E' molto tempo che non li riprendo in mano, come del resto un po' tutta la musica degli anni 60, che ho adorato e consumato anni fa.
Credo siamo tutti d'accordo sui primi fantastici anni. Del post
Arthur a me piacciono parecchio anche
Lola Vs. Powerman, la sottostimata OST
Percy e
Mushwell Hillbillies. Mi prende personalmente meno la seguente produzione, pantagruelica e verbosa, ma ammetto di non averla mai ascoltata con grande attenzione.
Mi sembra che si parla sempre poco invece della rinascita del gruppo a cavallo dei 70 e 80...
1977 -
SleepwalkerFinalmente, dopo anni di concept, opere rock, doppi album, album gemelli, tornano fare un disco solo di belle canzoni rock, equilibrate e rifinite da grandi artigiani.
1978 -
MisfitsAncora meglio, dove Davies riesce a incanalare la sua incontenibile fantasia in canzoni precise e affilate come quelle dei tempi dorati.
Gran disco.1979 -
Low BudgetAltro grande album, dove tornano rockeggiando e sferragliando a toni violenti che non frequentavano più dai tempi blueseggianti di metà sessanta.
1981 -
Give the People What They WantMentre molti della loro generazione soccombevano, loro si presentano negli anni 80 in gran forma, con un altro bel album, che accosta eleganza con sferzate elettriche.
1983 -
State of Confusion1984 -
Word of MouthGli ultimi due album del rinascimento kinksiano sono meno brillanti dei loro predecessori, ma sono pur sempre un gran bel ascoltare di nobile scuola rock, segno di un'ispirazione ritrovata e mai venuta meno neanche tra gli infiniti scazzi tra Ray Davies contro suo fratello e il resto del mondo.
1985 -
Return To WaterlooColonna sonora di un film prodotto, scritto e diretto da Ray Davies, uscita solo a nome suo (ma che differenza fa?) è fin dal titolo una specie di cupa meditazione sulla sua carriera, che mescola pezzi nuovi con rifacimenti crepuscolari di vecchie canzoni. Fa molto sipario che cala.
I Kinks dei dischi fine 80 primi 90 erano meglio di quelli altri dinosauri loro simili (a cominciare dagli Stones), ma sembravano altrettanto fuori dal tempo. Nel '93 conoscevo già i Kinks, ma non ricordo una rivista o un giornale che avesse cagato di striscio l'uscita del loro ultimo album
Phobia.