WHAT DID DAVID BOWIE DO AT YOUR AGE?
(anche se qua alcuni sono più vecchi di lui )
Inviato 06 gennaio 2016 - 15:03
WHAT DID DAVID BOWIE DO AT YOUR AGE?
(anche se qua alcuni sono più vecchi di lui )
Inviato 06 gennaio 2016 - 15:34
Aspetto con somma trepidazione l'arrivo a casa del vinile. Non voglio sentirne mezza nota fino a quel momento, a parte il singolo che, va be', come hanno fatto più o meno tutti, mi sono bruciato all'uscita sul tubo.
Inviato 06 gennaio 2016 - 15:57
Inviato 06 gennaio 2016 - 15:58
E' un'immagine bellissima questa
Statisticamente parlando, non lo so.
Inviato 06 gennaio 2016 - 16:05
Ma il problema non è tanto che Bowie sia effettivamente più bistrattato dei collegi o meno. Il fatto è che di questo, in quella che dovrebbe essere una recensione, dubito importi qualcosa a qualcuno
vabbeh ma visto che è assente da tanto, intendo qua sul forum, eravamo in astinenza poi non ho idea di chi sia bistrattato o meno, nonostante mi piacciano anche alcuni di album dei miei idoli da vecchi sono ormai convinto della necessità di stabilire per legge una poltrona a termine: dopo il terzo album tutti a casa (sarei più per il primo ma avrebbe poco successo)
Inviato 06 gennaio 2016 - 16:18
La famosissima legge Franci: non c'è nessun gruppo che ha fatto più di tre album importanti. Quella sul primo mi sembra più scaruffiana
Inviato 06 gennaio 2016 - 16:22
dopo il terzo album tutti a casa (sarei più per il primo ma avrebbe poco successo)
Tenterebbero di fotterti in tutti i modi, nascondendosi dietro nomi e progetti falsi, con emendamenti del tipo che un ep vale mezzo disco, eccetera eccetera. Però sarebbe bello sperimentare, probabilmente ci sarebbe meno saturazione del mercato musicale e si alzerebbe tantissimo la qualità media. Fiorirebbe il mercato nero delle opere post-terzo disco.
Statisticamente parlando, non lo so.
Inviato 06 gennaio 2016 - 16:25
dopo il terzo album tutti a casa (sarei più per il primo ma avrebbe poco successo)
Tenterebbero di fotterti in tutti i modi, nascondendosi dietro nomi e progetti falsi, con emendamenti del tipo che un ep vale mezzo disco, eccetera eccetera. Però sarebbe bello sperimentare, probabilmente ci sarebbe meno saturazione del mercato musicale e si alzerebbe tantissimo la qualità media. Fiorirebbe il mercato nero delle opere post-terzo disco.
ma no, tutto sotto controllo; stipendiati pubblicamente per quei 3 album e poi a casa
Inviato 06 gennaio 2016 - 17:49
Ma il problema non è tanto che Bowie sia effettivamente più bistrattato dei collegi o meno. Il fatto è che di questo, in quella che dovrebbe essere una recensione, dubito importi qualcosa a qualcuno. Che poi lui sia bravo a scrivere e sappia quel che dice non lo metto in dubbio, ma una buona metà della sua recensione era una consulenza superflua, non richiesta ed evidentemente parziale sul ruolo storico del suo idolo. Lo scopo palese era semplicemente quello di far passare Bowie per la "vittima" (dove poi?) dei cattivoni della critica e lanciare le solite, banali frecciatine. Se bisogna far recensire i dischi a un fan dell'artista, che sia qualcuno in grado di andare oltre la semplice idolatria.
Ma il tono piccato è di default anche in veste critica, allora.
Come sempre il nostro gozzy, per gli artisti di cui è fan sfegatato, applica la regola della sindrome da accerchiamento. Figuriamoci se a Bowie possa fregar di meno tanto dei detrattori quanto degli "esaltatori" di default. E comunque tutti i grossi nomi, all'uscita di un disco nuovo, subiscono il medesimo trattamento.
Fategli recensire artisti coi quali ha meno coinvolgimento sentimentale.
Ma non capisco, dove sta scritto cosa uno deve dire/non dire in una recensione? Io questa la trovo leggera e piacevole da leggere (oltre che divertente in quanto mentre la leggevo mi immaginavo le reazioni sul forum
). Inoltre mi sembra scorra tutto in maniera molto logica e naturale. Per finire, lunga vita ai recensori a cui piace la musica.
Inviato 06 gennaio 2016 - 17:57
POPOLARE
Avevo postato quella roba di Garga in privato, non avevo capito che volesse postarla qui.
Scrivo questo unico post di chiarimento, risparmiatevi pure i teatrini sui sei mesi e via dicendo, perché tanto non aggiungo altro.
Va bhe ma che vuol dire dai, se sono album migliori è ovvio che ricevano voti più alti, non è che vengano trattati meglio come se avessero corsi preferenziali. Cioè si sta parlando di Bowie. Basta complottismo dai
Dunque si risolverebbe tutto con l'oggettiva superiorità di quei dischi.
Peccato però che quei dischi superiori contengano esattamente ciò che Dylan, Cohen e Springsteen hanno sempre fatto.
"The Next Day" invece al suo interno contiene generi molto diversi fra loro. Bowie alla sua età fa ancora dei tentativi, e io sono convinto che alla musica faccia più bene chi ci prova rispetto a chi si accomoda.
E caro Limenitis, a dispetto di quanto sostieni i dischi di Bowie non sono stati accolti come quelli degli altri, a meno che non tu voglia far finta che Mediacritic, Allmusic, Pitchfork e Roling Stone non esistano. Stiamo parlando delle maggiori testate mondiali, non del mio blog.
Oltre a ciò, a riprova di quanto Bowie ancora oggi disturbi di più, se apri gli ultimi video di Cohen su Youtube non ci trovate accuse di massoneria, anticristianesimo, satanismo e chissà che altro. In quelli di Bowie ne trovi a bizzeffe.
Se leggete le recensioni di Dylan non troverete mai scritto "è l'ennesimo disco folk di Dylan", in quelle di Bowie - seppure in una parte minoritaria (e l'ho scritto che mi riferivo SOLO a questo tipo di detrattori, ma l'avete bellamente ignorato altrimenti non vi sarebbe stato possibile parlare di "accerchiamento", "idolatria", "vittimismo", "fanatismo" e altre infamate di bassa lega) - capita invece di leggere "è il solito disco di Bowie" o all'opposto "Bowie prova ad aggiornarsi prendendo da...".
Io è questo atteggiamento che ho voluto analizzare.
Se tizio viene trattato "A" e caio viene trattato "B", come le principali testate mondiali dimostrano, a me interessa capire perché. Quando scrivo di musica, la ricezione/percezione della stessa è un argomento che mi affascina più di qualsiasi altra cosa, fatto salvo il contesto storico (che è peraltro argomento collimante).
L'accusare di "complottismo" chiunque voglia capire ciò che sta intorno alla musica lo trovo infantile. La musica non viene fuori dal nulla e porta dietro di sé delle simbologie pesantissime. Il continuo svilire questi elementi fino all'impossibilità di parlarne rappresenta grosso del motivo per cui non scrivo più da queste parti.
Se a voi non interessa ciò che interessa me... leggete altri redattori!
La redazione è variegata apposta per offrire più punti di vista possibile, non v'ho chiesto io di concentrarvi su me. "Eh, ma questo è Bowie": ok, come spiegate allora le dieci tonnellate di veleno pure sui 2814? Non salterà fuori che quella recensione è scritta con toni fanatici spero.
Insomma mi sa proprio che continuerò a scrivere per il sito. E che continuerò a scrivere pure di Bowie, anche perché mi ritengo perfettamente lucido sull'argomento.
Egocentrismo poi?
In questo sito si possono leggere recensioni di gente che prima di parlare del disco spende paragrafi interi a raccontare cosa gli è successo a scuola, a mettere discettazioni su Nietzsche in mezzo a dischi punk, ma ne ricordo persino di chi parlava di una sua scopata!!!
Eppure non ho mai letto nessuno dire di questi signori "sì ma perché non parli del disco?", e da questo traggo le mie conclusioni.
Tra due anni torniamo per vincere.
Inviato 06 gennaio 2016 - 18:13
Il mio piano è andato a segno. Bara dei Pupi è per te che l'ho fatto. Toccare Gozzy sul duca era l'unico modo.
Inviato 06 gennaio 2016 - 18:16
Boh Goz, tu sei il mio critico preferito dell'area ondarock perché sai scrivere bene, sai ascoltare con profondità cose diversissime tra loro ed hai una personalità strabordante. Quest'ultimo aspetto rende il tutto più divertente e monopolizza l'attenzione ma provoca anche "incidenti" come quell'introduzione veramente troppo importante rispetto a quanto il problema possa essere reale. Prendi e porta a casa. La rece è divertente, l'ho letta alla velocità della luce, ma quella tesi là è un po' strampalata.
Statisticamente parlando, non lo so.
Inviato 06 gennaio 2016 - 18:39
Un conto è un'artista che faccia fatica a pubblicare o promuovere un disco per motivi extra-musicali, politici o contrattuali con un'etichetta, o sul quale i media facciano ostruzionismo all'uscita per motivi x, ma stiamo parlando di Bowie cazzo, uno che quando fa un disco nuovo lo sanno anche i muri, poi ovvio che ci sia chi ne parla bene e chi male. Quell'introduzione è tragicomica perché ci si rende conto di come i giovani d'oggi non riescano a trovare qualche ideale serio sul quale impegnarsi a fare le lotte. Quindi tocca prendere la media di voti di Pitchfork dati ai dischi di Bowie degli ultimi tot anni.
Statisticamente parlando, non lo so.
Inviato 06 gennaio 2016 - 20:26
Quell'introduzione è tragicomica perché ci si rende conto di come i giovani d'oggi non riescano a trovare qualche ideale serio sul quale impegnarsi a fare le lotte
Se è per questo anche quattro pagine di recensione al recensore non scherzano, comunque
Inviato 06 gennaio 2016 - 20:34
Accetto di far parte della tipologia di giovani che ho citato. : (
Statisticamente parlando, non lo so.
Inviato 06 gennaio 2016 - 22:18
caro limenitis, a dispetto di quanto sostieni i dischi di Bowie non sono stati accolti come quelli degli altri, a meno che non tu voglia far finta che Mediacritic, Allmusic, Pitchfork e Roling Stone non esistano. Stiamo parlando delle maggiori testate mondiali, non del mio blog.
Oltre a ciò, a riprova di quanto Bowie ancora oggi disturbi di più, se apri gli ultimi video di Cohen su Youtube non ci trovate accuse di massoneria, anticristianesimo, satanismo e chissà che altro. In quelli di Bowie ne trovi a bizzeffe.
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
Inviato 06 gennaio 2016 - 22:28
caro limenitis, a dispetto di quanto sostieni i dischi di Bowie non sono stati accolti come quelli degli altri, a meno che non tu voglia far finta che Mediacritic, Allmusic, Pitchfork e Roling Stone non esistano. Stiamo parlando delle maggiori testate mondiali, non del mio blog.
Oltre a ciò, a riprova di quanto Bowie ancora oggi disturbi di più, se apri gli ultimi video di Cohen su Youtube non ci trovate accuse di massoneria, anticristianesimo, satanismo e chissà che altro. In quelli di Bowie ne trovi a bizzeffe.
Ma che mi fotte di quelle merde di Cohen e Young non ho manco un disco loro di Bowie ne ho una decina. Oddio sono troppo emozionato madonna santa, W Gesù W Gargamella <3
in due giorni una uno-due insu gozer al cardiopalma per il pover limenitis.
Inviato 06 gennaio 2016 - 22:32
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
Inviato 06 gennaio 2016 - 22:34
Avevo postato quella roba di Garga in privato, non avevo capito che volesse postarla qui.
Scrivo questo unico post di chiarimento, risparmiatevi pure i teatrini sui sei mesi e via dicendo, perché tanto non aggiungo altro.
Va bhe ma che vuol dire dai, se sono album migliori è ovvio che ricevano voti più alti, non è che vengano trattati meglio come se avessero corsi preferenziali. Cioè si sta parlando di Bowie. Basta complottismo dai
Dunque si risolverebbe tutto con l'oggettiva superiorità di quei dischi.
Peccato però che quei dischi superiori contengano esattamente ciò che Dylan, Cohen e Springsteen hanno sempre fatto.
"The Next Day" invece al suo interno contiene generi molto diversi fra loro. Bowie alla sua età fa ancora dei tentativi, e io sono convinto che alla musica faccia più bene chi ci prova rispetto a chi si accomoda.
E caro Limenitis, a dispetto di quanto sostieni i dischi di Bowie non sono stati accolti come quelli degli altri, a meno che non tu voglia far finta che Mediacritic, Allmusic, Pitchfork e Roling Stone non esistano. Stiamo parlando delle maggiori testate mondiali, non del mio blog.
Oltre a ciò, a riprova di quanto Bowie ancora oggi disturbi di più, se apri gli ultimi video di Cohen su Youtube non ci trovate accuse di massoneria, anticristianesimo, satanismo e chissà che altro. In quelli di Bowie ne trovi a bizzeffe.
Se leggete le recensioni di Dylan non troverete mai scritto "è l'ennesimo disco folk di Dylan", in quelle di Bowie - seppure in una parte minoritaria (e l'ho scritto che mi riferivo SOLO a questo tipo di detrattori, ma l'avete bellamente ignorato altrimenti non vi sarebbe stato possibile parlare di "accerchiamento", "idolatria", "vittimismo", "fanatismo" e altre infamate di bassa lega) - capita invece di leggere "è il solito disco di Bowie" o all'opposto "Bowie prova ad aggiornarsi prendendo da...".
Io è questo atteggiamento che ho voluto analizzare.
Se tizio viene trattato "A" e caio viene trattato "B", come le principali testate mondiali dimostrano, a me interessa capire perché. Quando scrivo di musica, la ricezione/percezione della stessa è un argomento che mi affascina più di qualsiasi altra cosa, fatto salvo il contesto storico (che è peraltro argomento collimante).
L'accusare di "complottismo" chiunque voglia capire ciò che sta intorno alla musica lo trovo infantile. La musica non viene fuori dal nulla e porta dietro di sé delle simbologie pesantissime. Il continuo svilire questi elementi fino all'impossibilità di parlarne rappresenta grosso del motivo per cui non scrivo più da queste parti.
Se a voi non interessa ciò che interessa me... leggete altri redattori!
La redazione è variegata apposta per offrire più punti di vista possibile, non v'ho chiesto io di concentrarvi su me. "Eh, ma questo è Bowie": ok, come spiegate allora le dieci tonnellate di veleno pure sui 2814? Non salterà fuori che quella recensione è scritta con toni fanatici spero.
Insomma mi sa proprio che continuerò a scrivere per il sito. E che continuerò a scrivere pure di Bowie, anche perché mi ritengo perfettamente lucido sull'argomento.
Egocentrismo poi?
In questo sito si possono leggere recensioni di gente che prima di parlare del disco spende paragrafi interi a raccontare cosa gli è successo a scuola, a mettere discettazioni su Nietzsche in mezzo a dischi punk, ma ne ricordo persino di chi parlava di una sua scopata!!!
Eppure non ho mai letto nessuno dire di questi signori "sì ma perché non parli del disco?", e da questo traggo le mie conclusioni.
Peraltro, anche se eliminate l'introduzione dedicata all'atteggiamento di questa minoranza critica su Bowie - che ho scritto con assoluta tranquillità a dispetto del caso che ci avete montato, ma ora l'ho modificata rendendola ancora più pacata, così sto sereno - anche eliminandola dicevo, rimane un'intera pagina word dedicata al disco, che è quindi più di molte recensioni che compaiono sul sito.Non vi piace neanche quella? Benissimo, il dissenso è il carburante del miglioramento, però dire che il disco non sia stato preso in analisi è falso."Aloha".
Se bowie si fosse fatto intimidire dai critici non sarebbe Bowie, perché delle osservazioni sulla tua godibile recensione dovrebbero turbarti, sei Federico e resti Federico, competenza e coraggio non ti mancano, sulla tua analisi non trovo pecche o cose che facciano pensare a superficialità, l'unica cosa che avrei approfondito era l'approccio del progetto ovvero far suonare rock a musicisti jazz , che è la vera novità di Blackstar,
Inviato 06 gennaio 2016 - 22:59
Avete visto le due anteprime del video di Lazarus? In una riprende il look del personaggio di Blackstar con la benda sugli occhi e i bottoni cuciti a mo' di occhi mentre nel secondo è vestito come in un photoshoot del 76 per Station To Station, esattamente così:
E lui è talmente vecchio che fa quasi male a guardarlo ma è sempre magnetico
Inviato 06 gennaio 2016 - 23:58
E lui è talmente vecchio che fa quasi male a guardarlo
ma è sempre magnetico
darei via un rene per arrivare alla sua età così lucidamente in forma.
Inviato 06 gennaio 2016 - 23:59
"Nel frattempo, Bowie per farsi pubblicità presso il pubblico alternativo le prova tutte come al solito, inclusa dichiarazione ruffiana tramite Tony Visconti sull'essere ispirato da Kendrick Lamar. Di cui ovviamente non si trova traccia nel corso dell'album, e va più che bene così."
comunque 'sta gente che guarda i voti fa un po' ridere. ma leggerla una recensione, no?
tanto difficile da capire che qualcosa che entusiasma qualcuno può annoiare qualcun'altro?
Inviato 07 gennaio 2016 - 00:04
E lui è talmente vecchio che fa quasi male a guardarlo
Almeno lui è arrivato ai 70 prima di essere così appellato
Inviato 07 gennaio 2016 - 00:06
Beh i lifting che aveva fatto negli anni 90 erano stati fantastici, sicuramente hanno contribuito!
Della copertina trovo bellissimo il modo in cui hanno cercato di scrivere Bowie utilizzando i pezzetti della stella, davvero una bella idea.
Inviato 07 gennaio 2016 - 09:03
Scusate l'ignoranza, ma chi cazz'è 'sto Gozer? E perchè tutto 'sto casino attorno a quello che scrive?
The Joker
Registrato:
04-August 06
are you sure?
Sono sparito per un po', assorbito da altre questioni ed altre passioni, e mi sono perso codesta faccenda e codesto illustre personaggio.
Inviato 07 gennaio 2016 - 09:56
Ecco il video di Lazarus:
Decisamente più statico e meno impressionante di Blackstar ma comunque un gran bel vedere... praticamente l'effetto è lo stesso di guardare quello di Strangers When We Meet dopo The Heart's Filthy Lesson o Dead Man Walking dopo quello di Little Wonder.
Inviato 07 gennaio 2016 - 10:57
Avevo postato quella roba di Garga in privato, non avevo capito che volesse postarla qui.
Scrivo questo unico post di chiarimento, risparmiatevi pure i teatrini sui sei mesi e via dicendo, perché tanto non aggiungo altro.
Va bhe ma che vuol dire dai, se sono album migliori è ovvio che ricevano voti più alti, non è che vengano trattati meglio come se avessero corsi preferenziali. Cioè si sta parlando di Bowie. Basta complottismo dai
Dunque si risolverebbe tutto con l'oggettiva superiorità di quei dischi.
Peccato però che quei dischi superiori contengano esattamente ciò che Dylan, Cohen e Springsteen hanno sempre fatto.
"The Next Day" invece al suo interno contiene generi molto diversi fra loro. Bowie alla sua età fa ancora dei tentativi, e io sono convinto che alla musica faccia più bene chi ci prova rispetto a chi si accomoda.
E caro Limenitis, a dispetto di quanto sostieni i dischi di Bowie non sono stati accolti come quelli degli altri, a meno che non tu voglia far finta che Mediacritic, Allmusic, Pitchfork e Roling Stone non esistano. Stiamo parlando delle maggiori testate mondiali, non del mio blog.
Oltre a ciò, a riprova di quanto Bowie ancora oggi disturbi di più, se apri gli ultimi video di Cohen su Youtube non ci trovate accuse di massoneria, anticristianesimo, satanismo e chissà che altro. In quelli di Bowie ne trovi a bizzeffe.
Se leggete le recensioni di Dylan non troverete mai scritto "è l'ennesimo disco folk di Dylan", in quelle di Bowie - seppure in una parte minoritaria (e l'ho scritto che mi riferivo SOLO a questo tipo di detrattori, ma l'avete bellamente ignorato altrimenti non vi sarebbe stato possibile parlare di "accerchiamento", "idolatria", "vittimismo", "fanatismo" e altre infamate di bassa lega) - capita invece di leggere "è il solito disco di Bowie" o all'opposto "Bowie prova ad aggiornarsi prendendo da...".
Io è questo atteggiamento che ho voluto analizzare.
Se tizio viene trattato "A" e caio viene trattato "B", come le principali testate mondiali dimostrano, a me interessa capire perché. Quando scrivo di musica, la ricezione/percezione della stessa è un argomento che mi affascina più di qualsiasi altra cosa, fatto salvo il contesto storico (che è peraltro argomento collimante).
L'accusare di "complottismo" chiunque voglia capire ciò che sta intorno alla musica lo trovo infantile. La musica non viene fuori dal nulla e porta dietro di sé delle simbologie pesantissime. Il continuo svilire questi elementi fino all'impossibilità di parlarne rappresenta grosso del motivo per cui non scrivo più da queste parti.
Se a voi non interessa ciò che interessa me... leggete altri redattori!
La redazione è variegata apposta per offrire più punti di vista possibile, non v'ho chiesto io di concentrarvi su me. "Eh, ma questo è Bowie": ok, come spiegate allora le dieci tonnellate di veleno pure sui 2814? Non salterà fuori che quella recensione è scritta con toni fanatici spero.
Insomma mi sa proprio che continuerò a scrivere per il sito. E che continuerò a scrivere pure di Bowie, anche perché mi ritengo perfettamente lucido sull'argomento.
Egocentrismo poi?
In questo sito si possono leggere recensioni di gente che prima di parlare del disco spende paragrafi interi a raccontare cosa gli è successo a scuola, a mettere discettazioni su Nietzsche in mezzo a dischi punk, ma ne ricordo persino di chi parlava di una sua scopata!!!
Eppure non ho mai letto nessuno dire di questi signori "sì ma perché non parli del disco?", e da questo traggo le mie conclusioni.
Peraltro, anche se eliminate l'introduzione dedicata all'atteggiamento di questa minoranza critica su Bowie - che ho scritto con assoluta tranquillità a dispetto del caso che ci avete montato, ma ora l'ho modificata rendendola ancora più pacata, così sto sereno - anche eliminandola dicevo, rimane un'intera pagina word dedicata al disco, che è quindi più di molte recensioni che compaiono sul sito.Non vi piace neanche quella? Benissimo, il dissenso è il carburante del miglioramento, però dire che il disco non sia stato preso in analisi è falso."Aloha".
Se bowie si fosse fatto intimidire dai critici non sarebbe Bowie, perché delle osservazioni sulla tua godibile recensione dovrebbero turbarti, sei Federico e resti Federico, competenza e coraggio non ti mancano, sulla tua analisi non trovo pecche o cose che facciano pensare a superficialità, l'unica cosa che avrei approfondito era l'approccio del progetto ovvero far suonare rock a musicisti jazz , che è la vera novità di Blackstar,
E This Is Not America ce lo siamo dimenticato?
Inviato 07 gennaio 2016 - 11:15
Beh anche Lester Bowie in Balck Tie White Noise allora... solo che in quei casi si trattava di musicisti jazz prestati a canzoni che erano già pop di per sè, erano quasi delle guest-star di lusso, invece stavolta la collaborazione mi sembra più bilanciata e l'influenza dello stile di questi musicisti sul risultato finale si avverte maggiormente.
Inviato 07 gennaio 2016 - 11:32
Basta discuterne dai, Bowie ha fatto un solo grande disco, il primo, che conteneva capolavori come Sell Me A Coat, Come And Buy My Toys e soprattutto la tarantella psichedelica Maid Of Bond Street. Il resto è fuffa mainstream per masticatori abituali di paillette. Sentite se vi piacciono i lustrini, le mossette e l'ambiguità ascoltatevi Michael Jackson che almeno qualche canzone divertente l'ha cantata, ma la musica seri è un'altra cosa.
P.S. grazie a Plozzer per i consigli
Non condivido alcune regole del forum di Ondarock. Per il resto sono un tipo tranquillo.
Inviato 07 gennaio 2016 - 11:40
(Ambasciator non porta pena)
Gozer
, direttamente dall'Iperuranio:
Yo, Poot!
"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."
Inviato 07 gennaio 2016 - 12:06
Vabbé, quello non lo si nega proprio a nessuno...
Inviato 07 gennaio 2016 - 12:26
la verità è che qualcuno rosica perché Bowie ha citato Kendrick Lamar e non gli Horrors o gli Arctic Monkeys
Ultimamente ne sbaglia un po' troppe, l'aveva già fatto con Arcade Fire e Tv On The Radio
Comunque gran bel disco, a me piace molto più di "The Next Day", mi sembra molto più profondo e coraggioso. Gozer è stato troppo freddo (col disco).
Inviato 07 gennaio 2016 - 13:19
Floods l’aveva già postato nell’altra pagina, si svegli Lepo.
Inviato 07 gennaio 2016 - 13:21
Ops, cancello...
(Abbassi la cresta, script of the bridge )
Inviato 07 gennaio 2016 - 13:23
sto cercando in tutti i modi di non ascoltarlo per aspettare il supporto fisico. Vorrei gustarmelo per bene sull'impianto e godere dell'attesa di poggiare la puntina su disco e scoprire la novità, come una volta quando potevi solo immaginare come poteva essere, fino al momento in cui non lo toccavi con mano.
Vediamo se riesco
Inviato 07 gennaio 2016 - 13:26
Lazarus comunque è una bellissima canzone, i fiati romantici e depressi sono una goduria. Comunque appoggio Dark e me lo ascolto domani, le cose belle meritano attenzione e calma.
Inviato 07 gennaio 2016 - 13:28
Ecco il video di Lazarus:
Decisamente più statico e meno impressionante di Blackstar ma comunque un gran bel vedere... praticamente l'effetto è lo stesso di guardare quello di Strangers When We Meet dopo The Heart's Filthy Lesson o Dead Man Walking dopo quello di Little Wonder.
A me piacciono entrambi, sono stati girati da Johan Renck che fino ad oggi avevo tranquillamente ignorato, anche se ha girato molti altri video, alcuni demmerda tipo questo https://youtu.be/CQIPNURA6CU
Inviato 07 gennaio 2016 - 13:32
Consegna prevista tra il 19 e il 22 ;(
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
Inviato 07 gennaio 2016 - 13:34
Consegna prevista tra il 19 e il 22 ;(
Inviato 07 gennaio 2016 - 13:36
Unkle non si apre il link... spero non sia quello di Hung Up sennò divento peggio di Gozer
credo sia peggio di quello di Hung Up o meglio, punti di vista...
Inviato 07 gennaio 2016 - 13:41
si trova. quello buono.
"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."
Inviato 07 gennaio 2016 - 13:46
la verità è che qualcuno rosica perché Bowie ha citato Kendrick Lamar e non gli Horrors o gli Arctic Monkeys
Ultimamente ne sbaglia un po' troppe, l'aveva già fatto con Arcade Fire e Tv On The Radio
E i Pixies?
Why should you want any other, when you're a world within a world?
Inviato 07 gennaio 2016 - 13:55
si trova. quello buono.
roselline per tutti? :3
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
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