
di solito si parla sempre dei predatori dell'arca perduta e poco di indiana jones e il tempio maledetto. giustamente, del resto. se paragoniamo il tempio maledetto ai predatori, ovviamente il secondo indiana jones ci perde, ci fa la figura del tipico sequel baracconata che ricalca stancamente i punti forti del prototipo mettendoci più spettacolarità e più azione (cioè più soldi, quelli incassati con il primo film)
però secondo me indiana jones e il tempio maledetto ha una sua originalità e segna dei punti a suoi favore, al di là di alcuni momenti cialtroni e di due comprimari messi accanto all'eroe che valgono davvero poco (anche se tipicamente spielberghiano insopportabile la piccola peste cinese e anche se molto
buona totalmente inutile l'oca bionda di kate capshaw, che vorrebbe essere uno di quei personaggi femminili ironici da vecchia hollywood e a tal proposito si vedano le punzecchiature e i tira-e-molla con indi che ricalcano proprio le commedie americane anni 30 e 40)
qual è dunque l'aspetto originale del tempio maledetto? l'atmosfera tenebrosa e malefica, la sinfonia di vudù e sacrifici umani dilaganti in ambienti bui e sepolcrali, sinistramente rischiarati da luci di torcia e rossastri bagliori di lava. non di certo delle caratteristiche particolarmente affini ad un sognatore come spielberg che infatti fin da subito decise di alleggerire il tutto con inserti brillanti da commedia. ma seppur restio spielberg accettò la sfida e per prima cosa gli vennero in mente i vetusti film di bela lugosi ed il loro caratteristico blend notturno, vampiresco e spettrale. e non a caso l'80% del film fu girato interamente negli interni degli studi londinesi emi-elstree dove fu ricreato l'interno del tempio
mi chiedo se oggi qualcuno abbia il coraggio di inserire in una megaproduzione sequenze disgustosamente divertenti come il pranzo a base di serpenti, scarafaggi e cervella di scimmie, o peggio ancora scene come la cerimonia in cui viene strappato il cuore ad una persona mentre è ancora in vita. ovviamente nessuno. anche perché in pochi poi riuscirebbero a costruire un congegno perfetto come solo il "bambinone" spielberg sapeva costruire, un crescendo efficace che in questo film culmina nella fuga a bordo di un carrello per i tortuosi cunicoli di una miniera inseguiti prima dai cattivi di turno poi da una violenta valanga d'acqua
oggi indiana jones e il tempio maledetto verrebbe chiamato un "prequel" perché la storia che racconta si colloca prima degli eventi dei predatori dell'arca perduta. ma all'epoca (per fortuna?) non ci faceva caso nessuno ed era semplicemente un nuovo tassello delle avventure dell'archeologo cinematografico più famoso, come un nuovo albo di una serie a fumetti. anche in questo suo non essere un seguito "puro" ha una sua originalità (e pure modernità se andiamo a vedere)
insomma, direi che è non tanto da rivalutare, quanto da valutare meglio, da valutare per quello che è, senza l'incombenza dei predatori dell'arca perduta che resta inarrivabile per chiunque mica solo per spielberg stesso