Il tuo discorso sul dare lavoro a 1000 invece che 10. Non vedi la differenza? Si tratta di capire i meccanismi di incontro tra domanda e offerta.
Le occasioni di lavoro non nascono dagli alberi. Quindi in presenza di politiche restrittive e flussi migratori consistenti, il risultato è che il salario scende.
Il dovere "morale" di uno stato di offrire lavoro a tutti i cittadini del globo non esiste.
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Spero di essere stato chiaro, poi magari mi sbaglio e scrivo cazzate eh.
Ma la prossima volta che mi metti in bocca parole che non ho mai scritto, finisci in ignore come corrigan.
Al di là dell'intro lisergica su "chi finanzia l'ISIS", fa cadere le braccia la solita ottica piccolissimo-borghese del lavoro come torta fissa: se lo dai a X, non ce n'è abbastanza per Y.
Qualche fatto flash:
- in Germania c'è un salario minimo molto alto.
- in Germania il lavoro sommerso è molto minoritario, a differenza che da noi.
Il discorso di "li lasciano entrare per abbassare il costo del lavoro" lasciamolo quindi dove merita. Semplicemente i tedeschi sanno che questa è gente che viene a lavorare (lasciamo perdere la media borghesia con il gruzzoletto da investire, vignetta che mi ha disgustato: il reddito medio in Siria è duemila dollari all'anno, media borghesia siriana != media borghesia italiana, hanno speso tutto per il viaggio e sono qui come noi a Ellis Island cent'anni fa, livello di istruzione compreso).
Sfatiamo anche l'altro infame mito dell'italiano che fa bene a non fare certi lavori, a condizioni di sfruttamento: in Italia sta già nascendo una classe imprenditoriale asiatica, africana e mediorientale che darà la paga ai nostri figli di piccolo borghesi, perché hanno molta più vitalità e propensione al sacrificio di noi. Il motivo per cui gli italiani non accettano non sono le condizioni di sfruttamento (il più schifoso posto precario oggi dà assai più reddito reale di quello di operaio a Mirafiori nell'epoca del boom economico italiano): il motivo è che mentre all'italiano del 1957 e al marocchino del 2015 non pesa il culo, all'italiano del 2015 pesa eccome.
E infatti paga e pagherà sempre di più quando il genitore passa a miglior vita e con lui la pensione e, se ci fosse un governo serio, anche una bella tassa di successione di tipo francese.
La Germania, che in vent'anni ha integrato tedeschi dell'Est (inclusa tale Angela Dorothea Kasner), turchi e slavi, mentre noi siamo qui con la questione meridionale da 150 anni, fa una scommessa imprenditoriale: prendiamo questi, gli insegneremo il tedesco, e riusciranno a essere produttivi abbastanza da farsi una vita e restituire alle casse pubbliche quello che gli anticipiamo oggi. Nel frattempo, compie un'opera di bene e di solidarietà economica e morale --si può solo immaginare cosa possa significare per un rifugiato vedersi accolto tra gli applausi di gente più bianca, più pulita e più ricca-- a favore di centinaia di migliaia di persone.
Noi, invece, siamo schiavi di vermi piccolo-borghesi che hanno paura di vedersi togliere le due lire che riescono a lucrare (e che bastano perché tanto la biancheria la stira mammà), poi vanno a votare Renzi perché toglie la Tasi e l'Imu. Merde loro e merda Renzi che ne è l'epitome e l'interprete.
Siccome Dio c'è, è una ricetta perdente che li vedrà sprofondare, bolsi e invecchiati, nella merda che è la degna dimora loro. Sfortunatamente ne faranno le spese anche moltissimi italiani in buona fede.