prendo atto che essere un uomo buono è diventato disdicevole

Mestieri In Via Di Estinzione: Il Giornalismo
#101
Inviato 08 giugno 2016 - 12:33
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#102
Inviato 08 giugno 2016 - 12:43
prendo atto che essere un uomo buono è diventato disdicevole
Il troppo stroppia sempre. Anche la troppa bontà, a meno di non essere Babbo Natale o il protagonista di una favola di Gianni Rodari.
Che poi non mi pare sia stato tanto buono verso quella povera crista che ha avuto la sconcertante pretesa di farsi una foto a mare sorridendo pure.
"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."
#103
Inviato 08 giugno 2016 - 12:44
infatti, pare anche a me
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#104
Guest_Michele Murolo_*
Inviato 08 giugno 2016 - 13:11
Diaciamo che per ogni Gramellini che cammina sulla terra c'è uno Charlie Sheen cha va a bilanciare l'equilibrio cosmico
#105
Inviato 12 giugno 2016 - 15:31
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#107
Inviato 14 giugno 2016 - 18:11
Questo è un fondo grattato:
#108
Inviato 05 luglio 2016 - 23:04
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#109
Inviato 06 luglio 2016 - 06:10
Eh, quando c'era lui (Silvio), le gnocche si denudavano in orario (di cena)!
La mia preferita rimane una ereditiera della prima nidiata di C. Conti:
#111
Inviato 13 luglio 2016 - 14:30
ahaha la paura di essere lesbica
"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"
#112
Inviato 16 luglio 2016 - 04:58
#114
Inviato 18 luglio 2016 - 07:38
La meritocrazia.
#115
Inviato 18 luglio 2016 - 08:39
#116
Inviato 20 luglio 2016 - 18:17
(è vera)
"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"
#117
Inviato 20 luglio 2016 - 18:22
Continuo a chiederemi a cosa serva un Ordine dei giornalisti di fronte a titoli del genere. Ricordo che una volta venni convocato con tanto di lettera ufficiale inviata al mio direttore, perché pubblicammo un articolo in cui si accennava a un farmaco, descrivendo semplicemente le caratteristiche per le quali era stato approvato in Italia: volevano approfondire che non fosse pubblicità occulta. Poi invece titoli come questo o foto agghiaccianti di minori in barba alla Carta di Treviso passano come acqua fresca, nell'indifferenza generale.
#119
Inviato 20 luglio 2016 - 19:04
Carta di Treviso
mitica!
Mitica che nel senso che la sua applicazione resta un mito
#120
Inviato 20 luglio 2016 - 19:25
Non so se ne avete già parlato da qualche altra parte ma mi ha colpito questo post pubblicato da Aldo Nove una decina di giorni fa dove ha avviato una sorta di querelle con Rolling Stone: non avendo particolari simpatie per entrambi non mi sono fatto un'opinione precisa, ma di certo la "denuncia" dello scrittore è abbastanza indicativa dei tempi che corrono.
https://www.facebook...315016351860788
Pubblico qui la risposta che ho appena mandato alla rivista Rolling Stones in cui mi sono proposto di recensire un concerto. Gratis. Per passione. Ma almeno non pagandomi io i biglietti e le spese. Vi prego di tutto cuore di incominciare a rendere PUBBLICHE queste situazioni, o non se ne esce più. Love
Ma come cazzo vi viene in mente che un giornale possa sopravvivere usando chi scrive in modo tale che spenda invece non dico di guadagnare ma perdendoci?
In fondo, sono cazzi vostri, ed è chiaro che questa totale mancanza di principi etici e semplicemente lavorativi vi farà chiudere al più preso.
Grazie e buon lavoro per quel nulla che durerà.
Ovviamente, mi riservo di parlare su Facebook, dove sono seguito da 20.000 persone, di questo squallore. Lavorare non è né leccare culi né fare gli schiavi per cosa? Per APPARIRE su Rolling Stonesssss?
Ma smettiamola
#121
Inviato 20 luglio 2016 - 19:30
Quindi la notizia è che Rolling Stones, oltre a non pagare i collaboratori, non offre nemmeno gli accrediti che pure qui riusciamo a dare?
#122
Inviato 20 luglio 2016 - 19:31
Quindi la notizia è che Rolling Stones, oltre a non pagare i collaboratori, non offre nemmeno gli accrediti che pure qui riusciamo a dare?
Da ciò che scrive Nove parrebbe di sì, resta da vedere se sia stato solamente uno sgarbo o meno.
#123
Inviato 20 luglio 2016 - 19:34
La musica comunque sta diventando il regno del gratis. Le principali riviste di moda, cinema e spettacoli in genere pagano, quelle di musica no. Ad occhio, praticamente nessuna. Se avete notizie contrarie, fatemi sapere...
#125
Inviato 23 luglio 2016 - 10:14
ATTENZIONE, le immagini mandate in onda da Rainews24 nel corso dell'edizione delle 19 , e che mostravano gente ferita a terra, si riferivano a una esercitazione tenutasi a Manchester nel mese di maggio e non, come erroneamente riferito, ai fatti di Monaco. Chiediamo scusa ai nostri telespettatori e ringraziamo quanti ci hanno segnalato l'errore
#126
Guest_Michele Murolo_*
Inviato 23 luglio 2016 - 10:40
Si ieri ho visto in diretta quando la giornalista ha smentito tutto. Mia mamma era davanti alla televisione e ha esclamato "Mio Dio ma cosa fanno vedere!", c'era gente per terra. Poi si è capito il trucco
#127
Inviato 23 luglio 2016 - 11:06
ATTENZIONE, le immagini mandate in onda da Rainews24 nel corso dell'edizione delle 19 , e che mostravano gente ferita a terra, si riferivano a una esercitazione tenutasi a Manchester nel mese di maggio e non, come erroneamente riferito, ai fatti di Monaco. Chiediamo scusa ai nostri telespettatori e ringraziamo quanti ci hanno segnalato l'errore
in quelle ore tutte le forze erano impegnate in altre notizie
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#128
Inviato 25 luglio 2016 - 07:03
C'è del genio
#129
Inviato 27 luglio 2016 - 16:17
Inappuntabile Travaglio sul ruolo del giornalismo, oggi, in Italia.
http://www.informazi...-intellettuale/
Marco Travaglio: il giornalismo non è certo un lavoro intellettualeSe un marziano sbarcasse in Italia e ti chiedesse che cos’è il giornalismo in Italia, che cosa gli diresti?
“Gli spiegherei che è esattamente l’opposto di quello che dovrebbe essere. A mio parere il giornalismo e i giornali dovrebbero essere un forte contropotere, distante da tutti gli altri poteri, capace di essere autonomo e indipendente. Come tu ben sai da noi il giornalismo è tutt’altro, è l’opposto, é l’espressione di tutte le forme di potere: il potere politico controlla la tv di Stato, il partito di Silvio Berlusconi controlla le tv private e i poteri economici controllano gran parte della carta stampata, con l’eccezione di quotidiani come il Fatto Quotidiano o ilManifesto. Questa è la realtà del giornalismo in Italia. Può sembrare un giudizio drastico ma le cose stanno così in Italia e sfido chiunque a dirmi che questo non corrisponda al vero”.
Marco Travaglio, 52 anni, torinese, direttore e fondatore del Fatto Quotidiano, allievo di Indro Montanelli, per anni collaboratore del Giornale, poi della Voce, poi ancora dell’Unità, dal 2006 al 2011 collaboratore fisso di Santoro nella trasmissione Annozero, la pensa così sul giornalismo italiano. E non ha nessuna remora corporativa a parlarne apertamente malgrado il pianeta giornalismo sia il luogo nel quale naviga ormai da decenni con la passione per le notizie che svelano il malaffare, la denuncia della corruzione e le scomode inchieste sui poteri economici e politici.
Quando gli propongo di fare un’intervista per Senza Filtro, per capire se c’è un legame tra giornalismo e lavoro intellettuale, accetta volentieri ma si fa sfuggire un sorriso.
“Il lavoro intellettuale? Argomento interessante, ma ho i miei dubbi che c’entri qualcosa con il giornalismo. Gli intellettuali meditano, pensano, hanno tutto il tempo per elaborare le loro teorie, noi abbiamo tempi stretti, più simili a una catena di montaggio con continue emergenze. Direi che il nostro è piuttosto un lavoro artigianale. Io per esempio oltre a scrivere editoriali e articoli amo fare i titoli, disegnare le pagine, creare la gerarchia delle notizie, credo che la fattura del giornale sia una parte essenziale del nostro lavoro”.
Secondo te è cambiato molto il giornalismo dopo l’avvento del web?
“Direi di no. A costo di essere banale penso che il giornalismo sulla carta stampata abbia lo stesso ruolo di cento anni fa. Un ruolo di informazione che aiuta o dovrebbe aiutare a raccontare i fatti reali e mettere in ordine le cose. Io, ad esempio non penso che la sovrabbondanza di informazioni sulla rete web tolga spazio alla carta stampata. Il cartaceo è l’unico luogo dove si può lasciare una traccia. In rete è tutto uguale, indifferenziato, mentre i giornali attraverso la gerarchia delle notizie dovrebbero saper scegliere gli avvenimenti più importanti. Certo, se un giornale non è libero da vincoli politici ed economici tenta di nascondere le notizie più scomode ma questo è un altro discorso”.
Torniamo alla rete. A tuo parere la dipendenza dai poteri vale anche per la rete?
“Direi di no. Il web sicuramente è più libero. Nessuno può creare dei monopoli. Gli impedimenti non mancano ma se tu riesci a crearti un blog con centinaia di migliaia di iscritti puoi muoverti in autonomia, senza censure”.
Ma non ti pare azzardato, come avviene ad esempio per il Movimento 5 Stelle, affidare all’web addirittura le primarie? La rete è un magma indistinto e a volte intollerante. A me è capitato di ricevere insulti pesanti per un’opinione diversa che avevo manifestato su un blog, ospitato dal Fatto Quotidiano.
“Pensa che è capitato anche a me sul Fatto Quotidiano. Gianroberto Casaleggio aveva fiducia nelle capacità autocorrrettive del web. Io penso che il commento libero e anonimo sia pericoloso. L’unica soluzione per evitare l’effetto branco è quella di creare una comunità di commentatori che fanno le loro critiche con nome e cognome e non sotto la copertura di uno pseudonimo”.
Di giornalismo investigativo tu ne hai fatto tanto. Che cosa ne pensi di questa forma di giornalismo così diffusa negli Stati Uniti?
“Io distinguerei tra il giornalismo giudiziario e il giornalismo investigativo. Una cosa è raccontare le vicende giudiziarie, i processi, i verbali d’interrogatorio, le carte, le testimonianze. Altra cosa è fare inchieste giornalistiche senza la rete di protezione dei magistrati. Quando abbiamo pubblicato le notizie su Virginia Raggi in merito agli incarichi Asl a Civitavecchia non vi erano implicazioni giudiziarie, abbiamo fatto del giornalismo investigativo. Noi ne facciamo tante di inchieste di questo genere. E abbiamo fatto investimenti per noi importanti quando abbiamo assunto giornalisti che hanno la passione per l’investigazione nei fatti della politica come in quelli dell’economia e della finanza”.
Un’ultima domanda: se tu dovessi dare un consiglio a un giovane che vuole fare il giornalista che cosa gli diresti?
“Gli consiglierei in primo luogo di leggere molto sia i giornali che i libri di Indro Montanelli, Giorgio Bocca, Giampaolo Pansa, Luigi Pintor, tutti giornalisti che avevano il dono della scrittura e dell’indipendenza. Anche perché da questo punto di vista i modelli di giornalismo che oggi abbiamo sotto i nostri occhi sono inguardabili. Per accedere alla professione tutto è cambiato. Io ho iniziato la gavetta come abusivo. Oggi quella strada è impraticabile. La cosa più giusta è iscriversi a una scuola di giornalismo, anche noi abbiamo attinto molte risorse da lì”
#130
Inviato 06 agosto 2016 - 10:41
POPOLARE
Criminologa a Skytg 24: "Ecco le espressioni di chi sta per compiere un attentato, lavoreremo su volti e movimenti"
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#131
Inviato 06 agosto 2016 - 10:52
Nell'ultima sembra un neonato imbronciato.
#132
Inviato 06 agosto 2016 - 22:51
Oggi ho rivisto dopo anni un'edizione di STUDIO APERTO
Solita merda estiva come da copione con apice assoluto l'inviata a Fregene che gira gli ombrelloni a chiedere cosa mangeranno a pranzo i bagnanti sperando di trovare lasagne, parmigiane e melanzane ripiene sotto l'ombrellone.
#133
Inviato 31 agosto 2016 - 10:12
"Saccagnata"
#134
Inviato 08 settembre 2016 - 11:57
When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
#135
Inviato 14 settembre 2016 - 12:25
"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."
#136
Inviato 15 settembre 2016 - 08:09
...
La dott.ssa D'Ospina mi ruppe il cazzo quando andai al festival di San Remo. io non la conoscevo [e lei non lavorava al Fatto]. La sera che si doveva andare a teatro [tipo "vinsi" un biglietto per partecipare alla diretta], si attaccò come una cozza a me, piena di nulla da dire e io che annuivo. Mi raccontava del curvy di qua, curvy di là, che era sposata, che faceva consulenze presso scuole e partecipava ai programmi Rai per sensibilizzare l'opinione pubblica che grasso è bello. Ora scrive articoli orribili [vabbè, è sul fatto] e litiga con Guia Soncini. E nonostante un pezzo di scuse di Gomez, è riuscita comunque a scrivere uno status fb del cazzo. Meno di zero.
#137
Inviato 15 settembre 2016 - 08:21
L'altro giorno ho scoperto che Lucianone è passato al tg5
Che dramma
#139
Inviato 15 settembre 2016 - 08:25
alla rai prendeva 500e al mese.
Ahahah ma perché?
Siamo vittime di una trovata retorica.
#140
Inviato 15 settembre 2016 - 09:45
alla rai prendeva 500e al mese.
Ahahah ma perché?
lo faceva per la scienza
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#141
Inviato 17 settembre 2016 - 19:59
#142
Guest_Michele Murolo_*
Inviato 01 ottobre 2016 - 07:52
L’amministratrice delegata pubblica la foto di un premio, ma i commenti sono tutti per la scollatura
Charlotte Miskell è l’amministratrice delegata di una casa di cosmetici inglese. Ma quando ha pubblicato sul suo profilo Linkedin la foto del premio vinto per il miglior sito di e-commerce, ha ricevuto migliaia di apprezzamenti: per la scollatura
Ma che notizia è? Trovata sul Corriere della Sera!
http://www.corriere....4d9773420.shtml
#143
Inviato 01 ottobre 2016 - 10:21
At this range, I'm a real Frederick Zoller.
La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!
#144
Guest_Michele Murolo_*
Inviato 01 ottobre 2016 - 14:06
In una parola: clickbaiting. Tira più una scollatura...
Ok, però di solito queste 'notizie' vengono messe in una colonna a destra. Questa invece era in quella centrale riservata di solito alle notizie importanti. Ok non muore nessuno però stiamo veramente raschiando il fondo del barile.
#145
Inviato 01 ottobre 2016 - 14:29
In una parola: clickbaiting. Tira più una scollatura...
Ok, però di solito queste 'notizie' vengono messe in una colonna a destra. Questa invece era in quella centrale riservata di solito alle notizie importanti. Ok non muore nessuno però stiamo veramente raschiando il fondo del barile.
Purtroppo la tendenza dilaga ormai ovunque e contagia anche le testate più insospettabili. L'aggravante per il Corriere è che chiede anche dei soldi per tutto ciò.
#146
Inviato 05 ottobre 2016 - 12:48
In oltre un mese di coabitazione nella stessa sede, penso di aver ormai conosciuto l'intera popolazione giornalistica del Messaggero, che resta il sesto quotidiano italiano per diffusione e il più venduto a Roma.
Beh, l'età media è 50-60 anni, diversi gli over 60 che in alcuni casi gestiscono, di fatto, servizi interi (tipo gli Spettacoli), intere redazioni prive di under 50 (ad esempio, lo Sport), neoassunti praticamente solo al sito e mai sotto i 35-40 anni. In sostanza, una-due generazioni sono state totalmente tagliate fuori dalla vita del giornale e lo sostengono solo dall'esterno con le collaborazioni sottopagate (che poi spesso fanno il grosso del lavoro esterno).
Ditemi voi se non è un mestiere in via di estinzione...
#147
Inviato 05 ottobre 2016 - 12:50
In oltre un mese di coabitazione nella stessa sede, penso di aver ormai conosciuto l'intera popolazione giornalistica del Messaggero, che resta il sesto quotidiano italiano per diffusione e il più venduto a Roma.
Beh, l'età media è 50-60 anni, diversi gli over 60 che in alcuni casi gestiscono, di fatto, servizi interi (tipo gli Spettacoli), intere redazioni prive di under 50 (ad esempio, lo Sport), neoassunti praticamente solo al sito e mai sotto i 35-40 anni. In sostanza, una-due generazioni sono state totalmente tagliate fuori dalla vita del giornale e lo sostengono solo dall'esterno come collaboratori (che poi spesso fanno il grosso del lavoro esterno).
Ditemi voi se non è un mestiere in via di estinzione...
Claudio mi fai un fischio quando avete bisogno di qualcuno?
ho 12 anni di vita nella redazione di un quotidiano alle spalle
#148
Inviato 05 ottobre 2016 - 13:02
Messaggero, che resta il sesto quotidiano italiano per diffusione
veramente? teribBile
20 (forse anche 10) anni e rimarrà ben poco di sti giornalacci
"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"
#149
Inviato 05 ottobre 2016 - 13:17
Messaggero, che resta il sesto quotidiano italiano per diffusione
veramente? teribBile
20 (forse anche 10) anni e rimarrà ben poco di sti giornalacci
Forse sei perfino ottimista, ma spero di essere già avviato sulla via della pensione quando accadrà. A meno che OndaRock non venga acquistato prima da Condé Nast
Più che altro sarebbe interessante capire quali sono i giornali che salvereste. I miei preferiti sono di gran lunga Corriere e Stampa, ma ad esempio la versione online del primo è già ben avviata sull via del clickbaiting.
#150
Inviato 08 ottobre 2016 - 12:46
Copio, perchè poi ste cose si perdono e mi dispiace, l'articolo di oggi di Luigi Garlando su Sportweek. Per me è sul livello di un delirante articolo di Cazzullo con la tesi "Prandelli è stato cacciato dalla nazionale perchè era contro la mafia".
La risposta alla VAR*
(* Vecchi Arbitri da Rottamare)
Sì, Donadoni ha ragione: Daniele Gastaldello domenica scorsa è stato ingenuo a farsi cacciar a quel modo, nel cuore di Bologna-Genoa, lasciando la sua squadra in dieci per oltre un tempo. Capitano, per giunta.
Non è stato tanto ingenuo per l'episodio in sè, quanto per non aver considerato il contesto in cui veniva calato il suo gesto. Gesto che, interpretato correttamente, non può essere considerato particolarmente offensivo. In fondo anche Roberto Baggio, al momento di essere sostitito durante Italia-Norvegia al Mondiale americano del '94, si picchiettò la tempia rivolto al suo c.t. Arrigo Sacchi, come a dire "Ma è pazzo a togliere proprio me?".
Il Divin Codino non intendeva mettere in dubbio la salute mentale del proprio allenatore, voleva solo esprimere pubblicamente il suo dissenso per una decisione che non condivideva. E così ha fatto Gastaldello domenica scorsa: ha espresso all'arbitro il suo dissenso per l'ammonizione appena presa, picchiettandosi la tempia: "Questo è matto...". Non voleva offendere, solamente smarcarsi dall'interpretazione del direttore di gara. Il direttore di gara, Fabio Maresca, in quanto napoletano del Vomero, avrebbe dovuto comprendere meglio di altri, perchè se ci sono mani che parlano, eternamente in movimento per mimare significati ed esasperare il senso delle parole pronunciate, sono quelle dei napoletani.
Invece l'arbitro Maresca ha estratto il cartellino rosso, senza indugi e senza pietà. Perchè?
Perchè a quell'ora, più o meno le 14.45, i pullmini della VAR erano già arrivati allo stadio Olimpico di Torino e al Meazza di Milano. Ecco i Tartari alla Fortezza Bastiani. Sembrava che della moviola in campo si sarebbe parlato in eterno, come di Godot, senza mai vederla arrivare e invece eccola qui, a Torino e a Milano.
Solo esperimenti, nulla di ufficiale, tutto clandestino, per ora, ma intanto si è aperta ufficialmente la nuova era che, passo dopo passo, spingerà inesorabilmente gli antichi fischietti nel ripostiglio di mestieri estinti, accanto agli spazzacamini e agli arrotini.
Per tutti VAR, cioè Video Assistant Referees, significa Video Assistenza Arbitri, ma non per i direttori di gara che interpretano l'acronimo in modo sinistro: Vecchi Arbitri da Rottamare. Si sentono come antiche segretarie davanti alla nuova giovane collega che batte a macchina con dieci dita, stenografa 90 parole al minuto e ha le misure di Belen. Partita persa. In questo delicato contesto, l'ingenuo Gastaldello si è picchiettato la tempia e l'arbitro Maresca ha interpretato "Sei pazzo, arbitro, vedi cose che non esistono. Meno male che presto arriverà un pullmino pieno di teleschermi. Ti suggeriranno in un orecchio le cose come stanno e tu le ripeterai come Ambra Angiolini".
Fuori! Espulso! Rosso!
Chiaro.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
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