De Sica fino alla seconda metà degli anni Sessanta, ma stroncature del genere mi paiono un po' eccessive. 

sembrerebbe salvarsi giusto Bellocchio e il primo Ferreri. 

 

Per me il periodo d'oro va anche oltre, anzi. Gli anni settanta andrebbero senz'altro rivalutati come uno dei decenni migliori per il cinema italiano.I primi segnali di crisi semmai sono arrivati con gli anni 80'. 

 

 

Sotto il profilo della cosiddetta commedia all'italiana classica non proprio, anche se va detto che Fantozzi e Amici Miei (probabilmente i due massimi capolavori del comico/riso amaro) sono proprio di metà anni Settanta. 

 

Ah, non viene citato Bertolucci (che credo fosse il regista italiano più conosciuto all'estero, dopo Fellini), che negli anni Settanta ha realizzato i suoi film migliori. E niente su Argento, che negli anni Settanta ha SICURAMENTE avuto il periodo più fortunato e riplasmato il giallo italiano. Però prima c'era pur sempre stato Bava papà, va detto..


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#1484 Mr. Atomic

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Inviato 14 novembre 2020 - 22:00

 

 

C'è qualche autore italiano di cui parla bene? Va bene che storicamente il periodo d'oro del cinema italiano è quello che va dal neorealismo di Rosellini, Visconti e De Sica fino alla seconda metà degli anni Sessanta, ma stroncature del genere mi paiono un po' eccessive. 

sembrerebbe salvarsi giusto Bellocchio e il primo Ferreri. 

 

Per me il periodo d'oro va anche oltre, anzi. Gli anni settanta andrebbero senz'altro rivalutati come uno dei decenni migliori per il cinema italiano.I primi segnali di crisi semmai sono arrivati con gli anni 80'. 

 

 

Sotto il profilo della cosiddetta commedia all'italiana classica non proprio, anche se va detto che Fantozzi e Amici Miei (probabilmente i due massimi capolavori del comico/riso amaro) sono proprio di metà anni Settanta. 

 

Ah, non viene citato Bertolucci (che credo fosse il regista italiano più conosciuto all'estero, dopo Fellini), che negli anni Settanta ha realizzato i suoi film migliori.

 

Bertolucci è citatissimo nella raccolta ma non sono così masochista da leggere tutto. Se ti interessa ti posso riprende qualcosa dalle recensioni de Il conformista o da Ultimo tango a Parigi. 

 

Riguardo gli anni d'oro della commedia all'italiana, tra anni 60' e 70' è una bella lotta. Dovessi scegliere pure io punterei sugli anni 60', anche da un punto di vista quantitativo, ma cmq almeno una ventina di capolavori si son fatti anche negli anni 70'. 


  • 0

#1485 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 15 novembre 2020 - 00:17

3500480_2212_fofi.jpg

 

Goffredo Fofi, questo simpatico vecchio, è da annoverare senz'altro tra i peggiori critici cinematografi di sempre. 

 

Mi è capitato di fatto tra le mani una sua raccolta, Capire con il cinema, una terribile e miserabile serie di recensioni di film tra il 64'-75' (circa). Qualche riflessione interessante è pur riscontrabile (sopratutto sul cinema straniero) ma per il resto la raccolta ad oggi ha l'unico motivo di esistere nel far da testimone quanto faceva cagare una certa critica durante gli anni sessanta e settanta. Stando infatti a Fofi, grandissima parte del cinema italiano tra il 64-75 è irrimediabilmente in crisi. Pertanto gran parte della raccolta consiste nelle stroncature di Fellini post-81/2, di un Petri che non riesce inquadrare la realtà operaia (Dio! Dio bastards!), di un Pasolini alla frutta, Olmi che tratta argomenti che non conosce, Ferreri diventato troppo "individualistico" da Dillinger è morto in poi, Antonioni troppo sofferente e con nulla da dire, i spaghetti western di Leone e Corbucci trattati come la peggior merda nonchè "schiocchezzuole" per deficienti, Rosi vendutosi all'ENI per il film su Mattei, ecc... 

 

Ma ancora peggio il rapporto tra questo tipo di critica e la commedia all'italiana, definitiva da Fofi continuamente come "infame", pigliando di mira sopratutto Scola (definito reazionario) e Germi, addirittura accusato di "razzismo all'italiana". Ovviamente in tutte queste analisi rispuntano mille considerazioni sulla "nuova sinistra italiana", il cinema marxista, la borghesia (presentissimo in ogni recensione), i continui pompini ai film di Straub, ecc... 

 

C'è poco da dire, se non costatare almeno 3 cose: a) anche all'epoca d'oro c'è sempre qualche stronzo che parla di crisi b) quanto meno anche nell'attuale periodo di crisi possiamo almeno dire che la critica cinematografica - svincolatasi finalmente da terribili pre-concetti politici - sia andata migliorando, c) che ad oggi la commedia all'italiana vien ricordata tra i punti più alti del cinema mondiale, con i vari Monicelli, Risi, Scola, Salce, Comencini, Pietrangeli, Germi e co. ricordati come i miglior registi del cinema italiano tutto, mentre giustamente questo approccio di critica alla Fofi/ Straub è stata spazzata via come la merda di cane dai marciapiedi. 

 

per il centenario di Fellini, ha curato un breve libello pubblicato da e/o in cui sostanzialmente ripercorre il suo rapporto - anche umano - con Fellini, facendo mea culpa. scrive una cosa come (parafraso) "è stato molto più rivoluzionario il cinema di Fellini che molti di noi che di rivoluzione parlavamo in continuazione". in pratica ammette che, lui come altri della stessa generazione, così ossessionati da una lettura politico-rivoluzionaria, non riuscivano davvero ad apprezzare quelle opere d'arte in quanto tali (oltre a Fellini, Fofi cita anche Pasolini come un altro con cui si scornò, finendo per allontanarsi)


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#1486 Tom

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Inviato 15 novembre 2020 - 09:29

Forse non era solo una questione di pretese rivoluzionarie. Mi ricordo una vecchia raccolta di recensioni sempre dei 60 e 70 di Vieri Razzini, quindi credo un personaggio molto meno barricadero e paraocchiato di Fofi, ma che mi aveva fatto pensare cose simili: cinema italiano trattato come roba indegna, totale incapacita' di leggere il fenomeno new hollywood nel suo insieme, registi delle varie nouvelle vague europee esaltati solo per gli esordi, vecchi maestri (che magari avevano 50 - 60 anni) trattati con sufficienza, una continua ricerca del "nuovo" che si risolveva in un'esaltazione di gente e film oggi dimenticati o in terzomondismi di maniera.

 

Rientra nella casistica "rivoluzionaria" invece l'edizione originale del Castoro Cinema su Polanski scritta da Stefano Rulli nei primi anni 70 (arrivava a "Che?") in puro Tommaso Franci style, con Polanski trattato come un povero stronzo che di buono aveva fatto solo i cortometraggi, per poi passare, stile il Kubrick di Stanis, di semi-fallimento in fallimento totale, perche' troppo piccolo borghese e non abbastanza marxista da capire (mi invento, ma davvero c'erano frasi cosi') "l'inevitabile svolta proletaria della societa'". I pochi lungometraggi che si potevano, con un po' magnanimita', salvare erano quelli che assomigliavano ai cortometraggi. Poi Rulli come sceneggiatore non si puo' dire non abbia firmato anche cose interessanti, ma forse il suo contributo al cinema e' stato un attimo meno rilevante di quello del maniaco sessuale polacco. "Forse", eh.

Per altro anni piu' tardi la monografia fu integrata da Flavio De Berandinis a meta' degli anni 90, arrivando fino a "La morte e la fanciulla". Il punto di vista di De Berandins era ovviamente piu' accettabile di quello di Rulli (anche solo perche' infinitamente meno arrogante), ma pure quello schiavo di molti vezzi d'epoca. Ricordo una stroncatura di Frantic perche' il post-modernismo di Polanski non arrivava alla destrutturazione di Pulp Fiction, la totale incomprensione dell'estetica figurativa di Pirati a cui sostanzialmente imputava di non essere un film di Herzog ma di essere figlio dell'estetica di Indiana Jones (che come punto di vista puo' starci, ma cade nell'errore di pretendere che un film sia diverso da quello che voleva essere), L'inquilino del terzo piano trattato come un'opera virtuosistica, ma di sterile manierismo, perche' ripeteva le cose gia' dette in film precedenti...

 

Del resto tempo fa mi ero messo a leggere cosa scrivevo su questo forum nel 2006 - 2007: un sacco di cazzate e con un tono per cui oggi mi prenderei a calci in culo. Ringrazio che sia andato perduta la vecchia versione del forum (tra cui i miei primi interventi in strenua difesa del Signore degli Anelli di Peter Jackson ashd). 


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#1487 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 15 novembre 2020 - 09:51

Sono belle anche le letture ultra personali completamente sbagliate (mattate?), perlomeno indicano una scena con una pluralità di visioni fra cui scegliere la propria. Ora tocca farsi andare bene tutto asd

 

 

Joking.


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#1488 Tom

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Inviato 15 novembre 2020 - 12:04

Ma non credo sia questione di farsi piacere tutto o farsi piacere niente, ma di saper distinguere tra essere personali e essere personalistici.

 

Per restare al mio esempio, la parte di monografia di Polanski scritta da De Bernardinis, con tutti i suoi limiti e errori di prospettiva ("personali", inevitabilmente), almeno mi parla davvero di Polanski e del suo cinema.

Cosa mi dice la parte di monografia scritta da Rulli? Mi dice tanto sulla cultura marxista italiana degli anni 70, mi dice tantissimo delle idee politche di Rulli, ma su Polanski e il suo cinema e' solo una serie quasi initerrotta di cazzate, anche quando esalta i cortometraggi, perche' letti anche quelli sempre in chiave di arte che deve essere utile alla lotta di classe. E quello per me e' il "personalistico", cioe' pensare che il tuo punto di vista sia un qualche tipo di rivelazione, persino un presupposto da usare come cardine dato per scontato ("bandiera rossa trionfera'", "il rock e' morto nel 1993"). E' solo egocentrismo.

Poi certo, alcune note e alcune frecciate di Rulli arrivano a segno, del resto quando scrivi trattando il soggetto in esame con sostanziale disprezzo e' anche facile essere arguti e velenosamente efficaci. E' per quello che i critici trancianti di quel tipo piacciono a chi ha un'idea distruttiva e competitiva delle cose, e fanno fortuna nei momenti storici piu' polarizzanti (e infatti... prepariamoci).


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#1489 Edgewalker

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Inviato 15 novembre 2020 - 22:30

E' per quello che i critici trancianti di quel tipo piacciono a chi ha un'idea distruttiva e competitiva delle cose, e fanno fortuna nei momenti storici piu' polarizzanti (e infatti... prepariamoci).

 

Se pensiamo alla stessa cosa, a me sembra che ci siano già da un pezzo, semmai avranno il picco nel futuro prossimo, questo si

 

 


i continui pompini ai film di Straub

 

ashd

 

comunque lui era giovane quando scriveva tutte quelle cose, e lo faceva per ideologia politica, sarebbe interessante leggere cosa poteva scrivere all'epoca qualcuno di più grande e quindi in qualità di vecchio stronzo

 


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The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#1490 Matthew30

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Inviato 15 novembre 2020 - 23:20

Comunque Batman Returns è il miglior film della saga di Batman, lo pensavo già in passato e dopo averlo rivisto qualche giorno fa ho la mia convinzione rafforzata.

 

Forse Keaton non sarà il Batman perfetto ad aver impersonato l'Uomo Pipistrello, ma nei film di Burton riesce a dare il giusto tono al suo personaggio.

 

Poi ci sono De Vito (probabilmente il miglior villain di Batman mai apparso su uno schermo), il grandissimo Walken e la brava Pfeiffer e il resto passa in rassegna.


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#1491 bluetrain

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Inviato 16 novembre 2020 - 11:57

 

3500480_2212_fofi.jpg

 

Goffredo Fofi, questo simpatico vecchio, è da annoverare senz'altro tra i peggiori critici cinematografi di sempre. 

 

Mi è capitato di fatto tra le mani una sua raccolta, Capire con il cinema, una terribile e miserabile serie di recensioni di film tra il 64'-75' (circa). Qualche riflessione interessante è pur riscontrabile (sopratutto sul cinema straniero) ma per il resto la raccolta ad oggi ha l'unico motivo di esistere nel far da testimone quanto faceva cagare una certa critica durante gli anni sessanta e settanta. Stando infatti a Fofi, grandissima parte del cinema italiano tra il 64-75 è irrimediabilmente in crisi. Pertanto gran parte della raccolta consiste nelle stroncature di Fellini post-81/2, di un Petri che non riesce inquadrare la realtà operaia (Dio! Dio bastards!), di un Pasolini alla frutta, Olmi che tratta argomenti che non conosce, Ferreri diventato troppo "individualistico" da Dillinger è morto in poi, Antonioni troppo sofferente e con nulla da dire, i spaghetti western di Leone e Corbucci trattati come la peggior merda nonchè "schiocchezzuole" per deficienti, Rosi vendutosi all'ENI per il film su Mattei, ecc... 

 

Ma ancora peggio il rapporto tra questo tipo di critica e la commedia all'italiana, definitiva da Fofi continuamente come "infame", pigliando di mira sopratutto Scola (definito reazionario) e Germi, addirittura accusato di "razzismo all'italiana". Ovviamente in tutte queste analisi rispuntano mille considerazioni sulla "nuova sinistra italiana", il cinema marxista, la borghesia (presentissimo in ogni recensione), i continui pompini ai film di Straub, ecc... 

 

C'è poco da dire, se non costatare almeno 3 cose: a) anche all'epoca d'oro c'è sempre qualche stronzo che parla di crisi b) quanto meno anche nell'attuale periodo di crisi possiamo almeno dire che la critica cinematografica - svincolatasi finalmente da terribili pre-concetti politici - sia andata migliorando, c) che ad oggi la commedia all'italiana vien ricordata tra i punti più alti del cinema mondiale, con i vari Monicelli, Risi, Scola, Salce, Comencini, Pietrangeli, Germi e co. ricordati come i miglior registi del cinema italiano tutto, mentre giustamente questo approccio di critica alla Fofi/ Straub è stata spazzata via come la merda di cane dai marciapiedi. 

 

per il centenario di Fellini, ha curato un breve libello pubblicato da e/o in cui sostanzialmente ripercorre il suo rapporto - anche umano - con Fellini, facendo mea culpa. scrive una cosa come (parafraso) "è stato molto più rivoluzionario il cinema di Fellini che molti di noi che di rivoluzione parlavamo in continuazione". in pratica ammette che, lui come altri della stessa generazione, così ossessionati da una lettura politico-rivoluzionaria, non riuscivano davvero ad apprezzare quelle opere d'arte in quanto tali (oltre a Fellini, Fofi cita anche Pasolini come un altro con cui si scornò, finendo per allontanarsi)

 

 

Di recente ho sentito una sua intervista in cui rivaluta* anche Leone, ma secondo me per i classici motivi sbagliati, e sempre con una sottotraccia di arroganza e di senso superiorità della critica sull'arte stessa fastidiosa come una colonscopia fatta con una mazza chiodata.

Ad ogni modo, avesse anche rivalutato tutti dopo anni e anni di travisamento cinematografico in nome della lotta di classe (anche quando ormai era fuori tempo massimo), un po' tardi direi.

 

* In parte, perché alla fine conclude con una chiosa tipo: "la sua eredità semplicemente non esiste, c'è più eredità in un film disperato come la Voce della luna di Fellini che in tutta la filmografia di Leone", che in fin dei conti riduce ad un semplice gioco fine a se stesso.


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#1492 Matthew30

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Inviato 19 novembre 2020 - 16:17

Jessica-Lange-with-Bob-Fosse-her-boyfrie

 

"Jessica Lange with her boyfriend Bob Fosse, New York circa 1960". Non sapevo che Bob Fosse stesse con la Lange quando lei era ancora minorenne (sempre che la datazione della foto sia corretta) e con una differenza di oltre 20 anni di età. 


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#1493 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 19 novembre 2020 - 16:44

La foto non è sicuramente del 1960, la Lange avrebbe avuto 11 anni, dev'essere fine anni 70, ai tempi di All That Jazz.


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#1494 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 19 novembre 2020 - 16:46

Ma la Lange aveva 11 anni nel '60. Fosse e la Lange hanno una avuto una relazione dopo "King Kong" (quindi dopo il 76) e difatti Fosse l'ha scritturata per l'autobiografico "All That Jazz" che è del 79

 

 

ps: aveva già scritto Harry, non me n'ero accorto


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#1495 Matthew30

    Classic Rocker

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Inviato 19 novembre 2020 - 17:43

La foto non è sicuramente del 1960, la Lange avrebbe avuto 11 anni, dev'essere fine anni 70, ai tempi di All That Jazz.

 

Ma 1960 potrebbe significare anni Sessanta, dunque anche 1969 (quando Jessica era poco più che maggiorenne). Ma ho fatto la domanda proprio perché mi ricordavo che avesse recitato nel film di Fosse alla fine degli anni Settanta.

 

Comunque le vostre risposte mi danno l'impressione che, quasi sicuramente, si siano sbagliati di decennio. Anzi, direi che è quasi sicuro.

 

Rimane il fatto che i due avessero 20 anni di differenza, peraltro il primo film della Lange è stato King Kong nel 1976, quando in effetti aveva già 27 anni, non propriamente giovanissima per il debutto sul grande schermo.


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#1496 Merlo

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Inviato 25 novembre 2020 - 12:09

Leggo ora che per i fondali di The Mandalorian è stata usata una nuova tecnologia chiamata Stagecraft che, a quanto pare, dovrebbe mandare in pensione il celebre green screen:

 

 

https://www.linkiest...-nuovo-fondale/


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"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#1497 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 27 novembre 2020 - 12:29

Il mandorlone
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#1498 Signor Armando

    Groupie

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Inviato 28 novembre 2020 - 10:47

Rivisto Crash di Cronenberg in una sublime edizione 4k; Confermo trattasi del suo capolavoro assoluto, e di una trasposizione del romanzo di Ballard di puro genio.


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"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

  La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare

  manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."

 

"Sei benvenuto come una merda dentro una piscina."

 

L'intelligenza di cui ero dotato ha suppurato per mancanza di materia a cui applicarsi e ha preso strade diverse.


#1499 PDeVo

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Inviato 02 dicembre 2020 - 00:04

Hana-Bi batte di poco Le Cercle rouge. Tom passa in vantaggio su the Man 4 a 3

 

Quali saranno i prossimi 2 film a sfidarsi? The man, Tom quando ci siete battete un colpo


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#1500 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 02 dicembre 2020 - 08:18

Torniamo al western e visto che l'ho sponsorizzato spesso: Tom Horn di William Wiard (Steve McQueen), da vedere in originale se possibile.


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