Inviato 21 maggio 2014 - 19:45
In B le squadre sono quasi tutte senza soldi e quindi sono 'costrette' a prendere allenatori giovani o da rilanciare. Le eccezioni sono poche: Cosmi, Braglia della Juve Stabia (che è bravo, non era mai retrocesso prima e non penso abbia più colpe dei giocatori e della dirigenza), Novellino, Foscarini (che se si salva ancora è il miglior allenatore non-famoso di tutti i tempi) Sarri e Pillon (chiamato in corsa, non sta facendo male ma neanche meglio di Vecchi, esonerato, di cui parlerò).
Per il resto, il campionato più bello del mondo si conferma una bellissima passerella. Se per 'giovani' intendiamo sotto i 50 anni, Iachini rientra al pelo nella categoria. Anche se ormai lui è una certezza: quattro promozioni di cui due dirette, avrà la sua chance in A e la merita tutta. Non è una sorpresa, insomma.
Andiamo in ordine decrescente di classifica:
- Bisoli (Cesena): altro che, pur giovane, è in giro da un po' : in B è eccellente, promozione tre anni fa con un Cesena appena arrivato dalla C e progettato per salvarsi, probabili playoff quest'anno. In A però ha sempre fatto male, esonerato da Cagliari e Bologna e, almeno in quest'ultima, con pieno merito.
- Breda (Latina): alla Reggina fece bene ma non benissimo, qui sta sorprendendo. La squadra è solida ma non certo da quarto posto, lui ha perso solo otto partite su 37 (li ha presi dalla quarta, dopo la sciagura di quella pippa di Auteri, per fortuna rimediata in tempo; andate a leggere cosa scrivevo ad agosto), usa una difesa a 3 ferrea, centravanti che si scambiano, esterni molto tecnici. Non mi aspettavo così tanto.
- Alberti/Zavettieri (Bari): Alberti, ultracinquantenne ma alla prima esperienza sopra la C, è in teoria il prestanome di Zavettieri; ma pare avere molti meriti per la fantastica cavalcata dei pugliesi. Bravissima persona, umile, rispettoso, è arrivato senza convincere nessuno e con le idee confuse. Ora ha trovato modulo e schemi e non li cambia più: anche lui 4 3 3, esterni di fantasia, centrocampo con un picchiatore e due incursori. Difficile che, data l'età, farà strada in A, ma se riescono a iscriversi il prossimo anno e non verranno promossi, la riconferma non glie la toglie nessuno.
Zavettieri, 45 anni, ha sempre allenato squadre giovanili tranne il VENTSPILS (Lettonia) due stagioni fa. Sicuramente ha i suoi meriti anche lui, ma non saprei dire di più.
- Drago (Crotone): mio pallino da quando ha preso il Crotone, ha sempre fatto benissimo e portato la squadra a risultati migliori del valore della rosa. Quest'anno -ne sono convinto- volevano solo valorizzare qualche giovane ed invece possono lottare per la A. 4-3-3, ali che si scambiano, tre mediani non incontristi ma tecnici. Logico che prenda molti gol, ma ne fa di più e diverte. Se mi chiedeste un solo nome, farei il suo.
- Baroni (Lanciano): tantissima gavetta tra C2 e giovanili (anche della Juve), doveva ripetere l'impresa di Gautieri, che salvò una rosa da 22esimo posto. Lui è già salvo da settimane e il profilo dell'organico, sebbene un po' migliorato, non è certo da parte sinistra della classifica. E' stato bravo a non snaturare la squadra e a consolidare, ancora di più, la fase difensiva: i suoi stopper non solo difendono bene, ma segnano anche. Raro che stravinca, raro che prenda goleade. La squadra è veramente solida e 'cattiva' .
- Mangia (Spezia): lui lo conoscete, vittima di Zamparini (e non fece così male a Palermo), cerca di rilanciarsi in una Società che punta alla A, spende un sacco di soldi ma costruisce squadre senza identità. E' probabilmente migliore di Stroppa e quindi è più in alto in classifica, ma neanche lui è riuscito a dare continuità ai risultati. Sacchiano di ferro, adatta i giocatori al modulo e non viceversa: si vedono così registi di centrocampo che fanno gli esterni (Scozzarella) o fantasisti che fanno i registi (Bellomo). Comunque mi è sempre piaciuto, ha già un nome e quindi prima o poi qualcuno, in A, ripunterà su di lui.
- Boscaglia (Trapani): Tre promozioni in quattro anni o qualcosa del genere (oltretutto dominando la C1 per due stagioni): vuol dire che è sicuramente capace. 4 4 2 classico come Conte agli inizi, punte rapide (malvede il lungagnone boa), mediani entrambi incontristi. Spero non farà la fine di un Sannino, preparatissimo ma triturato dalle pressioni. Lui comunque arriverà in A con dieci anni di anticipo rispetto al pelato campano.
- Rastelli (Avellino): già una promozione con la Juve Stabia (dalla C2), era stato uno dei più apprezzati calciatori della B alla fine del secolo scorso. Difficile chiedergli di più quest'anno: per me ha una rosa da salvezza stentata che lui ha fatto rendere come una fuoriserie per più di sei mesi, pagando ovviamente nel finale (penso oltretutto che sia la squadra più penalizzata dalle decisioni arbitrali). Non ha un modulo fisso: è partito dal 3 5 2 ed ora è passato al 4 3 1 2, con un trequartista molto tecnico (Ciano o Ladriere) che, in caso di vantaggio, toglie per far posto a uno schermo davanti alla difesa. In generale, è bravo ad adattare il modulo all'avversario ed alla forma dei suoi giocatori. Per me un altro dei migliori.
- Vecchi (Carpi): esonerato dal Carpi quando era nella stessa identica posizione di adesso (puntavano ai playoff con una rosa da salvezza, si salveranno e basta ed è giusto così), questo signore a 42 anni è stato già promosso tre volte, di cui due consecutive con la TRITIUM, di Trezzo sull'Adda -MI- , che ha portato fino alla C1 e che ora, andato via lui, è in Promozione. All'esordio in B si è subito adattato, pur con qualche difficoltà, e non mi è mai parso che avesse perso il controllo della situazione. Ha pagato una flessione fisica dell'organico, ma il suo esonero mi sta ancora sui coglioni. I suoi perni: difesa a 4 e due esterni di centrocampo. Poi la mediana può essere a due (con due punte) o a tre (schermo davanti alla difesa e un solo centravanti boa). Per me è bravissimo.
Mi fermo qui: Gautieri lo scorso anno fece benissimo a Lanciano ma col Varese è stato disastroso (volendo imporre un modulo, il 4 3 3, ad una squadra che, da anni o almeno da quando è tornata in B, ha sempre giocato col 4 4 2; tutte le interviste ai giocatori sottolineano il fatto che i problemi tra lui e la squadra erano di natura tattica: non riuscivano a capire che cosa volesse da loro); Serena col Padova retrocederà e mi sembra che non sia neanche la prima volta (accadde col Mantova di NASSI e PELLICORI).
L'anno prossimo vedremo due facce nuove:
- Luca Prina (Entella): anche lui sempre tra giovanili e C, è un altro allenatore di cui, da anni, parlano tutti molto bene. Centrocampo a rombo, grande solidità difensiva. E, del resto, ha vinto un campionato con una squadra che quasi nessuno aveva mai sentito nominare.
- Andrea Camplone (Perugia): tante salvezze in C, da quando è a Perugia ha disputato un playoff e vinto un campionato. Usa un 4 3 3 molto offensivo.
Questi ultimi due sarà difficile vederli addirittura in A già dall'anno prossimo, ma sono comunque allenatori emergenti e meritavano di essere menzionati.